La comunicazione d'impresa nell'era della società iperconnessa - Coris
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"Evolution" di Christoph Niemann La sua interpretazione: Questa copertina raffigura una fusione completa di corpo e macchina. Stiamo andando in questa direzione: ampliare il corpo e la mente attraverso organi e chip artificiali collegati al sistema nervoso. Sono sicuro che presto vedremo balzi da capogiro con conseguenti questioni morali. Tuttavia, quello che mi trovo ad affrontare oggi è lo smartphone. Anche se provo a combatterlo, quella cosa è fondamentalmente una parte del mio corpo. Ha alcuni potenti strumenti di lavoro, è magico per la comunicazione, ma non posso fare a meno di pensare che sia specificamente progettato come un parassita digitale il cui obiettivo principale è quello di risucchiare tempo e attenzione lontano dal mio corpo ospite.
Com’è cambiato il mondo nei primi 20 anni degli anni 2000… Sì lo so, eravate bambini: ma vi ricordate (o ve lo hanno raccontato) dove eravate l’11 settembre 2001? E il 7 gennaio 2015? E il 13 novembre 2015? E il 22 marzo 2016? E… 4
Caravaggio. La conversione di San Matteo (particolare). 1599/1600 Roma. Chiesa di San Luigi dei Francesi Michelangelo. La creazione di Adamo (particolare). 1511 circa Roma. Cappella Sistina, Città del Vaticano
Caravaggio. La conversione di San Matteo (particolare). 1599/1600 Roma. Chiesa di San Luigi dei Francesi
La conversione di San Matteo
Be Born Again. Dr Kim Plastic Surgeon
L’immagine del chirurgo plastico coreano piace e viene scaricata milioni di volte, centinaia di milioni…
Eravamo nel 2009 Cambia il mondo Cambia la comunicazione Cambia la comunicazione di prodotto che deve fare i conti con il digitale e il nuovo esponenziale passa parola: la viralità 2007: arriva l’Iphone 2008: si diffondono i Social 2009: la pubblicità virale Il Web 2.0 diventa pratica quotidiana
La velocità del cambiamento 16
Siamo nel 2020 Il Festival di Sanremo testimonia della mutazione antropologica il più tradizionale evento nazional popolare viene seguito in televisione dagli anziani, in streaming dalle generazioni più giovani che lo trasportano e lo disintermediano sui Social in un’inestricabile commistione analogico-digitale
Gucci-AchilleLauro fondono arte e promozione in una «colta» operazione di marketing, che parte da un palcoscenico tradizionale per diffondersi su mille altri digitali. Un intervista di Paolo Iabichino
Onlife Non ha più senso continuare a distinguere tra on e off line, perché «viviamo nell'era Onlife, dove reale e virtuale si (con)fondono». Piuttosto cerchiamo di capire quanto e come le tecnologie (oggi machine learning, blockchain, intelligenza LUCIANO FLORIDI artificiale, domani…) possano professore di filosofia ed etica dell'informazione all'Università di migliorare le nostre vite e il Oxford, dove dirige il Digital Ethics Lab mondo, diventando strumento di sostenibilità.
Nell’immagine dell’anno scorso l’iperconnessione avveniva tramite i device, ora sempre più tramite i nostri corpi… Immagine tratta dal sito https://www.ifdcouncil.org/
Come abbiamo visto in apertura… La comunicazione d’impresa nell’era della società iperconnessa. Iperconnessa sempre di più e direttamente attraverso i corpi delle Persone
CHE STA SUCCEDENDO? • La mutazione digitale, in progressiva costante accelerazione sta trasformando ogni aspetto della nostra vita e ogni settore di lavoro • Tutto cambia velocemente: lo studio, il lavoro la cultura, l’economia… la comunicazione delle Persone e delle Imprese. • Ogni epoca ha vissuto il cambiamento e le trasformazioni, ma ora gli effetti sono rapidissimi e globali. Come mai prima. 22
Ora ditemi… Tener conto del momento storico che stiamo vivendo e dello stato d’animo degli interlocutori è fondamentale per poter parlare con loro e non a loro
Ci sono gli innovatori fiduciosi e confidenti Katia Sagrafena e Luca Tomassini di 24
Ci sono i disorientati, i confusi, i pessimisti… 25
Tra disorientamento e paura (da Mappa Mundi di Domenico De Masi) • … forse non è la realtà a essere in crisi, forse è in crisi il nostro modo di interpretarla, sono in crisi i nostri modelli esplicativi • le categorie mentali che abbiamo ereditato dall'epoca industriale non sono più capaci di spiegarci il presente, siamo indotti a diffidare del futuro, oscillando tra disorientamento e paura. Attendiamo il vento favorevole ma non sappiamo dove andare • Sentiamo crescere intorno a noi e dentro di noi l'esigenza di un mondo nuovo consapevole e solidale, l'urgenza di un nuovo modello di vita capace di orientare un progresso che, privo di regole e di scopi, risulta sempre più insensato 26
L’Italia nell’era del disorientamento (da una conversazione con Domenico De Masi) La discontinuità epocale • disorientamento culturale : siamo nella babele semantica nella quale occorrerebbe una cultura solidissima per orientarsi mentre si sovrappongono gli effetti speciali • disorientamento familiare : dalla famiglia come esperienza totale e permanente alla famiglia esperienza parziale e transitoria della vita individuale • disorientamento religioso : contrapporsi di fondamentalismi spietati con inserimenti eroici di tentativi di dialogo • disorientamento sessuale : i valori femminili (estetica, soggettività, emotività, flessibilità) stanno prevalendo. Negli stili di vita sembra prevalere l’androginia • disorientamento terroristico: la minaccia terroristica non è più un’eventualità lontana ma è fiato sul collo • disorientamento politico, disorientamento sindacale : non c’è più un modello ideale, crisi della rappresentanza collettiva • disorientamento economico : distribuzione della ricchezza sempre più sperequata • disorientamento finanziario: la volatilità dei mercati quasi come costante 27
L’inquinamento dell’informazione: dalle fake news e post verità alle infodemie* *Il termine infodemia è stato coniato nel 2015 da Gianfranco Manfredi, Disaster Manager
E ad aggiungere un buona dose di ansia e di disorientamento arriva il Coronavirus Dell’infodemia conseguente, ne parleremo in una prossima lezione quando affronteremo il tema dell’importanza delle parole
tutto questo (e non c’era ancora il Coronavirus) ha prodotto L’HOMO INCERTUS “Negli ultimi anni, le persone manifestano una grande insicurezza: un sentimento che c’è sempre stato, ma occupandomi degli uomini e in particolare dell’uomo che soffre, del ‘folle”, dell’uomo rotto, mi accorgo che è diventato un tema dominante”. L’insicurezza dilagante ha generato, secondo Andreoli, l’Homo Incertus, sempre più paralizzato dalle sue angosce e incapace anche solo di cercare una chiave interpretativa.
L’homo incertus di Andreoli è l’evoluzione angosciosa dell’uomo impaurito di Bauman “Ma a differenza del protagonista orwelliano, oggi non abbiamo paura di esser visti troppo, abbiamo paura di non essere notati, abbiamo paura della solitudine, il virus che mina e compromette il senso della vita è l’esclusione e l’abbandono. E da questo traggono vantaggio i social network”. Zygmunt Bauman al Festival delle Generazioni di Firenze, ottobre 2016
Occorre capire per reagire Molte certezze che hanno accompagnato le ultime generazioni si sono sgretolate. In Occidente il passato recente è diventato sinonimo di sconfitta, il futuro di paura e il presente di ingiustizia. La ragione non sta solo nella velocità delle trasformazioni tecnologiche ed economiche, che per la prima volta ha superato la capacità della società di adattarvisi. La responsabilità è in gran parte della classe dirigente che, arrendendosi davanti alla rapidità del cambiamento, ha rinunciato a governarlo, rompendo così la relazione di fiducia con i cittadini. La tecnica ha sostituito la politica e travolto il pensiero, la cultura, l’identità e infine l’uomo.
Consapevoli dei perché dell’Homo Incertus dobbiamo proporre l’Homo Conscius
HOMO CONSCIUS Consapevole - dell’evoluzione continua e inarrestabile del contesto - della conseguente irrinunciabilità dell’apprendimento permanente Motivato - a mettersi in relazione con gli altri nello spirito della comunità che arricchisce ogni suo membro Capace - di proporre o accogliere visioni non omologate
Homo Conscius capace di proporre o accogliere visioni non omologate: i dati non servono solo per il calcolo computazionale OBIETTIVO di Salvatore Iaconesi e Oriana Persico la prima opera d’arte datapoitica: Design, Empatia e Intelligenza Artificiale
OBIETTIVO di Salvatore Iaconesi e Oriana Persico Ora è nella collezione della Farnesina La prima opera d’arte datapoitica: una lampada per l’illuminazione pubblica animata da fonti di dati globali (fra cui ONU, OECD, World Bank, World Poverty Clock…) che rimarrà accesa, tenendoci svegli, fin quando la povertà estrema nel mondo non scenderà sotto una certa soglia
Teniamolo presente questo contesto e… Partiamo dai dati (guardiamola più da vicino la rivoluzione di Internet e del Web)
MONDO (com’eravamo: sì, solo 8 anni fa…)
MONDO La differenza è sulla «penetrazione» di Internet e Social: più che raddoppiata rispetto al 2012!
MONDO Gli utenti di Internet e dei Social sono aumentati significativamente anche rispetto all’anno precedente
MONDO
ITALIA
DIGITALE: CONFRONTO ITALIA - MONDO
ITALIA
ITALIA
ITALIA
#IlFuturoèGiàIeri 47
Quello che ci ha cambiato la vita Social network Robotica Mobile Internet Nuvola Machine Lerning Intelligenza artificiale 48
QUELLI CHE CI HANNO CAMBIATO LA VITA Tim Berners-Lee Steve Jobs Bill Gates M. Zuckerberg J. Bezos 49
Internet e Web non sono la stessa cosa, ma li usiamo spesso come sinonimi • Internet (Interconnected networks, reti interconnesse), nasce circa trent’anni prima del Web • Internet è una rete, o meglio un sistema di reti, di dispositivi collegati tra loro (computer, cellulari, tablet, ecc.) attraverso cavi o wireless • Il Web (World Wide Web: grande ragnatela mondiale) è uno dei servizi attivi su Internet: consente di condividere, tra tutti i computer connessi, documenti (testi, immagini, video…) ipertestuali, cioè documenti che si possono consultare passando da uno all’altro attraverso i link (collegamenti) • Semplificando: il Web è una sottorete di Internet • Ogni volta che digitiamo www… stiamo utilizzando il Web, l’invenzione di Tim Berners-Lee
La prima pagina web nel 1991 di Tim Berners Lee
Trent’anni dopo… L’informatico inglese celebra l'anniversario della nascita del World Wide Web: “È l’occasione giusta per festeggiare i progressi compiuti finora, ma anche per riflettere sugli obiettivi futuri” E, sottolineando i pregi e i pericoli della Rete, torna a proporre un nuovo contratto che possa salvarne i principi fondanti
WWW = World Wide Web (1989) WWW = Web We Wont (2019) Sempre lui: Tim Berners Lee
Principio 1 Principio 2 Principio 3 Garantire che Mantenere tutta la Rispettare e tutti possano proteggere i diritti Per i Governi rete disponibile, fondamentali delle connettersi a sempre persone sulla privacy Intranet e sui dati on line Principio 4 Principio 5 Principio 6 Rendere Internet Rispettare e Sviluppare accessibile e proteggere la tecnologie che Per le imprese accessibile a tutti privacy e i dati stimolino il meglio delle persone per dell’umanità e creare fiducia sfidino il peggio Principio 7 Principio 8 Principio 9 Siate creatori Costruite comunità Lottate per la e collaboratori che rispettino la libertà del Web Per i cittadini sul web dialettica civile e la dignità umana
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What Happens in an Internet Minute?
Sì, è il momento di una esercitazione lampo! 57 Immagine dal sito http://www.jepmagazine.it/
15 minuti per rispondere Un unico foglio non eccedente (possibilmente) il formato A4; scrivete subito nome, cognome e matricola in alto a destra Per rispondere alle due domande che seguono potete usare utilizzare parole, segni, disegni, numeri per la migliore leggibilità, concettuale e grafica, del vostro testo 58
MONDO DIGITALE • Cosa ti entusiasma? • Cosa ti preoccupa? 59
Fine esercitazione lampo! 60 Immagine dal sito http://www.jepmagazine.it/
prima di tornare nelle prossime lezioni alle opportunità e ai rischi del Web 2.0, ai suoi splendori e alle sue miserie… 61
Uso comparato di New Media e Carta Stampata: la distanza tra giovani e anziani Fonte Indagine Censis 62
Il commento del Censis slide di commento 63
Due fasce d’età molto interessanti per le imprese MILLENNIALS NUOVI SENIOR 64
Millennials italiani (nati 1980-2000: 11 milioni circa) 13% Con i genitori 16% Da solo 55% Nuova famiglia Nuova fam + figli 16% 65
Eccoli! 66
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I MILLENNIALS 68
I MILLENNIALS (sintesi di varie indagini) 1. Avranno meno disponibilità economica, legata a salari proporzionalmente più bassi dei propri genitori 2. Spesso non hanno ancora casa. Ma sta aumentando la percentuale (80%) di quelli che dichiarano di volerlo fare 3. «Fanno coppia» più tardi: età media 31 anni contro i 24 dei loro genitori. Faranno figli più tardi e ne faranno meno. Aumenta il numero di intenzionati a fare figli solo dopo i 35 anni 4. Sempre di meno quelli che comprano un auto, i millennials preferiscono la “sharing economy” 5. Guardano la televisione ma su schermi alternativi 6. I millennials hanno meno fiducia nella marca e più nei social media (nell’esperienza utente) 7. Sono una generazione “All Digital”. Dai giochi (il 50% gioca abitualmente con i videogame) all’educazione, dalla salute alla mobilità, dalle relazioni agli acquisti quasi tutto passa per il digitale 69 Da una verifica su altri Millennial: sui punti 3, 4 e 7 solo una parte concorda
Anziana a chi ?!? Io sono longeva, edonista, attivista di famiglia e motore della ripresa!!
In Italia vivono… • Oltre 13 milioni di over 65 (il 22% della popolazione totale), con una diversità talvolta estrema di stili di vita e di bisogni ma di cui: • 7 milioni aiutano economicamente i giovani • 6 milioni frequentano con continuità cinema, teatri, musei • 3,5 milioni si dedicano regolarmente all'attività fisica • oltre 3 milioni viaggiano con costanza e investono in borsa • 400.000 si preparano ad avviare un'attività autonoma Fonte: ricerca Censis-Future Concept Lab 2016
Sono gli over 65 che possono contribuire alla crescita della domanda interna • Le coppie anziane spendono in media 1200 euro in più di quelle giovani (dei Millennials: 18-34anni) • Negli anni della crisi i consumi degli anziani single sono aumentati del 4,7%, mentre quelli dei Millennials single sono scesi di oltre il 12% • Spendono 13 miliardi di euro l’anno per la salute • Spendono quasi 3 miliardi l’anno per attività formative e sportive (anche di figli e nipoti) «È un universo che mobilita risorse e genera nuovi cambiamenti» (Censis)
Dopo lo zoom su due pubblici diversi della comunicazione d’impresa, chiudiamo con un video e una riflessione sulla comunicazione tout court SIGNS 73
Dopo lo zoom su due pubblici diversi della comunicazione d’impresa, chiudiamo con un video e una riflessione sulla comunicazione tout court SIGNS 74
Sì, è il momento di una esercitazione lampo! 75 Immagine dal sito http://www.jepmagazine.it/
Analisi di SIGNS • Dove è stato girato questo video e perché? • Interpretatemi il finale • Quante tipologie di comunicazione riconoscete • Emoziona? Quanto emoziona? Perché emoziona? • Il ruolo della colonna sonora • Chi è il protagonista più importante e perché? • Proponetemi un altro finale • Open space e comunicazione • Le parole che contano • Sintesi in un minuto 76
Fine esercitazione lampo! 77 Immagine dal sito http://www.jepmagazine.it/
il prossimo appuntamento
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