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Allegato I - Indirizzi per la Proposta Progettuale

Concessione in affidamento diretto art. 5 comma 6 reg. CE 1370/2007 del
servizio ferroviario SFM Torino ‐ "bacino metropolitano" ‐ "procedura
2016/S 001‐000062"

 Indirizzi per la Proposta Progettuale
 dell’Esercizio

 settembre 2018
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Allegato I - Indirizzi per la Proposta Progettuale

 Indice

1. Finalità del documento ......................................................................................... 3
2. Definizione degli scenari di riferimento................................................................ 3
 2.1. Scenario SFM attuale.............................................................................................................5
 2.2. Scenario SFM Base ............................................................................................................. 12
 2.2.1. Indicazioni generali per tutte le linee .......................................................................... 12
 2.2.2. Indicazioni specifiche per linea ................................................................................... 13
 2.3. Scenario SFM Evolutivo ...................................................................................................... 15
 2.3.1. Sviluppi infrastrutturali previsti nel medio periodo (2020‐2023) ............................... 15
 2.3.2. Possibili adeguamenti nello scenario SFM Evolutivo .................................................. 16
 2.4. Indicazioni progettuali e priorità ........................................................................................ 17
3. Linee guida della proposta progettuale .............................................................. 17
 3.1. Progettazione della rete e delle linee e livello di servizio .................................................. 18
 3.2. Integrazione e cooperazione modale ................................................................................. 21
 3.3. Materiale rotabile............................................................................................................... 22
 3.3.1. Previsioni del materiale rotabile necessario ............................................................... 22
 3.3.2. Quadro sinottico materiale rotabile per SFM attuale ................................................. 23
 3.3.3. Criteri per la determinazione del valore di subentro .................................................. 25
 3.3.4. Età del materiale rotabile ............................................................................................ 26
 3.3.5. Revamping ................................................................................................................... 27
 3.3.6. Evoluzione del Parco Materiare Rotabile .................................................................... 30
 3.1. Impianti .............................................................................................................................. 31
4. Allegato 1 ‐ Servizi bus cooperativi ..................................................................... 35
 4.1. Affidamento dei servizi bus cooperativi ............................................................................. 35
 4.2. Servizi bus cooperativi di adduzione/distribuzione............................................................ 36
 4.3. Servizi bus cooperativi integrativi ...................................................................................... 40
 4.4. Punti di interscambio ferro‐gomma ................................................................................... 43
 4.5. Coordinamento immagine dei servizi bus cooperativi ....................................................... 48
5. Allegato 2 ‐ Progetti Urbanistici .......................................................................... 51
6. Allegato 3 ‐ Ulteriori informazioni sull’assetto infrastrutturale della rete
ferroviaria.................................................................................................................... 52
7. Allegato 4 ‐ Parco Materiale Rotabile ................................................................. 54
 7.1. Materiale rotabile GTT ....................................................................................................... 54
 7.2. Materiale rotabile Trenitalia .............................................................................................. 55

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1. FINALITÀ DEL DOCUMENTO
 Con il documento “Indirizzi per la Proposta Progettuale dell’Esercizio”, l’Ente
Concedente (EC) fornisce agli Operatori Economici (OE) gli elementi utili alla
definizione del proprio Progetto di Esercizio.
 Ciascun OE, partendo dall’analisi critica dell’attuale SFM di Torino, potrà
individuare proposte di risoluzione dei punti critici e proposte di miglioramento
dell’attuale servizio, tenendo conto anche degli sviluppi infrastrutturali previsti nel
medio periodo. L'OE dovrà dare evidenza, in modo analitico e approfondito, degli
elementi di miglioramento del servizio proposto rispetto al servizio attuale.
 Il presente documento è articolato secondo i seguenti capitoli:
  Definizione degli scenari di riferimento: sono descritti gli scenari di cui i
 progettisti dovranno tenere conto nella predisposizione del “Progetto di
 Esercizio”;
  Linee guida della proposta progettuale: è descritto il frame‐work di
 riferimento per la predisposizione del progetto;
 Sono inoltre presenti i seguenti allegati:
  Allegato 1 ‐ Servizi bus cooperativi che contiene le indicazioni utili per la
 progettazione dei servizi bus cooperativi al servizio SFM
  Allegato 2 ‐ Progetti Urbanistici, che contiene alcune indicazioni a
 progetti di trasformazioni urbana e territoriale che interessano aree
 adiacenti o comunque facilmente collegabili a stazioni e fermate servite
 dall’SFM.
  Allegato 3 ‐ Ulteriori informazioni sull’assetto infrastrutturale della rete
 ferroviaria, che contiene alcune informazioni sulle infrastrutture
 richieste dagli OE nel corso delle consultazioni.
  Allegato 4 ‐ Parco Materiale Rotabile che contiene le tabelle del
 materiale rotabile attribuito all’SFM.

2. DEFINIZIONE DEGLI SCENARI DI RIFERIMENTO
 La proposta progettuale è sviluppata intorno a tre scenari. Il primo scenario è
quello di riferimento, Scenario “SFM Attuale”, e corrisponde al programma di servizio
in vigore. Tale scenario costituisce il punto di partenza e di riferimento per i successivi
scenari.
 Gli altri scenari sono scenari di progetto in cui ciascun OE sviluppa le proprie
proposte progettuali. A partire dal servizio attuale (“SFM Attuale”), nel “Progetto di
Esercizio” gli OE dovranno proporre due distinti scenari di progetto, nel dettaglio:

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  Scenario “SFM Base” rappresenta una proposta di miglioramento del
 servizio dello scenario SFM Attuale, operabile con l’attuale assetto
 infrastrutturale.
  Scenario “SFM Evolutivo” rappresenta una proposta di miglioramento
 del servizio dello scenario SFM Base, attivabile, anche in fasi successive,
 con la realizzazione delle evoluzioni infrastrutturali previste.

 Scenario
 SFM evolutivo
 Scenario •Scenario di progetto
 SFM base •Attivabile con i rilasci
 infrastrutturali previsti
 Scenario •Scenario di progetto nel medio periodo
 SFM attuale •Attivabile con l’attuale
 assetto
 •Servizio SFM in vigore infrastrutturale

 Figura 1‐ Articolazione degli scenari

 Nelle proposte relative agli scenari di progetto di servizio, gli OE dovranno
garantire linearità ed armonicità di sviluppo nel passaggio tra uno scenario e il
successivo e ricercare, nella definizione dello scenario evolutivo, la scalabilità
nell’ampliamento dei servizi rispetto allo scenario SFM base, intendendo con questo
la possibilità di realizzazione della proposta per fasi la cui sequenza di attuazione può
essere variata senza che ciò implichi modifiche contraddittorie rispetto a quanto già
attuato nelle fasi già realizzate.
 In linea generale, occorre garantire:
  un miglioramento progressivo dell’offerta (ad esempio, evitando che
 alcune relazioni vengano avvantaggiate come frequenza o tempi di
 percorrenza nello scenario base per poi essere penalizzate nello scenario
 evolutivo);
  uno sviluppo per quanto possibile coerente, nell’articolazione dei servizi
 (ad esempio, introducendo modifiche nell’assetto delle linee nello
 scenario Base, che nello scenario evolutivo vengono sostanzialmente
 confermate e non vengono rimesse in discussione);

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  una possibilità di sviluppo per quanto possibile modulare (ad esempio la
 possibilità di attivazione del servizio tra Porta Susa e Orbassano San Luigi
 potrebbe precedere come seguire la possibilità di attivazione del servizio
 tra Porta Susa, l’Aeroporto e Ceres: il servizio per l’Aeroporto‐Ceres e per
 Orbassano San Luigi dovrebbero poter essere attivati
 indipendentemente e svilupparsi in modo progressivo e coerente
 secondo i principi appena enunciati.
 Per garantire la richiesta coerenza di sviluppo, nell’articolazione dello scenario
base bisogna quindi tenere in conto l’assetto finale del servizio che si intende
raggiungere nello scenario evolutivo.

 Nella definizione degli scenari di progetto gli OE devono considerare una
struttura dei servizi regionali [SFR] in entrata sul nodo analoga a quella attuale, così
strutturata:
 • RV Torino‐Milano: cadenzamento orario con due rinforzi in ora di punta
 (treni di rinforzo e treni RV Fast)
 • RV Torino‐Genova: cadenzamento orario
 • RV Torino‐Cuneo: cadenzamento biorario con rinforzi in ora di punta
 • RV Torino‐Savona: cadenzamento biorario con rinforzi in ora di punta
 • R Torino‐Ivrea‐Aosta: cadenzamento orario
 Per quanto riguarda l’area servita dalle proposte progettuali (sia per lo scenario
Base sia per lo scenario Evolutivo) il progetto di servizi deve essere riferito ad una area
almeno pari a quella coperta dai sevizi attivi nello scenario Attuale.
 Ciascun OE, valuterà nelle proprie proposte progettuali, l'opportunità di
garantire la copertura territoriale con modalità diverse da quelle attuali (ad esempio
con treni veloci, invece che con treni che effettuano tutte le fermate, oppure in parte
anche con servizi bus).

 2.1. Scenario SFM attuale

 Le proposte progettuali dovranno tenere conto dell’attuale Servizio Ferroviario
Metropolitano (scenario SFM Attuale) che presenta le seguenti caratteristiche:
  cadenzato: servizio cadenzato ogni 30/60 minuti in ora di punta e 60
 minuti in ora di morbida; il servizio festivo è cadenzato biorario.
  omogeneo: omogeneità delle missioni e dei tempi di percorrenza;
  coordinato: il servizio SFM si coordina con i servizi regionali che hanno
 uno schema di servizio radiale centrato essenzialmente su Torino Porta
 Nuova;

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  continuo: il servizio non ha interruzioni nell’arco della giornata grazie allo
 spostamento dei periodi di manutenzione programmata nelle ore
 notturne;
  simmetrico: uguale in entrambe le direzioni in modo da servire anche gli
 spostamenti in “controflusso”, in direzione opposta a quella dei
 tradizionali spostamenti pendolari.
 Le caratteristiche di dettaglio per ogni linea sono richiamate nel sito
www.sfmtorino.it e sono inoltre descritte nel documento “Progetto di esercizio
ferroviario” disponibile sul sito AMP1.
 La rappresentazione schematica sotto riportata descrive l’attuale servizio.
 Per completezza, si ritiene utile menzionare le ultime variazioni nell’assetto del
servizio:
  da settembre 2017 i servizi Torino‐Bardonecchia della linea sfm3 sono
 stati estesi a Modane nei giorni festivi;
  da dicembre 2016 il servizio sfm4 è stato esteso da Bra ad Alba e,
 contestualmente, il servizio sfmB ha assunto la configurazione Bra‐
 Cavallermaggiore. Si precisa che il servizio Bra‐Cavallermaggiore non
 deve essere considerato nell’ambito dello scenario SFM Attuale.

1
 http://mtm.torino.it/it/piani‐progetti/progetti‐a‐scala‐regionale/affidamento‐servizi/SFMSFR_V5.pdf

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 Figura 2‐ schema attuale dell’SFM

 Nello schema sopra riportato sono evidenziate le stazioni in cui al servizio SFM
si aggiunge il servizio dei treni Regionali, rappresentati in colore grigio.
 La seguente tabella riporta una schematizzazione sintetica dell’attuale servizio
con informazioni relative al cadenzamento di massima delle linee.

 Cadenzamento (min)
 Nome Tratta Punta Morbida Festivo
 Rivarolo - Chieri 30 60 120
 sfm1
 Pont – Rivarolo (1) (2) 60 60 120
 sfm2 Pinerolo - Chivasso 30 60 120
 Torino – Susa 60 (3) 60 120
 sfm3
 Torino-Bardonecchia-(Modane) (4) 60 (3) 60 120
 sfm4 Torino - Bra – Alba 60 (3) 60 120

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 sfm6 Torino - Asti 60 60 120
 sfm7 Torino - Fossano 60 60 120
 Torino - Aeroporto - Germagnano (5) 30 60 60
 sfmA
 Germagnano – Ceres (1) 60 120 120

 (1) servizio svolto principalmente con bus
 (2) linea non elettrificata
 (3) Servizio integrato con treni di rinforzo in ora di punta
 (4) Oggi missione estesa a Modane con attraversamento tunnel del Frejus e pendenza
 maggiore del 30 per mille – Partenza da Modane con alimentazione a 1.500V in
 continua
 (5) È presente una fascia oraria mattutina di interruzione del servizio per manutenzione

 Tabella 1 ‐ Cadenzamento di massima delle linee SFM

 Il servizio cadenzato così descritto non esaurisce l'offerta complessiva; sono
infatti presenti servizi "spot" generalmente inseriti nelle fasce di punta che
rispondono a particolari esigenze di mobilità.

 Per quanto riguarda lo scenario SFM Attuale, si forniscono di seguito i valori da
utilizzare come riferimento per le proposte progettuali. Si tratta dei valori di
produzione e di passeggeri riferiti all’anno 2016. In alcuni casi per completezza si
forniscono anche i dati di altre annualità. Il riferimento è all’anno ferroviario (periodo
compreso tra i due cambi orari di dicembre).

 Nella Tabella 2 sono riportati, distintamente per linea e in totale, i valori di
produzione in treni‐km riferiti al servizio programmato.

 produzione produzione produzione
 LINEA Treni‐km Treni‐km Treni‐km
 2016 2017 2018
 sfm1 sfm1 Pont‐Rivarolo‐Chieri 776.488 762.059 769.309
 sfm2 sfm2 Pinerolo‐Chivasso 920.927 914.268 914.268
 sfm3 sfm3 Torino‐Susa/Bardonecchia 1.730.578 1.720.081 1.743.144
 sfm4 sfm4 Torino‐Bra‐Alba 822.582 820.464 816.822
 sfm6 sfm6 Torino‐Asti 670.776 666.853 666.853
 sfm7 sfm7 Torino‐Fossano 805.168 799.868 799.868
 sfmA sfmA Torino‐Aeroporto‐Ceres 427.372 423.768 429.212
 Totale 6.153.891 6.107.361 6.139.475

 Tabella 2 ‐ SFM Attuale ‐ produzione treni‐km anni 2016‐20182

 A fini informativi, si comunica che alla produzione indicata si aggiungono nel
corso dell’anno la produzione dei servizi straordinari effettuati all’interno della

2
 Per rendere i dati omogenei, nell’anno 2016 nella linea sfm4, che non era ancora estesa fino ad Alba,
è stata conteggiata anche la produzione nella tratta Bra‐Alba della linea sfmB Alba‐Bra‐
Cavallermaggiore.

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flessibilità contrattuale per la mobilità legata a specifici eventi. Per quanto riguarda i
servizi rientranti nel bacino SFM3:
  nel 2016 sono stati attivati servizi straordinari in occasione della Fiera
 Internazionale del Tartufo Bianco di Alba4 e della Manifestazione Valli in
 Vetrina5 La produzione complessiva dei treni straordinari è stata di 903
 chilometri.
  nel 2017 sono stati attivati servizi straordinari in occasione della Fiera
 Internazionale del Tartufo Bianco di Alba6 e di Cheese a Bra7. La
 produzione complessiva dei treni straordinari è stata di 1.614 chilometri.

 La Tabella 3 riporta, distintamente per ciascuna linea, la capacità unitaria
nominale, intesa come numero standard di posti a sedere offerto per ciascuna corsa
ed uguale per tutte le corse.

 Capacità unitaria
 Linea
 nominale
 sfm1 Chieri-Rivarolo 450
 sfm1 Rivarolo-Pont 140
 sfm2 Pinerolo-Chivasso 450
 sfm3 Torino-Bardonecchia-(Modane) 450
 sfm3 Torino-Susa 600
 sfm4 Torino-Bra-Alba 450
 sfm6 Torino-Asti 300
 sfm7 Torino-Fossano 300
 sfmA Torino-Aeroporto-Ceres 450
 Tabella 3 ‐ SFM Attuale – capacità unitaria nominale

 Il numero di posti indicato non si riferisce a un particolare materiale
effettivamente utilizzato, ma è un termine di riferimento standard.

 Utilizzando i valori di capacità unitaria nominale indicati nella Tabella 3 ed i valori
di treni‐km della Tabella 2, si ottengono i valori di posti‐km standard di riferimento
riportati nella Tabella 4.

3
 Non sono stati conteggiati i servizi Asti‐Torino svolti in occasione dell’Adunata nazionale degli Alpini
(nel 2016) e del Festival delle Sagre di Asti (nel 2016 e 1017), che hanno caratteristiche più simili ai treni
SFR.
4
 Con l’aggiunta di due treni Torino Porta Nuova‐Alba per 5 domeniche di ottobre e novembre.
5
 Con il potenziamento del servizio Germagnano‐Ceres della linea sfmA con un totale di 24 treni.
6
 Con l’aggiunta di un treno serale da Alba nelle domeniche di ottobre e di un ulteriore treno da Alba il
secondo sabato di ottobre in occasione del Baccanale del Tartufo.
7
 Con l’aumento dell’offerta ferroviaria della linea sfm4 durante il fine settimana della manifestazione.
prolungando il cadenzamento fino alle 23 nelle giornate di venerdì, sabato e domenica e effettuando
due coppie di treni in più la domenica.

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 produzione capacità unitaria posti‐km
 LINEA 2016 nominale 2016
 Treni‐km posti a sedere standard
 sfm1 sfm1 Pont‐Rivarolo 26.944 140 3.772.160
 sfm1 sfm1 Rivarolo‐Chieri 749.544 450 337.294.800
 sfm2 sfm2 Pinerolo‐Chivasso 920.927 450 414.417.060
 sfm3 sfm3 Torino‐Bardonecchia 1.041.184 450 468.532.796
 sfm3 sfm3 Torino‐Susa 689.394 600 413.636.507
 sfm4 sfm4 Torino‐Bra‐Alba 822.582 450 370.161.873
 sfm6 sfm6 Torino‐Asti 670.776 300 201.232.766
 sfm7 sfm7 Torino‐Fossano 805.168 300 241.550.429
 sfmA sfmA Torino‐Aeroporto‐Ceres GTT 427.372 450 192.317.400
 Totale 6.153.891 429 2.642.915.790

 Tabella 4 ‐ SFM Attuale – posti‐km standard anno 20168

 Nella Tabella 5 sono riportati i valori delle ore di servizio e delle velocità
commerciali totali e per linea.

 produzione ore di velocità comm.
 LINEA 2016 servizio 2016
 Treni‐km 2016 km/h
 sfm1 sfm1 Pont‐Rivarolo‐Chieri 776.488 17.309 44,9
 sfm2 sfm2 Pinerolo‐Chivasso 920.927 18.517 49,7
 sfm3 sfm3 Torino‐Susa/Bardonecchia 1.730.578 31.695 54,6
 sfm4 sfm4 Torino‐Bra‐Alba 822.582 15.268 53,9
 sfm6 sfm6 Torino‐Asti 670.776 13.207 50,8
 sfm7 sfm7 Torino‐Fossano 805.168 12.512 64,4
 sfmA sfmA Torino‐Aeroporto‐Ceres GTT 427.372 12.923 33,1
 6.153.891 121.431 50,7
 Tabella 5 ‐ SFM Attuale – ore di servizio e velocità commerciali anno 20169

 Per quanto riguarda i passeggeri, nella Tabella 6 sono riportati i valori dei
passeggeri saliti totali e per linea.

8
 Per rendere i dati omogenei, nella linea sfm4, che non era ancora estesa fino ad Alba, è stata
conteggiata anche la produzione nella tratta Bra‐Alba della linea sfmB Alba‐Bra‐Cavallermaggiore.
9
 Per rendere i dati omogenei, nella linea sfm4, che non era ancora estesa fino ad Alba, è stata
conteggiata anche la produzione nella tratta Bra‐Alba della linea sfmB Alba‐Bra‐Cavallermaggiore.

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 passeggeri passeggeri passeggeri
 LINEA saliti saliti saliti
 2014 2015 2016
 sfm1 sfm1 Pont‐Rivarolo‐Chieri 3.162.762 3.548.908 3.768.792
 sfm2 sfm2 Pinerolo‐Chivasso 3.819.443 3.965.216 4.085.583
 sfm3 sfm3 Torino‐Susa/Bardonecchia 4.656.435 4.966.052 4.875.016
 sfm4 sfm4 Torino‐Bra 1.772.219 1.945.912 1.927.609
 sfm6 sfm6 Torino‐Asti 1.101.051 1.193.128 1.170.156
 sfm7 sfm7 Torino‐Fossano 1.639.417 1.885.509 1.890.143
 sfmA sfmA Torino‐Aeroporto‐Ceres 2.128.972 2.172.741 1.984.517
 sfmB sfmB Cavallermaggiore‐Bra‐Alba 769.187 737.156 594.859
 Totale 19.049.486 20.414.621 20.296.676

 Tabella 6 ‐ SFM Attuale – passeggeri saliti anni 2014‐2016

 I valori esposti derivano da rilevazioni giornaliere sulle linee sfm1 e sfmA e da
rilevazioni periodiche, con espansione parametrica all’anno, per le rimanenti linee.

 passeggeri‐km passeggeri‐km passeggeri‐km
 LINEA
 2014 2015 2016
 sfm1 sfm1 Pont‐Rivarolo‐Chieri 75.906.288 85.173.792 90.451.002
 sfm2 sfm2 Pinerolo‐Chivasso 86.371.951 87.707.262 88.855.449
 sfm3 sfm3 Torino‐Susa/Bardonecchia 142.945.903 155.167.713 151.573.586
 sfm4 sfm4 Torino‐Bra 46.940.665 50.433.575 50.074.399
 sfm6 sfm6 Torino‐Asti 27.407.777 29.659.712 28.772.991
 sfm7 sfm7 Torino‐Fossano 49.777.117 50.547.916 51.056.711
 sfmA sfmA Torino‐Aeroporto‐Ceres GTT 51.095.328 52.145.784 47.628.414
 sfmB sfmB Cavallermaggiore‐Bra‐Alba 13.874.340 13.335.743 10.465.042
 Nella 494.319.368 524.171.497 518.877.594

 Tabella 7 sono riportati i valori dei passeggeri‐chilometro trasportati totali e per
linea10.

10
 I valori esposti relativi alle linee sfm1 e sfmA sono calcolati con il seguente metodo:
 ∙ 
dove
 Pkmi Passeggeri‐km annui della linea i
 Si Passeggeri saliti annui sulla linea i
 Lc Percorrenza media convenzionale, pari a 24 km, assunta da GTT

I valori esposti relativi alle rimanenti linee sono calcolati con il seguente metodo:

 ∙ 

dove
 Pkmi Passeggeri‐km annui della linea i
 Cij Carico medio della corsa j sulla linea i (fonte Trenitalia)
 Lij Lunghezza della corsa j sulla linea i
 Nij Molteplicità di effettuazione nell’anno della corsa j sulla linea i.

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 passeggeri‐km passeggeri‐km passeggeri‐km
 LINEA
 2014 2015 2016
 sfm1 sfm1 Pont‐Rivarolo‐Chieri 75.906.288 85.173.792 90.451.002
 sfm2 sfm2 Pinerolo‐Chivasso 86.371.951 87.707.262 88.855.449
 sfm3 sfm3 Torino‐Susa/Bardonecchia 142.945.903 155.167.713 151.573.586
 sfm4 sfm4 Torino‐Bra 46.940.665 50.433.575 50.074.399
 sfm6 sfm6 Torino‐Asti 27.407.777 29.659.712 28.772.991
 sfm7 sfm7 Torino‐Fossano 49.777.117 50.547.916 51.056.711
 sfmA sfmA Torino‐Aeroporto‐Ceres GTT 51.095.328 52.145.784 47.628.414
 sfmB sfmB Cavallermaggiore‐Bra‐Alba 13.874.340 13.335.743 10.465.042
 494.319.368 524.171.497 518.877.594
 Tabella 7 ‐ SFM Attuale – passeggeri‐km anni 2014‐2016

 2.2. Scenario SFM Base

 Lo Scenario “SFM Base” descrive il servizio attivabile con la stipula del nuovo
contratto, caratterizzato pertanto dall’attuale assetto infrastrutturale, con le
proposte di miglioramento sviluppate dagli Operatori Economici.
 Riguardo all’assetto infrastrutturale si specifica che nello scenario base (e nel
successivo scenario evolutivo)
 • La tratta Pont Canavese‐Rivarolo deve essere considerata elettrificata.
 • Le tratte Pont‐Rivarolo‐Settimo Torinese e Torino‐Ceres devono essere
 considerate dotate di SCMT
 Nell’ambito della libertà di proposta lasciata agli Operatori Economici, si
richiamano comunque le indicazioni di possibili ambiti di miglioramento individuate
dall’EC; in particolare:

 2.2.1. Indicazioni generali per tutte le linee
  Potenziamento del servizio feriale: con il passaggio da cadenzamento
 orario a cadenzamento ogni 30 minuti;
  Potenziamento del servizio festivo: con il passaggio da cadenzamento
 biorario a cadenzamento orario;
  Ampliamento della fascia di servizio: con estensione del servizio nelle ore
 serali;
  Estensione degli attestamenti a nord: incremento degli attestamenti
 delle linee SFM a Chivasso estendendo parte dei servizi attestati a Stura;

SFM | Indirizzi per la Proposta Progettuale dell’Esercizio 12/55
Allegato I - Indirizzi per la Proposta Progettuale

  Ipotesi di integrazione e/o sostituzione del servizio ferroviario con
 gomma per alcune tratte/per alcune fasce orarie. Tali servizi potranno
 essere anche completamente additivi rispetto all’offerta ferroviaria;
  Il servizio proposto in questo scenario dovrà già ricomprendere i servizi
 stagionali/turistici già programmati ed effettuati (in termini di
 eccezionalità) negli anni più recenti:
 o Servizio invernale aggiuntivo su Bardonecchia;
 o Manifestazioni annuali di rilevanza regionale prevedibili è già
 programmati: Cheese, Fiera del Tartufo, … (sul sito sfm.torino.it
 nella sezione “notizie” sono descritti gli ultimi eventi attivati);
 o Manifestazioni di rilevanza regionale con periodicità eccezionale
 (ad esempio Raduno Nazionale degli Alpini, Visita del Papa, ecc.).

 2.2.2. Indicazioni specifiche per linea
  Linea sfm1
 o Completamento del cadenzamento tra Torino e Rivarolo nella
 fascia oraria del mattino;
 o Aumento delle fasce orarie con servizio ogni 30 minuti;
 o Estensione del servizio nelle ore serali;
 o Potenziamento del servizio nei giorni festivi (introduzione del
 cadenzamento orario, completo nella giornata o in alcune fasce
 orarie);
 o Eliminazione della riduzione di servizio a Natale;
 o Incremento rispetto all’attuale servizio in agosto;
  Linea sfm2
 o Aumento delle fasce orarie con servizio ogni 30 minuti;
 o Estensione del servizio nelle ore serali, in particolare nella tratta
 Torino – Pinerolo;
 o Potenziamento del servizio nei giorni festivi (introduzione del
 cadenzamento orario, completo nella giornata o in alcune fasce
 orarie);
 o Incremento rispetto all’attuale servizio in agosto;
 o Riattivazione dei servizi verso Torre Pellice come completamento
 o estensione del servizio sfm2 prevedendo un “servizio
 ferroviario essenziale”, contemperando contestualmente le
 esigenze di domanda e le esigenze gestionali legate all’apertura
 e al mantenimento in esercizio della linea ferroviaria;

SFM | Indirizzi per la Proposta Progettuale dell’Esercizio 13/55
Allegato I - Indirizzi per la Proposta Progettuale

 o Velocizzazione dei servizi da Pinerolo verso Torino ipotizzando
 eventualmente differenti missioni (es: servizi senza fermate tra
 Pinerolo e Torino ogni ora da far convivere con servizi che
 effettuano tutte le fermate) e/o l’utilizzo di specifici servizi di
 rinforzo;
  Linea sfm3
 o Potenziamento del servizio nei giorni festivi;
 o Prolungamento di ulteriori servizi su Modane;
 o Velocizzazione dei servizi per l’Alta Valle;
 o Potenziamento stagionale dell’offerta dell’Alta Valle;
 Per il raggiungimento degli obiettivi sopra indicati si ritiene possibile
 studiare soluzioni che prevedano differenti servizi Torino‐Susa e Torino‐
 Bardonecchia‐(Modane) ed eventualmente una diversa articolazione del
 servizio nei giorni feriali dal lunedì al venerdì e nelle giornate di sabato e
 festivi, commisurando l’offerta alla natura della domanda effettiva e
 potenziale. Con riferimento al servizio Modane ‐ Bardonecchia ‐ Torino;
 si precisa che non è possibile estrapolare la missione Modane ‐
 Bardonecchia ‐ Torino della linea sfm3 dal progetto, ma è possibile ad
 esempio ipotizzare una diversa articolazione del servizio con la
 realizzazione di collegamenti veloci con un numero limitato di fermate
 intermedie (sul modello dei treni RV del Servizio Ferroviario Regionale)
 e/o con revisione della frequenza.
  Linea sfm4
 o Modifica e potenziamento dei collegamenti “spot” veloci bi‐
 direzionali (Torino‐Alba e Alba‐Torino);
 o Estensione del servizio nelle ore serali;
 o Potenziamento del servizio nei giorni festivi (introduzione del
 cadenzamento orario, completo nella giornata o in alcune fasce
 orarie);
  Linea sfmA
 o Completamento del cadenzamento nella fascia oraria del
 mattino;
 o Aumento delle fasce orarie con servizio ogni 30 minuti;
 o Estensione del servizio nelle ore serali;
 o Potenziamento del servizio nei giorni festivi (introduzione del
 cadenzamento orario, completo nella giornata o in alcune fasce
 orarie);
 o Eliminazione della riduzione di servizio a Natale;

SFM | Indirizzi per la Proposta Progettuale dell’Esercizio 14/55
Allegato I - Indirizzi per la Proposta Progettuale

 o Incremento rispetto all’attuale servizio in agosto, in particolare
 eliminazione dell’interruzione di servizio nella zona montana

 2.3. Scenario SFM Evolutivo

 Lo Scenario “SFM Evolutivo” è lo scenario a regime in cui il servizio sarà
rimodulato in coerenza con i rilasci infrastrutturali previsti nel medio periodo (2020‐
2023).
 L’elenco delle evoluzioni infrastrutturali, descritto nel paragrafo successivo, è
suddiviso tra “evoluzioni strutturali” ed “evoluzioni complementari”:
  Le “evoluzioni strutturali” sono i rilasci infrastrutturali che permettono
 una importante rimodulazione del servizio SFM. Sono gli interventi
 indispensabili per la realizzazione dello scenario evolutivo.
  Le “evoluzioni complementari” in linea generale portano ad un’attività
 di revisione più localizzata dell’offerta SFM; in ogni caso non devono
 essere considerate indispensabili per la realizzazione dello scenario
 evolutivo.
 Dato che i rilasci infrastrutturali realisticamente non saranno contemporanei,
l’OE dovrà indicare le evoluzioni del servizio associate ad ogni rilascio (in special modo
per le “evoluzioni strutturali”).
 È facoltà dell’OE indicare anche quale potrebbe essere il piano di rilasci
infrastrutturali preferibile per una migliore organizzazione del servizio.
 L’OE all’interno dello scenario evolutivo può indicare ulteriori interventi
infrastrutturali da realizzare da parte del gestore dell’infrastruttura, nel caso in cui
investimenti contenuti consentirebbero la riattivazione delle linee sospese od il
migliore e più affidabile esercizio sulle linee SFM

 2.3.1. Sviluppi infrastrutturali previsti nel medio periodo (2020‐2023)
 Nell’ambito degli sviluppi infrastrutturali previsti, come “evoluzioni strutturali”
sono state identificate:
  Potenziamento del nodo di Torino: aumento della capacità del passante
 di Torino grazie a interventi tecnologici e realizzazione del nuovo Posto
 Centrale di Torino Lingotto con possibile distanziamento dei treni a 4
 minuti tra Settimo e Lingotto (2020);
  La realizzazione dell’interconnessione di Corso Grosseto11 con il
 collegamento diretto della ferrovia Torino‐Ceres al passante ferroviario
 nella stazione Torino Rebaudengo Fossata (2021) con la conseguente

11
 Gli OE possono avere accesso alla documentazione relativa al progetto dell’interconnessione di corso
Grosseto presso la sede di AMP.

SFM | Indirizzi per la Proposta Progettuale dell’Esercizio 15/55
Allegato I - Indirizzi per la Proposta Progettuale

 possibilità di una revisione sostanziale delle linee a servizio
 dell’aeroporto di Caselle;
  L’attivazione della linea sfm5 sulla tratta Orbassano‐Torino con le nuove
 fermate di Orbassano San Luigi, Grugliasco Borgata Quaglia Le Gru e
 Torino San Paolo (2021‐2022).

 Per quanto riguarda la capacità del passante di Torino a seguito degli interventi
infrastrutturali previsti, si ritiene che nella realizzazione della proposta progettuale si
debba considerare una capacità massima della tratta Lingotto‐Porta Susa‐
Rebaudengo pari a 12 treni/ora per direzione. L’OE, se lo ritiene opportuno, può
individuare e segnalare la presenza di ulteriori tracce utili nello studio di orario che
accompagna la proposta progettuale; nel caso, nello studio, dovrà essere dimostrata
la fattibilità tecnica e la stabilità dell’orario proposto tenendo conto sia della capacità
della tratta sia delle interferenze di itinerario.

 Oltre alle “evoluzioni strutturali”, sono anche previste le seguenti “evoluzioni
complementari”:
  Revisione PRG stazione di Chivasso (2021‐2022);
  Attivazione delle fermate Zappata e Dora sul nodo di Torino (2021);
  Collegamento diretto linea veloce Porta Nuova‐Porta Susa (2022‐
 2023)12;
  Realizzazione delle fermate sfm3 Ferriera Buttigliera (2020) e Torino San
 Paolo (2021‐2022).

 2.3.2. Possibili adeguamenti nello scenario SFM Evolutivo
 L’adeguamento infrastrutturale dello Scenario Evolutivo consentirà un più
ampio margine di intervento progettuale al fine di:
  Rivedere gli attestamenti;
  Rivedere gli allacciamenti, ovvero le origini/destinazioni, delle linee
 passanti nel nodo.
  Migliorare l’accessibilità verso l’aeroporto di Caselle che dovrà essere
 garantita prevedendo:
 o un solo nodo di interconnessione per tutte le stazioni SFM e del
 servizio RV (deve essere garantita la possibilità di raggiungere

12
 Pur riconoscendo l’importanza del collegamento diretto Porta Susa‐Porta Nuova per ridurre le
interferenze tra le diverse tipologie di treni e per aumentare la capacità del nodo di Torino, si ritiene
che lo scenario evolutivo debba essere realizzabile anche in assenza di tale intervento.

SFM | Indirizzi per la Proposta Progettuale dell’Esercizio 16/55
Allegato I - Indirizzi per la Proposta Progettuale

 l’aeroporto di Caselle da tutte le stazioni servite dall’SFM e dai RV
 che entrano nel nodo di Torino con un solo interscambio);
 o un treno ogni circa 15’ da Porta Susa (deve essere garantita la
 possibilità di raggiungere l’Aeroporto di Caselle da Porta Susa
 senza interscambi con 4 treni ora equamente distanziati tra loro)

 2.4. Indicazioni progettuali e priorità

 Le indicazioni fornite per lo scenario SFM base e lo scenario SFM evolutivo
costituiscono opportunità progettuali e possibili ambiti di miglioramento dell’attuale
servizio che l’EC, sulla base della propria conoscenza del servizio attuale, ha
individuato e proposto.
 All’OE è lasciata ampia libertà all’interno della propria proposta progettuale di
accogliere, non contemplare o modificare le indicazioni date o di identificare soluzioni
differenti. Si sottolinea che il punto di riferimento nelle scelte progettuali per ciascun
OE dovrà essere garantire l’aumento dell’utenza servita dal sistema SFM e la miglior
efficacia ed efficienza del sistema SFM nel suo complesso.
 Per questo motivo le indicazioni progettuali fornite devono essere considerate
solo dei punti di riferimento e delle tematiche da esplorare, non possono essere
considerate esaustive e non è definita a priori una scala di priorità.
 Per quanto riguarda lo scenario SFM evolutivo si ritiene che, al fine di sfruttare
in modo adeguato gli investimenti infrastrutturali previsti debbano necessariamente
essere inseriti nella proposta progettuale:
  un servizio ferroviario da Orbassano a Torino sulla prevista nuova
 infrastruttura; la proposta progettuale dovrà identificare la migliore
 articolazione di tale servizio come origine/destinazione, frequenza ecc.
  l’inserimento nelle linee SFM delle nuove fermate.
  un adeguato sfruttamento dell’incremento di capacità previsto nel nodo
 Per quanto riguarda il miglioramento dell’accessibilità verso l'aeroporto di
Caselle, si ritiene che le indicazioni date nel paragrafo 2.3, devono essere interpretate
come la necessità di servire al meglio l’aeroporto sfruttando le potenzialità
dell’interconnessione di Corso Grosseto; pertanto, in considerazione dei vincoli
infrastrutturali presenti nel nodo e dell'insieme dei servizi SFM progettato da ciascun
OE, tali indicazioni non devono essere considerate vincolanti ma possono essere
valutate all’interno della proposta progettuale.

SFM | Indirizzi per la Proposta Progettuale dell’Esercizio 17/55
Allegato I - Indirizzi per la Proposta Progettuale

3. LINEE GUIDA DELLA PROPOSTA PROGETTUALE
 La pianificazione regionale nel redigendo Programma Triennale dei Servizi di
Trasporto Pubblico indica che:
 “Per i servizi SFM è previsto l’affidamento del servizio ferroviario comprensivo
dei servizi sostitutivi ed integrativi su gomma richiedendo una revisione della loro
“perimetrazione”:
  Spaziale – su alcune direttrici si potrebbero avvicinare i capilinea a Torino
 con servizi RV tra i vecchi capilinea e Torino e con servizi R tra vecchi e
 nuovi capilinea,
  Temporale – con maggiore differenziazione tra le frequenze del servizio
 di punta lun‐ven con apertura scuole dal servizio sabato, festivi, chiusura
 scuole.
 Si potrebbe inoltre prevedere la trasformazione degli attuali servizi di rinforzo
fuori cadenzamento delle ore di punta in servizi “diretti” con riduzione del numero di
fermate e riduzione dei tempi di percorrenza.”
 Per analizzare le proposte di miglioramento del servizio SFM, dovranno essere
approfonditi in particolare i seguenti aspetti nei due scenari di riferimento sopra
descritti (“SFM Base” e “SFM evolutivo”):
  Progettazione della rete e delle linee (attestamenti, allacciamenti,
 tipologie di missione, modalità di svolgimento del servizio, …) e livello di
 servizio (base e rimodulazioni per fascia oraria, stagione, tipo di
 giornata…);
  integrazione e cooperazione tra le modalità di trasporto;
  materiale rotabile preferibile per ogni servizio.

 3.1. Progettazione della rete e delle linee e livello di servizio

 L’attuale schema degli attestamenti SFM è stato predisposto sulla base di:
  Linee passanti e sovrapposizione del servizio di più linee tra Lingotto e
 Stura, per garantire un servizio con frequenze elevate (8 treni/h);
  Integrazione dei servizi SFM con i servizi regionali e regionali veloci nelle
 stazioni “porta”;
  Allacciamento degli attestamenti (es: Rivarolo‐Chieri) sulla base di carichi
 simmetrici sulle aste periferiche e possibilità di utilizzo degli stessi
 rotabili (compatibilmente con l’asimmetria complessiva del nodo di
 Torino che vede un maggior numero di servizi provenienti da sud);
 Fermo restando il principio cardine dei servizi ferroviari metropolitani e
suburbani del cadenzamento, della semplicità di utilizzo e di fruizione da parte degli

SFM | Indirizzi per la Proposta Progettuale dell’Esercizio 18/55
Allegato I - Indirizzi per la Proposta Progettuale

utenti e, contestualmente, di una facile comunicabilità del servizio da parte degli enti
regolatori e dell’operatore, nell’ambito della proposta progettuale, sia per lo scenario
“SFM Base”, sia per lo scenario “SFM evolutivo”, potrà essere definito un differente
modello di esercizio inteso come:
  Revisione dell’attuale livello di servizio (arco temporale, frequenze,
 modalità di svolgimento, …);
  Revisione dei servizi con possibilità di indicare quali tratte/linee
 potrebbero eventualmente essere escluse dall’SFM perché non coerenti
 con il modello previsto e, conseguentemente, attribuite agli altri lotti di
 gara oppure quali servizi potrebbero essere integrati con l'attuale
 offerta.
 Le missioni dei treni, sempre in coerenza con il principio della semplicità di
utilizzo e fruizione, dovranno essere omogenee all’interno della singola giornata e, per
quanto possibile, anche tra differenti giornate (es: sabati e festivi); in fase di proposta,
l’offerente potrà prevedere l’inserimento di specifici treni “di rinforzo”, anche con
missioni differenti rispetto allo schema di base, giustificabili in presenza di prevedibili
“picchi di domanda” non gestibili con lo schema di riferimento.
 Il progetto, in sintesi, dovrà contenere una descrizione accurata (in entrambi gli
scenari) dei seguenti elementi:
  Indicazione delle linee dell’SFM, delle “missioni” di ogni linea e
 attestamenti previsti;
  Fascia di servizio di ogni linea (orario di partenza del primo servizio del
 mattino e dell’ultimo servizio della sera);
  Indicazione del livello di servizio “base” (tendenzialmente identificabile
 col servizio nella fascia di punta) e rimodulazioni del servizio (intese come
 variazione delle frequenze e/o differente modalità di svolgimento del
 servizio) per:
 o Fasce orarie (fascia di punta e fascia di morbida);
 o Giorni della settimana (feriali, sabato e festivi);
 o Periodi dell’anno (agosto, festività natalizie, stagionali turistici…);
 o Eventuali specifici rinforzi del servizio;
 o Eventuali servizi specifici in occasione di eventi speciali e
 manifestazioni.
 Come richiamato nel paragrafo 3.2 Integrazione e cooperazione modale,
possono essere previsti, in alcune di queste fasce caratterizzate da domanda debole,
dei servizi sostitutivi / integrativi su gomma.
 All’interno di questa libertà (modale e di frequenza del servizio) è comunque
opportuno garantire sistematicità, semplicità e facilità di lettura dell’offerta.

SFM | Indirizzi per la Proposta Progettuale dell’Esercizio 19/55
Allegato I - Indirizzi per la Proposta Progettuale

 Per quanto riguarda gli interscambi, in linea generale si ritiene che non possano
essere ammessi tempi di interscambio tra treni o tra bus e treno inferiori ai 5 minuti.
Eventuali tempi di interscambio inferiori ai 5 minuti possono essere ammessi solo se
giustificati da una apposita analisi riguardante la solidità dell’orario e il percorso di
interscambio (ad esempio con un interscambio sulla stessa banchina di stazione)
 Si ritiene che per avere un interscambio di qualità si debba tener conto di una
soglia massima di 15 minuti.

 Figura 3‐ Tempi di interscambio

 Il modello di esercizio proposto dovrà essere descritto attraverso una relazione
che analizzi in modo critico l’attuale SFM (analisi SWOT, valutazioni tecniche, …)
individuandone gli eventuali elementi di criticità o di debolezza, proponendo nei due
differenti scenari (base ed evolutivo) le azioni correttive previste. L’evolversi del
quadro infrastrutturale di riferimento consentirà in particolare di sviluppare un
progetto più “sfidante” proprio nell’ambito dello scenario evolutivo.
 Le aziende dovranno essere in grado di dimostrare la fattibilità tecnica delle loro
proposte, evidenziando come la “traccia tipo” del servizio sia effettivamente fattibile
tenendo conto dei vincoli infrastrutturali presenti sulla rete. Per questo motivo si
ritiene importante che i documenti progettuali contengano descrizioni, schemi,
rappresentazioni e tabelle che descrivano in modo completo ed esaustivo l’esercizio
proposto e ben evidenzino gli elementi migliorativi ed innovativi rispetto allo
“Scenario SFM Attuale”. In particolare si ritiene importante che siano presenti:
  Schemi grafici del servizio proposto
  Per ogni linea le tracce tipo del servizio base e degli eventuali servizi di
 rinforzo, con evidenza dei minuti di arrivo/partenza dei treni nelle varie
 località ed adeguati elaborati grafici (come orari grafici e orari reticolari).

SFM | Indirizzi per la Proposta Progettuale dell’Esercizio 20/55
Allegato I - Indirizzi per la Proposta Progettuale

  La rappresentazione dei principali nodi di intercambio attraverso
 “orologi di stazione” o analoghe e chiare rappresentazioni grafiche.

 3.2. Integrazione e cooperazione modale

 La multi‐modalità, intesa come integrazione tra i vari modi di trasporto (pubblici
e privati) è ormai diventato un cardine dei sistemi di mobilità metropolitani. Il
trasporto ferroviario tipicamente funge da asse di trasporto con gli altri sistemi di
mobilità che integrano e completano l’offerta ferroviaria.
 In questa logica, nella proposta progettuale, le aziende potranno proporre:
  Servizi su gomma per completare il servizio ferroviario nelle fasce della
 giornata o nelle giornate con domanda ridotta;
  Servizi su gomma, aggiuntivi o sostitutivi dei servizi su gomma attuali, per
 potenziare la multi‐modalità e l’adduzione dell’utenza sui servizi
 ferroviari e per ridurre le attuali sovrapposizioni di servizio “in
 concorrenza” tra gomma e ferro;
  Realizzazione di nodi di interscambio multimodali, prevalentemente
 nelle stazioni/fermate ferroviarie in cui gli orari dei servizi ferroviari
 incrociano, per garantire la cooperazione tra servizi di trasporto urbano,
 extra‐urbano, ferroviario (con possibile scambio tra differenti servizi, ad
 esempio RV con SFM) e trasporto privato (parcheggi di interscambio);
  Soluzioni innovative per “l’ultimo miglio”, ovvero per completare e
 integrare il servizio ferroviario rendendolo maggiormente capillare; a
 titolo esemplificativo potranno essere proposte soluzioni di “bus a
 chiamata”, di “car‐sharing”, di “car‐pooling”, di “bike‐sharing” o
 comunque altre soluzioni che possano garantire una maggiore attrattiva
 del trasporto pubblico e una semplificazione nel completamento
 dell’itinerario di viaggio “door‐to‐door”. L’Operatore Economico deve
 definire come tali soluzioni possono essere integrate all’interno
 dell’offerta, se esistenti, ovvero, come possono essere realizzate e
 gestite se non presenti.

 L'OE potrà proporre l'esercizio di servizi automobilistici che cooperano con il
servizio ferroviario; nel caso in cui il progetto dei servizi automobilistici riguardi servizi
assimilabili a quelli presenti nei bacini automobilistici afferenti al progetto di servizio
ferroviario ideato AMP potrà valutare se:
  ridurre, compatibilmente con l'assetto dei contratti automobilistici
 vigenti, e comunque a scadenza degli stessi, la produzione dei servizi
 all'interno del bacino automobilistico, affidandoli al gestore del SFM;

SFM | Indirizzi per la Proposta Progettuale dell’Esercizio 21/55
Allegato I - Indirizzi per la Proposta Progettuale

  prevedere, all'interno dei nuovi affidamenti di servizi automobilistici, la
 possibilità di assegnare all'affidatario del servizio ferroviario, quota parte
 dei servizi presenti nel bacino automobilistico
 Sul sito di AMP è messo a disposizione un database (Omnibus) con tutte le
informazioni su servizi di TPL bus regionali. Sono inoltre disponibili altri studi di analisi
della rete e proposte progettuali che potranno essere analizzati e approfonditi (anche
in sede di consultazione) se ritenuto opportuno.
 Nell’

SFM | Indirizzi per la Proposta Progettuale dell’Esercizio 22/55
Allegato I - Indirizzi per la Proposta Progettuale

 Allegato 1 ‐ Servizi bus cooperativi è presente un approfondimento sulla
tipologia, la modalità di affidamento e la progettazione dei servizi bus cooperativi.

 3.3. Materiale rotabile

 Nella definizione della propria proposta progettuale, gli OE, dovranno
identificare il materiale rotabile adatto all’esercizio sulla base di un’analisi dell’attuale
dotazione di materiale rotabile a servizio dell’SFM, dei dati di frequentazione, delle
caratteristiche dell’infrastruttura e sulla base delle proprie previsioni, valutazioni e
obiettivi. Gli OE, tra l’altro, dovranno fornire indicazioni sul materiale rotabile in
termini di:
  numero e tipo di veicoli necessari, numero di posti offerti e
 caratteristiche tecniche utilizzate per la progettazione (ad esempio,
 accelerazione, tempi di incarrozzamento, …);
  numero e tipo di veicoli aggiuntivi/sostitutivi rispetto alla dotazione
 attuale.

 3.3.1. Previsioni del materiale rotabile necessario
 L’Agenzia della Mobilità Piemontese ha stimato come materiale necessario
all’espletamento del servizio ferroviario metropolitano nello scenario attuale una
dotazione di 50 composizioni. Secondo la stima il servizio ferroviario metropolitano è
operato tra Trenitalia e GTT (per quest'ultima includendo il servizio in sub affidamento
sulla tratta Chieri‐Porta Susa) con l’utilizzo, rispettivamente, di 35 e di 15
composizioni13.
 La previsione del numero dei veicoli ferroviari necessari per l’espletamento del
servizio sarà proposto e dettagliato dagli OE in funzione della Proposta Progettuale.
Non vengono posti vincoli sulle tipologie se non quelli legati all’infrastruttura14. I
rotabili scelti devono essere adeguati alla domanda e sviluppare la massima efficienza,
efficacia e qualità del servizio possibile anche in considerazione delle attese degli
utenti del servizio SFM.

13
 I valori esposti sono ottenuti come impegno teorico massimo di composizioni in linea, aumentato del
10% e arrotondato per eccesso all’intero successivo. Il valore non comprende le automotrici diesel ALn
668 utilizzate sulla tratta Rivarolo‐Pont della linea sfm1.
14
 Si segnala nella rete attualmente servita dall’SFM alcune fermate hanno marciapiedi di lunghezza
inferiore ai 100 m. Si tratta delle fermate di Bandito (95 m), Pocapaglia (70 m), Monticello (45 m) e
Mussotto (75 m) nella tratta Carmagnola‐Bra‐Alba (dati da PIR RFI, settembre 2018), e della fermata di
Campore (52 m) e tratta Rivarolo‐Pont.

SFM | Indirizzi per la Proposta Progettuale dell’Esercizio 23/55
Allegato I - Indirizzi per la Proposta Progettuale

 3.3.2. Quadro sinottico materiale rotabile per SFM attuale
 Nella Tabella 8 è riportato il fabbisogno di materiale rotabile stimato per linea ‐
in termini di numero di veicoli e di composizioni ‐ e la denominazione della tipologia
dei veicoli utilizzati (informazioni al 31/12/2015).
 Per quanto riguarda il Parco Materiale Rotabile di Trenitalia la stima in tabella
prevede alcune semplificazioni rispetto alle composizioni in uso al 31/12/2015 che
presenta alcune disomogeneità. Tale semplificazione è giustificata dalla turnazione
normalmente effettuata dalle composizioni anche su linee non SFM e dalle evoluzioni
nell’assegnazione del materiale rotabile negli anni successivi. Le semplificazioni
adottate consistono nella omogeneizzazione del materiale rotabile con l'indicazione
di veicoli "TAF" al posto delle composizioni di "Carrozze Media Distanza" e dei veicoli
"Minuetto" e che operano marginalmente sulle linee sfm2, sfm6 e sfm7. Il servizio
Torino‐Bardonecchia della linea sfm3 è stato interamente previsto con composizioni
di Carrozze Media Distanza.
 Per quanto riguarda il Parco Materiale Rotabile GTT si puntualizza che il servizio
sulla tratta Rivarolo‐Pont è attualmente effettuato con materiale termico. Si ritiene
tuttavia che il servizio in tale tratta possa essere effettuato con materiale elettrico in
tempi compatibili con il nuovo affidamento. Infatti la Regione Piemonte il 18 dicembre
2017 ha comunicato lo stanziamento delle risorse necessarie per l’elettrificazione
della tratta. Coerentemente con questa impostazione non si terrà conto, nelle
valutazioni che seguono, del materiale termico di GTT15.

15
 Tale materiale è attualmente composto da 3 ALN668, con un’età media al 31/12/2015 di 43 anni e
un valore residuo pari a 0.

SFM | Indirizzi per la Proposta Progettuale dell’Esercizio 24/55
Allegato I - Indirizzi per la Proposta Progettuale

 Tabella 8 ‐ SFM Attuale – Linee e materiale rotabile utilizzato

 Nella Tabella 9 e nella Tabella 10 sono riportate, per gestore e per tipologia del
materiale rotabile utilizzato, le informazioni relative all’età ed al valore dei veicoli
come registrate nel libro dei beni ammortizzabili al 31/12/2015 (nell’Allegato 4 ‐ Parco
Materiale Rotabile sono riportate le informazioni di dettaglio relative ai veicoli
considerati).
 Per quanto riguarda il servizio espletato da GTT è possibile individuare
puntualmente i veicoli attualmente utilizzati. La Tabella 16 nell’Allegato 4 ‐ Parco
Materiale Rotabile riporta le informazioni di dettaglio relative a ciascun veicolo. In
Tabella 9 sono sintetizzate, per tipologia di materiale rotabile utilizzato, le
informazioni relative all’età ed al valore dei veicoli.

SFM | Indirizzi per la Proposta Progettuale dell’Esercizio 25/55
Allegato I - Indirizzi per la Proposta Progettuale

 Valore
 Anno di costruzione Anno di complessivo da
 Anno di
 Tipo di veicolo Num. (immissione in manutenzione libro
 revamping (5)
 servizio) ciclica (8) ammortizzabili al
 31/12/2015
 Coradia Meridian (sfm1) 3 2013 / / 15.990.000
 TTR Minuetto (sfm1‐sfmA) 19 2006‐2010 / / 80.131.575
 ETRY (sfm1) 7 1994 / / 28.669.716
 Aln668 (sfm1) 3 1972 2008 2008 ‐
 Ale (sfmA) 6 1956 2002 2002 ‐
 Totale 38 124.791.291

 Tabella 9 ‐ materiale rotabile utilizzato da GTT

 Per quanto riguarda il servizio espletato da Trenitalia non esiste
un’individuazione univoca del materiale rotabile utilizzato poiché questo non è
riconducibile alle singole linee ed alla tipologia di servizio effettuato (SFM o SFR). A
seconda del materiale rotabile disponibile, inoltre, gli anni di costruzione possono
essere molto variabili. I veicoli assegnati all’SFM sono stati quindi individuati, sulla
base delle attribuzioni esposte in Tabella 8 ‐ SFM Attuale – Linee e materiale rotabile
utilizzato, mediante un campionamento dell’universo dei veicoli (presenti nell’asset
di Trenitalia utilizzato per l’esercizio del SFM) effettuato in modo da riprodurre nel
campione una età media comparabile con quella dell’universo. La Tabella 17
nell’Allegato 4 ‐ Parco Materiale Rotabile riporta le informazioni di dettaglio relative
ai veicoli individuati. In Tabella 10 sono sintetizzate, per tipologia di materiale rotabile
utilizzato, le informazioni relative all’età ed al valore dei veicoli.
 Valore
 Anno di
 Anno di complessivo da
 manutenzione
 Tipo di veicolo Num. Anno di costruzione revamping più libro
 ciclica più
 recente ammortizzabili al
 recente
 31/12/2015
 Jazz (sfm2‐sfm4‐sfm6‐sfm7) 12 2014 € 69.247.876

 TAF (sfm2‐sfm4‐sfm6‐sfm7) 12 1999‐2002 2008‐2014 € 28.362.211
 2012
 locomotori 2000‐2001
 E464+Vivalto (sfm3) 6 (materiale € 36.978.007
 carrozze 2005‐2014
 2005‐2006)
 2012‐2015
 locomotori 2002‐2003
 E464+Media Distanza (sfm3) 5 (parte del € 10.199.432
 carrozzee 1990
 materiale)
 Totale 35 € 144.787.525

 Tabella 10 ‐ materiale rotabile utilizzato da Trenitalia

 Il valore complessivo dei beni è calcolato come somma dei valori dei singoli beni
come registrati nel libro dei beni ammortizzabili al 31/12/2015.

 3.3.3. Criteri per la determinazione del valore di subentro
 Per la definizione del valore di subentro nel materiale rotabile in fase di
valutazione preliminare si utilizzano le indicazioni fornite nelle precedenti Tabella 9 e

SFM | Indirizzi per la Proposta Progettuale dell’Esercizio 26/55
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