ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO - Via S. Miceli n. 400 - 88046 Lamezia Terme (CZ)
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ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO Via S. Miceli n. 400 - 88046 Lamezia Terme (CZ) PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA ex art.1, comma 14, Legge n. 107 del 13.07.2015 anni scolastici di riferimento 2016/2017, 2017/2018 e 2018/2019 approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 15 gennaio 2015 aggiornato in data 30 ottobre 2017 Sito web: www.itglamezia.gov.it - e-mail: cztl040008@istruzione.it Posta certificata: cztl040008@pec.istruzione.it – codice fiscale 02576690792 cod. meccanografico CZTL040008 0
INDICE Sezione 1 Priorità strategiche pag. 5 Capitolo 1.1 Indicazioni generali pag. 5 1.2 Normativa di riferimento pag. 7 1.3 Dal POF al PTOF pag. 9 1.4 Linee d’indirizzo del D.S. pag. 10 Sezione 2 Descrizione dell’ambiente di riferimento e delle risorse disponibili pag. 15 Capitolo 2.1 Analisi del contesto e dei bisogni del territorio pag. 15 2.2 Identità della scuola – l’offerta formativa pag. 18 ORGANIGRAMMA DELL’ISTITUTO pag. 12 2.2.1 Area d’istruzione generale pag. 18 2.2.2 Indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio pag. 19 Corso serale – Istruzione degli Adulti pag. 20 2.2.3 Indirizzo Chimica, Materiali e Biotecnologie pag. 21 2.2.4 Indirizzo Logistica e Trasporti pag. 23 2.3 Risorse professionali e risorse strutturali pag. 24 2.4 Risorse strutturali pag. 25 Sezione 3 Identità strategica pag. 26 Individuazione delle priorità del R.A.V. pag. 27 Capitolo 3.1 Integrazione delle priorità per l’a.s. 2017/18 pag. 28 3.2 Azioni di miglioramento previste pag. 30 Sezione 4 Progettualità curriculare, extracurriculare, educativa e organizzativa Offerta formativa prevista nel triennio di riferimento pag. 33 L’identità degli Istituti Tecnici – profilo educativo, culturale e professionale – PECUP pag. 34 Capitolo 4.1 Traguardi attesi in termini di competenze e obiettivi di apprendimento specifici dell’indirizzo di studio, comprensivi della quota di autonomia e opzionale pag. 35 4.2 Iniziative di arricchimento e ampliamento curriculare e attività di alternanza scuola/lavoro pag. 41 4.3 Azioni della scuola in relazione ai Bisogni Educativi Speciali pag. 52 4.4 Linee metodologiche e modalità di monitoraggio delle attività anche in termini di orientamento degli studenti nella prosecuzione del percorso di studi e/o nell’inserimento occupazionale. pag. 57 4.5 Criteri e modalità di verifica e valutazione delle competenze degli alunni/studenti pag. 59 - GRIGLIA DI VALUTAZIONE pag. 62 - TABELLA DEI CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA pag. 64 1 Istituto Tecnico Tecnologico di Lamezia Terme – www.itglamezia.gov.it
- SCHEDA PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO E FORMATIVO PER L’A.S. 2017/18 pag. 65 - TABELLA DI PREMIALITA’ pag. 66 Capitolo 4.6 Il fabbisogno di organico e delle attrezzature e infrastrutture materiali pag. 68 Sezione 5 Le scelte di carattere organizzativo-finanziario pag. 74 Capitolo 5.1 Modello organizzativo per la didattica pag. 74 5.2 Articolazione degli uffici e modalità di rapporto con l’utenza pag. 77 5.3 Reti e Convenzioni attivate per la realizzazione di specifiche iniziative pag. 78 5.4 Piano di formazione del personale docente e ATA pag. 79 5.5. Le scelte finanziarie pag. 83 Sezione 6 Monitoraggio del PTOF pag. 84 Capitolo 6.1 Verifica degli obiettivi raggiunti in relazione alle priorità fissate pag. 84 6.2 Verifica dell’efficacia delle attività di ampliamento /arricchimento curricolare proposte pag. 85 6.3 Utilizzo dell’organico dell’autonomia in termini di efficienza pag. 85 6.4 Valutazione complessiva del processo in atto pag. 86 Allegati - Patto di corresponsabilità educativa; - Regolamento d’Istituto; - P.A.I. – Piano annuale per l’Inclusione - Progetto di Alternanza Scuola/Lavoro Link sul sito web dell’Istituto Tecnico Tecnologico 2 Istituto Tecnico Tecnologico di Lamezia Terme – www.itglamezia.gov.it
Il presente Piano Triennale dell’Offerta Formativa, relativo all’Istituto Tecnico Statale, settore Tecnologico di Lamezia Terme, ex Istituto Tecnico per Geometri, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”. Il piano rappresenta lo spazio progettuale nel quale le scuole definiscono la propria visione strategica. Esso è stato elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico con proprio atto di indirizzo prot. 1972 del 21 settembre 2015. In particolare il Collegio dei Docenti ha individuato nell’incontro del 14.10.2015 il gruppo per la stesura del piano costituito dai collaboratori del Dirigente, dalle Figure Strumentali e dal gruppo che si è occupato della stesura del Rapporto di Autovalutazione; nei successivi collegi dei docenti il gruppo della stesura del piano ha ricevuto indicazioni portando nel contempo in evidenza i risultati della stesura, garantendo così la partecipazione di tutta la componente docente. Il piano è stato redatto tenendo conto delle indicazioni delle Componenti del mondo della scuola, degli Organi Sindacali e degli Ordini Professionali. Il Piano, prima dell’approvazione, è stato presentato alla componente sindacale della scuola. Le tappe principali del lavoro per la stesura del piano sono: 1. Organizzazione di gruppi di lavoro in seno ai Dipartimenti per lo studio del Rapporto di Autovalutazione e per individuare modifiche da apportare al nuovo RAV 2. Attività del Gruppo del PTOF: - in data 23.10.2015: incontro con gli Ordini Professionali degli Ingegneri, Architetti, Agronomi e Geometri in occasione della sottoscrizione della Convenzione per le attività di Alternanza Scuola Lavoro e orientamento in uscita - in data 27.10.2015 e 30.10.2015: incontro con i gruppi di lavoro presenti all’interno della scuola, con la Rappresentanza Studentesca di Istituto e con i genitori presenti in occasione delle votazioni per i rappresentanti nei Consigli di Classe; - relazione sui lavori all’interno del Collegio dei docenti del 26.11.2015 - in data 11.12.2015: incontro con le organizzazioni sindacali interne per discutere sul fabbisogno dell’organico del personale docente e ATA e dei laboratori - in data 16.12.2015 e 22.12.2015: stesura del Piano dell’offerta formativa triennale - in data 08.01.2016 e 13.01.2016: stesura del Piano e incontro con le rappresentanze sindacali Il piano è stato approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 15 gennaio 2015, Delibera n. 2 del Verbale n. 274 del 15.01.2015 ed è stato inserito nel sito istituzionale della scuola per darne ampia pubblicità e informativa ai docenti, alle famiglie, agli alunni e a tutti gli stakeolders. Il piano è stato pubblicato nel portale unico dei dati della scuola ed è disponibile nel portale “Scuola in chiaro” del MIUR. Tenuto conto del fatto che le scuole possono, entro la fine di ottobre di ogni anno compreso nel triennio di riferimento, rivedere il PTOF, esso viene revisionato e ripubblicato, e le relative integrazioni illustrate all’interno del Collegio dei docenti del 28.10.2016. Con delibere del Collegio dei docenti e del Consiglio d’Istituto nelle sedute del 30/10/2017, il PTOF viene aggiornato secondo gli orientamenti di cui alla nota MIUR – Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e 3 Istituto Tecnico Tecnologico di Lamezia Terme – www.itglamezia.gov.it
formazione - prot. n. 1830 del 6/10/2017 e del D. Lgs.vo n. 62 del 13/4/2017 “Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato”. Il PTOF viene allineato al Piano di Miglioramento dell’Istituto, revisionato, aggiornato e approvato in Collegio dei docenti nella seduta del 30 ottobre 2017. Si provvede, altresì, all’aggiornamento del Patto Educativo di Corresponsabilità stipulato tra la scuola, la famiglia e lo studente, aggiornandolo con le Linee di orientamento per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo, diramate dal MIUR – Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione – nel mese di ottobre 2017. 4 Istituto Tecnico Tecnologico di Lamezia Terme – www.itglamezia.gov.it
Sezione 1 PRIORITÁ STRATEGICHE 1.1 Indicazioni generali La Legge 107 del 2015 ha tracciato le nuove linee per l’elaborazione del Piano dell’offerta formativa di durata triennale, rivedibile annualmente entro il mese di ottobre di ciascun anno scolastico. L’art.3 del DPR n.275 del 1999 è stato difatti novellato dal comma 14 della legge 107 che ne ha cambiato le modalità di elaborazione, affidando un ruolo preminente al Dirigente Scolastico chiamato a definire al Collegio dei Docenti gli indirizzi per le attività della scuola e per le scelte di gestione e di amministrazione. L’intera progettazione del piano è quindi consegnata nelle mani del Collegio, che ne ha curato l’elaborazione, e la sua approvazione verrà fatta dal consiglio di istituto. Gli atti di indirizzo forniti dal Dirigente Scolastico costituiscono quindi la base da cui partire per la elaborazione del Piano triennale dell’offerta formativa. Il POF – Piano dell’Offerta Formativa – previsto dal DPR n. 275 del 1999 “… è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale della scuola ed esplicita la progettazione curriculare, extra curriculare, educativa ed organizzativa della scuola nella sua autonomia”. Pertanto esso è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi di ed indirizzi di studi determinati a livello nazionale dal DPR n. 88 del 2010; riflette le esigenze del contesto culturale, sociali ed economiche del territorio e comprende e riconosce le varie opzioni metodologiche e valorizza le corrispondenti professionalità. I contenuti si possono stralciare dalla legge 107 del 2015 tenendo in debita considerazione quanto riportato nel DPR n.275 del 1999, che costituisce un valido supporto a sostegno del sistema scolastico autonomo. Infatti, benché la legge 107, al comma 1, intenda dare con la presente “piena attuazione all’autonomia delle istituzioni scolastiche di cui all’articolo 21 della legge 15 marzo 1997, n.59” restano ancora salve le disposizioni stabilite nel regolamento dell’autonomia. In ogni caso è indispensabile tenere presente le finalità del sistema di istruzione previste nella legge 107, che ogni singola scuola dovrà concretizzare per dare appunto piena attuazione all’autonomia, oltre agli obiettivi formativi, indicati nel comma 7, che le scuole dovranno individuare come prioritari. Ne consegue che nel PTOF andrà inserita una cornice di presentazione delle finalità generali che la scuola ha intenzione di perseguire, traendole direttamente dalla legge 107, ma adeguandole al tempo stesso al contesto sociale e culturale di appartenenza. La valutazione in atto nella scuole, iniziata con la stesura del RAV e con il Piano di miglioramento che è parte integrante del PTOF, possono rappresentare piste di azioni per la stesura del documento triennale. Ciò significa che il piano di ogni singola istituzione scolastica potrà trarre le sue finalità generali sia dal comma 1 della legge citata sia dalle risultanze della prima fase di autovalutazione delle scuole eseguita attraverso il RAV. Così prendendo spunto dal comma 1 della legge 107, ciascuna istituzione scolastica potrà impegnarsi per affermare il ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza, innalzare i livelli di istruzione e le competenze delle studentesse e degli studenti, rispettare i tempi e gli stili di apprendimento, contrastare le disuguaglianze socio-culturali e territoriali, recuperare l’abbandono e la dispersione scolastica, realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione ed innovazione didattica, di partecipazione e di cittadinanza attiva, garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo formativo e di istruzione permanente dei cittadini. La scuola è un sistema integrato che si basa su tre aspetti fondamentali: l’autonomia, la valutazione continua, il miglioramento. Solo se l’organizzazione, nei suoi molteplici aspetti, è pienamente autonoma la valutazione dei processi può essere una risorsa affinché la scuola stessa sia poi in grado di programmare la sua azione educativa, attraverso azioni di miglioramento efficaci. 5 Istituto Tecnico Tecnologico di Lamezia Terme – www.itglamezia.gov.it
Miglioramento è il termine generico che da quest’anno viene ancorato al sistema di autovalutazione e quindi al sistema scolastico. Si punta sulla crescita della qualità della scuola incidendo sulle principali dimensioni da considerare, che esprimono il suo carattere di miglioramento e che sono: - gli esiti di apprendimento degli studenti; valutabili, non solo con le prove INVALSI, ma soprattutto con i sistemi di valutazione programmati nel piano educativo e formativo; - le competenze chiave di cittadinanza; per pensare ad una scuola trasparente e responsabile che educhi alla convivenza civile, alla legalità, alle regole, ma anche ad una scuola accogliente e inclusiva, nella quale si crei un ambiente di apprendimento motivante e sereno, dove gli studenti “vivono bene questa loro importante esperienza di vita”; - la valutazione dei risultati a distanza; per considerare che non è tanto importante quello che la scuola realizza e valuta nel proprio operato ma come il capitale umano degli studenti viene valorizzato nella storia successiva, verso la carriera scolastica universitaria e verso il collocamento nel mondo del lavoro. L’obiettivo complessivo di risultato è quello di creare, per i cittadini, per la società, un servizio scolastico trasparente in cui si riducano le differenze fra aree geografiche o fra scuole della stessa area o fra classi della stessa scuola. Il risultato sociale è quello di proporre un sistema educativo e formativo in continuo miglioramento capace di garantire alla società un servizio equo, leggibile e trasparente. Il miglioramento è un processo che esprime in termini di qualità l’autonomia della scuola ma che, per poterlo realizzare, necessita di continua assistenza dall’esterno per quanto concerne gli strumenti e i metodi necessari per metterlo in atto. Pertanto il piano educativo e formativo, nel suo complesso, deve prevedere precise azioni di analisi del sistema, delle priorità, degli obiettivi e dei traguardi da raggiungere. Occorre quindi passare da una progettazione generica degli obiettivi ad una loro analisi in termini di fattibilità e di misurazione, predisponendo nella progettazione momenti di valutazione intermedi dei risultati di processo che man mano vengono raggiunti, per ottenere poi i risultati finali in termini di traguardi. I cittadini, le famiglie, la società, vogliono una “scuola in chiaro”, dove sia possibile vedere gli obiettivi di miglioramento che vuole darsi, in termini di crescita umana e professionale degli studenti che la frequentano – rendicontazione sociale della scuola – Il processo di valutazione, che ha avuto inizio con il Regolamento n. 80 del 2013 che ha affidato all’ INVALSI il compito di organizzare il sistema di valutazione, l’organizzazione del miglioramento e il sistema scolastico dell’autovalutazione e della valutazione esterna, ha lo scopo principale e fondamentale di ottenere il miglioramento della scuola attraverso l’individuazione dei processi di cambiamento e degli strumenti realizzativi del sistema. L’idea importante è quella della valutazione, intesa non solo come un fotogramma della realtà che individua lo stato di fatto del momento ma, partendo da quella immagine, stabilire il cambiamento per ottenere i traguardi di miglioramento che si vogliono raggiungere. Il tutto non si limita solo ad una valutazione certificatoria finalizzata a rilevare i risultati sbagliati, le criticità, i livelli di apprendimento, ma lo scopo più alto è quello di, partendo dai dati di analisi, avere a disposizione processi e strumenti per rimettere la scuola in ritardo al passo dei tempi. La scuola, grazie a questo procedimento di valutazione, diventa trasparente e non si nasconde di fronte ai limiti che emergono dall’analisi (esiti della valutazione della scuola) ma, rispetto a quei limiti, si vuole migliorare ed interviene fissando dei traguardi a breve e medio termine, per rispondere a quanto richiesto dalla società. Il percorso di autovalutazione ha chiesto alla scuola di guardarsi al suo interno per cercare di conoscersi, di conoscere il sistema, di capire i punti di forza e di debolezza, le criticità rispetto all’apprendimento, all’organizzazione, alla gestione, ai servizi. 6 Istituto Tecnico Tecnologico di Lamezia Terme – www.itglamezia.gov.it
In questo contesto, per dare un’azione reale e positiva per la crescita della scuola, è necessario porre alla base di tutto il processo di miglioramento il Rapporto di Autovalutazione dell’Istituto e, seguendo le linee di indirizzo stabilite dal Dirigente Scolastico, con la collaborazione di tutte le parti della scuola e del territorio, costruire il Piano Triennale dell’Offerta Formativa. Sin dall’inizio dell’anno scolastico tutte le componenti della scuola, dal personale docente e non, al gruppo di collaborazione del Dirigente Scolastico, agli alunni, ai genitori, agli enti esterni presenti sul territorio, sono coinvolti in un’azione di cambiamento della nostra scuola. Sono stati predisposti: 1. il Rapporto di Autovalutazione di Istituto che rappresenta l’analisi del funzionamento della scuola e individua le priorità di sviluppo verso cui orientare lo sguardo per garantire il raggiungimento degli obiettivi finali e le azioni di miglioramento 2. la pianificazione del Piano di Miglioramento, da allegare all’Offerta Formativa della scuola, che rappresenta l’individuazione delle azioni che sono state scelte per ottenere i risultati proposti e i traguardi individuati nel RAV 3. le Linee di indirizzo del Dirigente Scolastico per la stesura del piano dell’offerta formativa rivolte al Collegio dei Docenti. 4. il Piano di Potenziamento per stabilire le attività prioritarie da far svolgere ai docenti immessi in ruolo nella fase C: organico di potenziamento. Tutto ciò partendo dagli obiettivi individuati nel comma 7 dell’art. 1 della Legge 107/2015 5. la stesura del Piano Triennale dell’Offerta Formativa dove il Collegio dei Docenti è chiamato a progettare le azioni educative, organizzative e gestionali, tenendo conto dei traguardi, degli esiti e degli obiettivi da raggiungere, anche al fine di individuare il fabbisogno dell’organico dell’autonomia e del fabbisogno delle strutture per raggiungere i risultati previsti. 1.2 Normativa di riferimento La normativa sull’autonomia scolastica Dal 2000 le istituzioni scolastiche, pur facendo parte del sistema scolastico nazionale, hanno una propria autonomia amministrativa, didattica e organizzativa. Operano comunque nel rispetto delle norme generali sull'istruzione emanate dallo Stato. Le istituzioni scolastiche sono dirette da un dirigente scolastico e si avvalgono di un apposito ufficio amministrativo (segreteria) anche per i rapporti con il pubblico. Ogni istituzione scolastica ha un proprio Piano dell'Offerta Formativa (POF), ora PTOF, Piano Triennale dell’Offerta Formativa, che rappresenta il piano di azione educativa e di istruzione della scuola. Le istituzioni scolastiche, per il loro funzionamento, hanno diritto di ricevere fondi dallo Stato e possono anche ricevere risorse finanziarie da Comuni, Province e Regioni o da altri enti e privati. Le norme da cui tutto ciò discende sono le seguenti: -Legge n. 59 del 15.03.1997 “Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione amministrativa” – Capo IV – Art.21 “Autonomia scolastica”; -Decreto Legislativo n. 112 del 31.03.1998 “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59" - artt.138 e 139; -Decreto Presidente Repubblica n. 275 del 15.03.1999 “Regolamento recante norme in materia di Autonomia delle istituzioni scolastiche ai sensi dell'art.21, della legge 15 marzo 1999, n.59”; -Decreto Legislativo n. 107 del 13 luglio 2015. 7 Istituto Tecnico Tecnologico di Lamezia Terme – www.itglamezia.gov.it
Le indicazioni nazionali per gli Istituti Tecnici Dal 1° settembre 2010, per la prima volta nel nostro Paese, entra in vigore la riforma complessiva e simultanea del secondo ciclo di istruzione e formazione. Cambia il volto della scuola secondaria superiore, completamente riorganizzata per offrire un panorama più chiaro per le scelte delle famiglie (6 licei; istituti tecnici suddivisi in 2 settori con 11 indirizzi; istituti professionali suddivisi in 2 settori e 6 indirizzi). Gli istituti tecnici sono riordinati e rafforzati dalla riforma con una nuova identità fondata sull’asse scientifico-tecnologico, che ne esalta il ruolo come scuole dell’innovazione permanente. Individuazione di 2 grandi settori e 11 indirizzi: il settore economico comprende 2 indirizzi, quello tecnologico 9. Il profilo educativo generale e i profili specifici degli indirizzi sono configurati in modo da rispondere efficacemente alle richieste del mondo del lavoro, anche delle libere professioni. Sarà così più facile per gli studenti e le loro famiglie orientarsi nella scelta dei percorsi che condurranno al diploma di istruzione tecnica. Il titolo consente un rapido inserimento nel mondo del lavoro (il diploma indicherà l’indirizzo frequentato e le competenze acquisite) e/o la continuazione degli studi in qualunque facoltà universitaria, oltre che nei percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore, soprattutto in quelli che puntano sulle specializzazioni più richieste nelle aree tecnologicamente avanzate, attivati presso i costituendi istituti tecnici superiori. Tra le novità, la centralità del laboratorio nel processo di apprendimento e lo sviluppo di stage, tirocini e alternanza scuola- lavoro per apprendere in contesti applicativi. -Decreto Presidente Repubblica n. 88 del 15.03.2010 “Regolamento recante norme per il riordino degli Istituti Tecnici a norma dell'articolo 64, comma 4, del DL n.112 del 25.06.2008”, art. 8 comma 3 “Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento” per il primo biennio e Le linee guida per il secondo biennio e il quinto anno, contenute nella Direttiva n. 4 del 16/01/2012. La riforma della scuola per il completamento del processo dell’autonomia scolastica La legge 107/2015, all’art. 1 c. 3 prevede “la piena realizzazione del curricolo della scuola e il raggiungimento degli obiettivi di cui ai commi da 5 a 26, la valorizzazione delle potenzialità e degli stili di apprendimento nonché della comunità professionale scolastica con lo sviluppo del metodo cooperativo, nel rispetto della libertà di insegnamento, la collaborazione e la progettazione, l'interazione con le famiglie e il territorio sono perseguiti mediante le forme di flessibilità dell'autonomia didattica e organizzativa previste dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275”. All’art. 1, comma 7, la legge 107/15 prevede gli obiettivi formativi prioritari che la scuola deve perseguire e, inoltre, fornisce significative indicazioni concernenti alcuni punti qualificanti ed ineludibili che il PTOF deve contenere: -il piano di miglioramento elaborato a seguito dell’autovalutazione (art. 3 DPR 275/99 modificato dall’art. 1, comma 14 Legge 107/15, oltre che dal DPR n. 80/2013; -la programmazione delle attività formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario (art. 1, comma 12 Legge 107/2015); -i percorsi di alternanza scuola-lavoro nella scuola secondaria di secondo grado (art. 1, comma 33 legge 107/2015); -le azioni coerenti con le finalità, i principi e gli strumenti previsti nel Piano nazionale per la scuola digitale (art. 1, comma 57 legge 107/2015); -i fabbisogni dell’organico dell’autonomia (art. 3 DPR 275/1999, modificato dall’art. 1, comma 14 legge 107/2015) in cui si esplicita il fabbisogno delle risorse professionali con cui si intende realizzare quanto dichiarato, tenendo conto della definizione dei vincoli relativi agli organici; -il fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature materiali (art. 3 DPR 275/1999, modificato dall’art. 1 comma 14 legge 107/2015); -l’introduzione di insegnamenti opzionali nel secondo biennio e nel quinto anno delle scuole secondarie di secondo grado, con l’utilizzo delle quote di autonomia e degli spazi di flessibilità (art. 1, comma 28 legge 107/2015). 8 Istituto Tecnico Tecnologico di Lamezia Terme – www.itglamezia.gov.it
Norme di riferimento: -Decreto Presidente Repubblica n. 80 del 28.03.2013 “Regolamento sul sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione” -Direttiva del MIUR n. 11 del 18.09.2014 “Priorità strategiche del Sistema Nazionale di Valutazione per gli anni scolastici 2014/15,2015/16 e 2016/17” -Legge n. 107 del 13.07.2015 “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti” -Nota del MIUR del 21.09.2015 Prot. n. 30549 “Acquisizione del fabbisogno dell'organico del potenziamento propedeutica all'attuazione della fase C del piano assunzionale” -Nota del MIUR del 11.12.2015 Prot.n. 2805 “Orientamenti per l’elaborazione dei piani triennali dell’offerta formativa” -Nota del MIUR del 5.9.2016 prot. n. 2852 “Organico dell’autonomia” -Nota del MIUR del 6.10.2017 prot. n. 1830 “ Orientamenti concernenti il Piano triennale dell’Offerta formativa”. 1.3 Dal POF al PTOF passando per il miglioramento “Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole Scuole adottano nell’ambito della loro autonomia” (ai sensi dell’art. 3 del D.P.R. n. 275/1999 e del comma 14 della Legge di Riforma n. 107/2015). Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) non è solo il documento attraverso il quale l’istituzione dichiara all’esterno la propria identità ma, avvalendosi delle scelte progettuali degli anni precedenti, deve consolidare le azioni ritenute positive e avviare, sulla base degli elementi di miglioramento individuati dal RAV (Rapporto Autovalutazione Istituto), quelle attività volte alla promozione e alla valorizzazione delle risorse umane, per garantire il successo formativo di tutti gli studenti. La scuola, attraverso la predisposizione del PTOF, progetta le azioni del triennio di riferimento operando scelte autonome e rispondenti alle specificità di cui è espressione, in uno sforzo di coerenza interna non solo tra gli strumenti che il Sistema Nazionale di Valutazione prima e la legge 107/15 hanno fornito ( il RAV, l’Atto d’indirizzo del Dirigente, il PDM, il Piano triennale dell’OF), ma anche tra le istanze dei diversi attori: dirigente, Collegio dei docenti, stakeholders. Per l’elaborazione del PTOF occorre tener presenti i seguenti documenti fondamentali: -la legge 107/2015, che nei suoi commi sviluppa il processo per il miglioramento della scuola e, quindi, indica il modello per la preparazione del PTOF; -le linee di indirizzo del Dirigente scolastico, dalle quali si individuano le linee guida che occorre seguire per la progettazione della scuola dal punto di vista educativo e formativo, didattico e disciplinare, organizzativo e gestionale; -il Rapporto di Autovalutazione della scuola, RAV, che dà l’indicazione degli esiti, delle priorità, degli obiettivi e dei traguardi da raggiungere, attraverso strumenti e metodi per la continua valutazione del processo di apprendimento. 9 Istituto Tecnico Tecnologico di Lamezia Terme – www.itglamezia.gov.it
1.4 Le linee di indirizzo del Dirigente Scolastico per l’elaborazione del PTOF ai sensi del comma 14.4 art.1 Legge 107 / 2015 Ai fini dell’elaborazione del documento, il Dirigente Scolastico ritiene indispensabile che si seguano le presenti indicazioni: 1. l’elaborazione del PTOF deve tener conto delle priorità, dei traguardi e degli obiettivi individuati nel RAV per rispondere alle reali esigenze dell’utenza, deve tenere conto dei campi di potenziamento e degli obiettivi strategici previsti dal comma 7 dell’art. 1 della legge 107/2015; 2. l’Offerta Formativa deve articolarsi tenendo conto non solo della normativa e delle presenti indicazioni, ma facendo anche riferimento a vision e mission condivise e dichiarate nei piani precedenti, nonché del patrimonio di esperienza e professionalità che negli anni hanno contribuito a costruire l’immagine della scuola; 3. E' necessario: - rafforzare i processi di costruzione del curricolo d’istituto verticale e caratterizzante l’identità dell’istituto; - strutturare i processi di insegnamento-apprendimento in modo che essi rispondano esattamente alle linee guida ed ai Profili di competenza, tenendo presente che con esse si esplicitano i livelli essenziali delle prestazioni, e non il punto di arrivo per gli studenti migliori, bensì i livelli che obbligatoriamente devono essere conseguiti da ciascuno studente nell’esercizio del diritto-dovere all’istruzione. Da ciò deriva la necessita di: - migliorare i processi di pianificazione, sviluppo, verifica e valutazione dei percorsi di studio (curricolo del singolo studente, curricolo per classi parallele, curricolo per specializzazioni, curricolo d’istituto); - superare la dimensione trasmissiva dell’insegnamento e modificare l’impianto metodologico in modo da contribuire fattivamente, mediante l’azione didattica strutturata in modo laboratoriale, allo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza europea, che sono riconducibili a specifici ambiti disciplinari (comunicazione in lingua madre, comunicazione in lingue straniere, competenze logico-matematiche, competenze digitali) ed a dimensioni trasversali (imparare ad imparare, iniziativa ed imprenditorialità, consapevolezza culturale, competenze sociali e civiche); - operare per la reale personalizzazione dei curricoli, sia in termini di supporto agli alunni in difficoltà sia nelle direzioni dello sviluppo delle potenzialità, delle attitudini e della valorizzazione delle eccellenze; - monitorare ed intervenire tempestivamente sugli alunni a rischio (a partire da una segnalazione precoce di casi potenziali DSA/ BES/ dispersione); - abbassare le percentuali di dispersione e di abbandono; - implementare la verifica dei risultati a distanza come strumento di revisione, correzione, miglioramento dell’offerta formativa e del curricolo; - integrare funzionalmente le attività, i compiti e le funzioni dei diversi organi collegiali; - potenziare ed integrare il ruolo dei dipartimenti e delle Funzioni Strumentali al POF; - migliorare il sistema di comunicazione, la socializzazione e la condivisione tra il personale, gli alunni e le famiglie, delle informazioni e delle conoscenze interne ed esterne relative agli obiettivi perseguiti, le modalità di gestione, i risultati conseguiti; - generalizzare l’uso delle tecnologie digitali tra il personale e migliorarne la competenza; - migliorare quantità e qualità delle dotazioni tecnologiche; - migliorare l’ambiente di apprendimento (dotazioni, logistica); - sostenere formazione ed autoaggiornamento per la diffusione dell’innovazione metodologico- didattica; 10 Istituto Tecnico Tecnologico di Lamezia Terme – www.itglamezia.gov.it
- implementare i processi di dematerializzazione e trasparenza amministrativa; - accrescere la quantità e la qualità delle forme di collaborazione con il territorio: reti, accordi, progetti, partenariati, convenzioni, con enti e associazioni; - operare per il miglioramento del clima relazionale e del benessere organizzativo. 4. valorizzazione del concetto di una “scuola per tutti e per ciascuno”, una scuola aperta a tutti, equa, inclusiva, che vede nell’apprendimento una via per riconoscere le attitudini dei ragazzi, per favorire la loro creatività, il loro ragionamento e le loro emozioni, una scuola che sia in grado di coniugare il pensare e il fare. 5. sviluppo e valorizzazione delle risorse umane per migliorare, incrementare e arricchire il curricolo, sostenendo la progettualità , l’aggiornamento continuo del personale scolastico nonché la ricerca e la sperimentazione di strategie di apprendimento; 6. Integrazione / inclusione per valorizzare le risorse presenti sul territorio, creare rapporti di collaborazione con Enti, associazioni e di alleanza con le famiglie; 7. promozione della didattica per competenze incrementando e agevolando la fruizione di strumenti e di occasioni didatticamente spendibili offerte dal territorio; 8. organizzazione di un orientamento strategico che favorisca scelte oculate in accordo con le esigenze del territorio e che dia prospettive reali d’impiego. Per individuare le linee di intervento le scelte progettuali riguardano: 1. l’attuazione di progetti che possano integrare i profili professionali in uscita con le esigenze proprie del territorio; 2. l’apertura a nuovi progetti che connotino l’ampliamento dell’offerta formativa secondo un principio di significatività educativa e formativa rilevabile attraverso un opportuno portfolio delle competenze; 3. la scelta e la valutazione dei progetti extracurricolari, nel rispetto dei criteri dati dal Collegio dei Docenti e degli obiettivi pedagogici definiti dagli assi in merito alle attività da offrire in presenza di risorse umane, strutturali e finanziarie che ne rendano possibile l’attuazione; 4. il miglioramento della comunicazione di Istituto, anche attraverso il sito web; 5. il piano per la diffusione del digitale – Piano Nazionale della Scuola Digitale; 6. il coordinamento delle attività dei laboratori e dello sviluppo della didattica laboratoriale; 7. i percorsi didattici condivisi per discipline riportanti obiettivi minimi di apprendimento, personalizzati e individualizzati a seconda delle esigenze e con particolare rilievo ai casi di handicap e svantaggio; 8. la ricerca, sperimentazione didattica, pedagogica e organizzativa; 9. l’aggiornamento e la formazione del personale docente e non; 10. il sistema di autovalutazione e miglioramento finalizzato al raggiungimento di una scuola equa e di qualità; 11. il tutoring sulle difficoltà di apprendimento nelle competenze di base (Italiano, Lingua straniera, Matematica); 12. i laboratori di sviluppo verticale delle competenze chiave e trasversali; 13. gli indirizzi del DS e le priorità del RAV; 14. il fabbisogno di posti comuni, di sostegno, e per il potenziamento dell'offerta formativa, in riferimento al comma 2 legge 107/15; 15. il fabbisogno di personale ATA (comma 3) 16. il fabbisogno di strutture, infrastrutture, attrezzature materiali; 17. il piano di miglioramento (riferito al RAV); 18. i campi di potenziamento (art.1 comma 7 e 85 della legge 107/2015); 19. la rendicontazione sociale, la pubblicazione e diffusione dei risultati raggiunti. 11 Istituto Tecnico Tecnologico di Lamezia Terme – www.itglamezia.gov.it
ORGANIGRAMMA DELL’ISTITUTO – A.S. 2017/2018 ORGANIGRAMMA ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO – LAMEZIA TERME a.s. 2017/2018 Ruolo / Funzione Nominativo Dirigente scolastico Dott.ssa Patrizia Costanzo Direttore del Servizi Generali e Amministrativi Rag. Pina Vescio Collaboratore del DS Prof.ssa Daniela De Maggi Prof. Pino La Scala Staff del Dirigente scolastico Prof. Alfonso Marcuzzo Prof.ssa Angela Fazio Responsabile corso serale Prof. Pino La Scala Area 1 Prof. Giuseppe De Vita (Gestione del PTOF) Prof.ssa Orsola Valente Area 2 Prof. ssa Veneranda Anania (Supporto al lavoro degli alunni) Funzioni Prof.ssa Giovanna Torcasio Strumentali Area 3 Prof. ssa Angela Fazio (Supporto al lavoro dei docenti) Area 4 Prof. Luigi Pascali (Alternanza Scuola Lavoro) 12 Istituto Tecnico Tecnologico di Lamezia Terme – www.itglamezia.gov.it
Dipartimento asse dei Linguaggi Prof.ssa Veneranda Anania Dipartimento asse Logico Matematico Prof.ssa Beatrice Costanzo Dipartimento asse Storico Sociale Coordinatori Assi Culturali/Dipartimenti Prof.ssa Donatella Servidone Dipartimento asse Scientifico Tecnologico Prof.ssa Teresa Zangari Referenti sotto- dipartimento scientifico tecnologico C.A.T. - Prof. A.G. Moraca Logistica - Prof. A. Folino Gallo Chimica - Prof.ssa Teresa Zangari Prof.ssa Anna Maria Campisano Coordinatore Attività di Sostegno Vedi tabella Coordinatori di Coordinatori Consigli di Classe Classe Prof.ssa Patrizia Donato Commissione orario delle lezioni Prof. Antonio Giacinto Moraca Commissione Elettorale Prof.ssa Maria Stella De Gori Prof.ssa Donatella Servidone RSPP Ing. Luigi Quintieri RLS Prof. Alfonso Marcuzzo Responsabile sito web, registro elettronico Prof. Massimo Vescio Animatore digitale, rete scolastica 13 Istituto Tecnico Tecnologico di Lamezia Terme – www.itglamezia.gov.it
Informatica: Prof. M. Vescio Costruzioni: Prof. A. Marcuzzo Responsabili dei laboratori Topografia: Prof. O. Roppa Chimica: Prof.ssa M.Vescio Fisica: Prof. P. Serra REFERENTI Salute e Ambiente Prof.ssa Felicia Giampà Centro Sportivo Prof.ssa Giuseppina Anania Accoglienza Prof.ssa Maria Stella De Gori Legalità e cyberbullismo Prof.ssa Angela Fazio D.S. Dott.ssa Patrizia Costanzo Membro esterno Comitato di Valutazione Dott.ssa Teresa Goffredo Prof. Fabrizio Gabellini Prof.ssa Patrizia Donato Sig. Peppino De Fazio D.S. Dott.ssa Patrizia Costanzo Componente docente Prof.ssa Genoveffa Canino Organo di garanzia Prof.ssa Donatella Servidone Componente genitore Sig. Vincenzo Sanfrancesco Componente alunni Salvatore Pinnisi Sezione 2 DESCRIZIONE DELL’AMBIENTE DI RIFERIMENTO E DELLE RISORSE DISPONIBILI Premessa Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come contenuta nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato sul sito web della scuola e presente sul portale Scuola in Chiaro. Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi conclusivi del RAV e cioè: priorità, traguardi di lungo periodo, obiettivi di breve periodo. 14 Istituto Tecnico Tecnologico di Lamezia Terme – www.itglamezia.gov.it
2.1 Analisi del contesto e dei bisogni del territorio di riferimento Analisi descrittiva e soprattutto orientativa in termini di scelte di politica scolastica; gli aspetti del contesto di riferimento sono analizzati per individuare le correlazioni con le azioni che la scuola può mettere in atto sfruttando le potenzialità del territorio. Attraverso la sintesi ragionata di questa analisi si promuove la programmazione triennale capace di esprimere l’identità della scuola. Sezione 2 - DESCRIZIONE DELL’AMBIENTE DI RIFERIMENTO E DELLE RISORSE DISPONIBILI Capitolo 2.1 - Analisi del contesto e dei bisogni del territorio di riferimento Sintesi dello schema dei vincoli e delle opportunità presenti nella sezione 1 del RAV e dei risultati relativi all’ anno scolastico 2016-2017 L’Istituto Tecnico Tecnologico di Lamezia Terme, già Istituto Tecnico per Geometri, è frequentato da un buon numero di allievi, appartenenti a tutte le classi sociali e provenienti anche dai centri del comprensorio. Risponde alle attese delle famiglie che richiedono all’Istituzione scolastica una formazione culturale, tecnica e professionale solida e completa che permetta ai propri figli di proseguire con successo gli studi nei corsi universitari o di inserirsi nel mondo del lavoro e delle professioni. Dall’analisi del territorio lametino sono emersi molteplici elementi che hanno consentito di delineare una fotografia articolata e complessa che presenta le seguenti caratteristiche: - l’area analizzata gode di un mercato del lavoro che, soprattutto nell’ultimo periodo, ha risentito di politiche locali poco adeguate nelle scelte di sviluppo del territorio e individuazioni globali critiche; in linea con i dati della Calabria e dell’Italia si registra un incremento del tasso di disoccupazione soprattutto per la componente giovanile della forza lavoro che, soprattutto oggi, evidenzia problemi di inserimento lavorativo; - il positivo ruolo del comune di Lamezia Terme all’interno dell’economia complessiva dell’area si è quindi venuto a rafforzare, nel corso dell’ultimo decennio, quale “catalizzatore” di attività economiche, grazie ad una sempre maggiore centralità in termini di crescita di attività terziarie (in particolare dei servizi professionali ed imprenditoriali, seguiti dai servizi pubblici sociali ed alla persona) e vocazioni commerciali; - all’interno del sistema economico, il settore primario ha un ruolo importante per il comprensorio analizzato specializzato nella coltivazione delle legnose agrarie (vite e olio), così come per la regione nel suo complesso; - quello che maggiormente caratterizza l’economia comunale lametina è la presenza e la forte crescita, nell’ultimo decennio, dell’economia dei “servizi”, che occupa il 44% degli addetti comunali totali e il 41% delle unità locali di impresa, incidenza superiore rispetto alla media provinciale e regionale. In particolare è il settore delle “attività immobiliari, informatiche, della ricerca, professionali e imprenditoriali” a concentrare il maggior numero di imprese e di occupati totali del comune; - il settore della “distribuzione commerciale” va verso la realizzazione di grandi distribuzioni a discapito della piccola che è costretta a chiudere; - nel settore industriale è bene fare una distinzione tra il comparto delle costruzioni e il settore manifatturiero in senso stretto. Infatti, è il comparto delle costruzioni e dell’edilizia, seppur in un periodo di difficoltà, a concentrare oltre la metà degli addetti totali al settore secondario del comune di Lamezia Terme, mentre il sistema manifatturiero mostra una più diffusa frammentazione in tutto il circondario lametino, con la prevalente presenza di imprese di micro dimensioni nel territorio; - infine si registra una buona crescita delle attività terziarie, in particolare dei servizi professionali e imprenditoriali, dell’intermediazione monetaria e finanziaria ed una buona crescita dei servizi sociali e alla persona. Punti di forza del comprensorio lametino: - popolazione “giovane” e dinamica, disponibile ad apprendere, ad acquisire competenze, a mettersi in gioco e realizzare attività al passo dei tempi nel rispetto delle regole; numero di laureati e 15 Istituto Tecnico Tecnologico di Lamezia Terme – www.itglamezia.gov.it
diplomati in costante aumento; numero di iscrizioni all’Università in aumento: dati relativi all’a.a. 2010-2011: 33.085 presso UNICAL di Rende – 10.564 presso la Magna Graecia di Catanzaro – 9.456 presso la Mediterranea di Reggio Calabria; - stabilità demografica nel comune di Lamezia Terme nel lungo periodo ed incremento demografico nei comuni di collina litoranea – popolazione al 2010 = 103.388 abitanti, per un totale di circa 39.000 famiglie; - mercato del lavoro maggiormente dinamico rispetto al contesto provinciale e regionale – tasso di disoccupazione 23,73% nel 2010; i risultati non tengono conto del periodo di crisi internazionale; - presenza di manodopera straniera – popolazione straniera al 2010 = 3.014 abitanti; - presenza di produzioni agroalimentari di qualità, soprattutto vino e olio e di piccole imprese legate alle produzioni tipiche locali; - forte sviluppo delle attività commerciali e terziarie, in particolare di servizio alla produzione e di servizi sociali e alla persona; - buon posizionamento logistico del territorio, con la presenza di centri e strutture di servizio (tra cui aeroporto, autostrada, ferrovie); - presenza di potenzialità turistiche ed ambientali (mare, natura, terme, cultura, affari, ecc.) Punti di debolezza del territorio lametino - squilibrio demografico tra le diverse aree del comprensorio; - difficoltà di inserimento lavorativo per la componente giovanile della forza lavoro; - polverizzazione delle aziende agricole e assenza di specializzazioni di elevato profilo per la prevalente presenza di manodopera familiare; - frammentazione del sistema di impresa nel settore manifatturiero; - assenza di specializzazioni produttive consolidate o ad alto contenuto innovativo; - assenza di una filiera turistica articolata e diffusa e mancata valorizzazione del patrimonio archeologico, ambientale e naturale; - capacità ricettiva scarsa e sottodimensionata nel comune di Lamezia Terme e degli altri comuni; - insufficienti collegamenti tra struttura aeroportuale e centri urbani e produttivi; - scarsa valorizzazione di alcune strutture di servizio. Le opportunità offerte dal territorio sono: - la creazione di posti di lavoro e individuazione di nuove attività per rallentare il fenomeno dell’emigrazione giovanile; - la definizione di nuovi profili professionali ed avvio di nuove attività imprenditoriali; - la possibilità di attivare sinergie di profitto tra agricoltura, industria manifatturiera e turismo; - la possibilità di sviluppare e ammodernare la dotazione infrastrutturale e dei servizi locale; - favorire il sistema ferroviario e di rete, perché possa essere integrato e connesso anche con il centro di Nicastro ed agli altri centri; - ottimizzare i servizi di collegamento dalle grandi reti (aeroporto ed autostrada) alle reti urbane e sub-urbane; - la possibilità di sviluppo di strutture logistiche nel territorio. Si evidenzia, quindi, l’esigenza formativa dell’utenza di riferimento di: - innalzare il successo formativo e l’orientamento, per una scelta di vita consapevole relativa alla prosecuzione degli studi universitari o all’inserimento nel mondo del lavoro e delle professioni; - individuare specifiche competenze nell’area di indirizzo riferite al mercato del lavoro locale e globale, anche attraverso la scelta di attività opzionali aggiuntive in orario curriculare, utilizzando le quote di flessibilità, o extra curriculare, da inserire nel curricolo dello studente; - garantire l’acquisizione di competenze specifiche ad alta innovazione tecnologica nell’ambito dei servizi tecnici: conduzione dell’azienda e imprenditorialità giovanile, rilievo del territorio, recupero edilizio, sviluppo delle fonti di energia alternativa, analisi ambientale. 16 Istituto Tecnico Tecnologico di Lamezia Terme – www.itglamezia.gov.it
2.2 L’identità della scuola, l’offerta formativa L’offerta formativa attuale - anno scolastico 2017-2018 L’Istituto Tecnico settore Tecnologico è organizzato: 1. Primo Biennio, comune a tutte le articolazioni, costituito da: n. 5 prime classi: 1^B – 1^E –1^G – 1^I – 1^L n. 5 seconde classi: 2^B – 2^E – 2^G – 2^I- 2^L 2. Secondo biennio e quinto anno, suddiviso in diverse articolazioni: Costruzioni, Ambiente e Territorio – CAT – costituito da: - n. 3 terze classi: 3^B – 3^D –3^G - n. 3 quarte classi: 4^B – 4^D – 4^G - n. 3 quinte classi: 5^B – 5^D –5^G Chimica, Materiali e Biotecnologie costituito da due indirizzi: -Biotecnologie sanitarie formato da un unico corso: 3^E – 4^E – 5^E -Biotecnologie ambientali costituito da un unico corso: 3^I 17 Istituto Tecnico Tecnologico di Lamezia Terme – www.itglamezia.gov.it
Trasporti e Logistica costituita da un unico indirizzo: - Conduzione del mezzo -opzione Conduzione del mezzo aereo -costituito da un unico corso: 3^L – 4^L - 5^L Istruzione degli Adulti costituito da un unico corso: 1°periodo - 2° periodo - 3° periodo. 2.2.1 L’area di istruzione generale L’area di istruzione generale riguarda risultati di apprendimento, comuni a tutti percorsi, conseguiti alla fine degli studi presso l’istituto tecnico, attraverso la disponibilità al confronto e al lavoro cooperativo, la valorizzazione della creatività ed autonomia degli alunni, lo studio, le esperienze operative di laboratorio e in contesti reali. Quadro orario 1° BIENNIO DISCIPLINE I Biennio ore settimanali Classi I II Tipologia Prove n° ore settimanali valutative Lingue e letteratura italiana 4 4 S.O. Storia, Cittadinanza e Costituzione 2 2 O. Lingua inglese 3 3 S.O. Matematica 4 4 S.O. Tecnologie informatiche 3 (2) O.P. Scienza e tecnologie applicate 3 O. Diritto ed Economia 2 2 O Scienze integrate della terra e biologia 2 2 O. Scienze integrate Fisica 3 (1) 3 (1) O.P. Scienze integrate Chimica 3 (1) 3 (1) O.P. Scienze motorie e sportive 2 2 O.P. Tecnologia e tecnica di rappresentazione grafica 3 (1) 3 (1) G. Religione cattolica o attività alternative 1 1 O. Geografia 1 O. Totale ore 33 (5) 32(3) L’area professionalizzante – Secondo biennio e quinto anno La metodologia di studio è centrata sulle problematiche tipiche dell’indirizzo e grazie all’operatività che la contraddistingue facilita apprendimenti efficaci e duraturi nel tempo. L’approccio centrato sul saper fare consente al diplomato di poter affrontare l’approfondimento specialistico e le diverse problematiche professionali ed in seguito continuare a mantenere adeguate le proprie competenze in relazione al prevedibile sviluppo del settore interessato da notevoli aggiornamenti delle tecnologie impiantistiche ed energetiche. Lo studio di quest’ultime approfondisce i contenuti tecnici specifici dell’indirizzo e sviluppa gli elementi metodologici e organizzativi che, gradualmente nel quinquennio, orientano alla visione sistemica delle problematiche legate ai vari generi dei processi costruttivi e all’interazione con l’ambiente. Il corso, nel secondo biennio ed in particolare nel quinto anno, si propone di facilitare anche l’acquisizione di competenze imprenditoriali, che attengono alla gestione dei progetti, all’applicazione delle normative nazionali e comunitarie, particolarmente nel campo della sicurezza e della salvaguardia dell’ambiente. 18 Istituto Tecnico Tecnologico di Lamezia Terme – www.itglamezia.gov.it
Le discipline di indirizzo, pur parzialmente presenti fin dal primo biennio ove rivestono una funzione orientativa, si sviluppano nei successivi anni mirando a far acquisire all’allievo competenze professionali correlate a conoscenze e saperi di tipo specialistico, che possano sostenere gli studenti nelle loro ulteriori scelte professionali e di studio. Si suddivide in tre indirizzi: - Costruzioni, Ambiente e Territorio – corsi diurno e serale - Chimica, Materiali e Biotecnologie - Trasporti e Logistica 2.2.2. Indirizzo: COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO Corsi diurni L’indirizzo “Costruzioni, ambiente e territorio” integra competenze nel campo dei materiali, delle macchine e dei dispositivi utilizzati nelle industrie delle costruzioni, nell’impiego degli strumenti per il rilievo, nell’uso degli strumenti informatici per la rappresentazione grafica e per il calcolo, nella valutazione tecnica ed economica dei beni privati e pubblici e nell’utilizzo ottimale delle risorse ambientali. Approfondisce competenze grafiche e progettuali in campo edilizio, nell’organizzazione del cantiere, nella gestione degli impianti e nel rilievo topografico. Il Profilo in uscita Il Diplomato nell’indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio” ha competenze: - nel campo dei materiali, delle macchine e dei dispositivi utilizzati nelle industrie delle costruzioni, nell'impiego degli strumenti per il rilievo, nell'uso dei mezzi informatici per la rappresentazione grafica e per il calcolo, nella valutazione tecnica ed economica dei beni privati e pubblici esistenti nel territorio e nell’utilizzo ottimale delle risorse ambientali; - grafiche e progettuali in campo edilizio, nell’organizzazione del cantiere, nella gestione degli impianti e nel rilievo topografico; - nella stima di terreni, di fabbricati e delle altre componenti del territorio, nonché dei diritti reali che li riguardano, comprese le operazioni catastali; - relative all’amministrazione di immobili. Quadro Orario 2° Biennio e Quinta classe CAT – Corsi diurni Discipline Ore settimanali Classi III IV V Tipologia Prove Valutative Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 O. Lingua e letteratura italiana 4 4 4 S.O. Storia 2 2 2 O. Lingua inglese 3 3 3 S.O. Matematica 3 3 3 S.O. Scienze motorie e sportive 2 2 2 O.P. Complementi di matematica 1 1 O. Gestione del cantiere e sicurezza ambiente di 2 2 2 O. Lavoro Progettazione Costruzioni Impianti 5 (3) 4 (4) 5 (4) S.O.G.P. Geopedologia Economia Estimo 3 (1) 4 (1) 4 (2) S.O.P. Topografia 4 (3) 4 (4) 4 (4) S.O.G.P. 19 Istituto Tecnico Tecnologico di Lamezia Terme – www.itglamezia.gov.it
Design e riqualificazione urbana: - Bioedilizia 2 (1) S.G/O.P - Design 2 (1) S.G/O.P. - Riqualificazione urbana 2 (1) S.G/O.P. Totale complessivo ore 32 (8) 32 (10) 32 (11) legenda (.) compresenza I.T.P. Corso serale – Istruzione degli Adulti (IDA) In linea con la riforma dell’istruzione degli adulti delineata nel DPR 263 del 29/10/12, regolata dalle Linee Guida trasmesse con CM 36/14, mediante l’istituzione dei Centri Provinciali per l’istruzione in età adulta (denominati CPIA), è attivato il Corso per Adulti (ex corso serale) a Indirizzo Tecnico – articolazione del settore Tecnologico: Costruzione Ambiente e Territorio – che corrisponde ai percorsi di Istruzione degli Adulti di secondo livello. Per l’anno scolastico 2017-2018, nel Corso IDA sono attivi due periodi didattici per l’Indirizzo Tecnico – articolazione Costruzione Ambiente e Territorio. - Secondo periodo didattico, finalizzato all’acquisizione della certificazione necessaria per l’ammissione all’ultimo anno dei percorsi degli Istituti Tecnici o Professionali – Classe 4^H ; - Terzo periodo didattico, finalizzato all’acquisizione del diploma di istruzione tecnica o professionale – Classe 5^ H . Finalità del Corso per adulti Il corso è teso a favorire l’innalzamento del livello d’istruzione al fine di facilitare l’inserimento nel mondo del lavoro, realizzare percorsi di istruzione di qualità per far acquisire agli adulti e ai giovani-adulti conoscenze e competenze necessarie per esercitare la cittadinanza attiva, affrontare i cambiamenti del mercato del lavoro e integrarsi nella comunità. Esso è fondato sul bisogno dell'approccio al sapere in età adulta e si propone di incoraggiare la ripresa degli studi, per favorire un più agevole inserimento nel mondo del lavoro o la riconversione professionale spendibile in ambito lavorativo. E' volto al conseguimento del Diploma in Costruzioni, Ambiente e Territorio I corsi sono aperti a tutti coloro, uomini e donne, lavoratori e disoccupati, che abbiano compiuto almeno 16 anni (C. M. n. 39 del 23 maggio 2014). Il Quadro orario, ridotto del 30% rispetto al corso tradizionale, è così strutturato: Quadro Orario Primo Periodo CAT - Corso Serale Discipline Ore settimanali Classi Primo Periodo Tipologia Prove Valutative Lingua e letteratura italiana + storia 3+2 S.O. Religione 1 O Lingua inglese 2 S.O. Matematica 3 S.O. Chimica + biologia 3+2 O. Fisica 3 O. Diritto 2 O. TTRG 3 (1) G. Informatica 3 P. S.T.A. 2 S.O.P. Totale ore 23 20 Istituto Tecnico Tecnologico di Lamezia Terme – www.itglamezia.gov.it
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