Ingegneri e Facebook: meglio un profilo, una pagina o un gruppo?

Pagina creata da Paolo Papa
 
CONTINUA A LEGGERE
Ingegneri e Facebook: meglio un profilo, una pagina o un gruppo?
Ingegneri e Facebook: meglio
un profilo, una pagina o un
gruppo?
Che ti piaccia o meno, le persone si aspettano di trovarti su
Facebook. Oggi, con Google e YouTube, è il sito più visitato
al mondo, conta una media di circa un miliardo e mezzo di
utenti attivi al giorno e il numero è destinato ad aumentare.
Ma sei sicuro di usarlo nel modo giusto? Se hai uno studio,
sei un libero professionista o sei un ingegnere in cerca di
lavoro sarebbe un grave errore non sfruttare al massimo questo
social network per costruire o rafforzare la tua immagine
professionale. Vediamo quindi come usare Facebook, analizzando
le opportunità che ci offre:

     Profilo personale
     Fan page
     Gruppo

Il profilo personale di Facebook e
sottolineo “personale”
Il profilo Facebook è un “contenitore” personale, puoi
condividere testi, foto, video. Insomma, istanti di vita.
Generalmente lo si utilizza per comunicare con parenti e amici
ma non è difficile pensare che venga sbirciato anche da chi
non ti conosce e, prima di contattarti, vuole delle
rassicurazioni su chi tu sia. Per questa ragione, se sei un
professionista e decidi di usare il profilo personale per far
conoscere la tua attività, devi fare molta attenzione a cosa
pubblichi e soprattutto a chi permetti di far vedere i tuoi
contenuti. Il consiglio è sempre quello di controllare
scrupolosamente le impostazioni per la privacy. Lasciare che
il cliente entri nella propria sfera privata è una tecnica di
Ingegneri e Facebook: meglio un profilo, una pagina o un gruppo?
marketing che aiuta le persone a fidarsi di te ma sovraesporre
la tua vita e, soprattutto, i tuoi affetti è cosa ben diversa.

Se sei “aperto” a tutti la scelta del linguaggio che utilizzi
e il tipo di contenuti che produci o condividi dovrà
sicuramente essere misurato, altrimenti potresti deludere i
clienti che ti seguono. In ogni caso, prima di pubblicare,
puoi decidere di volta in volta il livello di privacy del tuo
post. Come? Cliccando sul bottone “Amici”, in basso a dove
scrivi, e scegliendo a chi permettere di vedere il tuo
contenuto. Ricorda che hai il controllo dei tuoi contatti:
puoi catalogare per livelli di conoscenza, impostare
restrizioni, bloccare o eliminare tutti liberamente,
addirittura decidere cosa fare del tuo account dopo la morte,
ma la responsabilità di quello che pubblichi è solo tua.

Approfondimenti
Ingegneri e Facebook: meglio un profilo, una pagina o un gruppo?
eBook - Social network per i professionisti
tecnici
Stefano Cardinale
Questo e-book è stato pensato per tutti quei tecnici che,
consapevoli della forte trasformazione in atto in questi
ultimi anni nel settore edile, sentono di essere in difficoltà
rispetto al passato e vogliono provare a cambiare strada. Ma
anche per quelli che hanno intuito le potenzialità offerte
oggi dai social network e, pur utilizzandoli quotidianamente,
non riescono ad ottenere i risultati sperati.

Wolters Kluwer Italia Acquista su shop.wki.it

La fanpage di Facebook, la pagina
professionale per diventare una
(rock) star
Se il profilo è stato pensato come qualcosa di personale
(anche se molti non lo utilizzano come tale), la pagina è
stata progettata per fare business (non solo il tuo ma anche
quello di Facebook). E quando dico business non intendo
collezionare “like” ma mi riferisco proprio a guadagnare. Si
chiama fan page non perché è destinata esclusivamente alle
rock star e ai loro fan ma perché ti fornisce tutti gli
strumenti per avere successo con la tua attività
professionale. La pagina, infatti, ti permette di fare molte
cose che con il profilo personale non puoi fare: avere
contatti illimitati (il profilo ha il limite dei 5000),
condividere e promuovere i tuoi contenuti, accedere agli
Insights (le statistiche per monitorare le interazioni dei
tuoi iscritti). Su Facebook business trovi tutte le
indicazioni che ti occorrono per partire con la creazione di
una fan page.

Per capire meglio come funziona facciamo un esempio:
ipotizziamo che hai uno studio che si occupa di progettare
costruzioni in legno. Apri una pagina Facebook e cominci a
produrre contenuti su questo argomento. Se riesci a creare una
connessione con le persone interessate a questo tema (amici,
clienti, colleghi ingegneri, imprese che producono pannelli X-
Lam, ecc), col tempo accrescerai gli iscritti alla tua fan
page. Questi potrebbero condividere a loro volta i tuoi post
con i propri contatti, innescando un meccanismo che viene
definito virale e che può farti aumentare considerevolmente i
fan. In realtà, questo processo è generalmente molto lento.
Per avere la meglio sull’algoritmo di Facebook c’è bisogno di
tanta continuità e una grande qualità nei contenuti che si
producono. In caso contrario ci si affida ai Facebook Ads, le
cosiddette inserzioni. Ma questa è un’altra storia.

Gruppo Facbook? Sì ma con criterio
Come ho appena accennato, se hai aperto la pagina del tuo
studio e dopo un po’ ti accorgi che le visualizzazioni dei
tuoi post sono sempre più fiacche sappi che ci sono milioni di
motivi, tutti imputabili ad un solo colpevole: l’algoritmo di
Facebook. Troppa auto promozione, contenuti noiosi e
ripetitivi, molti post in poco tempo, sono tutti elementi che
vengono penalizzati dal grande “cervellone”. Risultato? Poca
copertura, poco engagement e viceversa. Ecco perché, in questa
giungla digitale, il (fare) gruppo può essere molto utile.
Cos’è un gruppo? Non è altro che una community nella quale gli
iscritti commentano vari argomenti che riguardano uno stesso
settore.   Creare un gruppo, preferibilmente collegato alla
pagina della tua attività può servire a promuoverla, a
coinvolgere gli iscritti, ad analizzare e perfino a trovare
soluzioni ai problemi che sollevano i colleghi.

Ma per fare ciò occorre che sia amministrato con criterio
ovvero in modo tale che sia un’occasione di crescita
professionale e non un ricettacolo di critiche fini a se
stesse o ipotesi fuorvianti. Il gruppo deve essere di qualità
e composto da persone realmente interessate all’argomento.
Ecco perché, anche in questo caso, controllarne la privacy
(gruppo pubblico, chiuso o segreto) è fondamentale. Non ci
sono molti gruppi di ingegneri su Facebook e questo dimostra
quanto la categoria non abbia ancora compreso appieno
l’utilità dei social network. Quelli che ci sono si
differenziano per luogo (es. Ordine ingegneri della provincia
di Ancona, Ingegneri italiani in Australia), per
specializzazione professionale (es. Ingegneri strutturisti,
agronomi e forestali, gestionali, ecc.) e poi ce n’è qualcuno
“motivazionale” (Sei ingegnere se…., Fidati di me che sono
ingegnere, ecc).

In definitiva, quindi, la scelta di usare il profilo
personale, la pagina professionale o il gruppo, dipenderà dal
messaggio che vuoi mandare, da come vuoi veicolarlo e a quale
pubblico hai intenzione di rivolgerti. In generale però, credo
sarai d’accordo con me, perdere un’occasione come questa per
promuovere quello che fai, sarebbe davvero un peccato. Il
futuro è online. Che ti piaccia o meno.
Puoi anche leggere