"Un, due, tre Libera tutti!" In piazza nel centro storico della città - ilSottosopra

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“Un, due, tre…Libera tutti!”
In piazza nel centro storico
della città.
Presidio “Nicola Ciuffreda e Francesco Marcone” di FoggiaIl
Presidio “Nicola Ciuffreda e Francesco Marcone” di Foggia .
“Un, due, tre…Libera tutti!” è il nome dell’iniziativa che si
terrà venerdì 21 dalle ore 17.00, in Piazza De Sanctis, a
Foggia (di fronte alla Basilica Cattedrale n.d.r.).

L’evento è stato organizzato dal Presidio “Nicola
Ciuffreda e Francesco Marcone” come primo momento di
presentazione e di
attivazione nel quartiere che ospita la sede di Libera, il
centro storico.

Si tratterà di una piccola “festa di quartiere” rivolta a
tutta la comunità: dalle bambine e i bambini con attività
ludiche e
laboratoriali incentrate sul tema del riuso creativo dei
“rifiuti”, alle fasce
più grandi con giochi di strada, riflessioni sul tema
ambientale e, per finire,
con un piccolo aperitivo accompagnato da brevi letture
tematiche.

Sarà questo il pretesto per conoscersi, tornare ad abitare
le piazze fisiche della città e per provare ad immaginare
tutti insieme, come
cittadine e cittadini, come riprendersi cura del cuore antico
della nostra
comunità. L’evento è aperto a chi ha voglia di mettersi in
gioco, di uscire
dalla prassi del “lamento” per proporre e costruire con la
rete del presidio di
Libera.

“Libera –
Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”

Presidio “Nicola
Ciuffreda e Francesco Marcone”

di Foggia

Ai pensionandi dell’ITE B.
Pascal
Questo “governo del cambiamento”, introducendo la “quota 100”,
ha riformato la legge Fornero; ma i soldi ci sono? Resta un
mistero!

Certo è che l’Inps ha un gran bel da fare, con tutta la gente
da pensionare! Anche al Pascal diversi docenti oggi
festeggiano i pensionamenti ed è con affetto e con simpatia
che a lor dedichiamo questa poesia; magari è un po’ lunga la
filastrocca, però pazienza, questa vi tocca!
Certo è che l’Inps ha un gran bel da fare, con tutta la gente
da pensionare! Anche al Pascal diversi docenti oggi
festeggiano i pensionamenti ed è con affetto e con simpatia
che a lor dedichiamo questa poesia; magari è un po’ lunga la
filastrocca, però pazienza, questa vi tocca!

E per il nostro saluto speciale possiamo iniziare dal prof.
Cantarale, capace di rendere la matematica una materia perfino
simpatica! Antonio, cultore del nostro dialetto, a volte in
foggiano chiarisce il concetto!

Dall’anno venturo lascian la scuola due di informatica, uno è
Lauriola, dai modi gentili, alquanto pacato, serio, distinto,
nonché riservato; l’altro collega è il prof Tortorella, che ha
realizzato una cosa assai bella: insieme agli alunni ha creato
una app, così l’orto online è ormai una start-up!

Va via anche la Strippoli, prof di francese. Sabrina è una
roccia, ma è dolce e cortese; lei si occupava
dell’orientamento, nelle iscrizioni er un vero portento;
generalmente, e ciò è risaputo, si è     fatta in quattro per
questo Istituto!

Va via la Muserra, anch’essa di lingue, il nome Consuelo la
contraddistingue-, è una signora – e non “senorita”!-, che
insegna inglese ormai da una vita.

Mancherà certo ai suoi cari studenti,che temon di avere dei
prof più “fetenti”, mancherà a noi, ci dovrem arrangiare, coi
pranzi o le feste da organizzare!
Però pure a lei il Pascal mancherà,ecco, è commossa, e ahimé,
piangerà! Tra i pensionandi c’è infin la Palena, ma lei è
contenta, non sta affatto in pena!

Molto pragmatica, è sempre di fretta, perfin quando
chiacchiera, che macchinetta! Insegna finanza ed economia, è
un’ottima prof, ne avrem nostalgia!

A tutti loro va un grazie di cuore, averli colleghi è stato un
onore!

Un attimo ancora, non è finita, poiché ringraziar dobbiam
Margherita!

Dal prossimo anno rimane a Bovino,non la vedremo più a scuola
al mattino e il piano terra parrà a noi vacante, ci mancherà
la sua voce squillante!

In tutti questi anni è stata preziosa, le      fotocopie ci ha
fatto lei a iosa!

A tutti   sentite congratulazioni, e tanti auguri   porgiamo coi
doni!

(In quanto a me, col vostro consenso, accetterei volentieri un
compenso, non fate comunque pensieri strani, perché mi
accontento di un bel battimani!)

                   La
comunità del B.Pascal

Scuola,     pubblicati    i
risultati     dell’indagine
sull’insegnamento         e
l’apprendimento OCSE TALIS
2018
Sul sito dell’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo
Sviluppo Economico) sono disponibili da oggi i risultati
dell’indagine     internazionale      sull’insegnamento      e
l’apprendimento TALIS (Teaching and Learning International
Survey) per il 2018. Un rilevamento effettuato con l’obiettivo
di acquisire informazioni, comparabili a livello
internazionale, sulle pratiche didattiche dei docenti e sulla
loro formazione e preparazione iniziale, sull’ambiente
scolastico, l’innovazione, l’equità, le diversità.

In ciascuno dei 48 Paesi partecipanti è stata operata una
selezione casuale di un campione di 200 scuole,
rappresentativo di circa 4.000 insegnanti. In Italia sono
stati coinvolti 3.612 docenti e 190 dirigenti scolasticidelle
Scuole secondarie di I grado.

Di seguito i principali dati riferiti all’Italia
estratti dalla Nota Paese pubblicata dall’OCSE
Chi sono i dirigenti scolastici, gli insegnanti e gli studenti
nelle loro classi oggi?

Secondo i dati raccolti e diffusi oggi, l’insegnamento è stata
la professione individuata come prima scelta dal 65% dei
docenti italiani e dal 67% nei Paesi OCSE.

In Italia, in media:

• i docenti hanno 49 anni (44 anni la media nei Paesi OCSE), i
dirigenti scolastici 56 (52 anni nei Paesi OCSE);

• il 78% dei docenti e il 69% dei dirigenti scolastici è di
sesso femminile (68% la percentuale media delle docenti e 47%
quella delle dirigenti scolastiche nei Paesi OCSE);

• il 97% dei docenti concorda nel definire positive le
relazioni tra studenti e insegnanti. Il 3% dei dirigenti
scolastici segnala atti di bullismo tra i propri studenti,
percentuale comunque inferiore alla media del 14% registrata
negli altri Paesi;

• il 35% degli insegnanti lavora in scuole in cui almeno il
10% degli studenti ha un background migratorio (a fronte di
una media OCSE del 17%). Il 94% dei dirigenti scolastici
riferisce che i loro docenti ritengono che bambini e giovani
debbano apprendere che le persone di culture diverse hanno
molto in comune (media OCSE del 95%).

Quali pratiche sono utilizzate dagli insegnanti in classe?
Durante una lezione tipica, i docenti italiani dedicano il 78%
del tempo in classe all’insegnamento e all’apprendimento, la
stessa media degli altri Paesi della rilevazione.

In Italia, il 74% degli insegnanti valuta regolarmente i
progressi degli studenti osservandoli e fornendo un riscontro
immediato.

In generale, la stragrande maggioranza dei docenti e dei
dirigenti scolastici considera i propri colleghi aperti al
cambiamento e le proprie scuole come luoghi che hanno la
capacità di adottare pratiche innovative.

Come sono formati i docenti e i dirigenti scolastici?

In Italia, il 64% degli insegnanti ha ricevuto una formazione
iniziale su contenuti disciplinari, pedagogia e sulla gestione
della classe (media dei Paesi OCSE 79%). Il 61% dei dirigenti
scolastici italiani ha completato un programma o un corso di
amministrazione scolastica o di formazione per dirigenti (a
fronte di una media degli altri Paesi del 54%).

Partecipare alla formazione in servizio è comune tra
insegnanti e dirigenti scolastici in Italia. Il 93% dei
docenti(media OCSE 94%) e il 100% dei dirigenti scolastici
(media OCSE 99%) ha frequentato almeno un’attività di sviluppo
professionale nell’anno precedente all’indagine.

Nel nostro Paese l’81% dei docenti partecipa a corsi di
formazione e seminari, mentre il 25% fruisce della formazione
basata sull’apprendimento tra pari e sul coaching.
I docenti italiani sembrano soddisfatti della formazione
ricevuta: l’84% riferisce un impatto positivo sulla propria
pratica d’insegnamento, mostrando livelli più elevati di
autoefficacia e soddisfazione lavorativa. La percentuale è
superiore alla media dell’82% degli altri Paesi.

Le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (TIC)

In media, il 47% degli insegnanti italiani consente
“frequentemente” o “sempre” agli studenti di utilizzare le TIC
per progetti o lavori in classe (53% la media OCSE).

In Italia, il 52% dei docenti ha riferito che “l’uso delle TIC
per l’insegnamento” è stato incluso nella propria formazione,
mentre il 36% si è sentito preparato per l’uso delle TIC per
l’insegnamento al termine degli studi.

Il 68% dei docenti ha partecipato ad attività di sviluppo
professionale incluso “uso delle TIC per l’insegnamento” nei
12 mesi precedenti l’indagine. La formazione sull’uso delle
TIC è comunque il tema dello sviluppo professionale di cui gli
insegnanti segnalano un forte bisogno: il 17% in Italia (18%
media dei Paesi OCSE).

In media, in Italia, il 31% dei dirigenti scolastici riporta
che la qualità dell’istruzione nella propria scuola è frenata
da un’inadeguatezza della tecnologia digitale per la didattica
(25% media dei Paesi OCSE TALIS).

     La Nota Paese per l’Italia in versione completa
     Il Rapporto completo
#Maturità 2019, la traccia
più    scelta   è   quella
sull’illusione       della
conoscenza
La traccia che parte dal brano tratto da “L’illusione della
conoscenza”, proposta nell’ambito della Tipologia B – Analisi
e produzione di un testo argomentativo, è quella più gettonata
dagli studenti per la prima prova scritta dell’Esame di Stato
2019, che si è svolta oggi in tutta Italia. È stata svolta
dal 30,8% dei ragazzi.

Il 20,1% degli studenti ha invece optato, sempre nell’ambito
della Tipologia B, per il brano tratto dal libro “Istruzioni
per l’uso del futuro. Il patrimonio culturale e la democrazia
che verrà”. “Tra sport e storia”, la traccia che ruota attorno
alla figura di Gino Bartali, è stata scelta dal 13,1% dei
maturandi.

Subito dopo, con l’11% delle scelte, l’analisi del testo di
Leonardo Sciascia tratto da “Il giorno della civetta”. Mentre
Giuseppe Ungaretti, con la poesia “Risvegli” tratta
da “L’Allegria, Il Porto sepolto”,è stato scelto dall’8,5% dei
maturandi. Stessa percentuale per la prima traccia di
attualità, dedicata alla figura del Generale Carlo Alberto
Dalla Chiesa. L’8% degli studenti ha svolto la traccia
dedicata all’eredità del Novecento.
Quella su “L’illusione della conoscenza” è stata la traccia
più scelta in tutti i percorsi con il 28,8% delle preferenze
nei Licei, il 34% negli Istituti tecnici, il 32,2% nei
Professionali.

Domani, giovedì 20 giugno, dalle ore 8.30 si svolgerà la
seconda prova scritta.

I dati derivano da un’indagine campionaria rappresentativa a
livello nazionale.

In allegato, la grafica e la tabella con le percentuali delle
scelte.
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