Imprese, rischi politici e macroeconomici nel 2020

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Imprese, rischi politici e macroeconomici nel 2020
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Imprese, rischi politici e
macroeconomici nel 2020.

                             RAV E LLI
                             & PAR T N E R S
                             INDEPENDENT ADVISORY FIRM

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Imprese, rischi politici e macroeconomici nel 2020
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Unione Europea VS Gran Bretagna. Ci sarà l’accordo commerciale?
Un grande rischio per l’economia europea e mondiale è quello di un non
raggiungimento di un accordo tra la Gran Bretagna di Boris Johnson e l’Unione
Europea. Noi riteniamo che ci sarà l’accordo commerciale, soprattutto perché
L’Unione Europea e l’UK producono un grande surplus commerciale, generando
molteplici vantaggi per ambedue le parti. Tuttavia, ci sono dei rischi al fine di
raggiungere un accordo favorevole, questo poiché sul tavolo ci sono richieste
importanti, tra cui quella di escludere completamente dai dazi le merci britanniche
(richiesta dell’UK) e quella di non modificare le norme dell’UE in materia di lavoro
ed ambiente (richiesta da parte della Francia).
L’Europa, inoltre, dovranno trattare della Brexit sapendo di avere come controparte il
Partito Conservatore, con poche possibilità di ritorno da parte del Partito Labourista.
I leader uscenti, infatti, hanno annunciato un periodo di riflessione dovuto alla pesante
sconfitta elettorale subita di recente.

Caduta del governo in Italia e ritorno di Matteo Salvini.
Dopo un tentativo di innescare le elezioni anticipate in agosto e di essersi ritrovato
chiuso fuori dal suo incarico, il leader della Lega si trova al primo posto nelle proiezioni
di voto odierne.

                   Figura 1 - Proiezioni di voto al 23 Dicembre, Fonte La7.

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La coalizione tra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico, che ha preso il potere
quattro mesi fa, si sta dimostrando inefficace nel proporre nuove politiche in contrasto
a quelle delle Lega. La sconfitta per la sinistra nella sua roccaforte dell'Emilia-
Romagna e in Umbria, insieme alle frammentazioni politiche riconducibili a Italia Viva
(di Matteo Renzi) e alle 6000 Sardine (movimento che potrebbe trasformarsi in
Partito), potrebbe creare delle fratture insanabili all’interno del Governo, portando
l’Italia alle elezioni.

Rielezione di Trump come Presidente degli Stati Uniti d’America.
Secondo Ravelli & Partners, il Presidente Donald Trump verrà rieletto il prossimo
anno. Tralasciando il problema impeachment che deve passare al Senato (a
maggioranza Repubblicana), probabilmente la vittoria di Trump sarà anche maggiore
rispetto a quella del 2016 contro Hillary Clinton, questo per vari motivi:
   a) Situazione finanziaria degli americani in costante aumento.
   b) Tasso di disoccupazione ai minimi da 50 anni, attualmente al 3,6 %.
   c) Guadagni del mercato azionario durante il mandato di Trump.

Figura 2 Andamento del tasso di disoccupazione degli Stati Uniti, Fonte Trading Economics.

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Rischio recessione globale.
Nonostante i rischi provenienti dall’andamento negativo di alcuni indicatori, tra cui:
   a) Tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina.
   b) Gestione della Brexit.
   c) Calo della produzione manifatturiera ed industriale europea.
   d) Contrazione della crescita da parte della Cina ed India.

Riteniamo che non ci sarà una recessione nel 2020, soprattutto perché la fiducia tra i
consumatori statunitensi è rimasta sorprendentemente alta. Nell’ultimo sondaggio
condotto dall’Università del Michigan, l’indice è stato rivisto a 99,3 punti (a Novembre
2019 era pari a 96,8). Ci aspetteremo quindi un ulteriore ribasso del tasso di
disoccupazione negli Stati Uniti.

Mercato azionario.
Secondo le nostre previsioni, il mercato azionario statunitense continuerà a salire
durante la prima metà dell’anno, raggiungendo nuovi massimi storici. Tuttavia, con
l’avvicinarsi delle elezioni politiche in estate, il mercato inizierà a percepire una
maggiore volatilità. Quando il clima politico americano inizierà ad infiammare l’arena
pubblica, vedremo una correzione nell’andamento delle borse mondiali. Tale evento
probabilmente condizionerà anche la campagna politica, venendo percepito in modi
diversi dai repubblicani e dai democratici. Dopo le elezioni, tuttavia, il mercato
azionario dovrebbe riprendere il suo naturale corso.

Figura 3 - Andamento Indice S&P 500.
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Rallentamenti dell’economia cinese.
Le insolvenze sul debito societario cinese hanno raggiunto un nuovo record,
raggiungendo la soglia di 18,6 miliardi di dollari. Il debito societario cinese vale,
secondo il Financial Times, circa il 155 % del Prodotto Interno Lordo, quasi il doppio
della media globale. Inoltre, bisogna considerare come il proliferare di debiti poco
trasparenti sia correlato alla nascita di attività parabancarie non regolamentate e
nascoste dalla pubblica informazione (il fenomeno dello shadow banking). Nonostante
questo preoccupante fenomeno, non possiamo parlare di vero e proprio rallentamento
della crescita economica cinese. Il tasso di crescita per il 2020 dovrebbe essere pari o
superiore al 6%. Per il Partito Comunista cinese sotto questa soglia sarà impossibile
scendere. Il nuovo obiettivo sarà supportato dall’aumento del rapporto tra il disavanzo
fiscale e il 3% del PIL, dall’emissione di oltre 424 miliardi di dollari di obbligazioni
locali per sostenere i progetti infrastrutturali delle amministrazioni locali e da una
politica monetaria accomodante, volta a ridurre i costi dei prestiti per consumatori e
imprese.

Figura 4 Crescita del Prodotto Interno lordo della Cina, Fonte TradingEconomics.

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Recupero della crescita economica dell’India.
Non riteniamo possibile, almeno nel breve periodo, un recupero della crescita
economica esponenziale da parte dell’India.

Figura 5 - Crescita del Prodotto Interno Lordo indiano, Fonte: Ministry of Statistics and Programme
Implementation of India.

La crescita del PIL indiano è crollata dall'8% al 4,5% nell'ultimo anno e mezzo, ciò a
causa di gravi problemi nel sistema bancario e finanziario e nel settore immobiliare. Il
governo del Primo Ministro Narendra Modi insiste sul fatto che i guai economici
dell'India sono ciclici, tuttavia non ha un piano credibile per affrontare le sfide. L'India
farà fatica a riguadagnare abbastanza slancio per superare il rallentamento dell’altra
economia emergente: la Cina.

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Conflitto Stati Uniti / Iran.
Le preoccupazioni per un conflitto tra Stati Uniti ed i suoi alleati arabi contro l’Iran
sono aumentate. Le motivazioni che hanno spinto la paura a livelli più alti sono:
   a) Politica di forza effettuata da Trump.
   b) Mosse provocatorie di Teheran, tra cui: abbattimento di un drone americano,
       attacco ad una nave britannica e tentativo di boicottaggio della più grande
       industria petrolifera araba, di proprietà della Saudi Aramco.

Eppure, nonostante la retorica bellicosa, Trump ha mostrato riluttanza a intraprendere
un'azione muscolare. Tutti i protagonisti insistono sul fatto che non vogliono la guerra.
E con l'incombere delle elezioni, Trump ha ancora meno probabilità di volere che
l'America sia coinvolta in un conflitto. Qualsiasi errore di calcolo, tuttavia, rischia di
innescare inavvertitamente una più ampia conflagrazione.

Prezzo del petrolio.
Nonostante l’Arabia Saudita abbia guidato l’OPEC e la Russia in un ciclo di tagli alla
produzione, facendo salire il prezzo oltre i 65 $ al barile, non riteniamo che i prezzi
aumentino ancora di tanto. Questo perché, se fosse così, gli attori all’interno del patto
dovrebbero mantenere la propria quota di produzione, con il regno saudita che si
farebbe carico del taglio più pesante per un periodo prolungato. Cosa molto
improbabile se proiettata su un arco temporale di lungo periodo.
Inoltre, un aumento del prezzo del petrolio non sarebbe ben visto dagli Stati Uniti di
Donald Trump, soprattutto in vista delle elezioni di Novembre 2020.

Figura 6 Andamento del prezzo del petrolio (WTO) nel 2019.
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I leader del sistema di telecomunicazioni 5G.
Il paese leader nelle telecomunicazioni 5G (connettività wireless superveloce, sistema
nervoso dell’Internet of Things) nel 2020 sarà probabilmente la Cina. Basandosi sulle
stazioni 5G installate, la Cina sta battendo sul tempo tutti gli altri paesi. Inoltre,
nonostante la pressione degli Stati Uniti a frenare lo sviluppo cinese, Huawei sta
battendo i competitors nella fornitura di questi servizi. Inoltre, dobbiamo considerare
che le proiezioni di vendita di smartphone 5G di Huawei, Oppo, Xiaomi e altri
produttori cinesi stanno superando di gran lunga Apple, Samsung ed altri importanti
produttori.

Per eventuali informazioni riguardo a questo paper, non esitate a contattarci.

Cordiali saluti,

Mario Ravelli (Managing Partner)
Ravelli & Partners
mario.ravelli@ravelliandpartners.com                                   RAV E LLI
                                                                       & PAR T N E R S
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