INFRASTRUTTURE E MOBILITÀ: STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE E PROGETTI STRATEGICI

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INFRASTRUTTURE E MOBILITÀ: STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE E PROGETTI STRATEGICI
CAPITOLO 5

INFRASTRUTTURE E MOBILITÀ:
STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE
   E PROGETTI STRATEGICI
INFRASTRUTTURE E MOBILITÀ: STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE E PROGETTI STRATEGICI
Indice
5. Infrastrutture e mobilità: strumenti di pianificazione e progetti strategici……..............….4
        5.1 Le strategie di sviluppo delle infrastrutture nel contesto europeo, regionale e
        provinciale………………………………………..………………………………………………………………………………………...…………4
                 5.1.1 Politiche europee di sviluppo…………………………………………………………………………………4
                 5.1.2 Politiche regionali di sviluppo………………………………………………………………………………..6
                 5.1.3 Politiche provinciali di sviluppo………………………………………………………………………….8
        5.2 I progetti strategici per lo sviluppo provinciale………………………………………………………….…10
                 5.2.1 Connessione della provincia ai mercati nazionali e internazionali………10
                 5.2.2 Facilitare l’arrivo dei flussi turistici……………………………………………………………..……15
        5.3 Le schede dei principali progetti strategici……………………………………………….…………………….17
                 5.3.1 I progetti nel territorio provinciale……………………………………………………………….…..17
                 5.3.2 I progetti “bloccati” o confluiti in altri…………………………………………………………..….18
                 5.3.3 I progetti più ampi…………………………………………………………………………………………………….19
        5.4 La programmazione degli Enti locali………………………………………………………………………………….20
        5.5 Bandi di gara per opere pubbliche: dinamica di lungo periodo……………………………….21
                 5.5.1 Altri progetti………………………………………………………………………………………………………………..35

Indice delle figure

Figura 5.1. - Schema delle reti TEN-T………………..……………………………………………………………………………….4
Figura 5.2. - Schema della BRI ………………………………………….………..…………………………….…………………….…….5
Figura 5.3 - Azioni/interventi previsti per la maglia infrastrutturale provinciale .....…….9
Figura 5.4. - Tempi di percorrenza attuali e futuri……………………………………………………………………….11
Figura 5.5. – Bandi di gara per l'esecuzione di opere pubbliche in provincia di
Verona……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..21

Indice dei box

Box 5.1 - Il Manifesto del Piano Regionale dei Trasporti 2020-2030……………………………………..7

Indice delle tabelle

Tabella 5.1. – Programma triennale opere pubbliche 2020/2022 Comune di Verona
Popolazione…….……………………………………….……………......................................................................…………….20

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Indice delle schede

  Scheda A1.1_1 - AV/AC Milano-Venezia – Tratta Brescia Est-Verona – 1° lotto
  funzionale…………………………………………………………………………………………………………………………………………………….22
  Scheda A1.1_2 - AV/AC Milano-Venezia – Tratta Verona Porta Vescovo-Padova - 1°
  lotto funzionale………………………………………………………………………………………………………………………………………….23
  Scheda A1.1_3 - AV/AC Verona-Brennero – Lotto 4: accesso a Verona…………………………..24
  Scheda A2.2_4 - Connessione interporto Quadrante Europa al sistema logistico
  veneto……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………25
  Scheda A2.3_5 - Scalo ferroviario intermodale Isola della Scala……………………………………….26
  Scheda A4.1_6 - Connessione A4 e A22 con la nuova strada “mediana”…………………………..27
  Scheda A4.1_7 - Autostrada Tirreno-Brennero “Ti.Bre” – tratta Fontevivo-
  Nogarole………………………………………………………………………………………………………………………………………………………28
  Scheda    A4.1_8  -  Rocca   Viabilità A22:  terza  corsia  e  corsia
  dinamica…………………………………………………………………….…………………………………………………………………………………29
  Scheda A4.1_9 - Variante da Buttapietra Sud alla Tangenziale di Verona……………………….30
  Scheda A4.1_10 - Nuovo Casello A22 per connessione aeroporto Valerio Catullo……..31
  Scheda A4.1_11 - Casello autostradale di Castelnuovo del Garda……………………………..........32
  Scheda A2.1_12 -    Connessione ferroviaria dello scalo aeroportuale Valerio
  Catullo…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..33
  Scheda A2.1_13 - Idrovia Fissero-Tartaro-Canalbianco………………………………………………………….34
  Scheda N_14 - Sviluppo aeroporto di Verona…………………………………………………………………………….35
  Scheda N_15 - Riqualificazione ex Manifattura tabacchi……………………………………………………....36
  Scheda N_16 - Ars district……………………………………………………………………………………………………………………37

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5. Infrastrutture e mobilità: strumenti di pianificazione e progetti
           strategici

              5.1 Le strategie di sviluppo delle infrastrutture nel contesto europeo,
           regionale e provinciale

              5.1.1 Politiche europee di sviluppo

                 Nel 2011 la Commissione Europea ha adottato il Libro Bianco dei Trasporti nel quale ha
             revisionato la rete dei trasporti trans-europea (TEN-T) individuando nove corridoi core, di cui
             quattro in Italia e ben tre che attraversano il Veneto, due attraversano la provincia di Verona.
                 I corridoi delineati sono corridoi multimodali ovvero un insieme di infrastrutture lineari
             (ferroviarie, stradali e fluviali) e puntuali (nodi urbani, porti, interporti e aeroporti) rilevanti a
             livello comunitario, che collegano le principali polarità urbane europee, da nord a sud da est
             a ovest del continente. Essi rappresentano l'ossatura portante del disegno geopolitico e di
             integrazione economica europea.

              Figura 5.1. –Schema delle reti TEN-T

             Fonte: Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

                 La rilevanza del Veneto rispetto a questa rete dipende dalla posizione geografica di
             “cerniera” tra l’area padana e i paesi dell’Europa centro-orientale e balcanica e viene
             attraversato dal passaggio di tre corridoi:

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• il Corridoio Baltico Adriatico collega l’Austria e la Slovenia ai porti del Nord Adriatico di
              Trieste, Venezia e Ravenna, passando per Udine, Padova e Bologna;
            • il Corridoio Mediterraneo attraversa il Nord Italia da Ovest ad Est, congiungendo Torino,
              Milano, Verona, Venezia, Trieste, Bologna e Ravenna;
            • il Corridoio Scandinavo-Mediterraneo parte dal valico del Brennero e collega Trento,
              Verona, Bologna, Firenze, Livorno e Roma con i principali centri urbani del sud come
              Napoli, Bari, Catanzaro, Messina e Palermo.

                   Nel 2015 al concetto di sviluppo economico si aggiunge quello di sviluppo sostenibile.
               Lo “Strategic Plan 2016-2020” riprende gli obiettivi del Libro Bianco integrandoli con le
               politiche di mitigazione degli effetti climatici. Dunque, temi come controllo delle risorse,
               mitigazione e adattamento diventano una parte fondamentale per le politiche di sviluppo
               e per la progettazione di un sistema di trasporto “intelligente, verde e integrato”.
                   A partire dal 2013 si ha un ulteriore stimolo allo sviluppo e all’integrazione di reti a
               livello europeo grazie al programma cinese conosciuto come nuova via della seta (BRI -
               Belt Road Initiative). Suddiviso in Via della Seta Economica e Via della Seta Marittima, il
               progetto è una grande sfida trasportistica (e un investimento di oltre 1.400 miliardi di
               dollari in dieci anni), finalizzato allo scambio di merci e persone tra Cina, Europa e
               America.
                   Figura 5.2. - Schema della BRI

                   Fonte: Agenzia Italia, 2020

                    In Europa il progetto prevede l’integrazione con il corridoio mediterraneo e vede
               pienamente coinvolta la vasta regione che va dal Piemonte al Veneto, ponendola di fatto
               al centro degli scambi turistici e commerciali tra Europa, Russia e Asia. La BRI darà
               all’Italia del nord-ovest un ruolo primario nel turismo e nella logistica, due settori ad alta
               intensità occupazionale, facendo degli snodi di Novara, Milano, Verona e Padova, la più
               grande area logistica del sud Europa.

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5.1.2 Politiche regionali di sviluppo

                    Lo sviluppo trasportistico ed infrastrutturale a scala regionale deriva dalla
               stratificazione di documenti, programmi e piani che, tenendo conto del quadro europeo
               precedentemente delineato, definiscono obiettivi e indirizzi per il settore. Si riportano di
               seguito una brevissima analisi dei principali documenti da considerare volendo
               individuare i progetti infrastrutturali e per la mobilità ritenuti strategici di sviluppo
               dell’area di studio.
                    Lo strumento quadro nell’individuazione delle strategie di sviluppo è sicuramente il
               Piano Territoriale Regionale di Coordinamento. Il PTRC individua la necessità di governare
               il rapporto tra le infrastrutture e il sistema insediativo, cogliendo l’opportunità di
               razionalizzare il territorio urbanizzato sulla base della presenza dei corridoi plurimodali,
               del sistema ferroviario e dell’asse viario della Pedemontana.
                    Due recenti norme incidono significativamente sulla pianificazione delle
               infrastrutture: la Legge Regionale n. 14 del 6 giugno 2017 “Disposizioni per il
               contenimento del consumo di suolo e modifiche della legge regionale 23 aprile 2004, n.
               11 -norme per il governo del territorio e in materia di paesaggio”; la Legge Regionale n.
               14 del 4 aprile 2019 “Veneto 2050: politiche per la riqualificazione urbana e la
               rinaturalizzazione del territorio e modifiche alla legge regionale 23 aprile 2004, n. 11 -
               Norme per il governo del territorio e in materia di paesaggio". Attraverso tali interventi
               legislativi la Regione del Veneto, nell’ambito delle finalità di contenimento del consumo
               di suolo nonché di rigenerazione e riqualificazione del patrimonio immobiliare, intende
               promuovere misure volte al miglioramento della qualità della vita delle persone
               all’interno delle città e al riordino urbano mediante la realizzazione di interventi mirati
               alla coesione sociale, alla tutela delle disabilità, alla qualità architettonica, alla
               sostenibilità ed efficienza ambientale con particolare attenzione all’economia circolare e
               alla bioedilizia. Le infrastrutture, dunque, sono viste come strumento finalizzato ad
               annullare le disparità tra i territori della regione, in particolare per le aree decentrate
               della montagna e quelle più lontane dai grandi centri urbani, utili a garantire a tutti pari
               opportunità di sviluppo economico, equità ed inclusione sociale. Si ricerca dunque una
               mobilità sempre più sostenibile, attenta alla salute, all’ambiente, e capace di creare
               migliori opportunità di lavoro, studio e fruizione del tempo libero.
                    Il principale strumento di indirizzo del settore è sicuramente il Piano Regionale dei
               Trasporti, approvato a settembre 2020, “PRT Veneto 2030 - Mobilità sostenibile per un
               Veneto connesso e competitivo”.

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Box 5.1. - Il Manifesto del Piano Regionale dei Trasporti 2020-2030
                                                                               VISIONE
           •       Un Veneto delle opportunità, sostenibile e fruibile Il Veneto del 2030 vuole essere una regione con una mobilità sempre più
                   sostenibile, attenta alla salute, all’ambiente, e capace nel contempo di creare migliori opportunità di lavoro, studio e
                   fruizione del tempo libero.
           •       Un Veneto equo e inclusivo Il Veneto nel 2030 vuole annullare le disparità tra i territori della regione, in particolare per le
                   aree decentrate della montagna e quelle più lontane dai grandi centri urbani. Una regione che fa dell’accessibilità un
                   elemento centrale di sviluppo economico, di equità ed inclusione sociale.
           •       Un Veneto in cui è più semplice muoversi Il Veneto del 2030 vuole essere una regione in cui si circola con semplicità, dove la
                   mobilità intelligente si traduce in una migliore qualità dell’ambiente e della vita dei cittadini e dei turisti, dove si riduce la
                   congestione, gli sprechi di tempo e si migliora la qualità della vita dei cittadini.
           •       Un Veneto connesso con il mondo Il Veneto del 2030 vuole essere una regione moderna, fortemente interconnessa a tutti i
                   mercati mondiali grazie allo sviluppo della portualità, dei suoi aeroporti e della rete infrastrutturale stradale e ferroviaria.
           •       Un Veneto competitivo Il Veneto del 2030 intente incrementare la produzione di beni e servizi localizzati in Veneto, in uno
                   scenario globale e sempre più competitivo. Un Veneto che punta ad un turismo sostenibile attraverso una migliore
                   accessibilità alle città d’arte e ai comprensori turistici.

               Fonte: Piano Regionale dei Trasporti 2020-2030 – Documento di Sintesi

                     La visione per il sistema dei trasporti del Veneto è di garantire una mobilità
                sostenibile per le persone e le cose. Una visione che si traduce in un Veneto più
                competitivo e connesso con il mondo ma al tempo stesso attento all’equità sociale,
                all’inclusività e all’accessibilità dei propri territori.

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INFRASTRUTTURE E MOBILITÀ: STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE E PROGETTI STRATEGICI
5.1.3 Politiche provinciali di sviluppo

                    La provincia di Verona, con il suo strumento di pianificazione territoriale, assume un
                ruolo strategico in questo quadro di sviluppo. Il Piano Territoriale di Coordinamento
                Provinciale (PTCP) della Provincia di Verona è stato approvato con deliberazione di
                Giunta Regionale n. 236 del 3 marzo 2015. È uno strumento integrato di governo del
                territorio provinciale e si struttura in 6 linee strategiche individuate su 6 specifici temi
                (territorio, ambiente ed ecosistema; infrastrutture; insediativo produttivo, turistico e
                commerciale; infrastrutture scolastiche e altri servizi; area di cooperazione e co-
                pianificazione intercomunale; integrazione dei sub ambiti provinciali); 46 obiettivi
                operativi; 200 Azioni.

                    Per quanto riguarda il sistema infrastrutturale la linea strategica del Piano è di
                redigere un disegno di integrazione tra le scelte provinciali e sovra-provinciali per un
                trasporto di merci e persone compatibile con l’ambiente, la sicurezza, l’efficienza dei
                servizi, l’equa distribuzione di opportunità, l’incisività e l’intelligenza delle infrastrutture e
                dei sistemi logistici. Gli obiettivi generali sono i seguenti:

           a.      individuazione di metodi per incentivare I'utilizzo delle modalità meno inquinanti nel
                   trasporto di merci e persone;
           b.      successiva previsione di una rete infrastrutturale, a completamento o parziale
                   revisione di quella in fase di attuazione, funzionale sulle modalità tra loro
                   interconnesse;
           c.      proposizione di alcune direttive atte ad indurre i comuni ad applicare politiche di city
                   logistics;
           d.      individuazione di alcune direttive per i piani comunali di razionalizzazione dei poli
                   attrattori al fine di organizzare il trasporto pubblico e privato;
           e.      studio di una strategia finalizzata alla diminuzione dell'incidentalità;
           f.      previsione di uno sviluppo equilibrato del sistema logistico provinciale;
           g.      coordinamento dei nodi intermodali e delle aree adibite a centri di supporto per
                   l’attività logistica, sia modali che plurimodali avendo attenzione all’evoluzione del
                   mercato del trasporto delle merci e dell’attuale modificazione delle modalità
                   produttive delle aziende.

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INFRASTRUTTURE E MOBILITÀ: STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE E PROGETTI STRATEGICI
Figura 5.3 - Azioni/interventi previsti per la maglia infrastrutturale provinciale

          Rete ferroviaria
                   • Completare la suddivisione del traffico ferroviario tra merci, afferenti al Quadrante Europa, e passeggeri.
                   • potenziamento della linea del Brennero;
                   • potenziamento della linea Milano-Venezia
                   • raddoppio della linea Verona-Bologna
                   • collegamento della città con l’Aeroporto “Valerio Catullo”
                   • completamento del Quadrante Europa con l’accentramento in unico centro polifunzionale di tutte le funzioni
                     merci (con il ridimensionamento dell'attuale scalo merci FS) per liberare aree a ridosso del centro storico.
          La rete autostradale
                  • aprire l’accessibilità autostradale ai complessi insediativi e produttivi provinciali attraverso la rilocalizzazione dei
                     caselli;
                  • promuovere l’integrazione del sistema autostradale nord sud con il sistema TIRRENO-BRENNERO;
                  • convogliare il traffico merci su gomma di livello nazionale solo su arterie autostradali con sbocchi imminenti agli
                     scali merci ferroviari ed in particolare al Quadrante Europa;
                  • relazionare le politiche autostradali di livello nazionale anche in accordo con le province contermini e le città
                     regionali;
                  • creare una maglia autostradale parallela a quella ferroviaria in modo tale che sia favorita l’intermodalità e la
                     localizzazione del traffico.
          La rete viaria principale
                  • Portare a sistema la maglia viaria principale del veronese in modo tale che siano accessibili le strutture
                  intermodali al fine di localizzare il traffico merci su gomma;
                  • Distinguere i flussi di traffico su gomma locali da quelli di dimensione e durata superiore;
                  • Garantire l’accesso rapido alle conurbazioni alle aree di valenza metropolitana;
                  • Evitare il processo di formazione casuale di nuove arterie attraverso la continua formazione di circonvallazioni
                  esterne ai centri abitati;
                  • Evitare l’inurbamento delle strade principali e la formazione di nastri insediativi;
                  • Definire una maglia principale di spostamenti rapidi e sicuri storicamente radiale in provincia di Verona a
                  reticolare a servizio dei sub-ambiti provinciali;
                  • Garantire l’equità territoriale per la connessione a strutture ed infrastrutture nel rispetto delle caratteristiche
                  morfologiche e tipologiche del paesaggio;
                  • Garantire l’accesso alle principali vie di comunicazione ed alle strutture anche di parcheggio intermodale
                     collegate al SFMR.
            Fonte: Piano Territoriale di Coordinamento Generale – Relazione Generale 2015

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INFRASTRUTTURE E MOBILITÀ: STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE E PROGETTI STRATEGICI
5.2 I progetti strategici per lo sviluppo provinciale

                 Nel presente paragrafo si sintetizzano le strategie e le azioni contenute nel Piano
              Regionale dei Trasporti Veneto 2030 ritenute elementi di traino per lo sviluppo
              provinciale.

           5.2.1 Connessione della provincia ai mercati nazionali e internazionali

                 Il primo obiettivo del Piano Regionale dei Trasporti è connettere il Veneto ai mercati
              nazionali e internazionali, per la crescita sostenibile dell’economia regionale.
                                                 LE PRINCIPALI AZIONI

           Fonte: Cresme

Verona 2040: scenario strategico                                                                          10
Il PRT ha tra i suoi obiettivi quello di concorrere ad un incremento della produttività
              regionale tramite il miglioramento delle connessioni sia interne che esterne, elementi
              vitali per una regione a vocazione manifatturiera orientata all’export com’è quella del
              Veneto. Suo obiettivo primario è completare il disegno infrastrutturale di connessione
              con le principali capitali europee e i relativi mercati di riferimento. Intende inoltre
              favorire la creazione di strumenti capaci di intensificare le relazioni tra la Regione e le
              diverse parti del Paese. Le relazioni commerciali del Veneto con il resto del mondo,
              l’Europa e l’Italia devono avvenire con maggiore rispetto dell’ambiente attraverso un
              sostanziale riequilibrio fra la gomma e l’inter modalità ferroviaria.

                  Strategia 1 | Inserire l’area metropolitana diffusa del Veneto nella metropolitana d’Italia
                  La strategia mira ad inserire pienamente il Veneto nella rete dei servizi ferroviari di livello TAV
              (Treno ad Alta Velocità). Le linee TAV sono linee di nuova costruzione che consentono velocità
              commerciali superiori ai 150 Km/h, l’inserimento di treni europei merci (TEM), elevate prestazioni, ed
              un frequente cadenzamento degli orari. Ad oggi questi servizi interessano il collegamento
              Venezia/Padova e Verona/Bologna ed è prevista l’estensione alle direttrici Padova/Bologna,
              Venezia/Trieste oltre che il completamento dell’intero tratto Milano-Venezia. La rete dei servizi TAV
              ha comportato enormi benefici sociali, economici e ambientali, rendendola nei fatti la “metropolitana
              d’Italia”. Questa rete va estesa, come da programmazione nazionale, alle relazioni est – ovest,
              particolarmente importanti per il Veneto oltre che a quelle non meno importanti nord-sud. Ai
              collegamenti nazionali si aggiungono quelli internazionali verso ovest (Parigi e Barcellona) e verso nord
              est (Monaco e Vienna), secondo i programmi di implementazione definiti dall’Unione Europea.

              ❑   Strategia 1 – azione 1: Il completamento dell’alta velocità tra Milano – Venezia
              (schede A1.1_1; A1.1_2)
                  Da Verona entro le 3 ore sarà possibile raggiungere Trieste, Venezia, Milano, Bologna,
              Roma e Ancona. Inoltre, lo sviluppo della rete TAV lungo le principali direttrici europee
              renderà il treno una modalità di trasporto competitiva anche per i collegamenti verso le
              principali città europee.
              Figura 5.4. - Tempi di percorrenza attuali e futuri

              Fonte: DemoSI-CRESME su dati ISTAT

Verona 2040: scenario strategico                                                                                          11
Le azioni previste dal Piano per la provincia di Verona sono le seguenti:
               • Completamento della linea TAV Milano- Venezia
               • Adeguamento di capacità dei principali nodi ferroviari

             Strategia 2 | Promuovere la co-modalità mare – gomma - ferro ed il riequilibrio modale del trasporto
             merci
                     Il trasporto merci, fondamentale per lo sviluppo economico, oggi grava pesantemente sulle reti
                di mobilità del Veneto. É necessario realizzare interventi che, oltre a decongestionare le reti stradali
                e ferroviarie, favoriscano un maggiore uso della co- modalità, ossia l’utilizzo di diverse modalità di
                trasporto (via mare in combinato con ferrovia e gomma per la stessa unità di carico container
                semirimorchio). Bisogna inoltre, porre particolare attenzione ai nodi di interscambio, ossia ai porti
                marittimi e terrestri (interporti e centri logistici) in quanto punti di consolidamento di carichi adatti
                alla ferrovia e luoghi ideali per il carico/scarico delle merci su ferrovia. Ciò richiede aree di accumulo
                (terminal container, aree parcheggio, movimentazione), funzionalità e collegamenti ferroviari con gli
                assi portanti delle reti TEN.

               ❑   Strategia 2 – azione 1: Completamento dell’asse ferroviario del Brennero con priorità
                   al nodo ferroviario di Verona (scheda A2.1_3)

                   Il completamento delle direttrici ferroviarie lungo il Corridoio Mediterraneo (Brescia-
               Verona-Padova, Adriatica e Venezia - Trieste) porterà sempre più la direttrice del
               Brennero a confermarsi come una delle più importanti infrastrutture europee.
               L’obiettivo è il potenziamento della porzione veneta della tratta ferroviaria di adduzione
               del corridoio Scandinavo-Mediterraneo e il potenziamento del nodo logistico di Verona,
               per poter usufruire delle maggiori potenzialità che deriveranno dalla realizzazione del
               tunnel di base del Brennero e, in generale, dallo sviluppo delle connessioni Nord-Sud.

               Le azioni previste dal Piano per la provincia di Verona sono le seguenti:
               • Quadruplicamento della linea Verona-Fortezza con particolare riferimento
                  all’accessibilità ferroviaria al nodo di Verona

               ❑   Strategia 2 – azione 2: Il completamento della rete TEM (scheda A2.2_4)

                   Il PRT Veneto 2030 prevede l’adeguamento delle linee ferroviarie per i servizi merci a
               standard TEM e il miglioramento dei raccordi di ultimo miglio ferroviario nei nodi
               logistici.
               Le azioni previste dal Piano per la provincia di Verona sono le seguenti:
               • Adeguamento modulo di linea nelle tratte: Brennero – Bologna; Milano Smistamento –
                  Padova – Venezia; Bologna – Padova; Mantova – Verona; Venezia – Trieste.
               • Adeguamento di sagoma nelle tratte: Bologna – Padova e Mantova – Verona.
               • Interventi di adeguamento e ottimizzazione dell’ultimo miglio ferroviario in
                  corrispondenza dei nodi merci di Verona, Padova e Venezia.

Verona 2040: scenario strategico                                                                                             12
❑    Strategia 2 – azione 3: Sviluppo degli interporti e delle piattaforme logistiche (scheda
                A2.3_5)

                   Una peculiare eccellenza del sistema di trasporto merci e logistica regionale è
               costituita dai cinque interporti regionali di Verona Quadrante Europa, Padova, Venezia,
               Rovigo, Portogruaro. Due di questi interporti rappresentano un benchmark a livello
               europeo: Verona Quadrante Europa e Padova, rispettivamente al primo e settimo posto
               della classifica europea stilata dalla Deutsche GVZGesellschaft mbH (DGG) nel 2015.
                   Interessante è la piena complementarietà dei traffici dei due interporti top, con
               Verona prevalentemente orientato ai traffici continentali e Padova con forte vocazione
               ai traffici marittimi e al presidio dell’organizzazione logistica e multimodale del
               trasporto. Piena complementarietà si osserva anche nella catchment area dei traffici dei
               due interporti, con Verona           decisamente proiettato ai traffici verso l’Europa
               continentale (circa il 90% del totale) e Padova a servizio del mercato italiano (80% del
               totale). Entrambi gli interporti stanno sviluppando varie progettualità che
               contribuiscono a favorire un ulteriore incremento e differenziazione delle proprie
               potenzialità.
                   I nodi logistici costituiscono una componente di fondamentale importanza nello
               sviluppo di un equilibrato sistema intermodale. Le buone prestazioni del sistema
               logistico regionale possono, tuttavia, ancora essere potenziate sia aumentando le
               dotazioni infrastrutturali che migliorando le dotazioni immateriali. Un piano efficace di
               azioni rivolte ai nodi logistici, oltre ad essere supportato da un processo di mappatura
               quanto più completa che restituisca correttamente il modello territoriale complessivo
               (includendo tutte le tipologie di nodo, sia ad impronta pubblica che privata), deve anche
               considerare la rilevazione di parametri/KPIs – funzionali alle politiche - che vadano al di
               là di quelli tradizionali (per lo più quantitativi) e che inglobino indicatori socioeconomici
               relativi, ad esempio, alla generazione del valore aggiunto/fatturato, occupazione,
               specializzazione funzionale e merceologica, nonché indicatori di qualità del servizio
               logistico offerto (puntualità, orari di operatività, ecc.) e produttività e performance del
               nodo. L’avvio di un processo innovativo di mappatura complessiva delle piattaforme
               logistiche sul territorio risulta essere la base per realizzare un miglioramento della
               performance generale – misurata in termini di costo e servizio logistico – del sistema
               Veneto, sempre più vocato proprio alle funzioni logistiche, oltre a quelle tradizionali
               manifatturiere.

Verona 2040: scenario strategico                                                                               13
Le azioni previste dal Piano per la provincia di Verona sono le seguenti:
                 • Potenziamento di dotazioni e funzionalità con particolare riferimento ai nodi core di
                    Verona, Padova e Venezia;
                 • Potenziamento della dotazione infrastrutturale degli interporti, miglioramento della
                 connettività alla rete principale, e della loro capacità complessiva.
                 • Inserimento nella rete logistica regionale di piastre logistiche secondarie e
                    autoparchi,
                 anche connessi agli interporti e ai centri logistici principali.
                 • Analisi dell’impatto generato dalla realizzazione di un nuovo Interporto a Isola della
                    Scala (Vr) sui nodi core di Verona e di Padova
                 • Sviluppo di un sistema geografico di mappatura delle piattaforme logistiche territoriali

            Strategia 4 | Completare ed efficientare la rete stradale regionale
               La rete stradale del Veneto è interessata da elevati livelli di congestione su alcuni itinerari, in alcuni
               intervalli orari e da un divario infrastrutturale tra la capacità esistente sugli assi e la domanda
               registrata e tendenziale. Vi sono inoltre necessità di interventi legati alla manutenzione della rete
               esistente, per il miglioramento delle caratteristiche della sua sicurezza e resilienza, sia rispetto
               all’aumento dei flussi di traffico che alla vulnerabilità ai cambiamenti climatici, tenuto conto anche
               della necessità di favorire i processi dell’economia circolare. A ciò si associano le esigenze di
               evoluzione verso i moderni modelli di gestione di sistemi informativi della rete per minimizzare le
               conseguenze negative provocate da code ed incidenti. In relazione ai programmi di investimento per
               l’ammodernamento delle infrastrutture e la realizzazione di nuove opere, occorre pertanto
               procedere con una attenta analisi delle proposte attivate nei decenni precedenti, riconsiderando le
               loro caratteristiche, in modo da valutarne il mantenimento dell’interesse e, qualora necessario,
               procedere poi alla loro realizzazione con nuovi strumenti in grado di ridurre gli impatti sul territorio e
               i costi di realizzazione.

              ❑    Strategia 4 – azione 1: Completare il disegno della rete infrastrutturale stradale sulla
              base dell’analisi della domanda di trasporto e degli impatti delle nuove infrastrutture sul
              sistema socioeconomico regionale (schede A4.1_6, A4.1_7, A4.1_8, A4.1_9, A4.1_10)

                    Le opere di completamento della rete infrastrutturale concorrono sinergicamente ad
               accrescere i livelli di sicurezza e di riduzione dei costi esterni generati sul territorio.
               Appare opportuna una ricognizione ed una approfondita analisi delle aree più fragili:
               connessioni prive di alternative di percorso, il cui venir meno determinerebbe disservizi
               tali da determinare danni significativi in termini sociali ed economici.
               Le azioni previste dal Piano per la provincia di Verona sono le seguenti:
               Realizzazione delle opere prioritarie di viabilità autostradale e ordinarie:
            • Sistema delle Tangenziali Venete – SITAVE: Connessione A4 e A22 con la nuova strada
              "Mediana" (scheda A4.1_6)
            • Ampliamento a 3 corsie Autostrada A22 del Brennero – Tratta Verona – Confine
              Regionale sud (scheda A4.1_8)
            • Potenziamento Autostrada A22 del Brennero - Tratta Verona – Confine Regionale nord,
              realizzazione terza corsia dinamica (scheda A4.1_8)

Verona 2040: scenario strategico                                                                                            14
• Variante SS 12 “dell’Abetone e del Brennero” da Isola della Scala a Verona sud (scheda
             A4.1_9)
           • Nuova SR 10 Tratta Carceri (Pd) – Legnago (Vr) (aggiudicazione revocata)
           • Tangenziale Nord alla città di Verona compreso il Tunnel delle Torricelle (aggiudicazione
             revocata)
           • Adeguamento e messa in sicurezza SS 51 “di Alemagna”
           • Variante di Villafranca di Verona, II stralcio

           Completamento del quadro infrastrutturale
           • Realizzazione del prolungamento autostradale A31 “Valdastico nord”
           • Collegamento A22-E55: Autostrada Regionale Medio Padana Veneta: Nogara – Mare
             Autostrada del Brennero "Ti.Bre" – (scheda A4.1_7)
           • Riqualificazione E55 – Romea Veneta fino al confine Regionale sud
           • Sistema turistico del litorale Veneto: Collegamento Meolo – Jesolo (“Via del mare”)
           • Circonvallazione orbitale di Padova e asse intermodale Padova-Venezia – GRAP
           • SS 47 della Valsugana: Ammodernamento in nuova sede tra Bassano e il Confine Regionale
           • Collegamento autostrada A27 “Alemagna” e Valichi confinari
           • Nuovo casello A22 per connessione aeroporto Valerio Catullo (scheda A4.1_10)

           ❑ Strategia 4 – azione 3: Implementare e migliorare l’accessibilità al sistema autostradale e le
           sue relazioni con la rete stradale regionale (scheda A4.3_11)

            Le azioni previste dal Piano per la provincia di Verona sono le seguenti:
           • Opere di razionalizzazione dello svincolo di Verona sud
           • A4 Realizzazione del nuovo svincolo Castelnuovo del Garda (scheda A4.3_11)

           5.2.2 Facilitare l’arrivo dei flussi turistici
                   Il terzo obiettivo del Piano è dare un contributo essenziale allo sviluppo dell’offerta
               turistica regionale. È di primaria importanza garantire la piena accessibilità a tutte queste
               aree turistiche, e promuovere l’integrazione tra le diverse forme di turismo che il Veneto è
               in grado di offrire. A tal fine il Piano reputa cruciale ampliare la rete delle infrastrutture,
               implementando e migliorando la connessione intermodale tra offerta pubblica, privata e
               mobilità dolce (cicloturismo, percorsi naturalistici e storico religiosi). Lo sviluppo dell’offerta
               aeroportuale, e la connessione degli aeroporti con il tessuto regionale, sono elementi
               imprescindibili per sostenere la competitività internazionale dell’offerta turistica.

Verona 2040: scenario strategico                                                                                     15
LE PRINCIPALI AZIONI

       Fonte: Cresme

          Strategia 5 | Migliorare l’accessibilità delle aree turistiche
                  Il Veneto è la prima regione italiana per presenze turistiche registrando un trend di progressivo
             incremento che incide in particolare nelle infrastrutture dell’area litoranea a ridosso delle spiagge,
             delle città d’arte, del lago di Garda e della Valpolicella, dell’ambito termale euganeo, dell’area
             montana e pedemontana. L’accesso ai centri attrattori ha evidenziato criticità sia per i diffusi deficit
             di accessibilità via terra (che caratterizza in particolare i comprensori turistici e le aree costiere), che
             nelle connessioni con i maggiori hub di trasporto (aeroporti e stazioni). Particolarmente complessa è
             la gestione dei sovraffollamenti in nodi problematici come Venezia, specie in relazione all’influenza
             generata dal traffico crocieristico, della gronda lagunare, del litorale veneziano e delle principali
             mete dolomitiche. Oltre alle necessità insite nella situazione della rete, il tema turistico apre scenari
             di sviluppo legati alla possibilità di ampliare l’offerta turistica con infrastrutture dedicate quali le
             ciclovie, percorsi di trekking ed ippovie.

          ❑   Strategia 5 – azione 2: Miglioramento del collegamento tra aeroporto e la rete
          regionale del trasporto ferroviario (scheda A5.2_12)

                La necessità di connessione con la rete ferroviaria servirà a potenziare il traffico sia
              merci che passeggeri.

Verona 2040: scenario strategico                                                                                            16
Le azioni previste dal Piano per la provincia di Verona sono le seguenti:
               • Collegamento dell’aeroporto di Verona “V. Catullo” alla stazione ferroviaria di Porta
                  Nuova

           ❑     Strategia 5 – azione 6: Rilanciare il settore della navigazione interna (scheda A5.6_13)

               Il Veneto è caratterizzato da una presenza diffusa di vie d’acqua interne, diversamente
               gerarchizzate per il trasporto merci (che fa perno sul Sistema idroviario padano-veneto)
               e per il trasporto persone. Quest’ultimo settore è caratterizzato in particolare da alte
               potenzialità di sviluppo dal punto di vista della fruizione turistica.

               Le azioni previste dal Piano per la provincia di Verona sono le seguenti:
               • Riclassificazione delle vie navigabili
               • Realizzazione di interventi puntuali di risoluzione di colli di bottiglia al fine di adeguare il
                  sistema idroviario padano veneto alla V classe CEMT
               • Attivazione di soluzioni ICT per la gestione delle vie navigabili e del demanio della
                  navigazione interna
               • Iniziative per la promozione del patrimonio ambientale, paesaggistico e storico culturale
                  delle vie d’acqua
               • Definire la nuova governance delle competenze sulla navigazione in Laguna e nelle
                  acque interne che preveda la razionalizzazione delle regole ed una maggiore incisività
                  dei controlli
               • Definire un Piano per lo sviluppo della nautica da diporto.

               5.3 Le schede dei principali progetti strategici

                   Diversi progetti che riguardano le infrastrutture per la mobilità (di livello urbano,
               provinciale, nazionale e internazionale) sono al centro del dibattito nel territorio
               veronese. La scelta di descrivere brevemente alcuni progetti in essere o in divenire nel
               territorio veronese ha per obiettivo di fissare alcune delle grandi questioni che
               interessano la città e il territorio.
                   5.3.1 I progetti nel territorio provinciale

                   Nell’ambito di progetti infrastrutturali di carattere territoriale più ampio, si sono
               selezionati solo gli interventi che ricadono fisicamente sul territorio provinciale. Elenco
               dei progetti:
               1. AV/AC Milano-Venezia – Tratta Brescia Est-Verona – 1° lotto funzionale (scheda
                   A1.1_1)
               2. AV/AC Milano-Venezia – Tratta Verona Porta Vescovo-Padova - 1° lotto funzionale
                   (scheda A1.1_2)
               3. AV/AC Verona-Brennero – Lotto 4: accesso a Verona (scheda A2.1_3)
               4. Connessione interporto Quadrante Europa al sistema logistico veneto (scheda
                   A2.2_4)

Verona 2040: scenario strategico                                                                                    17
5. Scalo ferroviario intermodale Isola della Scala (scheda A2.3_5)
               6. Connessione A4 e A22 con la nuova strada “mediana” (scheda A4.1_6)
               7. Autostrada Tirreno-Brennero “Ti.Bre” – tratta Fontevivo-Nogarole Rocca (scheda
                   A4.1_7)
               8. Viabilità A22: terza corsia e corsia dinamica (scheda A4.1_8)
               9. Variante da Buttapietra Sud alla Tangenziale di Verona (scheda A4.1_9)
               10. Nuovo Casello A22 per connessione aeroporto Valerio Catullo (scheda A4.1_10)
               11. Casello autostradale di Castelnuovo del Garda (scheda A4.1_11)
               12. Connessione ferroviaria dello scalo aeroportuale Valerio Catullo (scheda A2.1_12)
               13. Idrovia Fissero-Tartaro-Canalbianco (scheda A2.1_13)
               14. Sviluppo aeroporto di Verona (scheda N_14)
               15. Riqualificazione ex Manifattura tabacchi (scheda N_15)
               16. Ars district (scheda N_16)
               Per le schede dettagliate dei singoli progetti, si rimanda alla fine del capitolo

               5.3.2 I progetti “bloccati” o confluiti in altri

               Di seguito viene riportare un sintetico elenco di alcuni interventi strategici per il
               territorio, il cui iter realizzativo risulta al momento bloccato o confluito in altri
               progetti.

               • Tangenziale Nord alla città di Verona compreso il tunnel delle Torricelle (CUP
                 I31B08000340003): l’aggiudicazione della gara per la progettazione, realizzazione e
                 gestione del collegamento stradale per il completamento dell'anello circonvallatorio a
                 Nord, Traforo delle Torricelle, in regime di project financing, per un importo
                 complessivo di 802 milioni, di cui 445 per lavori, risulta revocata. Nel programma
                 Triennale dei lavori pubblici 2020-2022 viene inserito il progetto per il collegamento
                 est-ovest a nord di Verona, traforo delle Torricelle, per un importo di 120 milioni
                 riferito all’annualità 2021.
               • Nuova SR 10 Tratta Carceri (Pd) – Legnago (Vr) (CUP H11B11000550009):
                 l’aggiudicazione della concessione della progettazione, definitiva ed esecutiva, e la
                 realizzazione della tratta, in nuova sede, tra Carceri/località Palugana (PD) e S. Vito di
                 Legnago (VR), oltre all'ammodernamento delle due tratte esistenti della SR 10, per un
                 importo complessivo di 250 milioni, risulta revocata.
               • La filovia di Verona: il contratto per la realizzazione dell’opera per un importo che con
                 la redazione del progetto esecutivo è passato da 123 a 143 milioni (di cui 43 per
                 materiale rotabile) risulta risolto.

Verona 2040: scenario strategico                                                                              18
• Nodo AV/AC di Verona (CUP F81H91000000018): nel 2004 viene presentato il progetto
                preliminare per la realizzazione della nuova linea Alta capacità (AC) per circa 10 km, in
                prevalente affiancamento all’attuale linea storica Milano-Venezia e la sistemazione
                della stazione di Porta Nuova. Con delibera CIPE 10/2008 viene approvato il progetto
                preliminare del “nodo AV/AC di Verona”, per un importo di 670 Meuro. La Corte dei
                conti, con Delibera n. 18/2008/P del 15 dicembre 2008, ricusa il visto alla delibera CIPE
                n. 10/2008 relativa all’opera, in quanto “la programmazione della spesa per far fronte
                all’opera in questione si presenta allo stato indefinita e non dunque ancora matura per
                un atto programmatorio pienamente avveduto secondo quanto richiesto dalla vigente
                normativa”.

              5.3.3 I progetti più ampi

              Di seguito si citano i progetti strategici che non prevedono lavori ricadenti nel territorio
              della provincia di Verona.
              • Tunnel del Brennero - La galleria di base del Brennero rappresenta il cuore della
                 ferrovia tra Monaco e Verona. La galleria ha una lunghezza di 56 km di cui 24 in
                 territorio italiano e 32 in territorio austriaco. Il progetto prevede la costruzione di 2
                 gallerie a semplice binario messe in comunicazione da cunicoli trasversali posizionati
                 circa ogni 336 m. Oltre alla galleria di base, il progetto prevede la realizzazione di altre
                 opere accessorie. È destinata esclusivamente al trasporto ferroviario e il costo stimato
                 dell'opera intera sarà pari a 8,384 miliardi di euro, al cui finanziamento partecipano
                 Austria, Italia e Unione Europea. La quota italiana pari a circa 4,4 miliardi di euro è già
                 finanziata per 1'83%, godendo anche di un finanziamento da parte di Autostrada del
                 Brennero.
              • Connessione del Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale - L'area portuale
                 di Venezia è già stata adeguata con un fascio base di 12 binari elettrificati gestito da RFI
                 ed un apparato ferroviario costituito da complessivi 45 chilometri di binari che
                 includono la stazione di Marghera Scalo e i raccordi con i terminal del porto e le
                 imprese che vi operano. La nuova opera prevede la progettazione e realizzazione del
                 piano strategico da 22 milioni di euro per il potenziamento infrastrutturale della rete
                 ferroviaria di collegamento con il porto di Venezia e per il ripristino del collegamento
                 ferroviario tra il porto di Chioggia e la rete nazionale.
              • Prolungamento autostrada A31 Valdastico - L'opera prevede il prolungamento della
                 Valdastico a nord in territorio trentino, fino a ricongiungersi con l'autostrada A22 a
                 Rovereto sud. La lunghezza dell'opera sarà di 40,85 km complessivi di cui 32 in galleria.
                 Il costo sarà sostenuto dall'autostrada A4.
              • Adeguamento e messa in sicurezza SS 51 “di Alemagna»
              • Riqualificazione E55 – Romea Veneta fino al confine Regionale sud
              • Sistema turistico del litorale Veneto: Collegamento Meolo – Jesolo (“Via del mare”)

Verona 2040: scenario strategico                                                                                19
• Circonvallazione orbitale di Padova e asse intermodale Padova-Venezia
            • SS 47 della Valsugana: Ammodernamento in nuova sede tra Bassano e il Confine
              Regionale
            • Collegamento autostrada A27 “Alemagna” e Valichi confinari

            5.4 La programmazione degli Enti locali

                   Tra le opere di interesse locale inserite nell’ultimo programma triennale approvato
               dall’Amministrazione provinciale e dalle amministrazioni comunali di maggiori
               dimensioni demografiche, i progetti che prevedono un importo complessivo nel
               triennio superiore a 5 milioni inseriti nella programmazione della Provincia riguardano
               per la maggior parte interventi nel settore stradale.
                   Emerge il ruolo del Comune di Verona, che si distingue con importanti interventi per
               realizzare il progetto dell’Ars District. Ma soprattutto si trova, con riferimento l’annualità
               2021, l’intervento per il collegamento a nord di Verona, traforo delle Torricelle, per un
               importo di 120 milioni, contro gli oltre 400 milioni di cui al progetto bloccato.
               Tabella 5.1. – Programma triennale opere pubbliche 2020/2022 Comune di Verona

                Interventi di maggiore importo
                Strade - Collegamento est-ovest a nord di Verona, traforo delle Torricelle: 120 milioni
                Edifici Monumentali - Ars district, lotto 7 - Edificio 1 palazzina di comando: 10,4 milioni
                Edifici Monumentali - Ars district, lotto 2 - Edifici 11-12-13 Accademia Belle Arti: 10 milioni
                Edifici Monumentali – Ars District , lotto 6 - Edifici 10, 20: 8,45 milioni
                Edifici Monumentali – Ars District, lotto 4 - Edifici 3-21, 22, 23, 24: 7,9 milioni
                Edifici Monumentali - Ars district, lotto 3 - Corte Centrale, edifici 2a, 2b, 2c: 5,85 milioni
                Edifici Monumentali - Ars district, lotto 5 - Spazi aperti e opere: 5,5 milioni
                Edifici Civili - Contratto di Quartiere II a Borgo Nuovo-ristrutturazione ex cinema teatro: 4,85 milioni

               Fonte: elaborazione CRESME su dati Comune di Verona

Verona 2040: scenario strategico                                                                                           20
5.5 Bandi di gara per opere pubbliche: dinamica di lungo periodo

                L’analisi del mercato delle opere pubbliche nella provincia di Verona descrive una forte
            crescita nel quadriennio 2017-2019, trainata, come vedremo, dagli appalti di lavori
            tradizionali.
                La fase espansiva del mercato si era avviata nel 2014, quando il numero delle gare
            promosse registra un vero passaggio di scala tornando a superare le 200 unità dopo un
            quinquennio in cui la domanda aveva raggiunto i livelli più bassi degli ultimi 20 anni. Lo
            stesso anno segna anche una ripresa della spesa, ma il vero balzo si registra nel 2016,
            quando viene raggiunto il valore record di tutti tempi e che apre una fase durata quattro
            anni nell’arco della quale la domanda si attesta su circa 330 gare per una spesa di quasi 620
            milioni l’anno. Nel 2019 il mercato è quantificato in 388 bandi di gara per lavori pubblici. Il
            tasso di crescita del numero di gare promosse nel 2019 in provincia di Verona è pari al
            +19,4%, contro il +8% della regione e il ben più modesto +0,4% del dato medio nazionale.

              Figura 5.5. – Bandi di gara per l'esecuzione di opere pubbliche in provincia di Verona

              Fonte: elaborazione e dati Cresme Europa Servizi
              NB: nel 2016 il Comune di Verona ha pubblicato due band, in regime di project financing per: la gestione integrata di
              rifiuti urbani, verde pubblico urbano, pulizia strade extraurbane, sgombro neve e trattamenti antighiaccio su strade
              extraurbane, pulizia e manutenzione ordinaria fontane e derattizzazione (665 mln); per l'affidamento in concessione del
              servizio di pubblica illuminazione comunale (136 mln). Nel 2017 il Comune di Villafranca di Verona ha indetto la gara per
              affidare la concessione del servizio di distribuzione del gas naturale nell'ambito territoriale ATEM Verona 2 - Pianure
              Veronesi (203 milioni). Nel 2019 sono stati pubblicati: la procedura aperta per la gestione energetica e tecnologica
              integrata degli impianti dell’azienda ULSS 9 Scaligera e Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona (363 mln);
              l’appalto per la realizzazione della linea ferroviaria AV/AC Milano-Verona — tratta Brescia est — Verona (109 mln).

              Negli anni più recenti, pur rimanendo quello dell’edilizia sanitaria e ospedaliera un settore
              strategico, assai frequente tra i maxi appalti promossi fino al 2010, si osserva un
              importante orientamento verso le opere infrastrutturali: gasdotti, rete di pubblica
              illuminazione, impianti smaltimento rifiuti, ma anche opere ferroviarie.

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Scheda A1.1_1      AV/AC Milano-Venezia – Tratta Brescia Est-Verona – 1° lotto funzionale
           AV/AC Milano-Venezia – Tratta Brescia Est-Verona – 1° lotto funzionale
           Progetto 0361 - CUP F81H91000000008 - Interventi prioritari ferrovie - Direttrici di interesse nazionale. Direttrice Trasversale.
           Tratta Torino-Milano-Verona. Linea AV/AC Milano - Verona
                                   Nuova offerta dedicata per il Brand AV, divisione dei flussi tra gli AV e i servizi regionali. La realizzazione
                                   della nuova linea consentirà la crescita della mobilità complessiva, della quota di mercato del treno, la
           Obiettivo               riduzione dell’impatto ambientale
           Descrizione intervento
           Il progetto ha come obiettivo l'estensione del sistema Alta Velocità/Alta Capacità lungo l'asse orizzontale Milano-Venezia e si
           configura come lotto funzionale di completamento della tratta Milano - Verona.
           In esito alle prescrizioni emesse nel corso dell'iter autorizzativo sul progetto definitivo (delibera CIPE n. 42/2017), la tratta AV/AC
           Brescia-Verona è stata riarticolata in due lotti funzionali. Il 1° lotto funzionale è articolato come segue:
                       tratta AV/AC "Brescia Est-Verona" (escluso nodo), di estensione pari a ca. 46 km e articolato in due lotti costruttivi. La
                        linea si dirama dalla linea esistente (circa 5 km) per affiancarsi per circa 33 km all'autostrada A4 Milano-Venezia , nel
                        tratto finale torna ad affiancarsi per circa 7 km alla linea FS esistente Milano-Venezia. E' inoltre prevista
                        l'interconnessione di Verona Merci per uno sviluppo di 2,2 km.
                  Nodo di Verona Ovest - include gli interventi funzionali all'ingresso della tratta AV nella stazione di Verona Porta Nuova, con
                        ingresso sugli attuali binari 4 e 6 della Stazione di Verona Porta Nuova, e di una nuova linea indipendente merci per il
                        collegamento diretto verso la direttrice Brennero.

           Importi in mln €
                                                                                                              Stato di              Ultimazione
                                            Costo              Disponibilità          Fabbisogno            avanzamento               prevista

             1° lotto costruttivo                1.892,0               1.892,0                       0        Lavori in corso                  2023
                                                                                                            Progettazione
             2° lotto costruttivo                   607,0                607,0                       0        definitiva                       2025
                                                                                                            Progettazione
            Nodo di Verona-Ovest                    376,0                376,0                       0        definitiva                       2026
           Localizzazione

            Fonte: elaborazione CRESME su dati Contratto di programma 2017-2021 RFI - Aggiornamento 2018/2019;
             silos.infrastrutturestrategiche.it - aggiornamento monitoraggio al 31 ottobre 2019

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