Guida all'assicurazione qualità nella pratica trasfusionale
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Gruppo di lavoro svizzero Assicurazione qualità nell’ impiego degli emoderivati Guida all’assicurazione qualità nella pratica trasfusionale Prima pubblicazione | Giugno 2017
Gruppo di lavoro svizzero Assicurazione qualità nell’ impiego degli emoderivati Kantonsapothekervereinigung (KAV) Association des pharmaciens cantonaux (APC) Associazione dei farmacisti cantonali (KAV/APC) www.kantonsapotheker.ch Vereinigung der Kantonsärztinnen und Kantonsärzte der Schweiz (VKS) Association des médecins cantonaux de Suisse (AMCS) Associazione dei medici cantonali della Svizzera (AMCS) www.vks-amcs.ch Schweizerisches Heilmittelinstitut Institut suisse des produits thérapeutiques Istituto svizzero per gli agenti terapeutici www.swissmedic.ch Schweizerische Vereinigung für Transfusionsmedizin (SVTM) Association Suisse de Médecine Transfusionnelle (ASMT) Associazione Svizzera di Medicina Trasfusionale (ASMT) www.svtm-asmt.ch
Guida all’assicurazione qualità nella pratica trasfusionale Prima pubblicazione | Giugno 2017
Guida all’assicurazione qualità nella pratica trasfusionale Introduzione L’assicurazione qualità nelle trasfusioni di La guida è stata approvata dagli enti preposti sangue è di vitale importanza per trattare i al monitoraggio delle attività trasfusionali: pazienti nel miglior modo possibile, evitare l’Associazione dei farmacisti cantonali, l’Asso- errori di trasfusione e prevenire danni al pa- ciazione dei medici cantonali della Svizzera, ziente. È compito del sistema di assicurazione Swissmedic e l’Associazione Svizzera Medi- della qualità definire le condizioni quadro per cina Trasfusionale. La guida integra i regola- l’impiego degli emocomponenti, per preve- menti nazionali e cantonali, i quali devono nire il più possibile le reazioni trasfusionali essere osservati in ogni caso. evitabili, e anche riconoscere e trattare in Il presente documento riflette lo stato attuale tempo le reazioni trasfusionali non evitabili. delle leggi e delle conoscenze al momento Dai feedback ricevuti dagli utilizzatori sul della pubblicazione e serve da strumento alle campo risulta che mancano direttive e racco- strutture sanitarie che eseguono delle trasfu- mandazioni unitarie per l’assicurazione qua- sioni per costituire o monitorare il sistema di lità (AQ) nelle trasfusioni, il che genera AQ richiesto dalla legge. Gli utilizzatori pos- insicurezza o comporta un’elaborazione di- sono implementare procedure che divergono spendiosa di istruzioni specifiche interne alla da queste raccomandazioni, se sulla base struttura sanitaria. Per questo motivo i rap- dello stato attuale della scienza si presume presentanti dei medici cantonali e dei farma- con una certa affidabilità che siano in grado cisti cantonali, i responsabili dell’emo- di raggiungere in questo modo obiettivi di vigilanza e gli esperti di Swissmedic hanno al- qualità e sicurezza equivalenti o superiori a lestito la presente Guida all’assicurazione quelli definiti in questa guida. qualità nella pratica trasfusionale, al fine di In determinati passaggi la guida fa riferi- migliorare la sicurezza nelle trasfusioni. mento a documenti esistenti come specifiche, modelli e prese di posizione. Per una migliore leggibilità la guida utilizza sempre la forma grammaticale maschile che include il personale professionale di entrambi i sessi. 4
Prima pubblicazione | Giugno 2017 Sommario 1. Obiettivo e campo di applicazione 6 2. Basi 8 3. Personale 9 4. Requisiti per l’assicurazione qualità 11 5. Decisione e prescrizione della trasfusione 12 6. Ordinazione di emoderivati e prelievi pretrasfusionali 14 7. Presa in consegna e manipolazione degli emoderivati 15 8. Controllo prima della trasfusione 17 9. Somministrazione della trasfusione e monitoraggio 19 10. Emovigilanza: come procedere in caso di reazioni trasfusionali indesiderate 21 11. Commissione trasfusionale 24 Bibliografia 25 Allegati 26 5
Allegato della guida all’assicurazione qualità nella pratica trasfusionale 1. Obiettivo e campo di 1.2. Basi legali applicazione Ai sensi dell’articolo 3 della legge sugli agenti terapeutici (LATer) [1], chi tratta agenti tera- peutici deve prendere tutte le misure neces- 1.1. Obiettivo sarie secondo lo stato della scienza e della Rispetto alle norme dettagliate per il servizio tecnica affinché la salute delle persone e degli trasfusionale e per i laboratori immunoema- animali non sia messa in pericolo. Gli articoli tologici, per l’impiego di emoderivati labili 34, 37, 39 e 40 LATer determinano l’obbligo esistono poche direttive e istruzioni concrete di autorizzazione per lo stoccaggio di sangue sull’assicurazione qualità. La presente guida o suoi derivati, le norme della Buona prassi di vuole contribuire a migliorare la sicurezza fabbricazione nel trattamento di questi pro- delle trasfusioni di emoderivati labili dal mo- dotti e l’obbligo di registrazione e di conser- mento in cui lasciano il laboratorio fino all’ap- vazione (vedi Tabella 1.). plicazione sul paziente. Chi fabbrica, smercia o utilizza a titolo profes- La presente guida stabilisce, sotto forma di sionale agenti terapeutici, deve notificare una lista di criteri, i requisiti minimi per l’assi- all’Istituto svizzero per gli agenti terapeutici curazione qualità nella pratica trasfusionale. Swissmedic i fenomeni e gli effetti indeside- Serve da strumento alle strutture sanitarie che rati gravi fino allora non conosciuti e segna- effettuano trasfusioni per costituire o monito- lare i vizi di qualità (art. 59 LATer). L’articolo rare il sistema di AQ richiesto dalla legge. Gli 60 LATer definisce la competenza in materia utilizzatori possono implementare procedure di ispezioni. Il controllo delle strutture sanita- che divergono da queste raccomandazioni, se rie che praticano trasfusioni (soprattutto sulla base dello stato attuale della scienza si ospedali) spetta alle autorità cantonali. presume con una certa affidabilità che siano È punibile per legge chi viola l’obbligo di dili- in grado di raggiungere in questo modo genza nel trattare agenti terapeutici o altri obiettivi di qualità e sicurezza equivalenti o obblighi legali concernenti il sangue o i suoi superiori a quelli definiti in questa guida. Gli derivati (art. 86 LATer). organi preposti per l’esecuzione, ossia le au- torità sanitarie cantonali, possono utilizzare il Le direttive della LATer sono ulteriormente documento come guida per le attività di con- specificate nell’ordinanza sui medicamenti trollo del proprio sistema di assicurazione (OM) e nell’ordinanza sull’autorizzazione dei qualità. medicamenti (OAMed). Per il sangue e i suoi derivati vanno osservati soprattutto gli articoli Lo sviluppo congiunto da parte degli esperti 1, 32, 35 e 39 OM [2]. Mentre gli articoli 32 e delle autorità d’esecuzione e dei centri trasfu- 35 specificano il controllo della vendita e gli sionali dovrebbe facilitare l’applicazione pra- obblighi del fabbricante o del titolare dell’au- tica. La guida stabilisce quali elementi devono torizzazione, l’articolo 39 capoverso 4 defini- essere considerati nell’assicurazione qualità sce i requisiti per il sistema di notifica degli («COSA»). Spetta al centro trasfusionale im- utilizzatori e prescrive quanto segue: «Le plementare questi requisiti nella pratica strutture sanitarie che utilizzano derivati labili («COME») e di documentarne le procedure. del sangue istituiscono un sistema di garanzia Gli organi preposti all’esecuzione nei Cantoni della qualità per l’applicazione di derivati la- (Associazione dei medici cantonali e Associa- bili del sangue conformemente allo stato at- zione dei farmacisti cantonali) hanno appro- tuale della scienza e della tecnica medica. vato la guida e la useranno per esercitare le Designano la persona cui compete l’adempi- loro attività di ispezione. mento dell’obbligo di notifica.» 6
Prima pubblicazione | Giugno 2017 I requisiti di un tale sistema di assicurazione Poiché il controllo spetta alle autorità canto- qualità sono stabiliti nell’OAMed, articoli 1, nali, i Cantoni possono emettere direttive 16, 23, 25 e 46a [3], i quali definiscono il cantonali integrative. Devono essere rispet- campo di applicazione, i requisiti dell’emovi- tate anche le corrispondenti disposizioni del gilanza, l’obbligo di registrazione per garan- cantone d’ubicazione. In caso di domande oc- tire la tracciabilità, i provvedimenti cautelari e corre contattare le autorità preposte all’ese- gli obblighi di notifica in caso di infezioni cuzione. A seconda del cantone, sono le post-trasfusionali, nonché i diritti e le dispo- autorità sanitarie cantonali, i farmacisti canto- sizioni in materia di trattamento dei dati per- nali o i medici cantonali. sonali (protezione dei dati). Tabella 1 Elenco degli aspetti da considerare, con requisiti di legge e guide attuative (non esaustivo) Provvedimento/tematica Articoli di legge Implementazione, direttive Obbligo di diligenza Art. 3 LATer Sistema di assicurazione della qua- Art. 39 OM Secondo la presente guida o lo stato attuale della lità. scienza Obbligo di notifica Art. 59 LATer Controllo da parte delle autorità cantonali Art. 35 OM Responsabili dell’emovigilanza Art. 16 cpv. 1 e 2 Medico o altra persona con esperienza professio- OAMed nale corrispondente Registrazione delle azioni Art. 39 LATer Per iscritto, nei dettagli, tracciabili dal donatore al ri- Tracciabilità cevente e viceversa Art. 23 OAMed Infezioni Art. 25 OAMed Obbligo di notifica, provvedimenti cautelari Dati personali Art. 46a OAMed Raccolta dei dati nel rispetto della protezione dei Protezione dei dati dati Obbligo di conservazione (docu- Art. 40 LATer 20 anni (anche dopo un’eventuale cessazione di at- menti) tività) Ispezioni Art. 60 LATer Swissmedic Ordinanza cantonale Autorità cantonali sugli agenti terapeutici Obbligo di diligenza Art. 86 LATer Perseguibilità penale nel caso in cui sono violati gli Art. 3 LATer obblighi di legge nel trattamento di emoderivati. 7
Allegato della guida all’assicurazione qualità nella pratica trasfusionale 2. Basi guida segue la procedura così come è raffigu- rata nella catena trasfusionale. La comunica- zione tra le varie interfacce è di vitale L’assicurazione qualità nel processo trasfusio- importanza, per cui regolamentarla è parte in- nale (catena trasfusionale) serve a prevenire i tegrante del sistema di AQ. rischi di trasfusione evitabili, tra cui l’errore trasfusionale o l’ipervolemia. Un elenco dei ri- schi è riportato nell’allegato 3. 2.1. Catena trasfusionale e struttura della guida La rappresentazione schematica della catena trasfusionale illustra quali gruppi professio- nali eseguono quali azioni e in quale se- quenza (vedi illustrazione 1). Qualsiasi passaggio tralasciato o non effettuato in modo corretto può rappresentare un rischio per chi riceve la trasfusione di sangue. La de- scrizione dell’assicurazione qualità in questa Catena trasfusionale Illustrazione1: Catena trasfusionale 8
Prima pubblicazione | Giugno 2017 2.2. Basi tecniche della presente 3. Personale guida I seguenti documenti costituiscono la base La qualità nel trattare i medicamenti e l’uso tecnica per la presente guida o regolano corretto degli emoderivati dipendono essen- aspetti parziali della procedura della catena zialmente dal personale, che deve essere di- trasfusionale strettamente connessi all’uso di sponibile in numero sufficiente e con le emoderivati labili. qualifiche necessarie per assicurare che il trat- Guide to the preparation, use and quality tamento degli emoderivati e i controlli neces- assurance of blood components, EDQM sari nell’ambito delle trasfusioni siano (18th edition) [4] eseguiti con cura in base allo stato dell’arte Swissmedic: Qualitätssicherungssystem della scienza e della tecnologia. La struttura für die Anwendung von Blutkomponenten [5] organizzativa e le funzioni devono essere re- Analisi di medicina trasfusionale sul pa- gistrate in un organigramma. La direzione ziente del 1.1.2017, raccomandazioni mostra il proprio impegno verso l’assicura- dell’ASMT e di T-CH CRS [6] zione qualità. Le responsabilità relative alla Linea guida Ispezioni dei depositi del san- qualità sono assegnate in modo inequivoca- gue del 15.4.2014 degli ispettorati di bile. Vi sono abbastanza risorse disponibili. Swissmedic [7] (solo in ted. e fr.) Presa di posizione 0006.01 Sistema di assi- 3.1. Requisiti per il personale curazione della qualità (SAQ) nelle imprese Presenza dell’APC [8] (solo in ted. e fr.) La presenza di personale specializzato nelle Presa di posizione H 010.01: Prescrizioni strutture di cura, presso i medici e nei labora- mediche del 3.9.2012 dell’APC NW [9] tori deve essere stabilita in appositi piani di Swissmedic: Informationsblatt (Hämovi- gilanz im Spital) [5] (solo in ted. e fr.) lavoro per l’organico che opera nel campo Présentation des instructions de travail sur delle trasfusioni di sangue. la transfusion lors de l’Atelier Hémovigi- La presenza o l’immediata reperibilità (entro lance du 30.03.2010 [10] 5 minuti) di un medico responsabile della tra- Relazione „Arbeitsanweisung Transfu- sfusione deve essere garantita durante la tra- sion“ vom Hämovigilanz Workshop sfusione in una clinica, affinché possa 30.03.2010 [10] (solo in ted. e fr.) intervenire subito in caso di un incidente tra- "Handbuch zur optimalen Anwendung von sfusionale. In caso di trasfusioni in strutture Blutprodukten" [11] Querschnitts-Leitli- sanitarie senza la presenza permanente di un nien (BÄK) zur Therapie mit Blutkompo- medico, l’obbligo di presenza deve essere va- nenten und Plasmaderivaten (Germania) lutato di caso in caso sulla base del quadro [12] (solo in ted. e fr.) clinico (p.es. situazioni palliative). In ogni caso deve essere possibile adottare immediata- mente sul posto adeguate misure di emer- genza (p.es. in caso di shock anafilattico). 9
Allegato della guida all’assicurazione qualità nella pratica trasfusionale Qualifiche del personale (specializzato) 3.3. Introduzione, formazione, Il personale che svolge attività prima, durante specializzazione, analisi degli e dopo la trasfusione, deve possedere le qua- errori lifiche necessarie e un’adeguata istruzione e All’entrata in servizio il collaboratore viene in- formazione (vedi matrice nell’allegato 4). trodotto ai processi pertinenti alla trasfusione Il personale deve avere familiarità con i prin- (procedure stabilite per iscritto) all’interno cipi necessari del sistema di AQ e deve essere della rispettiva area di responsabilità. Questo autorizzato a dare istruzioni nel proprio set- fa parte del programma d’introduzione e tore di attività, indipendentemente dalla dire- deve essere documentato per iscritto con zione della struttura. Deve conoscere le data e firma del collaboratore e della persona conseguenze che comporta una deviazione da istruire. dei requisiti di qualità. Prima di assumere nuove responsabilità il col- laboratore riceve una formazione adeguata Supplenza che si basa sulle procedure scritte della rispet- Occorre stabilire e garantire in qualsiasi mo- tiva struttura sanitaria. mento che i responsabili tecnici siano suppliti Occorre registrare tutte le formazioni, la cui da personale in possesso delle stesse qualifi- efficacia va inoltre esaminata regolarmente. che (p.es. mansionario, modalità di supplenza Ogni collaboratore è tenuto ad aggiornarsi del personale; vedi matrice nell’allegato 4). seguendo periodicamente dei corsi di aggior- 3.2. Responsabilità namento nel contesto della propria funzione. La struttura organizza regolarmente corsi di La struttura deve nominare i responsabili per aggiornamento periodici. la sicurezza della trasfusione. Essi si assumono personalmente le responsabilità in questo Occorre analizzare gli errori (p.es. non sono campo e possono delegare alcuni compiti, ma stati fatti due prelievi di sangue indipendenti) non la propria responsabilità. e implementare le conoscenze acquisite. I col- laboratori che non si attengono alle direttive Le responsabilità dei titolari delle funzioni devono seguire una formazione complemen- della rispettiva specializzazione nel campo tare. della trasfusione e dei depositi di sangue (cfr. matrice in allegato) devono essere stabilite per iscritto e firmate dal superiore nella pro- pria area di responsabilità (contratto di la- voro, mansionario, specifiche). I responsabili garantiscono personalmente il corretto trat- tamento degli emoderivati labili. Il responsabile deve anche avere le compe- tenze necessarie (autorizzazione a impartire istruzioni tecniche nel campo delle trasfu- sioni) per occupare una posizione adeguata all’interno dell’organizzazione, per decidere all’occorrenza importanti miglioramenti o per far rispettare le proprie istruzioni nei con- fronti di altri settori [7] 10
Prima pubblicazione | Giugno 2017 4. Requisiti per [5]. Per i motivi di cui sopra, accertare e se- l’assicurazione qualità gnalare reazioni trasfusionali, errori trasfusio- nali e near miss è di vitale importanza anche dal punto di vista nazionale (cfr. capitolo 10.4 La struttura sanitaria che utilizza emoderivati Obbligo di notifica). labili gestisce un adeguato sistema di assicu- razione qualità (AQ) che definisce i processi 4.2. Valutazione del sistema di AQ prima, durante e dopo la trasfusione di san- Le analisi e le autovalutazioni critiche sono gue. Particolarmente importante è la defini- componenti essenziali di qualsiasi sistema di zione dei passaggi in cui è necessario che due AQ. Il loro obiettivo è individuare le necessità responsabili con le qualifiche appropriate di miglioramento del sistema di AQ e come eseguano due controlli indipendenti. Un si- implementarle. A tal fine si possono impie- stema di AQ deve includere anche una ge- gare diversi strumenti. Ecco alcuni esempi stione attiva degli errori. (elenco non esaustivo): revisione periodica dei dati di emovigi- 4.1. La cultura dell’«imparare dagli lanza locali (p.es. da parte della Commis- errori» sione trasfusionale ospedaliera) e I sistemi di AQ devono definire procedure la- confronto con i dati nazionali.; vorative e passaggi obbligatori in grado di audit interni o esterni; garantire la qualità del processo e del risul- una (breve) valutazione ad hoc quando si tato. In questo contesto occorre introdurre verifica un evento per capire se è neces- anche una cultura che consenta di imparare sario avviare misure immediate o appor- dagli errori e stabilire misure di prevenzione tare modifiche al sistema di AQ. sulla base di quanto appreso («Lessons 4.3. Documentazione Learnt»). Ciò significa che oltre alle reazioni trasfusionali occorre accertare ed analizzare Una buona documentazione è un presuppo- anche gli errori trasfusionali e i cosiddetti sto essenziale per un buon funzionamento «near miss» (near miss sono errori scoperti e del sistema di AQ. Deve comprendere linee corretti prima della trasfusione). Gli eventi de- guida scritte per tutti i processi chiave della vono essere documentati e segnalati a Swiss- catena trasfusionale (direttive, istruzioni ope- medic (modulo di notifica di Swissmedic, rative, ecc.), formulate in modo chiaro e ine- eventuale elenco aggiuntivo, CIRS, ecc.). La quivocabile, e facilmente accessibili a tutti gli notifica di un errore consente ad altri team di interessati (in formato cartaceo o elettronico). imparare. Può fungere da esempio la struttura della presa di posizione H006.01 Sistema di assicu- Un evento accertato e analizzato fa parte dei razione della qualità nelle imprese del fondamenti di un sistema di emovigilanza e 29.10.2015 (solo in ted. e fr.) dell’Associazione AQ trasparente, adattivo e quindi funzionante dei farmacisti cantonali [8]. negli ospedali. Gli accertamenti servono a confermare la diagnosi della reazione nel pa- I documenti devono essere approvati e messi ziente colpito, contribuire a ridurre i danni e in vigore dallo specialista responsabile del fornire nozioni sui rischi attuali e sulle poten- settore (con firma e data). Per i documenti di zialità di ottimizzazione nell’ambito del si- AQ importanti (p.es. direttive) va coinvolto il stema nazionale di emovigilanza. I dati management. La persona responsabile sull’emovigilanza hanno consentito di creare dell’emovigilanza è competente per l’emis- e valutare diverse misure volte a migliorare la sione di questi documenti, o è perlomeno sicurezza delle trasfusioni a livello nazionale 11
Allegato della guida all’assicurazione qualità nella pratica trasfusionale coinvolta attivamente. Un’eventuale Commis- 5. Decisione e prescrizione sione trasfusionale monitora il sistema di AQ della trasfusione e approva i documenti di AQ. Il sistema di AQ deve garantire che i docu- Le istruzioni procedurali interne alla struttura menti siano aggiornati regolarmente e che devono essere aggiornate regolarmente in non vengano utilizzate per errore versioni base all’attuale stato delle conoscenze. Si tro- non più in vigore. vano raccomandazioni generali per esempio Le direttive devono inoltre regolare per quali nel documento di consenso UE [11] (Manuale attività e in che modo vanno creati documenti «Optimal blood use», 2010) e nei seguenti scritti (protocolli, report, ecc.). Maggiori det- documenti: tagli sono descritti nei rispettivi capitoli della Guide to the preparation, use and quality presente guida. In particolare, la registrazione assurance of blood component, EDQM, deve garantire la tracciabilità ininterrotta dal 18th edition [4] donatore al ricevente. Analisi di medicina trasfusionale sul pa- ziente, raccomandazioni dell’ASMT e di T- Tutta la documentazione (compresi i docu- CH CRS [6] menti normativi) riguardante il sangue (emo- Querschnitts-Leitlinien (BÄK) zur Therapie derivati, trasfusioni) devono essere conservati mit Blutkomponenten und Plasmaderiva- per 20 anni (cfr. capitolo 10.4). ten (solo in lingua tedesca disponibile) 4a versione corretta e aggiornata del 2014, pubblicata dal Consiglio direttivo dell’Ordine federale dei medici tedeschi su raccomandazione del Comitato scienti- fico. Germania [12] Guideline on the Administration of Blood Components, British Committee for Standards in Haematology [13] Per l’utilizzo del sangue che differisce dalla terapia standard vanno rispettate le diret- tive dell’ASSM sulla Distinzione tra terapia standard e terapia sperimentale nel singolo caso1 1 www.samw.ch/fr/Publications/Directives.html 12
Prima pubblicazione | Giugno 2017 5.1. Specifiche interne della Le prescrizioni di legge federali e cantonali, struttura sanitaria nonché le direttive etiche (p.es. ASSM) rego- Ogni struttura sanitaria ha il compito di ga- lano le procedure da adottare nei casi in cui il rantire l’identificazione inequivocabile del pa- paziente non dà o non può dare il consenso. ziente. Quando per esempio si applica un In questi casi si raccomanda una documenta- braccialetto di identificazione al paziente, zione scritta. esso deve includere almeno il nome, il co- gnome e la data di nascita del paziente. In casi 5.3. Prescrizione medica della di emergenza a un paziente può essere attri- trasfusione e documentazione buito un numero. Il medico curante stabilisce l’indicazione alla trasfusione. La prescrizione, fatta per iscritto La responsabilità di prescrivere emoderivati (può essere in particolare anche un protocollo labili è assunta dal medico curante. di anestesia correttamente compilato), con- I dati conosciuti rilevanti sull’anamnesi trasfu- tiene le seguenti informazioni: sionale, come gli alloanticorpi o le sensibiliz- prodotto/i da somministrare; zazioni Rh, vanno inoltrati immediatamente al numero di unità da somministrare; laboratorio che prepara l’emoderivato. velocità/durata di trasfusione prevista; eventuali istruzioni complementari (p.es. I trigger trasfusionali devono orientarsi alle medicamenti da somministrare prima o più recenti conoscenze basate sull’evidenza dopo la trasfusione, eventuali controlli di scientifica. Vanno inoltre definiti in direttive laboratorio); interne alla struttura sanitaria, e rispettati. De- eventuali descrizioni aggiuntive degli vono prendere in considerazione le scoperte emoderivati come «irradiati», «lavati», «ri- più recenti come le alternative alla trasfusione scaldati». o il patient blood management, allo scopo di minimizzare il consumo di emoderivati labili. Le direttive devono essere revisionate a inter- valli regolari in base ai risultati della ricerca in- ternazionale. Spetta alla persona o all’istanza interna alla struttura (p.es. Commissione tra- sfusionale) responsabile delle trasfusioni oc- cuparsi dell’aggiornamento, dell’impleme- ntazione e della revisione delle direttive. Sia il processo in situazioni di urgenza o di crisi, sia l’indicazione per gli emoderivati spe- ciali (sangue irradiato, emoderivati compati- bili con fenotipo Rh/Kell, ecc.) sono disciplinati in documenti appropriati. 5.2. Informazione al paziente Il sistema di AQ regola come vanno comuni- cati al paziente (o ai suoi familiari) l’indica- zione, i potenziali rischi di trasfusione nonché le possibili alternative (p.es. scheda informa- tiva). 13
Allegato della guida all’assicurazione qualità nella pratica trasfusionale 6. Ordinazione di emoderivati gruppo sanguigno (p.es. tessera del gruppo e prelievi pretrasfusionali sanguigno) e quali no (p.es. tessere straniere, tessera di donatore, libretto di vaccinazione, piastrina militare, carta d’identità per neonati 6.1. Identificazione del paziente, e documenti che risalgono a più di 20 anni). I prelievo di sangue ed documenti accettati sono considerati come etichettatura «primo» prelievo di sangue. La determina- Un’etichettatura corretta e inequivocabile del zione esterna del gruppo sanguigno è sempre prelievo di sangue è un requisito essenziale confermata da una seconda analisi. Qualsiasi per la sicurezza della trasfusione prevista. situazione eccezionale che differisce da que- sta procedura (p.es. pericolo di morte), deve Gli infermieri che eseguono due prelievi di essere regolata in un documento interno alla sangue indipendenti prima di una trasfusione struttura sanitaria ed essere giustificata in devono controllare nuovamente i dati perso- ogni singolo caso. nali direttamente al letto del paziente (chie- dere il nome e la data di nascita al paziente; La durata di validità di un type and screen o se applicato dalla struttura sanitaria, control- del test di compatibilità va stabilita nella di- lare il braccialetto del paziente). La Commis- rettiva interna sulle trasfusioni e deve basarsi sione trasfusionale o la struttura sanitaria in sulle raccomandazioni nazionali in vigore al cui viene eseguita la trasfusione regola le pro- momento. cedure da adottare per i pazienti che p.es. non possono rispondere, sono confusi o non pos- 6.2. Trasporto dei campioni di sono essere identificati. sangue e moduli d’ordinazione I campioni di sangue vanno consegnati rapi- Dopo il prelievo, il sangue va contrassegnato damente al laboratorio. in modo inequivocabile presso il letto del pa- ziente, p.es. con un’apposita etichetta, la Esso fornisce le Richieste di analisi necessarie quale include il nome, il cognome e la data di per l’ordinazione degli emoderivati. L’identifi- nascita del paziente, o un numero che identi- cazione del paziente sul modulo d’ordina- fica il paziente in modo inequivocabile. Gli in- zione deve corrispondere a quella delle fermieri verificano che il paziente e provette di sangue. Il laboratorio deciderà se l’identificazione della provetta di sangue cor- un prelievo di sangue è accettato o meno. rispondano. Sulla Richiesta di analisi di labo- La struttura sanitaria fa tutto il possibile affin- ratorio o sull’etichetta della provetta vanno ché non vengano consegnati prodotti che indicati ora e data del prelievo di sangue, così non devono essere trasfusi. Per questo mo- come il nominativo della persona che l’ha ef- tivo si deve ordinare solo lo scongelamento o fettuato. la consegna dei prodotti immediatamente Per ogni trasfusione di emoderivati labili è ne- necessari. cessario determinare il gruppo sanguigno al- L’inizio della trasfusione deve avvenire entro meno due volte, per rilevare eventuali errori il periodo di validità del test pretrasfusionale. di scambio del paziente. Se il gruppo sangui- gno non è ancora noto, eseguire una com- Gli emoderivati sono trasfusi rapidamente nel pleta analisi del gruppo sanguigno su due reparto. Nei limiti del possibile non si devono campioni di sangue prelevati in modo indi- conservare emoderivati fuori dai locali del la- pendente, per ognuno dei quali va eseguita boratorio. In caso contrario, il luogo di con- un’identificazione distinta del paziente. Il si- servazione (p.es. nell’unità di terapia stema di AQ regola quali documenti esterni intensiva) deve essere controllato (p.es. dal sono accettati quale determinazione del 14
Prima pubblicazione | Giugno 2017 responsabile AQ) e approvato dalle strutture 7. Presa in consegna e sanitarie e/o dalla Commissione trasfusionale. manipolazione degli Una volta consegnati, gli emoderivati sono ri- emoderivati presi dal laboratorio solo se soddisfano le condizioni della Linea guida “Ispezioni dei de- (dettagli riportati nell’allegato 5) positi del sangue del 15.4.2014” degli Ispetto- rati di Swissmedic [7]. 7.1. Presa in consegna/conservazione e trasporto degli emoderivati Presa in consegna degli emoderivati in laboratorio (deposito di sangue) Gli emoderivati devono essere trattati con priorità; dopo essere stati controllati devono essere portati immediatamente in un am- biente adatto alla conservazione. I test al ricevimento degli emoderivati sono regolati nel capitolo della 5.4.1 Linea guida “Ispezioni dei depositi del sangue” [7] sum- menzionata. Conservazione in laboratorio (deposito di sangue) Il processo di conservazione deve garantire il rispetto delle condizioni di conservazione ne- cessarie e consentire l’accesso ai locali solo a personale autorizzato. Gli emoderivati de- vono essere conservati separatamente dagli altri prodotti e vanno protetti contro gli effetti negativi della luce, delle oscillazioni di tempe- ratura e altri fattori esterni. Ai sensi del capitolo 5.4.2.2. della summenzio- nata Linea guida “Ispezioni dei depositi del sangue”, i frigoriferi devono essere validati e sottoposti a manutenzione/controlli perio- dici. I frigoriferi devono essere conformi alla norma DIN 58371. Monitorare la temperatura ai sensi del capitolo 5.4.2.3. 15
Allegato della guida all’assicurazione qualità nella pratica trasfusionale Le informazioni presenti in questa guida sono prodotto sia identificabile in qualsiasi mo- integrate dai seguenti capitoli della summen- mento (cfr. cap. 5.4.4 Linea guida “Ispezioni zionata Linea guida “Ispezioni dei depositi del dei depositi del sangue del 15.4.2014”). sangue”: presa in consegna degli emoderivati labili 7.2. Conservazione temporanea (5.4.1); degli emoderivati; temperature conservazione in condizioni adeguate e tempi limite (5.4.2); Gli emoderivati lasciano il laboratorio della conservazione appropriata delle varie ca- struttura sanitaria per essere utilizzati imme- tegorie di prodotti (5.4.2.1); diatamente o essere conservati temporanea- verifica della compatibilità (5.4.3); mente in ambienti controllati all’interno della requisiti del campione di sangue (5.4.3.1); struttura. A tal fine si applicano i requisiti cor- determinazione del gruppo sanguigno rispondenti del capitolo 5.4.4 della Linea (5.4.3.2); guida “Ispezioni dei depositi del sangue”. esecuzione del test di compatibilità (5.4.3.3); 7.3. Restituzione degli sistema informatico (5.4.3.4); emoderivati/presa in consegna apparecchi (5.4.3.5); di prodotti non utilizzati e controlli della qualità (5.4.3.6). Il sistema di AQ stabilisce le condizioni alle Trasporto quali gli emoderivati che non sono stati più È necessario disciplinare il trasporto degli conservati alle condizioni controllate del de- emoderivati in box convalidati (TP) o TP con posito del sangue, possano essere restituiti o monitoraggio della temperatura dal fabbri- debbano essere smaltiti (p.es. concentrato cante alla struttura (laboratorio/struttura sa- eritrocitario fino a 30 minuti dopo la conse- nitaria, ecc.) ai sensi delle Buone prassi di gna, in caso di controllo tramite chip fino a distribuzione dei medicamenti (BPD). una temperatura specificata o in una catena del freddo convalidata). Da questa disposi- L’emoderivato deve essere trasportato dal la- zione sono esclusi gli ambienti controllati boratorio al reparto solo immediatamente all’interno della struttura. prima dell’uso. Se il trasporto interno o in parte anche esterno di prodotti specifici per il Gli emoderivati restituiti devono essere trat- paziente, supera la durata di 30 minuti oc- tati secondo un processo basato sul rischio corre monitorare tempi e temperatura. De- (SOP). In questo contesto occorre prendere in vono essere utilizzati box di trasporto considerazione le condizioni particolari di convalidati. conservazione del prodotto interessato e il tempo trascorso dal momento in cui è stato Se nei box di trasporto/contenitori isotermici inviato la prima volta. vengono utilizzati elementi freddi, essi de- vono essere posizionati in modo tale da non La ripresa a stock degli emoderivati restituiti entrare in contatto con il prodotto. Questo deve soddisfare i requisiti generali validi per i processo deve essere convalidato. Il perso- resi dei medicamenti (tracciabilità, prova del nale deve essere addestrato nella prepara- trasporto corretto e conservazione in un fri- zione dei contenitori isotermici e il riutilizzo gorifero qualificato con monitoraggio della degli elementi freddi. temperatura, approvazione della ripresa a stock da parte del responsabile tecnico). I det- Il sistema di trasporto deve garantire in qual- tagli sono riportati nel capitolo 5.4.4 Conse- siasi momento la tracciabilità degli emoderi- gna (ed eventualmente reso) della Linea vati. I processi vanno registrati in modo tale guida “Ispezioni dei depositi del sangue” [7]. che l’effettivo luogo di conservazione di un 16
Prima pubblicazione | Giugno 2017 Vale il principio: al minimo dubbio sulla qua- 8. Controllo prima della lità del prodotto, l’emoderivato deve essere trasfusione distrutto. Distruzione di prodotti scaduti o non I controlli prima della somministrazione della trasfusi trasfusione devono essere eseguiti da due in- Il sistema di AQ regola la distruzione dei pro- fermieri diplomati (SUP/SSS), addestrati e au- dotti. Definisce come devono essere contras- torizzati per questa attività; uno dei due può segnati, conservati separatamente e smaltiti. essere ancora in formazione. Entrambi de- vono effettuare i controlli indipendentemente La distruzione degli emoderivati deve essere l’uno dall’altro; un infermiere diplomato eseguita in linea con i requisiti sulla manipo- (SUP/SSS) eseguirà la trasfusione. Se i con- lazione, il trasporto e lo smaltimento di tali trolli vengono interrotti occorre ripeterli prodotti. Le registrazioni dei dati riguardanti dall’inizio e, se necessario, rinviare la trasfu- tutti i medicamenti distrutti devono essere sione. In caso di più emoderivati forniti per lo conservate per un determinato periodo, capi- stesso paziente, questi controlli vanno svolti tolo 5.4.6[7]. su ogni sacca di sangue. 7.4. Interfacce e raccomandazioni L’infermiere deve controllare i seguenti punti: esistenti Al ricevimento del prodotto: il nome del Per la gestione degli emoderivati occorre se- paziente/numero e il gruppo sanguigno guire le rispettive informazioni professionali e riportati sulla sacca dell’emoderivato de- le linee guida summenzionate. vono essere identici a quelli sul docu- mento accompagnatorio; il prodotto Le interfacce per gli emoderivati all’interno corrisponde all’ordinazione (p.es. irradiato della struttura devono essere definite p.es. ecc.); dalla Commissione trasfusionale tramite controllare la data di scadenza dell’emo- prese di posizione. derivato; verificare eventuali segni di danneggia- mento della sacca dell’emoderivato (una sacca danneggiata non può essere utiliz- zata); verificare visivamente se l’emoderivato presenta effetti di torbidità, emolisi, colo- razione insolita, presenza di coaguli (emoderivati con queste caratteristiche non devono essere trasfusi). 17
Allegato della guida all’assicurazione qualità nella pratica trasfusionale L’identità del paziente e il gruppo sanguigno Qualsiasi eccezione (p.es. paziente non iden- (su sacca e documentazione) sono controllati tificato, incosciente o confuso) va accurata- direttamente al letto del paziente e immedia- mente documentata per iscritto. Le strutture tamente prima della trasfusione, solitamente sanitarie devono fare in modo che anche que- secondo il principio del doppio controllo2: sto rischio sia ridotto al minimo (p.es. controlli identificare il paziente coinvolgendolo at- elettronici aggiuntivi di prodotto e paziente; tivamente (se possibile); controllo con test del gruppo sanguigno ABO verificare la compatibilità del gruppo san- al letto del paziente (bedside test, ecc.). guigno del prodotto e del paziente; verificare che i dati del paziente (nome, cognome, data di nascita completa) coin- cidano con i dati sull’attuale tessera del gruppo sanguigno o i risultati del labora- torio, sul bollettino di consegna della sacca di sangue e sull’emoderivato; verificare la validità dei test pretrasfusio- nali. Un sistema elettronico di identificazione del paziente può fungere da controllo indipen- dente e sostituire una delle due persone ad- dette al controllo prima della sommini- strazione al letto del paziente. In questo caso, oltre al controllo elettronico l’infermiere di- plomato (SUP/SSS) deve far dire al paziente il proprio nome. Se si constatano discrepanze inspiegabili al momento del controllo, il prodotto non deve essere trasfuso. In questo caso occorre con- tattare il laboratorio. Il controllo eseguito è documentato dal per- sonale sanitario responsabile (p.es. su un mo- dulo di monitoraggio). Se l’emoderivato è stato aspirato in una si- ringa (p.es. in neonatologia), il controllo deve essere eseguito al letto del paziente con si- ringa, sacca di sangue e identità del paziente. 2 I dati sull’emovigilanza in Svizzera rivelano che più patibilità o compatibilità casuale) è generata dall’insuf- della metà degli errori di trasfusione ABO (ABO incom- ficiente identificazione del paziente al momento di ap- pendere la sacca di sangue per la trasfusione. 18
Prima pubblicazione | Giugno 2017 9. Somministrazione della emolisi). La compressione della sacca deve trasfusione e monitoraggio essere uniforme e non superare i 300 mmHg. Gli emoderivati sono compatibili con le solu- zioni NaCl 0.9%; tutte le altre infusioni e la Le istruzioni procedurali interne alla struttura somministrazione di medicamenti sullo devono includere i dati relativi alla sommini- stesso lume devono essere interrotte per strazione della trasfusione. tutta la durata della trasfusione. Se ciò non Gli infermieri diplomati (SUP/SSS) che ese- fosse possibile, la compatibilità dei prodotti guono la trasfusione devono conoscere la deve essere confermata da uno specialista in procedura prevista in caso di complicazioni e farmacologia. saper agire di conseguenza. I documenti in- Dopo la trasfusione, sciacquare il lume del ca- terni alla struttura sanitaria definiscono le tetere con la soluzione fisiologica NaCl 0.9%. competenze di questi infermieri. La trasfusione deve concludersi di regola Nei limiti del possibile, evitare di eseguire tra- dopo 6 ore che il prodotto ha lasciato la ca- sfusioni di notte (rischio di ridotta attenzione tena del freddo ed entro 6 ore dall’apertura durante la trasfusione). della sacca (sistema aperto). 9.1. Accessi venosi, impostazione CE e plasma scongelato possono essere som- della velocità di trasfusione ministrati sia direttamente dal frigorifero, sia La trasfusione degli emoderivati può essere a temperatura ambiente. Se il prodotto deve somministrata fondamentalmente tramite un essere somministrato a 37°C (p.es. crioagglu- accesso venoso periferico o centrale, un ac- tinina, trasfusione massiva, neonatologia, tra- cesso intraosseo o un sistema port. sfusioni di scambio nei bambini), trasfonderlo da un dispositivo appositamente sviluppato e Gli emoderivati labili sono somministrati at- collaudato allo scopo. traverso un set di trasfusione con filtri (di norma 170-200 μm). Solitamente i set di tra- I concentrati piastrinici sono trasfusi imme- sfusione vanno cambiati dopo 2-4 concen- diatamente dopo il ricevimento. In caso di ri- trati, a meno che non si tratti di una situazione tardi vanno conservati a temperatura am- di emorragia massiva. In tutti gli altri casi, la biente in modo adeguato (agitatore di pia- durata massima di un filtro deve essere impo- strine). stata in base ai dati forniti dal produttore. La quantità di sangue da trasfondere dipende Le trasfusioni possono essere somministrate dal peso del paziente: la trasfusione di 4 tramite pompe di infusione automatica con- ml/kg di CE genera di solito un aumento di validate allo scopo. Occorre controllare la Hb pari a 10 g/L. portata indicata di ogni pompa. Se gli emo- La velocità di trasfusione va impostata a se- derivati sono somministrati automaticamente conda della situazione clinica e non deve su- tramite siringhe (p.es. neonatologia), è con- perare la velocità massima di 4 ml/min. nei sentito somministrare un solo emoderivato e pazienti adulti emodinamicamente stabili. solo da una sacca per siringa. Ridurre la velocità a 1 ml/kg/h per i pazienti In situazioni di emergenza, la somministra- con fattori di rischio di ipervolemia (p.es. zione rapida degli emoderivati avviene attra- età > 70 anni, insufficienza cardiaca, insuffi- verso compressione della sacca e un accesso cienza renale, ipoalbuminemia, iperidrata- venoso di grosso calibro (prevenzione di zione). 19
Allegato della guida all’assicurazione qualità nella pratica trasfusionale Valori indicativi per la durata di una trasfu- 9.3. Documentazione della sione negli adulti in condizioni cliniche stabili: trasfusione Concentrato eritrocitario: 90-120 minuti Nell’insieme vanno documentati i seguenti Concentrato piastrinico: 10-30 minuti punti (p.es. su un apposito modulo di moni- Plasma fresco congelato: 30 minuti. toraggio): Soprattutto in pediatria e neonatologia: per i ora di inizio e fine della trasfusione; bambini la quantità da trasfondere è espressa tipo di prodotto e volume trasfuso; in ml/kg (i concentrati eritrocitari sono ammi- n° del prodotto trasfuso; nistrati solitamente a una velocità di 2- nomi e firme degli operatori sanitari che 5ml/kg/h). hanno eseguito il controllo prima della somministrazione; Il sistema di AQ disciplina come e per quanto nome dell’infermiere che ha eseguito la tempo debbano essere conservate le sacche trasfusione; vuote dopo la trasfusione (p.es. 24 ore a 4°C) parametri vitali (monitoraggio della tra- e come vanno smaltite. sfusione) ; insorgenza di problemi legati alla sommi- 9.2. Monitoraggio nistrazione; La trasfusione di emoderivati deve essere mo- eventuali effetti collaterali della trasfu- nitorata. Prima della trasfusione, misurare i sione. parametri vitali (pressione sanguigna, polso, In particolare, la documentazione deve ga- temperatura ed eventuale saturazione trans- rantire la piena tracciabilità dal donatore al ri- cutanea di ossigeno) e controllare le condi- cevente (in entrambe le direzioni). Poiché dal zioni cliniche del paziente. lato del ricevente il sistema di informazioni Sottoporre il paziente a un monitoraggio cli- del laboratorio si presta allo scopo (tutti i dati nico stretto per i primi 15 minuti. Misurare poi dei prodotti e dei test sono disponibili), i ri- periodicamente i parametri vitali durante e sultati della trasfusione (cfr. capitolo 10.4 per dopo la fine della trasfusione. Sono necessari il periodo di conservazione) vanno comunicati altri controlli in caso di reazione e a seconda al laboratorio). della situazione clinica. I controlli vanno ese- guiti ex novo per ogni sacca. 20
Prima pubblicazione | Giugno 2017 10. Emovigilanza: come proce- 10.1. Misure urgenti da adottare in dere in caso di reazioni tra- caso di reazioni trasfusionali (RT) indesiderati sfusionali indesiderate Il sistema di assicurazione della qualità per l’uso degli emoderivati labili deve definire le Ogni struttura sanitaria che somministra seguenti misure urgenti: emoderivati labili designa un responsabile per quali eventi constatati è necessario dell’emovigilanza e ne comunica il nomina- interrompere (personale sanitario) una tivo a Swissmedic [14]. Questa persona è re- trasfusione in corso; sponsabile del rispetto dell’obbligo di notifica chi deve essere consultato immediata- e del regolamento interno all’istituzione che mente (p.es. medico curante, medico di disciplina l’obbligo di registrazione e di con- servizio, laboratorio di immunoematolo- servazione. È anche responsabile degli accer- gia/deposito del sangue, eventualmente tamenti in caso di procedure di «look back». altri referenti); chi decide come procedere dopo l’inter- Il responsabile dell’emovigilanza deve essere ruzione e quando occorre applicare diret- un medico e avere le competenze adeguate. tive standard e criteri come p.es. Swissmedic può riconoscere come responsa- se la trasfusione va solo sospesa o inter- bile dell’emovigilanza anche persone con una rotta completamente; diversa formazione professionale, purché ab- a quali condizioni è possibile riprendere biano sufficienti conoscenze ed esperienze in la trasfusione; questo campo. quali misure devono essere adottate per Nelle strutture sanitarie in cui le trasfusioni il successivo monitoraggio (p.es. rileva- sono somministrate senza personale medico, mento dei parametri vitali, pulsossime- è responsabile dell’emovigilanza il medico tria, ECG, ecc.) o trattamento (p.es. che ha prescritto la trasfusione. ossigenoterapia, antistaminici, steroidi, antinfiammatori, diuretici, sostituzione del volume, ecc.). 10.2. Accertamenti e prevenzione di altre reazioni L’accertamento di reazioni trasfusionali (RT) sospette serve alle seguenti finalità: porre una diagnosi per decidere quale trattamento applicare e valutare il ri- schio/beneficio che comporta una nuova trasfusione; prevenire RT presso altri pazienti (p.es. in caso di errore di scambio incrociato, vizi di qualità come prodotti contaminati, nonché raramente in caso di rischi legati al donatore); raccogliere i dati rilevanti per la segnala- zione a Swissmedic ed eventualmente al fabbricante. 21
Allegato della guida all’assicurazione qualità nella pratica trasfusionale Il sistema di AQ definisce: Il sistema di AQ definisce: quali accertamenti vanno svolti, se essi in quali situazioni è indicata la correzione vanno avviati sempre o in presenza di sin- di un errore, p.es.: tomi/costellazioni predefinite, rispettiva- provette con etichette incomplete-> cfr. mente su prescrizione specifica: anche le raccomandazioni «Analisi di controllo dei documenti (gruppo sangui- medicina trasfusionale sul paziente» [6]; gno del paziente e del prodotto, asse- scambio di paziente o campione; gnazione corretta?); errore di ordinazione o consegna; conservazione e gestione del (presunto) errore di conservazione (dopo la conse- prodotto incriminato; gna); risultati clinici; vizio di qualità sospetto. prelievo di campioni per la diagnostica come vanno corretti questi errori, p.es.: successiva secondo il promemoria Clas- completare l’etichetta dei campioni, get- sificazione e accertamento delle reazioni tare i campioni e chiederne nuovi; trasfusionali [14]; restituire o distruggere il prodotto; chi è responsabile degli accertamenti; prescrivere/ordinare nuovi prodotti; chi deve essere informato, quando e come (p.es. responsabile dell’emovigi- chi bisogna informare; lanza, laboratorio, centro trasfusionale); come va documentato l’incidente. come vanno eseguiti e documentati gli accertamenti; Azioni correttive e preventive (Corrective decisione e documentazione in caso di ri- and Preventive Action, CAP) nuncia o interruzione degli accertamenti. Le misure correttive e preventive mirano a prevenire il ripetersi dell’evento constatato o 10.3. Correzione degli errori: misure di un evento simile. Non ogni singolo evento correttive e preventive / comporta necessariamente l’adozione di tali gestione delle crisi misure. In caso di near miss e di reazioni trasfusionali Le azioni correttive e preventive possono es- (RT) evitabili – p.es. RT emolitica acuta in caso sere avviate senza dover modificare i processi di errore trasfusionale di prodotti AB0 incom- di lavoro definiti o il sistema di AQ, come per patibili, TACO – oltre al trattamento e all’ac- esempio formazione del personale sulle istru- certamento della RT occorre correggere zioni di lavoro, training sui processi di lavoro l’errore e avviare misure correttive e preven- o correzione di malfunzionamenti rilevati in tive. sistemi informatici. Possono però anche mo- dificare i processi esistenti o il sistema di AQ, Correzione degli errori p.es. introducendo liste di controllo aggiun- Correggere un errore serve a ripristinare il tive, implementando funzioni di allarme nei corretto stato o processo della trasfu- sistemi informatici o semplificando i processi. sione (p.es. richiesta di nuovi campioni Durante la pianificazione e al più tardi prima per condurre analisi di laboratorio su di apportare modifiche ai processi esistenti e campioni completamente e corretta- mente identificati, trasfusione del pro- al sistema di AQ occorre analizzare attenta- dotto giusto, riduzione della velocità di mente se le rettifiche previste sono fattibili e trasfusione). non abbiano impatti negativi su altri passaggi, sulla compliance degli esecutori o sull’intero processo di trasfusione. 22
Prima pubblicazione | Giugno 2017 Gestioni delle crisi In questo contesto è anche importante Il sistema di AQ può inoltre definire per quali sapere se, dopo essere stata consegnata, la eventi associati alle trasfusioni di sangue oc- sacca è anche stata veramente corre coinvolgere altri soggetti interni (p.es. somministrata al paziente (cfr. anche direzione della struttura sanitaria, servizio capitolo 9.3). giuridico, ufficio stampa) o esterni e come Attualmente questi dati devono essere con- procedere in questi casi. Per esempio, in tutti servati per 20 anni, e in futuro (con l’entrata i cantoni è necessario segnalare alle autorità in vigore della legge sugli agenti terapeutici competenti qualsiasi morte per causa ecce- rivista, presumibilmente il 01.01.2019) per 30 zionale (anche in relazione a trasfusioni). anni (i 30 anni valgono anche per i documenti che sono stati creati prima dell’entrata in vi- 10.4. Obbligo di notifica gore della nuova disposizione). Per gli eventi di emovigilanza sussiste un ob- Occorre definire le responsabilità degli accer- bligo di notifica nei confronti di Swissmedic tamenti nelle procedure di look-back, e il prescritto dalla legge. Le informazioni delle modo in cui si possa garantire che i pazienti notifiche di emovigilanza servono a miglio- potenzialmente colpiti e i loro medici curanti rare la sicurezza delle trasfusioni e in genere siano contattati. I risultati vanno notificati al non causano sanzioni legali contro chi se- fabbricante responsabile per il look-back. gnala l’evento. I moduli di notifica e le informazioni aggiun- Il sistema di AQ definisce le procedure interne tive sul sistema di notifica sono disponibili sul per gli eventi soggetti all’obbligo di notifica e sito Internet di Swissmedic [15]. assicura che le notifiche siano inoltrate a tempo debito. Se si sospettano vizi di qualità degli emocomponenti interessati ed even- tualmente di altri prodotti, occorre informare immediatamente il fabbricante (servizio tra- sfusionale) per evitare di mettere a rischio un altro paziente. Il sistema di AQ definisce come gli obblighi di registrazione e conservazione debbano es- sere implementati ai sensi della legge sugli agenti terapeutici. Di una persona cui viene somministrato sangue ed emoderivati oc- corre registrare: il cognome, il nome e la data di nascita; la data della somministrazione; la caratterizzazione e la provenienza del sangue o degli emoderivati. 23
Allegato della guida all’assicurazione qualità nella pratica trasfusionale 11. Commissione trasfusionale Per le strutture sanitarie che somministrano emoderivati labili si consiglia di costituire una Commissione trasfusionale. Si tratta di una commissione interdisciplinare che assicura un uso del sangue e degli emoderivati razionale e basato su prove di efficacia, promuove la si- curezza dei processi nell’uso degli emoderi- vati labili e garantisce la comunicazione tra tutti i settori che si occupano delle questioni e dei problemi con gli emoderivati. La Commissione trasfusionale crea, approva e aggiorna prescrizioni e direttive sull’uso del sangue in modo razionale e basato sull’evi- denza scientifica, sostiene le persone e le unità incaricate di implementare le prescri- zioni e le direttive approvate, valuta la qualità di implementazione delle norme sull’uso de- gli emoderivati labili, controlla il monitorag- gio e la documentazione del consumo di emoderivati e la terapia trasfusionale tramite prescrizioni e direttive interne, registra ed ela- bora gli effetti collaterali della trasfusione in- sieme al responsabile dell’emovigilanza, e promuove la formazione, la specializzazione e l’aggiornamento sulla medicina trasfusionale. 24
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