La Riabilitazione Robot-assistita del cammino nel paziente affetto da stroke: stato dell'arte e attuali indicazioni
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LETTERATURA INTERNAZIONALE La Riabilitazione Robot-assistita del cammino nel paziente affetto da stroke: stato dell’arte e attuali indicazioni Gregorio SORRENTINO1, Rocco Salvatore CALABRÒ2, Donatella BONAIUTI3 1 Dpt Medicina Fisica e Riabilitazione, Policlinico di Monza, Monza 2 IRCCS Centro Neurolesi “Bonino Pulejo”, Messina 3 Società Scientifica Medicina Fisica e Riabilitativa SIMFER Abstract itativo Individuale del paziente con dizionamento cardiovascolare e esiti di stroke, chiarendo gli aspetti muscolare) (2) significativamente ri- La riabilitazione robot assistita si è anche applicativi dell’utilizzo dei dotte rispetto ai valori medi riscon- molto diffusa nei Centri riabilitativi e diversi dispositivi esistenti sul mer- trabili nella popolazione sana di pari consolidata come evidenze, negli ul- cato, e sottolineando i limiti e la età, mentre il 20% ha perso comple- timi anni, anche per merito di nu- non conclusività delle conoscenze tamente l’autonomia ed è costretto merosi studi che ne hanno sottolin- attuali. in carrozzina. (3) eato l’utilità. La significativa riduzione dell’endur- Questo in particolare per il recupero ance e la precoce faticabilità cogniti- del cammino nel soggetto con esiti di Introduzione va, tipica del paziente neurologico, ictus. Nei paesi industrializzati è stata cal- determinano un’altra limitazione Scopo del presente lavoro è quello di colata un’incidenza annuale di ic- importante delle prestazioni durante fornire al riabilitatore una estrema tus – patologia più comune tra il training neuromotorio (4). Le sintesi dei risultati della letteratura e quelle neurologiche acquisite- che sedute riabilitative finalizzate al re- delle acquisizioni da implementare va dai 76 casi per 100.000 all’anno cupero del cammino risultano dun- nella pratica clinica, pur nella cons- in Australia ai 119 per 100.000 del- que estremamente impegnative sia apevolezza che si è solo all’inizio di la Nuova Zelanda (1). Grazie al cos- da un punto di vista fisico che men- una definizione dell’esatta “posolo- tante miglioramento delle tecniche tale e necessitano, spesso, di un rap- gia” per un utilizzo corretto, basato di rianimazione ed all’introduzione porto numero terapisti su numero sulle evidenze, e clinicamente appli- nella pratica clinica di tecnologie e pazienti superiore a uno, con un pe- cabile per il recupero del cammino protocolli terapeutici sempre più sante impatto in termini di risorse da negli esiti di ictus con dispositivi ro- efficaci, negli ultimi decenni si è as- impegnare. botizzati. sistito ad un progressivo e significa- L’applicazione della tecnologia ro- In questo lavoro si vuole trasmettere tivo aumento dell’aspettativa di botica in riabilitazione si inserisce in le nozioni elementari limitatamente vita in soggetti affetti da ictus cere- questo contesto. alla classe di dispositivi maggior- bri. Tale cambiamento del quadro L’utilizzo di un dispositivo robotico mente diffusi: gli apparecchi robotiz- socio-demografico ed economico, permette di alleggerire il lavoro zati su superfici fisse. Queste nozioni anche in un’ottica di politiche pub- dell’operatore con modalità di al- che si raffineranno nei prossimi bliche e sanitarie, impone un’atten- levio del peso e di intensificare il anni, per la conoscenza delle poten- ta presa in carico riabilitativa, con trattamento permettendo esercizi al- zialità di questi utili e innovativi l’obiettivo di massimizzare le possi- tamente ripetitivi, progressivamente strumenti per la riabilitazione, al bilità di recupero (ad oggi ancora intensivi e programmabili sulla base fine di migliorare le nostre possibilità parziali) allo scopo di limitare il più delle necessità del paziente. Infatti, i di trattamento per renderlo più effi- possibile la disabilità residua di dispositivi robotizzati sono dotati di cace. queste persone. sistemi di controllo adattivi che per- Pertanto abbiamo presentato il razi- Tra le varie problematiche seconda- mettono, nel caso della riabilitazi- onale dell’utilizzo della robotica su rie a un danno neurologico, il deficit one, di individualizzare il trattamen- superfici fisse per la riabilitazione del cammino rappresenta una delle to a seconda delle necessità e abilità del cammino sulla base delle nu- più importanti ed invalidanti. A tre residue specifiche di ciascun pazi- merose evidenze e delle linee guida mesi dall’ictus circa il 70% dei pazi- ente, al fine di favorire il recupero nazionali e internazionali, come enti superstiti ha infatti velocità nel sensomotorio, cognitivo e comporta- parte integrante del Progetto Riabil- cammino ed endurance (i.e. decon- mentale. 10 Vol. 36 - N. 3 - Giornale italiano di Medicina Riabilitativa
LETTERATURA INTERNAZIONALE Negli ultimi anni sono inoltre com- La riabilitazione del cammino robot spazio su superfici non meccanizza- parsi in commercio dispositivi robot- assistita te) e, mentre gli end-effector robots izzati che permettono l’esecuzione sono organizzabili in footplate-based e del training in modo semi-autono- Hobbs e Artemiadis (8) hanno te- platform-based. (12 – 14). mo, con la programmazione individ- orizzato, a fini sostanzialmente di- Lokomat, BLEEX, HAL e LOPES uale impostata dal riabilitatore, ridu- dattici, tre distinte strategie di ap- sono tra gli esoscheletri più comune- cendo quindi l’impegno diretto delle proccio riabilitativo che possono es- mente citati in letteratura mentre risorse umane e migliorando l’ad- sere insite nell’utilizzo dei dispositivi strumenti quali Gait-Trainer, G-EO robotizzati: System e Haptic Walker sono i robot erenza ai trattamenti. – Targeted sensorimotor pathways (at- end-effector più rappresentati negli Questi dispositivi permettono anche traverso meccanismi di coordi- studi. In fig.1e 2 sono illustrati i ro- di raccogliere informazioni quali/ nazione inter-arto, percezione bot su superfici fisse esoscheletrici e quantitative sul movimento del pazi- aptica e cutanea, propriocezione end effector più presenti nel mercato ente, attraverso sistemi di raccolta e percezione audio-visiva); italiano: il Lokomat e il GEO system. dati, monitorando le performances – Physical implementation (attraverso In questa overview saranno trattati, durante ogni sessione e i risultati del esercizi task-oriented, stimolazione training, e concorrono a individual- come argomento iniziale e fonda- elettrica e magnetica, esoscheletri mentale di conoscenza fisiatrica, i izzare il programma riabilitativo ed ortesi potenziate, allevio del adattandosi alle caratteristiche del dispositivi robotici agenti su superfici carico, end-effectors); paziente, pur continuando a mante- fisse. – Interaction goal & type (feedback nere carattere di riproducibilità e se- aumentativo con correzione re- rialità. (5) al-time dell’errore). La riabilitazione robot assistita per Queste caratteristiche, specifiche dei Ad oggi non esiste un’unica classifi- il cammino nel paziente affetto da dispositivi robotici, rendono questa cazione dei vari dispositivi attual- ictus cerebri tecnologia particolarmente funzio- mente in commercio. nale alla riabilitazione del deficit Non esistono ancora raccomandazi- In generale, e dal punto di vista ap- neuromotorio. (6) oni esaustive sull’utilizzo della ro- plicativo clinico, i diversi dispositivi Relativamente alla riabilitazione del botica nello stroke. posso essere distinti sulla base della modalità di controllo, distinguendo Diverse Linee Guida internazionali e cammino, gli studi che propongono tra Robot In Charge (RIC) e Patient in nazionali che si occupano della ri- l’ausilio di tecnologia robotica (co- Charge (PIC) (9). Nel primo caso il abilitazione dei pazienti con acciden- nosciuta in letteratura col termine paziente viene guidato dalla macchi- ti cerebrovascolari, in accordo con il Robot-Assisted Gait Rehabilitation, na all’interno di una cinematica resto della letteratura sulla RAGT RAGT) si occupano dell’argomento completamente predeterminata e (15 - 20), concludono per una sua che ha visto il più grande sviluppo non ha possibilità di deviare rispetto maggiore efficacia rispetto al solo negli ultimi anni in termini di pub- alla traiettoria programmata, nel trattamento convenzionale, se in blicazioni scientifiche. secondo il paziente interagisce con il add-on, ovvero in aggiunta all’usuale I dispositivi attualmente disponibili sistema con un certo grado di tolle- training per il cammino. per la RAGT sfruttano principi di mo- ranza cinematica. Pertanto, esse sostengono, dopo un tor learning (risultanti da attività mo- ictus, l’utilità del training robot as- torie finalistiche proposte in maniera Un’altra classificazione dei disposi- tivi impiegati per la riabilitazione, sistito per il cammino che in ogni seriata ad alta intensità) che implica- caso non deve essere utilizzato al quella più nota, è quella che opera no l’impegno attivo (motorio e cog- posto del trattamento convenzionale una distinzione tra end-effector ed es- nitivo) del paziente. (4,7) ma deve essere integrato, e in aggi- oscheletri (10-11). I sistemi a es- Le tecnologie robotiche già dis- unta al resto dei trattamenti, nel pia- oscheletro sono tipicamente fissati ai ponibili sul mercato o in fase speri- no riabilitativo individuale. segmenti corporei ed imprimono dif- mentale presentano caratteristiche Più precisamente, esse suggeriscono ferenti forze essenzialmente secondo talora assai diverse tra loro, sia dal che tale tipo di training venga sem- linee e gradi finiti. I sistemi end-ef- punto di vista della costruzione mec- fector prevedono invece un solo pre considerato per i soggetti che canica che rispetto ai loro sistemi di contatto uomo macchina, localizzato non recupererebbero in altro modo controllo e quindi presentano indi- all’estremità distale dell’arto e non una deambulazione, ovvero quelli cazioni e modalità di utilizzo diverse. prevedono restrizioni dei gradi di lib- più gravemente compromessi, e che Scopo di questa brief overview è forni- ertà articolari. (10) i migliori risultati sono registrabili se re una panoramica delle tecnologie, É possibile operare un’ulteriore sot- il training avviene nei primi 3 - 6 dei dispositivi più diffusi esistenti sul toclassificazione degli esoscheletri tra mesi dall’evento (19). mercato, e indicazioni sulle modalità treadmill-based, ovvero fissi (possono Purtroppo dall’esame di queste Linee di applicazione della riabilitazione esercitare in uno spazio fisso, come Guida non emergono indicazioni su robot-assistita del cammino in sog- su treadmill), o leg outhouses to train quali specifici dispositivi utilizzare getti affetti da deficit della deam- over ground, ovvero mobili (indossati, nelle diverse fasi del recupero o nei bulazione a seguito di ictus cerebri. permettono un cammino nello diversi livelli di disabilità e tanto Vol. 36 - N. 3 - Giornale italiano di Medicina Riabilitativa 11
LETTERATURA INTERNAZIONALE to, con risultati sull’incremento di velocità di cammino tanto migliori quanto precoce è l’inizio del tratta- mento. Non ravvisa invece significa- tivi miglioramenti in pazienti in fase cronica. Al contrario, Mazzoleni e colleghi hanno rilevato miglioramenti anche in fase cronica, nell’endurance e nel- la autonomia del cammino, espressa come livello di Functional Ambula- tory Cathegory (FAC), e hanno cor- relato i migliori risultati anche a una maggiore frequenza delle sessioni (22). Relativamente al livello di disabilità, e a sostegno di quanto già sostenuto dalle Linee Guida internazionali, la riabilitazione robot assistita del cam- mino con allevio del carico pare es- sere funzionale al raggiungimento dell’autonomia deambulatoria so- Figura 1 prattutto nei soggetti gravi (FAC
LETTERATURA INTERNAZIONALE colazioni, se i pazienti sono molto ciata alla riabilitazione standard. misure cinematiche, per la migliore compromessi è maggiormente nec- Per quanto riguarda l’associazione individualizzazione del training. essaria un’assistenza diretta e man- RAGT e Realtà Virtuale tre linee gui- uale da parte del fisioterapista. Al da nazionali (Australia, Olanda e Considerazioni finali contrario, tutto ciò è possibile senza Nuova Zelanda) pongono indicazi- il contatto manuale del riabilitatore one a questo binomio, senza far Sulla base della letteratura scientifica nel caso dei robot esoscheletrici che, riferimento a tempi e modalità di e con il parere degli esperti che van- consentendo il controllo selettivo di utilizzo (31). Più in particolare, l’uti- no operando ormai da anni in questo singole articolazioni (tipicamente lizzo di Realtà Virtuale unita a rtrain- campo, possiamo concludere per anca e ginocchio), permettono il ing robot assistito sembrerebbe pro- l’efficacia del trattamento riabilitati- trattamento specifico di problemi durre migliori risultati in termini di vo robot assistito per il recupero del quali il recurvatum di ginocchio e il accettabilità e motivazione, anche se cammino negli esiti di stroke. deficit di estensione dell’anca. non sembra cambiare gli outcome Possiamo anche iniziare a identifi- Al termine di questa veloce esame funzionali (32). care i dispositivi robotici più “adatti” dei dati di letteratura integrati dalle per le caratteristiche funzionali e cliniche e i livelli di disabilità, ma, in esperienze cliniche che si vanno via Le misure di outcome per il training termini di dose e protocolli è possi- via mettendo in pratica , è utile cita- re un interessante lavoro del gruppo robot assistito nel paziente con bile mettere in evidenza ancora in di Morone (27 ) che semplifica il esiti di stroke letteratura una grande variabilità da profilo delle indicazioni emerse fino- cui risulta non facile identificare A questo proposito, la letteratura un’indicazione standardizzabile. ra, classificando i pazienti sulla base non è conclusiva. È generalmente suggerito l’utilizzo della funzionalità e del cammino con Gli studi ricorrono a numerose scale della riabilitazione robot-assistita la Functional Ambulatory Cathegory e misure funzionali cammino-cor- come add-on rispetto al trattamento , FAC, e indicando la classe di dis- relate come endpoint del trattamen- convenzionale. Nel paziente con esiti positivi robotizzati, elettromeccanici to robotico rendendo difficilmente di ictus cerebri, dove troviamo molta e meccanici maggiormente utili nelle comparabili i risultati dei vari trials. letteratura scientifica, emergono al- diverse fasi del recupero sensomoto- Ad ogni modo è evidenziabile un ri- cuni suggerimenti dalla nostra sinte- rio. Nel suo studio ha messo in evi- levante utilizzo di indicatori clinici si, in base alla disabilità classificata denza come le differenti tecnologie (cammino-correlate come endpoint con FAC: i pazienti con disabilità più di RAGT siano funzionali, ognuna del RAGT) che, pur differenziandosi grave (FAC
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