La Rivista Italiana delle Malattie Rare - La Rivista delle Malattie Rare

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La Rivista Italiana delle Malattie Rare - La Rivista delle Malattie Rare
ISSN: 2612-2588

                                        Rare Disease Day®

                                                                           la Rivista
                     La Rivista Italiana delle Malattie Rare

                             review                               il caso clinico                        pagina
                  anno V
                              La malattia di Whipple              Malattia di Fabry con                  dismorfologica
                  febbraio    La sclerosi sistemica               cardiomiopatia ipertrofica             Sindrome CDKL5
                    2021                                          Una insufficienza cardiaca             e sindromi Rett-like
                               l’opinione
                                                                  ad eziologia sospetta

                       1
                   numero       La pediatria della
                                 disabilità: tutti convocati

                                 QUADRIMESTRALE DI ATTUALITA’ IN MEDICINA Pubblicazione registrata al Tribunale di Milano
                                  n. 11 del 10 gennaio 2017 - Poste Italiane Spa Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LO/MI
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la Rivista
sommario                                                La Rivista Italiana delle Malattie Rare

editoriale
Chiari-scuri di quest’anno horribilis B. Bembi		                                                5

review
La malattia di Whipple M.L. Nicolardi, F. Biagi		                                               6

La sclerosi sistemica S. Guiducci		                                                             9

l’opinione
La pediatria della disabilità: tutti convocati A. Selicorni, G. Zampino		                       13

il caso clinico
Malattia di Fabry con cardiomiopatia ipertrofica
L. Roggero, F. Pieruzzi		                                                                       15

Una insufficienza cardiaca ad eziologia sospetta
S. Perlini, F. Musca		                                                                          18

pagina dismorfologica
Sindrome CDKL5 e sindromi Rett-like A. Vignoli, I. Viganò, A. Peron		                           21

il farmaco
Patisiran: la prima terapia RNAi per il trattamento dell'amidoilosi ereditaria mediata
dalla transtiretina A. Esposito, C. Panico, M. Medaglia
                                                        24

letteratura
Coinvolgimento cardiologico nella malattia di Fabry: revisione della letteratura
E. Lonni, P. Lusardi, M. Cannillo, W. Grosso Marra		                                            26

L'impiego dell'imaging nella diagnosi e nella gestione dell'amiloidosi cardiaca L. Obici		      28

dalle reti europee
ERN-EuroBloodNet, la Rete di Riferimento Europea
per le malattie ematologiche rare L. Barcella, A. Falanga		30

la voce delle associazioni
La transizione nelle malattie rare: il punto di vista di pazienti e famiglie R. Lala		32

                                                                                                3
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direttore
    scientifico
                                          Bruno Bembi
                                          Medico Pediatra e Genetista, Trieste

    comitato
    di redazione
                                          Simone Baldovino, CMID, Centro di Coordinamento Rete Interregionale Malattie Rare Piemonte e
                                          Valle d’Aosta, Ospedale S. Giovanni Bosco – ASL Città di Torino; Dipartimento di Scienze Cliniche e
                                          Biologiche, Università di Torino
                                          Daniela Concolino Responsabile Centro Regionale Pediatria Genetica e Malattie Rare, Università
                                          degli Studi “Magna Græcia”, Catanzaro
                                          Daniela Damiani Professore Associato di Ematologia, Dipartimento di Scienze Mediche Sperimentali
                                          e Cliniche, Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Udine
                                          Erica Daina Responsabile Laboratorio di Documentazione e Ricerca sulle Malattie Rare, IRCCS -
                                          Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, Bergamo
                                          Andrea Elena Dardis Responsabile Laboratorio, Centro di Coordinamento Regionale per le Malattie
                                          Rare, Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Udine
                                          Emanuela De Juli Responsabile Coordinamento Aziendale Malattie Rare, Struttura complessa di
                                          Pneumologia, ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda, Milano
                                          Massimo Medaglia Direttore S.C. Farmacia, ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda, Milano
                                          Laura Obici Dirigente Medico I livello, Centro per lo Studio e la Cura delle Amiloidosi Sistemiche,
                                          Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia
                                          Rossella Parini Consulente medico-scientifico per la Fondazione Monza e Brianza per il Bambino e
                                          la sua Mamma, Struttura Semplice Malattie Rare, Clinica Pediatrica, Ospedale San Gerardo, Monza
                                          Dario Roccatello CMID Centro di Ricerche di Immunopatologia e Documentazione su Malattie
                                          Rare, Coordinamento Interregionale Rete Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta, SCDU
                                          Nefrologia e Dialisi, Ospedale San Giovanni Bosco e Università di Torino
                                          Angelo Selicorni Direttore Unità Operativa Complessa di Pediatria, ASST-Lariana, Como

    collaboratori
                                          Generoso Andria, Napoli; Maurizio Aricò, Bari; Maurizio Averna, Palermo; Tommaso Beccari, Perugia;
                                          Andrea Bordugo, Verona; Marco Confalonieri, Trieste; Carlo Dionisi Vici, Roma; Vincenzo Leuzzi,
                                          Roma; Tiziana Mongini, Torino; Giancarlo Parenti, Napoli; Luca Sangiorgi, Bologna; Gioacchino
                                          Scarano, Benevento; Maurizio Scarpa, Udine; Antonio Toscano, Messina; Giuseppe Zampino, Roma

                                          norme per gli autori
                     la Rivista

                                          I contributi spontanei (titolo e scaletta contenutistica) dovranno essere inviati esclusivamente
                                          via e-mail, alla Segreteria di Redazione di MR (arianna.nespolon@medpointsrl.it). Il Comitato
                                          di Redazione si riserva di valutarne la pubblicazione sulla testata, dandone pronto riscontro
La Rivista Italiana delle Malattie Rare
                                          all’Autore.

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editoriale

                                  Chiari-scuri di quest’anno
Bruno Bembi Medico
Pediatra e Genetista, Trieste     horribilis

         C      ari lettori e cari amici, è passato un anno dal mo-
                mento in cui, nell’iniziale disattenzione, bussava
         alle porte del mondo questa terribile pandemia. Al
                                                                       Translational Myology. I due clinici auspicano l’utilizzo
                                                                       di questa app, che ogni paziente può scaricare sul
                                                                       proprio smartphone, anche per altre patologie di am-
         momento in cui questo editoriale viene scritto i dati ci      bito neuromuscolare.
         dicono che si è portata via 2.665.354 vite ed ha colpi-       In passato esperienze simili, il più delle volte sostenu-
         to più di 104 milioni di abitanti del pianeta. Un pensie-     te da aziende farmaceutiche, sono state tentate nel
         ro va agli anziani che hanno concluso da soli la loro         campo di altre patologie metaboliche, ma con scar-
         strada, a quei lavoratori della sanità e dell’assistenza      so successo. Un insuccesso dovuto in molti casi sia ad
         che sono stati sconfitti mentre erano impegnati nella         una scarsa dimestichezza dei pazienti e medici con i
         quotidiana e silenziosa battaglia per aiutare gli altri, a    mezzi informatici, sia alla facilità di accedere ai servizi
         quei giovani e ai bambini che inaspettatamente han-           assistenziali e ai centri clinici esperti.
         no visto chiudersi i propri sogni. Un grazie a medici e       Come la storia ci insegna, i momenti di crisi aprono
         scienziati che ci hanno ridato una speranza per il futu-      sempre nuove vie, in questo caso la diffusione dell’in-
         ro, ma anche a quelle aziende che in pochi mesi sono          formation technology (IT) è stata una necessità ed un
         riuscite a realizzare i vaccini che ci salveranno. Loro       momento di progresso per il nostro Paese. Lanciamo
         chiediamo un ulteriore impegno etico, di garantire a          un sasso: un’analisi sugli strumenti IT rivolti ai pazienti
         tutti i cittadini del mondo l’accesso al vaccino.             per la gestione quotidiana delle malattie rare potreb-
         La quantità di articoli scientifici pubblicati in questi 12   be essere un campo d’indagine da approfondire ed
         mesi sul tema COVID-19 è impressionante, si fa fatica         utile alla comunità. I ricercatori di sicuro saranno sen-
         a seguire la letteratura ed in particolare il suo valo-       sibili, sarebbe auspicabile che altrettanto sensibili a
         re, garantito dal percorso di peer review. Carente in         raccogliere questo stimolo possano essere i decision
         questo contesto è però un tentativo d’analisi ed un           maker in politica sanitaria.
         bilancio di quello che la pandemia ha voluto dire per         Rimanendo nel campo dell’IT, il 2020 è stato un anno
         i malati rari: poco esiste. Alla preoccupazione iniziale      positivo per la nostra rivista. Il sito web è stato visitato
         di pazienti, famiglie e curanti apparentemente non è          complessivamente da 82.211 utenti individuali, con un
         corrisposta una ripercussione negativa sull’erogazio-         aumento del 40% di download rispetto all’anno pre-
         ne delle cure ed il mantenimento degli standard as-           cedente, che si è tradotto in più di 7000 pubblicazioni
         sistenziali adeguati.                                         scaricate. Un ulteriore elemento di positività è osser-
         La situazione di stress e di rischio ha stimolato nuo-        vare che lo sforzo di diffusione fatto per toccare tutte
         ve modalità di lavoro, sperimentate con successo              le aree del Paese sta dando i suoi frutti. Prevalgono
         nell’industria e nella scuola ed ha portato a matura-         sempre le visite provenienti da aree geografiche del
         re l’applicazione della telemedicina, o meglio delle          nord Italia, 46,6%, ma a differenza del passato la mag-
         cosiddette app mediche, nella cura dei malati rari,           gioranza complessiva dei contatti arriva dalle altre re-
         che rimarranno certamente utili anche ad emergen-             gioni: 32,2% da quelle del Centro e 21,3% da quelle
         za finita.                                                    del Sud.
         Un esempio è lo sviluppo della AGIkit-app, risultato di       Una criticità rimane la prevalenza nel contributo alla
         un lavoro congiunto tra l’Associazione Italiana Glico-        realizzazione scientifica della rivista di articoli proposti
         genosi e l’Associazione Italiana di Miologia. Si tratta di    da ricercatori e centri delle aree settentrionali. Questa
         uno strumento che collega pazienti e centri di cura e         consapevolezza rafforza il nostro impegno a coinvol-
         permette di intervenire in situazioni di difficoltà clini-    gere le eccellenze presenti su tutto il territorio naziona-
         ca ed assistenziale. Il risultato è stato recentemente        le, ben consci della ricchezza della ricerca scientifica
         illustrato alla comunità scientifica internazionale dai       e dell’impegno clinico-assistenziale esistente.
         professori Corrado Angelini e Gabriele Siciliano in un
         loro recente lavoro apparso su European Journal of                                                     Bruno Bembi

                                                                                                                               5
La Rivista Italiana delle Malattie Rare - La Rivista delle Malattie Rare
review
                              Maria Luisa Nicolardi, Federico Biagi
                              Istituti Clinici Scientifici Maugeri, IRCSS, Unità di Gastroenterologia dell’Istituto di Pavia, Università di Pavia

     La malattia di Whipple

La malattia di Whipple (MW) è una                 DRB1*06, oltre ad essere descritti casi                              Il TW, inoltre, induce nei monociti infetti
rara patologia cronica ad interessa-              familiari in letteratura [3].                                        l’espressione di IL-16 il che ne inibisce
mento sistemico, caratterizzata da                                                                                     la maturazione. Ciò determina una ri-
una presentazione clinica aspecifica              Patogenesi                                                           sposta immunitaria prevalentemente
ed eterogenea che, se non pronta-                 L’infezione primaria, probabilmente                                  antinfiammatoria (Th2). La risposta Th1
mente riconosciuta e trattata, può                contratta nell’infanzia con trasmis-                                 è invece ridotta come pure la pro-
essere fatale [1]. È una malattia rara,           sione interumana, tende a decorrere                                  duzione di immunoglobuline contro il
con una prevalenza di 1-3/1.000.000               asintomatica o a dare una gastroen-                                  TW. Pur fagocitando il batterio, i ma-
e un’incidenza annuale
La Rivista Italiana delle Malattie Rare - La Rivista delle Malattie Rare
la Rivista
                                                                                                                   La Rivista Italiana delle Malattie Rare

soppressiva durante la fase prodromi-                                                               mente. Può manifestarsi sia con lesioni
                                                  tab. 1          Manifestazioni cliniche
ca. In questo stadio, inoltre, possono                                                              cerebrali multiple, identificabili tramite
                                                                  e prevalenza
manifestarsi febbre, linfoadenopatie,                                                               TC o RMN e responsabili di segni e
anemia, iperpigmentazione cutanea                  Calo ponderale                       >90%        sintomi neurologici molto eterogenei,
ed essere interessati organi quali cuo-            Steatorrea                           90%         che con una singola lesione cerebra-
re, polmoni, pelle, ossa e muscoli (Tab.           Ipoalbuminemia                       90%         le con conseguenti deficit neurologici
1).                                                Anemia                               80-85%
                                                                                                    focali.
Un coinvolgimento del SNC, presente
                                                   Diarrea                              80%
nel 10-40% dei pazienti, può verificarsi                                                            Diagnosi
                                                   Artralgie                            67-80%
in caso di diagnosi tardiva ed è il prin-                                                           La diagnosi di MW classica si basa
cipale responsabile di una prognosi                Linfoadenopatie                      55-60%      sul riscontro nei tessuti affetti, in par-
infausta. Le manifestazioni neurolo-               Dolore addominale                    45-55%      ticolare nelle biopsie duodenali, di
giche sono estremamente eteroge-                   Iperpigmentazione cutanea            40-45%      macrofagi schiumosi diastasi resisten-
nee, nonostante la cefalea e i disturbi            Febbre                               35%         ti positivi alla colorazione con acido
cognitivi rappresentino i sintomi più                                                               periodico di Schiff (PAS) e negativi
                                                   Manifestazioni neurologiche          10-40%
frequenti; i disordini del movimento                                                                alla colorazione di Ziehl-Neelsen (Fig.
                                                   Manifestazioni oculari               6-8%
oculare, come l’oftalmoplegia sopra-                                                                1). Nei macrofagi si osservano inclu-
nucleare progressiva o la mioaritmia                                                                sioni citoplasmatiche granulari PAS
oculofacioscheletrica, sono invece                                                                  positive. I villi intestinali sono tozzi e
                                                                   Manifestazioni
considerati patognomonici (Tab. 2).               tab. 2           neurologiche della MW            accorciati e presentano della lin-
Nel 50% dei pazienti, tuttavia, l’interes-                                                          fangiectasie secondarie all’infiltrato
samento neurologico è asintomatico                Atassia                       Crisi epilettiche   macrofagico. È inoltre possibile ot-
                                                                                generalizzate
e può essere rilevato solo mediante                                                                 tenere una diagnosi biomolecolare
l’esecuzione di una reazione a cate-              Dismetria                     Inattenzione        della malattia mediante tecnica PCR
na della polimerasi (PCR) per TW su               Emiplegia                     Cefalea             che ricerca specificamente il TW. Dal
liquor. Oltre alla sopradescritta forma           Ipoestesia a guanto/calza Alterazioni cognitive   momento che nel 50% dei casi si può
di Whipple, definita classica, esistono           Segno di Babinski             Sindrome amnesica
                                                                                                    avere un interessamento neurologico
anche due forme particolari di MW,                                                                  asintomatico, è opportuno sottoporre
                                                  Iperreflessia                 Demenza
meno frequenti nella pratica clinica,                                                               a PCR per TW su liquor tutti i pazienti
                                                  Mioaritmia                    Disartria
di cui sono stati descritti alcuni casi in        oculofacioscheletrica
                                                                                                    con recente diagnosi di MW [2,5,6].
letteratura: l’endocardite associata al
                                                  Oftalmoplegia             Afasia
TW e il MW ad interessamento neuro-               sopranucleare progressiva                         Terapia
logico isolato. L’endocardite associa-            Disordini oculari verticali   Irritabilità
                                                                                                    La terapia antibiotica induce un ra-
ta a TW si manifesta senza un coin-                                                                 pido miglioramento clinico e una
                                                  Nistagmo                      Aggressività
volgimento di altri organi o apparati.                                                              remissione duratura nella maggior
                                                  Diplopia                      Insonnia
Il TW è uno degli agenti eziologici più                                                             parte dei pazienti, sebbene possano
frequentemente riscontrati nelle en-              Papilledema                   Ipersonnia          permanere sintomi neurologici; è fon-
docarditi con esame colturale nega-               Deficit del VII nervo cranico Polidipsia          damentale, quindi, l’utilizzo di antibio-
tivo. In questi casi, i criteri di Duke per       Meningoencefalite                                 tici in grado di oltrepassare la barriera
la diagnosi di endocardite spesso non                                                               ematoencefalica (BEE). La terapia at-
vengono soddisfatti e la diagnosi si                                                                tualmente raccomandata prevede
basa sull’analisi istologica o sulla PCR      Un coinvolgimento del SNC,                            l’utilizzo di ceftriaxone o meropenem
della valvola cardiaca espiantata, più        principale responsabile di                            per via endovenosa per due settima-
frequentemente la valvola aortica. La                                                               ne, seguita dall’assunzione orale di
MW a interessamento neurologico
                                              una prognosi infausta, può                            trimetoprim-sulfametossazolo per al-
isolato, molto rara, ha una prognosi in-      verificarsi in caso di diagno-                        meno un anno [1,7]. Sebbene questa
fausta se non diagnosticata precoce-          si tardiva                                            terapia abbia un’eccellente risposta

La malattia di Whipple M.L. Nicolardi, F. Biagi                                                                                                      7
La Rivista Italiana delle Malattie Rare - La Rivista delle Malattie Rare
clinica, non è chiaro se prevenga re-                                                                                maci immunosoppressivi prima del-
                                                                         Biopsia duodenale
cidive a lungo termine, di cui sono                      fig. 1          al microscopio ottico:                      la corretta diagnosi di MW. In questi
stati descritti casi in letteratura. Per-                                 MW alla diagnosi                           pazienti, dopo aver verificato l’avve-
tanto, altri autori suggeriscono una                                                                                 nuta eradicazione del TW mediante
terapia con idrossiclorochina e doxi-                                                                                PCR, va tempestivamente associata
ciclina per un anno, seguita poi da                                                                                  anche una terapia corticosteroidea
profilassi a vita con doxiciclina [5,7].                                                                             [9,10]. La IRIS è una condizione che
                                                                                                                     può essere infatti fatale. Infine, tra le
Follow-up                                                                                                            complicanze possiamo annoverare
Il follow-up prevede indagini strumen-                                                                               anche le recidive di malattia, soste-
tali inizialmente a 6 e 12 mesi, poi an-                                                                             nute dalla grande diffusione del TW
nualmente per i primi 3 anni e, infine,                                                                              nell’ambiente e dalla predisposizione
ogni 3 anni per il resto della vita [1].                                                                             genetica dei pazienti. Sebbene que-
                                                          Nei macrofagi si osservano inclusioni citoplasmatiche
Nei pazienti con manifestazioni ga-                       granulari PAS positive. I villi intestinali sono tozzi e   ste si presentino più comunemente
stroenteriche è indicata la gastro-                       accorciati e presentano dalla linfangiectasie              subito dopo la sospensione della te-
                                                          secondarie all’infiltrato macrofagico.
scopia con biopsie duodenali con                                                                                     rapia antibiotica, possono verificar-
colorazione PAS per un monitoraggio                    La diagnosi si basa sul ri-                                   si anche molti anni dopo la fine del
istologico; sebbene l’infiltrato macro-                                                                              trattamento. Anche se queste com-
                                                       scontro nei tessuti affetti di
fagico rimanga PAS positivo per anni,                                                                                plicanze non sono molto frequenti,
il suo aspetto cambia in modo carat-
                                                       macrofagi schiumosi dia-                                      il loro impatto sulla morbidità e sulla
teristico in risposta alla terapia anti-               stasi resistenti PAS positivi e                               prognosi a lungo termine dei pazienti
biotica. La PCR specifica per TW, inve-                Ziehl-Neelsen negativi                                        con MW è negativo.
ce, si negativizza più rapidamente ed
è un metodo estremamente valido                                                                                      Conclusioni
per il follow-up dei tessuti interessati.              pia della MW, il coinvolgimento cere-                         La MW è una condizione molto rara,
                                                       brale era considerato la complicanza                          ma fatale se non prontamente rico-
Complicanze                                            più severa, a prognosi infausta.                              nosciuta e trattata. Poiché le sue ca-
Alcuni pazienti possono sviluppare                     Nell’ultimo decennio è emersa l’im-                           ratteristiche cliniche sono aspecifiche
complicanze, quali un coinvolgimen-                    portanza dell’IRIS, un processo infiam-                       ed eterogenee ed interessano diversi
to neurologico, la sindrome infiamma-                  matorio aspecifico che si presenta nel                        organi, la MW deve essere tenuta in
toria da immunoricostituzione (IRIS) o                 10% dei pazienti, principalmente con                          considerazione non solo da gastroen-
le recidive di malattia [2,5,8].                       febbre o artralgie, dopo l’inizio della                       terologi, infettivologi, internisti, reuma-
Prima dell’introduzione di antibiotici in              terapia antibiotica. Fattore di rischio                       tologi, neurologi, cardiologi, ma da
grado di superare la BEE come tera-                    per lo sviluppo di IRIS è l’utilizzo di far-                  tutti i medici.

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9.    Feurle GE, Moos V, Schinnerling K, et al. The immune reconstitution inflammatory syndrome in whipple disease: a cohort study. Ann Intern Med. 2010;
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       8           MR La Rivista Italiana delle Malattie Rare anno V - n. 1 - febbraio 2021
La Rivista Italiana delle Malattie Rare - La Rivista delle Malattie Rare
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                             Serena Guiducci
                             Direttore SOD Reumatologia, Responsabile Scleroderma Unit, Dipartimento Medicina Sperimentale e Clinica, Azienda Ospedaliera Careggi,
                             Università degli Studi di Firenze

     La sclerosi sistemica

La sclerosi sistemica (SSc) o sclero-            con disregolazione del tono vasco-                            ti per la SSc suggerisce che le cause
dermia, ovvero “pelle indurita”, dal             lare, clinicamente evidente come                              di questa malattia siano da attribuire
greco σκληρός (duro) e δέρμα (pelle) è           fenomeno di Raynaud (FR), le “mani                            principalmente a fattori epigenetici,
una malattia cronica rara del tessu-             fredde” in oltre il 90% dei casi. Tali                        piuttosto che genetici. In particola-
to connettivo, ad eziologia multifat-            anormalità microcircolatorie sono                             re, analizzando i profili di metilazione
toriale, caratterizzata da alterazioni           le prime manifestazioni della SSc e                           del DNA di linfociti da sangue perife-
del sistema immunitario con produ-               possono precedere di mesi o anni il                           rico di gemelli monozigoti discordan-
zione di autoanticorpi, disfunzione              coinvolgimento cutaneo e viscera-                             ti per la malattia, sono state osserva-
endoteliale e progressivo accumulo               le. L’intero processo è caratterizzato                        te differenze solo nei geni presenti sul
di tessuto fibroso a carico della cute           da perdita dei capillari, con severe                          cromosoma X. La SSc ha una predo-
e degli organi interni: apparato ga-             manifestazioni di ischemia periferica                         minanza femminile con un rapporto
stroenterico, cuore, polmone, rene.              (soprattutto a livello delle mani) con                        tra i due sessi di circa 12:1, il genere
La prima descrizione risale al XVIII se-         formazione di ulcere digitali e gan-                          può quindi avere un ruolo determi-
colo da parte del medico Curzio da               grena (fino all’autoamputazione di                            nante nello sviluppo di tale malattia.
Napoli, ma il termine “sclerodermia”             falangi), causando così grave disa-                           L’esordio avviene più frequentemen-
è molto più recente. L’accumulo di               bilità ai pazienti. Definita da W. Osler                      te fra i 20 ed i 50 anni e l'incidenza
tessuto fibroso a carico degli orga-             “the most terrible of all human disea-                        è stimata tra i 4 e i 20 nuovi casi per
ni rende la malattia invalidante con             ses”; è infatti terribile, per il paziente,                   1.000.000 per anno.
conseguente compromissione della                 assistere all’avanzare della malattia,
qualità di vita del paziente. La sclerosi        che altera i lineamenti del viso e                            Segni clinici
cutanea e l’atrofia muscolare carat-             le espressioni mimiche, diminuisce                            L’elemento caratterizzante la SSc
teristiche della malattia causano se-            le capacità funzionale delle mani                             che inizia con “le mani fredde”, è
veri cambiamenti nell’aspetto fisico,            dove compaiono ulcere cutanee                                 però il progressivo ispessimento ed
con un inevitabile impatto sulla sfera           dolorose e necrotiche, limita l’au-                           indurimento della cute e del tessu-
emotiva e sul benessere psicologico              tosufficienza del paziente e altera,                          to connettivo sottocutaneo, la cui
del paziente. Inoltre la SSc è caratte-          inoltre, importanti funzioni d’organo.                        estensione (valutata mediante il Ro-
rizzata da alterazioni microvascolari                                                                          dnan Skin Score) consente di distin-
                                                 Patogenesi                                                    guere classicamente una forma limi-
                                                 Le cause non sono ancora state                                tata, (interessamento delle regioni
                                                 identificate e i numerosi studi sulla                         distali degli arti superiori ed inferiori
La SSc è caratterizzata da
                                                 genetica nella sua patogenesi non                             ed eventualmente del volto), ed una
alterazioni del sistema im-                      hanno portato a risultati esaustivi. Il                       forma diffusa, che colpisce anche
munitario, disfunzione endo-                     fatto che gemelli monozigoti, ossia                           le regioni prossimali degli arti e del
teliale e progressivo svilup-                    caratterizzati dallo stesso patrimonio                        tronco (Tab. 1).
po di fibrosi                                    genetico, possano essere discordan-                           Le principali cause di morte sono

La sclerosi sistemica S. Guiducci                                                                                                                          9
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La diagnosi precoce è fon-
                                              tab. 1        Subset della sclerosi sistemica
damentale per rallentare
l'evoluzione della malattia
                                                                         SSc Cutanea Diffusa                     SSc Cutanea Limitata
ed evitare/ridurre i danni
                                               Coinvolgimento            Estremità distali e prossimali,         Distalmente ai gomiti (acrale) e volto
agli organi interni                            cutaneo                   tronco e volto. Presenza di
                                                                         sfregamenti tendinei da attrito
                                                                         (tendon friction rubs)
                                               Fenomeno                  Esordio entro 1 anno dall’inizio        Può precedere le manifestazioni
dovute al coinvolgimento polmona-              di Raynaud                delle alterazioni cutanee (edema        cutanee di anni
re, cardiaco (insufficienza cardiaca,                                    o clerosi cutanee)                      (occasionalmente decadi)
aritmia ventricolare) e renale (crisi re-      Coinvolgimento            Precoce e significativa incidenza       Significativa e tardiva incidenza di
                                               d’organo                  di fibrosi interstiziale polmonare,     ipertensione polmonare, con o senza
nale). L’interessamento polmonare,
                                                                         insufficienza renale oligurica,         malattia interstiziale polmonare,
prima causa di morte si caratterizza                                     malattia gastrointestinale diffusa,     nevralgia del trigemino, calcificazioni
in genere per la comparsa di un’in-                                      coinvolgimento miocardico               cutanee, cirrosi biliare

terstiziopatia parenchimale associa-           Pattern                   Dilatazioni e rarefazione dei           Anse capillari dilatate, di solito senza
                                               capillaroscopico          capillari del letto ungueale            scomparsa dei capillari
ta o meno ad ipertensione arteriosa
polmonare.                                     Anticorpi                 Anticorpi anti-topoisomerasi I          Alta incidenza di anticorpi
                                                                         (Scl-70) (30-40%). Assenza              anti-centromero (ACA) (70-80%)
                                                                         degli anticorpi anti-centromero
Diagnosi
                                               Sopravvivenza             2 anni                                  5 anni
Negli ultimi anni si è comunque as-            da inizio malattia
sistito ad una chiara riduzione della
mortalità, con una sopravvivenza a
10 anni dell’80%-90% nei pazienti con         tab. 2            Criteri classificativi per la sclerosi sistemica dell’ACR/EULAR (2013)
la forma limitata e circa del 70% nella
forma diffusa, grazie alle diagnosi in          Item                                             Sub-Item                                      Score
fasi sempre più precoci di malattia
                                                Fibrosi cutanea estesa prossimalmente                                                          9
e ai numerosi farmaci utilizzati. Una           alle articolazioni metacarpofalangee
diagnosi precoce è però fondamen-               (criterio sufficiente)
tale per avviare un trattamento che             Ispessimento cutaneo delle dita                  Puffy fingers                                 2
                                                (considerare solo lo score più alto)
permetta di rallentare l’evoluzione
                                                                                                 Sclerodattilia distale alle articolazioni     4
della malattia ed evitare o ridurre i                                                            metacarpofalangee ma con
danni agli organi interni, individuan-                                                           coinvolgimento della I° falange
do la “window of opportunity” fon-              Lesioni ai polpastrelli                          Ulcere digitali acrali (puntali)              2
damentale a trattare il paziente.               (considerare solo lo score più alto)
                                                                                                 Cicatrici da vaiolatura sulla punta           3
Segno distintivo della malattia è la                                                             delle dita
presenza di autoanticorpi specifici, i          Telangectasie                                                                                  2
principali dei quali infatti sono costitu-      Alterazioni capillaroscopiche                                                                  2
iti dagli anticorpi anti-topoisomerasi I        Interessamento polmonare                                                                       2
e dagli anticorpi anti-centromero. Tut-         (score massimo pari a 2)

tavia un’alta percentuale dei pazienti          Fenomeno di Raynaud                                                                            3
SSc è sieronegativo a questi anticorpi,         Anticorpi SSc-Specifici (anti-centromero,                                                      3
                                                anti-Topoisomerasi I [ScI70] O anti-RNA
risultando positivo solo alla ricerca di        polimerasi III) (score massimo pari a 3)
anticorpi quali anti-Pm-Scl, anti-Th/To,
anti-U3RNP/anti-fibrillarina e anti-RNA
polimerasi I, II e III.                      in cui l’impegno sclerotico della cute                  impegno degli organi interni. Fino a
La diagnosi di SSc è piuttosto sempli-       coesiste con il FR e con manifestazio-                  pochi anni fa, la diagnosi di SSc ve-
ce nelle fasi di malattia conclamata,        ni o reperti laboristico-strumentali di                 niva effettuata in base ai criteri ACR

  10          MR La Rivista Italiana delle Malattie Rare anno V - n. 1 - febbraio 2021
la Rivista
                                                                                                                                 La Rivista Italiana delle Malattie Rare

                                                                                                                   cercato di identificare criteri che in-
                 Definizione degli item/sub-item dei criteri classificativi per la
 tab. 3                                                                                                            dividuassero tale fase di malattia,
                  SSc dell’ACR/EULAR (2013)
                                                                                                                   requisito fondamentale al fine di
                                                                                                                   prevenire l’evoluzione verso il danno
   Ispessimento della pelle       Ispessimento o indurimento della pelle non dovuto a cicatrici dopo
                                  lesioni, traumi, ecc.                                                            d’organo irreversibile e invalidante.
   Dita gonfie                    Gonfiore delle dita: aumento diffuso, solitamente senza vaiolatura, della        In quest’ottica si inserisce lo studio
                                  massa dei tessuti molli delle dita che si estende oltre i normali confini        prospettico osservazionale multicen-
                                  della capsula articolare. Le dita normali sono rastremate distalmente
                                  con i tessuti che seguono i contorni dell'osso digitale e delle strutture        trico VEDOSS (Very Early Diagnosis
                                  articolari. Il gonfiore delle dita cancella questi contorni. Non dovuto ad       Of Systemic Sclerosis) promosso da
                                  altri motivi come la dattilite infiammatoria.
                                                                                                                   EUSTAR (European Scleroderma Trials
   Ulcere della punta delle       Ulcere o cicatrici distali o all'articolazione PIP non si ritiene siano dovute   And Reasearch Group) e iniziato nel
   dita o cicatrici da vaiolatura a traumi. Le cicatrici da vaiolatura digitale sono aree depresse sulle
                                  punte digitali a causa di ischemia, piuttosto che traumi o cause esogene.        marzo 2010 al fine di validare criteri
   Telangiectasia                 Le teleangectasie sono vasi sanguigni superficiali dilatati maculari visibili    per la diagnosi di SSc in fase molto
                                  che collassano alla pressione e si riempiono lentamente quando la                precoce.
                                  pressione viene rilasciata. Le teleangectasie in uno schema simile allo
                                  scleroderma sono tonde e ben delimitate e si trovano su mani, labbra,            Come necessari per la diagnosi di
                                  all'interno della bocca e/o grandi teleangectasie opache. Distinguibili da       SSc in fase molto precoce sono sta-
                                  angiomi a ragno a riempimento rapido con arteriola centrale e da vasi
                                  superficiali dilatati.
                                                                                                                   ti identificati quattro segni/sintomi:
                                                                                                                   presenza di FR, puffy fingers, auto-
   Schema capillare               Capillari ingranditi e/o perdita capillare con o senza emorragie
   della piega ungueale           peri-capillari a livello dell'unghia che possono essere visibili sulla           anticorpi specifici per SSc (anti-cen-
                                  anormale coerente con SSc cuticola.                                              tromero e anti-topoisomerasi I) e
   Ipertensione arteriosa         Ipertensione arteriosa polmonare diagnosticata mediante cateterizzazione         anomalie capillari compatibili con
   polmonare                      del cuore destro secondo le definizioni standard.
                                                                                                                   pattern sclerodermico alla capillaro-
   Malattia polmonare             Fibrosi polmonare alla TC ad alta risoluzione o alla radiografia del torace,
   interstiziale                  più pronunciata nelle porzioni basilari dei polmoni, o presenza di crepitii
                                                                                                                   scopia. Si tratta di Red Flags che de-
                                  di "velcro" all'auscultazione non dovuti a un'altra causa come l’insuffici-      vono far sospettare precocemente
                                  enza cardiaca congestizia.                                                       la presenza di SSc, e quindi inviare il
   Fenomeno di Raynaud            Autovalutazione o segnalazione medica di almeno un cambiamento di                paziente ad uno specialista.
                                  colore in due fasi delle dita e spesso dei piedi costituito da pallore,
                                  cianosi e/o iperemia reattiva in risposta all'esposizione al freddo o alle       Nel 2013 infine, sono stati creati da
                                  emozioni; di solito una fase è pallore.                                          ACR e da EULAR (European League
   Anticorpi specifici            Anticorpo anti-centromero o pattern centromero su test di anticorpi              Against Rheumatism) nuovi crite-
   per la sclerodermia            antinucleari (ANA); anticorpo anti-topoisomerasi I (noto anche come
                                  anticorpo anti-Scl70); o anticorpo anti-RNA polimerasi III. Positivo
                                                                                                                   ri classificativi per la SSc (Tab. 2 e
                                  secondo gli standard di laboratorio locali.                                      Tab. 3), che prevedono la somma
                                                                                                                   dei punteggi relativi agli item (ispes-
                                                                                                                   simento cutaneo delle dita, lesioni
La presenza di Red Flags                                   Purtroppo questi criteri consentono                     fingertip, teleangectasie, anomalie
                                                           una diagnosi solo in fasi caratterizza-                 capillari del letto ungueale, pneu-
deve portare al sospetto
                                                           te da fibrosi tissutale, che è solo par-                mopatia interstiziale, FR, autoanti-
precoce di SSc e all'invio del
                                                           zialmente reversibile e può portare a                   corpi SSc etc) che risultano positivi.
paziente a uno specialista                                 disfunzioni degli organi colpiti. Le Roy                I pazienti con punteggio ≥9 vengono
                                                           e Medsger, proposero i criteri per de-                  classificati come affetti da SSc. Co-
                                                           finire la SSc in una fase più precoce,                  munque, autoanticorpi e pattern
1980 (American College of Rheuma-                          come una condizione caratterizzata                      videocapillaroscopico sono consi-
tology) che richiedono la presenza di                      dal FR, in presenza di anticorpi anti-                  derati principali strumenti diagnostici
sclerosi cutanea prossimalmente alle                       nucleari marcatori o di tipiche alte-                   per indagare i pazienti in presenza di
articolazioni     metacarpofalangee                        razioni capillaroscopiche (megaca-                      FR, nel sospetto di SSc in fase molto
o metatarsofalangee, o di due dei                          pillari e/o aree avascolari). Al fine di                precoce di malattia.
tre criteri secondari (sclerodattilia,                     superare però il limite di una diagnosi                 La videocapillaroscopia periunguea-
ulcere digitali, o fibrosi polmonare).                     sempre più precoce di malattia,si è                     le è il metodo più affidabile, non inva-

La sclerosi sistemica S. Guiducci                                                                                                                                  11
sivo, facilmente ripetibile,                                                                                          un registro italiano della
                                                    Evoluzione della SSc e finestra di opportunità
per valutare sia la com-               fig. 1                                                                         patologia volto a de-
                                                     per il trattamento
parsa, sia la progressione                                                                                            terminare l’incidenza a
dell’alterazione a livello                                                                 SSC CONCLAMATA
                                                                                                                      livello italiano e aperto
                                     SSC MOLTO PRECOCE           SSC PRECOCE                fibrosi & atrofia
della microcircolazione                                                                                               allo sviluppo di progetti
e quindi per distingue-                                                                                               scientifici.
re precocemente tra FR            Puffy fingers                          fibrosi cutanea & atrofia                    Il significato che questa
primario e secondario a           ANA                                        esofagea/anale                           patologia rara assume
connettiviti.                     NVC                                                                                 nella vita del paziente
                                  ACA/ATA                                cuore, polmone, rene
                                                                                                                      e della propria fami-
Follow-up                         Fenomeno    di Raynaud                 ulcere  digitali                             glia, è stata facilitata
I pazienti che presentano                                                                                             dallo studio delle ope-
le Red Flags (FR, edema                                                                                               re dell’eclettico artista
digitale, capillaroscopia alterata, au- Quattro le Red Flags per la                                   Paul    Klee, affetto  da SSc a metà de-
toanticorpi specifici) dovrebbero es- diagnosi molto precoce: FR, gli anni Trenta del Novecento, ren-
sere sottoposti ad ulteriori indagini per                                                             dendo possibile aggiungere tasselli
                                                  Puffy fingers, autoanticorpi
valutare la funzione e lo status degli                                                                importanti sulla parte emotiva della
organi interni (ecocolordoppler car-
                                                  SSc e anomalie capillari                            malattia, capendone, attraverso le
diaco con misurazione delle pressioni                                                                 sue opere, la tragedia.
polmonari, TC torace ad alta risoluzio-                                                               Il medico deve saper comunicare
ne, prove di funzionalità respiratoria Essendo classificata come malattia con efficacia e con chiarezza con
con misurazione del DLCO, funzionali- rara sono stati istituiti diversi registri i pazienti e con i familiari, sia nella
tà renale delle 24 ore con valutazione regionali che consentono la ge- fase diagnostica, sia in quella del-
della proteinuira e microalbuminuria stione dei dati relativi alle modalità la comunicazione della diagnosi,
ed elettroliti, dosaggio NT-proBNP etc). di presentazione e la prescrizione con particolare riguardo ai pazienti
Ciò richiede una stretta collaborazio- di farmaci; inoltre il registro EUSTAR più giovani che al momento della
ne tra il reumatologo e i medici di me- continua ad arruolare pazienti per diagnosi presentano solo le “mani
dicina generale che devono essere progetti di ricerca scientifica ed epi- fredde” e non sospettano invece, di
pertanto adeguatamente formati a demiologica, infine la SIR (Società avere una patologia che può cam-
riconoscere tali Red Flags (Fig. 1).              Italiana di Reumatologia) ha creato biare per sempre la loro vita.

Bibliografia
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    against Rheumatism collaborative initiative. Arthritis Rheum. 2013;65(11):2737-47.

   12             MR La Rivista Italiana delle Malattie Rare anno V - n. 1 - febbraio 2021
Angelo Selicorni1, Giuseppe Zampino2,3

l'opinione
                                  1
                                   UOC Pediatria ASST Lariana, Como; 2UOC Pediatria, Fondazione Policlinico Universitario
                                  A Gemelli - IRCCS, Roma; 3Dipartimento di Scienza della Vita e Sanità, Università Cattolica
                                  del Sacro Cuore, Roma

La pediatria della disabilità:
tutti convocati

La letteratura internazionale definisce “bambi-                         L’impatto di questi pazienti sull’utilizzo dei servizi sani-
ni con bisogni speciali di cura” quei bambini che                       tari è altrettanto importante se è vero come è vero
hanno o sono a rischio aumentato di essere affetti                      che questi bambini rappresentano circa l’80% dei
da una condizione cronica su base fisica, evolutiva,                    pazienti con accessi multipli ai servizi di Emergenza,
comportamentale o emozionale e che richiedono                           sono responsabili di quasi l’80% dei giorni di utilizzo
prestazioni sanitarie che, per tipologia o quantità,                    delle degenze delle Rianimazioni pediatriche, quasi
sono superiori a quelle richieste dai bambini della                     dell’85% dei giorni di utilizzo di ventilazioni assistite in
popolazione generale”. Essi rappresentano circa il                      Rianimazioni e di più del 50% dei decessi pediatrici.
10-16% della popolazione pediatrica. Al loro inter-                     Tutti questi dati confermano in modo chiaro l’asso-
no, la stessa letteratura identifica i bambini medi-                    luta attualità del tema di come organizzare l’assi-
calmente complessi (BMC) che sono “caratterizzati                       stenza di questi pazienti. Una semplificazione clini-
dalla presenza di problemi sanitari cronici multipli                    ca permette di differenziare le necessità sanitarie di
che colpiscono diversi organi o apparati; tali pro-                     questi bambini in 3 grandi aree: necessità del tutto
blemi creano significative limitazioni funzionali, un                   sovrapponibili a quelle della popolazione pediatri-
frequente utilizzo delle strutture sanitarie ed una fre-                ca generale (monitoraggio crescita e sviluppo psi-
quente dipendenza dall’utilizzo di devices”. Questi                     comotorio, nutrizione, vaccinazioni, intercorrenze cli-
bambini rappresentano circa l’1% della popolazio-                       niche banali), necessità spesso trasversali ai pazienti
ne pediatrica stessa. È sin troppo ovvio come da                        con patologie complesse (problematiche degluti-
un lato i pazienti affetti da malattie rare rientrino                   torie, gastrointestinali, respiratorie, del sonno, della
perfettamente in queste due categorie e come                            diagnosi e gestione del dolore, gestione routinaria
dall’altro lato questi enormi gruppi coinvolgano                        dei device) e necessità specialistiche, differenti da
pazienti estremamente eterogenei sul piano eziolo-                      bambino a bambino e da condizione a condizio-
gico, assistenziale, prognostico e terapeutico.                         ne (cardiologiche, neurologiche, neurosensoriali or-
L’altro dato unanime derivante dai dati disponibili è                   topediche, ecc). A fianco delle criticità cliniche si
che la presenza di un figlio affetto da una di queste                   aggiungono spesso anche quelle riabilitative (mo-
condizioni comporta un impegno assistenziale ed                         torie, comunicative, cognitive e comportamentali)
organizzativo enorme per gli stessi nuclei familiari.                   e quelle sociali (inclusione scolastica, gestione del
Secondo Kuo et al. i caregiver di un BMC dedicano                       tempo libero, supporto al nucleo familiare).
circa 2 ore la settimana per coordinare i vari inter-
venti assistenziali e più di 11 ore la settimana in assi-
                                                                           Il bambino con patologia complessa dovrebbe
stenza diretta; più della metà delle famiglie hanno
                                                                                trovare riferimenti significativi, oltre che nel
modificato la loro capacità di lavorare ed il 57% di
                                                                                centro specialistico di III livello, anche nel
esse segnala la presenza di problemi finanziari. La
                                                                           pediatra di famiglia e dell'ospedale territoriale
stessa ricerca Diaspro Rosso (2012) ha segnalato
come il 26,8% delle famiglie di una persona affet-
ta da malattia rara fatichi ad arrivare economica-                      È sin troppo ovvio che un’assistenza così articolata
mente alla fine del mese.                                               e complessa non possa prescindere dal coinvolgi-

La pediatria della disabilità: tutti convocati A. Selicorni, G. Zampino
                                                                                                                                       13
mento di multipli attori, molti dei quali strettamente                specialistico di III livello, anche nel pediatra di fa-
     connessi al territorio di appartenenza della famiglia,                miglia e dell'ospedale territoriale.
     e tra loro coordinati nel modo più efficiente possibi-                Affinché ciò si realizzi è necessario investire in ter-
     le. Questo significa che è indispensabile stabilire un                mini formativi sulle figure assistenziali territoriali
     collegamento virtuoso tra centri di III livello, in gra-              che, in primis, dovranno sentirsi parte attiva ed in-
     do di garantire il monitoraggio sub specialistico pe-                 sostituibile del percorso di cura del bambino. Sarà
     riodico, la gestione di problematiche complesse in                    gioco forza importante implementare tutti quei
     ambito chirurgico ed internistico, l’impostazione di                  percorsi informativi e di condivisione dei dati, ine-
     percorsi riabilitativi mirati o l’accesso alle eventuali              luttabilmente fondati su un utilizzo più diffuso degli
     terapie più recenti, e le strutture/figure assistenziali              strumenti offerti dal web, nell’ottica di considerare
     del territorio (pediatra di famiglia, centro ospeda-                  la comunicazione tra specialisti e tra diverse figu-
     liero provinciale, centro riabilitativo territoriale). Da             re assistenziali, come il primo strumento di “buona
     questo deriva la necessità assoluta di favorire una                   pratica clinica”. Ma lo sforzo più importante dovrà
     crescita culturale e gestionale capillare in quella                   essere quello della definizione di un coordinamen-
     che è stata definita “pediatria della disabilità” che                 to delle cure che dia ad uno degli attori il compi-
     in termini molto generali potremmo classificare                       to di svolgere quel ruolo di collante e facilitatore,
     come quell’area della pratica clinica che pone at-                    al tempo stesso, tra le diverse anime del percorso
     tenzione e che è in grado di offrire risposte, se non                 assistenziale. L’obiettivo alto deve essere sollevare
     esaustive almeno iniziali, alle problematiche affe-                   il più possibile la famiglia dalle incombenze orga-
     renti alle due prime aree sopra citate.                               nizzative e garantire che gli interventi messi in atto
                                                                           derivino da una visione unitaria e condivisa di quel
                                                                           bambino, di quella famiglia, in quello specifico
 La complessità assistenziale di questi
                                                                           contesto sociale ed emotivo.
  pazienti sottolinea l'esistenza
                                                                           In conclusione, quindi, la complessità assistenziale
  di un compito specifico per ciascun attore
                                                                           di questi pazienti non autorizza alcun attore della
   della rete sociosanitaria
                                                                           rete socio sanitaria a chiamarsi fuori ma, anzi, sot-
                                                                           tolinea in modo chiaro l’esistenza di un compito
     Al fine di offrire al bambino ed alla sua famiglia un                 specifico e peculiare per ciascuno, per l’adempi-
     percorso assistenziale “accessibile, centrato sulla                   mento del quale tutti sono chiamati di continuo a
     famiglia, continuo, coordinato, compassionevole                       consolidare le proprie conoscenze e competenze.
     e rispettoso delle peculiarità culturali”, come de-                   Parafrasando un celebre monito di Madre Teresa
     finito dall'American Academy of Peditrics (AAP)                       di Calcutta “Quello che ci è chiesto di fare è solo
     il bambino con patologia complessa dovrebbe                           una goccia nell'oceano, ma se non lo facessimo
     trovare riferimenti significativi, oltre che nel centro               l'oceano avrebbe una goccia in meno”.

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         trics 2017;43(1):18.

14   MR La Rivista Italiana delle Malattie Rare anno V - n. 1 - febbraio 2021
caso
il                         Letizia Roggero1, Federico Pieruzzi1,2
                           1
                            Dipartimento di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di Milano - Bicocca; 2Clinica Nefrologica
clinico                    ASST- Monza, Ospedale San Gerardo

Malattia di Fabry con cardiomiopatia
ipertrofica

Riportiamo il caso clinico aneddotico di un uomo                         all’età di 48 anni, anche il nostro paziente è risulta-
affetto da Malattia di Fabry (MF), variante car-                         to positivo all’indagine genetica per MF. Il pazien-
diaca, la cui diagnosi effettuata per screening                          te, successivamente studiato, dal punto di vista
familiare fu inizialmente misconosciuta e classifi-                      sistemico presentava: un lieve interessamento ne-
cata come cardiomiopatia ipertrofica idiopatica                          frologico con microalbuminuria, ipoacusia neu-
(Fig.1). La diagnosi di MF, nel contesto delle car-                      rosensoriale, acufeni e modesti disturbi gastroin-
diomiopatie ipertofiche, è spesso di esclusione                          testinali con alterazioni dell’alvo. Diversamente,
(Tab.1); poniamo l’attenzione sulla necessità del                        non presentava acroparestesie, angiocheratomi,
riconoscimento delle manifestazioni sistemiche e                         cornea verticillata, né coinvolgimento neurologi-
cardiologiche specifiche di questa patologia, che                        co centrale.
ne permettano la precoce identificazione (1).                            Nel 2011 fu posto in terapia enzimatica sostituti-
                                                                         va (ERT) con algasidasi alfa in regime domicilia-
Decorso clinico
Uomo di 60 anni affetto da MF, portatore della
mutazione p.N215S, variante late-onset. Nel 1994,                                         Alterazioni ecocardiografiche
                                                                           fig. 1
                                                                                          del paziente
all’età di 34 anni, ricovero ospedaliero per polmo-
nite e pericardite, in quell’occasione evidenza
di alterazioni elettrocardiografiche (IVS e onda                                         Finestra di Opportunità
T invertita). Dal 2004 il paziente era in follow-up
cardiologico per il riscontro di cardiomiopatia
ipertrofica familiare, presentava alterazioni eco-
cardiografiche quali ipertrofia ventricolare sinistra
simmetrica (LV massa 161 g/m2) e ipertrofia ventri-
colare del setto (SIV 17 mm) (Fig 1).
Nel 2008 venne posta diagnosi di MF nel fratello,
anche lui in follow-up cardiologico per cardiomio-
patia ipertensiva. In seguito a screening familiare,

La diagnosi di MF è spesso di esclu-                                         A: ecocardiogamma M mode in proiezione parasternale in asse corto,
sione ed il riconoscimento delle sue                                            con evidenza di aumentati spessori parietali del ventricolo sinistro.
                                                                             B: risonanza magnetica cardiaca con studio del T1 mapping. Valori
                                                                                ridotti di T1 a livello del miocardio ventricolare sinistro.
manifestazioni sistemiche e cardiolo-                                      C-D: risonanza magnetica cardiaca con delayed enhancement che
                                                                                evidenza la fibrosi miocardica in sede postero-laterale, severa
giche ne permette la identificazione                                            ipertrofia ventricolare diffusa e significativo aumento della massa
                                                                                miocardica.
precoce

Malattia di Fabry con cardiomiopatia ipertrofica L. Roggero, F. Pieruzzi
                                                                                                                                                        15
il   caso clinico

                                                                    La familiarità, X-Linked nella MF, può guidare la
                        Patologie che possono determinare
           tab. 1       ipertrofia ventricolare analogamente        diagnosi, così come l’interessamento sistemico
                         alla MF                                    (3). Raramente, gli esami di imaging permettono
                                                                    di differenziare le cause di cardiomiopatia con
           Cardiomiopatia ipertrofica idiopatica
                                                                    certezza. La risonanza magnetica cardiaca non
           Amiloidosi                                               distingue le diverse forme di cardiopatia ipertrofi-
           Sarcoidosi                                               ca sulla base della morfologia ventricolare o degli
           Emocromatosi                                             spessori parietali, ma grazie all’utilizzo del mezzo
           Malattie da accumulo lisosomiale                         di contrasto ed alle recenti mappature disponibi-
                                                                    li, è la tecnica attualmente più idonea per porre
          Le caratteristiche di imaging, spesso                     una corretta diagnosi differenziale. Numerosi studi
                                                                    hanno, infatti, dimostrato una localizzazione pre-
          non dirimenti nella diagnosi differenzia-
                                                                    ferenziale delle aree di “delayed enhancement”
          le delle cause di cardiomiopatia iper-                    a livello della parete basale infero-laterale e po-
          trofica, pongono la necessità di esclu-                   sterolaterale, presente anche in assenza di fran-
          dere diverse patologie sistemiche                         ca ipertrofia ventricolare. Tale localizzazione può
                                                                    rappresentare un elemento di sospetto per MF
                                                                    nell’ambito della diagnosi differenziale in sogget-
          re. Con la disponibilità della terapia chaperonica        ti con cardiomiopatia ipertrofica idiopatica (4).
          orale nel 2018, su richiesta del paziente e per il pro-   Inoltre, la risonanza magnetica con mappatura T1
          gressivo peggioramento clinico definito sui para-         può suggerire un coinvolgimento cardiaco speci-
          metri ecocardiografici e sull’instabilità clinica de-     fico di MF, in quanto il riscontro di bassi valori di T1,
          finita mediante il Fabry Stabilization Index, venne       evidenziati solo nei pazienti affetti da MF, riflette-
          sostituita la ERT con migalastat.                         rebbe l’accumulo di sfingolipidi nei miocardiociti,
                                                                    che sono associati a cambiamenti strutturali ed
          Discussione                                               elettrocardiografici precoci (5).
          Le caratteristiche di imaging spesso non sono di-         Non bisogna trascurare l’importante contributo
          rimenti nella diagnosi differenziale delle cause di       dell’elettrocardiogramma nella diagnosi differen-
          cardiomiopatia ipertrofica e possono porre il cli-        ziale delle cardiomiopatie ipertrofiche. Infatti, tra
          nico davanti alla necessità di escludere diverse          le alterazioni elettrocardiografiche significative,
          patologie sistemiche (amiloidosi; malattie da ac-         nei pazienti affetti da MF si possono rilevare vol-
          cumulo lisosomiale, sarcoidosi, etc) (Tab.1).             taggi elevati con marcate anomalie della ripola-
          Le caratteristiche ecocardiografiche potevano             rizzazione, indipendenti dalla sintomatologia clini-
          suggerire la diagnosi di amiloidosi, esclusa, inve-       ca e dal grado di IVS. Inoltre, nel 15% dei casi si ha
          ce, dagli esami laboratoristici. Diversamente la fa-      il riscontro di un PR corto con una conduzione
          miliarità ed il coinvolgimento sistemico potevano         atrioventricolare che, nelle fasi più avanzate, può
          suggerire la MF.                                          evolvere verso blocchi atrio-ventricolari di vario
          La cardiomiopatia ipertrofica è un riscontro fre-         grado (3).
          quente nella pratica clinica; lo studio di questa pa-     Il coinvolgimento sistemico può aiutare nella dia-
          tologia, dal punto di vista genetico e dell’imaging,      gnosi differenziale soprattutto nelle forme classi-
          ha permesso di rivelare come in realtà questa de-         che di MF, per la presenza di sintomi caratteristici:
          finizione comprenda un insieme di patologie mol-          acroparestesie soprattutto delle mani e dei piedi,
          to eterogenee tra loro, seppur caratterizzate tutte       febbri ricorrenti sine causa, disturbi gastrointesti-
          dall’IVS. Nella MF l’età di coinvolgimento cardiaco       nali, anomalie della sudorazione, ipoacusia neu-
          è solitamente più tardiva rispetto alle altre forme di    rosensoriale ed acufeni, coinvolgimento nefrologi-
          cardiomiopatia, ma più precoce della cardiomio-           co ed alterazioni neurologiche quali ictus e
          patia amiloidotica da transtiretina (2).                  attacco ischemico transitorio (TIA). Nel caso clini-

     16   MR La Rivista Italiana delle Malattie Rare anno V - n. 1 - febbraio 2021
la Rivista
                                                                                                                              La Rivista Italiana delle Malattie Rare

co riportato, invece, la diagnosi può essere anco-                    Nelle forme tardive e nelle varianti
ra più insidiosa dato che nelle forme tardive o nel-
le varianti cardiache di MF (come per la variante
                                                                      cardiache di MF la cardiomiopatia
genica p.N215S), la cardiomiopatia può essere                         può essere l'unica manifestazione cli-
l’unica manifestazione clinica significativa.                         nica significativa
Conclusioni                                                           diagnostica differenziale e soprattutto un accu-
Appare evidente come la MF possa simulare la                          rato e specifico utilizzo degli esami di imaging, in
diagnosi di diverse forme di cardiomiopatia iper-                     quanto sono disponibili terapie specifiche in gra-
trofica, inducendo a diagnosi errate o molto ri-                      do, se avviate precocemente, di avere un impatto
tardate. Risultano di fondamentale importanza la                      favorevole sulla prognosi.

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   Una proposta educazionale a 360°:
   Un
                                                                                                                       la Rivista

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