Indirizzi di politica energetica e rapporti istituzionali - Arera
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1 . Indirizzi di politica energetica e rapporti istituzionali
Evoluzione della legislazione europea Nell’anno appena trascorso l’attenzione delle istituzioni strategia energetica europea al 2020, che pone al suo centro comunitarie si è rivolta prevalentemente all’implementazione lo sviluppo delle infrastrutture, e ha avviato i lavori volti a sia del pacchetto di misure per il completamento del mercato definire una roadmap strategica per un settore dell’energia interno (c.d. “Terzo pacchetto energia”), sia di quello per lo svi- quasi totalmente decarbonizzato al 2050. Il summit europeo di luppo sostenibile (c.d. “Pacchetto clima ed energia 20-20-20”). febbraio 2011 ha adottato a tal proposito orientamenti speci- Particolare considerazione è stata data all’avvio del nuovo fici per accelerare la definizione delle nuove politiche in corso quadro regolamentare europeo, basato sulla creazione d’anno. dell’Agenzia per la cooperazione dei regolatori (Agency for the I rapporti sullo stato di implementazione negli Stati membri Cooperation of Energy Regulators – ACER) e delle istituzioni del Pacchetto clima ed energia 20-20-20 hanno permesso alla europee di coordinamento dei gestori di rete (European Commissione europea di fare il punto sullo sviluppo delle ener- Network Transmission System Operators – ENTSOs). gie rinnovabili e di avanzare nuove proposte in materia di effi- Al contempo, e coerentemente con quanto previsto dal cienza energetica. Consiglio europeo del marzo 2007, la Commissione europea ha È infine proseguito il dibattito fra le istituzioni europee sulla avviato un riesame strategico complessivo della politica ener- proposta di un regolamento riguardante la trasparenza dei getica di medio e lungo termine. A partire dall’autunno 2010 mercati all’ingrosso dell’energia elettrica, che dovrebbe essere ha emanato alcune proposte per la definizione della nuova varato nel corso del 2011. 3
1. Indirizzi di politica energetica e rapporti istituzionali Verso una nuova strategia energetica europea La comunicazione della Commissione europea Energy Strategy tre il problema del posizionamento internazionale 2011-2020 (COM 2010, 639, final del 10 novembre 2010) ha dell’Europa, che non esercita un’influenza corrispondente individuato quali 5 assi portanti della futura strategia energe- alla quota dei propri consumi a livello mondiale, né al suo tica europea: peso economico; la stessa comunicazione evidenzia, in più, il rischio di nuove strozzature e tensioni nel mercato • i recuperi di efficienza energetica nell’edilizia, nei traspor- petrolifero, per effetto della crescita dei consumi nei ti, nell’industria e nel settore energetico. Benché i primi paesi asiatici, indicando la necessità per l’Europa di una due settori rappresentino in questo contesto i principali riduzione dei consumi di fonti fossili. Le priorità strategi- ambiti di intervento, il documento riconosce un ruolo che di intervento al 2020 riguardano di conseguenza: importante al settore energetico e in particolare ai mecca- l’implementazione delle misure per lo sviluppo del merca- nismi basati sui certificati bianchi (vedi il Capitolo 4), allo to interno; il nuovo quadro regolatorio europeo (ACER, smart metering e ai recuperi di efficienza nella trasmissio- ENTSOs e i relativi Codici di rete); la definizione, entro il ne e nella distribuzione. Misure specifiche di intervento 2014, di procedure di market coupling per le linee tran- vengono meglio definite nell’Energy Efficiency Plan, pubbli- sfrontaliere e il potenziamento delle infrastrutture euro- cato dalla Commissione europea a marzo 2011 (vedi oltre); pee e di interconnessione; • lo sviluppo di un mercato dell’energia paneuropeo inte- • la tutela dei consumatori, della sicurezza e dell’affidabi- grato. Il documento sottolinea gli scarsi progressi rag- lità dei sistemi. La prima è affidata al corretto funziona- giunti finora dal progetto di mercato unico europeo, il mento di mercati concorrenziali e alla messa a disposi- persistere di mercati concentrati di scala nazionale e, zione dei clienti finali di opportuni strumenti di informa- quindi, non sufficientemente competitivi, come confer- zione e di tutela dei propri diritti. Le priorità di interven- mato dal fatto che in numerosi paesi prevalgono ancora to strategico al 2020 riguardano lo sviluppo di una poli- prezzi finali regolati. Sempre nell’ottica del mercato tica della concorrenza a favore dei consumatori finali, unico europeo, la comunicazione richiama l’esigenza di nonché di misure volte a facilitare la partecipazione atti- sviluppare schemi nazionali di incentivazione delle ener- va di questi ultimi al mercato (procedure di switching, gie rinnovabili armonizzati tra i diversi paesi, per evitare trasparenza delle bollette, risoluzione delle controversie, ulteriori distorsioni della concorrenza. Il documento pone strumenti di confronto prezzi, attenzione verso i consu- poi l’accento sul ruolo delle infrastrutture (in particolare matori vulnerabili). Il tema della sicurezza dei sistemi del Corridoio meridionale del gas e del progetto trattato dal documento riguarda in particolare l’esigenza Nabucco), nonché sugli sviluppi delle smart grids e di diversificazione degli approvvigionamenti europei, annuncia la definizione, da parte della Commissione mentre il tema dell’affidabilità riguarda soprattutto la europea, di una precisa strategia per le infrastrutture fornitura al cliente finale; (vedi il paragrafo “Piano per le priorità infrastrutturali del • la leadership europea nelle tecnologie e nell’innovazione. Le settore energia al 2020”). La comunicazione solleva inol- priorità identificate dal documento concernono l’implemen- 4
1. Indirizzi di politica energetica e rapporti istituzionali tazione dello Strategic Energy Technology Plan1, il lancio di pali elementi di debolezza del settore energetico dell’Unione 4 nuovi progetti di ricerca e innovazione europei (supergrids europea. Nonostante i Piani decennali di investimento europei per connettere l’eolico off shore del Mare del Nord con il previsti dal Terzo pacchetto energia3 siano uno strumento solare fotovoltaico dell’Europa del Sud, stoccaggi elettrici, importante per la pianificazione di medio periodo, lo sviluppo produzione di biocarburanti e smart cities) e il sostegno alla di nuove tecnologie (stoccaggio elettrico, smart grids, cattura ricerca di base con un finanziamento di un miliardo di euro; e stoccaggio della CO2, cogenerazione) e l’esigenza di assicu- • il rafforzamento delle relazioni esterne europee, attraverso rare la sicurezza delle forniture (diversificazione delle fornitu- l’integrazione dei mercati e dei sistemi di regolazione dei re di gas via pipeline, stoccaggi e infrastrutture petrolifere) paesi confinanti (paesi del Mediterraneo, Ucraina e impongono comunque una revisione strategica della pianifica- Turchia), sul modello dell’Energy Community Treaty (vedi zione infrastrutturale a livello europeo. oltre); gli accordi internazionali, in particolare nel settore Il documento stima che, rispetto a un fabbisogno finanziario del gas; lo sviluppo di corridoi strategici di approvvigiona- per i nuovi investimenti nel settore energetico pari a un tri- mento (Corridoio Europa meridionale e Mediterraneo del lione di euro entro il 2020, circa la metà di questa somma Sud); le partnership privilegiate con paesi chiave, fornitori verrà assorbita da nuove infrastrutture e, in particolare, oltre e di transito, e quelle internazionali, per promuovere la lea- 200 miliardi di euro dovranno essere investiti in reti di tra- dership europea nelle produzioni a basso contenuto di car- smissione energetica. Sempre nelle valutazioni della bonio; la cooperazione con l’Africa definita nel Libro verde Commissione europea, solo il 50% di tali investimenti verrà sulle politiche di sviluppo. realizzato spontaneamente dal mercato e potrà essere quin- di finanziato da tariffe di rete regolate e da rendite da con- La comunicazione annuncia la definizione di proposte specifi- gestione. Appare pertanto necessario attivare, quanto prima, che nella seconda metà del 2011, a valle di una consultazione adeguate procedure di approvazione e finanziamento per le pubblica sul tema, avviata nel dicembre 20102. infrastrutture paneuropee, che non verrebbero realizzate spontaneamente dal mercato soltanto sulla base di criteri Piano per le priorità infrastrutturali del settore energia al 2020 strettamente commerciali. La Commissione europea rileva infatti la presenza di ancora significativi ostacoli all’integra- La comunicazione della Commissione europea Energy zione verso un mercato perfettamente funzionante, in grado Infrastructure Priorities for 2020 and beyond – A Blueprint for di fornire tutti i necessari stimoli agli investimenti che sono, an Integrated European Network (COM 2010, 677, final del 17 appunto, in larga misura, a tutt’oggi in capo a sistemi di novembre 2010) affronta il tema della necessità di sviluppare regolazione nazionale (i.e. le metodologie di fissazione tarif- una rete infrastrutturale paneuropea interconnessa, definisce farie sono guidate dalla logica di minimizzazione dei costi le priorità europee di investimento e individua un metodo di per i consumatori nazionali e ancorate a ottiche nazionali e pianificazione strategica per affrontare i problemi autorizzati- non europee). Nel disegno strategico della comunicazione, un vi e di finanziamento. ruolo cardine per lo sviluppo delle infrastrutture è affidato al Per la Commissione europea, l’ammodernamento delle infra- nuovo quadro regolatorio europeo e al dialogo fra ACER, gli strutture e lo sviluppo delle interconnessioni sono tra i princi- ENTSOs e gli altri stakeholder nell’ambito sia delle Iniziative 1 Nel novembre 2007 la Commissione europea ha presentato una comunicazione al Parlamento europeo dal titolo Strategic Energy Technology Plan (SET-Plan, Un piano strategico europeo per le tecnologie energetiche), con cui intende dare un forte impulso a imprese e governi affinché uniscano le loro forze per fornire energia sostenibile, sicura e competitiva. 2 Il documento per la consultazione pubblica The external dimension of the EU energy policy, del 21 dicembre 2010, fa riferimento in particolare a 4 ambiti: • integrazione dei mercati e sistemi di regolazione dei paesi confinanti; • rafforzamento delle partnership strategiche con paesi fornitori e di transito; • ruolo dell’Unione europea nel determinare l’agenda globale per un’energia sicura e a basso contenuto di carbonio; • coordinamento delle politiche dell’Unione europea e degli Stati membri in ambito energetico. 3 Per una descrizione dettagliata dei contenuti del Terzo pacchetto energia vedi la Relazione Annuale 2010, Capitolo 1, vol. 2. 5
1. Indirizzi di politica energetica e rapporti istituzionali regionali europee, sia dei Forum di Firenze e di Madrid (vedi tali) e delle smart grids (i.e. fornire incentivi agli investimenti, oltre). adeguare la normativa e realizzare piattaforme informative). Per quanto riguarda il settore elettrico, aldilà delle previsioni Nel lungo termine, coerentemente con le previsioni rese pub- che verranno definite dal Piano decennale europeo degli inve- bliche dalla roadmap per un’economia a basso contenuto di stimenti, le priorità strategiche identificate dalla comunicazio- carbonio al 2050 (vedi oltre), il documento identifica alcune ne della Commissione europea interessano principalmente la priorità come lo sviluppo delle autostrade elettriche (c.d. connessione dei nuovi hub di generazione da energie rinnova- supergrid) e delle infrastrutture di trasporto della CO2. La bili con le principali zone di consumo in Europa, ovvero: comunicazione valuta che le supergrid siano in grado di gesti- re la significativa crescita sia della generazione eolica nel Mare • l’interconnessione della rete eolica offshore del Mare del del Nord e nel Mar Baltico, sia della generazione rinnovabile, Nord con i mercati dell’Europa centrale e settentrionale e solare e fotovoltaica in Europa meridionale e sud-orientale e in con i bacini di stoccaggio idroelettrici alpini e del Nord Nordafrica, connettendo tali hub di produzione con i principa- Europa; li centri di consumo in Europa centrale in modo tale da per- • l’interconnessione dei mercati e dei bacini di generazione mettere la gestione di un flusso di domanda/offerta di energia nell’Europa sud-occidentale (in particolare la Penisola ibe- sempre più flessibile e decentralizzato. rica, la Francia e l’Italia, la Comunità energetica dei Relativamente al metodo di pianificazione strategica degli Balcani) e l’interconnessione della generazione rinnovabile investimenti prioritari per lo sviluppo delle infrastrutture, la del Nordafrica con l’Europa; comunicazione identifica una metodologia che prevede: • l’interconnessione dell’Europa sud-orientale e centro- orientale (Corridoi Nord-Sud ed Est-Ovest, integrati con i • l’aggiornamento continuo di progetti detti “di interesse bacini di generazione da fonti rinnovabili); europeo”, secondo un metodo rolling e sulla base di criteri • il completamento del Baltic Energy Market Interconnection predefiniti che verranno identificati dagli stakeholder e da Plan (BEMIP). ACER a partire dal 2012; • il coinvolgimento nella pianificazione dei raggruppamenti Per quanto riguarda il settore del gas naturale, le priorità iden- strategici regionali e in particolare delle Iniziative regiona- tificate dalla comunicazione, sono la diversificazione degli li esistenti; approvvigionamenti e lo sviluppo di una rete europea di tra- • l’accelerazione delle procedure di approvazione per la sporto di gas totalmente flessibile e interconnessa. Ciò richie- costruzione di progetti di interesse europeo; derà: • la definizione di adeguati processi di informazione e sensi- bilizzazione della popolazione dei territori interessati; • lo sviluppo del Corridoio dell’Europa del Sud per gli approv- • lo sviluppo di schemi di finanziamento affidabili, traspa- vigionamenti dal Mar Caspio, dall’Asia centrale e dal Medio renti e stabili. Oriente; • il collegamento dei mari Baltico, Nero, Adriatico ed Egeo Consiglio europeo sui temi dell’energia e dell’innovazione (BEMIP e corridoio Nord-Sud nell’Europa centrale e orientale); • lo sviluppo dei corridoi Nord-Sud nell’Europa occidentale Il Consiglio europeo del 4 febbraio 2011, dedicato ai temi del- per rimuovere i colli di bottiglia che attualmente caratte- l’energia e dell’innovazione, nel discutere le proposte delle rizzano la rete di trasporto, inclusa la connessione Nord sopra citate comunicazioni della Commissione europea, ha Africa-Spagna-Francia. adottato alcune importanti conclusioni politiche e operative che riguardano: La comunicazione avanza inoltre alcune proposte relativamente allo sviluppo delle infrastrutture petrolifere (i.e. rafforzare le • una rapida adozione della proposta di regolamento sull’in- infrastrutture esistenti e l’interoperabilità delle reti centro-orien- tegrità e sulla trasparenza dei mercati (vedi oltre); 6
1. Indirizzi di politica energetica e rapporti istituzionali • l’implementazione delle misure per la creazione di un mer- Pacchetto clima ed energia 20-20-20, di recuperi di effi- cato interno europeo, pienamente integrato e interconnes- cienza energetica del 20% al 2020; so entro il 2014; • l’implementazione della direttiva europea 2009/28/CE sulle • lo sviluppo di Codici di rete europei e del market coupling energie rinnovabili e il monitoraggio dei relativi sistemi attraverso la cooperazione fra ACER, regolatori nazionali e nazionali di incentivazione; gestori di rete; • il sostegno agli obiettivi dello Strategic Energy Technology Plan; • la definizione di standard tecnici per i veicoli elettrici, • il rafforzamento delle relazioni esterne dell’Unione europea entro la metà del 2011, e per le smart grids e i contatori con i paesi produttori, di transito e consumatori attraverso intelligenti entro la fine del 2012; nuove proposte, che la Commissione europea dovrà avan- • il monitoraggio, da parte della Commissione europea, dei zare entro giugno 2011, in tema di sicurezza delle fornitu- diritti dei consumatori e in particolare di quelli vulnerabili; re e di cooperazione internazionale; l’opportunità di esten- • l’accelerazione delle proposte per l’ammodernamento e lo dere e rafforzare l’Energy Community Treaty con i paesi sviluppo delle infrastrutture, in quanto nessuno Stato mem- confinanti; bro dovrà essere isolato dalla rete europea del gas e del- • l’obbligo per gli Stati membri, a partire da gennaio 2012, di l’elettricità a partire dal 2015; la richiesta alla Commissione informare regolarmente la Commissione europea in merito europea di presentare, entro il mese di giugno 2011, propo- agli accordi bilaterali con paesi terzi in tema di forniture ste operative sia per accelerare le procedure autorizzative energetiche, in essere e a venire; per la costruzione di nuove infrastrutture, sia per favorire la • lo sviluppo di una strategia energetica a basso contenuto disponibilità di risorse finanziarie adeguate; di carbonio al 2050, che permetta il raggiungimento del- • la definizione di un Piano europeo per l’efficienza energe- l’obiettivo unilaterale dell’Unione europea di riduzione tica e la valutazione dello stato di avanzamento dei relati- dell’85-90%, rispetto ai livelli del 1990, delle emissioni di vi Piani nazionali verso l’obiettivo europeo, definito nel gas serra, entro il 2050. Politiche europee per l’energia e l’ambiente al 2020 e al 2050 Nel marzo 2011 è stata pubblicata la comunicazione della Il documento individua i settori prioritari di intervento (edili- Commissione europea Energy Efficiency Plan (COM 2011, 109, zia, trasporti e industria) e gli strumenti specifici di promozio- final). Il Piano, richiesto dal Consiglio energia straordinario del ne dell’efficienza energetica che sarebbe necessario adottare 4 febbraio, si è reso necessario in quanto, sulla base degli per raggiungere l’obiettivo al 2020. In particolare, se entro il impegni sinora adottati dagli Stati membri, la Commissione 2013 la Commissione europea valuterà insufficienti gli impe- europea ritiene che l’obiettivo di riduzione del 20% dei consu- gni degli Stati membri adottati su base volontaria, la stessa mi energetici al 2020 possa essere raggiunto soltanto al 50%. proporrà la definizione, sulla falsariga della direttiva 7
1. Indirizzi di politica energetica e rapporti istituzionali 2009/28/CE relativa alle fonti rinnovabili, di obiettivi naziona- zione della generazione da energie rinnovabili nel mercato li vincolanti. unico europeo. Sempre a marzo 2011 è stata pubblicata la comunicazione della Commissione europea Renewable Energy: Progressing Roadmap per una economia a basso contenuto di carbonio al 2050 towards the 2020 Target (COM 2011, 31 final): si tratta del rapporto relativo allo stato di attuazione delle politiche per Con il Pacchetto clima ed energia 20-20-20 l’Unione europea la promozione delle energie rinnovabili in Europa, previsto ha adottato alcune misure orientate a diminuire, entro il dalla direttiva 2009/28/CE. In base alle risultanze di tale rap- 2020, le emissioni di gas serra del 20% rispetto al livello del porto, la Commissione europea valuta positivamente gli 1990, e si è impegnata a ridurle del 30% nel caso in cui altri impegni sinora adottati dagli Stati membri e ritiene che paesi industrializzati prendano impegni analoghi. l’obiettivo del 20% della generazione elettrica da fonti rinno- Nell’ottobre 2009 il Consiglio europeo ha adottato un impe- vabili al 2020 possa essere ampiamente raggiunto ad alcune gno unilaterale di lungo termine con un obiettivo di riduzio- precise condizioni. In primo luogo gli Stati membri dovranno ne delle emissioni di gas serra dell’85-90% rispetto ai livelli impegnarsi a rispettare i propri Piani nazionali di attuazione del 1990, entro il 2050: la comunicazione A Roadmap for pubblicati nell’estate 2010: sulla base degli impegni assunti Moving to a Low Carbon Economy (COM 2011, 112, final) di in quell’ambito, circa la metà dei paesi prevede non solo di marzo 2011 prefigura il percorso che l’Europa dovrà adottare raggiungere, ma anche di superare, i propri obiettivi naziona- per arrivare a tale traguardo. li, mentre i paesi restanti prevedono di accedere ai meccani- Il documento proposto dalla Commissione europea contiene smi di collaborazione fra Stati definiti dalla direttiva. In un’analisi delle tappe e degli impegni settoriali necessari per secondo luogo, gli Stati membri dovranno rafforzare i mec- raggiungere al 2050 l’obiettivo di riduzione delle emissioni di canismi di collaborazione internazionale esistenti ed in grado gas serra prefissato. In particolare, identifica alcuni obiettivi di raddoppiare lo sforzo di investimento nelle energie rinno- intermedi al 2020 (25%), al 2030 (40%) e al 2040 (60%) che vabili, passando da 35 a 70 miliardi di euro l’anno. Gli stru- si traducono in una riduzione media annua delle emissioni di menti finanziari e di incentivo dovranno essere razionalizza- gas serra dell’1% nella prima decade, dell’1,5% nella seconda ti e armonizzati per consentire anche una migliore integra- e del 2% nelle due rimanenti. TAV. 1.1 Obiettivi di riduzione SETTORI 2005 2030 2050 di emissioni rispetto Generazione elettrica (CO2) –7 –54/–68 –93/–99 Industria manifatturiera (CO2) –20 –34/–40 –83/–87 al 1990 per settore Trasporti (inclusa l’aviazione ed esclusi i trasporti marittimi) +30 +20/–9 –54/–67 Quote percentuali Edilizia residenziale e servizi (CO2) –12 –37/–53 –88/–91 Agricoltura (non CO2) –20 –36/–37 –42/–49 Altri (emissioni diverse da quelle di CO2) –30 –72/–73 –70/–78 TOTALE –7 –40/–44 –79/–82 Fonte: Commissione europea, A Roadmap for Moving to a Low Carbon Economy, 2011. Un ruolo particolare gioca in questo scenario il settore della energie rinnovabili, combustibili fossili trattati con tecniche di generazione elettrica, di cui si prevede una totale decarboniz- cattura e stoccaggio di carbonio, nucleare) dovrà crescere dal- zazione entro il 2050. In tale contesto la quota di tecnologie a l’odierno 45% al 60% nel 2020, raggiungendo l’obiettivo inter- basso contenuto di carbonio nella generazione elettrica (i.e. medio del 75-80% nel 2030 e il 100% nel 2050. Per favorire lo 8
1. Indirizzi di politica energetica e rapporti istituzionali sviluppo di nuove tecnologie a basso contenuto di carbonio, la efficienza energetica e dall’uso delle energie rinnovabili dovreb- direttiva 2009/29/CE, che definisce lo schema di scambio di bero ridurre il fabbisogno europeo di carburanti di una quota permessi di emissione di CO2, dovrà essere rafforzata in modo compresa fra i 175 e i 320 miliardi di euro l’anno, a seconda della tale che i segnali di prezzo per il mercato siano sufficiente- velocità con cui verrà adottata la nuova politica. Sono previsti mente forti, stabili e prevedibili nel lungo periodo. Dovrà in anche significativi impatti occupazionali (1,5 milioni di nuovi particolare essere rivisto l'attuale tasso di riduzione lineare del posti di lavoro al 2020) e, ovviamente, di riduzione dell’inquina- tetto ai permessi di emissione, identificato dalla direttiva mento atmosferico. 2009/29/CE e pari a 1,74 punti percentuali l’anno (per un det- taglio del meccanismo, vedi il Capitolo 1, vol. 1). Dovranno Regolamento sulla trasparenza dei mercati all’ingrosso anche essere programmati adeguati investimenti sulle reti e in dell’energia elettrica nuove tecnologie di trasmissione (dati il peso crescente che le energie rinnovabili hanno nella generazione elettrica) e, di L’8 dicembre 2010, la Commissione europea ha pubblicato la conseguenza, l’incremento significativo di fonti intermittenti. propria proposta di un regolamento sulla trasparenza e integri- Nel corso del 2011 la Commissione europea presenterà una tà dei mercati energetici (Regulation on Energy Market specifica Energy Roadmap al 2050, che illustrerà nel dettaglio Integrity and Transparency – REMIT – COM (2010) 726, final), gli scenari settoriali e contemplerà in modo coordinato il pro- attualmente all’esame del Consiglio e del Parlamento europeo cesso necessario per il raggiungimento di tali obiettivi. per l’approvazione finale. Gli altri settori che dovranno svolgere un ruolo chiave nella Gli scopi del regolamento sono accrescere la trasparenza e strategia di decarbonizzazione al 2050 sono quello dei traspor- migliorare il funzionamento dei mercati all’ingrosso dell’ener- ti e delle costruzioni. Per quanto riguarda l’industria manifat- gia elettrica e del gas naturale, attraverso l’adozione di regole turiera, è previsto un significativo contributo in tal senso dalle di sorveglianza e di prevenzione degli abusi di mercato deri- tecnologie e dai processi a basso contenuto di carbonio. In vanti da market manipulation e insider trading. L’iniziativa quest’ottica è attesa anche un’adeguata rivisitazione, qualora legislativa promossa dalla Commissione europea segue il pare- fosse necessario, delle misure volte sia a contenere il rischio di re espresso congiuntamente dal Committee of European carbon leakage per alcuni settori industriali4, sia a tutelare la Securities Regulators (CESR) e dall’European Regulator’s Group competitività delle industrie energivore europee. for Electricity and Gas (ERGEG), nel dicembre 2008, a favore di Per raggiungere l’obiettivo generale di decarbonizzazione del- un regime specifico di sorveglianza dei mercati all’ingrosso l’economia europea al 2050, la Commissione europea stima dell’energia (vedi il Capitolo 1, vol. 2, della Relazione Annuale che sarà indispensabile uno sforzo di investimento addiziona- 2010). le, rispetto al trend attuale, di circa 270 miliardi di euro l’an- Contestualmente alla proposta REMIT, la Commissione euro- no. Detta cifra corrisponde a un investimento incrementale pea sta svolgendo un ampio processo di revisione della regola- dell’1,5% della percentuale (pari al 19%) degli investimenti sul mentazione finanziaria per colmare i vuoti regolatori esistenti, PIL dell’Unione europea nel 2009. Ciò porterebbe gli investi- portati all’attenzione dalla recente crisi economico-finanzia- menti europei al livello del periodo prima della crisi, anche se ria. In questo contesto, REMIT dovrebbe regolamentare il si tratterebbe in ogni caso di uno stanziamento inferiore agli monitoraggio delle transazioni sui mercati dell’energia (spot e investimenti dei paesi emergenti nello stesso periodo (Cina OTC) che non sono attualmente normati dalle direttive europee 48% del PIL, India 35% e Corea del Sud 26%). La capacità di di regolazione dei mercati finanziari (direttiva 39/2004/CE – attivare risorse private e non solo pubbliche sarà cruciale per MiFID e direttiva 6/2003/CE – MAD), rivolte quasi esclusiva- raggiungere gli obiettivi della Roadmap. mente alle transazioni di strumenti finanziari su mercati rego- Nel corso di 40 anni, però, i risparmi derivanti dalla maggiore lamentati. 4 Si tratta dei settori industriali che, a seguito dell’implementazione delle misure previste in Europa, risultano essere a rischio di delocalizzaione in paesi che, non adottando analoghe misure, vengono a godere di vantaggi comparati rispetto alle imprese europee. 9
1. Indirizzi di politica energetica e rapporti istituzionali La proposta di regolamento prevede il monitoraggio dei mercati La proposta di regolamento prevede che l’ACER assicuri il coor- all’ingrosso dell’energia elettrica e del gas naturale in capo ad dinamento tra le Autorità nazionali di regolazione, in partico- ACER, in cooperazione con le Autorità nazionali di regolazione. lare rispetto a ipotesi di comportamenti abusivi di natura tran- Nella proposta queste ultime dovranno assumere la responsabili- sfrontaliera. Infine, sono previste disposizioni in materia di tà dell’enforcement delle regole volte a impedire pratiche abusi- cooperazione tra l’ACER, l’European Securities and Market ve sui mercati all’ingrosso dell’energia; gli Stati membri dovranno Authority (ESMA), le Autorità di regolazione nazionale, le pertanto conferire loro i necessari poteri investigativi e sanziona- Autorità finanziarie nazionali (in Italia Consob) e altre Autorità tori per lo svolgimento di tale funzione, che può essere attribuita competenti, al fine di favorire la condivisione delle informazio- in via esclusiva o in condivisione con altre Autorità nazionali. ni e l’efficace sorveglianza dei mercati. Coordinamento internazionale Coordinamento tra i paesi membri dell’Unione europea Nell’anno appena trascorso gli impegni dell’Autorità per l’ener- ENTSOs (ENTSO-E e ENTSO-G)5. L’Autorità ha inoltre parteci- gia elettrica e il gas a livello europeo sono stati rivolti a soste- pato proattivamente alla consultazione pubblica promossa nere scelte pro-concorrenziali e in favore dell’armonizzazione dalla Commissione europea sul futuro ruolo delle Iniziative dei mercati dell’energia elettrica e del gas, nell’ottica dell’im- regionali nel settore elettrico e del gas. A conferma dell’impe- plementazione del Terzo pacchetto energia, attualmente in gno profuso a livello europeo, l’Autorità è stata confermata fase di recepimento nell’ordinamento italiano (vedi oltre). In alla Vicepresidenza del Council of European Energy Regulators particolare, l’Autorità ha dato un importante contributo alla (CEER) per ulteriori 2 anni (febbraio 2011 – febbraio 2013). creazione e all’effettiva entrata in funzione dell'ACER, nonché alla predisposizione, da parte dell’ERGEG, delle Linee guida per Iniziative regionali il funzionamento delle reti europee di trasmissione dell’energia elettrica e di trasporto del gas, che formeranno la base per la Promosse dall’ERGEG insieme con la Commissione europea nel futura definizione dei Codici di rete europei da parte degli 2006, le Iniziative regionali, attraverso un approccio basato 5 Energy Transmission System Operator for Electricity, Energy Transmission System Operator for Gas. 10
1. Indirizzi di politica energetica e rapporti istituzionali sulla cooperazione volontaria di regolatori, gestori di rete e mercializzare energia nei diversi paesi della regione Centro-Sud operatori del mercato, hanno fornito un contributo significati- europea, un’interfaccia commerciale unica per l’acquisto della vo nel percorso verso l’armonizzazione dei mercati energetici capacità di trasporto. Un aspetto importante da sottolineare è nazionali. Le disposizioni del Terzo pacchetto energia, in parti- che CASC svolge la medesima funzione anche per la regione colare quelle riguardanti i nuovi strumenti regolatori costituiti Centro-Ovest europea e quindi potrebbe facilitare l’armonizza- dai Codici di rete europei, che potranno diventare immediata- zione delle regole di allocazione tra le due aree. Nel corso del mente implementabili in tutti gli ordinamenti nazionali, nonché 2010 è stato promosso un progetto congiunto tra i regolatori il nuovo profilo regolatorio europeo basato sull’ACER e sugli delle due regioni, mirante a concordare, entro il 2012, una serie ENTSOs, modificano sostanzialmente il quadro di riferimento in di regole comuni per le aste di capacità che coinvolgerebbero non Europa. In questo contesto si è quindi resa necessaria una revi- solo gli Stati membri appartenenti alle due regioni, ma anche le sione del ruolo delle Iniziative regionali stesse, in modo tale da frontiere con la Svizzera, che rivestono un ruolo chiave per le adeguarle meglio al nuovo contesto normativo e regolatorio e importazioni nel nostro Paese. da renderle eventualmente anche terreno di sperimentazione Con particolare riferimento alle allocazioni di capacità su base per l’individuazione di nuovi strumenti di integrazione e ambiti giornaliera, si sottolinea invece il successo raggiunto sulla fron- per lo sviluppo di ulteriori Codici di rete. tiera slovena dove, a partire dall’1 gennaio 2011 (vedi anche il La riflessione su una possibile revisione degli attuali assetti delle Capitolo 2), grazie all’attiva cooperazione tra i regolatori, i mini- Iniziative regionali è stata avviata dalla Commissione europea steri competenti, i gestori di rete e le borse elettriche dei due stessa nell’ambito di un documento per la consultazione pubbli- paesi, è stato possibile attivare un’allocazione della capacità cato nel dicembre 20106. Tale documento suggerisce, in partico- tramite asta implicita, attuando il c.d. price coupling. Le due lare, di modificare l’attuale struttura di controllo e di gestione borse, condividendo il medesimo algoritmo di risoluzione e le delle stesse Iniziative regionali, prevedendo sia un maggior coin- offerte ricevute, permettono di stabilire congiuntamente i prez- volgimento degli Stati membri nei processi decisionali, sia la zi di mercato per ciascuna ora del giorno successivo, allocando ridefinizione dei confini attuali delle regioni elettriche e gas. al contempo la capacità di trasporto tra i due paesi. In tal modo si è ottenuta una maggiore efficienza nel processo di allocazio- Iniziative regionali elettriche ne della capacità giornaliera, superando le inevitabili inefficien- ze connesse con lo svolgimento di aste esplicite che precedono L’iniziativa regionale per il Centro-Sud Europa (coordinata lo svolgimento delle sessioni di mercato. dall’Autorità italiana e composta da Italia, Austria, Francia, I futuri sviluppi della regione saranno volti a consentire una Germania, Slovenia, Grecia e dalla Svizzera quale paese osserva- possibile estensione del price coupling alle altre frontiere della tore) ha perseguito nel 2010 l'obiettivo di creare un vero merca- regione, con grande attenzione, anche in questo caso, alla to regionale integrato. Con particolare riferimento all’assegna- regione centro-occidentale, che ha già raggiunto l’obiettivo di zione della capacità di trasporto transfrontaliera nel lungo perio- accoppiare tutti i mercati giornalieri che ne fanno parte. do, il risultato di maggior rilievo è stato il raggiungimento di un accordo tra i diversi gestori di rete della regione Centro-Sud per Iniziative regionali gas assegnare alla società lussemburghese CASC (Capacity Allocating Service Company), già partecipata in modo paritetico da tutti i Con riferimento al mercato europeo del gas naturale, l’Italia è inse- gestori di rete della regione Centro-Ovest (composta da Belgio, rita nell’ambito dell’Iniziativa regionale Sud-Sudest, che il Francia, Germania, Lussemburgo e Paesi Bassi), lo svolgimento Regolatore italiano coordina insieme con il Regolatore austriaco. delle procedure d’asta per l’allocazione della capacità su base Oltre a Italia e Austria, la regione comprende anche Polonia, annuale, mensile e giornaliera, a partire da fine marzo 2011. La Ungheria, Slovenia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Grecia, Romania, società CASC costituisce, quindi, per i soggetti interessati a com- Bulgaria. Tale composizione geografica, estremamente ampia, rende 6 Comunicazione della Commissione europea The future Role of Regional Initiatives, aperta alla consultazione pubblica del 7 dicembre 2010. 11
1. Indirizzi di politica energetica e rapporti istituzionali un’idea della complessità del processo di integrazione dei diversi venti infrastrutturali consentiranno una maggior sicurezza mercati nazionali. A differenza di quanto avviene per la regione degli approvvigionamenti dei paesi coinvolti e, allo stesso elettrica cui l’Italia appartiene, costituita da mercati con caratteri- tempo, contribuiranno anche a incrementare gli scambi com- stiche simili e che condividono molte interconnessioni, la regione merciali e la flessibilità degli approvvigionamenti. gas Sud-Sudest presenta casistiche e livelli di interconnessione La creazione nel mercato italiano di una piattaforma di con- estremamente differenziati. Pertanto, nel citato documento per la trattazione di volumi di gas con consegna fisica presso il Punto consultazione sul futuro delle Iniziative regionali europee, la di scambio virtuale (PSV) è stata molto apprezzata dagli ope- Commissione europea ha evidenziato la necessità di ridefinire l’at- ratori della regione, che considerano questo risultato prope- tuale composizione della regione Sud-Sudest, ripartendola in modo deutico sia all’incremento di liquidità del mercato italiano del tale da essere meno estesa e più omogenea per caratteristiche. gas naturale, sia all’introduzione dell’importante riforma del Le attività di questa regione sono oggi principalmente orientate bilanciamento fisico del sistema. A tale riguardo, per poter a definire misure sia per aumentare la liquidità dei mercati e degli massimizzare i benefici derivanti dalle nuove piattaforme M- scambi tra i paesi appartenenti, sia per invertire il flusso di alcu- Gas e P-Gas8 ha acquisito maggiore importanza il progetto di ni gasdotti strategici. A tale riguardo, il nuovo regolamento (CE) accordo di gestione operativa tra i gestori di rete Snam e TAG, 994/2010 sulla sicurezza degli approvvigionamenti di gas natu- responsabili del punto di interconnessione Italia-Austria rale definisce, per i paesi della regione, le norme da adottare in (Tarvisio-Arnoldstein), che potrebbe consentire una maggiore materia di infrastrutture finalizzate a garantire la sicurezza del- flessibilità negli scambi commerciali tra le piattaforme dei due l’approvvigionamento di gas tra gli Stati membri dell’Unione paesi. Tale accordo faciliterebbe, inoltre, l’armonizzazione europea. Tra queste si ricordano, a titolo di esempio, sia l’obbligo nella gestione della capacità a monte e a valle del punto di di adottare, entro il 3 dicembre 2014, tutte le misure interne interconnessione, possibilmente anticipando l’implementazio- necessarie a garantire il rispetto dello stringente criterio di sicu- ne delle regole di gestione sia della capacità, sia delle conge- rezza N-17, sia l’obbligo, per i gestori dei sistemi di trasporto, di stioni previste dai futuri Codici di rete europei. realizzare una capacità bidirezionale permanente su tutte le interconnessioni transfrontaliere entro il 3 dicembre 2013. ACER - Agenzia per la cooperazione dei regolatori dell’energia Con particolare riferimento a tali obblighi, si rileva che nel- l’ambito della regione Sud-Sudest sono ancora in fase di ana- Con il regolamento (CE) 713/2009 è stata istituita l’Agenzia lisi i risultati dell’indagine di mercato, chiusa a fine marzo per la cooperazione dei regolatori dell’energia (Agency for the 2010, mirante a valutare il potenziale di prenotazioni di capa- Cooperation of Energy Regulators – ACER), inaugurata ufficial- cità di trasporto continua sul gasdotto TAG (Austria-Italia), mente il 3 marzo 2011 nella sua sede di Lubiana, in Slovenia. così da permettere l'apertura di una procedura di Open Season L'ACER avrà i compiti di coordinare la regolazione transfronta- per prenotare capacità continua in esportazione dall’Italia. liera e di rimuovere gli ostacoli all’integrazione dei mercati Sempre con riferimento alle infrastrutture, si segnala la proce- nazionali dell’energia elettrica e del gas, oltre che di consoli- dura di Open Season riferita alla costruzione di un nuovo dare la cooperazione fra regolatori nazionali, anche a livello gasdotto di connessione tra Ungheria e Slovacchia. Tali inter- regionale. 7 Il regolamento (CE) 994/2010 definisce la formula come segue: «La formula N-1 descrive la capacità tecnica dell’infrastruttura del gas di soddisfare la doman- da totale di gas nell’area calcolata, nell’eventualità di un guasto della principale infrastruttura del gas, relativa a una giornata con una domanda di gas eccezio- nalmente elevata, osservata statisticamente una volta ogni vent’anni. L’infrastruttura del gas comprende la rete di trasporto del gas naturale, inclusi gli intercon- nettori, come pure gli impianti di produzione, di GNL e di stoccaggio connessi con l’area calcolata. La capacità tecnica di tutta la rimanente infrastruttura del gas, in caso di guasto della principale infrastruttura del gas, deve essere almeno uguale alla somma della domanda totale giornaliera di gas dell’area calcolata, relativa a una giornata con una domanda eccezionalmente elevata, osservata statisticamente una volta ogni vent’anni. I risultati della formula N-1 devono essere almeno pari al 100%». 8 Il Gestore dei mercati energetici (GME) organizza e gestisce il mercato del gas naturale (M-Gas), nell’ambito del quale gli operatori che siano stati abilitati a effettuare transazioni sul PSV possono acquistare e vendere quantitativi di gas naturale a pronti. Su tale mercato il GME svolge il ruolo di controparte centrale delle transazioni concluse dagli operatori. La P-GAS è la Piattaforma di negoziazione per lo scambio di gas naturale dove vengono offerte anche le quote di gas dei soggetti tenuti agli obblighi di cui all’art. 11 del decreto legge 31 gennaio 2007, n. 7. Anche per operare sulla P-GAS è necessario che gli operatori siano abi- litati a effettuare transazioni sul PSV. 12
1. Indirizzi di politica energetica e rapporti istituzionali Il regolamento (CE) 713/2009 attribuisce all’ACER ampi poteri prime bozze di Linee guida dei Codici di rete e alcune racco- consultivi e di monitoraggio, oltre che decisionali sulle questio- mandazioni per i piani decennali di sviluppo delle reti da invia- ni transfrontaliere, in particolare per dirimere eventuali contro- re agli ENTSOs, di cui si dà conto di seguito. versie fra regolatori nazionali e per deliberare esenzioni di La creazione dell’ACER rappresenta un significativo passo in accesso di terzi alle reti per nuove infrastrutture di interconnes- avanti della regolazione a livello europeo. Si tratta, infatti, sione, nel caso in cui i regolatori nazionali non raggiungano un della prima istituzione di regolazione sovra nazionale, con il accordo. Di grande rilevanza è il compito riconosciuto all’ACER compito di coordinare e integrare l’attività dei regolatori di stilare, su richiesta della Commissione europea, le Linee guida nazionali e con la prospettiva di gettare le basi sia per lo svi- per il funzionamento delle infrastrutture di rete europee, sulla luppo armonizzato della regolazione, sia per la creazione di un base delle priorità indicate dalla Commissione europea stessa. mercato europeo integrato dell’energia elettrica e del gas. Tali Linee guida costituiranno il quadro di riferimento di ENTSO- E ed ENTSO-G per l’elaborazione dei Codici di rete. Verificata la Altre attività CEER/ERGEG9 congruità dei Codici di rete con le Linee guida, l'ACER ne racco- manderà l’adozione da parte della Commissione europea che, In vista dell’avvio ufficiale dell'ACER, il 2010 è stato un anno successivamente, potrà stabilire se adottarli con decisione vin- di transizione per i regolatori europei, caratterizzato da una colante mediante la procedura di Comitologia. Nell’ipotesi ecce- serie di lavori preliminari sul piano istituzionale e organizzati- zionale in cui gli ENTSOs non riuscissero a elaborare dei Codici vo, ma anche dalla preparazione delle Linee guida per i Codici di rete, potrebbe stilarli la stessa ACER. di rete e delle raccomandazioni sui Piani decennali di sviluppo L'ACER è composta da 4 organismi: il Direttore (nominato nel delle reti elettriche e gas, che dovranno essere predisposti mese di maggio 2010), il Consiglio di amministrazione (compo- dagli ENTSOs. sto da 9 membri di cui 4 nominati dal Consiglio, 2 dalla Per quanto riguarda le Linee guida, l’ERGEG ha lavorato su 6 Commissione europea e 2 dal Parlamento europeo), il Comitato differenti progetti, 3 nel settore del gas (Gas Capacity dei regolatori (l’organismo tecnico di regolazione composto dai Allocation, Gas Balancing Rules, Gas Harmonised Transmission rappresentanti di alto livello dei regolatori nazionali, cui par- Tariff Structures) e 3 nel settore elettrico (Electricity Grid tecipa senza diritto di voto la Commissione europea) e il Connection, Capacity Allocation and Congestion Management, Consiglio di appello (composto da 6 membri formalmente System Operation). Le Linee guida sono volte ad assicurare un nominati dal Consiglio di amministrazione). Al suo avvio sono mercato europeo dell’energia integrato, non discriminatorio, state approvate la struttura operativa (che si articolerà in 3 concorrenziale ed efficiente, in grado di favorire lo sviluppo dipartimenti: elettricità, gas e amministrazione) e le regole per degli scambi transfrontalieri. il funzionamento dei gruppi di lavoro. L’ACER si sta dotando di Per quanto riguarda i Piani decennali di sviluppo, il Gas personale proprio, ma nel 2011 si avvarrà ancora, in via transi- Working Group dell’ERGEG ha dapprima elaborato alcune rac- toria, delle competenze maturate dal personale dei regolatori comandazioni, pubblicate il 13 luglio 2010, sul Piano decenna- nazionali. Una volta pienamente operativa, l'ACER subentrerà le degli investimenti per il gas e ha fornito delle indicazioni in all’ERGEG in tutte le sue attività e l’ERGEG sarà dichiarata giu- merito allo sviluppo delle infrastrutture, ritenute prioritarie ridicamente estinta, mediante un atto ufficiale della anche alla luce degli obiettivi contenuti nel Terzo pacchetto Commissione europea. energia. I regolatori europei, inoltre, hanno sottolineato a più Nel corso del 2010 l’ERGEG, osservando le indicazioni e le pro- riprese che il ruolo della regolazione è essenziale per creare un cedure previste dal Terzo pacchetto energia, ha predisposto le contesto stabile, tale da incoraggiare gli investimenti. 9 Il CEER è l’organo di cooperazione volontaria creato nel 2000 dai regolatori dei paesi membri dell’Unione europea. L’ERGEG è l’organo consultivo creato nel 2003 dalla Commissione europea per ricevere supporto riguardo le questioni di regolazione energetica e nell’elaborazione di proposte legislative comunitarie in materia energetica. Il CEER è organizzato in un’Assemblea generale e nel Comitato direttivo. L’ERGEG è governato da un’Assemblea plenaria. Sia il CEER sia l’ERGEG condividono 8 gruppi di lavoro, alcuni dei quali assistiti da task forces, che riportano le loro attività all’Assemblea generale CEER e all’Assemblea plena- ria ERGEG. Per ulteriori approfondimenti si rinvia al sito web: http://www.energy-regulators.eu/portal/page/portal/EER_HOME/EER_ABOUT/ORGANISATION. 13
1. Indirizzi di politica energetica e rapporti istituzionali Successivamente, nel novembre 2010, l’ERGEG ha pubblicato le CEER e l’ERGEG hanno inoltre pubblicato il documento Fact proprie valutazioni sul primo Piano decennale degli investi- sheet: a drive towards smart grids, in cui si indica come e in che menti nel settore del gas, già predisposto dagli ENTSO-G nel termini lo sviluppo delle smart grids potrebbe supportare la dicembre 2009, rilevando, tra le altre cose, una carenza di pro- politica energetica e ambientale europea. spettiva europea. Secondo l’ERGEG, infatti, il Piano non deve Anche sul tema del cambiamento climatico e dell’efficienza basarsi esclusivamente sui singoli Piani nazionali, ma deve energetica l’Autorità ha svolto un ruolo attivo come co-chair anche individuare le dinamiche europee di lungo periodo e gli della task force per lo sviluppo sostenibile all’interno ostacoli ai transiti del gas ancora esistenti, in modo da indiriz- dell’Electricity Working Group che, nell’anno appena trascor- zare le priorità e i progetti dei gestori di rete. so, ha dedicato particolare attenzione agli aspetti regolatori Relativamente al settore elettrico, nel giugno 2010 l’Electricity relativi all’integrazione delle nuove fonti di generazione eoli- Working Group dell’ERGEG ha pubblicato lo studio Final Advice che nel quadro del disegno di un mercato europeo integrato. on the Community-wide Ten Year Network Development Plan Nel documento di conclusione, pubblicato a luglio 2010, a for Electricity. valle di una pubblica consultazione e di un workshop, il CEER Terminato il periodo di interim, l’ACER sarà chiamata a fornire ha sottolineato che le tematiche regolatorie connesse con lo il suo parere sui Piani decennali degli investimenti e dovrà sviluppo della generazione eolica non devono essere trattate monitorare la coerenza tra i piani di investimento nazionali e separatamente ma pienamente integrate nella discussione, quelli europei. anche in sede ACER, in merito alle regole di funzionamento Oltre alle previsioni del Terzo pacchetto energia in vista del- del mercato e dei Codici di rete. Inoltre, in tema di efficien- l’avvio dell’ACER, l’Autorità ha partecipato proattivamente, za energetica, l’Autorità ha svolto, come illustrato anche più come di consueto, alle attività dei gruppi di lavoro oltre, un ruolo centrale sviluppando, nell’ambito delle attivi- CEER/ERGEG. tà dell’International Confederation of Energy Regulators Relativamente al settore dell’energia elettrica, nell’anno appe- (ICER), il primo Rapporto mondiale sulle misure adottate nei na trascorso l’Electricity Working Group di CEER/ERGEG ha vari paesi per promuovere l’efficienza energetica. Tale dedicato particolare attenzione: al monitoraggio e alla revisio- Rapporto è stato presentato al G8, tenutosi in Canada nel ne della normativa vigente per le reti di trasmissione elettrica giugno 2010, rispettando così l'impegno preso in occasione e delle sue Linee guida (Compliance Monitoring Report on del G8+ dei regolatori di Roma del maggio 2009 (vedi Electricity Regulation (EC) 1228/2003 ed ERGEG Final Advice Capitolo 1, vol. 2, Relazione Annuale 2010). on Comitology Guidelines on Fundamental Data Transparency Per quanto riguarda il settore del gas, nell’anno appena tra- del 7 dicembre 2010); allo studio delle regole di medio e lungo scorso è stato avviato un processo di consultazione pubblica termine di allocazione delle capacità (Benchmarking Report on mirante a definire un modello di riferimento (c.d. target model) Medium and Long Term Eletricity Transmission Capacity per il mercato europeo del gas. Altre attività hanno riguarda- Allocation Rules dell’11 novembre 2010). to: il monitoraggio della regolazione europea (Monitoring Inoltre, in particolare attraverso la task force dedicata alla Report 2010 on CAM and CMP on Selected Interconnection qualità del servizio di cui l’Autorità italiana ha la co-chair, nel Points, del febbraio 2011) ai sensi del regolamento (CE) corso del 2010 ha pubblicato un importante contributo per lo 1775/2005; il monitoraggio delle Linee guida ERGEG sulle pro- sviluppo di una politica europea delle smart grids. Con il docu- cedure per le Open Season (Monitoring Report 2010 on the mento Position Paper on Smart Grids – an ERGEG Conclusion Compliance with the Guidelines of Good Practice of Open Paper del 10 giugno 2010, l’ERGEG ha fornito ai decisori poli- Season Procedures, del dicembre 2010); il monitoraggio degli tici europei e nazionali una serie di raccomandazioni e conclu- hub europei del gas (Gas Hub Monitoring Report, del dicembre sioni, condivise dai regolatori europei. In particolare, esse 2010); nonché lo studio sulla gestione delle congestioni negli riguardano la definizione stessa di smart grids e dei suoi dri- impianti e nelle reti GNL. vers, le sfide e le opportunità regolatorie, oltre che le priorità Nel 2010 è stato raggiunto un livello soddisfacente di imple- per l’intervento del regolatore in materia. Nell’ottobre 2010, il mentazione delle norme contenute nel Terzo pacchetto ener- 14
1. Indirizzi di politica energetica e rapporti istituzionali gia, relative all’accessibilità e alla tutela dei consumatori; tut- menti utili e hanno elaborato proposte in tema di abuso di tavia resta ancora molto da fare per l’implementazione delle mercato, trasparenza e scambio di informazioni tra regolatori misure previste in tema di povertà energetica, di smart mete- dell’energia e supervisori finanziari. Molte delle raccomanda- ring e di condivisione di good practices, tutti temi oggetto di zioni fornite sono state riprese nella recente proposta della diversi processi di consultazione. Commissione europea di istituzione di un regolamento per l’in- Attraverso le attività del Customer Working Group, i regolato- tegrità e la trasparenza dei mercati, REMIT (pubblicato il 18 ri europei, per tutelare al meglio i clienti finali vulnerabili, dicembre 2010 e illustrato nel dettaglio in questo Capitolo, nel sostengono la necessità di metterli dapprima in condizione di paragrafo “Evoluzione della legislazione europea”), il cui scopo conoscere i propri diritti e di poter scegliere il proprio fornito- è preservare l’integrità del mercato interno dell’energia. re. La trasparenza delle fatture e una procedura di gestione dei Il CEER è anche molto attento alla dimensione internazionale reclami seria e accessibile sono considerati strumenti idonei e opera tramite un gruppo di lavoro specifico, l’International per accrescere il grado di tutela dei clienti finali, nella prospet- Strategy Group, per promuovere la cooperazione internaziona- tiva di un mercato concorrenziale e ben funzionante. Questo le sia tra i regolatori di paesi esterni all’Unione europea, sia tra approccio auspica, in sostanza, l’apertura completa del merca- le associazioni regionali di regolatori a livello mondiale. to e l’eliminazione della regolazione dei prezzi finali. Nell’ambito della cooperazione con il regolatore russo (Federal L’ERGEG ha inoltre contribuito anche quest’anno alla defini- Tariff Service) avviata nel 2009, nell’ottobre 2010 si è tenuto a zione di una struttura condivisa e di una raccolta dati coordi- Bruxelles un incontro bilaterale che ha permesso di rafforzare nata per le Relazioni Annuali che gli Stati membri devono pre- ulteriormente lo scambio di informazioni e le pratiche di rego- sentare annualmente alla Commissione europea, ai sensi delle lazione. Inoltre, è proseguito il dialogo bilaterale fra i regola- disposizioni del Secondo pacchetto energia. Nel dicembre tori europei e i regolatori degli Stati Uniti (nell’ambito della 2010, l’ERGEG ha quindi pubblicato, sulla base delle informa- US-EU Energy Regulators Roundtable, tenutasi a Berlino nel- zioni raccolte, lo Status Review on Energy Regulatory l’ottobre 2010), avviato dal CEER sin dal 2000, e con l’associa- Framework10, in cui viene analizzato lo stato di implementa- zione dei regolatori latino-americani ARIAE (Asociación ibe- zione delle normative, dal punto di vista dei regolatori. Dal roamericana de entitades reguladoras de energia). Si ricorda documento si evince come i principali ostacoli alla creazione di infine che, come illustrato più oltre, il CEER collabora anche un mercato europeo integrato, evidenziati dalla scarsità di con l’associazione MEDREG (Association of the Mediterranean benefici a vantaggio dei consumatori, siano a tutt'oggi indivi- Regulators for Electricity and Gas) e con le istituzioni regolato- duabili nell’eccessiva concentrazione del mercato all’ingrosso rie della Energy Community del Sudest Europa. nel settore elettrico e in quello del gas naturale, nel persistere di prezzi regolati che distorcono la concorrenza e nella scelta Forum di Firenze, di Madrid e di Londra di soluzioni di unbundling ancora inadeguate per accrescere i livelli di concorrenza e di sviluppo delle infrastrutture. Secondo Il 19° Forum europeo della regolazione dell’energia elettrica si l’ERGEG molti di questi problemi potrebbero essere superati è tenuto a Firenze il 13 e il 14 dicembre 2010 ed è stato orga- attraverso una celere e completa implementazione del Terzo nizzato, come di consueto, dalla Commissione europea con il pacchetto energia. supporto dell’Autorità italiana. Vi hanno preso parte rappre- Attraverso le attività del Financial Service Working Group, i sentanti della Commissione europea, dei ministeri competenti, regolatori europei si sono impegnati a rimuovere le principali dei regolatori degli Stati membri dell’Unione europea, dei barriere alla concorrenza e alla liquidità, in particolare nelle regolatori della Norvegia e della Svizzera, dei gestori delle reti transazioni finanziarie in ambito energetico. In questo conte- e dei diversi operatori del settore energetico. Al Forum i rego- sto i regolatori europei dell’energia, insieme con quelli dei ser- latori hanno promosso lo sviluppo del market coupling tra il vizi finanziari, hanno fornito alla Commissione europea ele- Mercato infragiornaliero e quello del giorno prima, nel rispet- 10 Il rapporto dell’ERGEG, 2010 Status Review, e i 27 rapporti nazionali inviati dai singoli regolatori sono disponibili sul sito www.energy-regulators.eu. 15
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