L'informazione nel tempo del virus - Pomezianews
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L’informazione nel tempo del virus La vicenda delle informazioni adottate dal Governo per contenere il contagio del virus COVID-19 ha svelato il nostro modo di gestire le informazioni, soprattutto riguardo alle reazioni conseguenti. Dopo avere assistito allibiti e distaccati a ciò che accadeva solo in Cina, ci siamo trovati a gestire le quarantene, gli allontanamenti, le espulsioni e adesso anche le costrizioni a non lasciare i luoghi in cui ci troviamo, come se piombassimo in un antico incantesimo. Si tratta di un’emergenza nuova, violenta per la capacità di propagazione e sicuramente sconosciuta per sapere come fronteggiarla. C’è chi la affronta con fatalismo, pensando che può accadere solo agli altri, c’è chi immagina un periodo di carestia e fa incetta di ogni cosa, c’è chi si allarme a prende le precauzione e non manca chi non perde l’occasione per “buttarla in caciara”, che è il modo attuale di sentirsi “politicamente impegnati”. Grazie alla rete siamo costantemente informati delle decisioni del Governo che riescono a raggiungerci ancora prima che siano adottate. Ciò dovrebbe aiutarci a sentirci più direttamente coinvolti con il processo decisionale e più consapevoli della situazione, dei rischi e delle misure da adottare. Se dovessi scegliere preferirei un Governo che mi informa
degli atti che adotterà, consentendomi di potere intervenire. E nel caso di specie, trattandosi di una competenza (la salute pubblica) ripartita tra Stato e Regioni, sarebbe grave se un Governo non trasmettesse gli atti prima di adottarli. Qualcuno, invece, ricorrendo ai rischi che le anticipazioni possano determinare sulla popolazione vorrebbe che gli atti rimangano segreti fino alla loro adozione. Possiamo dire che si tratta di punti di vista diversi. Ma dobbiamo prendere atto che, se passa questo principio rischieremmo di arrivare a giustificare ogni silenzio e ogni censura. Preferisco pensare, invece, che nell’era della comunicazione ridondante e senza limiti, dobbiamo “educarci” a saperla ricevere e a gestire le nostre reazioni. Preferisco essere informato di ogni cosa, anche la peggiore, e decidere come comportarmi, che rimanere all’oscuro per paura delle mie reazioni. Scuole chiuse in tutta Italia
fino al 15 marzo Scuole chiuse in tutta Italia fino al 15 marzo. Il premier Giuseppe Conte ha firmato il nuovo DECRETO del Presidente del consiglio dei ministri sul coronavirus. IL PRIMO MINISTRO: “Siamo un Paese forte, che non si arrende. E’ nel nostro Dna. La sfida del coronavirus non ha colore politico, deve chiamare a raccolta l’intera nazione, è una sfida che ha bisogno dell’impegno di tutti”, dice il premier Giuseppe Conte in un video su Facebook. “Sono sospese le manifestazioni, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura, ivi compresi quelli cinematografici e teatrali, svolti in ogni luogo, sia pubblico che privato, che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro”. E’ quanto si legge nella versione finale del Dpcm firmato dal premier Giuseppe Conte sul coronavirus. LEGGI E SCARICA QUI IL DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
CORONAVIRUS. RESTANO APERTE SCUOLE POMEZIA, ARDEA, ANZIO E NETTUNO per aggiornamenti www.comune.pomezia.rm.it/coronavirus Resteranno aperte le 18 scuole (tra materne, elementari, medie e superiori) dei comuni di Pomezia, Ardea, Anzio e Nettuno, i cui presidi avevano scritto una lettera al governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, chiedendone la chiusura dopo il caso di Coronavirus che ha interessato un alunno del liceo Pascal di Pomezia (figlio del poliziotto del commissariato di Polizia di Spinaceto che ha contratto il Covid 19). Tuttavia, nell’incontro che si e’ tenuto in Regione tra l’assessore all’Istruzione, Claudio Di Berardino, lo staff dell’assessore alla Sanita’, i quattro sindaci dei comuni interessati, l’ufficio scolastico regionale e la Asl Roma 6 e’ stato comunicato ai primi cittadini che l’unica scuola che restera’ ancora chiusa e’ proprio il Pascal. “Finche’ non ci saranno nuovi casi accertati, la prassi che si sta seguendo a livello di Asl e Regione e’ quella che si porta avanti a livello nazionale sulla base delle ordinanze emesse- ha spiegato all’agenzia Dire il sindaco di Pomezia, Adriano Zuccala’- I presidi, allarmati da quanto succede, pensavano che la soluzione al problema fosse la chiusura delle scuole ma all’interno della riunione sia la struttura dell’assessore regionale alla Sanita’, sia il direttore della Asl, Narciso Mostarda, hanno spiegato tecnicamente che non e’ quella la soluzione ma bisogna analizzare caso per caso con un metodo scientifico quello che sta succedendo. Chiudere le scuole indistintamente non porterebbe alcun risultato, soprattutto aprirebbe la strada ad altre tipologie di interventi che avrebbero lo stesso valore precauzionale, ci fermeremmo come paese e questa cosa non ha ragione d’essere”
Quanto ai tempi di riapertura del Pascal: “Hanno ricostruito tutte le reti di contatto che ha avuto la persona contagiata, appena avremo gli ultimi risultati sapremo dalla Asl quanto gli serve ancora come periodo”. Le scuole restano aperte anche perche’ “i casi che si sono verificati, che poi e’ uno solo, sono circoscritti e non riconducibili a un focolaio locale- ha aggiunto il sindaco di Ardea, Mario Savarese- È emersa una volonta’ precisa di coordinarci e non fare cose a macchia di leopardo, presi da iniziative a volte azzardate. Perche’ se si fanno cose diverse in luoghi diversi la gente non capisce. Noi ci atteniamo alle disposizioni che ci sono gia’ state date molti giorni fa, cioe’ seguire una gerarchia per prendere le decisioni: ci si rivolge al medico di base, che eventualmente indirizza alla Asl, che a sua volta da’ le indicazioni che devono passare attraverso i sindaci, che non prendono decisioni autonomamente ma si consultano con la stessa Asl, la Prefettura, la Regione e nel caso anche col Governo”. La chiusura della Pascal non ha convinto Savarese: “E’ stata una situazione che si poteva anche evitare, secondo me i ragazzi corrono piu’ rischi frequentando altri posti che non la scuola. Perche’ gli stessi rischi ci sono al supermercato e in tutti gli altri luoghi di assembramento pubblico. Trovo assurdo che si debba pensare solo alla scuola come luogo di possibile contagio. Sarebbe interessante avere il dato di quanti pazienti, tra gli oltre 2.000 casi presenti in Italia in questo momento, si sono infettati nelle scuole: penso quasi nessuno”
Confermati a Pomezia alcuni casi di Coronavirus. Le indicazioni del Comune COMUNICATO STAMPA – Aggiornamento Coronavirus a Pomezia, il bollettino medico dello Spallanzani conferma positività ai test per la moglie, i figli e la cognata del cittadino pometino, sottoposti a sorveglianza domiciliare da parte della Asl Si comunica che, il Bollettino medico diramato dall’ospedale Spallanzani di Roma, conferma la positività al test del Coronavirus per la moglie, i due figli e la cognata del cittadino di Pomezia. Il nucleo familiare è sottoposto a sorveglianza sanitaria domiciliare da parte della Asl competente. A seguito di ciò, in via precauzionale e in attesa del completamento dell’indagine epidemiologica, sono state sospese le attività didattiche del liceo Pascal di Pomezia, frequentato da uno dei figli, e le lezioni del Corso di Laurea in Informatica della Università Sapienza di Roma, canale AL, frequentato dall’altro figlio. Il Sindaco ha appena incontrato i dirigenti scolastici degli istituti di Pomezia per un confronto sulla situazione, ribadendo le indicazioni del Ministero e della Regione Lazio sulla prevenzione e sulla sanificazione delle aree. Il liceo Pascal rimane chiuso fino a nuova comunicazione. La Asl sta ricostruendo tutti i contatti con il nucleo familiare interessato per eseguire il protocollo sanitario. Si raccomanda di non creare allarmismo e di seguire le indicazioni fornite dalle autorità. Chiunque abbia fatto ingresso in Italia negli ultimi quattordici giorni dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico, come
identificate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, ovvero nei Comuni italiani ove è stata dimostrata la trasmissione locale del virus (vedi elenco sotto), deve comunicare tale circostanza al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria territorialmente competente (vedi ordinanza Regione allegata). Nella Regione Lombardia: a) Bertonico; b) Casalpusterlengo; c) Castelgerundo; d) Castiglione D’Adda; e) Codogno; f) Fombio; g) Maleo; h) San Fiorano; i) Somaglia; j) Terranova dei Passerini. Nella Regione Veneto: a) Vo’
In tutte le librerie “Strani amori”, il nuovo romanzo di Fabio Croce Verrà presentato, sabato 7 marzo a Sezze, presso il Bar Arduini – Delizie Setine nell’ambito della seconda edizione della rassegna letteraria “L’ora del tè e delle parole” Un romanzo sui gusti sessuali che cambiano inaspettatamente. La presentazione di “Strani Amori”, l’ultimo libro di Fabio Croce, apre la seconda edizione della rassegna letteraria “L’ora del tè e della parole” di Sezze, organizzata dall’Atelier Angelus Novus onlus e dal Bar “Arduini- Delizie setine” . E così come l’anno passato, questo e gli altri incontri programmati si terranno presso lo stesso Bar Arduini. Sabato 7 marzo, alle 17,30, a questa prima presentazione, oltre all’autore, interverranno la poetessa Antonella Rizzo, il poeta e saggista Antonio Veneziani e lo scrittore Ignazio Gori. A detta del giornalista Roberto Schena, questo di Croce è romanzo sulla bisessualità. “Molto, ma molto raramente – sostiene – gli scrittori prendono seriamente in considerazione la bisessualità degli individui. Il motivo è semplice: i bisessuali sono antipatici a tutti. Agli eterosessuali, che li accusano di essere dei ‘froci’; agli omosessuali, per la stessa identica ragione. In più, una donna con un uomo bisex generalmente si sente frustrata in anticipo, o perché sa di non bastargli, o perché non può neppure sentirsi “competitiva”, perlomeno provarci a esserlo, se c’è un altro di mezzo. Un gay, invece, pensa che la bisessualità sia tutta repressione indotta. Insomma, per i deliri della vulgata non
esistono bisex, o sei gay o sei etero, punto e basta. Se sei bisex è perché non sai scegliere. Ovviamente – conclude Schena – non è vero.” E la storia, secondo lui, raccontata da Croce lo dimostrerebbe. Paolo, il protagonista, nel 2018, vive l’anno più complicato della sua esistenza. A cinquant’anni scopre la sua omosessualità, distrugge il rapporto con la compagna e fa coming out. Il suo percorso di liberazione però incontra ostacoli difficili: due gravi perdite lo conducono verso la depressione. Grazie all’aiuto del suo migliore amico e di un psicoterapeuta, si rimetterà in gioco e capirà che solamente amando prima se stesso potrà riuscire ad amare gli altri. È un racconto di vita comune in cui parecchi lettori potranno specchiarsi, con un finale positivo che saprà restituire ottimismo. Ma anche la storia di un amore fallito sul nascere, per la quale il protagonista impegnerà tutto se stesso, pur sapendo in partenza che la sconfitta sarà l’unico risultato possibile. Nato a Roma, dove vive e lavora, Fabio Croce è anche un editore. Oltre a questo, quattro i romanzi che ha pubblicato: “Uomini oltre”, tradotto in lingua inglese per l’editore indiano Cyberwit, “Amerai l’uomo”, “Delitto in Vaticano: la verità”, “Perché no?” e “Il cardinal mia cara. Via crucis laica”. Ha scritto anche quattro testi teatrali. Nel 2006, ha curato la voce “Lettarura gay in Italia” per la Routledge International Encyclopedia of Queer Culture. Nell’ambito dell’evento “Words – Internationale Literary Festival 2008” di Oslo, dai membri della giuria del Premio Nobel ha ricevuto, in qualità di editore, un importante riconoscimento culturale per il suo impegno a favore dei diritti civili
Coronavirus, il Comune di Pomezia in costante contatto con le autorità sanitarie Coronavirus, il Comune di Pomezia in costante contatto con le autorità sanitarie. Il Sindaco: “Evitare allarmismi” Il Comune di Pomezia è in costante contatto con le autorità sanitarie competenti che stanno monitorando la situazione di contagio relativa al Coronavirus. “Seguiamo gli aggiornamenti ministeriali e del comitato operativo della Protezione civile – spiega il Sindaco Adriano Zuccalà – La situazione è delicata ma è importante evitare ogni tipo di allarmismo. Invito la cittadinanza a seguire le indicazioni relative alla prevenzione e ad informarsi tramite i canali ufficiali”. Tutte le informazioni: http://www.comune.pomezia.rm.it/coronavirus
efficiente Le dichiarazioni di Giovanni Maga, direttore CNR-IGM, Istituto di genetica molecolare del Consiglio nazionale delle ricerche
Il cittadino che ritenga di avere avuto contatti con persone attualmente poste sotto sorveglianza o che provenissero dalla Cina, soprattutto se manifesta sintomi influenzali, dovrebbe segnalarlo al 112 o al 1500 per essere preso in carico dagli operatori specializzati. Non serve correre al pronto soccorso né chiudersi in casa. Ricordiamo che al momento parliamo di un gruppo (cluster) di pochi casi localizzati e i cui contatti sono tracciati attivamente. Inghilterra, Germania, Francia hanno avuto episodi simili senza conseguenze. Non c’è un’epidemia di SARS-CoV2 in Italia. Il quadro potrebbe cambiare ovviamente nei prossimi giorni, ma il nostro sistema sanitario è in stato di massima allerta e capace di gestire efficacemente anche la eventuale comparsa di altri piccoli focolai come quello attuale. Quindi, ribadiamo, al di fuori dell’area limitata in cui si sono verificati i casi, il cittadino può continuare a condurre una vita assolutamente normale. Seguendo le elementari norme di igiene, soprattutto levandosi le mani se ha frequentato luoghi affollati, ed evitando di portarsi alla bocca o agli occhi le mani non lavate. L’IIS Copernico a sostegno delle scuole di Pomezia colpite da gravi atti
antisemiti AL COMUNE DI POMEZIA Riceviamo e pubblichiamo il comunicato dell’IIS Copernico di Pomezia circa le scritte antisemite comparse oggi davanti a due scuole del territorio: Istituto Largo Brodolini (ex Ipsia) e Liceo Pascal IL PENSIERO DI DISAPPROVAZIONE DELL’ISTITUTO VIA COPERNICO in relazione al grave episodio antisemita avvenuto in territorio pometino Il Dirigente scolastico, i docenti, il personale e la comunità educante tutta, le studentesse e gli studenti dell’I.I.S. “Via Copernico” esprimono con forza il proprio dissenso e lo sdegno più profondo nei confronti degli autori delle vergognose scritte comparse in prossimità di istituzioni scolastiche del territorio pometino a dispetto degli esemplari progetti di cittadinanza attiva posti in essere dalle stesse istituzioni oggi oltraggiate. La riflessione comune operata e le azioni progettuali poste in essere dalle istituzioni scolastiche che insistono sul territorio pometino da tempo hanno dato luogo ad una apertura dialogica che ritiene prioritario dover “aprire le identità e non chiuderle”: l’identità,
infatti, non può essere concepita come elemento dato, ma come punto di partenza per nuove acquisizioni. In tale prospettiva non si mira a dissolvere l’identità etnica con l’annullamento del senso di appartenenza ad un determinata comunità, ma ad introdurre su questo sentimento elementi aggiuntivi di maturazione, cognitivi ed etici, funzionali a modificare il punto di vista etnocentrico, a riconoscere l’esistenza di altri orizzonti culturali, a promuovere atteggiamenti di permeabilità culturale ed, infine, a prevenire e contrastare razzismo e xenofobia. L’interazione, che presuppone un rapporto tra pari, favorisce, infatti, il confronto e, di conseguenza, potenzia la relazione e promuove il dialogo. Lo sforzo comune delle istituzioni scolastiche pometine è sempre andato nella direzione di una progettualità formativa idonea a promuovere forme di convivenza costruttiva attraverso cui l’incontro con l’altro sappia andare oltre la semplice tolleranza della diversità. IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof. Francesco Celentano I RAPPRESENTANTI DEGLI STUDENTI Mattia Bizzaglia,Gabriele De Luca, Erich Michnowicz, Cristian Salerno Il bilancio sarà approvato entro i termini di legge Intervento di Massimiliano Villani, Capogruppo M5S Pomezia Si fa un gran parlare in queste ultime settimane del Bilancio del comune di Pomezia, di prossima approvazione. Si usano addirittura le “indiscrezioni”, il ricorso alle famigerate “gole profonde” per cercare di provocare reazioni e di minare gli equilibri interni alla maggioranza di governo.
Ma questa Amministrazione è abituata a un certo tipo di notizie e di giornalismo, ha le spalle larghe, l’onestà e l’esperienza per dire che, senza il Movimento 5 Stelle, Pomezia sarebbe sì nel baratro, quello vero, finanziario, sociale e culturale. Ma andiamo con ordine e partiamo dai fatti, oggettivi e inconfutabili. Il 17 dicembre 2019 è stato pubblicato il Decreto Ministeriale che fissava il termine per l’approvazione del bilancio di previsione 2020/2022 da parte degli enti locali al 31 marzo 2020. Il differimento, richiesto dall’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e dall’UPI (Unione Province d’Italia), era basato sulla considerazione che gli enti locali, in sede di predisposizione dei bilanci di previsione 2020/2022, non disponevano ancora in maniera completa di dati certi sulle risorse finanziarie disponibili, in quanto la legge di bilancio per l’anno 2020 era in corso di approvazione da parte dello Stato. Nulla di
segreto e tutto secondo norma. Poi chiediamoci: di che “salute” finanziaria gode il comune di Pomezia? Anche in questo caso nulla che non si possa dire e che, anzi, non sia stato già detto: basterebbe guardare il post che l’Assessore con delega al Bilancio – chi meglio di lui – scrisse in data 1° dicembre 2019: – 20 milioni di euro di anticipo di tesoreria per mancanza di liquidità; – circa 60 milioni di crediti per tributi mai riversati da Aser/Tributi Italia (ex concessionaria della riscossione) nelle casse del Comune; – evasione fiscale del 30% per un mancato incasso di almeno 8 milioni di euro l’anno; – 8 milioni annui da accantonare per il piano di rientro e per il DL 35 (decreto “salva comuni”, senza il quale nell’aprile 2013 il Comune sarebbe andato in dissesto).
L’inversione di tendenza dal 2013 ad oggi è stata netta, mirata ed efficace nel taglio degli sprechi: per questo il deficit che ammontava a circa 130 milioni, è oggi attestato a 95 milioni di euro, un percorso di risanamento che sta proseguendo, in maniera ancora più efficace, in questi ultimi anni. Quindi, questa maggioranza può dire con orgoglio che i conti, dopo anni di malsane amministrazioni, sono in ordine: ma questo non vuol significare avere zero debiti e casse piene di soldi da spendere. Vuol dire invece che ogni anno riusciamo a garantire i servizi ai cittadini senza creare nuovo deficit; che ogni anno dobbiamo fare delle scelte su dove investire e dove trovare i finanziamenti per garantire le opere pubbliche necessarie al rilancio della città; vuol dire garantire le fasce più deboli grazie alla manovra del welfare, nonostante la lotta all’evasione, che sta portando i primi risultati, sia ancora un male da combattere. Chi oggi insinua il dubbio del dissesto finanziario lo fa senza cognizione di causa, dimostrando scarsa conoscenza della pubblica amministrazione.
Come ha già avuto modo di ricordare il Sindaco Zuccalà, il Bilancio, dopo l’imminente approvazione in Giunta, passerà entro i termini di legge in Consiglio: un lavoro scrupoloso e attento, portato avanti senza la necessità di solleciti da parte di alcuno e, soprattutto, condiviso da tutto il gruppo consiliare di maggioranza. Spetta esclusivamente a questa maggioranza stabilire tempi, modi e investimenti ed è proprio in questi momenti che non si devono ripetere gli errori del passato, quando errate pianificazioni di entrate e uscite, fatte proprio da quella parte politica che oggi vuole sapere se rischiamo il dissesto finanziario, generarono un buco di circa 200 milioni di euro. Questa eredità, lascito di quelli “competenti”, è pesante. Ma rassicuriamo i cittadini: fin quando il Movimento 5 Stelle governerà Pomezia, lo spettro del dissesto finanziario rimarrà lontano dalle tasche dei cittadini che potranno godere dei servizi che abbiamo sempre garantito. Questa è storia, altro sono solo chiacchiere e “indiscrezioni”.
IL FAVOLOSO CIRCO DEGLI STRUMENTI Spettacolo di Teatro Musicale per famiglie Nell’ambito della rassegna: “NOTE SI VA IN SCENA” DOMENICA 16 febbraio 2020 DUE TURNI: 16.45 oppure 18.30 Auditorium DANTE ALIGHIERI (via Giuseppe Mazzini, 4)
ℹ️ info e prenotazioni allo 0773 820011 (15.30/19.30) ➡️ ticket: 5,00 euro ➡️ la biglietteria in loco apre un’ora prima degli spettacoli Per prenotazioni chiamare dal lunedì al venerdì dalle 15.30 alle 19.30 allo: 0773 820011 TROMBE e tromboni che diventano leoni e tigri domate da un insolito Mago con tanto di bacchetta magica, quella del direttore d’orchestra, un dispettoso sax il pagliaccio innamorato della dolce Violinella, un oboe che
riesce a incantare serpenti e spettatori, la nota più lunga del mondo suonata dal favoloso Mr Clarinet e infine le bacchette più veloci del West in un duello senza esclusione di colpi! Tutto questo e molto altro è Il Favoloso Circo degli strumenti, uno spettacolo unico e originale che coinvolge e diverte dai 3 ai 99 anni. Un intreccio di fantasia e note, uno splendido viaggio nel meraviglioso mondo della musica, degli strumenti e dei suoni. L’appuntamento per grandi e piccini per festeggiare in allegria il Carnevale è domenica 16 febbraio presso l’Auditorium del Liceo Classico Dante Alighieri di Latina, all’interno della rassegna Note si va in scena giunta con grande successo di pubblico alla sua III edizione. Interpreti: Anna Maria De Blasio, Laura Schultis, Bruno Soscia, Simone Vecciarelli, Vincenzo Vecciarelli, Roberto Stivali, Francesco De Palma, Nathan Scibiwolk, Flavia Di Tomasso. “Note si va in scena” è un progetto originale che ha dimostrato come la musica dal vivo di qualità possa essere un sano divertimento e un eccellente nutrimento per bambini e ragazzi. Il Favoloso Circo degli strumenti è realizzato grazie alla collaborazione di musicisti professionisti di Latina sotto la direzione artistica di Laura Schultis, flautista
e ideatrice del progetto. La voce recitante e le scenografie sono di Anna Maria De Blasio, giornalista e socio fondatore dell’Associazione culturale “Polvere e Ciliegia Acchiappastorie” che promuove numerosi progetti di sensibilizzazione alla lettura e all’arte tra i bambini e i giovani nelle scuole. La direzione dell’orchestra è affidata al maestro Bruno Soscia, eccellente clarinettista e saxofonista, compositore e direttore d’orchestra. La rassegna vede la collaborazione di Luogo Arte Accademia Musicale, realtà di professionismo musicale a Latina, dedita alla divulgazione della musica, dalla didattica all’organizzazione di concerti, il cui Presidente Flavia Di Tomasso ricopre anche il ruolo di Primo Violino. Per info stampa: 329 6312610 Pagina Fb: Note si va in scena
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