"LA SCUOLA RISORSA DEL TERRITORIO" - Progetto - IIS Virgilio

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"LA SCUOLA RISORSA DEL TERRITORIO" - Progetto - IIS Virgilio
Progetto
          “LA SCUOLA RISORSA DEL TERRITORIO”
                                                II annualità
                         Accordo di rete dell’IIS “Virgilio” di San Giorgio del Sannio
                                                        con
                               I.C. “R. L. Montalcini” di San Giorgio del Sannio
                         I.C. “G. Siani” di Sant’Angelo a Cupolo per la sede di Calvi
                                       I.C. “Falcetti” per la sede di Apice

RISORSE UMANE:
Referente del progetto       Prof.ssa Grelle Annalisa

Docenti delle attività       Di Cicco Maria Concetta, Ventura Anna, Ferrara Giuseppe,
laboratoriali                         Ambrosone Mariella, De Paola Rocco
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L’ACQUA

e le sue proprietà
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tensione superficiale    argomenti sviluppati nel   capillarità
                        LABORATORIO DI CHIMICA
                          dell’ISTITUTO TECNICO
                                  “Virgilio”

calore specifico

  solubilità
                                                       densità
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Classe III A
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Tutto ha origine dalla
          struttura molecolare dell’acqua

Ogni molecola di acqua H2O
       è formata da
  2 atomi di idrogeno H
             e
  1 atomo di ossigeno O
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Le molecole di acqua si legano tra loro come tante piccole
calamite, poiché gli atomi di ossigeno hanno carica negativa
mentre quelli di idrogeno hanno carica positiva.

        Questo tipo di legame si chiama
             LEGAME A IDROGENO

      ed è responsabile di molte proprietà
    che favoriscono la vita sul nostro pianeta.

                 Analizziamo alcune di queste proprietà,
                         osservabili intorno a noi:
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La tensione superficiale

… cos’è ?
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E’ la forza che tiene unite le molecole
                               di acqua che si trovano in superficie.
                                         Grazie a questa forza,
                                la superficie dell’acqua si comporta
                                come una pellicola tesa ed elastica
                                 capace di sorreggere corpi leggeri
                                       senza che essi affondino.

 Questo permette la vita
degli insetti e delle piante
sulla superficie dell’acqua.
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Questa forza è responsabile anche della forma quasi sferica delle gocce d’acqua

  Che permette alla vegetazione di inglobare la massima quantità di acqua,
                     disperdendone una minima parte.
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III B
IC “Falcetti” di Apice
La capillarità
È l’innalzamento dell’acqua nei vasi capillari (che sono dei condotti
estremamente sottili).
Le molecole del contenitore aderiscono a quelle dell’acqua. Queste a loro volta,
per coesione trascinano con sé altre molecole di liquido. Poiché il numero delle
molecole di acqua sulla superficie del capillare è maggiore rispetto a quello
delle molecole sulla superficie dell’acqua, le forze di adesione tra acqua e
capillare prevalgono, causando una maggiore risalita del liquido lungo le pareti,
come si vede in tabella.
In natura questo fenomeno
permette la risalita dei liquidi
nelle piante.
Grazie ad esso le piante
assorbono l’acqua dalle radici e
riescono a trasferirla a tutte le
parti del fusto e delle foglie.
Densità
  del
ghiaccio
L’acqua, raffreddando, diminuisce di volume. A basse temperature però,
 il volume dell’acqua aumenta, fino a quando solidifica a 0°C.

Questo avviene perché allo stato solido ogni molecola d’acqua forma 4 legami
a idrogeno TRIDIMENSIONALI con altrettante molecole, determinando il loro
allontanamento, e quindi aumentando il volume della massa d’acqua che
solidifica.
Per questo motivo il ghiaccio galleggia
sull’acqua, a differenza di altri liquidi che allo
            stato solido affondano
Questa è una condizione
fondamentale per la vita nelle
regioni artiche, che continua
anche sotto gli strati di ghiaccio
superficiali .
Le bollicine rosse sono gocce di glucosio che ha densità maggiore
dell’acqua (rosa) e minore del sapone colorato di azzurro.
Così il glucosio affonda nell’acqua e galleggia sul sapone!
Solubilità dell’acqua
La solubilità è la quantità massima di soluto
(es. sale) che si scioglie in una quantità fissa di
solvente (es. acqua) ad una temperatura
specifica.

L’acqua è uno dei migliori solventi naturali,
permette il metabolismo cellulare e scioglie gli
zuccheri necessari per fornire energia alle
cellule, consentendone la vita.
Inoltre, l’alto contenuto d’acqua presente nelle piante e negli animali terrestri
contribuisce a mantenere costante la loro temperatura interna.
La solubilità cresce al crescere della temperatura, per questo il
  colorante fucsia si solubilizza prima nell’acqua a 70°C che
                       nell’acqua a 20°C.
Calore specifico
   Anche questa proprietà dell’acqua dipende dalla formazione dei legami a
   idrogeno, che tendono a limitare il movimento delle molecole.
   Per innalzare la temperatura dell’acqua, è necessario aumentare l’energia
   cinetica delle sue molecole, rompendo prima i legami a idrogeno tra esse.
                                                  Per questo motivo nelle località in
                                                  cui sono presenti grandi masse
                                                  d’acqua, l’escursione termica tra
                                                  giorno e notte si mantiene bassa,
                                                  evitando il      fenomeno      del
                                                  brinamento.

Il clima in queste località si mantiene mite tutto l’anno.
e la Microbiologia di cosa si occupa ?

               di analisi ambientali

               di analisi alimentari

      di analisi sanitarie
Dopo la presentazione, nel
                                    laboratorio di informatica, di
                                  alcuni concetti teorici tratti dalle
                                    programmazioni scientifiche
                                     della scuola secondaria di
                                            primo grado,

si passa all’approfondimento di
     tali concetti mediante
     esperienze pratiche di
            laboratorio
argomenti sviluppati nel
                     LABORATORIO DI BIOLOGIA
                       dell’ISTITUTO TECNICO
                               “Virgilio”

preparazione di un
terreno di coltura

                                                    ricerca di enzimi
                                                    per il controllo
                                                    qualità del latte

carica microbica
   dell’acqua
 a 22°C e 36°C
COLTURE
        di

MICRORGANISMI
La popolazione microbica presente nel nostro ambiente è variegata.
Molte differenti specie microbiche popolano varie parti del nostro corpo
                   (mucose: orale, intestinale, cutanea)
      ed in modo analogo il nostro ambiente (aria, suolo, acqua).
i microrganismi sono
       invisibili ad occhio nudo (
Per questo
                      è necessario coltivarli in laboratorio
                 garantendo loro condizioni di crescita ottimali
                  mediante l’uso di TERRENI DI COLTURA

che contengono le sostanze nutritive necessarie per la loro crescita.
abbiamo potuto preparare un terreno di coltura
per osservare da vicino i microrganismi che ci
                 circondano
• Abbiamo calcolato il volume di
  terreno da utilizzare

• Abbiamo pesato e sciolto gli
  ingredienti
successivamente
• Si controlla il pH
• Si sterilizza a bagnomaria
• Si conserva il terreno       di
  coltura prodotto
Dopo la semina di un campione e il periodo di incubazione
si può osservare l’accrescimento delle colture sviluppatesi su piastra Petri,
          per individuare il microrganismo presente sul campione
Questo procedimento viene eseguito per effettuare le analisi della carica
                microbica dell’acqua a 22°C e 36°C
Per essere definita potabile infatti, l’acqua non deve contenere
  microrganismi e parassiti né sostanze, in quantità o concentrazioni tali
  da rappresentare un potenziale pericolo per la salute umana.

Per questo motivo, prima di immettere l’acqua imbottigliata sul mercato o
nelle tubature domestiche, vanno effettuate analisi in grado di valutare i
principali parametri :

• chimici (solfati, cloruri, calcio, sodio, potassio, magnesio, nitrati, ecc.);
• solventi;
• metalli (arsenico, ferro, manganese, cromo, ecc);
• microinquinanti (diserbanti, pesticidi, prodotti intermedi delle aziende
  chimico-farmaceutiche, ecc);
• microbiologici (coliformi totali e fecali, enterococchi, E. Coli, ecc.).
nelle      successive     immagini
prepariamo il terreno di coltura
necessario per la semina del
campione d’acqua da analizzare e la
successiva rilevazione della carica
microbica.
Un metodo alternativo e più rapido è
l’utilizzo di piastre Petrifilm (con terreno di coltura pronto per l’uso), con
           un indicatore atto a facilitare il conteggio delle colonie.
Distribuzione del campione sulla piastra Petrifilm
Questo tipo di piastre vengono utilizzate per il conteggio di
       batteri che vivono in presenza di ossigeno,
            e quindi nelle industrie alimentari.
Dalla lettura dei risultati:
     Espressi in Unità Formanti Colonie/ ml (UFC/ml)
• a 22° C le colonie devono essere inferiori a 100 UFC/1ml;
 • a 36°C le colonie devono essere inferiori a 10 UFC/1ml;

Abbiamo potuto valutare la potabilità del campione d’acqua.
Le analisi del latte devono:
• verificare i requisiti igienici e qualitativi previsti dalla legge;
  • riconoscere eventuali alterazioni, frodi o inquinamenti;
• valutare l’efficacia e l’entità del trattamento termico subito.
Un metodo per il controllo della corretta pastorizzazione del latte è la
 ricerca della fosfatasi alcalina che è un enzima (*) normalmente
 presente nel latte appena munto.

 Quando il latte raggiunge temperature superiori a 70°C (con il processo
 di pastorizzazione), questo enzima viene distrutto.
 Poiché anche i germi comunemente presenti nel latte vengono distrutti a
 tali temperature, l’assenza di fosfatasi alcalina garantisce l’assenza di
 germi nel latte pastorizzato e assicura un corretto procedimento di
 pastorizzazione.
 Per questo motivo il riscontro dell’enzima nel latte pastorizzato è il
 metodo ufficiale per il controllo della corretta Pastorizzazione del latte.

(*) Enzima: è una proteina speciale prodotta da tutti gli organismi viventi, capace di velocizzare alcuni processi
vitali.
Per verificare il corretto processo di
  pastorizzazione del campione di
latte, abbiamo ricercato la fosfatasi
  alcalina nel latte con il metodo di
           LACTOGNOST:
1. si prepara il reattivo facendo
sciogliere le compresse in una
provetta contenente 10ml di acqua
sterilizzata tiepida;
INFINE si è proceduto alla LETTURA e all’ INTERPRETAZIONE DEI
                             RISULTATI

Da quanto si legge dalla scheda, si conclude che il latte contenuto nella
provetta n°0 ha subito un buon processo di pastorizzazione, a differenza
di quello contenuto nella provetta n°2.
Questo lavoro ci ha permesso di conoscere
 alcuni processi che influenzano la qualità della
nostra vita quotidiana, la tutela dell’ambiente e il
controllo di ciò che mangiamo, permettendoci di
 operare OPPORTUNE le scelte per migliorare il
        nostro presente e il nostro futuro.
            GRAZIE PER L’ATTENZIONE
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