LA VIGILANZA SULLE SGR CHE GESTISCONO FONDI IMMOBILIARI

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LA VIGILANZA SULLE SGR CHE GESTISCONO FONDI IMMOBILIARI
LA VIGILANZA SULLE SGR CHE
       GESTISCONO FONDI IMMOBILIARI

Luca Zucchelli (*)                                                        Università di Parma, 14 Aprile 2014

 (*)Le opinioni espresse in questa presentazione sono esclusivamente personali e non riflettono necessariamente quelle dell’Istituto di
appartenenza.
SOMMARIO

9 Le ragioni della vigilanza e il quadro normativo
9   La struttura del sistema delle SGR
9 Gli strumenti della vigilanza
9 Il processo di controllo prudenziale
9 L’industria dei fondi immobiliari
9 I rischi delle SGR immobiliari
9 L’azione di vigilanza

                                                     2
PERCHE’ UNA VIGILANZA SUGLI INTERMEDIARI NON BANCARI

 9 appartenenza a gruppi bancari, la cui stabilità può
   dipendere anche dai rischi assunti dagli intermediari
   controllati
 9 potenziali rischi sistemici che possono intaccare la stabilità
   e il buon funzionamento del sistema finanziario
 9 parità di trattamento per soggetti che esercitano le
   medesime attività (cd. principio del “levelling the playing
   field”)
 9 tutela degli investitori contro il pericolo di comportamenti
   scorretti degli intermediari
 9 salvaguardia della fiducia nel sistema finanziario

                                                                3
Le finalità della vigilanza
 Le ragioni dell’intervento pubblico trovano una puntuale
  declinazione nei testi normativi di riferimento

                               Costituzione (art. 47)
 “La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina,
 coordina e controlla l’esercizio del credito”.

      Testo Unico Bancario (TUB)               Testo Unico della Finanza (TUF)
 (art. 5) Sana e prudente gestione dei       (art. 5) Salvaguardia della fiducia nel
 soggetti vigilati; stabilità complessiva,   sistema     finanziario;    tutela  degli
 efficienza e competitività del sistema      investitori;        stabilità,      buon
 finanziario;       osservanza       delle   funzionamento e competitività del
 disposizioni in materia creditizia          sistema finanziario; osservanza delle
                                             disposizioni in materia finanziaria
 (art. 127) Trasparenza delle condizioni
 contrattuali e alla correttezza dei
 rapporti con la clientela

                                                                                  4
Per gli intermediari del mercato mobiliare i poteri richiamati sono attribuiti a
 BANCA D’ITALIA e CONSOB nell’ambito delle rispettive competenze (art. 5 TUF)

                       vigilanza per finalità

                                 stabilità patrimoniale
Banca d’Italia                   contenimento del rischio
                                 sana e prudente gestione

                                 trasparenza e correttezza
    Consob                       dei comportamenti

                                                                               5
TUB                     TUF

   EMISS.   RACCOLTA     EROGAZ. DI    SERVIZI DI GESTIONE
  MONETA       DEL        CREDITI -    INVESTIM. COLLETTIVA
  ELETTR.   RISPARMIO      ALTRE
                        ATTIVITA’ FIN.

               BANCHE
                                               SGR
                                    SIM
  IMEL
                    INT.FIN.

                  BANCA D’ITALIA
agenti e                                               6
                                           CONSOB
mediatori
LE SGR - LA STRUTTURA DEL SISTEMA
                               2002         2003         2004         2005         2006         2007       2008         2009         2010         2011         2012            2013

Numero SGR                     142          153          162          182           199          214          214          204          198          190          172          152
fondi aperti e GPM             112          110          105          114           119          113            99           88           83           79           66           53
fondi di private equity           22           32           40           44           51           60           62           61           59           57           57           51
fondi immobiliari                  8           11           17           24           29           41           53           55           56           54           49           48

Numero fondi              1.293        1.315        1.371        1.354        1.445        1.519        1.402        1.274        1.270        1.273        1.235        1.356

fondi aperti              1.255        1.261        1.294        1.225        1.253        1.249        1.064        891          842          811                743          844

fondi di private equity   24           35           47           69           74           98           110          116          132          133                139          143

fondi immobiliari         14           19           30           60           118          172          228          267          296          329          353          369

AUM GPM                   148.220      152.304      180.922      210.221      234.651      252.082      239.902      266.060      276.321      265.556      440.787      531.075
Patrimonio netto
fondi                     378.897      395.664      386.219      394.862      359.809      315.395      230.044      233.770      211.573      177.897      189.523      200.120

fondi aperti              354.164      389.900      376.353      380.501      340.232      289.926      200.552      202.311      176.854      139.328      149.793      158.061

fondi di private equity   1.200        1.350        1.781        2.385        3.182        3.973        5.082        5.153        6.111        6.994        8.146        8.531

fondi immobiliari         3.300        4.414        8.085        11.976       16.395       21.496       24.410       26.306       28.608       31.575       31.584       33.528
Strumenti dell’azione di vigilanza (1)
       Il TUF attribuisce alla Banca d’Italia una serie di poteri atti al
        perseguimento delle già ricordate finalità della vigilanza (art. 5
        TUF). In primo luogo, la Banca d’Italia:
 •      Emana disposizioni di carattere generale nelle materie ad essa
        riservate dallo stesso TUF, e.g. adeguatezza patrimoniale,
        contenimento rischio
        (vigilanza regolamentare, art 6 TUF)
 ¾      Riceve dalle SGR, nelle modalità e nei tempi da essa stabiliti, le
        segnalazioni periodiche, i bilanci e ogni altro dato e documento
        richiesto
        (vigilanza informativa, art 8 TUF)
    ¾   Può effettuare ispezioni presso le SGR, richiedendo a           esse
        l’esibizione dei documenti e degli atti che ritenga necessari
        (vigilanza ispettiva, art 10 TUF)

                                                                         8
Strumenti dell’azione di vigilanza (2)
    Il TUF attribuisce inoltre alla Banca d’Italia alcuni poteri di
     natura strutturale (autorizzativi), relativi in particolare a:
 ¾    esercizio del servizio di gestione collettiva (accesso al mercato)
 ¾    acquisizione di partecipazioni nel capitale delle SGR
 ¾    operazioni straordinarie quali fusioni e scissioni di SGR
 ¾    cessione di rami d’azienda
 ¾    Regolamentazione degli OICR: approvazione regolamenti/statuti,
      fusioni e scissioni OICR, strutture master-feeder

    Spetta   alla  Banca     d’Italia    l’esercizio         del   potere
     sanzionatorio nei casi previsti dal TUF

    Al ricorrere dei necessari presupposti la Banca d’Italia
     propone al MEF l’avvio di procedure straordinarie
     (amministrazione    straordinaria,   liquidazione   coatta
     amministrativa) e nomina gli organi delle procedure
                                                                           9
Il processo di controllo prudenziale: lo SREP

BI conduce almeno annualmente il processo di
 valutazione e revisione prudenziale sugli intermediari
 vigilati (Supervisory Review and Evaluation Process,
 SREP) . Si tratta di un processo integrato in cui:
  ¾ è verificato il rispetto degli istituti di vigilanza
    prudenziale
  ¾ è esaminato il bilancio ufficiale
  ¾ è attribuito un giudizio a ciascuna area di rischio
     (rischio strategico, di credito, di mercato, di tasso, di
       liquidità e operativo)
  ¾ e ai profili trasversali
     (sistemi di governo e controllo, redditività, adeguatezza
       patrimoniale)
  ¾ è assegnato un giudizio complessivo, punto di partenza
    per programmare l’azione d’intervento sulle banche
  ¾ viene pianificata l’azione di vigilanza prospettica     10
Analisi-Valutazione-Intervento

     Acquisizione                Analisi quali-       Valutazione della
di dati e informazioni           quantitativa        banca/intermediario

                           Vigilanza prudenziale

                                                      Azione di intervento
 Eventuale escalation       Azione di monitoraggio           sulla
dell’azione di vigilanza         e follow-up          banca/intermediario

La valutazione dell’intermediario viene formalizzata in un apposito
documento (relazione AVG) con cadenza di norma annuale

L’attività di analisi-valutazione-intervento viene svolta nel continuo
                                                                             11
Principi-guida

 Proporzionalità
 Approccio risk-based (basato sul concetto di rischio «netto»)
 Approccio integrato e valorizzazione di tutte le info disponibili
 Valutazione quali-quantitativa dei rischi e dei profili trasversali
 Collegamento tra analisi – valutazione complessiva – azione
 Integrazione tra attività on- e off-site
 Complementarietà tra «le vigilanze» (micro e macro, prudenziale e
  tutela del cliente)
 Formalizzazione e aggiornamento periodico delle metodologie di
  analisi (Circ. 269/08 – Guida per l’attività di vigilanza)
 Tracciabilità dell’analisi e dell’azione svolta

                                                                        12
Principio di proporzionalità
Le forme dell’azione di vigilanza devono essere declinate nel
 rispetto di un principio di proporzionalità tra efficacia ed
 efficienza

Le finalità stabilite dall’ordinamento devono essere perseguite
 attraverso una efficiente gestione delle risorse e contenendo
 gli oneri per gli intermediari vigilati

Intensità e frequenza dell’azione di vigilanza graduate in
 base in base alla rilevanza e alla rischiosità degli
 intermediari

   ¾ banche e altri intermediari classificati in 5 «categorie SREP» e 3
     «classi ICAAP»

   ¾ nella pianificazione annuale delle attività di vigilanza viene data
     priorità agli intermediari problematici (valutazione di vigilanza 13
     nel’area sfavorevole o in prevalenza sfavorevole)
Approccio risk-based

Obiettivo: verificare l’adeguatezza delle risorse di
 capitale e liquidità e dell’assetto di governo e controllo
 a fronte dei rischi assunti

Focus: sulla necessità che gli intermediari adottino una
 gestione sana e prudente, riconoscendo la loro
 autonomia sul piano imprenditoriale (e statutario)

                                                         14
Approccio integrato
In sede di analisi sono utilizzate tutte le informazioni a
 disposizione dell’Autorità di Vigilanza:

   ƒ segnalazioni di vigilanza inviate dalle SGR
   ƒ altre basi dati ufficiali alimentate dagli intermediari (e.g. Centrale
     dei Rischi)
   ƒ dati gestionali
   ƒ bilancio e informazioni di mercato
   ƒ relazione sulla struttura organizzativa
   ƒ relazioni annuali delle funzioni di controllo
   ƒ piani industriali e di budget
   ƒ rapporti ispettivi
   ƒ esposti e notizie di stampa

Nella valutazione è attribuito un giudizio (da 1 a 6) basato su
 valutazione    quali-quantitativa    di   tutti  i   profili 15di
 rischio/trasversali e un giudizio complessivo (media ponderata)
Rischi rilevanti degli intermediari

                                       Rischi 1° pilastro                      Rischi 2° pilastro
               Profili
            trasversali:
           Governance/
              Controlli                                          Rischi finanziari
            Redditività
           Adeguatezza
           patrimoniale    Credito    Operativo/       Mercato/        Tasso    Liquidità    Strategico
                                      reputazionale    controparte

BANCHE           X            X              X              X             X          X              X

107              X            X              X              X*            X          X              X

SIM              X                           X              X*          X**          X*             X

SGR              X                           X                                                      X

* Solo se autorizzate alla negoziazione c/proprio o collocamento c/garanzia
** Solo per le SIM non autorizzate alla negoziazione c/proprio                                          16
Approccio integrato &
               valutazione quali-quantitativa
                                                             Profilo di analisi         Tipo di valutazione

Profili di rischio (strategico, credito, mercato, operativo, tasso, liquidità)              Quali-quantitativo

                                                            Profilo patrimoniale            Quali-quantitativo

                                                              Profilo reddituale                   Quantitativo

                                             Sistemi di governo e controllo                         Qualitativo

                       Valutazione                             Valutazione         Valutazione         Eventuale
                       quantitativa                             qualitativa              finale         override
        Modello     Analisi prospetti       Informazioni       Informazioni Media valutazioni     Correzione sulla
       valutativo         integrativi       «sufficienti»         «robuste» quanti‐qualitative      base di expert
                                                                                                       judgement
  (punteggio 1‐6) (correzione +/‐1)     (correzione +/‐1) (punteggio 1‐6)

                                                                                                                     17
La vigilanza ispettiva

„È un prezioso strumento conoscitivo mediante il quale la
Vigilanza acquisisce dati e notizie utili al perseguimento delle
finalità istituzionali: un punto di forza del modello BI

„Consente di avere accesso diretto alle informazioni e permette il
confronto con esponenti aziendali

„Le informazioni acquisite possono avere anche natura qualitativa
(e.g. governance e processi organizzativi)

„È sede per la documentazione dei presupposti necessari a
motivare i provvedimenti assunti dalla Banca d’Italia

„Permette il riscontro delle misure correttive adottate (follow up)

                                                               18
Integrazione Off-site / On-site

„La vigilanza a distanza e quella on-site, pur svolte da Servizi
distinti, sono attività fortemente integrate tra loro:

   „ la pianificazione ispettiva viene effettuata principalmente
     sulla base dei giudizi complessivi assegnati in esito al
     processo SREP

   „ i risultati delle ispezioni orientano l’azione di vigilanza
     (post-ispettiva) sugli intermediari

   „ sono previsti momenti di confronto tra il team ispettivo e la
     struttura competente per la vigilanza a distanza (analisi
     pre-ispettiva, riferimenti in corso d’ispezione ecc.)

   „ gli analisi off-site sono di norma aggregati ai team ispettivi

                                                                   19
Strumenti
Guida per l’attività di vigilanza (Circolare 269/08)
   • Si applica a tutti gli intermediari
   • È aggiornata annualmente, con il contributo di tutti gli utenti
   • Garantisce coerenza, uniformità e flessibilità nell’attività di vigilanza

Procedura SIGMA
   • È la procedura informatica per l’analisi tecnica degli intermediari vigilati
   • Consente all’utente di ripercorrere il «concetto amministrativo» con
     informazioni disponibili in tempo reale (tracciabilità)

   • Include:
       •   modelli di analisi
       •   controlli trimestrali
       •   dossier aziendali
       •   elaborazioni per procedimenti amministrativi
       •   what-if analysis                                                      20
Il collegamento punteggio-azione
Giudizio complessivo   Situazione banca       Azione vigilanza

1   Favorevole         più che                Controlli ordinari
                       soddisfacente

2   In prevalenza      Limitati elementi di   Controlli ordinari
    favorevole         debolezza

3   Parzialmente       Alcuni elementi di     Approfondimenti
    favorevole         debolezza              Eventuali interventi preventivi

4   Parzialmente       Alcune                 Tempestivi approfondimenti
    sfavorevole        problematicità con     Interventi correttivi
                       evoluzione negativa

5   In prevalenza      Alcuni elementi di     Stretta sorveglianza
    sfavorevole        anomalia               Interventi correttivi ed eventuale escalation
                       strutturale            Possibili misure straordinarie

6   Sfavorevole        fortemente             Tutte le misure ritenute opportune anche
                       anomala                straordinarie
                                                                                        21
STRUMENTI DI INTERVENTO
„ Lettere (varia gradazione)

„ audizioni e incontri tecnici

„ convocazioni ex art. 7, comma 1 TUF

„ interventi particolari e misure restrittive dell’attività ex
  art. 7, comma 2 TUF

„ provvedimenti ingiuntivi ex art. 51 TUF

„ amministrazione straordinaria e liquidazione coatta
  amministrativa (artt. 56 e 57 T.U.F.)

                                                           22
L’INDUSTRIA DEI FONDI IMMOBILIARI
                         2003        2004        2005      2006      2007      2008      2009      2010      2011      2012      2013
Fondi Retail
 Numero fondi               14          19          23        29        30        29        27        27        28        27        26
Totale attivo           3.836       6.531       8.057    10.168    10.731    10.185     9.461     9.174     8.523     7.807     7.127
di cui: beni immobili   2.847       5.105       6.407     7.935     8.900     8.577     7.971     7.566     7.198     6.660     6.052
Indebitamento             312       1.301       1.797     2.687     2.960     2.983     2.978     2.787     2.501     2.275     1.983
NAV                     3.435       5.108       6.065     7.219     7.547     6.976     6.290     6.200     5.802     5.359     4.997
Leva                     1,12        1,28        1,33      1,41      1,42      1,46      1,50      1,48      1,47      1,46      1,43
Fondi Risevati
 Numero fondi               5          12          36        78       116       156       176       191       213       235       249
Totale attivo           1.304       5.778       9.900    13.641    19.757    26.219    31.154    32.797    36.227    36.923    38.608
di cui: beni immobili     872       5.415       8.468    11.496    16.643    22.578    26.540    28.464    31.957    32.389    33.628
Indebitamento             261       2.678       4.015     5.311     6.931     9.636    11.796    11.910    12.263    12.021    12.047
NAV                       979       2.977       5.646     8.023    12.139    15.686    18.134    19.725    22.530    23.473    25.062
Leva                     1,33        1,94        1,75      1,70      1,63      1,67      1,72      1,66      1,61      1,57      1,54
Fondi speculativi
 Numero fondi             ‐           ‐             2        12        28        44        64        78        88        89        89
Totale attivo             ‐           ‐           369     3.439     5.564     5.964     6.879     8.603     8.862     8.705     9.390
di cui: beni immobili     ‐           ‐           336     2.624     4.838     5.533     6.297     7.804     7.725     7.762     8.288
Indebitamento             ‐           ‐           207     1.892     3.563     4.011     4.742     5.463     5.252     5.346     5.753
NAV                       ‐           ‐           148     1.142     1.840     1.763     1.861     2.663     3.019     2.625     2.939
Leva                                             2,49      3,01      3,02      3,38      3,70      3,23      2,94      3,32      3,19
Totale
 Numero fondi              19          31          61       119       174       229       267       296       329       351       364
Totale attivo           5.141      12.309      18.326    27.248    36.052    42.368    47.494    50.573    53.612    53.435    55.125
di cui: beni immobili   3.718      10.520      15.211    22.055    30.380    36.688    40.809    43.833    46.880    46.812    47.969
Indebitamento             573       3.979       6.019     9.890    13.453    16.630    19.517    20.160    20.017    19.642    19.784
NAV                     4.414       8.084      11.859    16.384    21.527    24.425    26.285    28.587    31.351    31.457    32.998
Leva                     1,16        1,52        1,55      1,66      1,67      1,73      1,81      1,77      1,71      1,70      1,67

SGR                           11          17       24        29        41        53        55        56        54       54        55
L’offerta di fondi immobiliari

„La gestione immobiliare ha conosciuto una crescita impetuosa
negli anni 2003 -2007.
„Vi ha contribuito l’interesse degli investitori professionali, degli
enti pubblici e previdenziali (operazioni di spin-off dei propri
patrimoni).
„I fondi immobiliari sono l’unico comparto che ha continuato a
svilupparsi anche negli anni dal 2008 al 2012.
„Negli ultimi 12-18 mesi il ritmo di crescita ha subito una battuta
di arresto: il totale attivo e l’investimento complessivo in
immobili sono cresciuti solo leggermente.
„L’indebitamento è lievemente calato (negli ultimi due anni da €
20 mld a € 19,8 mld).
„La leva ha proseguito la sua compressione attestandosi a fine
2013 a 1,67

                                                                        24
L’offerta di fondi immobiliari e la struttura del mercato

„Il settore dei fondi immobiliari, a fronte di un numero rilevante
di operatori (n. 54 SGR specializzate iscritte all’albo) mostra un
forte livello di concentrazione: la quota di mercato delle prime
dieci SGR si attesta attorno al 73%.

„Strutturalmente, gli assetti proprietari di molte SGR del
comparto sono riconducibili a iniziative di gruppi immobiliari e di
imprenditori privati.

„La quota restante è riferibile a intermediari appartenenti a
gruppi bancari, finanziari e assicurativi.

„È cresciuta negli ultimi anni la presenza nell’azionariato delle
SGR di fondazioni bancarie ed enti previdenziali.

„il dato aggregato nasconde rilevanti differenze all’interno del
comparto.

„ Diverse SGR di minore dimensione stanno valutando operazioni
di aggregazione o l’uscita dal mercato.
                                                                      25
L’industria dei fondi immobiliari: un settore in
                       transizione
L’industria dei fondi immobiliari si trova a dover rivedere le proprie
strategie per tenere conto dei cambiamenti del quadro normativo e della
profonda crisi del mercato immobiliare.

Il settore ha conosciuto, a partire dal 2003, uno sviluppo accelerato,
spinto dalla fase di crescita del mercato immobiliare, dalle preferenze dei
risparmiatori e, soprattutto, da un trattamento fiscale assai favorevole.

Allo sviluppo ha contribuito l’evoluzione del quadro normativo di
riferimento (fondi ad apporto privato, anche in conflitto di interesse,
ricorso all’indebitamento, rimborsi anticipati, fondi “semi-aperti”).

L’uso eccessivo della leva fiscale ha generato in taluni casi comportamenti
di tipo elusivo volti a vestire con i fondi immobiliari attività normalmente
condotte con normali strumenti societari.

Il modello è quindi andato in crisi con il sopraggiungere della congiuntura
negativa a partire dal 2008, che ha determinato situazioni di tensione
finanziaria di diversi fondi.

Le iniziative di tipo retail sono connotate da politiche d’investimento più
prudenti e da un livello di indebitamento in media più contenuto e non
hanno mostrato finora segnali rilevanti di tensioni finanziarie.            26
I fenomeni sottostanti alla crescita dei fondi immobiliari

¾ Scelta di grandi investitori istituzionali (fondi pensione, fondazioni,
  assicurazioni) di realizzare l’investimento nel settore immobiliare
  attraverso fondi a loro dedicati (utilizzo frequente dell’apporto di beni
  immobili già detenuti direttamente a fondi gestiti spesso da SGR controllate
  o partecipate dagli enti) per maggiore professionalità ed efficienza
  amministrativa
¾ Utilizzo dei fondi riservati da parte di gruppi famigliari per gestire
  ingenti patrimoni immobiliari (grande vantaggio fiscale rispetto gli usuali
  veicoli societari utilizzati)

¾ Utilizzo dei fondi speculativi da parte di operatori del settore
  immobiliare per realizzare progetti di sviluppo, soprattutto in ragione del
  grande vantaggio fiscale rispetto gli usuali veicoli societari utilizzati

   L’elenco di fenomeni che precede segue un ordine storico, ma anche logico
   perché passando da un fenomeno all’altro diminuisce il grado di
   finanziarizzazione dell’operazione

                                                                                27
Qualche numero per capire: i fenomeni sottostanti – i fondi a
sviluppo

                             GESTIONE

                                                  FONDO
          SGR
                                   COMITATI
                                   ASSEMBLEA
                                                            BENI
                                          QUOTE             PROGETTO

                                        PARTECIPANTE
  OUTSOURCING PROJECT
  MANAGEMENT /MARKETING
                                                                  28
I rischi della grande corsa dei fondi

¾ RISCHI LEGALI E REPUTAZIONALI: uso improprio del
  fondo, responsabilità della SGR per scelte di fatto compiute da
  altri, confusione dei ruoli, conflitti di interesse, contenziosi

¾ RISCHIO FINANZIARIO DEI FONDI: quando lo sviluppo non va
  bene e il partecipante è in crisi vi è un elevato rischio di default

¾ RISCHIO STRATEGICO DELLE SGR: troppe società, troppo
  piccole, non organizzate adeguatamente e non sufficientemente
  professionali

                                                                         29
GLI EFFETTI DELLA RECENTE CRISI FINANZIARIA SUI
                 FONDI IMMOBILIARI

„Accresciuta esposizione ai rischi mercato (rischio di flessione
 del prezzo degli immobili, rischio di razionamento del credito):
  ¾difficoltà ad ottenere i finanziamenti necessari a completare
   i piani di sviluppo ovvero ritardi nella realizzazione delle
   vendite per l’indisponibilità di finanziamenti da parte degli
   acquirenti finali
  ¾difficoltà nel completamento del piano di smobilizzo del
   portafoglio a prezzi coerenti con il valore degli assets

„Tensioni finanziarie legate alla presenza di prestiti a breve o
 clausole che impongono il rimborso del debito al deteriorarsi di
 determinati indicatori di equilibrio finanziario (cd. covenants)

                                                              30
L’evoluzione del quadro normativo

„Le modifiche normative del 2010 e del 2011 sulla
tassazione dei fondi hanno contribuito a chiarire il
ruolo della variabile fiscale.

„È stata riconosciuta la possibilità di deliberare la
liquidazione anticipata dei fondi entro la fine del
2011.

„I fondi immobiliari posti in liquidazione sono stati
58, per un attivo pari a € 5,2 mld, pari al 9,7% del
totale del settore.

                                                    31
L’azione di vigilanza

¾L’attività di vigilanza svolta sulle SGR immobiliari è stata
intensa e ha affrontato la forte esposizione degli intermediari del
comparto    ai   rischi   di   natura   strategica,   operativa   e
reputazionale.

¾L’attività ispettiva condotta nei confronti delle SGR           che
gestiscono fondi immobiliari ha assunto particolare rilievo.

¾Le iniziative più incisive hanno riguardato le SGR che:
 - gestiscono i fondi con forti elementi di criticità;
 - sottoposte al vaglio ispettivo, hanno presentato significative
carenze della governance, degli assetti organizzativi e dei
controlli interni.
   NEI CASI PIU’ GRAVI MISURE RESTRITTIVE DELL’ATTIVITA’

¾Si riscontrano situazioni di squilibrio nei comparti degli OICR
riservati e speculativi, caratterizzati da livelli di rischiosità più
elevati rispetto ai fondi retail.

                                                                        32
L’azione di vigilanza: le SGR
„Misure di rafforzamento patrimoniale
„Adeguamento piano industriale (fondatezza ipotesi,
realizzabilità, misure di attuazione) e interventi sui costi per il
riequilbrio reddituale
„Interventi sulla governance
       ¾ Composizione organi (professionalità, indipendenti)
       ¾ Deleghe di poteri (ruolo AD e presidente)
       ¾ Informativa agli organi
       ¾ Ruolo nel processo di investimento
„Adeguamento procedure di valutazione immobili e rapporto con
esperti indipendenti
„Estensione, scelte e governo della esternalizzazione di servizi
      ¾ valutazione costi/benefici
      ¾ Selezione con asta e conflitti di interessi
      ¾ Indicatori di performance
      ¾ Controllo della funzionalità
„Sostituzione e adeguamento funzioni di controllo
       ¾ Responsabili e professionalità
       ¾ Ruolo compliance e internal audit
       ¾ Strumenti risk management ed effettivo contributo al
         processo di investimento
       ¾ Procedure antiriciclaggio, tenuta AUI e operazioni           33
         sospette
L’azione di vigilanza: i fondi in difficoltà

„Intenso monitoraggio dei fondi in tensione finanziaria
attraverso i dati segnalati alla vigilanza con rilevazioni ad
hoc

„Richiesta alla SGR di rivedere i business plan dei fondi e
di individuare le azioni per risolvere le situazioni (nuovi
mezzi da investitori, negoziazione con banche sulle linee
di credito)

„Monitoraggio attraverso informativa periodica
sull’evoluzione della situazione

„Richiesta di valutare la messa in liquidazione dei fondi
ove non vi siano prospettive di miglioramento

„Liquidazione giudiziale ex art. 57, comma 6 bis del TUF
                                                                34
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