L'informazione nel tempo del virus - Pomezianews

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L'informazione nel tempo del virus - Pomezianews
L’informazione nel tempo del
virus
La vicenda delle informazioni adottate dal Governo per
contenere il contagio del virus COVID-19 ha svelato il nostro
modo di gestire le informazioni, soprattutto riguardo alle
reazioni conseguenti.

Dopo avere assistito allibiti e   distaccati a ciò che accadeva
solo in Cina, ci siamo trovati    a gestire le quarantene, gli
allontanamenti, le espulsioni e   adesso anche le costrizioni a
non lasciare i luoghi in cui ci   troviamo, come se piombassimo
in un antico incantesimo.

Si tratta di un’emergenza nuova, violenta per la capacità di
propagazione e sicuramente sconosciuta per sapere come
fronteggiarla. C’è chi la affronta con fatalismo, pensando che
può accadere solo agli altri, c’è chi immagina un periodo di
carestia e fa incetta di ogni cosa, c’è chi si allarme a
prende le precauzione e non manca chi non perde l’occasione
per “buttarla in caciara”, che è il modo attuale di sentirsi
“politicamente impegnati”.

Grazie alla rete siamo costantemente informati delle decisioni
del Governo che riescono a raggiungerci ancora prima che siano
adottate. Ciò dovrebbe aiutarci a sentirci più direttamente
coinvolti con il processo decisionale e più consapevoli della
situazione, dei rischi e delle misure da adottare.

Se dovessi scegliere preferirei un Governo che mi informa
L'informazione nel tempo del virus - Pomezianews
degli atti che adotterà, consentendomi di potere intervenire.
E nel caso di specie, trattandosi di una competenza (la salute
pubblica) ripartita tra Stato e Regioni, sarebbe grave se un
Governo non trasmettesse gli atti prima di adottarli.

Qualcuno, invece, ricorrendo ai rischi che le anticipazioni
possano determinare sulla popolazione vorrebbe che gli atti
rimangano segreti fino alla loro adozione.

Possiamo dire che si tratta di punti di vista diversi. Ma
dobbiamo prendere atto che, se passa questo principio
rischieremmo di arrivare a giustificare ogni silenzio e ogni
censura.

Preferisco pensare, invece, che nell’era della comunicazione
ridondante e senza limiti, dobbiamo “educarci” a saperla
ricevere e a gestire le nostre reazioni.

Preferisco essere informato di ogni cosa, anche la peggiore, e
decidere come comportarmi, che rimanere all’oscuro per paura
delle mie reazioni.

Scuole chiuse in tutta Italia
fino al 15 marzo
Scuole chiuse in tutta Italia fino al 15 marzo. Il premier
Giuseppe Conte ha firmato il nuovo DECRETO del Presidente del
consiglio dei ministri sul coronavirus.

IL PRIMO MINISTRO: “Siamo un Paese forte, che non si arrende.
E’ nel nostro Dna. La sfida del coronavirus non ha colore
politico, deve chiamare a raccolta l’intera nazione, è una
sfida che ha bisogno dell’impegno di tutti”, dice il premier
Giuseppe Conte in un video su Facebook.

“Sono sospese le manifestazioni, gli eventi e gli spettacoli
di qualsiasi natura, ivi compresi quelli cinematografici e
teatrali, svolti in ogni luogo, sia pubblico che privato, che
comportano affollamento di persone tale da non consentire il
rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno
un metro”. E’ quanto si legge nella versione finale del Dpcm
firmato dal premier Giuseppe Conte sul coronavirus.

LEGGI E SCARICA QUI IL DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
DEI MINISTRI
CORONAVIRUS. RESTANO APERTE
SCUOLE POMEZIA, ARDEA, ANZIO
E NETTUNO
per aggiornamenti www.comune.pomezia.rm.it/coronavirus

Resteranno aperte le 18 scuole (tra materne, elementari, medie
e superiori) dei comuni di Pomezia, Ardea, Anzio e Nettuno, i
cui presidi avevano scritto una lettera al governatore del
Lazio, Nicola Zingaretti, chiedendone la chiusura dopo il caso
di Coronavirus che ha interessato un alunno del liceo Pascal
di Pomezia (figlio del poliziotto del commissariato di Polizia
di Spinaceto che ha contratto il Covid 19). Tuttavia,
nell’incontro che si e’ tenuto in Regione tra l’assessore
all’Istruzione, Claudio Di Berardino, lo staff dell’assessore
alla Sanita’, i quattro sindaci dei comuni interessati,
l’ufficio scolastico regionale e la Asl Roma 6 e’ stato
comunicato ai primi cittadini che l’unica scuola che restera’
ancora chiusa e’ proprio il Pascal. “Finche’ non ci saranno
nuovi casi accertati, la prassi che si sta seguendo a livello
di Asl e Regione e’ quella che si porta avanti a livello
nazionale sulla base delle ordinanze emesse- ha spiegato
all’agenzia Dire il sindaco di Pomezia, Adriano Zuccala’- I
presidi, allarmati da quanto succede, pensavano che la
soluzione al problema fosse la chiusura delle scuole ma
all’interno della riunione sia la struttura dell’assessore
regionale alla Sanita’, sia il direttore della Asl, Narciso
Mostarda, hanno spiegato tecnicamente che non e’ quella la
soluzione ma bisogna analizzare caso per caso con un metodo
scientifico quello che sta succedendo. Chiudere le scuole
indistintamente non porterebbe alcun risultato, soprattutto
aprirebbe la strada ad altre tipologie di interventi che
avrebbero lo stesso valore precauzionale, ci fermeremmo come
paese e questa cosa non ha ragione d’essere”
Quanto ai tempi di riapertura del Pascal: “Hanno ricostruito
tutte le reti di contatto che ha avuto la persona contagiata,
appena avremo gli ultimi risultati sapremo dalla Asl quanto
gli serve ancora come periodo”. Le scuole restano aperte anche
perche’ “i casi che si sono verificati, che poi e’ uno solo,
sono circoscritti e non riconducibili a un focolaio locale- ha
aggiunto il sindaco di Ardea, Mario Savarese- È emersa una
volonta’ precisa di coordinarci e non fare cose a macchia di
leopardo, presi da iniziative a volte azzardate. Perche’ se si
fanno cose diverse in luoghi diversi la gente non capisce. Noi
ci atteniamo alle disposizioni che ci sono gia’ state date
molti giorni fa, cioe’ seguire una gerarchia per prendere le
decisioni: ci si rivolge al medico di base, che eventualmente
indirizza alla Asl, che a sua volta da’ le indicazioni che
devono passare attraverso i sindaci, che non prendono
decisioni autonomamente ma si consultano con la stessa Asl, la
Prefettura, la Regione e nel caso anche col Governo”. La
chiusura della Pascal non ha convinto Savarese: “E’ stata una
situazione che si poteva anche evitare, secondo me i ragazzi
corrono piu’ rischi frequentando altri posti che non la
scuola. Perche’ gli stessi rischi ci sono al supermercato e in
tutti gli altri luoghi di assembramento pubblico. Trovo
assurdo che si debba pensare solo alla scuola come luogo di
possibile contagio. Sarebbe interessante avere il dato di
quanti pazienti, tra gli oltre 2.000 casi presenti in Italia
in questo momento, si sono infettati nelle scuole: penso quasi
nessuno”
Confermati a Pomezia alcuni
casi   di  Coronavirus.  Le
indicazioni del Comune
COMUNICATO STAMPA – Aggiornamento Coronavirus a Pomezia, il
bollettino medico dello Spallanzani conferma positività ai
test per la moglie, i figli e la cognata del cittadino
pometino, sottoposti a sorveglianza domiciliare da parte della
Asl

Si comunica che, il Bollettino medico diramato dall’ospedale
Spallanzani di Roma, conferma la positività al test del
Coronavirus per la moglie, i due figli e la cognata del
cittadino di Pomezia. Il nucleo familiare è sottoposto a
sorveglianza sanitaria domiciliare da parte della Asl
competente. A seguito di ciò, in via precauzionale e in attesa
del completamento dell’indagine epidemiologica, sono state
sospese le attività didattiche del liceo Pascal di Pomezia,
frequentato da uno dei figli, e le lezioni del Corso di Laurea
in Informatica della Università Sapienza di Roma, canale AL,
frequentato dall’altro figlio.
Il Sindaco ha appena incontrato i dirigenti scolastici degli
istituti di Pomezia per un confronto sulla situazione,
ribadendo le indicazioni del Ministero e della Regione Lazio
sulla prevenzione e sulla sanificazione delle aree. Il liceo
Pascal rimane chiuso fino a nuova comunicazione.
La Asl sta ricostruendo tutti i contatti con il nucleo
familiare interessato per eseguire il protocollo sanitario.

Si raccomanda di non creare allarmismo e di seguire le
indicazioni fornite dalle autorità. Chiunque abbia fatto
ingresso in Italia negli ultimi quattordici giorni dopo aver
soggiornato in zone a rischio epidemiologico, come
identificate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, ovvero
nei Comuni italiani ove è stata dimostrata la trasmissione
locale del virus (vedi elenco sotto), deve comunicare tale
circostanza al Dipartimento di prevenzione dell’azienda
sanitaria territorialmente competente (vedi ordinanza Regione
allegata).

Nella Regione Lombardia: a) Bertonico; b) Casalpusterlengo; c)
Castelgerundo; d) Castiglione D’Adda; e) Codogno; f) Fombio;
g) Maleo; h) San Fiorano; i) Somaglia; j) Terranova dei
Passerini.

Nella Regione Veneto: a) Vo’
In tutte le librerie “Strani
amori”, il nuovo romanzo di
Fabio Croce
Verrà presentato, sabato 7 marzo a Sezze, presso il Bar
Arduini – Delizie Setine nell’ambito della seconda edizione
della rassegna letteraria “L’ora del tè e delle parole”

Un romanzo sui gusti sessuali che cambiano inaspettatamente.
 La presentazione di “Strani Amori”, l’ultimo libro di Fabio
Croce,   apre la seconda edizione della rassegna letteraria
“L’ora del tè e della parole” di Sezze,           organizzata
dall’Atelier Angelus Novus onlus e dal Bar “Arduini- Delizie
setine” . E così come l’anno passato, questo e gli altri
incontri programmati si terranno presso lo stesso Bar Arduini.
Sabato 7 marzo, alle 17,30, a questa prima presentazione,
oltre all’autore, interverranno la poetessa Antonella Rizzo,
il poeta e saggista Antonio Veneziani e lo scrittore Ignazio
Gori. A detta del giornalista Roberto Schena, questo di Croce
è romanzo sulla bisessualità. “Molto, ma molto raramente –
sostiene – gli scrittori prendono seriamente in considerazione
la bisessualità degli individui. Il motivo è semplice: i
bisessuali sono antipatici a tutti. Agli eterosessuali, che li
accusano di essere dei ‘froci’; agli omosessuali, per la
stessa identica ragione. In più, una donna con un uomo bisex
generalmente si sente frustrata in anticipo, o perché sa di
non bastargli, o perché non può neppure sentirsi
“competitiva”, perlomeno provarci a esserlo, se c’è un altro
di mezzo. Un gay, invece, pensa che la bisessualità sia tutta
repressione indotta. Insomma, per i deliri della vulgata non
esistono bisex, o sei gay o sei etero, punto e basta. Se sei
bisex è perché non sai scegliere. Ovviamente – conclude Schena
– non è vero.” E la storia, secondo lui, raccontata da Croce
lo dimostrerebbe. Paolo, il protagonista, nel 2018, vive
l’anno più complicato della sua esistenza. A cinquant’anni
scopre la sua omosessualità, distrugge il rapporto con la
compagna e fa coming out. Il suo percorso di liberazione però
incontra ostacoli difficili: due gravi perdite lo conducono
verso la depressione. Grazie all’aiuto del suo migliore amico
e di un psicoterapeuta, si rimetterà in gioco e capirà che
solamente amando prima se stesso potrà riuscire ad amare gli
altri. È un racconto di vita comune in cui parecchi lettori
potranno specchiarsi, con un finale positivo che saprà
restituire ottimismo. Ma anche la storia di un amore fallito
sul nascere, per la quale il protagonista impegnerà tutto se
stesso, pur sapendo in partenza che la sconfitta sarà l’unico
risultato possibile. Nato a Roma, dove vive e lavora, Fabio
Croce è anche un editore. Oltre a questo, quattro i romanzi
che ha pubblicato: “Uomini oltre”, tradotto in lingua inglese
per l’editore indiano Cyberwit, “Amerai l’uomo”, “Delitto in
Vaticano: la verità”, “Perché no?” e “Il cardinal mia cara.
Via crucis laica”. Ha scritto anche quattro testi teatrali.
Nel 2006, ha curato la voce “Lettarura gay in Italia” per la
Routledge International Encyclopedia of Queer Culture.
Nell’ambito dell’evento “Words – Internationale Literary
Festival 2008” di Oslo, dai membri della giuria del Premio
Nobel ha ricevuto, in qualità di editore, un importante
riconoscimento culturale per il suo impegno a favore dei
diritti civili
Coronavirus, il Comune di
Pomezia in costante contatto
con le autorità sanitarie
Coronavirus, il Comune di Pomezia in costante contatto con le
autorità sanitarie. Il Sindaco: “Evitare allarmismi”

Il Comune di Pomezia è in costante contatto con le autorità
sanitarie competenti che stanno monitorando la situazione di
contagio relativa al Coronavirus. “Seguiamo gli aggiornamenti
ministeriali e del comitato operativo della Protezione civile
– spiega il Sindaco Adriano Zuccalà – La situazione è delicata
ma è importante evitare ogni tipo di allarmismo. Invito la
cittadinanza a seguire le indicazioni relative alla
prevenzione e ad informarsi tramite i canali ufficiali”.

Tutte                                                       le
informazioni: http://www.comune.pomezia.rm.it/coronavirus
efficiente
Le dichiarazioni di Giovanni Maga, direttore CNR-IGM, Istituto
di genetica molecolare del Consiglio nazionale delle ricerche
Il cittadino che ritenga di avere avuto contatti con persone
attualmente poste sotto sorveglianza o che provenissero dalla
Cina, soprattutto se manifesta sintomi influenzali, dovrebbe
segnalarlo al 112 o al 1500 per essere preso in carico dagli
operatori specializzati. Non serve correre al pronto soccorso
né chiudersi in casa. Ricordiamo che al momento parliamo di un
gruppo (cluster) di pochi casi localizzati e i cui contatti
sono tracciati attivamente. Inghilterra, Germania, Francia
hanno avuto episodi simili senza conseguenze. Non c’è
un’epidemia di SARS-CoV2 in Italia. Il quadro potrebbe
cambiare ovviamente nei prossimi giorni, ma il nostro sistema
sanitario è in stato di massima allerta e capace di gestire
efficacemente anche la eventuale comparsa di altri piccoli
focolai come quello attuale. Quindi, ribadiamo, al di fuori
dell’area limitata in cui si sono verificati i casi, il
cittadino può continuare a condurre una vita assolutamente
normale. Seguendo le elementari norme di igiene, soprattutto
levandosi le mani se ha frequentato luoghi affollati, ed
evitando di portarsi alla bocca o agli occhi le mani non
lavate.

L’IIS Copernico a sostegno
delle   scuole  di  Pomezia
colpite    da  gravi   atti
antisemiti
AL COMUNE DI POMEZIA

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato dell’IIS Copernico di
Pomezia circa le scritte antisemite comparse oggi davanti a
due scuole del territorio: Istituto Largo Brodolini (ex Ipsia)
e Liceo Pascal

IL PENSIERO DI DISAPPROVAZIONE DELL’ISTITUTO VIA COPERNICO

in relazione al grave episodio
antisemita avvenuto in territorio pometino

Il Dirigente scolastico, i docenti, il personale e la comunità
educante tutta, le studentesse e gli studenti dell’I.I.S. “Via
Copernico” esprimono con forza il proprio dissenso e lo sdegno
più profondo nei confronti degli autori delle vergognose
scritte comparse in prossimità di istituzioni scolastiche del
territorio pometino a dispetto degli esemplari progetti di
cittadinanza attiva posti in essere dalle stesse istituzioni
oggi oltraggiate.

La riflessione comune operata e
le azioni progettuali poste in essere dalle istituzioni
scolastiche che
insistono sul territorio pometino da tempo hanno dato luogo ad
una apertura
dialogica che ritiene prioritario dover “aprire le identità e
non chiuderle”: l’identità,
infatti, non può essere concepita come elemento dato, ma come
punto di partenza
per nuove acquisizioni.

In tale prospettiva non si mira a
dissolvere l’identità etnica con l’annullamento del senso di
appartenenza ad un
determinata comunità, ma ad introdurre su questo sentimento
elementi aggiuntivi
di maturazione, cognitivi ed etici, funzionali a modificare il
punto di vista
etnocentrico, a riconoscere l’esistenza di altri orizzonti
culturali, a
promuovere atteggiamenti di permeabilità culturale ed, infine,
a prevenire e
contrastare razzismo e xenofobia.

L’interazione, che presuppone un
rapporto tra pari, favorisce, infatti, il confronto e, di
conseguenza, potenzia
la relazione e promuove il dialogo.

Lo sforzo comune delle
istituzioni scolastiche pometine è sempre andato nella
direzione di una
progettualità formativa idonea a promuovere forme   di
convivenza costruttiva attraverso cui
l’incontro con l’altro sappia andare oltre la semplice
tolleranza della diversità.

        IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof. Francesco Celentano

                                                             I
                                 RAPPRESENTANTI DEGLI STUDENTI

                            Mattia Bizzaglia,Gabriele De Luca,
                            Erich Michnowicz, Cristian Salerno

Il bilancio sarà approvato
entro i termini di legge
Intervento di Massimiliano Villani, Capogruppo M5S Pomezia

Si fa un
gran parlare in queste ultime settimane del Bilancio del
comune di Pomezia, di
prossima approvazione.

Si usano
addirittura le “indiscrezioni”, il ricorso alle famigerate
“gole
profonde” per cercare di provocare reazioni e di minare gli
equilibri
interni alla maggioranza di governo.
Ma questa
Amministrazione è abituata a un certo tipo di notizie e di
giornalismo, ha le
spalle larghe, l’onestà e l’esperienza per dire che, senza il
Movimento 5
Stelle, Pomezia sarebbe sì nel baratro, quello vero,
finanziario, sociale e
culturale.

Ma andiamo
con ordine e partiamo dai fatti, oggettivi e inconfutabili.

Il 17
dicembre 2019 è stato pubblicato il Decreto Ministeriale che
fissava il termine
per l’approvazione del bilancio di previsione 2020/2022 da
parte degli enti
locali al 31 marzo 2020.

Il
differimento, richiesto dall’ANCI (Associazione Nazionale
Comuni Italiani) e
dall’UPI (Unione Province d’Italia), era basato sulla
considerazione che gli
enti locali, in sede di predisposizione dei bilanci di
previsione 2020/2022,
non disponevano ancora in maniera completa di dati certi sulle
risorse
finanziarie disponibili, in quanto la legge di bilancio per
l’anno 2020 era in
corso di approvazione da parte dello Stato.

Nulla di
segreto e tutto secondo norma.

Poi
chiediamoci: di che “salute” finanziaria gode il comune di
Pomezia?

Anche in
questo caso nulla che non si possa dire e che, anzi, non sia
stato già detto:
basterebbe guardare il post che l’Assessore con delega al
Bilancio – chi meglio
di lui – scrisse in data 1° dicembre 2019:

– 20 milioni
di euro di anticipo di tesoreria per mancanza di liquidità;

– circa 60
milioni di crediti per tributi mai riversati da Aser/Tributi
Italia (ex
concessionaria della riscossione) nelle casse del Comune;

– evasione
fiscale del 30% per un mancato incasso di almeno 8 milioni di
euro l’anno;

– 8
milioni annui da accantonare per il piano di rientro e per il
DL 35 (decreto
“salva comuni”, senza il quale nell’aprile 2013 il Comune
sarebbe andato in
dissesto).
L’inversione
di tendenza dal 2013 ad oggi è stata netta, mirata ed efficace
nel taglio degli
sprechi: per questo il deficit che ammontava a circa 130
milioni, è oggi
attestato a 95 milioni di euro, un percorso di risanamento che
sta proseguendo,
in maniera ancora più efficace, in questi ultimi anni.

Quindi, questa
maggioranza può dire con orgoglio che i conti, dopo anni di
malsane
amministrazioni, sono in ordine: ma questo non vuol
significare avere zero
debiti e casse piene di soldi da spendere.

Vuol dire
invece che ogni anno riusciamo a garantire i servizi ai
cittadini senza creare
nuovo deficit; che ogni anno dobbiamo fare delle scelte su
dove investire e
dove trovare i finanziamenti per garantire le opere pubbliche
necessarie al
rilancio della città; vuol dire garantire le fasce più deboli
grazie alla
manovra del welfare, nonostante la lotta all’evasione, che sta
portando i primi
risultati, sia ancora un male da combattere.

Chi oggi insinua
il dubbio del dissesto finanziario lo fa senza cognizione di
causa, dimostrando
scarsa conoscenza della pubblica amministrazione.
Come ha già
avuto modo di ricordare il Sindaco   Zuccalà, il Bilancio, dopo
l’imminente approvazione
in Giunta, passerà entro i termini   di legge in Consiglio: un
lavoro scrupoloso
e attento, portato avanti senza la   necessità di solleciti da
parte di alcuno e,
soprattutto, condiviso da tutto      il gruppo consiliare di
maggioranza.

Spetta
esclusivamente a questa maggioranza stabilire tempi, modi e
investimenti ed è proprio
in questi momenti che non si devono ripetere gli errori del
passato,
quando errate pianificazioni di entrate e uscite, fatte
proprio da quella parte
politica che oggi vuole sapere se rischiamo il dissesto
finanziario, generarono
un buco di circa 200 milioni di euro.

Questa eredità,
lascito di quelli “competenti”, è pesante.

Ma
rassicuriamo i cittadini: fin quando il Movimento 5 Stelle
governerà Pomezia,
lo spettro del dissesto finanziario rimarrà lontano dalle
tasche dei cittadini
che potranno godere dei servizi che abbiamo sempre garantito.

Questa è
storia, altro sono solo chiacchiere e “indiscrezioni”.
IL  FAVOLOSO                        CIRCO   DEGLI
STRUMENTI
Spettacolo di Teatro Musicale per
famiglie

Nell’ambito della rassegna:
“NOTE SI VA IN SCENA”

DOMENICA 16 febbraio
2020

DUE TURNI: 16.45 oppure 18.30

  Auditorium DANTE ALIGHIERI (via
Giuseppe Mazzini, 4)
ℹ️ info e prenotazioni allo 0773 820011 (15.30/19.30)

➡️ ticket: 5,00 euro

➡️ la biglietteria in loco apre un’ora
prima degli spettacoli

Per prenotazioni chiamare dal lunedì
al venerdì dalle 15.30 alle 19.30 allo: 0773 820011

TROMBE e tromboni che diventano leoni e tigri domate da un
insolito Mago con tanto di bacchetta magica, quella del
direttore d’orchestra, un
dispettoso sax il pagliaccio innamorato della dolce
Violinella, un oboe che
riesce a incantare serpenti e spettatori, la nota più lunga
del mondo suonata
dal favoloso Mr Clarinet e infine le bacchette più veloci del
West in un duello
senza esclusione di colpi!

Tutto questo e molto altro è Il Favoloso Circo degli
strumenti, uno spettacolo unico e originale che coinvolge
e diverte dai 3 ai 99 anni. Un intreccio di fantasia e note,
uno splendido
viaggio nel meraviglioso mondo della musica, degli strumenti e
dei suoni. L’appuntamento per grandi e piccini per
festeggiare in allegria il Carnevale è domenica
16 febbraio presso l’Auditorium del Liceo Classico Dante
Alighieri di Latina,
all’interno della rassegna Note si va in
scena giunta con grande successo di pubblico alla sua III
edizione.

Interpreti: Anna Maria De Blasio, Laura
Schultis, Bruno Soscia, Simone Vecciarelli,          Vincenzo
Vecciarelli, Roberto
Stivali, Francesco De Palma, Nathan Scibiwolk, Flavia Di
Tomasso.

 “Note si va in scena”
è un progetto originale che ha dimostrato come la musica dal
vivo di qualità
possa essere un sano divertimento e un eccellente nutrimento
per bambini e
ragazzi. Il Favoloso Circo degli
strumenti è realizzato grazie alla collaborazione di musicisti
professionisti di Latina sotto la direzione artistica di Laura
Schultis, flautista
e ideatrice del progetto. La voce recitante e le scenografie
sono di Anna Maria De Blasio, giornalista e socio
fondatore dell’Associazione culturale “Polvere e Ciliegia
Acchiappastorie” che
promuove numerosi progetti di sensibilizzazione alla lettura e
all’arte tra i
bambini e i giovani nelle scuole. La direzione dell’orchestra
è affidata al
maestro Bruno Soscia, eccellente clarinettista
e saxofonista, compositore
e direttore d’orchestra. La rassegna
vede la collaborazione di Luogo Arte Accademia Musicale,
realtà di
professionismo musicale a Latina, dedita alla divulgazione
della musica, dalla
didattica all’organizzazione di concerti, il cui Presidente
Flavia Di Tomasso
ricopre anche il ruolo di Primo Violino.

Per info stampa: 329 6312610

Pagina Fb: Note si va in scena
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