INFRASTRUTTURE E MOBILITÀ: STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE E PROGETTI STRATEGICI
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Indice 5. Infrastrutture e mobilità: strumenti di pianificazione e progetti strategici……..............….4 5.1 Le strategie di sviluppo delle infrastrutture nel contesto europeo, regionale e provinciale………………………………………..………………………………………………………………………………………...…………4 5.1.1 Politiche europee di sviluppo…………………………………………………………………………………4 5.1.2 Politiche regionali di sviluppo………………………………………………………………………………..6 5.1.3 Politiche provinciali di sviluppo………………………………………………………………………….8 5.2 I progetti strategici per lo sviluppo provinciale………………………………………………………….…10 5.2.1 Connessione della provincia ai mercati nazionali e internazionali………10 5.2.2 Facilitare l’arrivo dei flussi turistici……………………………………………………………..……15 5.3 Le schede dei principali progetti strategici……………………………………………….…………………….17 5.3.1 I progetti nel territorio provinciale……………………………………………………………….…..17 5.3.2 I progetti “bloccati” o confluiti in altri…………………………………………………………..….18 5.3.3 I progetti più ampi…………………………………………………………………………………………………….19 5.4 La programmazione degli Enti locali………………………………………………………………………………….20 5.5 Bandi di gara per opere pubbliche: dinamica di lungo periodo……………………………….21 5.5.1 Altri progetti………………………………………………………………………………………………………………..35 Indice delle figure Figura 5.1. - Schema delle reti TEN-T………………..……………………………………………………………………………….4 Figura 5.2. - Schema della BRI ………………………………………….………..…………………………….…………………….…….5 Figura 5.3 - Azioni/interventi previsti per la maglia infrastrutturale provinciale .....…….9 Figura 5.4. - Tempi di percorrenza attuali e futuri……………………………………………………………………….11 Figura 5.5. – Bandi di gara per l'esecuzione di opere pubbliche in provincia di Verona……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..21 Indice dei box Box 5.1 - Il Manifesto del Piano Regionale dei Trasporti 2020-2030……………………………………..7 Indice delle tabelle Tabella 5.1. – Programma triennale opere pubbliche 2020/2022 Comune di Verona Popolazione…….……………………………………….……………......................................................................…………….20 2
Indice delle schede Scheda A1.1_1 - AV/AC Milano-Venezia – Tratta Brescia Est-Verona – 1° lotto funzionale…………………………………………………………………………………………………………………………………………………….22 Scheda A1.1_2 - AV/AC Milano-Venezia – Tratta Verona Porta Vescovo-Padova - 1° lotto funzionale………………………………………………………………………………………………………………………………………….23 Scheda A1.1_3 - AV/AC Verona-Brennero – Lotto 4: accesso a Verona…………………………..24 Scheda A2.2_4 - Connessione interporto Quadrante Europa al sistema logistico veneto……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………25 Scheda A2.3_5 - Scalo ferroviario intermodale Isola della Scala……………………………………….26 Scheda A4.1_6 - Connessione A4 e A22 con la nuova strada “mediana”…………………………..27 Scheda A4.1_7 - Autostrada Tirreno-Brennero “Ti.Bre” – tratta Fontevivo- Nogarole………………………………………………………………………………………………………………………………………………………28 Scheda A4.1_8 - Rocca Viabilità A22: terza corsia e corsia dinamica…………………………………………………………………….…………………………………………………………………………………29 Scheda A4.1_9 - Variante da Buttapietra Sud alla Tangenziale di Verona……………………….30 Scheda A4.1_10 - Nuovo Casello A22 per connessione aeroporto Valerio Catullo……..31 Scheda A4.1_11 - Casello autostradale di Castelnuovo del Garda……………………………..........32 Scheda A2.1_12 - Connessione ferroviaria dello scalo aeroportuale Valerio Catullo…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..33 Scheda A2.1_13 - Idrovia Fissero-Tartaro-Canalbianco………………………………………………………….34 Scheda N_14 - Sviluppo aeroporto di Verona…………………………………………………………………………….35 Scheda N_15 - Riqualificazione ex Manifattura tabacchi……………………………………………………....36 Scheda N_16 - Ars district……………………………………………………………………………………………………………………37 3
5. Infrastrutture e mobilità: strumenti di pianificazione e progetti strategici 5.1 Le strategie di sviluppo delle infrastrutture nel contesto europeo, regionale e provinciale 5.1.1 Politiche europee di sviluppo Nel 2011 la Commissione Europea ha adottato il Libro Bianco dei Trasporti nel quale ha revisionato la rete dei trasporti trans-europea (TEN-T) individuando nove corridoi core, di cui quattro in Italia e ben tre che attraversano il Veneto, due attraversano la provincia di Verona. I corridoi delineati sono corridoi multimodali ovvero un insieme di infrastrutture lineari (ferroviarie, stradali e fluviali) e puntuali (nodi urbani, porti, interporti e aeroporti) rilevanti a livello comunitario, che collegano le principali polarità urbane europee, da nord a sud da est a ovest del continente. Essi rappresentano l'ossatura portante del disegno geopolitico e di integrazione economica europea. Figura 5.1. –Schema delle reti TEN-T Fonte: Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti La rilevanza del Veneto rispetto a questa rete dipende dalla posizione geografica di “cerniera” tra l’area padana e i paesi dell’Europa centro-orientale e balcanica e viene attraversato dal passaggio di tre corridoi: Verona 2040: scenario strategico 4
• il Corridoio Baltico Adriatico collega l’Austria e la Slovenia ai porti del Nord Adriatico di Trieste, Venezia e Ravenna, passando per Udine, Padova e Bologna; • il Corridoio Mediterraneo attraversa il Nord Italia da Ovest ad Est, congiungendo Torino, Milano, Verona, Venezia, Trieste, Bologna e Ravenna; • il Corridoio Scandinavo-Mediterraneo parte dal valico del Brennero e collega Trento, Verona, Bologna, Firenze, Livorno e Roma con i principali centri urbani del sud come Napoli, Bari, Catanzaro, Messina e Palermo. Nel 2015 al concetto di sviluppo economico si aggiunge quello di sviluppo sostenibile. Lo “Strategic Plan 2016-2020” riprende gli obiettivi del Libro Bianco integrandoli con le politiche di mitigazione degli effetti climatici. Dunque, temi come controllo delle risorse, mitigazione e adattamento diventano una parte fondamentale per le politiche di sviluppo e per la progettazione di un sistema di trasporto “intelligente, verde e integrato”. A partire dal 2013 si ha un ulteriore stimolo allo sviluppo e all’integrazione di reti a livello europeo grazie al programma cinese conosciuto come nuova via della seta (BRI - Belt Road Initiative). Suddiviso in Via della Seta Economica e Via della Seta Marittima, il progetto è una grande sfida trasportistica (e un investimento di oltre 1.400 miliardi di dollari in dieci anni), finalizzato allo scambio di merci e persone tra Cina, Europa e America. Figura 5.2. - Schema della BRI Fonte: Agenzia Italia, 2020 In Europa il progetto prevede l’integrazione con il corridoio mediterraneo e vede pienamente coinvolta la vasta regione che va dal Piemonte al Veneto, ponendola di fatto al centro degli scambi turistici e commerciali tra Europa, Russia e Asia. La BRI darà all’Italia del nord-ovest un ruolo primario nel turismo e nella logistica, due settori ad alta intensità occupazionale, facendo degli snodi di Novara, Milano, Verona e Padova, la più grande area logistica del sud Europa. Verona 2040: scenario strategico 5
5.1.2 Politiche regionali di sviluppo Lo sviluppo trasportistico ed infrastrutturale a scala regionale deriva dalla stratificazione di documenti, programmi e piani che, tenendo conto del quadro europeo precedentemente delineato, definiscono obiettivi e indirizzi per il settore. Si riportano di seguito una brevissima analisi dei principali documenti da considerare volendo individuare i progetti infrastrutturali e per la mobilità ritenuti strategici di sviluppo dell’area di studio. Lo strumento quadro nell’individuazione delle strategie di sviluppo è sicuramente il Piano Territoriale Regionale di Coordinamento. Il PTRC individua la necessità di governare il rapporto tra le infrastrutture e il sistema insediativo, cogliendo l’opportunità di razionalizzare il territorio urbanizzato sulla base della presenza dei corridoi plurimodali, del sistema ferroviario e dell’asse viario della Pedemontana. Due recenti norme incidono significativamente sulla pianificazione delle infrastrutture: la Legge Regionale n. 14 del 6 giugno 2017 “Disposizioni per il contenimento del consumo di suolo e modifiche della legge regionale 23 aprile 2004, n. 11 -norme per il governo del territorio e in materia di paesaggio”; la Legge Regionale n. 14 del 4 aprile 2019 “Veneto 2050: politiche per la riqualificazione urbana e la rinaturalizzazione del territorio e modifiche alla legge regionale 23 aprile 2004, n. 11 - Norme per il governo del territorio e in materia di paesaggio". Attraverso tali interventi legislativi la Regione del Veneto, nell’ambito delle finalità di contenimento del consumo di suolo nonché di rigenerazione e riqualificazione del patrimonio immobiliare, intende promuovere misure volte al miglioramento della qualità della vita delle persone all’interno delle città e al riordino urbano mediante la realizzazione di interventi mirati alla coesione sociale, alla tutela delle disabilità, alla qualità architettonica, alla sostenibilità ed efficienza ambientale con particolare attenzione all’economia circolare e alla bioedilizia. Le infrastrutture, dunque, sono viste come strumento finalizzato ad annullare le disparità tra i territori della regione, in particolare per le aree decentrate della montagna e quelle più lontane dai grandi centri urbani, utili a garantire a tutti pari opportunità di sviluppo economico, equità ed inclusione sociale. Si ricerca dunque una mobilità sempre più sostenibile, attenta alla salute, all’ambiente, e capace di creare migliori opportunità di lavoro, studio e fruizione del tempo libero. Il principale strumento di indirizzo del settore è sicuramente il Piano Regionale dei Trasporti, approvato a settembre 2020, “PRT Veneto 2030 - Mobilità sostenibile per un Veneto connesso e competitivo”. Verona 2040: scenario strategico 6
Box 5.1. - Il Manifesto del Piano Regionale dei Trasporti 2020-2030 VISIONE • Un Veneto delle opportunità, sostenibile e fruibile Il Veneto del 2030 vuole essere una regione con una mobilità sempre più sostenibile, attenta alla salute, all’ambiente, e capace nel contempo di creare migliori opportunità di lavoro, studio e fruizione del tempo libero. • Un Veneto equo e inclusivo Il Veneto nel 2030 vuole annullare le disparità tra i territori della regione, in particolare per le aree decentrate della montagna e quelle più lontane dai grandi centri urbani. Una regione che fa dell’accessibilità un elemento centrale di sviluppo economico, di equità ed inclusione sociale. • Un Veneto in cui è più semplice muoversi Il Veneto del 2030 vuole essere una regione in cui si circola con semplicità, dove la mobilità intelligente si traduce in una migliore qualità dell’ambiente e della vita dei cittadini e dei turisti, dove si riduce la congestione, gli sprechi di tempo e si migliora la qualità della vita dei cittadini. • Un Veneto connesso con il mondo Il Veneto del 2030 vuole essere una regione moderna, fortemente interconnessa a tutti i mercati mondiali grazie allo sviluppo della portualità, dei suoi aeroporti e della rete infrastrutturale stradale e ferroviaria. • Un Veneto competitivo Il Veneto del 2030 intente incrementare la produzione di beni e servizi localizzati in Veneto, in uno scenario globale e sempre più competitivo. Un Veneto che punta ad un turismo sostenibile attraverso una migliore accessibilità alle città d’arte e ai comprensori turistici. Fonte: Piano Regionale dei Trasporti 2020-2030 – Documento di Sintesi La visione per il sistema dei trasporti del Veneto è di garantire una mobilità sostenibile per le persone e le cose. Una visione che si traduce in un Veneto più competitivo e connesso con il mondo ma al tempo stesso attento all’equità sociale, all’inclusività e all’accessibilità dei propri territori. Verona 2040: scenario strategico 7
5.1.3 Politiche provinciali di sviluppo La provincia di Verona, con il suo strumento di pianificazione territoriale, assume un ruolo strategico in questo quadro di sviluppo. Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) della Provincia di Verona è stato approvato con deliberazione di Giunta Regionale n. 236 del 3 marzo 2015. È uno strumento integrato di governo del territorio provinciale e si struttura in 6 linee strategiche individuate su 6 specifici temi (territorio, ambiente ed ecosistema; infrastrutture; insediativo produttivo, turistico e commerciale; infrastrutture scolastiche e altri servizi; area di cooperazione e co- pianificazione intercomunale; integrazione dei sub ambiti provinciali); 46 obiettivi operativi; 200 Azioni. Per quanto riguarda il sistema infrastrutturale la linea strategica del Piano è di redigere un disegno di integrazione tra le scelte provinciali e sovra-provinciali per un trasporto di merci e persone compatibile con l’ambiente, la sicurezza, l’efficienza dei servizi, l’equa distribuzione di opportunità, l’incisività e l’intelligenza delle infrastrutture e dei sistemi logistici. Gli obiettivi generali sono i seguenti: a. individuazione di metodi per incentivare I'utilizzo delle modalità meno inquinanti nel trasporto di merci e persone; b. successiva previsione di una rete infrastrutturale, a completamento o parziale revisione di quella in fase di attuazione, funzionale sulle modalità tra loro interconnesse; c. proposizione di alcune direttive atte ad indurre i comuni ad applicare politiche di city logistics; d. individuazione di alcune direttive per i piani comunali di razionalizzazione dei poli attrattori al fine di organizzare il trasporto pubblico e privato; e. studio di una strategia finalizzata alla diminuzione dell'incidentalità; f. previsione di uno sviluppo equilibrato del sistema logistico provinciale; g. coordinamento dei nodi intermodali e delle aree adibite a centri di supporto per l’attività logistica, sia modali che plurimodali avendo attenzione all’evoluzione del mercato del trasporto delle merci e dell’attuale modificazione delle modalità produttive delle aziende. Verona 2040: scenario strategico 8
Figura 5.3 - Azioni/interventi previsti per la maglia infrastrutturale provinciale Rete ferroviaria • Completare la suddivisione del traffico ferroviario tra merci, afferenti al Quadrante Europa, e passeggeri. • potenziamento della linea del Brennero; • potenziamento della linea Milano-Venezia • raddoppio della linea Verona-Bologna • collegamento della città con l’Aeroporto “Valerio Catullo” • completamento del Quadrante Europa con l’accentramento in unico centro polifunzionale di tutte le funzioni merci (con il ridimensionamento dell'attuale scalo merci FS) per liberare aree a ridosso del centro storico. La rete autostradale • aprire l’accessibilità autostradale ai complessi insediativi e produttivi provinciali attraverso la rilocalizzazione dei caselli; • promuovere l’integrazione del sistema autostradale nord sud con il sistema TIRRENO-BRENNERO; • convogliare il traffico merci su gomma di livello nazionale solo su arterie autostradali con sbocchi imminenti agli scali merci ferroviari ed in particolare al Quadrante Europa; • relazionare le politiche autostradali di livello nazionale anche in accordo con le province contermini e le città regionali; • creare una maglia autostradale parallela a quella ferroviaria in modo tale che sia favorita l’intermodalità e la localizzazione del traffico. La rete viaria principale • Portare a sistema la maglia viaria principale del veronese in modo tale che siano accessibili le strutture intermodali al fine di localizzare il traffico merci su gomma; • Distinguere i flussi di traffico su gomma locali da quelli di dimensione e durata superiore; • Garantire l’accesso rapido alle conurbazioni alle aree di valenza metropolitana; • Evitare il processo di formazione casuale di nuove arterie attraverso la continua formazione di circonvallazioni esterne ai centri abitati; • Evitare l’inurbamento delle strade principali e la formazione di nastri insediativi; • Definire una maglia principale di spostamenti rapidi e sicuri storicamente radiale in provincia di Verona a reticolare a servizio dei sub-ambiti provinciali; • Garantire l’equità territoriale per la connessione a strutture ed infrastrutture nel rispetto delle caratteristiche morfologiche e tipologiche del paesaggio; • Garantire l’accesso alle principali vie di comunicazione ed alle strutture anche di parcheggio intermodale collegate al SFMR. Fonte: Piano Territoriale di Coordinamento Generale – Relazione Generale 2015 Verona 2040: scenario strategico 9
5.2 I progetti strategici per lo sviluppo provinciale Nel presente paragrafo si sintetizzano le strategie e le azioni contenute nel Piano Regionale dei Trasporti Veneto 2030 ritenute elementi di traino per lo sviluppo provinciale. 5.2.1 Connessione della provincia ai mercati nazionali e internazionali Il primo obiettivo del Piano Regionale dei Trasporti è connettere il Veneto ai mercati nazionali e internazionali, per la crescita sostenibile dell’economia regionale. LE PRINCIPALI AZIONI Fonte: Cresme Verona 2040: scenario strategico 10
Il PRT ha tra i suoi obiettivi quello di concorrere ad un incremento della produttività regionale tramite il miglioramento delle connessioni sia interne che esterne, elementi vitali per una regione a vocazione manifatturiera orientata all’export com’è quella del Veneto. Suo obiettivo primario è completare il disegno infrastrutturale di connessione con le principali capitali europee e i relativi mercati di riferimento. Intende inoltre favorire la creazione di strumenti capaci di intensificare le relazioni tra la Regione e le diverse parti del Paese. Le relazioni commerciali del Veneto con il resto del mondo, l’Europa e l’Italia devono avvenire con maggiore rispetto dell’ambiente attraverso un sostanziale riequilibrio fra la gomma e l’inter modalità ferroviaria. Strategia 1 | Inserire l’area metropolitana diffusa del Veneto nella metropolitana d’Italia La strategia mira ad inserire pienamente il Veneto nella rete dei servizi ferroviari di livello TAV (Treno ad Alta Velocità). Le linee TAV sono linee di nuova costruzione che consentono velocità commerciali superiori ai 150 Km/h, l’inserimento di treni europei merci (TEM), elevate prestazioni, ed un frequente cadenzamento degli orari. Ad oggi questi servizi interessano il collegamento Venezia/Padova e Verona/Bologna ed è prevista l’estensione alle direttrici Padova/Bologna, Venezia/Trieste oltre che il completamento dell’intero tratto Milano-Venezia. La rete dei servizi TAV ha comportato enormi benefici sociali, economici e ambientali, rendendola nei fatti la “metropolitana d’Italia”. Questa rete va estesa, come da programmazione nazionale, alle relazioni est – ovest, particolarmente importanti per il Veneto oltre che a quelle non meno importanti nord-sud. Ai collegamenti nazionali si aggiungono quelli internazionali verso ovest (Parigi e Barcellona) e verso nord est (Monaco e Vienna), secondo i programmi di implementazione definiti dall’Unione Europea. ❑ Strategia 1 – azione 1: Il completamento dell’alta velocità tra Milano – Venezia (schede A1.1_1; A1.1_2) Da Verona entro le 3 ore sarà possibile raggiungere Trieste, Venezia, Milano, Bologna, Roma e Ancona. Inoltre, lo sviluppo della rete TAV lungo le principali direttrici europee renderà il treno una modalità di trasporto competitiva anche per i collegamenti verso le principali città europee. Figura 5.4. - Tempi di percorrenza attuali e futuri Fonte: DemoSI-CRESME su dati ISTAT Verona 2040: scenario strategico 11
Le azioni previste dal Piano per la provincia di Verona sono le seguenti: • Completamento della linea TAV Milano- Venezia • Adeguamento di capacità dei principali nodi ferroviari Strategia 2 | Promuovere la co-modalità mare – gomma - ferro ed il riequilibrio modale del trasporto merci Il trasporto merci, fondamentale per lo sviluppo economico, oggi grava pesantemente sulle reti di mobilità del Veneto. É necessario realizzare interventi che, oltre a decongestionare le reti stradali e ferroviarie, favoriscano un maggiore uso della co- modalità, ossia l’utilizzo di diverse modalità di trasporto (via mare in combinato con ferrovia e gomma per la stessa unità di carico container semirimorchio). Bisogna inoltre, porre particolare attenzione ai nodi di interscambio, ossia ai porti marittimi e terrestri (interporti e centri logistici) in quanto punti di consolidamento di carichi adatti alla ferrovia e luoghi ideali per il carico/scarico delle merci su ferrovia. Ciò richiede aree di accumulo (terminal container, aree parcheggio, movimentazione), funzionalità e collegamenti ferroviari con gli assi portanti delle reti TEN. ❑ Strategia 2 – azione 1: Completamento dell’asse ferroviario del Brennero con priorità al nodo ferroviario di Verona (scheda A2.1_3) Il completamento delle direttrici ferroviarie lungo il Corridoio Mediterraneo (Brescia- Verona-Padova, Adriatica e Venezia - Trieste) porterà sempre più la direttrice del Brennero a confermarsi come una delle più importanti infrastrutture europee. L’obiettivo è il potenziamento della porzione veneta della tratta ferroviaria di adduzione del corridoio Scandinavo-Mediterraneo e il potenziamento del nodo logistico di Verona, per poter usufruire delle maggiori potenzialità che deriveranno dalla realizzazione del tunnel di base del Brennero e, in generale, dallo sviluppo delle connessioni Nord-Sud. Le azioni previste dal Piano per la provincia di Verona sono le seguenti: • Quadruplicamento della linea Verona-Fortezza con particolare riferimento all’accessibilità ferroviaria al nodo di Verona ❑ Strategia 2 – azione 2: Il completamento della rete TEM (scheda A2.2_4) Il PRT Veneto 2030 prevede l’adeguamento delle linee ferroviarie per i servizi merci a standard TEM e il miglioramento dei raccordi di ultimo miglio ferroviario nei nodi logistici. Le azioni previste dal Piano per la provincia di Verona sono le seguenti: • Adeguamento modulo di linea nelle tratte: Brennero – Bologna; Milano Smistamento – Padova – Venezia; Bologna – Padova; Mantova – Verona; Venezia – Trieste. • Adeguamento di sagoma nelle tratte: Bologna – Padova e Mantova – Verona. • Interventi di adeguamento e ottimizzazione dell’ultimo miglio ferroviario in corrispondenza dei nodi merci di Verona, Padova e Venezia. Verona 2040: scenario strategico 12
❑ Strategia 2 – azione 3: Sviluppo degli interporti e delle piattaforme logistiche (scheda A2.3_5) Una peculiare eccellenza del sistema di trasporto merci e logistica regionale è costituita dai cinque interporti regionali di Verona Quadrante Europa, Padova, Venezia, Rovigo, Portogruaro. Due di questi interporti rappresentano un benchmark a livello europeo: Verona Quadrante Europa e Padova, rispettivamente al primo e settimo posto della classifica europea stilata dalla Deutsche GVZGesellschaft mbH (DGG) nel 2015. Interessante è la piena complementarietà dei traffici dei due interporti top, con Verona prevalentemente orientato ai traffici continentali e Padova con forte vocazione ai traffici marittimi e al presidio dell’organizzazione logistica e multimodale del trasporto. Piena complementarietà si osserva anche nella catchment area dei traffici dei due interporti, con Verona decisamente proiettato ai traffici verso l’Europa continentale (circa il 90% del totale) e Padova a servizio del mercato italiano (80% del totale). Entrambi gli interporti stanno sviluppando varie progettualità che contribuiscono a favorire un ulteriore incremento e differenziazione delle proprie potenzialità. I nodi logistici costituiscono una componente di fondamentale importanza nello sviluppo di un equilibrato sistema intermodale. Le buone prestazioni del sistema logistico regionale possono, tuttavia, ancora essere potenziate sia aumentando le dotazioni infrastrutturali che migliorando le dotazioni immateriali. Un piano efficace di azioni rivolte ai nodi logistici, oltre ad essere supportato da un processo di mappatura quanto più completa che restituisca correttamente il modello territoriale complessivo (includendo tutte le tipologie di nodo, sia ad impronta pubblica che privata), deve anche considerare la rilevazione di parametri/KPIs – funzionali alle politiche - che vadano al di là di quelli tradizionali (per lo più quantitativi) e che inglobino indicatori socioeconomici relativi, ad esempio, alla generazione del valore aggiunto/fatturato, occupazione, specializzazione funzionale e merceologica, nonché indicatori di qualità del servizio logistico offerto (puntualità, orari di operatività, ecc.) e produttività e performance del nodo. L’avvio di un processo innovativo di mappatura complessiva delle piattaforme logistiche sul territorio risulta essere la base per realizzare un miglioramento della performance generale – misurata in termini di costo e servizio logistico – del sistema Veneto, sempre più vocato proprio alle funzioni logistiche, oltre a quelle tradizionali manifatturiere. Verona 2040: scenario strategico 13
Le azioni previste dal Piano per la provincia di Verona sono le seguenti: • Potenziamento di dotazioni e funzionalità con particolare riferimento ai nodi core di Verona, Padova e Venezia; • Potenziamento della dotazione infrastrutturale degli interporti, miglioramento della connettività alla rete principale, e della loro capacità complessiva. • Inserimento nella rete logistica regionale di piastre logistiche secondarie e autoparchi, anche connessi agli interporti e ai centri logistici principali. • Analisi dell’impatto generato dalla realizzazione di un nuovo Interporto a Isola della Scala (Vr) sui nodi core di Verona e di Padova • Sviluppo di un sistema geografico di mappatura delle piattaforme logistiche territoriali Strategia 4 | Completare ed efficientare la rete stradale regionale La rete stradale del Veneto è interessata da elevati livelli di congestione su alcuni itinerari, in alcuni intervalli orari e da un divario infrastrutturale tra la capacità esistente sugli assi e la domanda registrata e tendenziale. Vi sono inoltre necessità di interventi legati alla manutenzione della rete esistente, per il miglioramento delle caratteristiche della sua sicurezza e resilienza, sia rispetto all’aumento dei flussi di traffico che alla vulnerabilità ai cambiamenti climatici, tenuto conto anche della necessità di favorire i processi dell’economia circolare. A ciò si associano le esigenze di evoluzione verso i moderni modelli di gestione di sistemi informativi della rete per minimizzare le conseguenze negative provocate da code ed incidenti. In relazione ai programmi di investimento per l’ammodernamento delle infrastrutture e la realizzazione di nuove opere, occorre pertanto procedere con una attenta analisi delle proposte attivate nei decenni precedenti, riconsiderando le loro caratteristiche, in modo da valutarne il mantenimento dell’interesse e, qualora necessario, procedere poi alla loro realizzazione con nuovi strumenti in grado di ridurre gli impatti sul territorio e i costi di realizzazione. ❑ Strategia 4 – azione 1: Completare il disegno della rete infrastrutturale stradale sulla base dell’analisi della domanda di trasporto e degli impatti delle nuove infrastrutture sul sistema socioeconomico regionale (schede A4.1_6, A4.1_7, A4.1_8, A4.1_9, A4.1_10) Le opere di completamento della rete infrastrutturale concorrono sinergicamente ad accrescere i livelli di sicurezza e di riduzione dei costi esterni generati sul territorio. Appare opportuna una ricognizione ed una approfondita analisi delle aree più fragili: connessioni prive di alternative di percorso, il cui venir meno determinerebbe disservizi tali da determinare danni significativi in termini sociali ed economici. Le azioni previste dal Piano per la provincia di Verona sono le seguenti: Realizzazione delle opere prioritarie di viabilità autostradale e ordinarie: • Sistema delle Tangenziali Venete – SITAVE: Connessione A4 e A22 con la nuova strada "Mediana" (scheda A4.1_6) • Ampliamento a 3 corsie Autostrada A22 del Brennero – Tratta Verona – Confine Regionale sud (scheda A4.1_8) • Potenziamento Autostrada A22 del Brennero - Tratta Verona – Confine Regionale nord, realizzazione terza corsia dinamica (scheda A4.1_8) Verona 2040: scenario strategico 14
• Variante SS 12 “dell’Abetone e del Brennero” da Isola della Scala a Verona sud (scheda A4.1_9) • Nuova SR 10 Tratta Carceri (Pd) – Legnago (Vr) (aggiudicazione revocata) • Tangenziale Nord alla città di Verona compreso il Tunnel delle Torricelle (aggiudicazione revocata) • Adeguamento e messa in sicurezza SS 51 “di Alemagna” • Variante di Villafranca di Verona, II stralcio Completamento del quadro infrastrutturale • Realizzazione del prolungamento autostradale A31 “Valdastico nord” • Collegamento A22-E55: Autostrada Regionale Medio Padana Veneta: Nogara – Mare Autostrada del Brennero "Ti.Bre" – (scheda A4.1_7) • Riqualificazione E55 – Romea Veneta fino al confine Regionale sud • Sistema turistico del litorale Veneto: Collegamento Meolo – Jesolo (“Via del mare”) • Circonvallazione orbitale di Padova e asse intermodale Padova-Venezia – GRAP • SS 47 della Valsugana: Ammodernamento in nuova sede tra Bassano e il Confine Regionale • Collegamento autostrada A27 “Alemagna” e Valichi confinari • Nuovo casello A22 per connessione aeroporto Valerio Catullo (scheda A4.1_10) ❑ Strategia 4 – azione 3: Implementare e migliorare l’accessibilità al sistema autostradale e le sue relazioni con la rete stradale regionale (scheda A4.3_11) Le azioni previste dal Piano per la provincia di Verona sono le seguenti: • Opere di razionalizzazione dello svincolo di Verona sud • A4 Realizzazione del nuovo svincolo Castelnuovo del Garda (scheda A4.3_11) 5.2.2 Facilitare l’arrivo dei flussi turistici Il terzo obiettivo del Piano è dare un contributo essenziale allo sviluppo dell’offerta turistica regionale. È di primaria importanza garantire la piena accessibilità a tutte queste aree turistiche, e promuovere l’integrazione tra le diverse forme di turismo che il Veneto è in grado di offrire. A tal fine il Piano reputa cruciale ampliare la rete delle infrastrutture, implementando e migliorando la connessione intermodale tra offerta pubblica, privata e mobilità dolce (cicloturismo, percorsi naturalistici e storico religiosi). Lo sviluppo dell’offerta aeroportuale, e la connessione degli aeroporti con il tessuto regionale, sono elementi imprescindibili per sostenere la competitività internazionale dell’offerta turistica. Verona 2040: scenario strategico 15
LE PRINCIPALI AZIONI Fonte: Cresme Strategia 5 | Migliorare l’accessibilità delle aree turistiche Il Veneto è la prima regione italiana per presenze turistiche registrando un trend di progressivo incremento che incide in particolare nelle infrastrutture dell’area litoranea a ridosso delle spiagge, delle città d’arte, del lago di Garda e della Valpolicella, dell’ambito termale euganeo, dell’area montana e pedemontana. L’accesso ai centri attrattori ha evidenziato criticità sia per i diffusi deficit di accessibilità via terra (che caratterizza in particolare i comprensori turistici e le aree costiere), che nelle connessioni con i maggiori hub di trasporto (aeroporti e stazioni). Particolarmente complessa è la gestione dei sovraffollamenti in nodi problematici come Venezia, specie in relazione all’influenza generata dal traffico crocieristico, della gronda lagunare, del litorale veneziano e delle principali mete dolomitiche. Oltre alle necessità insite nella situazione della rete, il tema turistico apre scenari di sviluppo legati alla possibilità di ampliare l’offerta turistica con infrastrutture dedicate quali le ciclovie, percorsi di trekking ed ippovie. ❑ Strategia 5 – azione 2: Miglioramento del collegamento tra aeroporto e la rete regionale del trasporto ferroviario (scheda A5.2_12) La necessità di connessione con la rete ferroviaria servirà a potenziare il traffico sia merci che passeggeri. Verona 2040: scenario strategico 16
Le azioni previste dal Piano per la provincia di Verona sono le seguenti: • Collegamento dell’aeroporto di Verona “V. Catullo” alla stazione ferroviaria di Porta Nuova ❑ Strategia 5 – azione 6: Rilanciare il settore della navigazione interna (scheda A5.6_13) Il Veneto è caratterizzato da una presenza diffusa di vie d’acqua interne, diversamente gerarchizzate per il trasporto merci (che fa perno sul Sistema idroviario padano-veneto) e per il trasporto persone. Quest’ultimo settore è caratterizzato in particolare da alte potenzialità di sviluppo dal punto di vista della fruizione turistica. Le azioni previste dal Piano per la provincia di Verona sono le seguenti: • Riclassificazione delle vie navigabili • Realizzazione di interventi puntuali di risoluzione di colli di bottiglia al fine di adeguare il sistema idroviario padano veneto alla V classe CEMT • Attivazione di soluzioni ICT per la gestione delle vie navigabili e del demanio della navigazione interna • Iniziative per la promozione del patrimonio ambientale, paesaggistico e storico culturale delle vie d’acqua • Definire la nuova governance delle competenze sulla navigazione in Laguna e nelle acque interne che preveda la razionalizzazione delle regole ed una maggiore incisività dei controlli • Definire un Piano per lo sviluppo della nautica da diporto. 5.3 Le schede dei principali progetti strategici Diversi progetti che riguardano le infrastrutture per la mobilità (di livello urbano, provinciale, nazionale e internazionale) sono al centro del dibattito nel territorio veronese. La scelta di descrivere brevemente alcuni progetti in essere o in divenire nel territorio veronese ha per obiettivo di fissare alcune delle grandi questioni che interessano la città e il territorio. 5.3.1 I progetti nel territorio provinciale Nell’ambito di progetti infrastrutturali di carattere territoriale più ampio, si sono selezionati solo gli interventi che ricadono fisicamente sul territorio provinciale. Elenco dei progetti: 1. AV/AC Milano-Venezia – Tratta Brescia Est-Verona – 1° lotto funzionale (scheda A1.1_1) 2. AV/AC Milano-Venezia – Tratta Verona Porta Vescovo-Padova - 1° lotto funzionale (scheda A1.1_2) 3. AV/AC Verona-Brennero – Lotto 4: accesso a Verona (scheda A2.1_3) 4. Connessione interporto Quadrante Europa al sistema logistico veneto (scheda A2.2_4) Verona 2040: scenario strategico 17
5. Scalo ferroviario intermodale Isola della Scala (scheda A2.3_5) 6. Connessione A4 e A22 con la nuova strada “mediana” (scheda A4.1_6) 7. Autostrada Tirreno-Brennero “Ti.Bre” – tratta Fontevivo-Nogarole Rocca (scheda A4.1_7) 8. Viabilità A22: terza corsia e corsia dinamica (scheda A4.1_8) 9. Variante da Buttapietra Sud alla Tangenziale di Verona (scheda A4.1_9) 10. Nuovo Casello A22 per connessione aeroporto Valerio Catullo (scheda A4.1_10) 11. Casello autostradale di Castelnuovo del Garda (scheda A4.1_11) 12. Connessione ferroviaria dello scalo aeroportuale Valerio Catullo (scheda A2.1_12) 13. Idrovia Fissero-Tartaro-Canalbianco (scheda A2.1_13) 14. Sviluppo aeroporto di Verona (scheda N_14) 15. Riqualificazione ex Manifattura tabacchi (scheda N_15) 16. Ars district (scheda N_16) Per le schede dettagliate dei singoli progetti, si rimanda alla fine del capitolo 5.3.2 I progetti “bloccati” o confluiti in altri Di seguito viene riportare un sintetico elenco di alcuni interventi strategici per il territorio, il cui iter realizzativo risulta al momento bloccato o confluito in altri progetti. • Tangenziale Nord alla città di Verona compreso il tunnel delle Torricelle (CUP I31B08000340003): l’aggiudicazione della gara per la progettazione, realizzazione e gestione del collegamento stradale per il completamento dell'anello circonvallatorio a Nord, Traforo delle Torricelle, in regime di project financing, per un importo complessivo di 802 milioni, di cui 445 per lavori, risulta revocata. Nel programma Triennale dei lavori pubblici 2020-2022 viene inserito il progetto per il collegamento est-ovest a nord di Verona, traforo delle Torricelle, per un importo di 120 milioni riferito all’annualità 2021. • Nuova SR 10 Tratta Carceri (Pd) – Legnago (Vr) (CUP H11B11000550009): l’aggiudicazione della concessione della progettazione, definitiva ed esecutiva, e la realizzazione della tratta, in nuova sede, tra Carceri/località Palugana (PD) e S. Vito di Legnago (VR), oltre all'ammodernamento delle due tratte esistenti della SR 10, per un importo complessivo di 250 milioni, risulta revocata. • La filovia di Verona: il contratto per la realizzazione dell’opera per un importo che con la redazione del progetto esecutivo è passato da 123 a 143 milioni (di cui 43 per materiale rotabile) risulta risolto. Verona 2040: scenario strategico 18
• Nodo AV/AC di Verona (CUP F81H91000000018): nel 2004 viene presentato il progetto preliminare per la realizzazione della nuova linea Alta capacità (AC) per circa 10 km, in prevalente affiancamento all’attuale linea storica Milano-Venezia e la sistemazione della stazione di Porta Nuova. Con delibera CIPE 10/2008 viene approvato il progetto preliminare del “nodo AV/AC di Verona”, per un importo di 670 Meuro. La Corte dei conti, con Delibera n. 18/2008/P del 15 dicembre 2008, ricusa il visto alla delibera CIPE n. 10/2008 relativa all’opera, in quanto “la programmazione della spesa per far fronte all’opera in questione si presenta allo stato indefinita e non dunque ancora matura per un atto programmatorio pienamente avveduto secondo quanto richiesto dalla vigente normativa”. 5.3.3 I progetti più ampi Di seguito si citano i progetti strategici che non prevedono lavori ricadenti nel territorio della provincia di Verona. • Tunnel del Brennero - La galleria di base del Brennero rappresenta il cuore della ferrovia tra Monaco e Verona. La galleria ha una lunghezza di 56 km di cui 24 in territorio italiano e 32 in territorio austriaco. Il progetto prevede la costruzione di 2 gallerie a semplice binario messe in comunicazione da cunicoli trasversali posizionati circa ogni 336 m. Oltre alla galleria di base, il progetto prevede la realizzazione di altre opere accessorie. È destinata esclusivamente al trasporto ferroviario e il costo stimato dell'opera intera sarà pari a 8,384 miliardi di euro, al cui finanziamento partecipano Austria, Italia e Unione Europea. La quota italiana pari a circa 4,4 miliardi di euro è già finanziata per 1'83%, godendo anche di un finanziamento da parte di Autostrada del Brennero. • Connessione del Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale - L'area portuale di Venezia è già stata adeguata con un fascio base di 12 binari elettrificati gestito da RFI ed un apparato ferroviario costituito da complessivi 45 chilometri di binari che includono la stazione di Marghera Scalo e i raccordi con i terminal del porto e le imprese che vi operano. La nuova opera prevede la progettazione e realizzazione del piano strategico da 22 milioni di euro per il potenziamento infrastrutturale della rete ferroviaria di collegamento con il porto di Venezia e per il ripristino del collegamento ferroviario tra il porto di Chioggia e la rete nazionale. • Prolungamento autostrada A31 Valdastico - L'opera prevede il prolungamento della Valdastico a nord in territorio trentino, fino a ricongiungersi con l'autostrada A22 a Rovereto sud. La lunghezza dell'opera sarà di 40,85 km complessivi di cui 32 in galleria. Il costo sarà sostenuto dall'autostrada A4. • Adeguamento e messa in sicurezza SS 51 “di Alemagna» • Riqualificazione E55 – Romea Veneta fino al confine Regionale sud • Sistema turistico del litorale Veneto: Collegamento Meolo – Jesolo (“Via del mare”) Verona 2040: scenario strategico 19
• Circonvallazione orbitale di Padova e asse intermodale Padova-Venezia • SS 47 della Valsugana: Ammodernamento in nuova sede tra Bassano e il Confine Regionale • Collegamento autostrada A27 “Alemagna” e Valichi confinari 5.4 La programmazione degli Enti locali Tra le opere di interesse locale inserite nell’ultimo programma triennale approvato dall’Amministrazione provinciale e dalle amministrazioni comunali di maggiori dimensioni demografiche, i progetti che prevedono un importo complessivo nel triennio superiore a 5 milioni inseriti nella programmazione della Provincia riguardano per la maggior parte interventi nel settore stradale. Emerge il ruolo del Comune di Verona, che si distingue con importanti interventi per realizzare il progetto dell’Ars District. Ma soprattutto si trova, con riferimento l’annualità 2021, l’intervento per il collegamento a nord di Verona, traforo delle Torricelle, per un importo di 120 milioni, contro gli oltre 400 milioni di cui al progetto bloccato. Tabella 5.1. – Programma triennale opere pubbliche 2020/2022 Comune di Verona Interventi di maggiore importo Strade - Collegamento est-ovest a nord di Verona, traforo delle Torricelle: 120 milioni Edifici Monumentali - Ars district, lotto 7 - Edificio 1 palazzina di comando: 10,4 milioni Edifici Monumentali - Ars district, lotto 2 - Edifici 11-12-13 Accademia Belle Arti: 10 milioni Edifici Monumentali – Ars District , lotto 6 - Edifici 10, 20: 8,45 milioni Edifici Monumentali – Ars District, lotto 4 - Edifici 3-21, 22, 23, 24: 7,9 milioni Edifici Monumentali - Ars district, lotto 3 - Corte Centrale, edifici 2a, 2b, 2c: 5,85 milioni Edifici Monumentali - Ars district, lotto 5 - Spazi aperti e opere: 5,5 milioni Edifici Civili - Contratto di Quartiere II a Borgo Nuovo-ristrutturazione ex cinema teatro: 4,85 milioni Fonte: elaborazione CRESME su dati Comune di Verona Verona 2040: scenario strategico 20
5.5 Bandi di gara per opere pubbliche: dinamica di lungo periodo L’analisi del mercato delle opere pubbliche nella provincia di Verona descrive una forte crescita nel quadriennio 2017-2019, trainata, come vedremo, dagli appalti di lavori tradizionali. La fase espansiva del mercato si era avviata nel 2014, quando il numero delle gare promosse registra un vero passaggio di scala tornando a superare le 200 unità dopo un quinquennio in cui la domanda aveva raggiunto i livelli più bassi degli ultimi 20 anni. Lo stesso anno segna anche una ripresa della spesa, ma il vero balzo si registra nel 2016, quando viene raggiunto il valore record di tutti tempi e che apre una fase durata quattro anni nell’arco della quale la domanda si attesta su circa 330 gare per una spesa di quasi 620 milioni l’anno. Nel 2019 il mercato è quantificato in 388 bandi di gara per lavori pubblici. Il tasso di crescita del numero di gare promosse nel 2019 in provincia di Verona è pari al +19,4%, contro il +8% della regione e il ben più modesto +0,4% del dato medio nazionale. Figura 5.5. – Bandi di gara per l'esecuzione di opere pubbliche in provincia di Verona Fonte: elaborazione e dati Cresme Europa Servizi NB: nel 2016 il Comune di Verona ha pubblicato due band, in regime di project financing per: la gestione integrata di rifiuti urbani, verde pubblico urbano, pulizia strade extraurbane, sgombro neve e trattamenti antighiaccio su strade extraurbane, pulizia e manutenzione ordinaria fontane e derattizzazione (665 mln); per l'affidamento in concessione del servizio di pubblica illuminazione comunale (136 mln). Nel 2017 il Comune di Villafranca di Verona ha indetto la gara per affidare la concessione del servizio di distribuzione del gas naturale nell'ambito territoriale ATEM Verona 2 - Pianure Veronesi (203 milioni). Nel 2019 sono stati pubblicati: la procedura aperta per la gestione energetica e tecnologica integrata degli impianti dell’azienda ULSS 9 Scaligera e Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona (363 mln); l’appalto per la realizzazione della linea ferroviaria AV/AC Milano-Verona — tratta Brescia est — Verona (109 mln). Negli anni più recenti, pur rimanendo quello dell’edilizia sanitaria e ospedaliera un settore strategico, assai frequente tra i maxi appalti promossi fino al 2010, si osserva un importante orientamento verso le opere infrastrutturali: gasdotti, rete di pubblica illuminazione, impianti smaltimento rifiuti, ma anche opere ferroviarie. Verona 2040: scenario strategico 21
Scheda A1.1_1 AV/AC Milano-Venezia – Tratta Brescia Est-Verona – 1° lotto funzionale AV/AC Milano-Venezia – Tratta Brescia Est-Verona – 1° lotto funzionale Progetto 0361 - CUP F81H91000000008 - Interventi prioritari ferrovie - Direttrici di interesse nazionale. Direttrice Trasversale. Tratta Torino-Milano-Verona. Linea AV/AC Milano - Verona Nuova offerta dedicata per il Brand AV, divisione dei flussi tra gli AV e i servizi regionali. La realizzazione della nuova linea consentirà la crescita della mobilità complessiva, della quota di mercato del treno, la Obiettivo riduzione dell’impatto ambientale Descrizione intervento Il progetto ha come obiettivo l'estensione del sistema Alta Velocità/Alta Capacità lungo l'asse orizzontale Milano-Venezia e si configura come lotto funzionale di completamento della tratta Milano - Verona. In esito alle prescrizioni emesse nel corso dell'iter autorizzativo sul progetto definitivo (delibera CIPE n. 42/2017), la tratta AV/AC Brescia-Verona è stata riarticolata in due lotti funzionali. Il 1° lotto funzionale è articolato come segue: tratta AV/AC "Brescia Est-Verona" (escluso nodo), di estensione pari a ca. 46 km e articolato in due lotti costruttivi. La linea si dirama dalla linea esistente (circa 5 km) per affiancarsi per circa 33 km all'autostrada A4 Milano-Venezia , nel tratto finale torna ad affiancarsi per circa 7 km alla linea FS esistente Milano-Venezia. E' inoltre prevista l'interconnessione di Verona Merci per uno sviluppo di 2,2 km. Nodo di Verona Ovest - include gli interventi funzionali all'ingresso della tratta AV nella stazione di Verona Porta Nuova, con ingresso sugli attuali binari 4 e 6 della Stazione di Verona Porta Nuova, e di una nuova linea indipendente merci per il collegamento diretto verso la direttrice Brennero. Importi in mln € Stato di Ultimazione Costo Disponibilità Fabbisogno avanzamento prevista 1° lotto costruttivo 1.892,0 1.892,0 0 Lavori in corso 2023 Progettazione 2° lotto costruttivo 607,0 607,0 0 definitiva 2025 Progettazione Nodo di Verona-Ovest 376,0 376,0 0 definitiva 2026 Localizzazione Fonte: elaborazione CRESME su dati Contratto di programma 2017-2021 RFI - Aggiornamento 2018/2019; silos.infrastrutturestrategiche.it - aggiornamento monitoraggio al 31 ottobre 2019 Verona 2040: scenario strategico 22
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