IRAN-AZERBAIGIAN Da Tehran a Baku Viaggio attraverso l'Iran nord-occidentale e l'Azerbaigian meridionale - I Viaggi di Maurizio Levi
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
IRAN-AZERBAIGIAN Da Tehran a Baku Viaggio attraverso l’Iran nord-occidentale e l’Azerbaigian meridionale. 15 giorni Un insolito viaggio in una terra di antichi imperi che combina due affascinanti paesi confinanti. La regione azera nel nord-ovest dell’Iran, incuneata tra Iraq, Turchia e Armenia e la regione meridionale dell’Azerbaigian che si affaccia sul Mar Caspio. Le rovine del leggendario Castello di Alamut nella Valle degli Assassini tra le montagne dell’Elburz. Il delizioso millenario villaggio di Masuleh tra le foreste della provincia del Gilan. La cittadina di Soltaniyeh, con il magnifico Mausoleo di Oljeitu (Patrimonio UNESCO). Il sito di Takht-e Soleiman, il “Trono di Salomone” (Patrimonio UNESCO), situato in una conca solitaria intorno a un lago di origine vulcanica. Lo straordinario Kandovan, un villaggio di case trogloditiche che ricorda la Cappadocia. La Moschea Blu e il Bazar di Tabriz (Patrimonio UNESCO). Le splendide chiese armene di San Taddeo a Maku e Santo Stefano a Jolfa. La biblica Valle del Fiume Aras e lo spettacolare Castello di Babak. Ardabil e il complesso del Mausoleo di Safi-od- Din (Patrimonio UNESCO). Infine l’Azerbaigian con le incisioni rupestri dell'età del bronzo di Qobustan (Patrimonio UNESCO), i piccoli vulcani di fango sulla collina di Dashgil, il tempio degli adoratori del fuoco sulla Penisola di Absheron e la cosmopolita Baku il cui centro storico è protetto dall’UNESCO.
PROGRAMMA DI VIAGGIO – Partenze Estate 2019 1° giorno / Italia – Tehran Partenza da Milano Malpensa con voli di linea Azerbaijan Airlines via Baku per Teheran. Arrivo in Iran dopo la mezzanotte, disbrigo delle formalità d’ingresso, accoglienza da parte dell’organizzazione locale, trasferimento in hotel e pernottamento. 2° giorno / Tehran (i musei della capitale) La città più occidentale dell’Iran ed i suoi raffinati musei Visita di Teheran, capitale dell’Iran dal 1795. Il suo aspetto è poco orientale e ciò è dovuto al fatto che la città è relativamente giovane in contrapposizione ad un impero dalle tradizioni così antiche. La città si è trasformata in pochi decenni da grosso villaggio in città moderna, sede dei migliori musei del Paese: il Museo Nazionale dell’Iran, che preserva il vasto patrimonio artistico e culturale dell’antica Persia; il Museo del Tappeto, che mostra più di 100 esemplari di vari stili e epoche provenienti da tutto l’Iran; il Museo dei Gioielli (aperto da sabato a martedì), ospitato in un enorme caveau della Banca Centrale con gli straordinari gioielli dei monarchi safavidi, da non perdere il Diamante Rosa, il Trono del Pavone e il Mappamondo di Gioielli; il complesso del Palazzo Golestan, un monumento alle glorie della dinastia qagiara, costituito da maestosi edifici disposti intorno a un incantevole giardino. Pernottamento in hotel. Pasti: colazione in hotel. Pranzo in ristorante locale. Cena in hotel. 3° giorno / Tehran – Qazvin – Valle di Alamut – Qazvin (il Castello degli Assassini) (circa 380 km) La salita al remoto Castello degli Assassini, nella Valle di Alamut Partenza verso nord-ovest per la città di Qazvin. Si prosegue verso nord-est per la leggendaria Valle di Alamut che giace alla base delle torreggianti vette della catena montuosa dell’Elburz. Dal villaggio di Gazor Khan, con una camminata di circa mezz’ora lungo un ripido sentiero, si raggiungono le rovine del Castello di
Alamut che si erge in cima a un dirupo vertiginoso. L’eccezionale panorama dai bastioni della fortezza è imperdibile. Nel tardo pomeriggio si fa rientro a Qazvin. Pernottamento in hotel. Pasti: colazione in hotel. Pranzo in ristorante locale. Cena in hotel. La vera storia della Setta degli Assassini La valle di Alamut divenne famosa quando nel XII secolo una rete di castelli incredibilmente fortificati dava rifugio ai seguaci di Hasan-e Sabbah, leader spirituale della setta religiosa medievale più temuta del mondo, frangia eretica ismailita dell’Islam. I membri dell’organizzazione mercenaria guidata da Sabbah avevano il mandato di uccidere o rapire eminenti figure politiche e religiose, credendo che le loro azioni li avrebbero mandati in paradiso. Sabbah astutamente alimentava questa credenza mostrando ai suoi seguaci, dopo averli storditi con l’hashish, magnifici giardini segreti pieni di seducenti vergini. Per questo motivo venivano chiamati con il nome “Hashish-iyun”, radice del termine moderno “assassino”. Purtroppo le fortezze furono sistematicamente distrutte dai mongoli alla fine del XIII secolo e oggi ne rimangono esigue macerie. La distruzione di Alamut segnò di fatto la fine dell’Islam ismailita, anche se secoli più tardi ricomparvero dei credenti e oggi tale fede è predominante in alcune zone del Tagikistan e del Pakistan. I castelli furono dimenticati e tornarono alla ribalta solo negli anni ’30 con la pubblicazione del diario di viaggio di Freya Stark “Le Valli degli Assassini”. 4° giorno / Qazvin – Masuleh – Rasht (il villaggio millenario) (circa 280 km) Il raffinato artigianato di Qazvin ed il villaggio rupestre di Masuleh Dopo la prima colazione breve visita di Qazvin: la Moschea del Venerdì del XVII secolo; il Chehel Sotun (Palazzo Reale), un interessante edificio cubico circondato da colonne, costruito nel 1510 e ampiamente rimaneggiato nel periodo qagiaro; il Caravanserraglio Saroye Vazir, all’estremità orientale del Bazar-e-Vazim, con gli artigiani che lavorano il metallo e i venditori di tappeti. Partenza verso nord-ovest per la provincia di Gilan famosa per i villaggi dell’entroterra boschivo. Nel pomeriggio si giunge nel millenario villaggio di Masuleh, uno dei più belli
dell’Iran, le cui case color terra si inerpicano sul fianco incavato della montagna, così ripido che il tetto di una casa finisce di fronte all’ingresso dell’altra. In estate Masuleh è frequentato da allegri gitanti locali che affollano le invitanti terrazze delle sale da tè e i negozi di souvenir del piccolo bazar. Si continua per la città di Rasht, la capitale della provincia di Gilan, centro della rivolta del Movimento Jangali, “della foresta”, di Kuchuk Khan, una sorta di Robin Hood islamico che nel 1920, forte dell’appoggio dei bolscevichi che avevano preso il potere in Russia, proclamò il Gilan “Repubblica Socialista Sovietica dell’Iran”. Pernottamento in hotel. Pasti: colazione in hotel. Pranzo in ristorante locale lungo il percorso. Cena in hotel. 5° giorno / Rasht – Soltaniyeh – Zanjan (la Città dei Sultani) (circa 250 km) Soltaniyeh, antica capitale della Persia ed il Mausoleo di Alì, genero di Maometto Partenza verso sud-ovest lungo una strada panoramica che attraversa un paesaggio montuoso e raggiunge un passo a oltre 2.000 m. Arrivo nella cittadina di Sultaniyeh e pranzo. Nel pomeriggio visita della città, un tempo capitale della Persia, con lo splendido Mausoleo di Oljeitu e la raffinatissima tomba del Mullah Hasan Kashi che si staglia solitaria sul profilo delle montagne. Interessante anche il Monastero Derviscio di Khanegah, del 1330, con celle disposte intorno al cortile che conduce al Mausoleo di Boq’eh Chelabi-oglu. Si prosegue verso ovest per la città di Zanjan. Pernottamento in hotel. Pasti: colazione in hotel. Pranzo e cena in ristoranti locali. La città dei Sultani Sultaniyeh, la “Città dei Sultani”, che fu appositamente costruita, a partire dal 1302, dai mongoli Ilkhanidi per farne la capitale della Persia, e che fu distrutta da Tamerlano meno di un secolo dopo, nel 1384. Fortunatamente il magnifico Mausoleo di Oljeitu, oggi Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, sopravvisse alla distruzione. L’edificio porta il nome del suo committente, il sultano mongolo Oljeitu Khodabandeh, che aveva progettato di custodirvi le spoglie dell’Imam Ali, genero del profeta Maometto. In questo modo il mausoleo sarebbe diventato il
luogo più sacro dell’Islam sciita fuori dalla Mecca. Tuttavia Oljeitu non riuscì a convincere l’ulema di Najaf (in Iran) a dargli le reliquie di Ali e finì per esservi sepolto lui stesso nel 1317. Con circa 25 m di diametro e 48 m di altezza la cupola in mattoni del mausoleo è una delle cupole più alte del mondo. Scale a chiocciola, con spesse pareti, conducono a una terrazza panoramica con volte finemente decorate a stucco da cui è facile avvistare la cupola blu della tomba del Mullah Hasan Kashi. 6° giorno / Zanjan – Takht-e Soleiman – Maragheh (il Trono di Salomone) (circa 370 km) Il sito zoroastriano di Takth-e Soleiman, costruito sulle sponde di un remoto lago vulcanico Partenza verso ovest per Takht-e Soleiman lungo una strada che attraversa alcuni villaggi senza tempo. Situato fra le montagne, in una conca alta e solitaria, e circondato dalle mura di una fortezza di 1500 anni fa, il sito di Takth-e Soleiman, il “Trono di Salomone”, Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, è uno dei luoghi più indimenticabili dell’Iran Occidentale. Nel pomeriggio si prosegue verso nord- ovest per la cittadina di Maragheh costeggiando l’ormai prosciugato biblico lago di Urmia. Pernottamento in hotel. Pasti: colazione in hotel. Pranzo a picnic. Cena in hotel. Takth-e Soleiman, il “Trono di Salomone” Nel III secolo la religione di stato della Persia sasanide era lo zoroastrismo e Takth-e Soleiman ne era il centro spirituale. Il sito era perfetto. Infatti lo zoroastrismo, pur essendo fondamentalmente una religione monoteista, contemplava anche la venerazione dei quattro elementi naturali: terra, vento (qui in quantità), acqua e fuoco. L’acqua era fornita in abbondanza dal limpidissimo lago di origine vulcanica senza fondo, che si trova ancora al centro del sito. La “fiamma eterna” dell’Ateshkadeh (il tempio del fuoco) era alimentata dal gas naturale del vicino vulcano. Oggi del sito rimangono solo delle rovine frammentarie. Il suo nome non ha alcuna connessione storica con il Re Salomone dell’Antico Testamento: si tratta di un tipico esempio di islamizzazione dei toponimi dopo la conquista araba (numerosi in tutto il vicino oriente e soprattutto in Iran) per unire i siti antichi esistenti alla tradizione islamica. Nel XIII secolo Takth-e Soleiman diventò una residenza estiva dei khan mongoli ilkhanidi. 7° giorno / Maragheh – Kandovan – Tabriz (la Cappadocia dell’Iran) (circa 190 km) Tabriz, ex capitale dell’Iran, il suo bazar e la Moschea Blu Partenza verso nord per Kandovan, un villaggio davvero spettacolare, che ricorda la Cappadocia turca, fatto di case trogloditiche, karaan, scavate nella roccia vulcanica erosa in forme bizzarre. L’antico villaggio si trova al di sopra del nuovo villaggio e assomiglia a un agglomerato di coni da gelato scolpiti nella pietra. Si prosegue per
la città di Tabriz che per un periodo è stata capitale dell’Iran e ha esercitato una grande influenza sulla storia recente del paese. La Bibbia suggerisce che il fiume Ajichay scorresse attraverso il Giardino dell’Eden, collocando in questo modo Tabriz alle porte del paradiso. Quel che è storicamente verificabile è che Tabriz nel periodo sasanide era un importante nodo commerciale e giunse a offuscare Maraqeh come capitale mongola-ilkhanide dell’Azerbaigian. Nel pomeriggio visita del magnifico e labirintico bazar coperto che si estende per circa 7 kmq e conta 24 caravanserragli e 22 particolari timche, i corridoi con soffitti a volta. Ci sono reparti specializzati in tappeti, divisi per tipo e dimensioni di nodi, spezie, erbe officinali e profumi naturali, oro, scarpe, cappelli e articoli casalinghi in genere. Si prosegue con la visita della Moschea Blu, costruita nel 1465, uno degli edifici più gloriosi della sua epoca, completamente ricoperto con piastrelle di maiolica blu e intricate calligrafie. Purtroppo nel 1773 un violento terremoto la fece crollare e la moschea giacque in un cumulo di macerie fino al 1951, quando finalmente la ricostruzione prese il via. Oggi la sovrastruttura di mattoni è completata, ma solo sul portale principale è rimasta qualche traccia del blu della decorazione esterna originale. All’interno, anch’esso di colore blu, i motivi distrutti sono stati laboriosamente dipinti su molte delle sezioni più basse intorno alle poche piastrelle originali rimaste. Pernottamento in hotel Pasti: colazione in hotel. Pranzo e cena in ristoranti locali. 8° giorno / Tabriz – San Taddeo – Santo Stefano – Jolfa (le chiese medievali) (circa 420 km) Le chiese armene isolate nell’Iran più remoto: la Chiesa Nera e la Chiesa di Santo Stefano Partenza verso nord-ovest. Nei pressi della cittadina di Maku, posta al confine con la Turchia orientale, visita della splendida Kalisa-ye Tadi, la Chiesa di San Taddeo, conosciuta come Qareh Kalisa (Chiesa Nera), la chiesa medievale iraniana meglio conservata. Fondata nel 43 d.C., la chiesa fu ricostruita in gran parte negli anni 1319-29 e ingrandita nel 1810. La parte principale di pietra beige e bianca è riccamente scolpita con figure di santi, angeli, re e croci. La chiesa è circondata, come una fortezza, da massicce mura di cinta. Pranzo e successiva partenza verso sud-est lungo un tratto della medesima strada percorsa all’andata. Deviazione verso nord per la cittadina di Jolfa posta al confine con il Naxcivan azero. L’antica Jolfa
era un importante villaggio armeno famoso per l’abilità dei suoi artigiani, così bravi che nel 1604 lo scià Abbas ne rapì l’intera popolazione e la mise al lavoro per costruire la nuova capitale Isfahan. La principale attrazione turistica nei dintorni di Jolfa è la magnifica Kalisa Darreh Sham, la Chiesa di Santo Stefano, un edificio di culto armeno, Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, la cui parte più antica risale al XV secolo. Tuttavia in questo sito San Bartolomeo fondò una chiesa nel 62, soltanto una generazione dopo Cristo. La chiesa si trova 17 km a ovest di Jolfa, nascosta in una radura boscosa lungo il Fiume Aras. I bassorilievi esterni, ben conservati, raffigurano croci armene, santi e angeli. Pernottamento in hotel. Pasti: colazione in hotel. Pranzo a picnic e cena in hotel. 9° giorno / Jolfa – Kaleybar – Castello di Babak – Kaleybar (lungo il Fiume Aras) (circa 250 km) La valle del fiume Aras tra le vette azere ed armene, ed il castello di Babak Partenza verso est lungo il Fiume Aras, il biblico Ghion. Per millenni la sua valle è stata una via di transito per commercianti, eserciti e fedeli. Fu con i trattati stipulati fra Russia e Persia nel 1813 e nel 1828 che diventò una linea di confine. Allontanandosi da Jolfa l’orizzonte diventa un trionfo di rocce bianche e rosse sullo sfondo delle vette azere e armene chiazzate di neve. Lungo il percorso sosta per fotografare gli imponenti resti di fortificazioni e di mura che delimitavano il confine Iran-Russia nel 1800. Arrivo nella cittadina di Kaleybar, situata in un’ampia vallata montana dalle pareti scoscese. Pranzo e sistemazione in hotel. Nel pomeriggio escursione per la visita delle enormi rovine del Castello di Babak, in cima a una roccia scoscesa. Il castello ha un’eccezionale risonanza emotiva per il popolo azero, essendo stato la roccaforte di Babak Khorramdin, l’eroe nazionale del IX secolo. Babak, una figura che si colloca in posizione intermedia fra re Artù, Robin Hood e Yasser Arafat, è ricordato per aver guidato la rivolta anti-islamica contro le repressioni del califfato fra l’815 e l’837. La via d’accesso al castello, piuttosto ardua, è parzialmente composta da ripide scale (considerare almeno un’ora di salita dal parcheggio delle auto). Rientro a Kaleybar. Pernottamento in hotel. Pasti: colazione in hotel. Pranzo e cena in ristoranti locali.
10° giorno / Kaleybar – Ardabil – Sarein (il Mausoleo dello Sceicco Safi-od- Din) (circa 250 km) Ardabil e gli splendori dell’arte safavide Partenza verso sud-est per la città di Ardabil, capitale della dinastia Sajid dell’Azerbaigian dall’871 al 929, nonché khanato indipendente dal 1747 al 1808. Tuttavia Ardabil è ricordata soprattutto per aver dato i natali a due grandi leader: lo sceicco Safi-od-Din (1253-1354), patriarca safavide nonché grande derviscio mistico sufi, e il suo discendente Ismail Safavi, che stese il dominio della famiglia con tale successo che nel 1502 diventò scià di Persia. La gloriosa dinastia safavide avrebbe governato l’Iran per oltre due secoli. Dopo pranzo visita del magnifico Mausoleo dello Sceicco Safi-od-Din, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, il monumento safavide più sontuoso dell’Iran occidentale. Il patriarca è sepolto insieme a notabili di rango inferiore nella Torre Allah-Allah, del 1334, chiamata così perché il motivo apparentemente geometrico realizzato in smalto blu è in realtà il nome di Dio ripetuto all’infinito. Per ammirare il meraviglioso sarcofago di legno si entra in uno splendido cortiletto di piastrelle turchesi e poi nella Casa delle Lanterne, dove l’effetto della decorazione in oro e blu è davvero strabiliante. Sulla sinistra c’è la favolosa Sala delle Porcellane del 1612, costellata di nicchie dorate con soffitto a “stalattiti” e originariamente destinata all’esposizione della collezione delle porcellane reali. Nel tardo pomeriggio trasferimento nella vicina vivace cittadina termale di Sarein. Pernottamento in hotel. Pasti: colazione in hotel. Pranzo in ristorante locale. Cena in hotel. 11° giorno / Sarein – Astara – Lenkoran (l’attraversamento della frontiera Iran- Azerbaigian) (circa 260 km) L’ingresso in Azerbaigian, tra Mar Caspio e Monti Taylash Partenza verso est per Astara, la cittadina di frontiera tra Iran e Azerbaigian che sorge sulla riva sud-occidentale del Mar Caspio. Attraversamento della frontiera con disbrigo delle formalità d’uscita dall’Iran e d’ingresso in Azerbaigian e accoglienza da parte dello staff azero. Si procede verso nord lungo la fascia costiera del Mar Caspio attraverso piantagioni di tè, campi di grano e agrumeti. Si giunge nella sonnolenta Lenkoran, la città più grande dell’Azerbaigian meridionale. Pranzo e relax lungo la riva del Mar Caspio. Nel tardo pomeriggio partenza verso la zona dei Monti Taylash per cenare in un piacevole ristorante locale. Pernottamento in hotel. Pasti: colazione in hotel. Pranzo libero. Cena in ristorante locale. 12° giorno / Lenkoran – Qobustan – Baku (i petroglifi sul Mar Caspio) (circa 290 km) Gli enigmatici petroglifi di Qobustan, i sorprendenti vulcani di fango e la capitale Baku, sospesa tra oriente ed occidente
Partenza verso nord lungo il Mar Caspio per la Riserva dei Petroglifi di Qobustan (Patrimonio dell’Umanità UNESCO) dove una serie di grotte conservano numerosi petroglifi risalenti a circa 12.000 anni fa quando una comunità di cacciatori-raccoglitori si insediò nella zona. I temi più comunemente raffigurati sono il bestiame, gli animali selvatici e varie figure umane, soprattutto sciamani. Si continua per la visita di un curioso gruppetto di piccoli vulcani di fango: montagnole di forma conica che eruttano un fango denso, freddo e grigio. Si prosegue verso nord per Baku, la capitale dell’Azerbaigian, che fonde eterogenei elementi culturali europei e asiatici. Pernottamento in hotel. Pasti: colazione in hotel. Pranzo libero. Cena in ristorante locale. La ricca Baku, tra tradizioni islamiche e scoperta del petrolio. Il termine Baku potrebbe derivare dal persiano bad kube (città dei venti) o dall’antica parola caucasica bak (sole/dio), possibile allusione al suo ruolo di centro del culto del fuoco sin dai tempi più antichi. La città visse i primi momenti di gloria nel XIII sec quando divenne capitale sotto la dinastia degli Shirvanshah. La sua fortuna moderna è dovuta all’estrazione del petrolio che fu avviata già nel 1872 sotto l’Impero Russo. 13° giorno / Baku – Penisola di Absheron – Baku (il Tempio del Fuoco) La raffinata Baku e il tempio del fuoco di Ateshgah Baku sta vivendo un vero e proprio boom economico e l’affascinante città vecchia, riconosciuta Patrimonio dell’Umanità UNESCO, circondata da sempre nuovi moderni e alti edifici, sta diventando una specie di “city” finanziaria. Al mattino visita della città vecchia: il Palazzo degli Shirvanshah, un affascinante complesso di edifici in pietra arenaria, risalenti in gran parte al XV sec, che fu la sede della dinastia che regnò nel nord-est dell’Azerbaigian durante il Medioevo; la Torre della Vergine, una torre in pietra dalla forma affusolata alta 29 m, la cui forma attuale risale al XII secolo; il Belvedere di Highland Park, con la superba vista panoramica della città. Nel pomeriggio escursione nella Penisola di Absheron disseminata di vecchie istallazioni petrolifere: arrugginite torri di trivellazione che riempiono l’orizzonte come curiose sculture astratte e visita del Tempio del Fuoco di Ateshgah. Rientro a Baku e pernottamento in hotel.
Pasti: colazione in hotel. Pranzo libero. Cena in ristorante locale. La Penisola di Absheron e il Tempio del Fuoco Già nel XIII secolo Marco Polo citava nelle sue cronache la Penisola di Absheron con le sue numerose sorgenti di gas naturale. Il Tempio del Fuoco di Ateshgah si trova su una sorgente di gas naturale che per secoli fu ritenuta sacra dagli zoroastriani. Il tempio, che risale al XVIII sec, fu costruito da adepti indiani che praticavano forme estreme di ascetismo e che vivevano nel caravanserraglio di forma pentagonale che circondava l’edificio sacro. Il particolare più interessante del tempio è il focolare di pietra con quattro condotte laterali che sputano fiamme. 14° giorno / Baku (tra antico e moderno) I musei di Baku e le moderne Flame Towers Ancora una giornata dedicata alla visita di Baku: gli edifici in stile Art Nouveau costruiti all’inizio del XX secolo, il Museo Storico, il Museo dei Tappeti, la Via dei Martiri, le moderne Flame Towers. Passeggiata in centro città con tempo libero da dedicare allo shopping. Pranzo libero. Cena in ristorante locale. Pernottamento in hotel. Pasti: colazione in hotel. Pranzo libero. Cena in ristorante locale. 15° giorno / Baku – Italia Al mattino trasferimento all’aeroporto per il volo diretto su Milano Malpensa. Colazione a bordo. Arrivo in mattinata.
Sistemazioni previste: Teheran: Laleh Hotel o Esteghlal Hotel, 5* o similare (2 notti) Qazvin: Mar Mar Hotel, 4* o similare (1 notte) Rasht: Kadus Hotel, 4* o similare (1 notte) Zanjan: Zanjan Grand Hotel, 4* o similare (1 notte) Maragheh: Maragheh Grand Hotel, 4* o similare (1 notte) Tabriz: Tabriz International Hotel o Goataresh Hotel, 4* o similare (1 notte) Jolfa: Altin Aras Hotel, 3* o similare (1 notte) Kaleybar: Anza Hotel, 3* o similare (1 notte) Sarein: Laleh Hotel, 4* o similare (1 notte) Lenkoran: Qafaz Sahil Hotel, 4* o similare (1 notte) Baku: Holiday Inn Hotel, 4* o similare (3 notti) Altre informazioni: Trasporti – Si utilizzano minibus di diversi modelli a secondo del numero dei partecipanti. Organizzazione – Guida locale parlante italiano in Iran, guida locale parlante inglese in Azerbaigian. Pensione completa in Iran, mezza pensione in Azerbaigian. Accompagnatore dall’Italia con un minimo di 8 partecipanti. Clima – Il clima dell’Iran è di tipo continentale. Sugli altipiani centrali il clima è molto arido, durante l’inverno le temperature possono scendere al di sotto dello zero. Forti escursioni termiche sia diurne che stagionali. I mesi migliori per effettuare il viaggio sono la primavera e l’autunno con temperature moderate tra i 18°C e i 25°C. In estate le temperature sono elevate (tra i 30°C e i 40°C) ma il tasso di umidità è contenuto. La stagione migliore per effettuare un viaggio in Azerbaigian è compresa tra Aprile e Ottobre. In primavera le temperature variano tra un minimo di 10°C e un massimo di 30°C, si possono verificare improvvisi acquazzoni, le giornate sono abbastanza lunghe e i colori primaverili sgargianti. In estate a Baku e nelle zone di pianura si possono superare i 40°C, mentre nelle zone montuose il caldo è mitigato dall’aria più fresca. In autunno giornate miti, notti fresche e colori autunnali affascinanti. Disposizioni sanitarie – Non è richiesta alcuna vaccinazione. Formalità burocratiche – Sia per l’Iran che per l’Azerbaigian è richiesto il visto consolare che si ottiene all’arrivo. Necessario il passaporto firmato con validità residua di almeno 6 mesi dalla data di partenza del viaggio, con 2 pagine completamente libere, nessun timbro o visto di Israele. Si precisa che da Dicembre 2018 il visto per l’Iran non è più cartaceo ma elettronico, e viene rilasciato su un foglio a parte. Occorre inviare c/o il nostro ufficio (almeno 4 settimane prima della partenza): scansione a colori ben nitida in formato JPG (l’immagine non deve essere superiore a 100 KB) della prima pagina del passaporto (quella con dati e foto), gli appositi moduli (per Iran e per Azerbaigian) compilati in tutte le loro parti e firmati dal titolare del passaporto, 2 foto-tessera (3x4 cm) recenti, a colori, su sfondo bianco da accompagnare al modulo per l’Azerbaigian. Sono infine
necessarie ulteriori 2 foto-tessera (3x4 cm) recenti, a colori, su sfondo bianco da portare con sé in Iran e consegnare presso lo sportello visti dell’aeroporto di Teheran. N.B. Per l’Iran l’ottenimento del visto all’arrivo richiede circa un’ora di attesa in aeroporto a Tehran. Notizie varie – In Iran è proibita l’importazione di bevande alcoliche. Per le donne è richiesto di coprire il capo con un foulard e indossare una camicia ampia sopra i pantaloni. Caratteristiche e grado di difficoltà – Viaggio di spiccato interesse archeologico e paesaggistico in una delle zone meno turistiche dell’Iran. Alcuni lunghi trasferimenti su strade asfaltate. Brevi ma impegnative camminate per raggiungere il Castello di Alamut e il Castello di Babak. Alcuni semplici hotel nelle località minori (soprattutto la guest-house di Gazor Khan che è più propriamente una casa privata con camere a più letti e servizi in comune).
QUOTAZIONE PER PERSONA da Milano: Partenze di gruppo: € 3.180 base 10-14 partecipanti con guida locale e nostro accompagnatore € 3.290 base 8-9 partecipanti con guida locale e nostro accompagnatore Partenze individuali possibili tutti i giorni: € 3.420 base 4 partecipanti con guida locale di lingua italiana in Iran, di lingua inglese in Azerbaigian € 3.740 base 2 partecipanti con guida/autista di lingua italiana in Iran, di lingua inglese in Azerbaigian Da aggiungere: - partenze da altre città su richiesta - supplemento singola: € 590 - tasse aeree e security surcharge € 200 (circa) - copertura assicurativa di viaggio vedi tabella sotto - costo individuale gestione pratica € 80 - visto consolare Iran € 80 - visto consolare Azerbaigian € 40 Date di partenza: 1) da venerdì 7 a venerdì 21 Giugno 2019 2) (ar) da venerdì 5 a venerdì 19 Luglio 2019 (partenza con archeologo) 3) (ar) da venerdì 13 a venerdì 27 Settembre 2019 (partenza con archeologo) - Partenze individuali possibili da Maggio a Ottobre - Promozione “Prenota Prima” Prenotate il vostro viaggio con un anticipo di almeno 90 giorni dalla partenza e otterrete uno sconto del 50% sul costo della copertura assicurativa “all inclusive”. La quota comprende: I voli internazionali di linea in classe economica, i trasferimenti privati da e per l’aeroporto, trasporti a terra con minibus con a/c, guida locale di lingua italiana in Iran, guida locale di lingua inglese in Azerbaigian, accompagnatore italiano per minimo 8 partecipanti, i pernottamenti in hotel in pensione completa in Iran, i pernottamenti in hotel in mezza pensione in Azerbaigian, gli ingressi a siti archeologici, moschee, musei, giardini dossier informativo/culturale. La quota non comprende: Le bevande, i pranzi in Azerbaigian, le eventuali tasse aeroportuali, l’assicurazione obbligatoria, l’assicurazione contro la penalità di annullamento di viaggio (facoltativa), mance, extra personali, tutto quanto non specificato
La nostra nuova ed esclusiva copertura assicurativa “all inclusive” - Annullamento del viaggio prima della partenza - Assistenza sanitaria tramite centrale operativa h24 - Spese mediche in viaggio fino a € 20.000 (di cui € 5.000 fino a 45 gg dal rientro) - Bagaglio fino a € 750 - Viaggi Rischio Zero per eventi fortuiti e casi di forza maggiore in corso di viaggio - Indennizzo fino a € 150.000 per infortunio che causi decesso o invalidità permanente Il costo a passeggero del pacchetto assicurativo è da aggiungere alle spese accessorie e da versare al momento dell’iscrizione al viaggio. Il calcolo dell’importo si evince dalla tabella che segue: Quota totale fino a: Costo a passeggero* € 1.000,00 € 45 € 2.000,00 € 80 € 3.000,00 € 115 € 4.000,00 € 150 € 5.000,00 € 185 € 7.000,00 € 255 € 10.000,00 € 360 NB: il conteggio del totale assicurabile non deve includere visto e spese gestione pratica. *comprensivo di imposte di assicurazione e diritti di agenzia. Copertura Integrativa E’ possibile estendere la copertura delle spese mediche in viaggio fino a € 120.000 stipulando una polizza facoltativa con premio lordo per passeggero di € 55,00, da specificare espressamente all’operatore. Le condizioni dettagliate delle coperture assicurative sono consultabili sul nostro sito www.viaggilevi.com.
NOTE IMPORTANTI • La quotazione è calcolata col valore del rapporto di cambio USD/Euro = 0,88 in vigore nel mese di Novembre 2018. In caso di oscillazioni del cambio di +/-3% a 20 giorni dalla data di partenza sarà effettuato un adeguamento valutario. • Per ragioni tecnico-organizzative in fase di prenotazione o in corso di viaggio l’itinerario potrebbe subire delle modifiche, mantenendo invariate quanto più possibile le visite e le escursioni programmate. • Le tariffe aeree prevedono classi di prenotazione dedicate, soggette a disponibilità limitata di posti. Al momento della prenotazione, in caso di non confermabilità della tariffa utilizzata per la costruzione del prezzo del viaggio, comunicheremo il supplemento. • Molte compagnie aeree prevedono l’emissione immediata del biglietto. In tal caso vi informeremo all'atto della vostra conferma e procederemo alla emissione. L'acconto dovrà includere anche l'importo intero del biglietto, che non sarà rimborsabile, e le penali del viaggio in questione derogheranno dalle nostre pubblicate. • L’importo delle tasse aeree dipende dal rapporto di cambio del USD e del costo del petrolio, stabilito dalle compagnie aeree. Il valore esatto viene definito all’atto dell’emissione dei biglietti aerei. Milano, 29.11.2018 n. 1 Organizzazione tecnica: I Viaggi di Maurizio Levi Via Londonio, 4 – 20154 Milano (Italia) Tel 0039 02 34934528 – Fax 0039 02 34934595 E-Mail: info@viaggilevi.com – Web site : www.viaggilevi.com
Puoi anche leggere