IOR Rapporto scientifico Scientific Report - Repubblica e Cantone Ticino

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Università
della        Allegato 5
Svizzera
italiana

Istituto
oncologico
di
ricerca

IOR
Rapporto
scientifico
Scientific
Report
Sommario    2 Prefazione
Content       Foreword

           12 Gruppi di ricerca
              Research Groups

           26 Persone
              People

           30 Dati finanziari 2018
              Financial Data 2018

           36 Pubblicazioni 2018
              Publications 2018
Prefazione
Foreword
Franco Cavalli

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Per l’Istituto oncologico di ricerca (IOR) il 2018 è stato un anno
di ulteriore sviluppo e di nuovi successi, anche in assenza
di fatti un po’ straordinari, come quelli che avevano segnato gli
anni precedenti. Da un certo punto di vista possiamo quindi
dire che cominciamo a svilupparci ad un’andatura di crociera,
e non più con sobbalzi, non sempre facilmente digeribili.
Naturalmente tutti stiamo aspettando l’ulteriore passaggio,
che sarà rappresentato dal nuovo edificio di ricerca IRB-
IOR-EOC, nel quale dovremmo entrare al più tardi all’inizio
del 2021. Perciò stiamo già pianificando nel dettaglio l’occu-
pazione degli spazi, ma anche un potenziamento delle tec-
nologie di ricerca a nostra disposizione. Rispetto ai cinque
gruppi di ricerca del 2018, è intenzione della Fondazione
arrivare a otto gruppi entro il 2023.
In questo senso abbiamo già alla fine dell’anno scorso scelto
la Dott.ssa Arianna Calcinotto, PhD, tra oltre 65 candidati
annunciatisi da tutto il mondo, quale nuovo Group Leader, che
a partire dal 1 luglio 2019 comincerà a sviluppare una sua
équipe di ricerca nel campo dell’immunologia tumorale, parti-
colarmente in relazione con il carcinoma del seno.
Durante tutto l’anno abbiamo avuto, dopo l’inaugurazione che
era avvenuta nel dicembre 2017, le conferenze mensili
organizzate nell’ambito del nostro PhD program in Cancer
Biology and Oncology, che sta avendo molto successo.
Per questo ringrazio particolarmente i due ispiratori, il
Prof. A. Alimonti e il Dr. JP Theurillat, che durante questo 2018
è stato nominato dalla Facoltà di scienze biomediche dell’USI
quale nuovo Professore associato, anche se per ragioni
interne questa nomina è entrata in funzione solo il 1.1.2019.
Come si può rilevare dai rapporti dei singoli gruppi di ricerca,
anche quest’anno i nostri ricercatori sono riusciti a realizzare
pubblicazioni importanti in diversi giornali ad alto impact
factor ed inoltre ad ottenere importanti grants competitivi
a livello nazionale (Fondo Nazionale di Ricerca, Oncosuisse,
eccetera) ed internazionali (Unione Europea in particolare).
Sottolineo inoltre che per il secondo anno consecutivo
l’ambito Pfizer è stato conferito ad un ricercatore dello IOR,
questa volta al Dr. Davide Rossi. Lo sviluppo importante
e qualitativamente elevato delle nostre ricerche ha nel
frattempo convinto la Segreteria federale alla ricerca (SEFRI)
ad attribuirci, contrariamente ad una prima decisione del 2017,
anche per il periodo 2021-2024 un finanziamento in base
all’articolo 15 della Legge federale sulla ricerca, ciò che
complementerà quanto riceviamo già in base alla legge
federale di sostegno alle ricerche delle università.
Nel 2018 non abbiamo avuto una site-visit del nostro Advisory
Board, evento che ha luogo ogni due anni e che quindi sarà

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programmata per il novembre 2019. Il Presidente del nostro
Advisory Board, il Prof. Riccardo Dalla Favera della Columbia
University di New York ha però continuato a renderci visita
semestralmente. Oltre a darci importanti consigli per quanto
riguarda le ricerche nel settore dei linfomi, egli ha potuto in
entrambe le occasioni constatare e certificare un ulteriore
miglioramento quantitativo e soprattutto qualitativo dei nostri
lavori di ricerca.
Sottolineo anche che sia da parte del gruppo del Prof. Andrea
Alimonti che quello del Dr. Francesco Bertoni, in particolare
con il suo collaboratore Dr. Gaudio, sono in corso delle
registrazioni di brevetti per delle scoperte da loro fatte, ciò che
potrebbe in futuro rappresentare una buona fonte di
finanziamenti per le nostre ricerche.
A questo punto vorrei ringraziare il Dr. Carlo Catapano per il
lavoro come Direttore dello IOR e tutti i membri del Consiglio
di Fondazione per il loro costante sostegno. Anche a nome
loro e di tutti i ricercatori dello IOR rinnovo la nostra gratitudine
a diversi sponsors, in particolare alla Signora Flora Gruner,
che al di là del suo sostegno regolare, quest’anno ci ha
garantito con una generosissima donazione la copertura delle
spese dell’attività del nuovo gruppo di ricerca della Dott.ssa
Calcinotto per i prossimi tre anni.
Ringrazio anche tutti gli altri donatori privati che permettono al
nostro istituto di continuare a svolgere le sue ricerche nelle
migliori condizioni, valorizzando giovani ricercatori e creando i
presupposti per l’acquisizione di nuovo sapere. Un grazie
particolare vada alla Fondazione IBSA, alla sua coordinatrice
Dott.ssa Silvia Misiti e all’Ingegnere Licenziati, CEO di IBSA,
per il finanziamento concessoci a favore dell’International
PhD program in Cancer Biology and Oncology.

Prof. Franco Cavalli
Presidente Fondazione IOR
Bellinzona, maggio 2019

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For the Institute of Oncology Research (IOR) 2018 was a year
of further development and new successes, even in the
absence of somewhat extraordinary facts, such as those that
had marked previous years. From a certain point of view, we
can therefore say that we are beginning to develop at a cruising
pace, and no longer with jolts, which are not always easily
digestible. Of course, we are all waiting for the next step, which
will be represented by the new research building IRB-IOR-
EOC, which should be ready no later than early 2021. In this
sense, we are already planning in detail the occupation of the
new spaces, but also a strengthening of the research
technologies at our disposal. Compared to the five research
groups in 2018, the Foundation’s intention is to reach eight
groups by 2023.
At the end of last year, we chose Dr. Arianna Calcinotto, PhD,
from among more than 65 candidates from all over the world,
as our new Group Leader, who from 1 July 2019 will begin to
develop her own research team in the field of tumor
immunology, particularly in relation to breast cancer.
Throughout the year we have had, after the inauguration that
took place in December 2017, a monthly conference organized
as part of our PhD program in Cancer Biology and Oncology,
which is having great success. For this reason, I would
particularly like to thank the two inspirers, Prof. A. Alimonti and
Dr. JP Theurillat, who during 2018 was appointed by the Faculty
of Biomedical Sciences of USI as Associate Professor, even if
for internal reasons this appointment was effective only on
1.1.2019.
As can be seen from the reports of the individual research
groups, also this year our researchers have managed to
produce important publications in several newspapers with
high impact factor. They have also acquired important
competitive grants at national level (National Research Fund,
Oncosuisse, etc.) and international level (European Union in
particular).
I would also like to underline that for the second consecutive
year the coveted Pfizer was awarded to a IOR researcher, this
time to Dr. Davide Rossi. In the meantime, the important and
high quality development of our research has convinced the
State Secretariat for Education, Research and Innovation
(SERI) to grant us, contrary to an initial decision in 2017, also for
the period 2021-2024 a funding on the basis of Article 15 of the
Federal Law on Research, which will complement what we
already receive under the federal law supporting university
research.
In 2018, a visit from our Advisory Board, which occurs every
two years, did not take place: the next site-visit is scheduled for

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November 2019. However, the Chairman of our Advisory Board,
Prof. Riccardo Dalla Favera of the Columbia University in New
York, has continued to visit us every six months. In addition to
giving us important advice regarding research in the field of
lymphomas, on both occasions he was able to ascertain and
certify a further quantitative and, above all, qualitative
improvement in our research work.
I would also like to underline that both Prof. Andrea Alimonti’s
group and Dr. Francesco Bertoni’s group, in particular with his
collaborator Dr. Gaudio, are registering patents for their
discoveries, which could represent a good source of funding
for our research in the future.
At this point, I would like to thank Dr. Carlo Catapano for his
work as Director of the IOR and all the members of the
Foundation Board for their constant support. Also on their
behalf and on behalf of all the researchers of the IOR, I renew
our gratitude to several sponsors, in particular to Mrs. Flora
Gruner, who beyond her regular support, has guaranteed us
with a very generous donation to cover the costs of the activity
of the new research group of Dr. Calcinotto for the next three
years.
I also thank all the other private donors who allow our institute
to continue to carry out its research in the best conditions,
enhancing young researchers and creating the conditions for
the acquisition of new knowledge. Special thanks goes to the
IBSA Foundation for Scientific Research, its coordinator
Dr. Silvia Misiti and the Eng. Licenziati, CEO of IBSA, for the
funding granted to us in favour of the International PhD
program in Cancer Biology and Oncology.

Prof. Franco Cavalli
President Foundation IOR
Bellinzona, May 2019

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Prefazione
Foreword
Carlo Catapano

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L’Istituto oncologico di ricerca (IOR) ha continuato nel suo
percorso di crescita costante, espandendo e rafforzando le
sue attività programmatiche nella ricerca, istruzione e
formazione. Oggi l’Istituto ospita circa 70 ricercatori, post-
dottorandi e studenti che lavorano su diversi argomenti, dalla
biologia del cancro alla genomica funzionale, genetica,
oncologia molecolare, farmacologia e terapie sperimentali.
I ricercatori dell’Istituto possono contare su attrezzature
all’avanguardia e una serie di servizi, tra cui quelli per la
genomica, la bioinformatica, sperimentazione su modelli
murini, l’istopatologia, e l’imaging cellulare e in vivo.
Dal 2017, lo IOR è gestito amministrativamente dalla
Fondazione IOR ed è affiliato come istituto accademico
all’Università della Svizzera italiana (USI) e parte della Facoltà
di scienze biomediche.
Nel 2018, circa il 50% del budget dell’Istituto proveniva da
finanziamenti dal Fondo Nazionale Svizzero per la Ricerca
Scientifica (SNSF), dal Consiglio Europeo della Ricerca (ERC),
dalla Lega Svizzera per la Ricerca sul Cancro (KLS) e da
progetti di ricerca sponsorizzati. Fondazioni, come la
Fondazione Ticinese per la Ricerca sul Cancro e la Fondazione
IBSA, insieme a sponsor privati, sono state essenziali per i
programmi di ricerca e di formazione dell’Istituto. Il programma
internazionale di dottorato in Biologia del cancro, avviato nel
2017 con l’USI grazie anche a una sovvenzione della
Fondazione IBSA, completa l’offerta dell’Istituto per la
formazione di alto livello in ricerca biomedica e oncologia in
Ticino.
La ricerca allo IOR comprende due aree principali. La prima
area programmatica riguarda i linfomi e le neoplasie
ematologiche. Il secondo programma riunisce gruppi di ricerca
che lavorano su tumori solidi e terapie sperimentali. Entrambi
i programmi intendono integrare la ricerca di base con studi
preclinici e traslazionali per migliorare la diagnosi e il
monitoraggio della malattia e identificare nuovi approcci
terapeutici.

Carlo Catapano
Direttore IOR
Bellinzona, maggio 2019

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The Institute of Oncology Research (IOR) has progressed
along its course of steadily growth, expanding and
strengthening its programmatic activities in research,
education and training. Today, the Institute hosts about 70
researchers, postdoctoral fellows and students working on
different rsearch topics, from cancer biology to functional
genomics, genetics, molecular oncology, pharmacology and
experimental therapy. The Institute’s researchers can rely on
state-of-the-art equipment and a number of facilities, including
those for genomics, bioinformatics, mouse modeling,
histopathology, cellular and in vivo imaging. From 2017, the IOR
is managed administratively by the IOR Foundation and is
affiliated as academic institute to the Università della Svizzera
italiana (USI) as part of the Faculty of Biomedical Sciences.
In 2018, about 50% of the Institute budget came from
competitive grants from the Swiss National Science
Foundation (SNSF), European Research Council (ERC), Swiss
Cancer League (KLS) and sponsored research projects.
Foundations, such as the Fondazione Ticinese per la Ricerca
sul Cancro and the IBSA Foundation, along with private
sponsors, have been essential for the Institute research and
training programs. The International PhD Program in Cancer
Biology and Oncology, which started in 2017 with the USI
thanks in part to a grant from the IBSA Foundation, completes
the educational offer of the Institute for high-level training in
biomedical research and oncology in Ticino.
Research at the IOR encompasses two major areas. The first
programmatic area deals with lymphomas and hematological
malignancies. The second program unites research teams
working on solid tumors and experimental therapies. Both
programs intend to integrate basic research to preclinical and
translational studies to improve diagnosis and monitoring of
the disease and identify novel treatment approaches.

Carlo Catapano
Director IOR
Bellinzona, May 2019

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Gruppi di ricerca
Research Groups

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Gruppi di ricerca   Prof. Andrea Alimonti      Il Prof. Andrea Alimonti, direttore del laboratorio di Oncologia molecolare, è uno
Research Groups     MD                         scienziato attivo nel campo della ricerca di base e clinica. Il Prof. Alimonti ha conseguito
                                               la laurea in Medicina e Chirurgia all’Università di Roma “La Sapienza” e la Specializzazio-
                    Oncologia molecolare       ne in Oncologia all’Istituto Nazionale Tumori di Roma. Ha completato il suo post doc in
                    Molecular Oncology         biologia, prima al Memorial Sloan Kettering Cancer Center (New York) e poi presso
                                               l’Harvard Medical School (Boston). Nel 2011 è diventato direttore del laboratorio di
                                               Oncologia molecolare a IOR. Nello stesso anno ha vinto due prestigiosi riconoscimenti:
                                               Lo Swiss Bridge Award e l’ERC starting grant. Autore di molte pubblicazioni nell’ambito
                                               della ricerca di base e clinica nelle maggiori riviste scientifiche internazionali (Nature,
                                               Cell, NatureGenetics), il suo maggiore contributo scientifico è stata l’identificazione del
                                               ruolo della senescenza cellulare nel cancro e la scoperta di un approccio terapeutico
                                               basato sull’induzione della senescenza cellulare e della risposta immunitaria contro il
                                               tumore. Recentemente ha identificato un tipo di cellula immunitaria, le cellule mieloidi
                                               soppressorie, in grado di promuovere la progressione del tumore prostatico e la
                                               resistenza alle terapie standard. Nel 2015 il Prof. Alimonti ha ricevuto il J. Steiner
                                               Cancer Research Award e conseguito un secondo ERC grant (ERCcog). Nel 2018 ha
                                               vinto il Pfizer Award in Oncology. Dal 2017 è Professore ordinario di Oncologia presso
                                               l’USI e Professore ordinario di Farmacologia presso l’Università di Padova.

                                               Prof. Andrea Alimonti, Group Leader of Molecular Oncology at IOR, is an awarded
                                               clinical and research scientist. Prof. Alimonti received his MD degree from the University
                                               of Rome “La Sapienza” and his medical and surgical training in Oncology from the
                                               National Cancer Institute of Rome. He completed a postdoctoral fellowship in cancer
                                               biology in the laboratory of Prof. Pier Paolo Pandolfi, first at Memorial Sloan Kettering
                                               Cancer Center (New York) and then at the Harvard Medical School (Boston). In 2011 he
                                               joined IOR as head of the Molecular Oncology group. In the same year, he was awarded
                                               with two prestigious awards: Swiss Bridge Award and ERC starting grant. Author of
                                               several clinical and basic research publications in major scientific journals (e.g. Nature,
                                               Cell, Nature Genetics etc), his major scientific contribution has been the identification of
                                               the role played by cellular senescence in cancer and the discovery of a therapeutic
                                               approach based on the enhancement of cellular senescence and tumour immune
                                               response. Recently he has also identified a type of immune cell, named myeloid-derived
                                               suppressor cells, as cause of tumour progression and treatment resistance. In 2015
                                               Prof. Alimonti received the J. Steiner Cancer Research Award, one of the most signifi-
                                               cant awards in the world for cancer research. In 2015 he also won a second ERC grant
                                               (ERCcog). In 2018 he was awarded with the Pfizer Award in Oncology. From 2017, he is
                                               Full Professor of Oncology at USI and Full Professor of Pharmacology at the University
                                               of Padova.

Gruppo di ricerca   Direttore di laboratorio   Membri del laboratorio
Team                Group Leader:              Members
                    Prof. Andrea Alimonti      Monica Montopoli, Visiting Professor – Abdullah Alajati, PhD – Daniela Brina, PhD –
                    MD                         Arianna Calcinotto, PhD – Michela Mirenda, PhD – Laura Pellegrini, PhD – Elena
                                               Zagato, PhD – Jingjing Chen, PhD – Ajinkya Revandkar, PhD – Emiliano Pasquini,
                                               technician – Miriam Saponaro, technician – Nicolas Delaleu, Bioinformatician – Nicolò
                                               Bancaro, PhD student – Maria Antonietta D’Ambrosio PhD student, Manuel Colucci,
                                               PhD student – Nicolo’ Pernigoni, PhD student – Lai Ping, PhD student – Najmeh
                                               Parhizgari, Visiting PhD student – Carmen Daniela Saccà, Visiting PhD student – Elena
                                               Canato, MS student – Lorenzo Tomasini, MS student – Giuseppe Attanasio, stage.

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Tema della ricerca                                                Research Focus
Il laboratorio è impegnato nell’identificazione di nuove          The research group focuses on the identification of novel
terapie sperimentali, in particolare contro il cancro alla        experimental therapies based on senescence enhance-
prostata, basate sull’attivazione della senescenza nelle          ment and a novel type of immunotherapy that target
cellule tumorali e su nuove immunoterapie mirate contro           tumour infiltrating myeloid cells. In a recent study
le cellule mieloidi infiltranti i tumori della prostata. In uno   published in Nature, the research team found that
studio pubblicato su Nature, il team ha trovato che le            granulocytic MDSCs, a subtype of Gr1+ myeloid cells,
cellule MDSCs granulocitiche, un sottotipo di cellule             can promote castration-resistance in different mouse
mieloidi Gr1+, possono promuovere la resistenza alla              models of prostate cancer by secreting in the tumour
castrazione in diversi modelli murini e su linee cellulari        microenvironment IL23 a regulator of the androgen
umane. Le ricerche hanno evidenziato che le cellule               receptor pathway. Importantly we found that IL23 is the
MDSCs producono nel microambiente tumorale IL23,                  most abundant interleukins in the blood of patients
che funziona come un regolatore del pathway androgeni-            affected by castration-resistant prostate cancer and that
co. Il team di ricerca ha trovato che IL23 è l’interleuchina      MDSCs accumulate in the metastasis of CRPC patients.
più abbondante nel sangue dei pazienti affetti da                 Treatment with compounds that block the recruitment of
carcinoma prostatico resistente alla castrazione (CRPC)           MDSCs or antagonise IL23 was associated to a strong
e che le cellule MDSCs si accumulano nelle metastasi di           anti-tumour response and enhanced the efficacy of
pazienti affetti da CRPC. I nostri dati dimostrano che            enzalutamide a standard of therapy for CRPC patients.
trattamenti con composti che bloccano il reclutamento di          Since antibodies that block IL23 are approved for clinical
MDSCs o antagonizzano IL23 promuovono una forte                   use to treat autoimmune conditions, our finding opens
inibizione della crescita tumorale, specialmente quando           the possibility to treat castration-resistant prostate
combinati con enzalutamide, uno dei farmaci più                   cancer patients with these antibodies. This new research,
comunemente usato dai pazienti affetti da CRPC. Dal               together with our previous finding that MDSCs can
momento che anticorpi che bloccano IL23 sono già                  antagonise senescence in tumours treated with
presenti in clinica per il trattamento di alcune malattie         chemotherapy, has led to the establishment of a
autoimmune, i nostri dati aprono alla possibilità di usare        long-lasting collaboration with the team of Prof. J. De
questi composti per il trattamento dei pazienti resistenti        Bono at ICR and to the beginning of three clinical studies
alle terapie ormonali convenzionali. Questa nuova                 assessing the tolerability, efficacy of compounds that
scoperta ci ha permesso di implementare la nostra                 block MDSCs (CCR4500 and IOSI-IOR-001).
collaborazione con il team del Prof. J. De Bono a (ICR) e         Finally, the team has set up and approved a clinical
iniziare due studi clinici che valutano la tollerabilità e        protocol to prospectively assess whether MDSCs
efficacia di composti che bloccano le MDSCs in pazienti           determination in patients’ blood and tumours can be used
affetti da carcinoma della prostata (CCR4500 e                    as a biomarker to predict the clinical outcome of prostate
IOSI-IOR-001). Questi studi sono stati finanziati da              cancer patients (IOSI-IOR-002). The team has also
diversi grants nazionali e internazionali. Infine abbiamo         recently completed the immunophenotype of prostate
iniziato uno studio prospettico per valutare se le MDSCs          tumours of different genetic backgrounds, in parallel to
circolanti possono essere usate come biomarcatori per             the polysome profile analysis of these tumours in order to
predire la sopravvivenza e la risposta alle terapie di            identify novel secreted factors, receptors and check-
pazienti affetti da CRPC (IOSI-IOR-002).                          points that can modulate the tumour immune response.
Il gruppo ha inoltre completato gli screenings per                The objective is to identify factors that contribute to the
l’identificazione di composti pro-senescenti e senolitici e       intra-tumour recruitment and function of myeloid cells.
la Core Facility per le fasi precliniche di studio di modelli     The genetically modified models generated so far
murini transgenici di tumore alla prostata. Grazie a questi       include different prostate conditional and prostate
modelli è stato completato l’immunofenotipo dei tumori            specific transgenic models including: Ptenpc-/-, ERG+,
prostatici in diversi background genetici, in parallelo alle      Trp53pc-/-, NOTCH-1-/-, TIMP-1-/-, CXCR2ko, TN-
analisi dei profili polisomali per l’identificazione di fattori   FaR-/-, PDH1-/-, DUSP16, CDCP1+, P16-luc and LMNA
secreti, recettori e checkpoints in grado di promuovere il        and their respective crosses with the Ptenpc-/-. The
reclutamento nei tumori delle MDSCs o attivarne la                advantage of using these models is to study the genes
funzione. I modelli murini geneticamente modificati finora        involved in the metabolism of prostate tumour, the
generati includono sia modelli transgenici specifici sia          process of metastatization (TIMP-1, CDCP1) and the
condizionali per la prostata, fra cui: Ptenpc-/-, Trp53pc-/-,     contribution of the tumour immune response to prostate
ERG+, NOTCH-1-/-, TIMP-1-/-, CXCR2ko, TNFaR-/-,                   cancer development and therapy.
PDH1-/-, DUSP16, CDCP1+, P16-luc, LMNA e i loro
rispettivi incroci con Ptenpc-/-. Il vantaggio di usare
questi modelli scaturisce dalla possibilità di studiare i
geni coinvolti nel metabolismo dei tumori alla prostata,
nel processo di metastatizzazione (TIMP-1, CDCP1) e il
contributo della risposta immunitaria tumorale nello
sviluppo e nella terapia del cancro della prostata.

15
Gruppi di ricerca   Francesco Bertoni          Il Dr. Francesco Bertoni è Group Leader del laboratorio di Genomica dei linfomi presso
Research Groups     MD                         l’Istituto di ricerca oncologica (IOR) e Vice-direttore dell’Istituto.
                                               Il Dr. Bertoni si è formato presso l’Università degli Studi di Milano dove ha ottenuto la
                    Genomica dei linfomi       laurea in Medicina nel 1994 e la specializzazione in Oncologia Medica nel 1998.
                    Lymphoma Genomics          Durante la sua formazione e carriera ha lavorato a Milano (Ospedale Maggiore
                                               Policlinico e Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri), Londra (Institute of Child
                                               Health e The Barts and The London) e Ticino (Servizio Oncologico Cantonale). Dal
                                               2003 il Dr.Bertoni è il responsabile del gruppo Genomica dei linfomi allo IOR (Laborato-
                                               rio di oncologia sperimentale dello IOSI fino al 2011). Dal 2007, il Dr. Bertoni è il
                                               vice-direttore dell’Istituto del quale è stato anche responsabile della Unità di genomica
                                               fino al giugno 2017.
                                               Il Dr. Bertoni partecipa attivamente al Gruppo Svizzero di Ricerca Clinica sul Cancro
                                               (SAKK), nel quale è Vice-presidente del Gruppo Linfomi e membro del gruppo Nuovi
                                               Farmaci Anti-Cancro.
                                               Il Dr. Bertoni è autore o co-autore di oltre 190 articoli originali, oltre 50 editoriali o
                                               reviews, 20 capitoli di libri, e numerosi abstracts a conferenze nazionali o internazionali.
                                               Inoltre, è editore di Hematological Oncology.

                                               Dr. Francesco Bertoni is Group Leader of Lymphoma Genomics at the Institute of
                                               Oncology Research (IOR), where he is also Deputy director.
                                               Dr. Bertoni obtained a Medical Degree magna cum laude (1994) and the Medical
                                               Oncology Specialty (1998) from the State University of Milan. During his career he has
                                               worked in Milan (Ospedale Maggiore Policlinico and “Mario Negri” Institute of Pharma-
                                               cological Research), London (Institute of Child Health and The Barts and The London)
                                               and in Ticino (Servizio Oncologico Cantonale). Since April 2003 Dr. Bertoni is the head
                                               of the Lymphoma Genomics group at IOR (IOSI Laboratory of Experimental Oncology
                                               until 2011). Since 2007, he is the Deputy director of the Institute of which he was also
                                               responsible for the Genomics Unit until June 2017.
                                               Dr. Bertoni actively participates to Swiss Cancer Research Group (SAKK), in which he is
                                               Vice-president of the Project Group Lymphoma and member of the Project Group New
                                               Anticancer Treatment.
                                               Dr. Bertoni is the author or co-author of over 190 original papers, over 50 editorials or
                                               invited reviews, 20 book sections, one edited book and several abstracts at national and
                                               international meetings. Since January 2009 he is also the Editor-in-Chief of Hemato-
                                               logical Oncology.

Gruppo di ricerca   Direttore di laboratorio   Membri del laboratorio
Team                Group Leader:              Members
                    Francesco Bertoni          Alberto Arribas Carmena, PhD – Luciano Cascione, PhD – Eugenio Gaudio, PhD –
                    MD                         Afua Mensah, PhD – Sara Napoli, PhD – Giulio Sartori, Visiting research fellow – Chiara
                                               Tarantelli, PhD – Gaetana Golino, Visiting PhD student – Antonio Lupia, Visiting PhD
                                               student – Filippo Spriano, PhD Student – Valdemar Priebe, PhD student – Anna
                                               Simonelli, MS student – Caesare Rech, MS Student, Francesco Margheriti, MS student
                                               – Giulia Pontali, MS student – Hillarie Ekeh, MS student – Lorenzo Scalise, MS student.

16
Tema della ricerca                                                Research Focus
Il report dell’anno scorso presentava due lavori pubblicati       Last year’s report presented two manuscripts published
ad inizio 2018. Tarantelli, Gaudio et al (Clinical Cancer         in January 2018. In one, Tarantelli, Gaudio et al (Clinical
Research) hanno caratterizzato l’attività ed il meccani-          Cancer Research) characterized the anti-tumour activity
smo d’azione del nuovo doppio inibitore PI3K / mTOR               and the mechanism of action of bimiralisib (PQR309), a
bimiralisib (PQR309) in modelli di linfomi. Bertoni,              novel dual PI3K/mTOR inhibitor. In the second one,
assieme al collega dello IOSI Dr. Stathis, ha rivisto tutta la    Bertoni together with his IOSI colleague Dr. Stathis
letteratura sugli inibitori delle proteine BET (Cancer            reviewed all the literature on BET Bromodomain
Discovery), un argomento caro ad entrambi. Sempre                 inhibitors (Cancer Discovery), one of their main research
sull’argomento degli inibitori di BET, Mensah, Cascione et        topics of the last years. Following this topic, Mensah,
al (Haematologica) hanno dimostrato come l’effetto                Cascione et al (Haematologica) provided the first
antitumorale di queste molecole in linfoma diffuso a              evidence that the anti-tumour activity of BET inhibitors in
grandi cellule B (DLBCL) avviene anche mediante la                diffuse large B cell lymphoma (DLBCL) occurs also regu-
regolazione di piccoli RNA, i microRNA, e non solo                lating small RNA, the miRNAs, and not only protein
direttamente su geni che codificano per proteine. Tra i           coding genes. Among the miRNAs affected by BET
microRNA regolati ne compaiono diversi ben noti per la            inhibitors there are important oncomirs such as miR-92a-
loro attività oncogenica, quali il miR-92a-1-5p, miR-21-          1-5p, miR-21-3p, miR-155-5p, but also miR-96-5p, which
3p, miR-155-5p, ma anche uno, il miR-96-5p, con attività          has tumour suppressive activity. BET inhibitors lead to
soppressiva. Gli inibitori di BET permettono la riespres-         the re-expression of miR-96-5p, inhibiting the expression
sione di questo RNA sopprimendo l’espressione di                  of PRMT5, a protein that otherwise would silence the
PRMT5, una proteina altrimenti in grado di silenziare il          miRNA. Tarantelli et al (ESMO Open) continued our work
miR-96-5p. Tarantelli et al (ESMO Open) hanno invece              with the BET inhibitor birabresib (OTX015), studying its
proseguito il lavoro sull’inibitore di BET birabresib             mechanism of action in mantle cell lymphoma and,
(OTX015), studiandolo nei linfomi mantellari per il suo           especially, identifying novel active combinations with
meccanismo d’azione e soprattutto identificando una               BTK or ATR inhibitors and with pomalidomide.
serie di combinazioni attive con altri farmaci, quali inibitori   Unfortunately, and this is the case especially for
di BTK o ATR e la pomalidomide.                                   aggressive lymphomas, targeted agents are not enough
Purtroppo, soprattutto nel caso di linfomi aggressivi, le         to cure patients with lymphomas, and some chemother-
terapie mirate non sono sempre sufficienti e la chemiote-         apy is still necessary.
rapia è ancora spesso necessaria. Spriano, Chung et al            Spriano, Chung et al (British Journal of Haematology)
(British Journal of Haematology) hanno studiato il                studied the mechanism of action of trabectedine while
meccanismo d’azione della trabectedina, mentre                    Tarantelli et al (British Journal of Haematology) focused
Tarantelli et al (British Journal of Haematology) hanno           on the identification of subtypes of lymphoma, which
soprattutto guardato quali tipi di linfomi potrebbero             might more benefit from pixantrone and identified a
beneficiare dal pixantrone, identificando una serie di            series of active combinations with targeted agents.
combinazioni attive con terapie mirate.                           Besides these published papers, the team has been
Il team ha anche continuato a lavorare su altre molecole,         working on other compounds, including some first-in-
comprese alcuni first-in-class compounds (p.e., un                class molecules (such as a Notch inhibitor, an an-
inibitore di Notch, un anti-CD205 antibody drug                   ti-CD205 antibody drug conjugate, a ETS transcription
conjugate, un inibitore di fattori trascrizionali ETS), e         factors inhibitor), and novel combinations (for example,
nuove combinazioni (p.e., copanlisib/venetoclax). Studi di        copanlisib/venetoclax). Phase I studies, based on our
fase I, basati sui dati presentati a congressi, sono già stati    data presented at meetings, have already been opened,
aperti anche allo IOSI, o sono in preparazione.                   also at IOSI, or others will be activated soon.
Aresu, un collega veterinario da noi per un anno, e               Aresu, a veterinarian working with us for a year, and
collaboratori (Haematologica) hanno prodotto una serie            collaborators (Haematological) have produced a set of
di dati genomici per capire meglio il DLBCL che insorge           genomic data to better understand the DLBCL that
spontaneo nei cani, un argomento importante essendo               arises spontaneously in dogs, an important topic being
questo animale uno dei modelli comparativi migliori per           this animal one of the best comparative models to study
studiare l’equivalente umano. Abbiamo dimostrato                  the human equivalent. We have demonstrated the
l’attivazione di diversi meccanismi biologici comuni              activation of different biological mechanisms common to
all’uomo, mostrando l’importanza del sistema immunitario          humans, showing the importance of the immune system
anche nel cane, che quindi si presenta come un modello            also in dogs, which therefore presents itself as a model
per nuovi approcci di immunoterapia, quale terapia dei            for new approaches to immunotherapy, such as therapy
linfomi di cui soffrono questi animali.                           of lymphomas from which these animals suffer.

17
Gruppi di ricerca   Carlo Catapano             Il Dr. Catapano, MD PhD, è Direttore dell’Istituto oncologico di ricerca e responsabile del
Research Groups     MD, PhD                    Gruppo di Terapie sperimentali e biologia del cancro e del Programma di biologia dei
                                               tumori e terapie sperimentali. Il Dr. Catapano ha conseguito la laurea in Medicina e
                    Terapie sperimentali e     Chirurgia nel 1983 e la specializzazione in Oncologia medica nel 1986 presso l’Univer-
                    Biologia del cancro        sità di Napoli (Napoli, IT). Dal 1985 al 1988 ha proseguito la sua formazione post-laurea
                    Experimental               in Farmacologia presso l’Istituto per la Ricerca Farmacologica Mario Negri (Milano). Nel
                    Therapeutics and           1988 si è trasferito presso la Wake Forest University (WFU) a Winston-Salem NC
                    Cancer Biology             (USA), dove ha lavorato come ricercatore presso il Dipartimento di Biochimica e il
                                               Comprehensive Cancer Center della WFU Medical School. Nel 1993 ha conseguito il
                                               dottorato (PhD) in Biochimica presso la WFU. Dal 1993 ha lavorato come Professore
                                               nei Dipartimenti di oncologia sperimentale, biochimica e biologia molecolare, e
                                               Medicina (Divisione di oncologia e ematologia) presso la Medical University of South
                                               Carolina (MUSC) in Charleston SC (US, occupandosi di ricerca di base e traslazionale in
                                               oncologia con particolare interesse a sviluppo di nuove strategie terapeutiche. Presso la
                                               MUSC è stato anche membro dell’Hollings Cancer Center, del Center for Molecular and
                                               Structural Biology, e del Cancer Genomics Laboratory. Il Dr. Catapano si è trasferito
                                               all’Istituto oncologico della Svizzera italiana (IOSI) nel 2003 come Direttore del
                                               Laboratorio di oncologia sperimentale, che è divenuto sotto la sua direzione l’Istituto
                                               oncologico di ricerca nel 2011.

                                               Dr. Catapano, MD PhD, is the Director of the Institute of Oncology Research and Head
                                               of the Experimental Therapeutics and Cancer Biology group and of the Tumour Biology
                                               and Experimental Therapeutics Program. He received the degree in Medicine in 1983
                                               and completed the residency in Oncology in 1986 in the Division of Medical Oncology
                                               at the University of Naples. From 1985 to 1988, he trained in Pharmacology at the
                                               Mario Negri Institute for Pharmacological Research in Milan, working on molecular
                                               pharmacology of anticancer drugs. In 1988, he moved to the Wake Forest University
                                               (USA), where he worked as research fellow in the WFU Comprehensive Cancer Center
                                               and in the Department of Biochemistry focusing on DNA replication, RNA transcription
                                               and molecular and biochemical mechanisms of action of novel anticancer drugs. He
                                               obtained the PhD in Biochemistry from WFU in 1993. He then worked as Professor in
                                               the Department of Experimental Oncology, Biochemistry and Molecular Biology, and
                                               Medicine at the Medical University of South Carolina (MUSC) in Charleston (USA). His
                                               research team focused on basic and translational research in oncology with specific
                                               interest on new therapeutic strategies. During these years, he held faculty appoint-
                                               ments in the MUSC Hollings Cancer Center, the Center for Molecular and Structural
                                               Biology, and the Cancer Genomics Laboratory. Dr. Catapano joined the Oncology
                                               Institute of Southern Switzerland (IOSI) in 2003 as Director of the Laboratory of
                                               Experimental Oncology, which in 2011 become the Institute of Oncology Research.

Gruppo di ricerca   Direttore di laboratorio   Membri del laboratorio
Team                Group Leader:              Members
                    Carlo Catapano             Gianluca Civenni, PhD – Jessica Merulla, PhD – Ramiro Vazquez, PhD – Enrica Mira
                    MD, PhD                    Catò, Technician – Sarah Mapelli, PhD student – Andrea Timpanaro, PhD student –
                                               Alessandra Stüerchler, Visiting PhD student – Jasmine Cantergiani, MS student –
                                               Illhame Ennaour, MS student – Aleksandra Kokanovic, MS student – Martina Marchetti,
                                               MS student – Martina Giurdanella, MS student – Alyssa Paganoni, MS student –
                                               Demetra Vanni, MS student – Luca Vierling, MS student – Giada Zoppi, MS student –
                                               Artemis Zoma, stage.

                                               Giuseppina Carbone, MD, Senior Investigator and Head of Prostate Cancer Biology –
                                               Domenico Albino, PhD – Dheeraj Shinde, PhD – Marita Zoma, PhD student – Martina
                                               Falcione, MS.

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Tema della ricerca                                                 Research Focus
Terapie sperimentali e biologia del cancro                         Experimental Therapeutics and Cancer Biology
 (Responsabile: Carlo Catapano, MD, PhD)                           (Head: Carlo Catapano, MD, PhD)
Gli obiettivi principali delle attività di ricerca del gruppo di   The overall objectives of the team are to characterize the
Terapie sperimentali includono la caratterizzazione dei            molecular mechanisms underlying the phenotypic
meccanismi molecolari alla base della riprogrammazione             reprogramming occurring during tumour progression and
fenotipica in atto durante la progressione tumorale e              development of treatment resistance and to identify
l’identificazione di nuovi target terapeutici. Processi            novel therapeutic targets. Transcriptional, epigenetic and
trascrizionali, epigenetici e metabolici sono fondamentali         metabolic processes are instrumental for the acquisition
per l’acquisizione di proprietà metastatiche, staminali e di       of metastatic, stem-like and drug-resistant phenotypes.
farmaco-resistenza. In questo anno il gruppo ha fatto              This year the group has made considerable progress in
progressi notevoli nel definire i processi metabolici              defining key metabolic processes involved in the
essenziali per lo sviluppo e il mantenimento di cellule            maintenance of tumour-initiating and self-renewal
staminali tumorali e nel validare in modelli preclinici nuovi      potential of cancer stem cells (CSC). These studies have
approcci terapeutici. Il riconoscimento di vari fattori            led to the preclinical validation of novel CSC-directed
epigenetici e trascrizionali con un ruolo chiave nelle             therapeutic approaches. The recognition of the epige-
cellule staminali tumorali ha permesso di valutare in              netic and transcriptional regulators of CSC reprogram-
modelli preclinici l’efficacia di combinazioni di farmaci          ming has led to preclinical studies of highly effective drug
che potranno essere testate in seguito in studi clinici. Il        combinations for treatment of advanced prostate cancer
gruppo ha anche completato un importante studio su una             to be tested in future clinical trials. The team has also
nuova classe di effettori epigenetici, RNA noncodificanti          completed an important study on a novel class of
o promoter-proximal noncoding RNA. Analisi integrate               epigenetic effectors, noncoding promoter-proximal
del trascrittoma, fattori trascrizionali e epigenetici, stati di   transcripts, which might have relevant implications in
attivazione e organizzazione della cromatina hanno                 tumour initiation and progression. Integrated bioinformat-
generato il primo catalogo esteso di questi trascritti nel         ics analyses of the human transcriptome, transcription
genoma umano e fornito importanti informazioni sulle               factor binding, chromatin states and genomic architec-
loro funzioni e sul potenziale coinvolgimento in alcuni tipi       ture have provided the first comprehensive catalogue
di tumori.                                                         and novel insights in the wide-ranging regulatory
                                                                   functions of these noncoding RNAs.
Biologia del cancro prostatico
(Responsabile: Giuseppina Carbone, MD)                             Biology of prostate cancer
Il gruppo di biologia del cancro prostatico studia il ruolo di     (Head: Giuseppina Carbone, MD)
fattori di trascrizione nella differenziazione cellulare e         The prostate cancer biology group studies the role of
nello sviluppo del tumore prostatico. Proteine della               transcription factors in epithelial cell differentiation and
famiglia ETS, quali ERG e ESE3/EHF, sono tra i fattori             prostate cancer progression. ETS family transcription
trascrizionali più frequentemente alterati in tumori della         factors, such as ERG and ESE3/EHF, are among the
prostata. Il gruppo ha scoperto una nuova modifica                 most frequently deregulated transcriptional regulators in
post-traslazionale della proteina ERG che è determinata            human prostate cancers. The group has uncovered a
dall’enzima EZH2 ed è associata a resistenza al                    novel post-translational modification of ERG catalyzed by
trattamento e progressione metastatica in pazienti con             the protein methyltransferase EZH2, which is associated
tumori prostatici ERG-positivi. Questi studi hanno fornito         with disease progression and treatment resistance in
nuove informazioni sulla struttura della proteina ERG e            ERG positive tumours. These findings have provided new
avviato la ricerca di nuovi farmaci che ne possano                 insights for developing molecular-targeted therapeutics
antagonizzare l’attività. Nuovi modelli sperimentali sono          to antagonize ERG oncogenic activity. New experimental
stati messi a punto per studiare in dettaglio il ruolo e il        models have been developed to study the role and
potenziale terapeutico dei fattori ERG e ESE3/EHF.                 therapeutic potential of ERG and ESE3/EHF in prostate
Sulla base di questi modelli, il gruppo sta studiando la           cancer. Using these models, the group has been
produzione e la secrezione di esosomi in modelli murini e          investigating the production and secretion of circulating
pazienti con cancro prostatico e il loro impatto sul               exosomes in murine models and patient samples and the
microambiente tumorale e capacità metastatica. Questi              impact of their RNA and protein cargos on tumour
studi hanno implicazioni importanti anche in termini di            microenvironment. These studies have important implica-
applicazioni cliniche per migliorare diagnosi, predizione di       tions in terms of translation into clinical applications for
prognosi e trattamento di pazienti con cancro prostatico.          diagnosis, prognosis and patient management.

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Gruppi di ricerca   Davide Rossi               Il Dr. Davide Rossi ha conseguito la specializzazione in Medicina Interna e il Dottorato in
Research Groups     MD, PhD                    Medicina clinica e sperimentale presso l’Università del Piemonte Orientale, dove è stato
                                               professore di Ematologia fino al 2015. Nel 2015, si è trasferito in Svizzera, dove
                    Ematologia                 è Viceprimario della Divisione di ematologia presso l’Istituto di oncologia della Svizzera
                    sperimentale               italiana (IOSI), è responsabile del programma di ricerca di Ematologia sperimentale
                    Experimental               presso lo IOR, e co-responsabile del Programma di ricerca clinica sui tumori linfoidi dello
                    Hematology                 IOSI.
                                               La ricerca del Dr. Rossi si concentra sui linfomi e sulla leucemia linfatica cronica e ha
                                               prodotto più di 250 pubblicazioni su riviste internazionali. Il Dr. Rossi è il coordinatore
                                               di studi clinici nazionali e internazionali nel campo della leucemia linfatica cronica.
                                               Il Dr. Rossi ha contribuito allo sviluppo delle linee guida per leucemia linfatica cronica
                                               ed è stato coautore della Classificazione WHO 2016 delle neoplasie ematologiche.
                                               Il Dr. Rossi è editore associato di Haematologica (la rivista ufficiale della European
                                               Hematology Association), è membro del comitato editoriale di Blood (la rivista ufficiale
                                               della American Society of Hematology), è membro del comitato del programma
                                               scientifico del Congresso della European Hematology Association, fa parte del
                                               comitato organizzatore della Conferenza Internazionale sui Linfomi Maligni (ICML).
                                               La ricerca del Dr. Rossi è finanziata dal Consiglio Europeo delle Ricerche, dal Fondo
                                               nazionale svizzero e da Oncosuisse.

                                               Dr. Davide Rossi obtained the specialization in Internal Medicine and the PhD in Clinical
                                               and Experimental Medicine at the University of Eastern Piedmont, where he served as
                                               Professor of Hematology until 2015. In 2015, Dr. Rossi moved to Switzerland where he
                                               is Deputy Head of the Division of Hematology at the Oncology Institute of Southern
                                               Switzerland (IOSI), the head of the Experimental Hematology research program at the
                                               IOR, and the co-chair of the Clinical Lymphoid Tumours Investigation Program of the
                                               IOSI.
                                               Dr. Rossi’s research focuses on lymphomas and chronic lymphocytic leukaemia and
                                               resulted in more than 250 publications on international peer-reviewed journals (total
                                               impact factor: 1678; sum of citations: 14571; H index: 65). He is also the principal
                                               investigator of national and international clinical trials in the field of chronic lymphocytic
                                               leukemia. Dr. Rossi contributed to the development of chronic lymphocytic leukemia
                                               guidelines and co-authored the 2016 WHO Classification of Hematologic Malignan-
                                               cies. He serves as Associate Editor of Haematologica (the official Journal of the
                                               European Hematology Association), as Editorial Board Member of Blood (the official
                                               Journal of the American Society of Hematology), as Member of the Scientific Program
                                               Committee of the Congress of the European Hematology Association, and as Member
                                               of the Organizing Committee of the International Conference on Malignant Lymphoma.
                                               Dr. Rossi’s research is funded by competitive grants from the European Research
                                               Council, Swiss National Fund, and Oncosuisse.

Gruppo di ricerca   Direttore di laboratorio   Membri del laboratorio
Team                Group Leader:              Members
                    Davide Rossi               Adalgisa Condoluci, Visiting MD – Marco Frigeni, Visiting MD – Aitana Rosellò Bala-
                    MD, PhD                    guer, Visiting MD – Alessio Bruscaggin, PhD – Martin Faderl, PhD – Valeria Spina, PhD
                                               – Gabriela Forestieri, Technician – Francesca Guidetti, Technician – Lodovico Terzi di
                                               Bergamo, Bioinformatician – Claudia Cirillo, MS student – Wei Wu, Visiting Research
                                               Fellow.

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Tema della ricerca                                              Research Focus
Score Prognostico internazionale (IPS-A) per la leucemia        International Prognostic Score (IPS-A) for Early Stage
linfatica cronica (LLC) in stadio iniziale                      Chronic Lymphocytic Leukemia (CLL)
Definire il rischio di progressione e di trattamento nei        Upfront definition of the risk of treatment requirement of
pazienti affetti da leucemia linfatica cronica (LLC)            stage A CLL can benefit: i) patients, who can be informed
diagnosticata in fase iniziale (stadio A) potrebbe portare      about the likely course of their disease; ii) physicians, who
diversi benefici: i) i pazienti possono essere informati sul    can allocate resources according to patients’ risk; and iii)
probabile decorso della loro malattia; ii) i medici possono     researchers, who can design early intervention clinical
pianificare la sorveglianza attiva in base al rischio del       trials. Individual patient data from 8 stage A cohorts
paziente; iii) i ricercatori possono progettare sperimenta-     initially managed with watch and wait, and accounting for
zioni cliniche di intervento precoce. Sono stati analizzati i   a total of 3003 patients, were analyzed to build and
dati di pazienti provenienti da 8 diverse corti di LLC in       robustly validate a score for upfront time to first treatment
stadio A gestiti mediante sorveglianza attiva per un totale     (TTFT) prognostication. Three covariates consistently
di 3003 pazienti. Tre caratteristiche alla diagnosi sono        and independently associated with TTFT: lymphocyte
consistentemente associate al rischio di trattamento:           count, palpable lymph nodes, and unmutated IGHV
conta linfocitaria, linfonodi palpabili e geni delle immuno-    genes. IPS-A was the sum of the covariates, and
globuline non mutati. Lo score prognostico internaziona-        separated low-risk (score 0, median TTFT not reached),
le (IPS-A) risulta dalla somma della delle tre caratteristi-    intermediate-risk (score 1, median TTFT 14.6 years) and
che e separa i pazienti in 3 gruppi di rischio: i) basso        high-risk patients (score 2-3, median TTFT 3.5 years).
rischio (score 0, mediana del tempo al trattamento non          The IPS-A was consistently validated in 7 independent
raggiunta); ii) rischio intermedio (score 1, mediana del        series, including institutional-, population based- and
tempo al trattamento di 14.6 anni): iii) alto rischio (score    clinical trial-cohorts.
2-3, mediana del tempo al trattamento di 3.5 anni).
                                                                Molecular subtypes of splenic marginal zone lymphoma
Sottotipi molecolari del linfoma splenico della zona            (SMZL)
marginale                                                       Little has changed in the 2016 WHO Classification of
Il linfoma splenico della zona marginale è un tumore            SMZL, whose rarity has hampered the understanding of
biologicamente e clinicamente eterogeneo, la cui rarità         the underlying heterogeneity. According to the WHO
ha tuttavia limitato la identificazione di sottotipi della      classification, discovery of new subtypes within hetero-
malattia. Grazie a dati raccolti nello studio IELSG46           geneous tumors must be based on a multiparameter
(profilo mutazionale, aberrazioni cromosomiche e                approach encompassing tumor pathologic, genetic,
caratteristiche immunogenetiche), il più grande archivio        phenotypic and clinical features. IELSG46 is the largest
di dati clinici e campioni biologici di pazienti affetti da     repository of clinical data and spleen samples from
linfoma splenico della zona marginale, approcci di              SMZL patients, and has the statistical power to resolve
machine learning hanno portato alla scoperta di tre             tumor subgroups within this lymphoma. Machine learning
sottogruppi molecolari di linfoma splenico della zona           approaches applied to multiple layers of “big” data
marginale, ognuno dei quali caratterizzato da una distinta      profiled in the IELSG46 study (i.e. mutational profiles,
biologia e decorso clinico.                                     copy number aberrations, immunogenetic features) led to
                                                                the discovery of unexpected molecular subgroups in
Meccanismi di adattamento a Ibrutinib nella leucemia            SMZL, each of them showing a distinct biology and
linfatica cronica ad alto rischio                               clinical outcome.
Ibrutinib è un inibitore della tirosina chinasi di Bruton
(BTK), molecola di segnale a valle del recettore delle          Mechanisms of adaptation to Ibrutinib in high-risk chronic
cellule B (BCR). Ibrutinib, approvato per il trattamento        lymphocytic leukemia
della LLC, mantiene la malattia in remissione parziale          Ibrutinib, an inhibitor of the Bruton Tyrosine Kinase (BTK)
senza eradicare la malattia minima residua fino a quando        downstream the B-cell receptor (BCR), is approved for
le cellule leucemiche non acquisiscono mutazioni che            CLL treatment. Ibrutinib maintains CLL in partial
inducono resistenza al farmaco e progressione. Le               remission without tumor eradication until genetically
cellule leucemiche della malattia minima residua sotto          driven resistance and progression. Minimal residual
trattamento con ibrutinib adattano il loro fenotipo: i)         disease (MRD) under ibrutinib adapts its phenotype by
aumentando l’espressione di molecole di adesione,               upregulating adhesion molecules, chemokine receptors
recettori delle chemochine e molecole accessorie al             and BCR molecules, and maintains competence of BCR
BCR; ii) mantenendo la competenza di segnalazione del           signaling through the PI3K/AKT/ERK pathway. The
BCR attraverso la via PI3K/AKT/ERK; iii) mantenendo             progressive selection of MRD cells having NF-kB in the
attiva la via non canonica di NF-kB. Nel complesso,             nucleus due to the BTK independent non-canonical
questi meccanismi di adattamento spiegano la sopravvi-          NF-kB pathway, explains MRD survival despite ibrutinib
venza della malattia minima residua nonostante la terapia       therapy. Finally, clonal evolution is not suppressed by
con ibrutinib. L’evoluzione clonale, che non è soppressa        ibrutinib, and ultimately favor the acquisition of ibrutinib
dal trattamento con ibrutinib, infine favorisce l’acquisizio-   resistance mutations.
ne di mutazioni di resistenza.

21
Gruppi di ricerca   Jean-Philippe Theurillat   Jean-Philippe Theurillat ha studiato medicina all’Università di Zurigo, dove nel 1999 ha
Research Groups     MD                         conseguito il diploma federale in neuropatologia. Specializzatosi dapprima in Medicina
                                               interna e in seguito in Patologia chirurgica presso Zurigo e il CHUV, ottiene poi il
                    Genomica funzionale        certificato di specializzazione in patologia nel 2007. Dal 2008 lavora come borsista post
                    del cancro                 dottorato per il Prof. Wihlem Krek (ETH), studiando i meccanismi molecolari di un nuovo
                    Functional Cancer          oncogene, presente nel cancro delle ovaie e del fegato, che favorisce la sopravvivenza
                    Genomics                   delle cellule cancerogene e agisce sulla resistenza contro le attuali terapie farmacologi-
                                               che. Nel 2011 entra a far parte del team del Prof. Levi Garraway (Boston), occupandosi
                                               di oncologia traslazionale con tecnologie genomiche d’avanguardia e lavorando sulla
                                               caratterizzazione funzionale di oncogeni e sui soppressori tumorali del cancro alla
                                               prostata. Nel 2014 ottiene un finanziamento come professore boursier dal Fondo
                                               Nazionale Svizzero, ciò che gli permette di proseguire i suoi studi presso IOR, dove
                                               continua il suo lavoro su un nuovo sottotipo geneticamente diverso di cancro alla
                                               prostata con lo scopo di chiarire la funzione biologica di nuove mutazioni, al fine di
                                               stabilire modalità terapeutiche innovative. Ha pubblicato contributi in molte riviste
                                               scientifiche rinomate, tra le quali Nature Medicine, Science e Cancer Cell. Il suo lavoro è
                                               stato riconosciuto da vari premi, compreso il Premio Pfizer per la ricerca oncologica nel
                                               2012 e il Premio Astellas nel 2017. Sarà anche coinvolto nell’insegnamento agli studenti
                                               presso la nuova Facoltà di scienze biomediche dell’USI.

                                               Jean-Philippe Theurillat studies medicine at the University of Zurich, where he obtains
                                               in 1999 his federal diploma in neuropathology. He specializes first in internal medicine
                                               and then in surgical pathology at the University Hospital in Zurich and at the CHUV in
                                               Lausanne followed by the board certificate in pathology in 2007. In 2008, he works as a
                                               postdoctoral fellow in the group of Prof. Wihlem Krek at ETH: the researcher discovers
                                               the molecular mechanisms of a novel oncogene involved in ovarian and liver cancer that
                                               favors the survival of cancer cells and mediates resistance against current pharmaco-
                                               logical therapies. In 2011, the researcher joins the group of Prof. Levi Garraway (Boston)
                                               to train in next-generation DNA technologies and translational oncology. He works
                                               most notably on the functional characterization of new identified oncogenes and tumor
                                               suppressors in prostate cancer. In 2014 he receives a professorship grant from the
                                               Swiss National Science Foundation, which enables him to pursue his studies at IOR,
                                               where he continuous his work on a new genetically defined subtype of prostate cancer.
                                               His investigations aim to elucidate the biological function of new mutations in order to
                                               establish innovative therapeutic avenues. The researcher has published contributions in
                                               many leading scientific journals such as Nature Medicine, Science and Cancer Cell. His
                                               work has been recognized by various prices, including the Pfizer Research Prize in
                                               Oncology in 2012 and the Astellas Award in 2017. He is also involved in student
                                               teaching at the new biomedical faculty of USI.

Gruppo di ricerca   Direttore di laboratorio   Membri del laboratorio
Team                Group Leader:              Members
                    Jean-Philippe Theurillat   Marco Bolis, PhD – Daniela Bossi, PhD – Anna Rinaldi, PhD – Tiziano Bernasocchi,
                    MD                         PhD student – Geniver El Tekle, PhD student – Azzurra Mutti, PhD student – Valentina
                                               Ceserani, Technician – Manuela Isenschmid, Technician – Oliver Ackermann, MS
                                               student.

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Tema della ricerca                                                Research Focus
Il cancro è provocato da alterazioni genetiche che                Cancer is driven by cardinal genetic alterations that
attivano o reprimono geni responsabili per lo sviluppo del        activate driver genes. Driver mutations are not only
processo neoplastico. Questi geni non sono solamente              essential to initiate tumorigenesis, but are also required
essenziali per l’inizio della tumorigenesi, ma sono anche         for tumor growth and maintenance. This raises the
necessari per la crescita tumorale e il mantenimento              possibility to target these mutations, opening more
della stessa. Questo ci dà l’opportunità di sfruttare             specific, therapeutic opportunities to treat cancer
queste alterazioni geniche, come target terapeutici               patients.
specifici, per il trattamento del cancro.                         The research group focuses on new drivers of prostate
Il gruppo di ricerca è attivo nell’identificazione di nuovi       cancer. The team aims to explore the roles of these
oncogeni responsabili per lo sviluppo del carcinoma               genes in tumorigenesis with the ultimate goal to develop
prostatico. Cerchiamo di capire il ruolo di questi geni nella     new therapeutic avenues for patients suffering from
tumorigenesi, avendo come traguardo finale lo sviluppo            prostate cancer. For example, we have identified with
di nuove modalità terapeutiche per i pazienti che soffrono        TRIM24 a new transcriptional regulators involved in
di carcinoma prostatico. Per esempio, abbiamo identifi-           advanced, castration-resistant disease that sustains the
cato TRIM24 un nuovo regolatore della trascrizione                activity of the androgen receptor – a key lineage-specific
implicato nei tumori avanzati resistenti alla castrazione.        oncogene in this setting. Currently, we are developing
TRIM24 supporta l’attività del recettore degli androgeni          and testing small molecule-based degraders of TRIM24
un oncogene specifico della prostata in questo contesto.          in preclinical models of castration-resistant disease. In
Attualmente, stiamo sviluppando e testando piccole                addition, we are dissecting the genetic basis of the
molecole che agiscono reclutando enzimi cellulari capaci          vulnerability of prostate cancer cells to low and high
di degradare selettivamente TRIM24, utilizzando modelli           levels of androgens to improve patient treatment in the
preclinici di tumori resistenti alla castrazione. Inoltre,        clinic on the long term. We have recently identified that
stiamo esaminando le basi genetiche che rendono le                pre-existing founder mutations in SPOP and ERG
cellule del cancro della prostata vulnerabile in condizioni       influence the response to low and high levels of andro-
di bassi o alti livelli di androgeni con lo scopo di migliorare   gens because these mutations require and trigger a
la cura dei pazienti nel lungo termine. Recentemente              different level of androgen receptor signalling for optimal
abbiamo identificato che mutazioni nei geni ERG e                 growth. Moreover, we were able to validate our hypothe-
SPOP coinvolti nello sviluppo e mantenimento del cancro           sis using published clinical und molecular expression
alla prostata influenzano la risposta alle terapie basate         data sets. Our promising data could help to identify
sulla somministrazione di alti e bassi livelli di androgeni, in   patients that could either respond preferentially to low or
quanto, queste mutazioni richiedono e innescano, per              high levels of androgens.
una crescita tumorale ottimale, livelli diversi del recettore     In addition, the group is developing new strategies to
degli androgeni. Inoltre, abbiamo validato la nostra ipotesi      empirically tailor cancer therapy in the clinic. Patient-de-
analizzando retrospettivamente set di dati clinici e di           rived tumor cells will be used to test drug responses prior
espressione molecolare pubblicati. I nostri dati potrebbe-        treating the patient. This approach may guide deci-
ro aiutare a identificare pazienti che potrebbero                 sion-making in the clinic in an individualized manner. In
rispondere preferenzialmente a livelli bassi o elevati di         order to set up this functional framework, we are
androgeni.                                                        currently taking advantage of new cell culture methods
Inoltre, il gruppo di ricerca sta sviluppando nuove               that enable efficient culturing of patient-derived cells in
strategie per una medicina personalizzata in clinica.             synthetic and tunable 3D hydrogel matrices.
Verranno utilizzate delle cellule tumorali derivate dal
paziente, che saranno usate per testare l’efficacia dei
farmaci in vitro. Questo approccio permetterà di
aumentare enormemente l’effetto terapeutico dei
farmaci guidandoci in una nuova era di medicina di
precisione. Al fine di sviluppare questo quadro funzionale,
ci stiamo avvalendo di un nuovo metodo di coltura
cellulare che permette la crescita efficiente di cellule
derivate da pazienti in matrici sintetiche di idrogel la cui
composizione può essere modulata e consentono la
crescita tridimensionale.

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