La Cooperazione Territoriale Europea 2014- 2020 - L'esempio della Regione Emilia-Romagna - Unione ...

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La Cooperazione Territoriale Europea 2014- 2020 - L'esempio della Regione Emilia-Romagna - Unione ...
La Cooperazione Territoriale Europea 2014-
2020
L’esempio della Regione Emilia-Romagna
La Cooperazione Territoriale Europea 2014- 2020 - L'esempio della Regione Emilia-Romagna - Unione ...
La Cooperazione Territoriale Europea - Cos’è
• La Cooperazione Territoriale Europea (CTE) è uno dei due obiettivi della
  programmazione dei Fondi di Sviluppo e Investimento Europei (SIE) 2014-2020
• Mira a rafforzare la coesione economica, sociale e territoriale correggendo i
  principali squilibri regionali all'interno dell'Unione, in particolare attraverso le
  risorse del Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR), e concorre al
  raggiungimento degli obiettivi della strategia Europa 2020:
    •   crescita e occupazione
    •   lotta contro i cambiamenti climatici
    •   riduzione della dipendenza energetica
    •   riduzione della povertà e dell’esclusione sociale.
• In particolare l'obiettivo prefigge di intensificare la cooperazione a tre livelli:
     • cooperazione transfrontaliera mediante programmi congiunti
     • cooperazione a livello delle zone transnazionali
     • reti di cooperazione e scambio di esperienze sull'intero territorio dell'Unione
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La Cooperazione Territoriale Europea - Cos’è
La Cooperazione territoriale europea (CTE) incoraggia i territori di diversi Stati
membri a cooperare mediante la realizzazione di progetti congiunti, lo scambio di
esperienze e la costruzione di reti

Le componenti della Cooperazione territoriale europea (CTE) sono tre:
• la cooperazione transfrontaliera fra regioni limitrofe mira a promuovere lo
  sviluppo regionale integrato fra regioni confinanti aventi frontiere marittime e
  terrestri in due o più Stati membri o fra regioni confinanti in almeno uno Stato
  membro e un paese terzo sui confini esterni dell'Unione diversi da quelli
  interessati dai programmi nell'ambito degli strumenti di finanziamento esterno
  dell'Unione
• la cooperazione transnazionale su territori transnazionali più estesi, che
  coinvolge partner nazionali, regionali e locali (Strategie Macroregionali)
• la cooperazione interregionale che coinvolge tutti i 28 Stati membri dell’Unione
  Europea e mira a rafforzare l'efficacia della politica di coesione, promuovendo lo
  scambio di esperienze, l’individuazione e la diffusione di buone prassi.
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L’evoluzione della cooperazione territoriale europea

                                                                Obiettivo della
  2000-     Iniziativa    2007-      Obiettivo 3      2014-   politica di coesione
          Comunitaria             della politica di              con specifico
  2006     Interreg III   2013       coesione         2020     inquadramento
                                                                    giuridico
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Fondi SIE: filiera di programmazione europea
           Regolamenti
            comunitari
         Quadro strategico
         comune europeo

            Accordi di
           partenariato

             Programmi
            (PC,PON,POR)

            Operazioni
            (progetti)
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Pacchetto legislativo Coesione
                                (GU UE L 347 del 20/12/2013)
Regolamento UE n. 1299/2013
Recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale
all'obiettivo di cooperazione territoriale europea
Regolamento UE n. 1303/2013
Disposizioni comuni (FONDI SIE) Fondo europeo di sviluppo regionale, Fondo sociale
europeo, Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e l Fondo
europeo per gli affari marittimi e la pesca compresi nel quadro strategico comune e
disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo,
sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca
Regolamento UE n. 1301/2013
Relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e a disposizioni specifiche concernenti
l'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione"
Regolamento UE n. 1304/2013
Relativo al Fondo sociale europeo.
Regolamento UE n. 1302/2013
che modifica il regolamento (CE) n. 1082/2006 relativo a un gruppo europeo di
cooperazione territoriale (GECT) per quanto concerne il chiarimento, la semplificazione e
il miglioramento delle norme in tema di costituzione e di funzionamento di tali gruppi
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Quadro di riferimento per la CTE

REGOLAMENTO DELEGATO (UE) N. 481/2014 DELLA COMMISSIONE
norme specifiche in materia di ammissibilità delle spese per i programmi di cooperazione

 DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE (2014/388/UE) che stabilisce l'elenco
delle regioni e delle zone ammissibili a un finanziamento del Fondo europeo di sviluppo
regionale nel quadro delle componenti transfrontaliere e transnazionali dell'obiettivo di
cooperazione territoriale europea per il periodo 2014-2020

DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE (2014/366/UE) che istituisce l'elenco dei
programmi di cooperazione e indica l'importo globale del sostegno complessivo del Fondo
europeo di sviluppo regionale per ciascun programma nell'ambito dell'obiettivo
«Cooperazione territoriale europea» per il periodo 2014-2020
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Il Quadro Strategico Comune Europeo

Allegato 1 al Regolamento contenente le disposizioni comuni a tutti I
Fondi SIE

Fornisce orientamenti strategici per conseguire un approccio di sviluppo
integrato utilizzando i fondi SIE in coordinamento con altri strumenti e
politiche dell'Unione, in linea con gli obiettivi della Strategia Europa 2020.

Contenuto:
  • I meccanismi per garantire il contributo dei fondi alla strategia UE
     2020
  • Le disposizioni volte a promuovere un uso integrato dei fondi SIE
  • I principi orizzontali
  • Le modalità per affrontare le principali sfide territoriali,
     demografiche, delle regioni periferiche
  • I settori prioritari per le attività di cooperazione a titolo dei fondi
     SIE, tenendo conto, se del caso, delle strategie macro-regionali e di
     quelle relative ai bacini marittimi
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Accordo di Partenariato (AdP)
                          art.15 Reg. (UE) 1303/2013
• Sostituisce il Quadro Strategico nazionale (QSN) della programmazione 2007/2013
• Stabilisce le modalità adottate dal Paese per l’allineamento con la Strategia europea
  Europa 2020
• Fornisce indicazioni sull’utilizzo coordinato dei 5 fondi SIE (FESR, FSE, FEASR, FEAMP,
  FC) sul territorio nazionale
• Sviluppa analisi disparità, esigenze di sviluppo, potenziale di crescita del Paese con
  riferimento agli obiettivi tematici individuati dai Regolamenti ed dal Quadro
  Strategico Comune
• Propone la ripartizione indicativa risorse UE per obiettivo tematico e sintesi dei
  risultati attesi
• Illustra disposizioni volte a garantire approcci integrati per lo sviluppo territoriale di
  specifiche aree
• Fornisce elenco dei programmi operativi (PON e POR) che saranno attivati
• Disposizioni per garantire una efficace utilizzo dei Fondi (verifica condizionalità ex
  ante, rafforzamento capacità amministrativa)
• Disposizioni per attuazione codice di condotta del partenariato
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Accordo di Partenariato - ITALIA
Approvato 29 ottobre 2014 - Decisione di esecuzione della CE C(2014) 8021

Per il periodo 2014/2020 sono stanziati
• 32,2 miliardi EUR per la politica di coesione (FESR, FSE), compresi 567 milioni EUR per
  l’Iniziativa a favore dell’occupazione giovane e 1,1 miliardo EUR per la cooperazione
  territoriale.
• 10,4 miliardi EUR del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) sono stati
  destinati allo sviluppo del settore agricolo e delle aree rurali
• 537,3 milioni EUR di dotazione per il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca
  (FEAMP)
L’ AdP si concentra su 5 priorità nazionali
• Creazione di un contesto imprenditoriale orientato all’innovazione
• Realizzazione di infrastrutture per la crescita economica, l’occupazione, la gestione delle
  risorse ambientali
• Promozione di una maggiore partecipazione al mercato del lavoro, sostegno
  all’inclusione sociale e miglioramento capitale umano.
• Supporto all’efficienza ed efficacia della PA
• Rafforzamento organismi preposti alla gestione dei Fondi
CTE e Accordo di Partenariato - ITALIA

L’Italia ha ottenuto l’allocazione più elevata di risorse finanziarie per la Cooperazione
territoriale, pari a 1.136,7 milioni di euro a prezzi correnti (in ragione della elevata quota
di popolazione residente nelle aree eleggibili) e successivamente destinata ai diversi
programmi CTE.

Per la CTE, l ’Accordo di Partenariato a livello nazionale :
• fa riferimento specifico alle Strategie Macro-regionali europee (EUSAIR ed EUSALP) ed
  ai Programmi CTE considerati «risorsa importante a sostegno dello sviluppo dei
  territori italiani, in termini quantitativi e qualitativi»
• prevede di proseguire l’attività del Gruppo di coordinamento strategico nazionale per la
  cooperazione territoriale;
• conferma l’operatività di Comitati nazionali per ciascuno dei Programmi interregionali e
  transnazionali ai quali partecipa l’Italia e per il Programma transfrontaliero Italia-Croazia;
• esplicita l’opportunità di favorire la partecipazione delle Autorità di Gestione dei
  Programmi CTE alle sedute dei Comitati di Sorveglianza dei Programmi Obiettivo
  Investimenti per la crescita e l’occupazione.
Obiettivi Tematici (OT) Reg. (UE) 1303/2013 art. 9

OT 1    Ricerca e innovazione

                                                    Trasporto sostenibile e rimozione
                                            OT 7    delle strozzature nelle principali
                                                    infrastrutture di rete
       TIC - Tecnologie dell'informazione
OT 2
       e della comunicazione
                                                    Occupazione e sostegno alla
                                            OT 8    mobilità dei lavoratori
       Competitività delle Piccole e
OT 3
       Medie Imprese (PMI)

                                             OT 9   Inclusione sociale e lotta alla
       Transizione verso un'economia a              povertà
OT 4   basse emissioni di carbonio

                                                    Istruzione, competenze e
                                            OT 10
        Adattamento ai cambiamenti                  apprendimento permanente
OT 5    climatici, prevenzione e gestione
        dei rischi
                                                    Potenziamento della capacità
                                            OT 11   istituzionale e amministrazioni
       Tutela dell'ambiente ed efficienza           pubbliche
OT 6
       delle risorse
Priorità d’investimento FESR Reg (UE) 1301/2013 art.5

OT 1 Ricerca e innovazione     PI 1a - potenziamento infrastruttura di ricerca e
                               innovazione, promozione centri di eccellenza
                               PI 1b - promozione investimenti delle imprese in R&S
                               sviluppando collegamenti e sinergie fra imprese, centri di
                               ricerca e sviluppo
OT 6 Tutela dell’ambiente e    PI 6a - Investimenti nel settore rifiuti
uso efficiente delle risorse   PI 6b - investimenti nel settore dell’acqua
                               PI 6c - conservazione, protezione, sviluppo patrimonio
                               naturale e culturale
                               PI 6d - protezione e ripristino della biodiversità, dei suoli
                               e promozione dei servizi per gli ecosistemi (Natura 2000 e
                               infrastrutture verdi)
                               PI 6e - miglioramento ambiente urbano
                               PI 6f - promozione tecnologie innovative per la tutela
                               dell’ambiente (rifiuti, acqua, suolo, inquinamento
                               atmosferico)
                               PI 6g - sostegno alla transizione industriale, promozione
                               crescita verde, eco innovazione
I Programmi CTE Reg.(UE) 1299/2013
Ciascun programma insiste su un’area di cooperazione predeterminata :
▪ è elaborato secondo un modello (Template), adottato dalla Commissione
  Europea sviluppando gli elementi specificati all’art.8, Reg. CTE 1299/2013;
▪ esplicita e motiva le scelte strategiche (obiettivi tematici, Priorità di
  investimento, obiettivi specifici) (art.8)
▪ descrive esempi di azioni da sostenere, la tipologia dei beneficiari ed i principi
  guida per la selezione delle operazioni;(art.8)
▪ indica le disposizioni di attuazione: funzionamento delle Autorità comuni,
  procedure per la costituzione del segretariato congiunto, descrizione delle
  modalità di gestione e di controllo, condizioni di attuazione per le risorse
  ENI/IPA laddove previste (Art. 26), operatività del Comitato di Sorveglianza,
▪ indica, se pertinente, come concorre ad attuare le strategie macroregionali e di
  bacino marittimo rilevanti;
▪ può prevedere l’ammissibilità di operazioni , dettandone le condizioni, al di
  fuori dell’area programma (art. 20);
Programma di cooperazione territoriale - quadro logico

                                                                        Obiettivo generale
                                                                  Mission del programma

               Obiettivo Tematico       Obiettivo Tematico         Obiettivo Tematico        Obiettivo Tematico     Assistenza
                Asse prioritario 1          Asse prioritario 2      Asse prioritario 3       Asse prioritario 4      Tecnica

        Priorità di            Priorità di                Priorita di
      investimento           investimento               investimento
        Obiettivo              Obiettivo                   Obiettivo
       specifico 1            specifico 2                 specifico 3

           Elenco
      esemplificativo
          di azioni
         oggetto di
       sostegno del                                                               Obiettivi tematici e Priorità investimento da
        programma                                                                 menù di opzioni da Reg. UE 1303/2013
Le aree di cooperazione territoriale 2014 – 2020   Allocazione FESR - Italia   Totale FESR per Programma
                    in Italia                         (in milioni di euro)             Operativo
                                                                                   (in milioni di euro)
                      Italia-Slovenia                       66,02                        77,929
                    Italia-Francia Alpi                     127,32                      198,918
                 Italia-Francia marittimo                   138,25                      169,657
                      Italia-Svizzera                       100,22                      100,221
                      Italia-Austria                        54,88                        82,238
                       Italia-Grecia                        76,18                       105,699
                       Italia-Malta                         29,66                        43,952
                      Italia -Croazia                       172,06                      201,357

            IPA CBC Italia-Albania-Montenegro                39,4                        39,400

                Adriatico Ionico ADRION                     57,11                        83,467
                    Europa Centrale                         38,35                       246,581
                     Mediterraneo                           113,68                      224,308
                      Spazio Alpino                         42,07                       116,670
                      Italia-Tunisia                        16,67
                ENI Bacino mediterraneo                     64,86
                    Interreg Europe
                                                                                       359,326
                       URBACT III
                                                   Non prevista allocazione             74,301
                        ESPON III
                                                          specifica                    41,377
                       Interact III
                                                                                       39,392
Quadro degli OT e PI nei Programmi CTE di interesse per la Regione ER

Programmi       Obiettivi Tematici                                 Priorità di investimento
                                                                                                                11
                                                                                                                (art
MED         1       4       6             11        1b        4c   4e        6c   6d                             7
                                                                                                                Reg
                                                                                                                CTE)

Europa      1       4       6   7                   1b        4c   4e        6c        6e             7b   7c
Centrale
                                                                                                                11
                                                                                                                (art
                                                                                                                 7
ADRION      1               6   7         11        1b                       6c   6d                       7c
                                                                                                                Reg
                                                                                                                CTE)

Italia-     1           5   6   7                   1b                  5a   6c   6d        6f             7c
Croazia
INTERREG
            1 3     4       6                  1a   1b   3d        4e        6c                  6g
Europe

ESPON                                     11                                                                    11

                2       5
URBACT      1
                3
                    4
                        7
                            6       8   9 11                                                                    11
Programma CTE – schema di gestione
                   Commissione             Stati Partner
                   Europea                 di programma

Autorità di
certificazione
                     Autorità di     JS segretariato          Comitato di
Autorità di          gestione      congiunto                  sorveglianza
Audit
                                                       CP           CN

                                                       CP           CN
         Progetti
                                                       CP
               LP                                                   CN
               000
                                       Organismi di
                                       controllo 1° livello                  CN: Comitato nazionale
PP            PP           PP          nazionali
                                                                             CP: Contact Point
Progetti CTE – importante da sapere
• Le operazioni (progetti CTE) finanziate, sono selezionate attraverso l’emanazione di bandi
  sovranazionali ed un processo di valutazione ed approvazione da parte degli organi di programma
  (Comitato di Sorveglianza)
• I progetti sviluppano forme di collaborazione e di investimento congiunto in diversi settori di
  intervento, fra soggetti Pubblici e, in taluni casi, privati di almeno due Stati diversi
• Sono finanziati, di norma, per l’85% dai fondi UE e per il restante 15% da cofinanziamento
  nazionale tramite il meccanismo del rimborso sulla base di spese sostenute, validate e
  rendicontate
• Ogni progetto ha un Capofila responsabile che firma un contratto di esecuzione (Subsidy
  contract) con l’AdG ed è beneficiario diretto delle quote di cofinanziamento europeo.
• Il Capofila corrisponde ai partner le relative quote di finanziamento sulla base di un accordo di
  progetto (partnership agreement)

Per l’Italia nel periodo 2014-2020:
• Il cofinanziamento nazionale sarà assicurato da un Fondo di rotazione esclusivamente per
  soggetti pubblici.
• Sistema decentralizzato dei controlli di 1° livello (tranne alcuni programmi transfrontalieri).
  Validazione e certificazione delle spese a carico di ogni singolo progetto e validazione del
  controllore da parte di una commissione ad hoc del sistema di controllo nazionale
I programmi CTE di interesse per la Regione ER

I Programmi CTE 2014-2020 in Emilia-Romagna
Aree CTE 2014/2020

                                Central Europe 2020
Adriatico Ionico

                                      med
Italia-Croazia
Programma MED 2014-2020

               13 Stati che si affacciano sulla costa Mediterranea
                   3 Paesi candidati/potenziali candidati UE
                       3 nuove Regioni

Autorità di Gestione : Région Provence-Alpes-Cote d’Azur
Programma MED: obiettivo generale

Promuovere una crescita sostenibile nel bacino
mediterraneo favorendo pratiche innovative e un
utilizzo ragionevole delle risorse (energia, acqua,
risorse marittime) e favorendo altresì l’integrazione
sociale con la cooperazione territoriale e integrata.
Programma MED: obiettivi tematici ed assi prioritari

Obiettivi tematici                 Assi prioritari
OT 1 - Ricerca                     Promuovere la capacità di
                                   innovazione dell’area per una
                                   crescita intelligente e sostenibile
OT 4 – Transizione verso           Favorire strategie a
un'economia a basse emissioni di   basse emissioni di carbonio e
carbonio                           l’efficienza energetica in determinati
                                   territori: città, isole, territori remoti

OT 6 - Ambiente                    Proteggere e
                                   promuovere le risorse
                                   naturali e culturali
OT 11 – Governance                 Rafforzare la governance
                                   mediterranea
Programma MED: obiettivi specifici                                              FESR
                                                                                                          M Euro
  AP1 Promuovere la
capacità di innovazione
      dell’area per una        • OS 1.1 Accrescere le attività transnazionali dei clusters e reti         71,78
  crescita intelligente e               innovative nei settori chiave dell’area
             sostenibile:
                         i

 AP2 Favorire strategie        • OS 2.1 Accrescere la capacità di gestione energetica degli edifici
    a basse emissioni di                 pubblici a scala transnazionale
             carbonio e                                                                                   44,86
                               • OS 2.2 Accrescere le quote di fonti energetiche locali
l’efficienza energetica in            rinnovabili nei piani e strategie dei territori specifici
              determinati             basati su un mix energetico
    territori: città, isole,   • OS 2.3 Accrescere la capacità di utilizzo dei sistemi a
          territori remoti             bassa emissione di carbonio e le connessioni
                                       multimodali tra loro

                               • OS 3.1 Rafforzare le politiche di sviluppo sostenibile per la
                                        valorizzazione delle risorse naturali e culturali nelle aree      76,27
      PA3 Proteggere e
                                        costiere e adiacenti alle aree marittime
 promuovere le risorse         • OS 3.2 Mantenere la biodiversità e gli ecosistemi naturali rafforzando
    naturali e culturali :              la gestione e le relazioni tra aree protette

                               • OS 4.1 Sostenere il processo di rafforzamento del quadro
      PA4 Rafforzare la                  multilaterale di coordinamento nel mediterraneo con risposte     17,94
           governance                    congiunte alle sfide comuni
        mediterranea :
Programma CENTRAL EUROPE 2014/2020

o 9 Stati Membri (Austria, Croatia, the
  Czech Republic, Germany, Hungary,
  Italy, Poland, Slovakia, Slovenia)
o 77 regioni NUTS 2
o Popolazione di 143 milioni (un quarto
  della popolazione europea)
o 8 città con più di 1 milione di abitanti

Autorità di Gestione: City of Vienna (AU)
Programma Central Europe: obiettivi tematici ed assi
                   prioritari

Obiettivi tematici                 Assi prioritari
OT 1 - Ricerca                     Cooperare nell’innovazione per
                                   rendere l’area più competitiva

OT 4 – Transizione verso           Cooperare nelle strategie di
un'economia a basse emissioni di   riduzione delle emissioni di
carbonio                           carbonio nell’area

                                   Cooperare nel contesto delle risorse
OT 6 - Ambiente                    naturali e culturali per una crescita
                                   sostenibile dell’area
                                   Cooperare nei trasporti per
OT 7– Trasporti                    promuovere e migliorare i
                                   collegamenti nell’area
FESR
                       Programma Central Europe: obiettivi specifici                                    M Euro
                   AP1:      • OS 1.1 Migliorare i collegamenti tra gli attori dei sistemi innovativi
          CooCooperare                per rafforzare la capacità di innovazione regionale
                             • OS 1.2 :Migliorare capacità e competenze imprenditoriali per             69,04
   nell’innovazione per
     rendere l’area più               l’innovazione economica e sociale
           competitiva i

                             • OS 2.1 Sviluppare ed adottare soluzioni per aumentare
                    PA2:              l’efficienza energetica e l’uso di energia rinnovabile nelle
                                      infrastrutture pubbliche
          Cooperare nelle
                             • OS 2.2 Migliorare le strategie di pianificazione energetica
    strategie di riduzione                                                                              44,38
                                     territoriale a basso consumo di carbonio e le politiche a
        delle emissioni di
                                     sostegno della mitigazione del cambiamento climatico
       carbonio nell’area
                             • OS 2.3 Migliorare la capacità di pianificazione della mobilità a
                                      basse emissioni di CO2 nelle aree funzionali urbane

                             • OS 3.1 Migliorare le capacità di gestione ambientale integrata
                                       per la protezione e l’uso sostenibile delle risorse naturali e
                   PA3:                del patrimonio culturale
        Cooperare nelle      •   OS 3.2 Aumentare le capacità per un uso sostenibile del
  strategie di riduzione                                                                                88,76
                                       patrimonio culturale e delle risorse
      delle emissioni di
     carbonio nell’area      •   OS 3.3 Migliorare la gestione ambientale delle aree urbane
                                       funzionali per renderli luoghi più vivibili
                             •   OS 4.1 Migliorare la pianificazione e il coordinamento dei sistemi
                   PA4:                regionali di trasporto passeggeri per una migliore connessione
                                       con i collegamenti nazionali e le reti di trasporto europee
Cooperare nei trasporti                                                                                 29,58
      per promuovere e       •   OS 4.2 Migliorare il coordinamento tra stakeholders del trasporto
             migliorare i              merci per aumentare le soluzioni di trasporto merci
  collegamenti nell’area               multimodale ecocompatibile
Programma Central Europe: dati sul primo bando
•   Disponibilità bando 80 MIO euro
•   620 progetti presentati
•   3.507 potenziali beneficiari per una richiesta complessiva di 1,2 miliardi di euro (15 volte maggiore dei fondi disponibili)
•   Italia è rappresentata dal 19% di partners (669) e 184 proposte come LP
•   ER è rappresentata da 219 partners presenti in 161 progetti

Selezione finale in corso (decisione 14 aprile 2016) : circa 32/35 progetti

Tipologie di partner dell’ER:
•   Direzioni settoriali Regione Emilia-Romagna
•   EELL (Provincie, Città metropolitana di BO, Comuni, Unioni di Comuni)
•   Agenzie e Istituti regionali (ARPA ER, IBACN)
•   Agenzie e Fondazioni regionali
•   Sistema universitario (univ.BO, MO-RE, FE)
•   Centri di ricerca
•   Agenzie di sviluppo locale
•   Sistema associativo (CNA regionale, Unione reg. Camere di Commercio, Confcoop.ve)
•   Altre Agenzie locali
•   Società private
Programma Italia Croazia 2014 -2020
Area di Programma: 85.562 km2
• 8 Contee Croate
• 25 Territori provinciali italiani

Popolazione: 12.465.861

Dotazione finanziaria FESR: € 201,357,220

Autorità di Gestione : Regione Veneto
Programma Italia-Croazia: obiettivi tematici, priorità di investimento

Obiettivi tematici            Assi prioritari
OT 1 - Ricerca e              PI 1b      Promuovere gli investimenti delle imprese in R&I, le sinergie tra aziende,
Innovazione                              centri di ricerca e alta formazione, per lo sviluppo di servizi, il trasferimento di
                                         tecnologie, innovazione sociale, ecoinnovazione, le applicazioni nei servizi
                              pubblici
OT 5 – Adattamento al         IP 5A - Promuovere l'adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la
cambiamento climatico la      gestione dei rischi sostenendo investimenti riguardanti l'adattamento al cambiamento
prevenzione e la gestione     climatico, compresi gli approcci basati sugli ecosistemi
dei rischi                    IP 6C - Preservare e tutelare l'ambiente e promuovere l'uso efficiente delle risorse
                              conservando, proteggendo, promuovendo e sviluppando il patrimonio naturale e
                              culturale
                              IP 6D - Preservare e tutelare l'ambiente e promuovere l'uso efficiente delle risorse
                              proteggendo e ripristinando la biodiversità e i suoli, e promuovendo i servizi per gli
OT 6 - Ambiente               ecosistemi, anche attraverso NATURA 2000 e l'infrastruttura verde
                              IP 6F - Preservare e tutelare l'ambiente e promuovere l'uso efficiente delle risorse
                              promuovendo tecnologie innovative per migliorare la tutela dell'ambiente e l'uso
                              efficiente delle risorse nel settore dei rifiuti, dell'acqua e con riguardo al suolo o per
OT 7– Trasporti               ridurre l'inquinamento atmosferico

                              IP 7C - Promuovere sistemi di trasporto sostenibili ed eliminare le strozzature nelle
                              principali infrastrutture di rete sviluppando e migliorando
                              sistemi di trasporto sostenibili dal punto di vista dell'ambiente (anche a bassa rumorosità)
                              e bassa emissione di carbonio, inclusi vie navigabili
OT 11 – Capacity Buliding     interne e trasporti marittimi, porti, collegamenti multimodali e infrastrutture aeroportuali,
???                           al fine di favorire la mobilità regionale e locale
                              sostenibile
ITALIA - CROAZIA: Autorità di Gestione Regione Veneto

Adriatico Ionico ADRION: Autorità di Gestione Regione Emilia-Romagna

Per entrambi i programmi vi è un allineamento degli obiettivi tematici con le
   priorità previste dall’Action Plan della Strategia macro - regionale
   Europea per la regione Adriatico-Ionica EUSAIR

                                                                           32
Programma Interreg Europe

Autorità di Gestione : Région Nord-Pas de Calais (F)
Programma Interreg Europe

OBIETTIVO GENERALE

Contribuire al rafforzamento delle politiche regionali e dei Programmi di
sviluppo regionale, in particolare dei Programmi obiettivo Investimenti
per la crescita e occupazione (mainstream) e, qualora rilevanti, di
Cooperazione Territoriale Europea, promuovendo lo scambio di
esperienze e di politiche tra attori di rilevanza regionale
Programma INTERREG Europe: obiettivi tematici ed assi prioritari

 Obiettivi tematici                   Assi prioritari
 OT 1 - Ricerca                       Ricerca, sviluppo tecnologico e
                                      innovazione
 OT 3 – Competitività PMI             Competitività delle PMI

                                      Competitività delle PMI
 OT 4 - Transizione verso
 un'economia a basse emissioni di
 carbonio
                                      Ambiente ed efficienza delle
 OT 6– Ambiente
                                      risorse
FESR
                Programma Interreg Europe: obiettivi specifici                                         Milioni
                                                                                                       euro
                       •OS 1.1 Migliorare attuazione di politiche e programmi di sviluppo
               PA1             regionale, in particolare i programmi di investimento Crescità e
                               Occupazione, CTE ove rilevante, per infrastruttura e capacità
  Ricerca, sviluppo            di ricerca e innovazione in particolare nel quadro delle Smart          84,4
     tecnologico e             specialisation strategies
       innovazione     •OS 1.2 Migliorare attuazione di politiche e programmi di sviluppo
                               regionale………….che sostengono gli attori delle filiere regionali
                               dell’innovazione nelle aree di “smart specialization” e
                               opportunità di innovazione
               PA2     •OS 2.1    Migliorare attuazione di politiche e programmi di sviluppo
                                 regionale …………col supporto delle PMI in tuttie le fasi del ciclo
                                                                                                       84,4
     Competitività
                                 produttivo per stimolarene la crescita e l’impegno nell’innovazione
        delle PMI
              PA3
Competitività delle    •OS 3.1   Migliorare attuazione di politiche e programmi di sviluppo
                                 regionale………………….affrontando la transizione verso un economia         84,4
               PMI               a basse emissioni di carbonio

               PA4
                       •OS 4.1   Migliorare attuazione di politiche e programmi di sviluppo
      Ambiente ed                regionale….. …..nel settore della protezione e sviluppo del
    efficienza delle             patrimonio naturale e culturale.
             risorse
                                                                                                       84,4
                       •OS 4.2   Migliorare attuazione di politiche e programmi di sviluppo
                                 regionale………………………nell’utilizzo delle risorse, crescità green,
                                 ecoinnovazione e gestione della performance ambientale
Programma Interreg Europe

TIPOLOGIE DI AZIONI

A)   PROGETTI DI COOPERAZIONE INTERREGIONALE
Incentrati sullo scambio di esperienze e buone pratiche;
obbligatorio: elaborazione di action plans per il recepimento/attuazione delle
lezioni apprese nelle politiche e nei Programmi mainstream e/o CTE

B) POLICY LEARNING PLATFORMS
«centri di conoscenza» e diffusione di politiche ed esperienze ;
offre servizi a stakeholders coinvolti, in particolare, nell’implementazione di
politiche di sviluppo regionale e Programmi mainstream
Es. web forum, eventi tematici, guide…
4 piattaforme, una per ogni tematica
Autorità di Gestione : Ministero dello sviluppo sostenibile e
Infrastrutture (LUX)
Obiettivo generale di Espon 2020

Consolidamento la Rete Europea di Osservazione territoriale e sviluppare la
produzione di una conoscenza territoriale transeuropea comparabile,
sistematica ed affidabile e il suo utilizzo per l’elaborazione di politiche

Pur optando per lo sviluppo dell’ OT11 (Potenziamento della capacità
istituzionale e amministrazioni pubbliche), nel fornire le analisi territoriali
per lo sviluppo delle politiche, ESPON 2020 sosterrà indirettamente tutti gli
undici obiettivi tematici comuni che coprono le priorità della strategia
Europa 2020 per la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva
Espon 2020: obiettivi tematici e obiettivi specifici

                                       Obiettivi specifici
Obiettivi tematici      Assi           OS.1 Ricerche applicate ed analisi
OT 11 – Potenziamento   prioritari     OS.2 Trasferimento della conoscenza
della capacità          Territorial    e utilizzo dei risultati                  FESR
istituzionale e         evidence,      OS.3 Sistema di osservazione e            38,89
amministrazioni         Transfer,      monitoraggio territoriale a scala         Meuro
pubbliche               Observation,   europea, tools per analisi territoriali
                        Tools and
                                       OS.4 Diffusione e comunicazione
                        Outreach
Programma URBACT III
URBACT III mira a facilitare la condivisione della conoscenza e le esperienze di successo tra le
città, le regioni ed aree metropolitane e gli altri livelli di governo per migliorare l’efficacia della
politica regionale e di coesione

Obiettivo generale: scambio di esperienze e l’apprendimento fra città per
                       • promuovere lo sviluppo urbano integrato e sostenibile,
                       • mettere a punto soluzioni condivise per affrontare sfide urbane,
                       • condividere buone pratiche e lezioni apprese con tutti gli stakeholder
                         coinvolti nelle politiche urbane.
I principali beneficiari di URBACT
•   Città di piccole, medie e grandi dimensioni
•   Enti di governo infra municipali
•   Autorità metropolitane e agglomerazioni riconosciute
•   Autorità provinciali, regionali e nazionali
•   Agenzie locali
•   Università e centri di ricerca

Autorità di Gestione: Commissariat Général à l’Egalité des Territoires (CGET) (F)
Programma URBACT III
                              Attività principali
RETI TEMATICHE TRANSNAZIONALI
Permettere alle città di condividere esperienze, problemi e soluzioni,
imparando le une dalle altre ed identificando buone pratiche per uno
sviluppo urbano integrato.

SVILUPPO DELLE COMPETENZE
Rafforzare le capacità dei responsabili delle politiche urbane, dei politici e
dei tecnici nei processi di pianificazione partecipati.

CAPITALIZZAZIONE E DIVULGAZIONE
Consolidare e diffondere I risultati e le esperienze delle città coinvolte.
Permettere ad una platea di attori urbani in Europa (ed oltre) di accedere
alla conoscenza prodotta dalle reti URBACT.
URBACT III: obiettivi tematici e obiettivi specifici
                                                  Obiettivi specifici
                                                  OS.1 Migliorare le capacità delle città
                                                  di gestire politiche e progetti di
                                                  sviluppo urbano sostenibile in
                                                  maniera integrata e partecipativa
Obiettivi tematici             Asse prioritario
                                                  OS.2 Migliorare i processi di
OT 11 – Potenziamento                             elaborazione delle politiche/strategie
                               Promuovere lo
                                                  di sviluppo urbano sostenibile
della capacità istituzionale   sviluppo
e amministrazioni              urbano
pubbliche                                         OS.3 Migliorare l’attuazione di
                               integrato e
                                                  pianificazioni integrate per uno
                               sostenibile        sviluppo urbano sostenibile
                                                  OS.4 Garantire che i responsabili
                                   FESR           delle politiche urbane, i decisori, i
                                   69,84          tecnici abbiano accesso alle
                                   Meuro          conoscenze sviluppate dal
                                                  programma e condividano il know
                                                  how riguardo tutti gli aspetti dello
                                                  sviluppo urbano sostenibile
Le strategie Maro-regionali europee
Le strategie macro-regionali - significato

La Macro-regione:
• supporta una visione funzionale di un’area dove il termine “regione” non indica un
  territorio delimitato da specifici confini, ma un “area” sovranazionale, caratterizzata da
  determinate problematiche
• nasce per iniziativa dei territori interessati che, sulla base dell’esistenza di problematiche
  comuni, si impegnano e si accordano per affrontarle in maniera congiunta ed integrata
Nelle strategie macro-regionali:
• I territori regionali e locali hanno un ruolo di promozione ed impulso, a cui segue una fase
  di attivazione da parte degli Stati coinvolti, che lanciano ufficialmente l’obiettivo del
  riconoscimento da parte dell’UE della strategia macro-regionale
Le strategie macro-regionali – perché si costruiscono

• La Macro-regione non si costruisce intorno a criteri amministrativi o finanziari, ma si basa
  sul criterio della funzionalità:
    • esistenza di problematiche comuni a più territori
    • volontà comune nell’affrontare secondo un approccio integrato le problematiche
      comuni
    • Coordinamento dei programmi, nazionali e comunitari esistenti nell’area
    • utilizzo strategico delle risorse disponibili

• Il criterio della funzionalità è perfettamente in linea tanto con il modello della Macro-
  regione che con l’approccio comunitario al tema della Cooperazione territoriale
Le strategie macro-regionali europee – cosa sono

Una strategia macro-regionale è quindi uno strumento inteso a fornire un quadro integrato che
consenta all’Unione Europea e ai suoi Stati membri di identificare i bisogni e di allocare le risorse
disponibili attraverso il coordinamento delle opportune politiche, per consentire ad un territorio di
beneficiare di un ambiente sostenibile, di uno sviluppo economico e sociale ottimale e apportare un
valore aggiunto agli interventi sia dell’UE sia di attori nazionali, regionali, privati e del terzo settore

• Ad oggi sono state approvate dal Consiglio Europeo 4 Strategie Macro-regionali:
• per la regione del Mar Baltico (EUSBR)
• per la regione del Danubio (EUSDR)
• per la regione Adriatico-Ionica (EUSAIR)
• per la regione Alpina (EUSAR)
Le strategie macro-regionali europee

                                                             2009

Una Strategia Macro-regionale è uno strumento di
programmazione integrata approvato dal Consiglio
Europeo che per specifiche problematiche condivise
tra gli Stati di una specifica area funzionale (la macro-
regione):                                                                 2010
• Individua prospettive comuni di sviluppo e gli
   interventi necessari per realizzarle
• Ricerca le fonti finanziarie più idonee per realizzare
                                                            2015
   gli interventi (e tra le altre, i fondi SIE
                                                                   2014
Le strategie macro-regionali europee
La strategia viene elaborata dalla Commissione Europea, sulla base di parametri fissati dal
Consiglio, attraverso un intenso processo di consultazione con gli Stati membri e le parti
interessate della macro-regione
Elementi essenziali di una Strategia macro-regionale sono:
• Approccio multilivello: Nella definizione ed implementazione dei progetti di cooperazione
  partecipano attori nazionali, sub-nazionali e della società civile
• I così detti 3 NO:
     • NO ad una legislazione ad hoc
     • NO a nuove strutture istituzionali
     • NO a fondi aggiuntivi
• Approccio Place-based: la Strategia si basa strettamente sulle esigenze del territorio dove
  opera
Le strategie macro-regionali europee

• La cooperazione territoriale europea è un elemento centrale dell'integrazione europea,
  alla quale apporta un valore aggiunto sotto varie forme, in particolare contribuendo a
  garantire che le frontiere non diventino barriere, avvicinando gli europei tra loro,
  favorendo la soluzione di problemi comuni, facilitando la condivisione di buone pratiche
  ed incoraggiando la collaborazione strategica per realizzare obiettivi congiunti
• In quest’ambito, si collocano le strategie macro-regionali, uno degli strumenti di
  attuazione della cooperazione territoriale, il cui avvio, su richiesta del Consiglio europeo,
  è proposto dalla Commissione europea tramite la Direzione Generale per la Politica
  regionale e urbana
Le strategie macro-regionali europee
• Le strategie macro-regionali sono uno strumento di cooperazione territoriale emerso nell’ambito dell’Unione
  Europea e si collocano nel quadro delle politiche regionali comunitarie. Così come suggerito dalla stessa
  Commissione Europea, sono state concepite come metodo per rafforzare la coesione territoriale all’interno
  dell’UE
• Le Strategie macro-regionali dell’Unione europea consentono un tipo di cooperazione, fondata sull'idea che
  le sfide comuni a più regioni specifiche, siano esse di natura ambientale, economica o di sicurezza, possano
  essere affrontate con successo solo attraverso uno sforzo collettivo ed una pianificazione congiunta in grado
  di impiegare i fondi disponibili nella maniera più efficace
• Una strategia macro-regionale può essere definita quindi come uno strumento inteso a fornire un quadro
  integrato che consenta all’Unione Europea, e ai suoi Stati membri, di identificare i bisogni e di allocare le
  risorse disponibili attraverso il coordinamento delle opportune politiche, per consentire ad un territorio di
  beneficiare di un ambiente sostenibile, di uno sviluppo economico e sociale ottimale e apportare un valore
  aggiunto agli interventi sia dell’UE che di attori nazionali, regionali, privati e del terzo settore
Le strategie macro-regionali europee – Regione Baltica
• La prima strategia macro-regionale dell’Unione europea è stata avviata nella Regione Baltica, in quanto
  l’area era vittima di un progressivo degrado ambientale, che nessuno dei nove Stati rivieraschi, di cui otto
  appartenenti all’Unione europea, riusciva a fermare
• Questa emergenza richiedeva una risposta collettiva, in quanto anche se l’area si presentava molto
  eterogenea dal punto di vista economico, ambientale e culturale, i paesi che invece si affacciano sul Baltico
  condividevano molte risorse comuni, a partire dal mare, e mostravano una notevole interdipendenza
  perché, comunque, le scelte di uno si ripercuotevano anche sugli altri Paesi
• Occorreva, quindi, individuare un nuovo strumento per guidare i percorsi di sviluppo, assai diversificati, dei
  singoli paesi della regione (nei Trattati dell’Unione europea il termine “regione” è usato come sinonimo di
  “area o zona geografica”), per stimolare e sviluppare la collaborazione reciproca, per affrontare assieme le
  sfide e cogliere le opportunità, sfruttando tutti i potenziali vantaggi di un maggiore e migliore
  coordinamento
• Lo strumento individuato dall’Unione europea è stata una forma di cooperazione rafforzata, a livello statale
  e sub-statale, denominata “Strategia macro-regionale”
Le strategie macro-regionali europee
governance delle strategie macro-regionali su tre livelli:
• Leadership politica e del processo decisionale. Si basa in larga misura sulla leadership strategica della Commissione con
  il coordinamento e la direzione dei lavori nelle rispettive aree tematiche da parte dei Ministeri settoriali e delle autorità
  nazionali, che dovrebbero assumere la titolarità del processo di decisione. I Ministeri che ospitano i Punti di contatto
  nazionale dovranno agire come decisori finali, costituire insieme un consesso decisionale regolare ed avere la
  responsabilità di valutare i progressi compiuti nonché di orientare il processo di attuazione
• Coordinamento. I Punti di contatto nazionale hanno una funzione di leadership operativa di ciascuna strategia macro-
  regionale. Il Gruppo di alto livello che riunisce i rappresentanti di tutti i 28 Stati membri e dei Paesi terzi coinvolti nelle
  strategie deve assicurare la coerenza tra le strategie macro-regionali ed i più ampi obiettivi europei. Esso è il luogo dove
  condividere le buone pratiche riguardanti la governance, la definizione di obiettivi ed indicatori, il monitoraggio, la
  valutazione e la sensibilizzazione dell’opinione pubblica
• Attuazione. Ai Ministeri settoriali è affidata la piena responsabilità per le attività da svolgere nelle aree tematiche di
  competenza. Esperti e comitati direttivi istituiti per ogni settore tematico includono membri di ogni Paese coinvolto e si
  incaricano dell’attuazione quotidiana. La Commissione dovrebbe altresì fornire una expertise equivalente. Fondamentale
  è la cooperazione con le istituzioni regionali esistenti, rispetto alle quali coordinare ed integrare le attività ed il sostegno
  fornito dai programmi della politica di Coesione ed in particolare da quelli della Cooperazione Territoriale
  transnazionale e transfrontaliera. Al livello regionale spetta poi il compito di coinvolgere il territorio e la società civile.
Le strategie macro-regionali europee
• Le strategie macro-regionali consentono all’Unione Europea, e ai suoi Stati membri, di identificare i bisogni e
  di allocare le risorse disponibili, utilizzando i finanziamenti disponibili nell’ambito dei Fondi Strutturali e di
  Investimento Europei (Fondi SIE) e dei programmi comunitari diretti, in quanto non prevedono fonti di
  finanziamento specifiche
• Le strategie macro-regionali, fondamentalmente, forniscono un quadro di riferimento pertinente alle
  politiche di coesione e favoriscono la cooperazione intersettoriale nell’ambito di un medesimo territorio. La
  Commissione europea le ha definite come aree funzionali, in quanto vengono definite in funzione delle sfide
  e delle opportunità comuni transnazionali. Nella Macro-Regione il termine “regione” è inteso come “area”,
  caratterizzata da determinate problematiche, e non indica dunque un territorio delimitato da specifici
  confini
• Il Consiglio è responsabile dell’elaborazione delle politiche, mentre la Commissione è responsabile del
  coordinamento, del monitoraggio, delle relazioni e del supporto all’attuazione. I partner regionali, Stati
  Membri e autorità locali, si occupano infine dell’applicazione direttamente sul campo e la loro responsabilità
  viene adattata agli obiettivi della Strategia, secondo il così detto “principio del partenariato”
Il concetto di strategia macro-regionale europea è stato
introdotto nel 2009 e rafforzato nel 2014

A livello comunitario la materia non è regolata da una
normativa specifica, esiste piuttosto uno schema fisso
consuetudinario dei passi istituzionali che vengono              2009
percorsi per l’istituzione delle Macro-Regioni

Una "strategia macro-regionale" è un quadro strategico
integrato condiviso dalle Nazioni di una determinata area
geografica mirante ad affrontare in modo congiunto le
sfide comuni di quell’area

Le Strategie macro-regionali non hanno bisogno di
legislazioni od istituzioni ad hoc poiché gli obiettivi, i                    2010
progetti e la governance sono già descritti nei rispettivi
documenti ufficiali, ovvero la Comunicazione della
Commissione e dal Piano di Azione (17.06.2014)                  2015
Nel Piano di azione vengono identificati i così detti
“flagship projects”, una sorta di iniziative multi-settoriali
che si concretizzano in “progetti bandiera” funzionali che             2014
operano in gruppi relativamente piccoli
La Strategia dell’Unione Europea per la Regione Adriatico Ionica EUSAIR
                         Il Consiglio Europeo:
                         • Richiede alla Commissione la messa a punto di EUSAIR
                             (vertice 13-14 dicembre 2012)
                         • Approva EUSAIR (vertice 23-24 ottobre 2014)

                                                    La Commissione Europea
                                                    adotta l’Action Plan
                                                    EUSAIR il 17 giugno 2014
La Strategia dell’Unione Europea per la Regione Adriatico Ionica EUSAIR
• La Commissione europea ha adottato, il 17 giugno 2014, una strategia europea per la regione del mare Adriatico e del
  Mar Ionio che ha incorporato la strategia del bacino marittimo adriatico-ionico, adottata dalla Commissione europea il
  30 novembre 2012
• E’ la prima strategia macro-regionale dell’Unione che coinvolge una percentuale così alta di paesi extra-UE (Albania,
  Bosnia-Erzegovina, Montenegro e Serbia), chiamati a cooperare con i paesi membri dell’UE (Croazia, Grecia, Italia e
  Slovenia)
• In Italia, dodici regioni e due provincie autonome italiane sono interessate dalla strategia: Abruzzo, Basilicata, Calabria,
  Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Molise, Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia Autonoma
  di Trento, Puglia, Sicilia, Umbria, Veneto.
• La Macro-Regione Adriatico-Ionica accoglie oltre 70 milioni di persone e ha un ruolo strategico nel rafforzamento della
  continuità geografica in Europa
• La strategia offre l’opportunità, ai paesi candidati di far parte dell’Unione europea, di lavorare a stretto contatto con Stati
  Membri, contribuendo in particolare, all’integrazione dei Balcani nell’Unione europea
• La strategia mira a rivitalizzare la regione ionica-adriatica e favorisce lo sviluppo economico attraverso quattro priorità:
     1. favorire la crescita blu
     2. migliorare i collegamenti regionali in termini di reti di trasporti e di energia
     3. proteggere la biodiversità e salvaguardare la aree naturali di grande valore
     4. promuovere il turismo sostenibile.
• e due tematiche trasversali:
     1. ricerca e innovazione
     2. capacity building
La Strategia dell’Unione Europea per la Regione Adriatico Ionica EUSAIR
La Strategia EUSAIR non prevede finanziamenti aggiuntivi dell'UE, ma dovrebbe mobilitare e allineare i
finanziamenti esistenti a livello nazionale e unionale nonché attirare investimenti privati. In particolare,
all'attuazione della strategia contribuiranno i Fondi:

• Strutturali e di Investimento Europei (Fondi SIE), nonché lo strumento di preadesione (IPA)
• Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR);
• Fondo sociale europeo (FSE);
• Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR);
• Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP);
• Meccanismo per collegare l’Europa;
• Programma Life;
• Programmi di ricerca e sviluppo (Horizon 2020);
• Programmi nel settore dell’istruzione e della formazione professionale (Erasmus +)
• Programmi nel settore della cultura e della salute (Europa Creativa e il programma di azione in materia di
  salute)
• Programmi di promozione del turismo (COSME)
Strategia EUSAIR – Il Processo di Berlino
• I Capi di Governo insieme ai Ministri degli Esteri e ai Ministri dell’Economia dell’Albania, dell’Austria, della Bosnia
  ed Erzegovina, della Croazia, dell’Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia, della Francia, della Germania, del Kosovo,
  del Montenegro, della Serbia, della Slovenia e rappresentanti della Commissione Europea si sono incontrati a
  Berlino il 28 Agosto 2014 alla Conferenza sui Balcani Occidentali, fortemente voluta e promossa dalla Cancelliera
  tedesca Angela Merkel
• Lo scopo della conferenza è stato quello di accompagnare i Paesi Balcanici nel loro processo di riforme, nella
  risoluzione dei problemi bilaterali, nella riconciliazione della popolazione della regione e soprattutto nella
  cooperazione economica regionale per una crescita sostenibile. Il mandato ha previsto un periodo di quattro
  anni, fino al 2018, in vista di una valutazione dei progressi fatti per discutere lo status futuro di questi paesi.
     • Il processo di riforme sui temi che corrispondono ai criteri di adesione della politica Europea di allargamento
     • bisogno di risolvere ogni controversia bilaterale esistente
     • Necessità di instaurare un clima positivo e sicuro per gli investimenti (esteri)
     • focus particolare all’interno del dibattito economico sulla politica energetica
Un anno dopo quello di Berlino, un secondo incontro nel quadro della Conferenza sui Balcani Occidentali si è tenuto
a Vienna il 27 Agosto 2015. Oltre ai partecipanti dell’anno precedente, a Vienna era presente anche l’Italia. Viene
posta attenzione ai temi:
     • migrazione e lotta contro l’estremismo e la radicalizzazione
     • infrastrutture e connessioni nella regione
• Sono stati previsti 6 progetti sul tema trasporto e 4 progetti in campo energetico, in particolare il rafforzamento
  delle interconnessioni ed del sistema regionale di trasmissione dell’elettricità. Altri progetti saranno presentati
  prossimamente per la richiesta dei fondi. Questi progetti dovrebbero ricevere all’incirca 200 milioni di euro da
  fondi UE
Strategia EUSAIR – Il Processo di Berlino
• Nei documenti ufficiali del Processo di Berlino non è però mai citata EUSAIR nonostante esistano evidenti
  possibili interazioni tra questo processo e le macro-regionalizzazioni del Danubio e dell’Adriatico-Ionio. Le
  riforme di cui si è parlato durante l’incontro a Berlino e a Vienna, sono le stesse richieste ai paesi balcanici
  nei rapporti sull’allargamento della Commissione europea. Sono riforme e iniziative nel campo economico e
  in materia di energia e di infrastrutture molto importanti anche per EUSAIR. A tal proposito si pone la
  questione di come intersecare EUSAIR con il Processo di Berlino e le iniziative promosse dalla Comunità
  Energetica, di quale ruolo dovrebbe svolgere EUSAIR in questi quadri istituzionali di riferimento, di quale
  contributo specifico essa possa dare
• In termini analitici di geografia politica questo è un caso di nested scales, e cioè di interazione tra diverse
  scale geopolitiche, tra quella più ampia del Processo di Berlino e quella più circoscritta di EUSAIR, a loro volta
  nel quadro più generale dell’allargamento dell’UE
• E’ inoltre una questione di governance multi-livello: ad ogni scala corrisponde un livello di governo. Il livello
  della EUSAIR si deve connettere a quello del Processo di Berlino e a quello dell’Unione.
  Contemporaneamente esiste una questione di governance anche all’interno di EUSAIR. Ogni processo di
  macro-regionalizzazione ha messo in evidenza infatti la necessità di articolare buone relazioni tra i diversi
  attori coinvolti per far funzionare lo strumento in modo da assicurare un impatto significativo in termini di
  coesione territoriale
Oggi l’area Adriatico
Ionica è il punto di
maggior tensione
politica

L’area Adriatico
Ionica gioca
altresì un ruolo
strategico per il
futuro dell’intera
Unione Europea
Strategia EUSAIR – La via della seta
       La Cina: grandi infrastrutture      La rilevanza
       globali e leader tecnologico        strategica
                                           dell’area
                                           Adriatico Ionica

I tassi di crescita
rallentano
il maggior contributo
alla crescita viene
dall’Asia

La Cina cambia
strategia
Il Programma ADRION e la strategia EUSAIR
Un esempio di relazione tra programmi CTE e strategie macro-regionali Europee
ADRION: area di programma
L’area del programma ADRION
coincide con l’area di EUSAIR
                                   • 4 Stati Membri UE :       Stati FESR
                                     Croazia, Grecia, Italia
                                     (parziale), Slovenia

                                   • 3 paesi candidati:
                                     Albania, Montenegro,
                                     Serbia                    Stati IPA
                                   • 1 paese potenziale
                                     candidato: Bosnia
                                     Erzegovina

    31 regioni UE, 4 paesi IPA: ca. 70 milioni di abitanti                  65
EU Macro
Regional     2014 - 2020   2007 - 2013
Strategies
                                2007-2013
                                            ADRION: Programma e Strategia

66
ADRION: obiettivo generale

…indirizzare le politiche e supportare l’innovazione della governance al fine di
promuovere l’integrazione Europea tra gli Stati Partner di Programma,
beneficiando del ricco patrimonio naturale, culturale e umano presente nei
territori circondati dai mari Adriatico e Ionico e rafforzando la coesione
economica, sociale e territoriale dell’area di Programma

                                                                           67
ADRION: Assi prioritari

                                                                      4. Supportare la
                    2. Regione sostenibile                             Governance di
                                                   3. Regione               EUSAIR
                         Promuovere la           interconnessa            Facilitare il
   1. Regione      valorizzazione sostenibile                        coordinamento e
 innovativa e        delle risorse naturali e     Rafforzare la     l’implementazione
  intelligente      culturali come volani di        capacità di            di EUSAIR
                              crescita          costruire servizi        attraversoil
  Supportare lo                                  integrati per il      rafforzamento
   svilppo di un                                  trasporto e la       delle capacità
    sistema per    Rafforzare la capacità di        mobilità in      istituzionali delle
 l’innovazione         affrontare a livello          un’ottica        amministrazioni
  regionale per         transnazionale la       multimodale che      pubbliche e degli
l’area Adriatico   vulnerabiità ambientale,           includa           attori chiave
       Ionica       la frammentazione e la        collegamenti             fornendo
                       slavaguardia degli          multimodali            assistenza
                           ecosistemi                                all’implementazio
                                                                      ne delle priorità
                                                                            comuni
                                                                                           5
ADRION: Piano Finanziario

Fondi UE disponibili:   99,2 milioni di EURO               Cof.
                                                        pubblico
                                                        / privato
   Di cui       FESR: 83,5 milioni di EURO
               IPA II: 15,7 milioni di EURO    IPA II

                                                                    FESR
Copertura totale del Programma: 118
   milioni di EURO
Tasso di co-finanziamento UE: fino a 85%

                                                                           69
ADRION: sede delle strutture di
                                         gestione e contatti

Autorità di Gestione e Segretariato Tecnico di Programma:

Via Aldo Moro n° 30, Bologna

Sito web: www.interregadrion.eu

Indirizzo mail: info@interregadrion.eu

                                                                      70
ADRION: sistema di governo

COMITATO DI SORVEGLIANZA composto da 2 rappresentanti
                         per ogni Stato Partner

AUTORITÀ DI GESTIONE
AUTORITÀ DI CERTIFICAZIONE Regione Emilia-romagna
AUTORITÀ DI AUDIT
SEGRETARIATO TECNICO

PUNTO DI CONTATTO NAZIONALE       Regione Marche

                                                        71
ADRION: tipologia di azioni
      finanziabili

       ❑ Supporta azioni “soft”
                          che hanno
          potenzialmente un effetto a lungo termine
             • scambi e trasferimenti di esperienze tra regioni
             • supporto a interventi transnazionali e di capacity building
             • supporto alla costituzione di working group e parternariati
               multilivello e intersettoriali
             • Contributi migliorativi delle condizioni di vita
             • Può supportare la realizzazione di investimenti per interventi
               infrastrutturali di piccola scala in casi debitamente giustificati

       ❑ No a investimenti “pesanti”, allo sviluppo di grandi infrastrutture
       ❑ No ad attività di ricerca scientifica e tecnologia fine a se stessa

                                                                                    72
ADRION: tipologia di azioni
      finanziabili

        I cui output siano:

        ✓Reti Trasnazionali
        ✓Sistemi di gestione congiunta e
         accordi di cooperazione
        ✓Strategie comuni e Piani di Azione
        ✓Metodologie e strumenti utili
        ✓Azioni Pilota

                                              73
ADRION: benefici che vanno
   oltre il parternariato

        • I risultati raggiunti devono essere
          ampiamente diffusi, usati e usabili,
          capitalizzati, disseminati, condivisi con
          un numero ampio di Target Group /
          fruitori finali

        • Deve essere assicurato il
          coinvolgimento della cittadinanza e
          degli enti locali/
          regionali/nazionali/internazionali

                                                      74
EUSAIR: Macroregione
                          Adriatico-Ionica

                                    • Approvata dalla Commissione Europea e
                                      dal Consiglio Europeo nel 2014;

                                    • Sviluppata congiuntamente dalla
                                      Commissione assieme alle regioni e agli
                                      stakeholders;

                                    • Intende creare sinergie e rafforzare la
                                      cooperazione tra I territori nella regione
                                      adriatico-ionica.

EUSAIR non eroga direttamente fondi , ma intende rafforzare la cooperazione e i
collegamenti dell’intera regione                                             75
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