IL TERRITORIO DEI PRATI STABILI - PROGETTO INFOPRATI - Prati Stabili della Valle dl Mincio
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PROGETTO INFOPRATI N.2/A PRATI STABILI E AGRICOLTURA IL TERRITORIO DEI PRATI STABILI caratteristiche pedologiche e tecnica colturale
Prati Stabili Prati Stabili e agricoltura e agricoltura caratteristiche caratteristiche IL PROGETTO INFOPRATI pedologiche pedologiche Il progetto INFOPRATI, finan- teristiche del territorio ziato grazie al PSR Lombar- e delle buone pratiche da dia 2014-2020 e promosso implementare per pro- da Promocoop Lombardia, muovere una miglior sal- società di servizio di Confco- vaguardia delle risorse na- operative Lombardia, si inse- turali, mettendo in luce il 2 risce all’interno del progetto 3 forte legame tra l’ambien- integrato d’area “Valorizza- zione dei Prati stabili della te dei prati stabili e l’attivi- Valle del Mincio” e ha lo spe- tà agricola; cifico obiettivo di diffondere • valorizzare le filiere informazioni e buone prati- agroalimentari nel loro che alle aziende agricole e alle complesso, supportando cooperative del territorio per l’adozione di sistemi in- promuovere strumenti e mo- dalità innovative per garanti- novativi che permettano re un’ottimale gestione delle da una parte uno stretto monitoraggio dei processi VALORIZZAZIONE risorse naturali da un lato e la valorizzazione delle produzio- produttivi, e la valorizza- ni agroalimentari dall’altro. zione dei prodotti e un’effi- DEL TERRITORIO cace comunicazione verso Sono nello specifico previsti 2 i consumatori dall’altra: in DEI PRATI STABILI principali focus: sintesi, sistemi di tracciabi- • supportare una maggior lità di filiera e strumenti di DELLA VALLE DEL MINCIO conoscenza delle carat- marketing territoriale. Progetto Infoprati - PSR Lombardia 2014-2020 Op. 1.2.01 Progetto Infoprati - PSR Lombardia 2014-2020 Op. 1.2.01
Prati Stabili Prati Stabili e agricoltura e agricoltura caratteristiche caratteristiche pedologiche pedologiche Contesto produttivo Il progetto si inserisce lenni. In questi ecosistemi una specifica serie di pub- practice sulle strategie nell’area dei prati stabili esiste una stretta relazio- blicazioni dal titolo “Prati di valorizzazione delle fi- della Valle del Mincio, in ne fra l’allevamento delle stabili e Agricoltura” in liere agroalimentari, con particolare nei comuni vacche da latte e la per- cui vengono illustrate non particolare riferimento mantovani di Goito, Ro- manenza dei prati stabili. solo le specifiche carat- al tema della tracciabili- verbella, Marmirolo e Por- Le vacche consumano i teristiche ambientali dei tà (blockchain) e al mar- to Mantovano. fieni dei prati e produco- prati, ma anche le prati- keting territoriale (ossia Cosa sono i prati stabili? no le deiezioni che per- che agronomiche ottimali come conferire maggior Si tratta di prati, caratte- mettono il ripristino degli per una loro gestione, in valore ai prodotti grazie rizzati da specie erbacee elementi. Di conseguen- connessione con le pro- ad una più efficace co- spontanee, generalmente za, una eventuale contra- duzioni agro-zootecniche municazione verso i con- graminacee, che non ven- zione degli allevamenti del territorio. sumatori affiancando alla gono mai avvicendati con comporterebbe anche la promozione dei prodotti altre colture, non avviene riduzione delle superfici Parallelamente sono sta- anche tutta una serie di l’aratura o l’erpicatura, a prato. Esiste quindi uno te create altre due serie informazioni sul territorio ma unicamente lo sfalcio stretto connubio tra prati di pubblicazioni dal titolo di origine). e una eventuale concima- e zootecnia che va tutela- “Tracciabilità di filiera” e 4 zione naturale. Questa to e salvaguardato. 5 “Marketing territoriale” Questa pubblicazione è il gestione permane per de- in cui vengono illustrati primo numero della serie cenni, secoli ed anche mil- A tal fine è stata creata strumenti e condivise best “Prati stabili e Agricoltura”. Progetto Infoprati - PSR Lombardia 2014-2020 Op. 1.2.01 Progetto Infoprati - PSR Lombardia 2014-2020 Op. 1.2.01
Prati Stabili Prati Stabili e agricoltura e agricoltura caratteristiche pedologiche INQUADRAMENTO IN NUMERI caratteristiche pedologiche Il paesaggio dei prati stabili occupa una porzione del territorio provinciale I prati stabili, nei quattro Comuni considerati, occupano oltre 4.600 ettari, pari mantovano, che va dalla città di Mantova e arriva fino ai piedi delle colline mo- in media al 25% dei territori agricoli comunali. È Marmirolo il comune con la reniche, seguendo il percorso del fiume Mincio verso Nord. I quattro Comuni più alta percentuale di prati stabili su superficie comunale (47%), e insieme a della provincia di Mantova, che ospitano questo paesaggio agrario e che fanno Goito ospita oltre l’80% dei prati permanenti dell’area. In queste zone quasi la parte del Progetto Integrato d’Area “Valorizzazione del territorio dei Prati Sta- metà delle aziende agricole si dedica all’allevamento; si tratta di quote molto bili della Valle de Mincio”, sono: Goito, Marmirolo, Porto Mantovano e Rover- significative se confrontate con la media di provincia, dove neanche un terzo bella; tali Comuni occupano il 9,5% della superficie provinciale e i loro territori delle aziende pratica allevamento. In particolare nei due Comuni in cui si trova sono confinanti. l’80% dei prati stabili, Goito e Marmirolo, si concentra anche il 75% degli alle- vamenti vaccini dell’area. Tale dato mette in luce lo stretto legame tra l’attività I quattro Comuni agricolo-zootecnica e il paesaggio dei prati stabili, legame la cui origine può essere rintracciata nelle caratteristiche pedologiche di questo territorio, che della provincia di influenzano in maniera significativa l’agricoltura di quest’area. Mantova, che fanno 6 7 parte del Proget- to Integrato d’Area “Valorizzazione del territorio dei Prati Stabili della Valle de Mincio”, sono: Goito, Marmirolo, Porto 4600 47% Mantovano e Ro- GlI ettari occupati La percentuale di pra- verbella dai Prati Stabili ti stabili nel comune di nei 4 Comuni Marmirolo Progetto Infoprati - PSR Lombardia 2014-2020 Op. 1.2.01 Progetto Infoprati - PSR Lombardia 2014-2020 Op. 1.2.01
Prati Stabili Prati Stabili e agricoltura e agricoltura caratteristiche caratteristiche pedologiche pedologiche Carta di localizzazione dei prati stabili 8 9 Progetto Infoprati - PSR Lombardia 2014-2020 Op. 1.2.01 Progetto Infoprati - PSR Lombardia 2014-2020 Op. 1.2.01
Prati Stabili Prati Stabili e agricoltura e agricoltura caratteristiche pedologiche CARATTERISTICHE caratteristiche pedologiche PEDOLOGICHE L’agricoltura dipende interamente dal bonati di calcio, vi si trovano depositi suolo, risulta dunque importante co- ghiaiosi nel substrato e nelle zone più noscere le caratteristiche del suolo in vicine al fiume Mincio la falda risulta cui si svolge o si intende svolgere l’at- molto superficiale, con la possibile tività agricola, per comprendere quali presenza anche di strati torbosi. Que- coltivazioni sono più adatte e come è ste caratteristiche pedologiche comu- meglio gestirle. Considerando il terri- ni ai due pedo-paesaggi comportano torio proprio dei prati stabili si indivi- degli effetti sull’attività agricola che duano due pedo-paesaggi principali, si svolge in tali territori, per meglio che determinano le caratteristiche comprenderli occorre considerare la pedologiche dei suoli di quest’area. Il Capacità d’uso dei suoli, ovvero un’in- 10 primo pedo-paesaggio è un’area piut- terpretazione delle informazioni pe- 11 tosto ampia che coincide con la gran- dologiche che permette di identificare de e antica Valle Terrazzata del Min- i suoli agronomicamente più pregiati cio, delimitata dalle evidenti scarpate e maggiormente adatti all’attività agri- e prossima all’asta del fiume (località cola. Il concetto centrale della Land di Soave, Marmirolo, Pozzolo e par- Capability si riferisce alle limitazioni te del territorio di Goito); all’interno che il suolo presenta nei confronti di quest’area, nelle zone più vicine al di uso agricolo generico. La capacità fiume, si trovano aree di Valle Alluvio- d’uso dei suoli è un metodo di valuta- nale recente. Il secondo pedo-paesag- zione del territorio che si basa su una gio interessa invece i territori dell’Al- classificazione in classi e sottoclassi: le ta Pianura Ghiaiosa pedecollinare e classi vengono designate da un nume- coincide con la parte settentrionale ro romano, il cui incremento indica il dei comuni di Goito e Roverbella. No- progressivo aumento dei fattori limi- nostante queste due aree siano state tanti e la riduzione delle scelte d’uso originate da fenomeni diversi, i suoli possibili. I suoli delle prime quattro qui presenti hanno le seguenti carat- classi sono adatti all’attività agricola, teristiche: sono generalmente poco pur presentando limitazioni crescenti; profondi e con ridotta presenza di car- quelli dalla V alla VII classe non sono Progetto Infoprati - PSR Lombardia 2014-2020 Op. 1.2.01 Progetto Infoprati - PSR Lombardia 2014-2020 Op. 1.2.01
Prati Stabili e agricoltura CAPACITÀ D’USO DEI SUOLI caratteristiche pedologiche adatti all’agricoltura, ma al pascolo e li con severe limitazioni che riducono alla forestazione. Infine, i suoli dell’VIII la scelta delle colture e/o richiedono classe sono inadatti all’attività agricola particolari pratiche di conservazione, La metodologia, denominata Land Capability Classification (L.C.C.), è nata nel e sono adatti esclusivamente al man- costanti e di difficile attuazione; men- 1961 su proposta del Soil Conservation Service del Dipartimento dell’agricoltu- tenimento dell’ambiente naturale. Le tre la quarta classe è costituita da quei ra statunitense (Klimgerbiel e Montgomery, 1961) e pensata inizialmente come sottoclassi individuano invece il tipo suoli con limitazioni molto forti che strumento afferente al programma per il controllo dell’erosione del suolo negli di limitazione e sono identificate dalle restringono la scelta delle colture e/o Stati Uniti. Successivamente si è arricchita di indicazioni rispetto al grado e tipo lettere s, w, e, in base al tipo di limita- richiedono una gestione molto accu- di limitazioni all’utilizzazione delle terre. zione presente: s per limitazioni lega- rata mediante tecniche agricole com- te a caratteristiche negative del suolo; plesse, continue e onerose, inoltre le w per limitazioni legate al drenaggio; produzioni possono risultare mode- e per limitazioni legate alla pendenza. ste nonostante gli input forniti. In que- La maggior parte dei suoli dei territori sto territorio non sono presenti suoli comunali di Goito, Marmirolo, Porto di prima classe, i più pregiati. La limi- 12 Mantovano e Roverbella (49%) rien- tazione più diffusa è quella legata ai tra nella III classe di capacità d’uso del caratteri del suolo (s): scarsa profon- suolo, mentre la seconda posizione dità utile o presenza di scheletro ne- per frequenza è la IV classe (31%). La gli orizzonti superficiali e abbondante terza classe è costituita da quei suo- pietrosità. La maggior parte dei suoli dei territori comu- nali di Goito, Marmirolo, Porto Mantovano e Ro- verbella (49%) rientra nella III classe di capacità d’uso del suolo Progetto Infoprati - PSR Lombardia 2014-2020 Op. 1.2.01 Progetto Infoprati - PSR Lombardia 2014-2020 Op. 1.2.01
Prati Stabili e agricoltura caratteristiche pedologiche Carta della Capacità 14 d’uso dei suoli 15 Progetto Infoprati - PSR Lombardia 2014-2020 Op. 1.2.01 Progetto Infoprati - PSR Lombardia 2014-2020 Op. 1.2.01
Prati Stabili e agricoltura caratteristiche pedologiche Da ciò deriva che le caratteristiche pedologiche dei suoli agricole complesse; infatti bisogna considerare che nell’area della Valle del Mincio li rendono poco adatti ai non vengono richiesti interventi onerosi di lavorazio- seminativi, ma più adatti allo sviluppo delle colture fo- ne, si parla appunto di colture in regime sodivo, ovvero raggere. Di conseguenza in questa zona si è sviluppato non sono necessarie le lavorazioni principali del suo- il paesaggio agrario dei prati stabili, portando alla cre- lo per la preparazione del letto di semina (aratura), la azione di un sistema agricolo-zootecnico, in cui i terre- superficie del terreno è permanentemente coperta dal ni sono investiti costantemente con specie foraggere, i cotico erboso destinato all’alimentazione del bestiame prati stabili, il cui prodotto viene tagliato e raccolto per e la tecnica colturale risulta abbastanza semplice. Inol- essere somministrato agli animali come fieno o erba tre, a differenza delle colture arative, risentono meno fresca. Nonostante l’avvento della meccanizzazione e della presenza della falda troppo alta e di ristagni d’ac- delle moderne tecniche agronomiche, che potrebbe- qua, entrambe caratteristiche dei pedo-paesaggi dei ro consentire il passaggio a colture arative, la stretta prati stabili della Valle del Mincio. 16 relazione fra allevamento e prati stabili, ne consente la permanenza grazie ai reciproci vantaggi apportati. Infatti le vacche da latte consumano i fieni dei prati e producono deiezioni che praticamente durante tutto l’anno possono essere distribuite sui prati, consenten- do il ripristino degli elementi e la valorizzazione degli effluenti come fertilizzanti. Inoltre le aziende agricole che decidono di mantenere i prati stabili sono in grado di superare quelle limitazioni all’attività agricola dovute alle caratteristiche del suolo, che comportano tecniche Progetto Infoprati - PSR Lombardia 2014-2020 Op. 1.2.01 Progetto Infoprati - PSR Lombardia 2014-2020 Op. 1.2.01
Prati Stabili Prati Stabili e agricoltura e agricoltura caratteristiche pedologiche TECNICA COLTURALE caratteristiche pedologiche DEI PRATI STABILI La tecnica colturale di gestione dei preparazione del letto di semina, in alla fitta presenza di apparati radicali produzione, dall’altro per mantenere prati stabili risulta abbastanza sempli- quanto il cotico erboso copre la su- delle piante erbacee, che attraverso quell’azione positiva sulla struttura ce, con la richiesta di pochi fattori pro- perficie del terreno permanentemen- azioni dirette e indirette, specialmen- del suolo, con conseguente maggio- duttivi e input energetici. Le operazio- te, generando importanti benefici per te nei primi strati superficiali del suo- re fertilità agraria. In particolare nella ni colturali annuali da effettuare per il sistema del suolo. L’assenza di lavo- lo, predispongono il suolo per la sua tecnica colturale dei prati sono due le una corretta gestione dei prati sono: razione e la concomitante presenza di evoluzione verso una sempre maggio- operazioni, che vanno gestite nel mi- erpicatura e rullatura primaverile, fer- un cotico erboso permettono al suolo re fertilità agraria. gliore dei modi per ottenere i risultati tilizzazione con deiezioni organiche di raggiungere un’ottima struttura, ov- Pur avendo, come si è detto, una appena citati (produzione e struttura (soprattutto letame bovino), irrigazio- vero un carattere fisico del suolo, che tecnica colturale costituita da poche suolo), lo sfalcio e la concimazione; in- ni a scorrimento nel periodo estivo, consente una serie di funzioni positi- operazioni, la gestione dei prati sta- fatti non richiedendo il dissodamento lo sfalcio dell’erba e le operazioni di ve tipiche del prato (per esempio stoc- bili deve essere accurata, da un lato i prati stabili sono mantenuti esclusi- 18 fienagione. Come già detto i prati sta- caggio del Carbonio, protezione delle per mantenere una adeguata quan- vamente grazie a queste due opera- 19 bili non necessitano di aratura per la acque). Tale struttura si realizza grazie tità e una continuità nel tempo della zioni. Progetto Infoprati - PSR Lombardia 2014-2020 Op. 1.2.01 Progetto Infoprati - PSR Lombardia 2014-2020 Op. 1.2.01
Prati Stabili Prati Stabili e agricoltura e agricoltura SFALCIO caratteristiche caratteristiche pedologiche pedologiche Come da tradizione, avvalorata da studi scientifici, un numero di sfalci annuali vaguardare le gemme basali e ottenere un ricaccio più pronto dopo lo sfalcio, pari a 5 consente di avere un prodotto foraggero sia di elevata quantità sia si consiglia di regolare la falciatrice a un’altezza di taglio non inferiore a 5-7 cm. di buon valore nutritivo, inoltre consente di limitare possibili variazioni nella L’utilizzo delle falcia-condizionatrici, che schiacciano e a sfibrano gli steli del composizione floristica dell’ecosistema prato, variazione che potrebbe causare foraggio, rende più rapida e omogenea la fase di essiccazione tra foglie e steli. un peggioramento della produzione. Di norma i tagli iniziano nel mese maggio Si riducono così del 30-50% i tempi di permanenza del foraggio in campo e la e sono distanziati 30-40 giorni in funzione dell’andamento meteo stagionale; sua esposizione alle intemperie, ottenendo sensibili diminuzioni delle perdite mediamente occorrono dai 3 ai 4 giorni di tempo favorevole per completare meccaniche e di valore nutritivo. Da evidenziare come il primo taglio sia quello l’essiccazione in campo, per cui si consiglia di iniziare le operazioni di sfalcio as- maggiormente produttivo nell’area dei prati stabili del Valle del Mincio e con- sicurandosi di avere previsioni meteorologiche positive per almeno due giorni sente di raccogliere circa il 40% dell’intero prodotto annuo. successivi al taglio. Per limitare l’imbrattamento del foraggio con la terra, sal- 20 21 Progetto Infoprati - PSR Lombardia 2014-2020 Op. 1.2.01 Progetto Infoprati - PSR Lombardia 2014-2020 Op. 1.2.01
Prati Stabili Prati Stabili e agricoltura e agricoltura caratteristiche pedologiche CONCIMAZIONE CONCIMAZIONE ERPICATURA E RULLATURA caratteristiche pedologiche Per quanto riguarda la concimazio- Accanto a sfalcio e concimazione, le al- ne, nei prati stabili costituisce uno tre pratiche colturali tipiche della con- strumento di riequilibrio floristico duzione dei prati stabili, che si consiglia e produttivo; infatti consente di au- di effettuare per i benefici che apporta- mentare la produzione e modificare no, sono: l’erpicatura e la rullatura. Per gli equilibri tra le essenze floristiche la prima si prevede l’utilizzo di un erpi- per favorire specie più utili ai fini ce a denti fissi o a maglie e i vantaggi foraggeri, sostenendo la ripresa e il ottenuti con questa operazione sono: ricaccio delle piante. In particolare distribuzione migliore del letame sulla occorre considerare che un’abbon- superficie, la rimozione di una parte danza di azoto favorisce le grami- della vegetazione ormai devitalizzata nacee. Data la diffusa presenza di che si accumula sul terreno, e infine il 22 allevamenti nella zona è il letame il sostegno all’accestimento delle grami- 23 principale concime organico utiliz- nacee. La rullatura è da svolgere in pri- zato. Una concimazione adeguata, mavera e comporta due benefici princi- ovvero che apporti una quantità pali: la stimolazione dell’accestimento di concime corrispondente a quel- delle graminacee e il miglioramento del le che sono state le asportazioni contatto delle radici con il suolo, grazie avute con la produzione dell’anno alla compressione del terreno solleva- precedente, risulta essere la scelta to dal gelo invernale. migliore per garantire la produt- Considerando nel complesso la gestio- tività dei prati e, considerando un ne dei prati stabili, qualora una porzio- aspetto ambientale, per essere in ne del prato sia degradata si consiglia linea con i limiti della direttiva Nitra- di effettuare il ripristino tramite trase- ti. Riguardo invece all’apporto di fo- mina diretta di un miscuglio di semi di sforo e potassio, esso è in funzione piante adatte, oppure di ritardare uno della dotazione del terreno: in caso sfalcio in modo da consentire alle spe- sia scarsa, si effettueranno distribu- cie presenti di avere il tempo di produr- zioni annuali o periodiche, calcolate re e disperdere il seme. sulla base delle asportazioni e delle precedenti reintegrazioni. Progetto Infoprati - PSR Lombardia 2014-2020 Op. 1.2.01 Progetto Infoprati - PSR Lombardia 2014-2020 Op. 1.2.01
Prati Stabili Prati Stabili e agricoltura e agricoltura caratteristiche pedologiche FIENAGIONE caratteristiche pedologiche sia per quantità di foraggio raccol- Il processo di fienagione si com- to a parità di superficie, sia per una pone di diverse fasi: taglio e più elevata capacità di lavoro (mi- condizionamento, rivoltamento, nor numero di passaggi). Nel primo andanatura e raccolta in balle. taglio si può arieggiare il foraggio Come abbiamo visto, per il taglio mediamente dopo 6-8 ore dallo i due elementi da considerare per sfalcio e nel secondo taglio è possi- mantenere in buono stato il prato bile anticipare di qualche ora. e garantire un buon livello di pro- Una volta riunito in andane, il fie- duzione sono il meteo e l’altezza no può essere raccolto, in partico- del taglio, ma anche per il resto lare il costo e la mancanza di ma- delle operazioni di fienagione ci nodopera, unitamente alla facilità sono degli accorgimenti da con- di trasporto delle rotoballe, hanno siderare per ridurre al minimo le 24 fatto propendere da tempo verso 25 perdite di produzione. Dopo lo l’utilizzo della rotoimballatrice. In- sfalcio, l’erba fresca viene lascia- fatti la raccolta tramite rotoimballa- ta sul campo per l’essiccazione trice può essere gestita da un solo naturale compiuta dal sole e dal operatore e la capacità di lavoro è vento, per facilitare questa ope- elevata; inoltre la possibilità di man- razione si può intervenire mecca- tenere in campo le rotoballe per nicamente: dapprima utilizzando qualche tempo e la facilità di ma- il voltafieno, per rivoltare lo stra- nipolazione con caricatori a forca to quando il contenuto di acqua consentono di organizzare meglio il è sceso al 50-60% e avere così un trasporto del prodotto, soprattutto essiccamento omogeneo; poi con da appezzamenti distanti dal centro il ranghinatore per restringere in aziendale. Quindi l’utilizzo di una andana il foraggio quasi secco in macchina rotoimballatrice porta modo da diminuire il riassorbi- questi vantaggi: investimenti con- mento notturno e/o asciugare il tenuti, elevate capacità di lavoro, terreno scoperto su cui rivolta- manodopera ridotta, efficienza nei re l’andana. Un altro vantaggio trasporti delle rotoballe, possibilità dell’impiego del ranghinatore è di posticipare di qualche giorno la favorire la raccolta del foraggio Progetto Infoprati - PSR Lombardia 2014-2020 Op. 1.2.01 Progetto Infoprati - PSR Lombardia 2014-2020 Op. 1.2.01
Prati Stabili e agricoltura caratteristiche pedologiche raccolta delle rotoballe dal campo e infine elevata superficie lavorata per unità di manodopera. L’utilizzo della rotoimballatrice comporta però anche alcuni svantaggi: possibile diminuzione della qualità del foraggio, difficoltà di stoc- caggio in fienili tradizionali e maggiore rigidità per quanto riguarda l’umidità di raccolta del foraggio. Bisogna sottolineare che dopo l’imballatura è sempre bene provvedere al più presto possibile al ritiro delle rotoballe dai prati, sia perché possono presentarsi delle precipitazioni, che seppur minime possono umidificare di nuovo il prodotto e causare ammuffimenti degli strati superfi- ciali, sia perché la loro permanenza, accompagnata dal passaggio con la trat- trice e rimorchi in tempi successivi, può rovinare il ricaccio e il cotico erboso. Il fieno imballato deve essere stoccato in luoghi riparati; nel caso di raccolta di partite di fieno con qualità differenti conviene sempre stoccare le rotoballe in modo da saperle riconoscere e poterle utilizzare per le categorie di animali più opportune (fieno di qualità inferiore per gli animali non in produzione come manze e vacche in asciutta). 26 Progetto Infoprati - PSR Lombardia 2014-2020 Op. 1.2.01 Progetto Infoprati - PSR Lombardia 2014-2020 Op. 1.2.01
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