LA CORPORATE GOVERNANCE NELLE LOCAL UTILITIES QUOTATE, TRA RESPONSABILITÀ SOCIALE E MERCATI FINANZIARI
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academy La corporate governance nelle local utilities quotate, tra responsabilità sociale e mercati finanziari “ L’evoluzione delle local utilities rende cruciale la progettazione di un sistema di corporate governance che equilibri l’interesse pubblico e i principi di gestione industriale. Il modello dualistico risponde all’esigenza di allungare la catena di governo, facilitando ” l’autonomia manageriale di Alessandro Marangoni * Il settore delle utilities in Italia ha visto ne- le. In tutti i settori dei servizi pubblici locali, blica utilità dei servizi erogati, gli interes- gli anni un forte cambiamento che ne ha soprattutto in quelli energetici, è aumentato si delle comunità locali e soddisfacendo al profondamente trasformato la struttura e il grado di concentrazione, sono cresciuti contempo le esigenze degli investitori e gli che ha mutato le strategie e le caratteri- gruppi di rilievo regionale o nazionale, sono standard propri delle società quotate. stiche delle aziende. La liberalizzazione dei entrati player internazionali in precedenza mercati energetici negli anni Novanta ha quasi assenti nel nostro Paese. La corporate governance portato a una serie di aggregazioni e alla La quotazione in Borsa, in particolare, ha quotazione in Borsa delle aziende di mag- inciso fortemente sulle caratteristiche del- delle utilities, tra interessi giori dimensioni. le imprese, variandone l’assetto societario, locali ed esigenze del mercato Da un comparto frammentato, composto da l’organizzazione, la gestione e i meccanismi I sistemi di governo delle aziende, già tema un mosaico di monopoli locali e di piccole e operativi, in una parola, la natura stessa. So- delicato per le società quotate in generale, medie aziende municipalizzate protette, si è no cambiati, di conseguenza, i rapporti tra pare ancora più complesso per le local uti- passati a un mercato più aperto, a imprese i vari attori del sistema dei servizi pubblici lities, nelle quali gli interessi delle comunità medio-grandi con connotazione manageria- locali e l’assetto operativo e proprietario locali (e degli enti pubblici azionisti che le delle aziende. rappresentano) tendono per loro natura a Questi nuovi scenari rendono la corpora- divergere da quelli degli investitori finanziari * Università Commerciale L. Bocconi. te governance uno degli aspetti più delicati e dei mercati mobiliari. 1 Si fa riferimento a: G. Airoldi, “Assetti istituzionali nella gestione delle local utilities. Essa deve, In generale, la corporate governance può e assetti organizzativi”, in G. Costa, R.C.D. Nacam- infatti, seguire le mutate esigenze gestionali essere definita come “l’insieme di regole e ulli (a cura di), Manuale di organizzazione aziendale, delle aziende, preservando la natura di pub- meccanismi attraverso cui si garantisce l’equi- 1996, Torino, Utet. - 53 -
librio tra le attese e i contributi dei diversi delle attese di tutti i portatori d’interesse In tutta Europa l’assetto e i player dei soggetti coinvolti nella vita dell’impresa”1.La (consiglio di sorveglianza) dai compiti mana- mercati delle public utilities sono cambiati questione può essere esaminata in due pro- geriali e operativi (consiglio di gestione). Nel profondamente, con la creazione di grandi spettive differenti, ma complementari: modello monistico, sembrerebbero, invece, gruppi, una crescente internazionalizzazione, • economico-aziendale, che si concentra prevalere le esigenze di snellezza, preveden- l’aumento della concorrenza e la crescita di- sugli assetti strategici e direzionali al fine di do all’interno del consiglio di amministrazio- mensionale. Le utilities sono sempre meno progettare e implementare strutture orga- ne un comitato per il controllo sulla gestione “braccia operative” degli enti locali e sempre nizzative, meccanismi operativi e strumen- costituito da amministratori indipendenti. più imprese industriali che competono sui ti di gestione e controllo per assicurare la Sotto il profilo economico-aziendale, è essen- mercati internazionali. Questa trasformazio- compatibilità delle varie finalità istituzionali ziale disegnare un sistema di governance che ne ha impatti rilevanti sulla governance. Uno dell’impresa; favorisca la creazione di ricchezza nel rispetto dei principali è equilibrare il raggiungimento • giuridico-istituzionale, che considera i mo- della responsabilità sociale. Gli aspetti chiave della dimensione che le economie di scala delli, le norme, i principi, le misure legislati- sono le relazioni tra i sistemi di governance richiedono con le necessità di vicinanza al ve che definiscono il quadro delle regole, gli e la competitività dell’impresa, il trade-off tra territorio. In sintesi, trovare un equilibrio tra strumenti di sorveglianza e di sanzione e il le esigenze di accountability e quelle di non-di- gigantismo e localismo. Il paradosso è che sistema di bilanciamento dei poteri, interni sclosure verso la concorrenza, il bilanciamen- entrambi rispondono alla finalità primaria ed esterni, all’azienda. to di finalità sociali, ambientali, di tutela dei di tutelare l’interesse pubblico, puntando il I due approcci sono legati tra loro e hanno dipendenti e dei consumatori con quelle di primo a ottenere qualità e basso prezzo dei finalità convergenti. Lo scopo della corpo- remunerazione degli azionisti. Fondamentale servizi, il secondo la prossimità al cliente per rate governance è, infatti, di contemperare è anche perseguire gli interessi degli azionisti assicurare adeguati livelli di customer care. gli interessi legittimi di tutti gli stakehol- di controllo in modo compatibile con quelli Il settore ha visto vari cambiamenti nelle der: azionisti (di controllo e di minoranza), degli azionisti di minoranza, dei mercati mobi- norme sui servizi pubblici locali, con una pro- management, dipendenti, clienti, fornitori, liari e degli altri finanziatori. gressiva liberalizzazione di alcuni comparti, cittadini e istituzioni. In questa interpreta- Questi aspetti, se sono rilevanti per tutte le diverse regole di affidamento dei servizi e zione, il tema travalica la sola (seppur non aziende, pubbliche e private, di ogni settore, nuovi rapporti tra le aziende e gli Enti Locali. banale) questione di coordinare e tutelare sono cruciali per quelle operanti nei servizi Ultimo in ordine cronologico il recente De- gli interessi delle diverse categorie di soci e di pubblica utilità. creto Ronchi. L’evoluzione del quadro rego- di portatori d’interessi interni all’azienda. Si latorio incide sui rapporti tra i diversi stake- avvicina, piuttosto, alla teoria degli stakehol- Il settore delle local utilities holder e in particolare su quelli tra l’azienda, der e pare dunque particolarmente adatto La definizione del sistema di governance as- i suoi azionisti e gli enti che affidano i servizi. alle caratteristiche del comparto dei servizi sume una specifica connotazione nel settore Si pensi, ad esempio, all’unbundling ed alle pubblici locali2. dei servizi pubblici locali a ragione delle sue implicazioni di governance connesse alla se- Negli anni si è sviluppata un’ampia letteratu- peculiarità. Le utilities si distinguono dalle parazione tra proprietà e gestione delle reti. ra, sia italiana sia internazionale, la cui disami- altre imprese per il carattere di “pubblica Ugualmente i modelli societari e finanziari na esula dagli obiettivi di questo lavoro. Biso- utilità” dei servizi che erogano e dal mar- conseguenti a tali separazioni comportano gna però ricordare come in Italia il dibattito cato carattere territoriale che questi hanno. il ripensamento radicale dei sistemi e degli sia stato animato dalla riforma del diritto Lo scopo primario delle aziende è bilancia- strumenti d’indirizzo, gestione e controllo societario, che ha introdotto varie novità ri- re il perseguimento dell’interesse pubblico delle attività. spetto al quadro preesistente, oltre che dalle (servizi di buona qualità a prezzi competitivi) Diversi scenari competitivi e nuove regole regolamentazioni dei mercati mobiliari3. La con gli obiettivi di economicità e manage- hanno indotto profondi mutamenti, portan- riforma ha affiancato al sistema tradizionale, rialità della gestione secondo principi azien- do le maggiori local utilities alla quotazione fondato sull’assemblea dei soci (organo d’in- dalistici (ritorni economici degli investimenti, in Borsa. Tutte le aziende, seppur in modo dirizzo), consiglio di amministrazione (orga- performance industriali, attrattività per gli differente nei vari segmenti (energetici, idri- no di gestione) e collegio sindacale (organo investitori). Le trasformazioni avvenute negli co, ambiente, trasporti, ecc.) e per le diverse di controllo), la possibilità di adottare il siste- ultimi anni nei mercati e nelle imprese ren- dimensioni, hanno cambiato i propri modelli ma dualistico o quello monistico. dono però la questione molto complessa e di business, la struttura e il funzionamento Nel primo paiono più nettamente separate articolata. Nella prospettiva della corporate dell’organizzazione. Per le utilities quotate la le attribuzioni d’indirizzo strategico e veri- governance, i cambiamenti hanno riguardato trasformazione è stata ancora più marcata. fica della loro attuazione nel bilanciamento diversi elementi: Da azienda municipalizzata, che deve attuare • trasformazione strutturale del settore e i compiti assegnati dall’unico proprietario e 2 Circa la teoria degli stakeholder, si fa riferimento del contesto competitivo; controllore, l’ente locale, a società quotata in primis a E. Freeman, Strategic Management: A Stake- • cambiamenti nel quadro regolatorio dei che deve rispondere al contempo a uno o holder Approach, Pitman Publishing, 1984. servizi pubblici locali; più soci pubblici di riferimento, a investito- 3 Le principali norme di riferimento sono il d.lgs. ri finanziari professionali e a un azionariato 6/2003 e il d.lgs. 37/2004; il riferimento per le • quotazione in Borsa e conseguenti muta- menti nella proprietà e nella natura dell’im- diffuso. In questo caso la complessità della società quotate è il Codice di Autodisciplina emes- presa. governance è ancora maggiore. Non solo so da Borsa Italiana S.p.A., Milano, 2006. - 54 -
academy questa deve contemperare i diversi (se non strumenti di governance non siano esclusi- guito di aggregazioni ha portato a strutture divergenti) obiettivi dei vari stakeholder, ma vamente diretti a monitorare e indirizzare di holding (Acegas-APS, Iren, AscoPiave) per anche la dicotomia insita nel ruolo della pro- gli aspetti economico-finanziari (peraltro garantire comunque il controllo pubblico. prietà pubblica. L’ente locale, infatti, si tro- fondamentali) ma anche la qualità dei servizi In un caso, la fusione tra una molteplicità di va spesso nell’ambigua situazione di dover resi, il rispetto dell’ambiente, la tutela della aziende locali (Hera) ha portato a un azio- esercitare il ruolo di azionista di una società sicurezza per i lavoratori e per gli utenti. nariato più suddiviso tra i diversi enti locali. quotata e quello di rappresentante dei diritti Da questo punto di vista è cruciale il rap- La necessità forte di preservare l’interesse dei cittadini-utenti dei servizi erogati. La cru- porto tra proprietà e management. Eccessivi pubblico si traduce in limitazioni diffuse al cialità della governance è dimostrata dai casi margini di discrezionalità del management ruolo decisionale dei singoli soci privati; ben di trade-off dell’azionista pubblico tra privi- derivano anche da situazioni di asimmetria cinque società su sette prevedono limiti sta- legiare le cedole per sostenere le proprie informativa, di cui i gestori dell’azienda pos- tutari al possesso di quote e/o all’esercizio finanze e garantire a tutti i cittadini adeguati sono godere rispetto all’ente proprietario, del diritto di voto, ponendo tetti variabili tra livelli di qualità e prezzo dei servizi. che di fatto perde il diritto-dovere di indiriz- il 4 e l’8% del capitale. Il cambiamento negli azionisti è uno dei pun- zo e controllo. In questi casi si possono ve- La struttura societaria è quasi sempre molto ti focali delle questioni di governance. Da rificare comportamenti opportunistici, come articolata in rapporto alle dimensioni azien- un lato, varia la compagine sociale con l’in- previsto dall’Agency Theory, che possono dali. Ciò non discende solamente dall’am- gresso accanto ai soci storici (gli enti locali), porre in contrasto gli interessi del manage- piezza del portafoglio di attività o dalla com- di nuovi soci privati, industriali e finanziari; ment sia con quelli della proprietà sia degli plessità dei business, ma è spesso il portato dall’altro gli stessi soci pubblici mutano, sia altri stakeholder4. della storia aziendale, frutto dell’aggregazio- nei ruoli, sia negli obiettivi, sia nelle capaci- D’altra parte, i cambiamenti del settore ne di più realtà territoriali. Le strutture so- tà operative e finanziarie, dati anche i cre- rendono del tutto superata la distinzione cietarie e i modelli organizzativi sono finaliz- scenti vincoli di finanza pubblica. Il cambio toutcourt tra vocazione territoriale e visio- zati spesso anche a bilanciare la rappresen- nelle prerogative degli enti locali azionisti e ne industriale. Si devono, in realtà, ripensare tatività e i poteri dei territori e delle aziende il diverso ruolo loro attribuito dall’evoluzio- i modelli di governance per le utilities per preesistenti ai processi di aggregazione. Nei ne delle utilities richiede la progettazione e coniugare una molteplicità d’istanze assai di- casi estremi potrebbero rispondere sic et l’attuazione di strumenti di governance più versificate e talvolta divergenti. simpliciter a logiche di spartizione territoria- articolati e sofisticati. le e politica. Le aggregazioni tra local utilities, insieme alla Le local utilities italiane Il disegno del sistema di governance nelle quotazione, cambiano le relazioni con l’ente utilities italiane quotate si conferma un eser- locale, favorendo l’autonomia dell’azienda e quotate L’analisi delle utilities quotate riflette l’evolu- cizio piuttosto delicato, che deve fondere allontanandola dalle logiche politico-sociali aspetti politici, sociali e industriali con le che per lungo tempo hanno caratterizzato il zione del settore ed evidenzia le difficoltà di trovare soluzioni che possano effettivamen- esigenze proprie delle società quotate. Nella comparto non solo in Italia. te rispondere a una molteplicità di esigenze. realtà italiana, pare determinato da una plu- Il concepimento di una nuova architettura di Abbiamo esaminato alcuni dei principali ele- ralità di fattori, tra i quali: governo deve, quindi, bilanciare due approcci menti caratterizzanti l’assetto di governance • l’articolazione territoriale, piuttosto che opposti. Da una parte vi è lo scopo di ridur- delle sette società local utilities quotate alla quella di business; re il peso degli azionisti pubblici e disegnare Borsa Italiana, considerando: • la dimensione e la storia aziendale, il tipo sistemi che amplino i poteri decisionali del • il modello giuridico di riferimento; di comparto; management e l’autonomia aziendale come • l’assetto proprietario; • il livello di autonomia centro-periferia; richiede uno scenario competitivo sempre • le prescrizioni statutarie in materia di di- • il grado d’indipendenza del management più dinamico. Dall’altra, è necessario tutelare ritti di voto; rispetto alla forza dell’indirizzo politico; adeguatamente l’interesse pubblico, median- • la struttura societaria; • il peso della logica finanziaria rispetto a te un assetto di corporate governance che • il modello organizzativo. quella “cooperativa” che privilegia forti lega- garantisca che il ruolo dell’ente locale non I risultati sono schematizzati nella Tabella mi con il territorio. sia assimilabile a quello dell’investitore finan- 1. Dal punto di vista del modello giuridico La dimensione territoriale è determinante ziario, ma sia anche di tutela degli interessi di tutti i cittadini. Questo comporta che gli prevalgono largamente soluzioni tradizio- nel definire l’organigramma societario, indi- nali, con la presenza del consiglio di ammi- rizzando verso modelli federativi piuttosto 4 Riguardo all’Agency Theory, si vedano tra gli altri: nistrazione in sei società su sette e solo in che accentrati. La necessità di assicurare un E. Bowie Norman and R. Edward Freeman, Ethics and una del sistema duale. In tutte i soci pubblici adeguato presidio e rappresentatività delle Agency Theory: An Introduction, New York: Oxford detengono il controllo, sebbene la posizione diverse aree geografiche e al tempo stes- University Press, 1992; C. Jensen Michael, and Wil- so un sufficiente coordinamento porta, ad dei singoli enti locali sia piuttosto diversa; in liam H. Meckling, “Theory of the Firm, Managerial Behavior, Agency Costs, and Ownership Structure”, alcuni casi (Acea) un solo Comune detiene esempio, alla creazione del modello delle Journal of Financial Economics 3, 1976; Shankman, A. la maggioranza assoluta, in altri (A2A) que- società operative territoriali (SOT) facenti Neil, “Reframing the Debate between Agency and sta è in capo a due Comuni pariteticamente, capo a una società capogruppo. Stakeholder Theories of the Firm”, Journal of Busi- mentre in altri ancora è più frazionata. In ness Ethics, May 1999. alcune la ricerca di equilibri tra i soci a se- È il caso di Hera, nella quale la struttura è - 55 -
Tabella 1 – Le local utilities quotate sulla Borsa Italiana Modello Modello Controlli interni Vincoli di statuto Assetto proprietario Struttura societaria giuridico organizzativo Come da norme su Divieto di possesso Gruppo composto da Struttura operativa Collegio Sindacale; quota >5% cap sociale capogruppo e società suddivisa per Comitato per il (ad eccezione di interamente partecipate a aree di business e controllo interno; Comune di Brescia capo delle aree di business competenze territoriali Comune di Milano 27,5%; Comitato per la e Milano); (trading, energia, calore e servizi, delle partecipate. Comune di Brescia 27,5%; A2A Dualistico remunerazione se superato, ambiente, reti elettriche, reti Settore energia Altri azionisti 7,5%; esclusione diritto gas e logistica). Le capo-area, MIlano e Brescia Free Float 37,6% di voto a loro volta, detengono società gestito da A2A, ASM operative sul territorio Novara per energia, con vari livelli di partecipazione AMSA per ambiente per un totale di 44 soggetti sullo stesso territorio Come da norme su Divieto di possesso Società capogruppo con Divisioni operative per Collegio Sindacale; quota >8% cap sociale controllate per aree di business area di business. Comitato per il (ad eccezione di (ambiente, acqua, reti, energia). Nel settore acqua Comune di Roma 51%; controllo interno; Comune di Roma); All'interno del settore acqua, controllate mantengono Caltagirone 12,99%; Acea Tradizionale Comitato per la se superato, società controllate al 100% con l'operatività sul GDF Suez 10,024%; remunerazione; esclusione diritto operatività sul territorio Lazio- territorio di Free Float 25,98% Preposto controllo di voto Campania suddivise per ATO provenienza interno; Funzione di audit Come da norme su Cap sociale con Holding controlla omonima Obiettivo aziendale Collegio Sindacale; diritto di voto per capogruppo, che a sua volta è la gestione unitaria Acegas-APS Holding 62,85% Comitato per il almeno 51% da enti controlla/partecipa 16 società del gruppo, ma le (50,1% Comune di Trieste, controllo interno; pubblici locali; attive in acqua, ambiente, energia controllate operano 49,9% Comune Padova); Acegas-Aps Tradizionale Comitato per la divieto di diritto di elettrica e gas del Nord-Est.Vi in maniera semi- Cassa di Risparmio Trieste remunerazione voto per altri soggetti è una divisione commerciale autonoma sul territorio 5,1%; con quote >5% cap con due società e una divisione di appartenenza e nella Intesa Sanpaolo 3,69% sociale estero operativa in Slovenia specifica area di business e Bulgaria Come da norme su Divieto di possesso Fusione per incorporazione Il gruppo opera sul Collegio Sindacale quota >4% cap di AGAM SpA in ACSM SpA territorio tramite le sociale (ad eccezione Comuna di Monza 29,10%; (24/12/2008). Il gruppo è controllate e collegate Comune Monza A2A 21,9%; composto da 16 società attive nell'area/business Acsm-Agam Tradizionale e Como); Comune Como 24,8%; controllate e partecipate, con specifico se superato, Free Float 24,2% competenze specifiche per area esclusione diritto di business sul territorio di voto Come da norme su Nessuna restrizione AscoHolding controlla sub- Le controllate nel Collegio Sindacale; holding Ascopiave, è attiva anche settore distribuzione Comitato per il in telecomunicazioni, ambiente, gas mantengono controllo interno; informatica e credito. Il gruppo la propria operatività Comitato per la è composto da capogruppo e sul territorio, negli altri AscoHolding SpA (93 remunerazione; sub-holding per area di business comparti la gestione Ascopiave Tradizionale comuni) 61,56%; Preposto controllo (trading, reti gas, energia elettrica). è pressoché unitaria Free Float 34, 46% interno; Le sub-holding a loro volta a livello nazionale Funzione di audit partecipano in altre società per un totale di 19 società. Operativa anche all'estero attraverso Ascopiave Suisse, nel comparto gas Come da norme su Nessuna restrizione Comuni provincia Bologna Società capogruppo con Attività articolata Collegio Sindacale; 18,8%; sub-holding attive per aree secondo business unit Comitato per il Comuni provincia Modena di business (ambiente, denominate Strutture controllo interno; 13,9%; energie rinnovabili, trading Operative Territoriali, Hera Tradizionale Comitato per la Comuni provincia Ferrara e distribuzione). In totale 60 che operano remunerazione 3,3%; società controllate e partecipate sul territorio emiliano Altri Comuni Romagna 26%; e provincia Fondazioni bancarie 7,5%; Free Float 30,5% Come da norme su 94,5 ml azioni Finanziaria sviluppo utilities Il gruppo nasce come fusione La gestione del Collegio Sindacale; risparmio prive di Srl 33,3% (50% Comune di Iride e Enia, composta territorio è suddivisa Preposto al diritto voto (7,9%); di Torino, 50% Comune di da capogruppo e sub-holding per aree di attività, controllo interno cap sociale con diritto Genova); operative in aree di business in casi particolari (E.R.) di voto per almeno Comune di Reggio-Emilia (acqua, gas, ambiente, energia, la gestione mantiene Iren Tradizionale 51% di enti pubblici 7,7%; mercato).Vi è una sub-holding caratteristiche locali; Comune Parma 6,1%; con competenze per l'area territoriali precedenti divieto di diritto di voto Finanziaria città di Torino emiliana (Iren Emilia), nella quale alla fusione per altri soggetti con 7,4%; svolge le attività del gruppo quote >5% cap sociale Free Float 45,5% (energia, gas, acqua, ambiente) Fonte: Althesys - 56 -
academy stata successivamente snellita con la conver- Diversi sono gli esempi di aziende ex munici- un punto chiave. La presenza di manager sione delle società in business unit (struttu- palizzate con performance non soddisfacenti operativi è garanzia di maggior competenza re operative territoriali). Rilevante è anche la a causa della lentezza dei processi decisiona- nel business specifico e facilita la rapidità dei distinzione tra mercati locali (acqua e rifiuti) li. In secondo luogo, capacità di compliance, processi decisionali. Peraltro, la riunione dei e globalizzati (energia), essendo diverse le non solo formale, con il sistema delle regole, ruoli dell’amministratore delegato e del pre- esigenze di presidio del territorio rispetto sia relative ad aspetti economico-finanziari, sidente in un’unica persona agevola le scelte a quelle di massa critica negli investimenti e sia di business, sia di tutela dei clienti, ecc. e rafforza il potere decisionale del manage- sui mercati upstream. Terzo, rispondere a criteri di trasparenza ment, ma rischia di ridurre la capacità di in- Risulta evidente come gli approcci di corpo- e accountability verso tutti gli stakeholder, dirizzo e controllo del consiglio stesso. Una rate governance delle utilities quotate siano a partire dai cittadini che sono al contem- maggior presenza di consiglieri politici non del tutto differenti da quelli delle aziende po i mandanti dell’ente locale proprietario operativi rischia all’opposto di complicare di medie e piccole dimensioni con maggior (in quanto elettori) e i destinatari dei ser- e ritardare il processo decisionale. Un buon connotazione locale. Diverse sono le carat- vizi erogati (in quanto clienti dell’azienda). compromesso tra le due impostazioni può teristiche aziendali, la struttura della compa- Quarto, rappresentatività delle diverse com- essere quello di affiancare a queste due tipo- gine sociale, il rapporto con il/gli enti locali. ponenti territoriali e sociali, specie nel caso logie di amministratori, quella dei consiglieri Differenti sono anche gli obiettivi aziendali e di aggregazioni complesse. Ultimo, ma non indipendenti, che proprio nel caso delle pu- la visione del management e dell’ente circa la certo per importanza, l’adeguatezza al cor- blic utilities devono avere un ruolo rilevante mission dell’azienda. retto ed efficace svolgimento delle verifiche come garanti dell’interesse pubblico. È chiaro come il sistema di corporate gover- e dei controlli, sia formali sia sostanziali, delle Il ricorso al modello dualistico dovrebbe in- nance delle utilities quotate, pur nel rispon- attività e delle decisioni dell’impresa. In pra- vece rispondere all’esigenza di allungare la dere ai principi di responsabilità sociale, sia tica, è opportuno un monitoraggio continuo catena di governo, facilitando l’autonomia più vicino a quello delle quotate di altri set- dell’integrità dei comportamenti adottati, manageriale con la separazione della sede di tori che delle ex municipalizzate. Da questo dell’accuratezza della documentazione non formazione della decisione degli azionisti da punto di vista, le specificità del sistema italia- solo contabile e della valutazione dei rischi, quella di gestione. Il rischio, oltre a quello di no incidono anche sui modelli di governan- anche alla luce di quanto previsto dal d.lgs. processi decisionali più lenti e farraginosi è ce, che assumono grande rilevanza proprio 231/2001. che modelli di questo genere siano adottati in funzione dei peculiari processi di crescita È determinante la scelta degli strumenti di per ragioni di equilibrio tra le varie compo- delle local utilities nel nostro Paese. Nella indirizzo, decisione e controllo, sia a livello di nenti politiche e territoriali o, peggio, per realtà italiana sono rari i casi di acquisizione gruppo (data anche la crescente dimensione permettere nelle aggregazioni il manteni- tout court e la crescita è piuttosto realizzata delle imprese a seguito delle aggregazioni) mento di posizioni precedentemente acqui- con soluzioni cooperative e contrattate. sia di singola area territoriale o di business. site nelle aziende locali preesistenti. Questa La gestione delle alleanze e delle aggregazio- Sono necessari sistemi di misurazione delle soluzione può peraltro costituire una “stan- ni ha diversi profili di complessità, dovuti in performance e di rendicontazione sociale, za di compensazione” delle diverse istanze larga parte alle difficoltà di integrazione tra che non si limitino ai profili economico- politiche e sociali, mediandone gli effetti sul organizzazioni diverse, nelle quali le culture normale svolgimento della gestione. In altre finanziari, ma anche a quelli di soddisfazio- e le dinamiche organizzative possono essere parole, consentire una certa snellezza deci- ne dei clienti-cittadini, date le peculiarità distanti. La criticità della soluzione di gover- sionale senza rinunciare al controllo politico. di “concorrenza per il mercato” e non di nance è testimoniata dalla storia recente dei Questo richiede però una chiara e definita “concorrenza nel mercato” che caratteriz- processi aggregativi in Italia, spesso lenti e ripartizione dei ruoli e delle competenze za alcuni settori, quali quelli ambientali. Con tormentati proprio per le difficoltà di ac- tra i due organismi in modo da ridurre al lo sviluppo di sistemi di controllo non solo cordarsi sugli assetti di governance, primo minimo le duplicazioni e le reciproche inter- economico-finanziario, ma anche di valuta- aspetto insieme alla valutazione dei diversi ferenze. Da questo punto di vista assumono zione dei servizi, dovrebbero essere fissati apporti. grande rilevanza sia le previsioni statutarie standard minimi d’informazione ai cittadini. A questi potrebbero essere agganciati i si- che gli eventuali patti parasociali. Questi ul- Quale modello di governance stemi di controllo e incentivazione del ma- timi sono anche fondamentali nel definire per le local utilities? nagement. il peso effettivo dell’azionista pubblico e la Il panorama delle local utilities italiane evi- In concreto tutto ciò porta a diverse con- contendibilità o meno della società. denzia le specificità della governance in figurazioni sul piano formale: modello giu- queste imprese. Molteplici elementi devo- ridico (tradizionale, dualistico, monistico), Alcune conclusioni no entrare nella progettazione del sistema articolazione e composizione degli organi di In sintesi, emerge chiaramente come l’evo- di governo che, tanto nel disegno della sua governo, assetto del sistema di equilibrio dei luzione delle local utilities renda cruciale la architettura che nella scelta degli strumenti poteri, soluzioni e meccanismi di verifica e progettazione di un sistema di corporate go- deve soddisfare precisi criteri. Innanzitutto, controllo. vernance che equilibri l’interesse pubblico e i la capacità di competere dell’impresa e quin- Nel caso si scelga un modello tradizionale, principi di gestione industriale, distinguendo di tempestività e competenza nelle valuta- basato sul consiglio di amministrazione, il il momento di formulazione delle decisioni zioni e nelle scelte strategiche e gestionali. ruolo e le competenze dei consiglieri sono aziendali dalla rappresentanza politica. L’evo- - 57 -
luzione del settore, in particolare i processi • Bowie , Norman E. and R. Edward Free- • Grossi G.,“La corporate governance delle di aggregazione, incidono in maniera deter- man, Ethics and Agency Theory: An Introduc- aziende di servizio pubblico locale quota- minante sugli assetti di governance, tanto che tion, New York, Oxford University Press, te in Borsa”, Rivista italiana di ragioneria e talvolta si pone la domanda se la governance 1992. di economia aziendale, n. 7/8-2006. sia la soluzione o il problema nell’organizza- • Busco C., Giovannoni E., Riccaboni A., • Jensen Michael C., and William H. Meck- zione delle aggregazioni tra local utilities. “Dalla corporate all’integrated governance: ling. “Theory of the Firm, Managerial La trasformazione del settore e la quotazio- Il ruolo del controllo di gestione”, in Econo- Behavior, Agency Costs, and Ownership ne in Borsa hanno aumentato l’autonomia mia & Management, Etas, Milano, 3/2007. Structure”, Journal of Financial Economics 3 del management, soprattutto per le aziende • Cerrato D., Elefanti M., “La governance (October 1976). maggiori, riducendo in alcuni casi il peso del delle imprese pubbliche locali, in Mele R. • Marangoni A., ”Le utilities italiane ed eu- singolo ente locale, ma non per questo l’im- (a cura di), L’innovazione della governance e ropee, tra consolidamento e internaziona- portanza delle finalità di pubblica utilità.Tutto delle strategie nei settori delle public utilities, lizzazione”, Servizi e Società, Milano, 2007. ciò ha reso ancor più importante e comples- Il Mulino, Bologna, 2008. • Marangoni A., “Il consolidamento del sa la governance delle local utilities che, oltre • Cristofoli D., Valotti G., “Proprietà e mercato europeo delle utilities e le stra- a dover assolvere agli obblighi di indirizzo, corporate governance delle public uti- tegie competitive in Italia”, Management valutazione e controllo delle scelte strategi- lities”, in Economia & Management, Etas, delle utilities, n. 2/2006, Maggioli Editore. che e dei risultati economico-finanziari, deve Milano, 4/2007. • Marangoni A., “Alleanze e fusioni tra i assicurare un’adeguata accountability sugli • Dallocchio M., Romiti S., Vesin G., Public modelli di sviluppo nelle utilities alle pre- utilities. Creazione del valore e nuove strate- se con il mercato”, Management delle utili- aspetti sociali e ambientali. gie, Egea, Milano, 2001. ties, 2003, Maggioli Editore. • Elefanti M., La liberalizzazione dei servizi • Shankman Neil A. “Reframing the Debate Bibliografia pubblici locali, Milano, Egea, 2003. between Agency and Stakeholder Theo- • Airoldi G., “Assetti istituzionali e assetti • Elefanti M. (a cura di), L’evoluzione delle ries of the Firm”, Journal of Business Ethics, organizzativi”, in G. Costa, R.C.D. Naca- imprese pubbliche locali. Il caso Enìa, Il Mu- May 1999. mulli (a cura di), Manuale di organizzazio- lino, Bologna, 2006. • Valotti G., “I nuovi modelli di corporate ne aziendale, Utet, Torino, 1996. • Garlatti A., “Deregolamentazione e con- governance delle imprese pubbliche lo- • Badia F., Sistemi e strumenti di corporate correnza nei servizi pubblici: implicazioni cali”, in M. Elefanti, L’evoluzione delle im- governance nelle local utilities, F. Angeli Edi- strutturali per l’economia degli enti loca- prese pubbliche locali, Il Mulino, Bologna, tore, Milano, 2009. li”, Azienda Pubblica, n. 1-2, 2002. 2006. - 58 -
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