LA CRISI FINANZIARIA NEL MONDO E L'ITALIA - Un Paese forte in un contesto di deterioramento economico globale - Aspen Institute Italia
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LA CRISI FINANZIARIA NEL MONDO E L’ITALIA Un Paese forte in un contesto di deterioramento economico globale FONDAZIONE EDISON (Febbraio 2009)
LA TURBOLENZA ECONOMICO- FINANZIARIA È PARTITA DAGLI STATI UNITI • “La netta flessione del mercato immobiliare in tutto il Paese ha minato la solvibilità dei grandi istituti di credito e gravemente turbato l’andamento dei mercati finanziari, portando gli Stati Uniti ad una recessione che probabilmente sarà la più lunga e la più acuta del dopoguerra.” Congresso degli Stati Uniti, Ufficio del Bilancio del Congresso, “The Budget and Economic Outlook: Fiscal Years 2009 to 2019”, Gennaio 2009.
DAI TITOLI “TOSSICI” ALLA STRETTA CREDITIZIA Fonte: BBC, Bank of England
DAGLI USA LA CRISI DEI SUB-PRIME E FINANZIARIA SI È RAPIDAMENTE ESTESA ALL’INTERA ECONOMIA MONDIALE PIL REALE NEL 2009 Previsione della Commissione Europea per i paesi UE e il Giappone; Previsione dell’Ufficio del Bilancio del Congresso per gli Stati Uniti 0,0% REGNO GIAPPONE GERMANIA STATI UNITI ITALIA FRANCIA -0,5% UNITO -1,0% -1,5% -2,0% -1,8% -2,0% -2,2% -2,3% -2,5% -2,4% -2,8% -3,0%
LA CRISI HA CAMBIATO IL MONDO IL PASSATO RECENTE: CHI SI È INDEBITATO DI PIÚ È CRESCIUTO DI PIÚ 25% % di crescita cumulativa della domanda REGNO UNITO 20% STATI UNITI interna 2001-2007 15% FRANCIA 10% ITALIA 5% GERMANIA 0% -5% 0% 5% 10% 15% 20% 25% 30% 35% -5% "Debito aggregato" (pubblico + delle famiglie)/tasso % di crescita del PIL 2001-2007 © Fondazione Edison
LA CRISI HA CAMBIATO IL MONDO IL FUTURO PROSSIMO: DOVE IL DEBITO DELLE FAMIGLIE È AUMENTATO DI PIÚ, IL DEFICIT PUBBLICO CRESCERA’ IN MISURA MAGGIORE 0% Debito pubblico in % del PIL: variazione 0% 20% 40% 60% 80% 100% 120% -1% ITALIA -2% FRANCIA GERMANIA assoluta 2007-2009 -3% -4% -5% REGNO UNITO -6% -7% -8% -9% STATI UNITI -10% Debito delle famiglie in % del PIL, anno 2007 © Fondazione Edison
DEFICIT PUBBLICO IN % DEL PIL Il costo dei piani di salvataggio e di “stimolo” (Fonti: Commissione Europea, Ufficio del Bilancio del Congresso) 0% GRAN BRETAGNA STATI UNITI FRANCIA ITALIA GERMANIA -1% -2% -3% -4% -5% -6% -7% -8% -9% -10% 2007 2009
DEBITO PUBBLICO Un “vecchio” paradigma Debito pubblico in % del PIL, anno 2008 Fonte: Commissione Europea, Interim Forecast , Gennaio 2009 120% 105,7% 100% 88,3% 80% 67,1% 65,6% 57,3% 60% 50,1% 40,8% 39,8% 40% 34,8% 20% 0% O IA A IA A A IO IA A IT N D D LI N C EZ G N G N N A A N EL LA LA A SV U IT M A SP B FR ER O IR O N G EG R
“DEBITO AGGREGATO” Un “nuovo” paradigma • Nel 2001-2007 nel mondo il debito privato, cresciuto oltre ogni limite, è esploso, tanto che nel 2007 il debito aggregato (pubblico + delle famiglie) di Paesi come gli USA (167% del PIL) e la Gran Bretagna (144% del PIL) superava già di gran lunga quello italiano (138% del PIL) e crescerà ancora a seguito dei pacchetti di salvataggio, delle nazionalizzazioni dei rispettivi sistemi bancari e dei piani di “stimolo”.
“DEBITO AGGREGATO”: ANNO 2007 “Debito aggregato” Debito pubblico in % Debito delle famiglie (debito pubblico + del PIL in % del PIL debito delle famiglie) in % del PIL STATI UNITI (1) (2) 66,8% 100,1% 167% GRAN BRETAGNA (3) (4) 44,1% 99,9% 144% ITALIA (3) (4) 104,1% 34,2% 138% GERMANIA (3) (4) 65,1% 63,8% 129% FRANCIA (3) (4) 63,9% 49,1% 113% (1) Debito pubblico = esposizione debitoria pubblica complessiva (passività delle holding pubbliche e intergovernative), “Debt to the Penny”, www.treasurydirect.gov/NP/Npgateway, 31 dicembre 2007 (2) Debito delle famiglie = esposizione debitoria complessiva, Federal Reserve, Flow of Fund Accounts of United States , Terzo Trimestre 2008 (3)Commissione Europea, Interim Forecast, gennaio 2009 (4) Somma dei prestiti a breve e a lungo termine alle famiglie. Il dato differisce dalle passività finanziarie lorde delle famiglie riportate altrove in questo rapporto. Fonti: Fondazione Edison, Federal Reserve, Uk Office of National Statistics, Bundesbank, Banca d'Italia, Banque de France.
“DEBITO AGGREGATO”: ANNO 2010 Proiezioni con debito pubblico in aumento e debito delle famiglie invariato rispetto al 2007 “Debito aggregato” Debito pubblico in % Debito delle famiglie (debito pubblico + del PIL, proiezioni al in % del PIL, invariato debito delle famiglie) in 2010 rispetto al 2007 % del PIL STATI UNITI (1) (2) 83,2% 100,1% 183% GRAN BRETAGNA (3) (4) 71,0% 99,9% 171% ITALIA (3) (4) 110,3% 34,2% 145% GERMANIA (3) (4) 72,3% 63,8% 136% FRANCIA (3) (4) 76,0% 49,1% 125% (1) Debito pubblico = esposizione debitoria pubblica complessiva (passività delle holding pubbliche e intergovernative). Per il debito dello stato: proiezioni al 2010 dell’Ufficio del Bilancio del Congresso, gennaio 2009; per le holding intergovernative: dati “Debt to the Penny” invariati rispetto al 31/01/2009. (2) Debito delle famiglie = esposizione debitoria complessiva, Federal Reserve, Flow of Fund Accounts of United States, Terzo Trimestre 2008 (3) Commissione Europea, Interim Forecast, gennaio 2009 (4) Somma dei prestiti a breve e a lungo termine alle famiglie. Il dato differisce dalle passività finanziarie lorde delle famiglie riportate altrove in questo rapporto. Fonti: Fondazione Edison, Federal Reserve, UK Office of National Statistics, Bundesbank, Banca d’Italia, Banque de France.
ITALIA: PRINCIPALI PUNTI DI FORZA DINAMICA DEL “DEBITO AGGREGATO” (2001-2010) IN % DEL PIL (Fonte: Fondazione Edison) 200 180 160 2001 140 2007 2010 120 100 80 STATI UNITI REGNO ITALIA GERMANIA FRANCIA UNITO
RATING SOVRANI SERVE UN CAMBIAMENTO • Il rating di solvibilità assegnato all’Italia non può essere legato esclusivamente ai titoli di Stato, che per inciso si sono dimostrati più sicuri di altri investimenti • In realtà in Italia le famiglie, le banche e le imprese sono meno indebitate rispetto al resto del mondo, e l’economia reale è sana e competitiva
RATING SOVRANI SERVE UN CAMBIAMENTO VECCHI CRITERI NUOVI CRITERI AGGIUNTIVI • Livelli di debito e ricchezza • Debito pubblico in % del delle famiglie PIL • Livelli di debito delle società • Crescita del PIL non finanziarie • Saldo delle partite • Livello di esposizione dei correnti sistemi bancari nazionali sui Paesi più colpiti dalla • Ecc. turbolenza finanziaria • Forza dell’economia reale • Costo dei piani di salvataggio e di “stimolo”
L’ECONOMIA ITALIANA VISTA DA UNA NUOVA PROSPETTIVA • Crescita economica equilibrata: a lungo l’Italia è stata definita una “tartaruga” per via del suo “modesto” tasso di crescita economica. Altri Paesi sviluppati erano considerati “lepri”, ma oggi appare evidente che la loro crescita era alimentata da un combustibile “tossico” • Basso debito privato: mentre storicamente ha registrato alti livelli di debito pubblico, l’Italia presenta un livello di debito privato strutturalmente basso, accompagnato da una consistente ricchezza delle famiglie • Bassissima esposizione del sistema bancario alla turbolenza finanziaria mondiale: i crediti consolidati delle banche italiane sui mercati statunitensi e britannico (cioè gli epicentri dell’attuale crisi finanziaria) sono i più bassi nell’ambito dei grandi Paesi europei • Forte economia “reale”: l’Italia è tra i leader mondiali nel settore manifatturiero, del turismo e dell’agricoltura
ITALIA: PRINCIPALI PUNTI DI FORZA UN RAFFRONTO INTERNAZIONALE: L’ITALIA E ALTRE OTTO GRANDI ECONOMIE DELL’UE • ITALIA • FRANCIA • GERMANIA • REGNO UNITO • SPAGNA • OLANDA • BELGIO • SVEZIA • IRLANDA
ITALIA: PRINCIPALI PUNTI DI FORZA BASSO DEBITO DELLE FAMIGLIE Passività finanziarie lorde delle famiglie in % del PIL, Anno 2007 (Fonte: Eurostat, "EU economic data pocketbook" , 3-2008) 140% 120% 115% 110% 106% 100% 89% 80% 72% 64% 64% 60% 50% 48% 40% 20% 0% A A IA A IA A IA O IO D D N LI IT C N EZ G N N G A N A N EL LA LA A SV IT U A M SP FR B ER O O IR N G EG R
ITALIA: PRINCIPALI PUNTI DI FORZA BASSO DEBITO DELLE FAMIGLIE PER L’ACQUISTO DELL’ABITAZIONE IN RAPPORTO AL PIL ANNO 2007 Fonti: Banca Centrale Europea, FED, Bank of England 90% 84,6% 80% 76,4% 67,8% 65,6% 70% 58,0% 60% 50% 39,6% 40% 33,9% 33,5% 30% 20% 17,2% 10% 0% O IA I A IA A A IO A IT IT D D N LI N C N LG N N G N A A N U LA LA A U M IT A E TI P FR B R O IR O S TA E N G G S E R
ITALIA: PRINCIPALI PUNTI DI FORZA BASSO DEBITO DELLE SOCIETÀ NON FINANZIARIE Passività finanziarie lorde delle società non finanziarie in % del PIL, Anno 2007 (Fonte: Eurostat, "EU economic data pocketbook", 3-2008) 500% 471% 450% 400% 400% 381% 380% 350% 300% 282% 254% 251% 250% 213% 184% 200% 150% 100% 50% 0% A IA A A IA A IA O IO D N D LI IT C N EZ G N N G A N N A EL LA LA A SV IT U A M SP B FR ER O O IR N G EG R
ITALIA: PRINCIPALI PUNTI DI FORZA BASSA ESPOSIZIONE DEL SISTEMA BANCARIO ITALIANO RISPETTO AI PAESI PIÙ COLPITI DALLA TURBOLENZA FINANZIARIA MONDIALE Crediti consolidati verso gli STATI UNITI per nazionalità delle banche aderenti alla BIS in % sul PIL, Anno 2007 (Fonte: Bank for International Settlements) 70% 61% 60% 50% 44% 40% 37% 31% 30% 27% 26% 20% 10% 10% 10% 3% 0% A IA A A IA A A IA IO N D D N LI N C EZ G G N N G A A N EL A LA LA A SV IT M A ET SP FR B ER IR O R G B N A R G
ITALIA: PRINCIPALI PUNTI DI FORZA BASSA ESPOSIZIONE DEL SISTEMA BANCARIO ITALIANO RISPETTO AI PAESI PIÙ COLPITI DALLA TURBOLENZA FINANZIARIA MONDIALE Crediti consolidati verso il REGNO UNITO per nazionalità delle banche aderenti alla BIS in % del PIL, Anno 2007 (Fonte: Bank for International Settlements) 120% 112% 100% 80% 57% 60% 38% 40% 26% 23% 20% 20% 13% 4% 0% IA A IA A A A IO A D D N LI ZI N C LG N N G A A E N LA LA A V M IT A E P S FR B R IR O S E G
ITALIA: PRINCIPALI PUNTI DI FORZA LE BANCHE ITALIANE “NON PARLANO INGLESE” Crediti consolidati sul mercato U.S.A. (miliardi di dollari USA) Fonte: BIS 1.600 1.400 1.200 1.000 800 600 400 200 0 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 00 01 02 03 04 05 06 07 08 99 00 00 00 00 00 00 00 00 00 20 20 20 20 20 20 20 20 20 .1 .2 .2 .2 .2 .2 .2 .2 .2 .2 tt. tt. tt. tt. tt. tt. tt. tt. tt. iu ar ar ar ar ar ar ar ar ar Se Se Se Se Se Se Se Se Se G M M M M M M M M M BANCHE ITALIANE BANCHE BRITANNICHE BANCHE TEDESCHE BANCHE FRANCESI BANCHE OLANDESI
ITALIA: PRINCIPALI PUNTI DI FORZA LE BANCHE ITALIANE “NON PARLANO INGLESE” Crediti consolidati sul mercato UK (miliardi di dollari) Fonte: BIS 1.000 900 800 700 600 500 400 300 200 100 0 0 00 1 01 2 02 3 03 4 04 5 05 6 06 7 07 8 08 9 99 00 00 00 00 00 00 00 00 00 20 20 20 20 20 20 20 20 20 .1 .2 .2 .2 .2 .2 .2 .2 .2 .2 tt. tt. tt. tt. tt. tt. tt. tt. tt. iu ar ar ar ar ar ar ar ar ar Se Se Se Se Se Se Se Se Se G M M M M M M M M M BANCHE ITALIANE BANCHE FRANCESI BANCHE TEDESCHE BANCHE OLANDESI BANCHE IRLANDESI
ITALIA: PRINCIPALI PUNTI DI FORZA ECONOMIA “REALE”: L’INDUSTRIA MANIFATTURIERA ITALIANA E’ MOLTO COMPETITIVA E IL SUO SURPLUS COMMERCIALE CON L’ESTERO LO DIMOSTRA Prodotti manifatturieri non alimentari: scambi netti dei paesi selezionati: anno 2008 (miliardi di euro) Meccanica e mezzi Chimica e Altri prodotti Totale di trasporto farmaceutica manufatti CINA* 121 -35 237 323 GERMANIA 199 44 35 278 GIAPPONE* 219 15 -3 231 ITALIA 37 -10 37 64 SVEZIA 11 1 6 18 FRANCIA -3 12 -30 -21 SPAGNA -21 -9 -14 -44 REGNO UNITO -36 6 -40 -70 STATI UNITI* -158 -4 -224 -386 * Dati 2007 Fonte: Eurostat, 2009
ATTIVO COMMERCIALE CON L’ESTERO DELL’ITALIA NEI PRODOTTI MANUFATTI: IL 2008 HA VISTO UN NUOVO MASSIMO STORICO DEL SURPLUS (Fonti: Fondazione Edison, Istat) 61,8 miliardi di euro Gennaio-Dicembre 2008 60 50 40 30 20 10 0 Dec-91 Dec-92 Dec-93 Dec-94 Dec-95 Dec-96 Dec-97 Dec-98 Dec-99 Dec-00 Dec-01 Dec-02 Dec-03 Dec-04 Dec-05 Dec-06 Dec-07 Dec-08 -10 -20 -30 -40 -50 -60 -70 SCAMBI TOTALI ENERGIA PRODOTTI MANUFATTURIERI
ITALIA: PRINCIPALI PUNTI DI FORZA L’ITALIA VEDE CRESCERE IL SUO SURPLUS NELLA MECCANICA E NEI MEZZI DI TRASPORTO; GLI ALTRI PAESI PERDONO TERRENO MECCANICA E MEZZI DI TRASPORTO: SALDI COMMERCIALI CON L'ESTERO (miliardi di euro) Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati Eurostat 50 40 30 20 10 0 -10 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 -20 -30 -40 -50 -60 ITALIA FRANCIA SPAGNA REGNO UNITO
ITALIA: PRINCIPALI PUNTI DI FORZA NONOSTANTE LA CONCORRENZA CINESE, IL SURPLUS COMMERCIALE ITALIANO NEGLI ALTRI MANUFATTI (TESSILI, CALZATURE, MOBILI, ECC.) RESTA ELEVATO ALTRI PRODOTTI MANUFATTI: SALDI COMMERCIALI CON L'ESTERO (miliardi di euro) Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati Eurostat 50 40 30 20 10 0 -10 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 -20 -30 -40 -50 ITALIA FRANCIA SPAGNA REGNO UNITO
ITALIA: PRINCIPALI PUNTI DI FORZA ATTIVITÀ DI CORE BUSINESS DEL “MADE IN ITALY” • Le “4 A” (in italiano) • Le 4 F (in inglese) • ALIMENTARI-VINI • FOOD AND WINE • ABBIGLIAMENTO-MODA • FASHION AND LUXURY • ARREDO-CASA • FURNITURE AND • AUTOMAZIONE- BUILDING MATERIALS MECCANICA-GOMMA- • FERRARI CARS, NON- PLASTICA ELECTRONIC MACHINERY, RUBBER AND PLASTIC PRODUCTS
ITALIA: PRINCIPALI PUNTI DI FORZA LE 4A DEL “MADE IN ITALY” RAPPRESENTANO I 2/3 DEL VALORE AGGIUNTO DEL SETTORE MANIFATTURIERO ITALIANO Valore aggiunto al Surplus degli Numero di occupati costo dei fattori scambi netti con Le 4 A (in italiano) Le 4 F (in inglese) (migliaia), anno (miliardi di euro), l'estero (miliardi di 2006 anno 2006 euro), anno 2008 Alimentari-vini (a) Food and wine (a) 20 465 4 (f) Abbigliamento-moda (b) Fashion and luxury (b) 25,5 719 22 Arredo-casa (c) Furniture and building materials (c) 16,4 428 12 Ferrari cars, non-electronic machinery Automazione-meccanica-plastica (d) 74 (e) 1.542 (e) 78 and plastic products (d) TOTAL 136 3.153 116 (a) Tutti i manufatti alimentari. (b) Tessile, abbigliamento, calzature e pelletteria, profumi e cosmetici, occhiali, gioielli. (c) Legno e prodotti in legno, mobili, casalinghi in ceramica, sanitari e piastrelle in ceramica, pietre ornamentali e da costruzione. (d) Auto di lusso Ferrari, altri mezzi di trasporto (elicotteri, yacht, navi da crociera, motociclette e biciclette, escluse le comuni auto passeggeri e i veicoli industriali), fabbricazione prodotti in metallo, macchinari e apparecchi non elettronici, prodotti plastici. (e) Dati Gruppo Ferrari: 2007 (f) Esclusi latte fresco e carne fresca Fonte: Fondazione Edison, Eurostat, Istat, Mediobanca
ITALIA: PRINCIPALI PUNTI DI FORZA LE 4A DEL “MADE IN ITALY”: UNA STRAORDINARIA FONTE DI VALORE AGGIUNTO • Il valore aggiunto dell’industria italiana dell’ Abbigliamento-moda supera quello complessivo delle industrie aeronautiche francesi, britanniche e tedesche • Il valore aggiunto dell’industria italiana dell’Automazione-meccanica, auto di lusso e altri mezzi di trasporto (esclusi altri comuni veicoli a motore), gomma- plastica supera quello dell’industria farmaceutica dei 27 Paesi dell’UE
ITALIA: PRINCIPALI PUNTI DI FORZA LE 4 A DEL “MADE IN ITALY”: UNA STRAORDINARIA FONTE DI VALORE AGGIUNTO • Il valore aggiunto dell’industria italiana dell’ Arredo-casa supera quello complessivo delle industrie degli apparecchi per radiodiffusione, televisione e comunicazioni finlandesi, svedesi e britanniche • Il valore aggiunto dell’industria Alimentare- vini italiana supera quello complessivo dei settori degli autoveicoli francese e spagnolo
ITALIA: PRINCIPALI PUNTI DI FORZA LE 4A DEL “MADE IN ITALY”: STRAORDINARIA FONTE DI VALORE AGGIUNTO Valore aggiunto al Valore aggiunto al costo dei fattori costo dei fattori Le 4 A del “Made in Italy” Raffronto internazionale (miliardi di euro), (miliardi di euro), anno 2006 anno 2006 FRANCIA+SPAGNA - Produzione di veicoli a ITALIA - Alimentari - vini 20 16 motore FRANCIA+GERMANIA+REGNO UNITO - ITALIA - Abbigliamento - moda 26 24 Produzione di aeromobili e veicoli aerospaziali FINLANDIA+SVEZIA+REGNO UNITO - ITALIA - Arredo casa 16 Produzione di attrezzature per 15 radiodiffusione, televisione e comunicazione EU-27 (Italia inclusa) - Produzione di ITALIA - Automazione - 74 farmaceutici, medicinali, prodotti chimici e 71 Meccanica - Plastica botanici Fonte: Fondazione Edison, Eurostat
ITALIA: PRINCIPALI PUNTI DI FORZA L’ECONOMIA “REALE”: L’ITALIA È COMPETITIVA NEL SETTORE DEL TURISMO Pernottamenti nei paesi europei di turisti non residenti, anno 2006 (milioni) Fonte: Eurostat, "Panorama on Tourism" , Edizione 2008 250 225 200 157 150 106 91 100 53 50 27 22 16 11 0 A A IA A IA A IA O IO N D D LI IT C N EZ G N G N A N N A EL LA LA A SV IT U A M SP FR B ER O O IR N G EG R
ITALIA: PRINCIPALI PUNTI DI FORZA L’ECONOMIA “REALE”: L’ITALIA È COMPETITIVA NEL SETTORE DELL’AGRICOLTURA Valore aggiunto lordo del settore agricolo, anno 2007 (miliardi di euro) Fonte: Eurostat, "Key Figures on Europe" , Edizione 2009 30 25,5 24,1 25 22,6 20 14,6 15 10 8,8 8,1 5 2,3 1,9 1,3 0 A IA A A IA A IA O IO N D D LI IT C N EZ G N G N A N N A EL LA LA A SV IT U A M SP FR B ER O O IR N G EG R
CONCLUSIONE: SONO MOLTE LE RAGIONI PER ACQUISTARE I TITOLI DI DEBITO PUBBLICO DELLO STATO ITALIANO
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