L'industria italiana della moda: analisi del settore tessile, abbigliamento e pelle - Servizio Studi e Ricerche - Aprile 2017
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L’industria italiana della moda: analisi del settore tessile, abbigliamento e pelle Servizio Studi e Ricerche – Aprile 2017
Classificazione del settore e principali risultati emersi • Lo studio ha l’obiettivo di analizzare il settore «moda», inteso come l’insieme delle attività economiche relative alle industrie tessili, dell’abbigliamento, articoli in pelle e simili. In base alla classificazione ISTAT, il settore così definito corrisponde alle divisioni ATECO 2007 CB 13,14 e 15, escludendo perciò altre attività come orologi, gioielli e prodotti di bellezza • L’industria della moda italiana, così come la manifattura nel suo complesso, sono state protagoniste negli ultimi anni di un profondo mutamento strutturale. In particolare si è ridotto significativamente il numero di aziende e di occupati, con un conseguente aumento del valore aggiunto per dipendente e della produttività del settore • Sul fronte delle esportazioni, l’industria della moda italiana mostra una crescita del valore esportato nell’orizzonte temporale 2011-2015. Tuttavia i dati del 2016, seppur provvisori, evidenziano un’inversione del trend, con un prezzo medio unitario in leggero calo dopo anni di crescita ininterrotta • I principali paesi di sbocco dell’industria della moda sono Francia, Germania e Stati Uniti, ma è la Cina a registrare il maggior incremento in termini di valore esportato (+206% tra il 2006 e il 2016) • Con riferimento al solo abbigliamento, le stime1 prevedono un sensibile aumento delle vendite al dettaglio nel mercato globale (a 2.600 miliardi di dollari nel 2025 dai 1.685 miliardi di dollari nel 2015). Le proiezioni confermano che i paesi a maggior potenziale di crescita sono Cina e India, seguiti da Brasile e Russia • Relativamente all’abbigliamento di lusso, il 2016 mostra tuttavia un rallentamento delle vendite sul mercato globale, rispetto alla crescita registrata negli anni precedenti • L’industria della moda italiana si conferma un comparto strategico nella manifattura nazionale, con un forte appeal internazionale. Il processo di efficientamento strutturale ha reso più competitivo il settore in un mercato caratterizzato da una forte concorrenza. Per il futuro sarà cruciale la capacità del settore di affermarsi nei paesi a forte crescita che possono essere decisivi nelle prospettive di un comparto ormai maturo 1 Wazir Analysis 2
Agenda • L’industria italiana della «moda»: tessile, abbigliamento e pelle all’interno del manifatturiero • La performance delle esportazioni • Fatturato globale delle vendite di abbigliamento • Il lusso da indossare 3
L’industria della moda nel settore manifatturiero italiano I numeri chiave dell’industria della moda italiana (2014) • La moda in Italia rappresenta un comparto strategico nella manifattura nazionale. In termini di Numero Fatturato Valore Aggiunto Numero di Imprese (Mln, €) (Mln, €) impiegati fatturato rappresenta circa il 9% e di occupati circa il 13% del totale manifatturiero Tessile 14.359 21.393 5.938 124.465 Abbigliamento 29.442 28.244 7.104 198.506 Pelle e accessori 15.436 29.031 7.060 141.062 Totale industria moda 59.237 78.667 20.102 464.033 Totale manifatturiero 396.422 867.515 204.054 3.654.887 Fatturato dell’industria della moda nella manifattura italiana (2014,%) Altre industrie manifatturiere 91% Tessile, 37% abbigliamento, Pelle e accessori 788,8 mld pelle e 78,6 mld accessori Abbigliamento 36% 9% Tessile 27% Fatturato Fonte: elaborazione Servizio Studi e Ricerche su dati Eurostat 4
Il riassetto strutturale dell’industria della moda italiana Indice del numero imprese (2010=100) Indice del numero dipendenti (2010=100) 102,0 105,0 100,0 100,0 98,0 • L’industria della moda e della Manifatturiero Manifatturiero 96,0 95,0 manifattura italiana sono state 94,0 -7,1% 90,0 -8,7% protagoniste di un profondo Industria della Industria della 92,0 -7,7 moda moda mutamento strutturale. In 90,0 85,0 -17,3 particolare si è ridotto 88,0 80,0 2010 2011 2012 2013 2014 significativamente il numero di 2010 2011 2012 2013 2014 aziende e di occupati. Di conseguenza è cresciuto il valore Indice del valore aggiunto (2010=100) Indice del valore aggiunto per dipende aggiunto per dipendente 110,0 120 migliorando la produttività del 18% 105,0 -0,1% 115 settore 100,0 Manifatturiero 110 10% -0.7% Manifatturiero 95,0 105 90,0 Industria della Industria della 100 moda moda 85,0 95 80,0 90 2010 2011 2012 2013 2014 2010 2011 2012 2013 2014 Fonte: elaborazione Servizio Studi e Ricerche su dati Eurostat 5
L’industria della moda italiana cresce in termini di fatturato mentre rallenta la produzione Indice del fatturato (2010=100) Indice della produzione (2010=100) -1,5% +1% 92,0 92,2 92,5 94,5 118,7 117,8 85,2 85,1 84,2 82,9 105,7 106,8 75,3 101,6 101,7 100,8 99,2 99,1 71,6 96,9 Prodotti tessili Abbigliamento Articoli in pelle Industria della Totale Prodotti tessili Abbigliamento Articoli in pelle Industria della Totale moda manifatturiero moda manifatturiero 2015 2016 2015 2016 • L’industria della moda mostra nel 2016 una leggera crescita del fatturato soprattutto grazie alla performance dell’abbigliamento Fonte: elaborazione Servizio Studi e Ricerche su dati Eurostat 6
Agenda • L’industria italiana della «moda»: tessile, abbigliamento e pelle all’interno del manifatturiero • La performance delle esportazioni • Fatturato globale delle vendite di abbigliamento • Il lusso da indossare 7
Le esportazioni della moda italiana Esportazioni di prodotti tessili in valore e prezzo medio unitario (mln €; €/kg) 9.862,0 10,6 10,5 9.860,0 10,4 Esportazioni dell’industria della moda in valore e prezzo medio unitario (mln €; €/kg) 9.858,0 10,2 10,2 15,8% 19,2% 9.858 9.861 9.856,0 10,0 50.000 29,8 30,3 30,1 31 2015 2016 provvisorio 29,0 30 48.000 Export Eur/kg (asse dx) 27,4 29 46.000 28 27 Esportazioni di abbigliamento in valore e prezzo medio 44.000 25,2 unitario (mln €; €/kg) 26 42.000 25 19.600,0 47,0 46,9 24 19.400,0 40.000 46,5 41.979 43.101 44.975 47.235 48.033 48.631 23 38.000 22 19.200,0 46,1 46,0 2011 2012 2013 2014 2015 2016 19.000,0 provvisorio 19.054 19.499 18.800,0 45,5 Export Eur/kg (asse dx) 2015 2016 provvisorio Export Eur/kg (asse dx) • Le esportazioni nel settore della moda italiana mostrano una buona Esportazioni articoli in pelle in valore e prezzo medio unitario performance sia in termini nominali che reali (mln €; €/kg) • Tuttavia occorre sottolineare la stabilizzazione in termini reali del 19.300,0 33,9 34,0 prezzo medio unitario dal 2014 al 2016 33,8 19.200,0 • Nell’ultimo anno il prezzo medio unitario è sceso sia per 33,4 33,6 l’abbigliamento che per il tessile. In controtendenza solo gli articoli in 19.100,0 33,4 19.122 19.271 33,2 pelle 19.000,0 33,0 2015 2016 provvisorio Export Fonte: elaborazione Servizio Studi e Ricerche su dati Istat, Coeweb Eur/kg (asse dx) 8
Esportazioni: i principali paesi di sbocco dell’industria della moda italiana Classifica dei principali paesi di sbocco (2006-2016) Esportazioni del settore moda per principale paese di sbocco (mld/€) 2016 5,1 2006 4,5 provvisorio 4,1 4,3 3,8 1 Germania Francia 2,9 3,1 2 Francia Germania 2,5 2,4 2,2 1,7 3 Stati Uniti Stati Uniti 0,6 4 Spagna Regno Unito 5 Regno Unito Spagna Francia Germania Regno Unito Spagna Stati Uniti Cina 6 Cina Cina 2006 2016 provvisorio Prezzo medio unitario delle esportazioni per principale paese di sbocco (€/kg) • Le esportazioni per paese di sbocco 56 mostrano Francia, Germania e Stati Uniti 42 41 come principali partner commerciali per 32 l’industria della moda 22 23 17 23 19 20 16 • Tuttavia è la Cina a registrare il maggior 5 incremento: +206% in dieci anni tra il 2006 e il 2016 Stati Uniti Regno Unito Francia Germania Spagna Cina 2006 2016 provvisorio Fonte: elaborazione Servizio Studi e Ricerche su dati Istat, Coeweb 9
Agenda • L’industria italiana della «moda»: tessile, abbigliamento e pelle all’interno del manifatturiero • La performance delle esportazioni • Fatturato globale delle vendite di abbigliamento • Il lusso da indossare 10
Fatturato globale delle vendite di abbigliamento al dettaglio e proiezioni al 2025 Fatturato globale vendite di abbigliamento al dettaglio Fatturato delle vendite di abbigliamento al dettaglio per area geografica (Mld $) (2015, %) Altro Eu-28 30% 21% 2.600 USA 54% Canada 19% 1.685 1% Russia 2% Brasile Cina 3% India Giappone 14% 4% 6% 2015 2025E Proiezioni delle vendite di abbigliamento al dettaglio per area geografica (Mld $) 746 615 510 • Il mercato globale dell’abbigliamento valeva quasi 390 385 1.700 miliardi di dollari nel 2015 e le stime prevedono 350 315 237 che raggiungerà i 2.600 miliardi di dollari entro il 2025 180 93 105 59 56 90 40 59 • Le principali aree geografiche di riferimento sono Stati 25 30 Uniti ed Europa, ma i paesi a maggior potenziale sono Eu-28 USA Cina Giappone India Brasile Russia Canada Altro Cina e India 2015 2025E Fonte: elaborazione Servizio Studi e Ricerche su dati Wazir Analysis 11
Spesa procapite per abbigliamento nel 2015 e stime 2025 Spesa procapite annua per abbigliamento ($) Incremento atteso della spesa in abbigliamento (%,2015-2025) 1116 173% 978 153% 855 736 766 768 693 683 404 435 390 282 50% 270 38% 172 123 16% 14% 12% 11% 45 USA Giappone Eu-28 Canada Russia Brasile Cina India India Cina Brasile Russia Giappone USA Canada Eu-28 2015 2025 • In termini di spesa procapite Stati uniti e Giappone sono i paesi in cui è stato speso di più nel 2015, tuttavia in termini prospettici sono India e Cina le nazioni in cui è attesa la maggiore crescita degli acquisti procapite Fonte: elaborazione Servizio Studi e Ricerche su dati Wazir Analysis 12
Agenda • L’industria italiana della «moda»: tessile, abbigliamento e pelle all’interno del manifatturiero • La performance delle esportazioni • Fatturato globale delle vendite di abbigliamento • Il lusso da indossare 13
Il mercato del lusso “da indossare” 1/2 Fatturato globale dei beni di lusso da indossare (mld/€) Ripartizione del fatturato 2016 per area geografica e provenienza del consumatore -1% 251 249 218 224 212 192 Altro 18% 173 Altro 18% Cina 7% Giappone 9% Cina 30% Stati Uniti 33% Giappone 11% 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016E Stati Uniti 23% Europa 33% • Il fatturato globale dei beni di lusso da indossare mostra nel 2016 una Europa 19% stabilizzazione rispetto alla crescita degli anni precedenti. I mercati di riferimento sono Europa e Stati Uniti. Tuttavia in termini di provenienza del Fatturato per regione Provenienza Consumatori consumatore sono i cinesi ad aver acquistato di più, generando circa il Europa USA Giappone Cina Altro 30% del fatturato 2016 Fonte: elaborazione Servizio Studi e Ricerche su dati Bain Company e Fondazione Altagamma 14
Il mercato del lusso “da indossare” 2/2 Composizione del fatturato dei beni di lusso personali Categoria di beni di lusso per categoria Variazione % 2016 su 2015 personali Accessori +1% 251 mld € 249 mld € Abbigliamento -4% 4% 4% 21% Gioielli e orologi -5% 20% Prodotti di bellezza +4% 22% 22% Altro -2% 24% 23% • Tra i beni di lusso da indossare l’abbigliamento e gli accessori rappresentano circa il 53% del fatturato. In termini di performance i dati 29% 30% del 2016 mostrano una crescita degli accessori e prodotti di bellezza, mentre arretrano abbigliamento, gioielli e orologi 2015 2016E Accessori Abbigliamento Gioielli e orologi Bellezza Altro Fonte: elaborazione Servizio Studi e Ricerche su dati Bain Company e Fondazione Altagamma 15
Contatti Area Research & Investor Relations Email: servizio.research@mps.it Autore Paolo Ceccherini Email: paolo.ceccherini@mps.it Tel:+39 0577-298424 Disclaimer This analysis has been prepared solely for information purposes. This document does not constitute an offer or invitation for the sale or purchase of securities or any assets, business or undertaking described herein and shall not form the basis of any contract. The information set out above should not be relied upon for any purpose. Banca Monte dei Paschi has not independently verified any of the information and does not make any representation or warranty, express or implied, as to the accuracy or completeness of the information contained herein and it (including any of its respective directors, partners, employees or advisers or any other person) shall not have, to the extent permitted by law, any liability for the information contained herein or any omissions therefrom or for any reliance that any party may seek to place upon such information. Banca Monte dei Paschi undertakes no obligation to provide the recipient with access to any additional information or to update or correct the information. This information may not be excerpted from, summarized, distributed, reproduced or used without the consent of Banca Monte dei Paschi. Neither the receipt of this information by any person, nor any information contained herein constitutes, or shall be relied upon as constituting, the giving of investment advice by Banca Monte dei Paschi to any such person. Under no circumstances should Banca Monte dei Paschi and their shareholders and subsidiaries or any of their employees be directly contacted in connection with this information 16
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