La Terapia Nutrizionale nei pazienti affetti da DMD e BMD - Roma 21-23 Febbraio 2014 - Presentazione Martina

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La Terapia Nutrizionale nei pazienti affetti da DMD e BMD - Roma 21-23 Febbraio 2014 - Presentazione Martina
Roma
21-23 Febbraio 2014

   La Terapia Nutrizionale
    nei pazienti affetti da
         DMD e BMD
    Dietista Martina Pica
La Terapia Nutrizionale nei pazienti affetti da DMD e BMD - Roma 21-23 Febbraio 2014 - Presentazione Martina
Introduzione

I dati clinici della Letteratura evidenziano come nei pazienti con malattia
neuromuscolare (NMD) si possono osservare importanti modificazioni del
peso corporeo a seconda delle fasce di età considerate.

In particolare, nei bambini e negli adolescenti si rileva frequentemente
un incremento ponderale (variabile dal sovrappeso all’obesità), mentre
nella popolazione adulta (età >18 anni) si evidenzia un’inversione di
tendenza con comparsa progressiva di sottopeso in relazione ad una
condizione di malnutrizione.

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La Terapia Nutrizionale nei pazienti affetti da DMD e BMD - Roma 21-23 Febbraio 2014 - Presentazione Martina
Principali aspetti da prendere
      in considerazione
I principali aspetti da prendere in considerazione nei pazienti con NMD
sono:

•   Andamento ponderale (eccesso ponderale, sottopeso)

•   Disfagia spesso causa principale di malnutrizione

•   Disturbi gastroenterici
        1. reflusso gastroesofageo
        2. rallentato svuotamento gastrico ‐ senso di ripienezza
        3. stipsi, meteorismo, s. da pseudo‐occlusione intestinale

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Reflusso gastroesofageo

Il reflusso gastroesofageo può essere legato a:

•   alterazioni della motilità gastrica
•   alterazioni dello sfintere cardiale
•   scoliosi con alterato allineamento dei segmenti addominale e toracico

Il coinvolgimento della muscolatura liscia intestinale può causare:

•   rallentato svuotamento gastrico
•   distensione gastrica
•   stipsi, meteorismo, sindrome da pseudo‐occlusione intestinale
è inappetenza e calo ponderale è sottopeso (spesso riscontrato nei
pazienti, soprattutto in età adulta)

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Trattamento del reflusso
     gastroesofageo

1. proposte dietetiche e farmacologiche che migliorino la cinetica
   gastrointestinale e é il pH gastrico

2. accorgimenti alimentari quali/quantitativi per favorire una migliore
   digeribilità

3. accorgimenti posturali antireflusso

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Perchè evitare la malnutrizione

 Lo stato di malnutrizione può peggiorare la qualità di vita e lo stato di
 salute dei pazienti. Infatti, la malnutrizione determina:

 •   peggioramento dei processi di riparazione delle lesioni cutanee
     (ad es. delle lesioni da decubito) e delle ferite chirurgiche.

 •   debolezza dei muscoli respiratori e riduzione delle difese
     immunitarie aumentando la suscettibilità alle infezioni polmonari.

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Perchè evitare l’eccesso
          ponderale

•   é   carico dei muscoli respiratori e di tutti i muscoli, in particolare
    quelli della deambulazione

•   é   rischio di sviluppare apnee ostruttive (già presente per l’ipotono
    notturno dei muscoli del faringe)

•   é   difficoltà nel mobilizzare i pazienti

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Assessment Nutrizionale

Si deve fornire un’adeguata consulenza dietetica fin dalla più giovane età.
Essa deve essere focalizzata su sane abitudini alimentari dalle quali tutta
la famiglia può trarre beneficio con particolare riferimento:

1. Al controllo del peso
2. All’assunzione di adeguate quantità di calcio e vitamina D
3. Al controllo dell’assunzione di sodio (in caso di cardiopatia).
Nei ragazzi che non hanno problemi nutrizionali il peso va controllato 1-2
volte l’anno. Se compare un sovrappeso o sottopeso i controlli dovranno
essere più frequenti. Un monitoraggio del peso deve essere effettuato
anche in situazioni in cui ci si aspetta dei cambiamenti (perdita della capacità
di deambulazione, prima di importanti operazioni chirurgiche).

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Controllo ponderale

Attraverso il controllo ponderale occorre monitorare:

•   eccessivo aumento di peso, spesso causato dalla ridotta mobilità e/o
    dalle terapie farmacologiche

•   eccessivo calo di peso, anche questo causato dalla ridotta mobilità,
    dall’aumento di difficoltà nella masticazione e da problemi relativi alle
    difficoltà deglutitorie che possono nel peggiore dei casi portare a
    disfagia.

•   altre carenze nutrizionali

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Qual è il peso ideale?

In un bambino il peso ideale è in relazione con la sua altezza ed è
influenzato dalla perdita di massa magra.

è grafico dei percentili

è L’indice di massa corporea o BMI (Kg/m2, adattato nella tabella dei
   percentili per età e sesso) è una misura affidabile per quel che riguarda il
   grasso corporeo e può a sua volta essere riportata su di un grafico.

Per un’adeguata consulenza dietetica deve essere preso in considerazione il
quadro clinico generale comprenda diversi aspetti, quali abitudini alimentari,
eventuali difficoltà ad alimentarsi, aspetti emotivi, psicologici e familiari.

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Le curve di crescita

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Rilevazione dell’altezza

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Rilevazione del peso

          Bilancia
          mobile
          da letto

                      Letto
                     bilancia

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Sovrappeso

Per prevenire un eccessivo aumento del peso, dovrebbe essere
consultato uno specialista al momento della diagnosi, all’inizio del
trattamento con gli steroidi e al momento della perdita della capacità di
deambulazione.

In caso di sovrappeso è consigliabile una perdita graduale di 0.5 kg fino
a una stabilizzazione del peso una volta raggiunto un peso più adeguato.

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Trattamento dell’eccesso
       ponderale

Il problema dell’eccesso ponderale va evitato seguendo una dieta
ipocalorica, con l’aiuto del nutrizionista/dietologo tenendo in
considerazione che anche un’alimentazione con un normale introito
calorico può non essere appropriata in questi pazienti che hanno un
basso dispendio energetico legato alla poca mobilità.
L’aumento di peso inoltre porta, nella fase in cui il paziente deambula, ad
un peggioramento delle performance motorie, mentre nelle fasi
successive porta a vari problemi, tra cui una minor tolleraranza del
bustino correttivo, difficoltà negli spostamenti e nei cambi di
posizione.

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Sottopeso

È necessario consultare il dietologo anche nel caso in cui si manifesti una
tendenza alla perdita di peso.

Fondamentale in questi casi diventa una diagnosi precoce.

I problemi di denutrizione compaiono, in genere, contemporaneamente
alla perdita della deambulazione (intorno ai 12-13 anni) e possono
riconoscere cause multifattoriali (fra cui disfagia e insufficienza
respiratoria cronica). In una prima fase bisogna valutare l’introito
alimentare e, se necessario, ottimizzare la dieta in termini energetici e
proteici. Il passo successivo, per casi gravi di denutrizione, è di ricorrere
alla nutrizione enterale.

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Trattamento del sottopeso

  Per contrastare l’evoluzione verso il sottopeso si possono fare pasti
  piccoli ma frequenti.

  Per evitare la sensazione di ripienezza, utilizzare una dieta con alto
  contenuto di grassi (fino al 40% dell’introito calorico) ed eventualmente
  utilizzare degli integratori ipercalorici.

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Nutrizione e interventi
           chirurgici

Lo stato nutrizionale dovrebbe sempre essere esaminato prima di
interventi chirurgici maggiori.

Eventuali problemi, in particolar modo la presenza di denutrizione devono
essere affrontati prima di un intervento.

Nei casi di sovrappeso i pazienti possono avere disfunzioni respiratorie
durante il sonno, ciò richiede una più approfondita valutazione della
saturazione di ossigeno prima di un intervento.

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Disfagia

•   La disfagia è causata da: debolezza dei muscoli masticatori,
    malocclusione (causata da deficit ed atteggiamenti posturali
    scorretti), incoordinazione nella fase faringea della deglutizione
    (causata da deficit muscolari primitivi).

•   La disfagia può causare delle aspirazioni di liquidi o particelle
    alimentari in trachea con conseguenti complicanze broncopolmonari
    (polmoniti ab‐ingestis).

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Test di autovalutazione
 EAT-10 per la disfagia

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Trattamento della disfagia

 1. trattamento riabilitativo mirato (intervento logopedico)

 2. modificazione della consistenza dei cibi e della postura durante i
      pasti

 3. uso di prodotti addensanti per i liquidi

 4.   PEG (gastrostomia) solo in caso di grave disfagia (raramente)

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Il Calcio e la Vitamina D

Nell’organismo umano ci sono circa 1000-1200 g di calcio. Il 99% è
contenuto nelle ossa e nei denti.
Le principali funzioni del calcio sono:
•   Ruolo strutturale e riserva per la quota circolante nel sangue.
•   Essenziale per svolgere alcune funzioni altamente specializzate,
    (trasmissione degli impulsi nervosi, contrazione dei muscoli).
•   Interviento in numerosi processi metabolici
La vitamina D (nella sua forma attiva):
•   Stimola l’assorbimento del calcio e del fosfato a livello intestinale
•   Regola con alcuni ormoni la quantità di calcio nel sangue
•   Mantiene un’adeguata mineralizzazione dell’osso
•   Interviene in numerosi processi regolatori dell’organismo e nel normale
    funzionamento del sistema immunitario

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Perdita della densità
ossea e osteoporosi
Con il termine osteoporosi, si intende una malattia del tessuto osseo che
determina fragilità scheletrica: si può incorrere in fratture per traumi di
poco conto, o addirittura in modo spontaneo.
Principali cause nei pazienti affetti da NMD:
•   Mancanza di stimolo gravitazionale e di movimento
•   Disuso muscolare che provoca una ridotta acquisizione di massa
    ossea
•   Mancanza di attività fisica
•   Aspetti nutrizionali (inadeguati intake alimentari)
•   Trattamenti farmacologici (cortisone)
Fondamentale è cercare di prevenire il più possibile i danni e le fratture
di cui l’osteoporosi è causa.

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A proposito di prevenzione…

 Un’adeguata alimentazione e uno stile di vita sano sono lo strumento
 fondamentale per fare prevenzione.
 1. Corretta alimentazione
 Un’alimentazione sufficientemente ricca di calcio e vitamina D, è
 fondamentale per prevenire la perdita di massa ossea. L’introito
 quotidiano di calcio raccomandato per le varie età della vita varia tra
 800-1000 mg/die.
 2. Esposizione al sole
 Circa 15-30 minuti al giorno di esposizione alla luce solare, permettono
 di sintetizzare la vitamina D. Un’ora al giorno di esposizione nei mesi
 estivi garantisce una buona riserva di vitamina D anche per i mesi
 invernali. Tuttavia la vitamina D deve sempre essere assunta attraverso
 gli alimenti e tramite terapia farmacologica.

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A proposito di prevenzione…

  3. Attività fisica e fisioterapia
  Secondo le proprie possibilità, una regolare attività fisica (nei bambini) o
  attività fisioterapica (negli adulti), possono aiutare a rinforzare l’apparato
  muscoloscheletrico.
        Alcuni alimenti ricchi di calcio                                 Alcuni alimenti ricchi di Vitamina D
 Alimento g 100               Calcio (mg)                  Alimento g 100                                  Vitamina D
 Formaggi stagionati           860-1300                                                          (colecalciferolo) 1 UI=0,025 µg
 Formaggi freschi               270-430                    Olio di fegato di merluzzo                         10.000
 Latte Calcium Plus                160                     Pesce spada                                         558
 Latte vaccino intero              120                     Fiocchi cereali                                      130
 Yogurt di latte intero            125                     Uovo di gallina intero                                82
 Pane tipo 00                       14                     Latte Calcium Plus                                   40
 Pasta di semola cotta               4                     Formaggi                                            15-20
 Fonte: Tabelle di composizione degli alimenti, Istituto   Fonte: USDA National Nutrient Database for Standard Reference
 Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione,
 INRAN

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Ruolo nutrizionale del latte
Il latte è uno dei principali alimenti consumati abitualmente con
la prima colazione ed è una fonte importante di macro- e
micro-nutrienti fondamentali per la salute.
Con una tazza di latte assumiamo:
     • proteine nobili: il latte è fonte di proteine che
        contribuiscono al mantenimento della salute delle ossa
     • calcio indispensabile per la salute delle ossa
     • varie vitamine per il corretto funzionamento del nostro
        organismo
     • lipidi, il cui contenuto varia tra latte intero, parzialmente e
        totalmente scremato
     • lattosio, glucide importante per lo sviluppo del cervello.

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L’importanza dell’acqua

Un’altra importante fonte di calcio può essere rappresentata dall’acqua,
soprattutto in tutte quelle diete in cui vengono ridotti, o addirittura eliminati,
latte e formaggi. E’ perciò buona abitudine bere 1-2 litri al giorno di
un’appropriata acqua minerale ricca di calcio.

Acque più ricche in calcio:
        1. Acqua Sangemini (333 mg/l)
        2. Ferrarelle (441 mg/l)
        3. Lete (314 mg/l)
        4. San Pellegrino (181 mg/l)
        5. Uliveto (171 mg/l)
        6. Fonte Margherita (218 mg/l)

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Terapia farmacologica per la
    prevenzione dell’osteopenia e
             delle fratture
Tutti DMD con cortisone è Vit. D (DIBASE 1 gtt = 250 U: 400U/die (2
gtt) se < 6 anni; 800-1000U/die (4 gtt) se > 6 anni; in alternativa Didrogyl
1 gtt = 250 U (alle stesse dosi) + Calcio (es. Calcium sandoz alla dose di
40 mg/die in due somministrazioni ai pasti).

Tutti NMD non in trattamento con cortisone non deambulanti è Vit.
D (DIBASE 1 gtt = 250 U: 400U/die (2 gtt) se < 6 anni; 800-1000U/die (4
gtt) se > 6 anni; in alternativa Didrogyl 1 gtt = 250 U (alle stesse dosi) +
Calcio (es. Calcium sandoz alla dose di 40 mg/die in due
somministrazioni ai pasti).
La supplementazione di calcio può essere omessa qualora vi sia certezza
di un apporto dietetico sufficiente a coprire il fabbisogno.

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Terapia farmacologica per la
    prevenzione dell’osteopenia e
           delle fratture (2)
Se fratture patologiche associate a ridotta densità minerale ossea
(DEXA: Z score < -2) è        bifosfonati
•   PAMINDRONATO ev 1 mg/kg/die per 3 giorni consecutivi ogni 4 mesi
    (9 mg/kg/anno, velocità di infusione secondo tabella contenuta nel
    foglietto illustrativo) (ricovero)

•   NERINDRONATO ev: NERIXIA 2 mg/kg in 250-500 ml fisiologica in
    3-4 ore (singola somministrazione) ogni 3 mesi (DH)

•   Controlli: calcemia pre-post infusione; T° per possibile iperpiressia e/o
    sindrome influenzale alla prima somministrazione, adeguata
    supplementazione di calcio e vitamina D.

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Follow up

•   DEXA: alla diagnosi o all’avvio di terapia steroidea o alla prima frattura
    patologica ogni 12 mesi (minimo intervallo 6 mesi), in pazienti che possano
    essere posizionati in maniera sicura; obiettivo incremento BMD Z-score
• calciuria/creatinuria (mg/dl) su urine spot < 0,5 valori riferimento per età*
    (calciuria su urine 24h < 4 mg/kg/die) (ogni 6 mesi)
    (calciuria su urine 24h < 4 mg/kg/die) (ogni 6 mesi)
• Prelievo per: calcio, fosforo, fosfatasi alcalina, 25 OHvitamina D,
    paratormone, azotemia, creatinina (ogni 6 mesi)
• Ecografia renale per ricerca nefrolitiasi e nefrocalcinosi: all’inizio del
    trattamento; monitoraggio in caso di ipercalciuria oppure rilievo di
    nefrocalcinosi ogni 6 mesi salvo diversa indicazione clinica
Pazienti in trattamento con bifosfonati: controlli ematici-urine ad ogni
somministrazione
NB immobilizzazione può causare iperPTH 2ario: bisogna aumentare apporto di
Vit D
• DEXA andrebbe fatta non solo lombare ma total body

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DEXA, BMD e composizione
        corporea
                                      Dual
                                      Energy
                                      X-ray
                                      Absorption

      Bone Mineral
            Density
  (T-score, Z-score)

                       Composizione
                         corporea

                                                   INSIEME   FERMARE LA DUCHENNE
Qualche consiglio utile

v Consumare ogni giorno da 2 a 3 spuntini ricchi di calcio. Uno spuntino è una
   tazza di latte o uno yogurt o 40-50 grammi di Parmigiano Reggiano stagionato.
   Chi segue una alimentazione corretta non sono necessarie compresse a base
   di calcio.

v Il nostro organismo necessita di almeno 40 sostanze per poter funzionare
   correttamente. Non esiste un solo cibo o gruppo di cibi in grado di fornirle tutte.
   Pertanto l’alimentazione deve essere varia.

v È opportuno un adeguato apporto idrico, preferibilmente con un’acqua ricca di
   calcio.

                                                                                     INSIEME   FERMARE LA DUCHENNE
Esempio di dieta ipercalcica

Colazione                                   Metà Mattina
- 1 tazza di latte o yogurt                 - 1 frutto
- 4-5 fette biscottate

Pranzo                                      Metà Pomeriggio
- 80 g di pasta o riso                     - 1 yogurt o 1 bicchiere di
- 100-130 g di carne o pesce                   latte
- 150 g di verdura
- Cereali g 20
- 1 fetta di pane
- 1 frutto

Cena
- 40 g di riso o pasta
- 40 g di Parmigiano oppure 2 uova oppure 100 g di legumi secchi oppure
  100 g di prosciutto crudo magro
- 2 fette di pane
- 150 g di verdura
- 1 frutto

                                                                          INSIEME   FERMARE LA DUCHENNE
Qualche consiglio utile in
caso di sovrappeso/obesità/
 trattamento con cortisone

 v Come condimento preferire l’olio d’oliva.

 v Limitare lo zucchero... per addolcire il caffè o il the: preferire
    dolcificanti ipocalorici come l’aspartame, la saccarina o lo stevia

 v I dolci vanno consumati solo occasionalmente

 v Limitare il consumo di bibite e bevande

                                                                          INSIEME   FERMARE LA DUCHENNE
Alcuni riferimenti utili

                            www.altrodomani.it

Progetti è Nutrirsi bene

•    Guida pratica per il trattamento della Disfagia
•    Guida pratica per il trattamento e la prevenzione dell’Osteoporosi

Test di autovalutazione EAT-10 per la disfagia:

    http://www.nestlenutrition-institute.org/Documents/test1.pdf

                                                                          INSIEME   FERMARE LA DUCHENNE
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