IL MURO BERLINO DI simbolo di un'epoca - BIBLIOGRAFIA #11 - OTTOBRE 2019 - Comune di ...

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IL MURO BERLINO DI simbolo di un'epoca - BIBLIOGRAFIA #11 - OTTOBRE 2019 - Comune di ...
IL MURO
   DI
BERLINO
 Storia e crollo del
simbolo di un’epoca

   BIBLIOGRAFIA #11 -- OTTOBRE 2019
Bibliografia a cura di Monica Ghidoni e Andrea Tenca.

Tutti i libri elencati sono reperibili nelle biblioteche del Comune di Verona.

Catalogo online: http://cbv.comune.verona.it
Sito delle biblioteche: http://biblioteche.comune.verona.it

Per informazioni:
BIBLIOTECA CIVICA, via Cappello 43, 37121 Verona
T. 0458079700 – E. bibliotecacivica@comune.verona.it
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    Il muro di Berlino
                    Storia e crollo del
                   simbolo di un’epoca

 In occasione del trentesimo anniversario della caduta del muro di Berlino (9 novembre
 1989), vi proponiamo una bibliografia nella quale si affiancano testi di storia europea
 e tedesca del Novecento, ricostruzioni storiche e socio-politiche degli avvenimenti
 che hanno avuto come esito la caduta del muro, diari di scrittori e intellettuali europei
 che in quegli anni hanno vissuto a Berlino e hanno assistito in prima persona ai mo-
 vimenti che hanno cambiato la politica europea, diari di cittadini della ex Germania
 orientale (Repubblica Democratica Tedesca, DDR) che raccontano la vita quotidiana
 fatta di speranze e difficoltà e, infine, alcuni romanzi che nel racconto restituiscono
 immagini e atmosfere dell’epoca.

Abbiamo scelto un’elencazione per data di pubblicazione (data di edizione originale)
perché, nel trascorrere degli anni, la valutazione degli avvenimenti e lo sguardo che a
partire da essi si apre al futuro sono in parte cambiati e può essere interessante, per il
lettore, avere percezione di questi cambiamenti.
Nei testi più datati il muro è stato da poco innalzato, in quelli più recenti sono trascor-
si trent’anni dalla sua demolizione. Il mondo è cambiato e così l’interpretazione degli
avvenimenti e delle loro ragioni.

Buona lettura.
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1962 – NARRATIVA                                   261 p.; 21 cm.
                                                   “La riunificazione della Germania è or-
IL CIELO DIVISO
                                                   mai già realizzata nella testa della gente,
CHRISTA WOLF
Roma: e/o, 2004. - 283 p.; 18 cm.
                                                   nel comportamento dei politici, nelle
Sono passati più di 30 anni da quando              nuove dinamiche economiche. Ma i pro-
“Il cielo diviso” è stato pubblicato per la        blemi che riguardano la formula politi-
prima volta in Germania. In questo arco            co-istituzionale della riunificazione e la
di tempo il Muro di Berlino è stato ab-            struttura federale del futuro Stato unita-
battuto. Eppure la storia d’amore di Rita          rio sono ancora aperti. Essi si intrecciano
e Manfred, storia cresciuta e naufragata           strettamente con i problemi della collo-
all’ombra di quel Muro e dei grandi eventi         cazione della nuova «grande Germania»
storici e esso collegato, non ha perso ne-         nell’architettura europea e negli equilibri
anche un briciolo della sua forza emotiva          strategico militari. Sono bastati pochi
e metaforica. I due giovani sono ancora lì,        mesi perché la «questione tedesca» da
sotto gli occhi del lettore, nel momento           problema remoto e rimosso ridiventasse
in cui si uniscono in un innocente pro-            urgente, in termini nuovi, come fattore
getto di vita comune e poi, nemmeno due            di dinamismo e inquietudine internazio-
anni dopo, quando questo stesso amore si           nale” (“Introduzione”, p. 7).
spezza sotto l’arida pressione della Storia.       Gian Enrico Rusconi, professore di scien-
Allora le differenze ideali e di tempera-          ze politiche, è un grande esperto di storia
mento dei due prevalgono e le loro strade          e politica della Germania.
si separano.
                                                   1990 – DIARI/RACCONTI
1968 – STORIA                                      DIARIO BERLINESE, 1989-1990
STORIA DELLE DUE GERMANIE:                         ROBERT DARNTON
                                                   Torino: Einaudi, c1992. - XXXIII, 302 p.; 19 cm.
1945-1968                                          Nel 1989, a Berlino, cronaca e storia
ENZO COLLOTTI
                                                   trovano ben più di un’occasione per in-
Torino: G. Einaudi, 1968. - XXV, 1122 p.; 22 cm.
                                                   contrarsi. Anche nella persona di Robert
Questo libro di Enzo Collotti è un ma-
                                                   Darnton, storico della Rivoluzione fran-
nuale di storia di impianto tradizionale,
                                                   cese, che si sorprende testimone di una
molto consistente, scritto a poca distanza
                                                   rivoluzione in atto. La decadente corte
temporale dagli avvenimenti che hanno
                                                   di Versailles e le immagini del regime
portato alla costruzione del muro.
                                                   corrotto di Honecker, il rito dell’abbatti-
                                                   mento del Muro e la presa della Bastiglia
1990 – STORIA
                                                   si sovrappongono e diventano spunto
CAPIRE LA GERMANIA. UN                             per un’interrogazione sul senso della sto-
DIARIO RAGIONATO SULLA                             ria. Dal succedersi a ritmo serrato delle
QUESTIONE TEDESCA                                  manifestazioni di piazza fino all’apertura
GIAN ENRICO RUSCONI                                telediretta della Porta di Brandeburgo,
Bologna: Società editrice il Mulino, 1990. -
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 ogni evento viene filtrato e amplificato        viaggio apparentemente senza fine negli
 dagli effetti dirompenti dei mass media.        abissi dell’esistenza. L’amore di Leonard
 Reportage e riflessione trovano il giusto       per la tedesca Maria ha dapprima un sa-
 registro per una scrittura non effimera         pore dolcissimo, ma c’è ancora nell’aria
 sull’oggi in un diario che raccoglie im-        come un morbo latente di violenza, di
 pressioni personali e storie di vita: l’inse-   disfacimento, che a poco a poco invade i
 gnante ebreo sfuggito ai nazisti, le ipotesi    pensieri, i gesti, le azioni quotidiane. Nel
 della gente sul futuro del paese, gli attivi-   momento cruciale della sua esistenza, Le-
 sti di una piccola comunità di provincia,       onard appare sopraffatto da una forza e
 i volti della folla dopo le prime elezioni.     da un orrore che lo trascendono.

 1990 – NARRATIVA                                1992 – STORIA
 LETTERA A BERLINO                               DALLE DUE GERMANIE ALLA
 IAN MCEWAN                                      GERMANIA UNITA
 Torino: G. Einaudi, 1998. - 252 p.; 22 cm.      ENZO COLLOTTI
 Nell’inverno del ’55 Berlino è ancora de-       Torino: G. Einaudi, 1992. - XXIV, 347 p.; 19 cm.
 vastata nel corpo e nel cuore. È il tempo       A ridosso degli avvenimenti che hanno
 della guerra fredda, il tempo delle spie.       portato prima alla caduta del muro e poi
 Nella vita di Leonard Marnharm, il gio-         alla riunificazione della Germania, Col-
 vane tecnico inglese protagonista di que-       lotti pone in evidenza le grandi linee del
 sto romanzo, il tunnel di Berlino rappre-       processo di unificazione nazionale e sta-
 senterà il luogo, reale e metaforico, di un     tuale, i problemi insoluti dell’unificazio-

 La costruzione del muro di Berlino
6
ne politica, psicologica e sociale delle due   è drammaticamente posta di fronte all’al-
parti della nazione tedesca.                   ternativa tra patriottismo cosmopolita e
                                               nazionalismo piccolo-borghese, tra liber-
1992 – STORIA                                  tà come volontaria rinuncia all’interesse
CONSEGUENZE DI UN EVENTO                       egoistico e sete di uguaglianza venata di
INAUDITO. I TEDESCHI DOPO                      invidia sociale e di xenofobia. Conclusasi
                                               l’epoca delle certezze sanzionate dalla se-
L’UNIFICAZIONE
                                               parazione forzata, la democrazia affronta
WOLF LEPENIES
Bologna: il Mulino, 1993. - 96 p.; 22 cm.
                                               una prova da cui dipende il destino della
L’autore si sofferma sui rischi e sulle po-    civiltà europea.
tenzialità di una transizione storica che,
culminata con il crollo dei regimi comu-       1997 – STORIA
nisti e la riunificazione delle due Ger-       IL CROLLO. LA CRISI DEL
manie, si prospetta decisiva per il nostro     COMUNISMO E LA FINE DELLA
continente alle soglie del nuovo millen-       GERMANIA EST
nio. Gli intellettuali vengono richiamati a    CHARLES S. MAIER
una coraggiosa funzione di orientamento.       Bologna: Il mulino, 1999. - 557 p.; 22 cm.
La nuova Germania, e con essa l’Europa,        Combinando documentazione inedita,
                                               testimonianze autobiografiche e la pro-
                                               pria esperienza diretta, Maier racconta
                                               e spiega il declino e la disintegrazione
                                               rapida e imprevista della DDR risalen-
                                               do innanzitutto alle peculiarità dei suoi
                                               quattro decenni di storia, al particolare
                                               mix di consenso e coercizione che ne ave-
                                               va garantito la stabilità; poi mette in luce
                                               gli elementi che determinano la profonda
                                               crisi economica che precede la rivoluzio-
                                               ne dell’autunno 1989. I mesi del crollo, di
                                               cui Maier è stato testimone, sono seguiti
                                               passo passo e sono analizzati i diversi at-
                                               tori della transizione. Vengono poi stu-
                                               diati gli aspetti economici e diplomatici
                                               della riunificazione, e infine l’eredità del
                                               passato della DDR nella Germania riuni-
                                               ficata.

L’11 novembre 1989 il grande violoncellista
Mstislav Rostropovich suona sotto il muro di
Berlino per festeggiare la fine della guerra
fredda.
7
1997 – DIARI/RACCONTI                           1999 – STORIA
IL DOSSIER                                      STORIA DELLA GERMANIA
TIMOTHY GARTON ASH                              GUSTAVO CORNI
Milano: Garzanti, 2017. - 249 p.; 23 cm.        Milano: il Saggiatore, 1999. - 496 p.; 21 cm.
Nel 1992, dopo la caduta del muro di            La Germania è da sempre un enigma di
Berlino e dopo che gli archivi dell’Euro-       non facile interpretazione per gli altri
pa dell’Est vennero aperti, Timothy Gar-        popoli, nel bene e nel male. Nell’epo-
ton Ash varcò la soglia del ministero che       ca di Angela Merkel, all’ammirazione
ora controlla i dati della Stasi e chiese se    per la «locomotiva d’Europa», fulcro del
ci fosse un dossier sul suo conto. Scoprì       processo di integrazione continentale, è
quindi che esisteva una cartella con scrit-     subentrato il timore per una potenza in
to sulla copertina “Romeo”, il suo nome         grado di tenere sotto scacco le altre eco-
in codice. “Dossier Romeo” è il resoconto       nomie europee. Per districare i nodi del
della sua ricerca nel passato alla (ri)sco-     presente e guardare con consapevolez-
perta di un mondo ormai lontano. L’au-          za ai traumi del passato, Gustavo Corni
tore rivisita i luoghi del potere, cerca i      propone di rileggere la storia tedesca in
vecchi amici, scopre insospettati nemici,       un’ottica di lungo periodo. Il percorso che
prova a rintracciare le persone coinvol-        si apre con i brillanti successi politico-di-
te nel caso. E la sua vicenda personale         plomatici di Otto von Bismarck e giunge
gli serve da spunto per riflessioni di ca-      fino alla caduta del muro di Berlino, alla
rattere più generale, sulla storia recente,     riunificazione gestita da Helmut Kohl e
gli errori degli uomini, la democrazia e la     alle sfide del presente è straordinario e
dittatura.                                      drammatico al punto che si è parlato di
                                                un Sonderweg, una «via peculiare».
1998 – STORIA                                   I protagonisti, le trame politiche “uffi-
LA DDR. UNA STORIA BREVE                        ciali e sotterranee”, le trasformazioni
ULRICH MAHLERT                                  economiche, sociali e culturali: Storia
Milano: Mimesis, c2009. - 191 p.; 21 cm.        della Germania è un punto di riferimento
Il 3 ottobre 1990, tre giorni prima del 41°     inaggirabile per chiunque voglia cono-
anno dalla sua fondazione, la Repubbli-         scere meglio il «paese di mezzo», il più
ca democratica tedesca smise di esistere        ammirato e insieme il più temuto d’Eu-
come stato. Nei ricordi delle persone essa      ropa.
continua a vivere, all’Est come all’Ovest,
tra nostalgia per il passato, film e revival,
condanna senza appello di uno stato e
della sua popolazione e tentativi di mi-
nimizzare quella che è stata chiamata la
«seconda dittatura tedesca». La DDR. Una
storia breve ci offre una sintesi essenziale
ed equilibrata di quarant’anni di storia.
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1999 – NARRATIVA                                 li che lo rendono in giro per come va
                                                 vestito. Ma a Micha non importa, ha
IL MIO SECOLO. CENTO RACCONTI                    altro a cui pensare: Miriam, la più bella
GÜNTER GRASS
                                                 ragazza del quartiere, purtroppo già im-
Torino: Einaudi, 1999. - 306 p.; 22 cm.
                                                 pegnata. E così Micha passa le sue gior-
Cento racconti, uno per ogni anno del
                                                 nate lambiccandosi il cervello su come
nostro secolo. Con continui cambi di
                                                 fare per avvicinarla. In questo roman-
prospettiva, assumendo il punto di vista
                                                 zo Micha, Miriam e gli altri loro amici
di persone sempre diverse, Grass ritor-
                                                 amano e ridono, si prendono in giro e
na su avvenimenti grandi e piccoli – le
                                                 sognano. Escogitano piani per evitare la
trincee della Grande guerra, le tragedie
                                                 visita di leva o per ripescare una lettera
provocate dal nazionalsocialismo, la di-
                                                 d’amore portata dal vento nella striscia
visione della Germania, ma anche i balli,
                                                 della morte a cavallo del muro di Berli-
dal Charleston alle gemelle Kessler, gli
                                                 no. Tutto questo perché il sole splende
incontri di pugilato, le finali di calcio, i
                                                 anche all’ombra del muro.
record mondiali – dipingendo, ora ironi-
co, ora ammonitore, un quadro variegato
                                                 2000 – STORIA
e sorprendente degli ultimi cento anni
della nostra storia.                             DAL TERZO REICH ALLA
                                                 REPUBBLICA DI BERLINO
1999 – STORIA                                    HEINRICH AUGUST WINKLER
                                                 Roma: Donzelli, 2004. - X, 805 p.; 22 cm.
MARTELLO E COMPASSO. VITA,
                                                 Una storia della Germania in due volu-
AGONIA E MORTE DELLA                             mi, dalla caduta dell’Impero romano sino
GERMANIA COMUNISTA                               alla recentissima riunificazione dopo la
ALBERTO INDELICATO                               caduta del muro di Berlino. La ricerca
Milano; Trento: Luni, 1999. - 189 p.; 21 cm.
                                                 si concentra sul rapporto tra democra-
Indelicato è stato ambasciatore italiano nella
                                                 zia e nazione. La vicenda tedesca, infatti,
DDR. Il suo non è il punto di vista di uno
                                                 è segnata dal nazismo e Winkler pone
storico, ma di colui che, avendo vissuto a
                                                 quell’epoca al centro della sua riflessione:
Berlino est negli anni della guerra fredda,
                                                 non solo scrive pagine di grande rigore
ricostruisce con aneddoti e racconti l’atmo-
                                                 ed equilibrio, ma sceglie di misurare tutta
sfera che ha respirato.
                                                 la storia tedesca con quell’evento. L’inda-
                                                 gine cerca anche di valutare la supposta
1999 – NARRATIVA
                                                 inevitabilità del fenomeno alla ricerca di
IN FONDO AL VIALE DEL SOLE                       tracce nei periodi precedenti che ne mo-
THOMAS BRUSSIG                                   tivino l’insorgenza. Un’opera monumen-
Milano: Mondadori, 2001. - 139 p.; 21 cm.        tale, ma non un monumento a un paese
A Berlino Est, proprio in fondo al Via-          raccontato senza reticenze, narrandone
le del Sole, abita Micha Kuppisch. Ogni          grandezze e miserie, tragedie e riscatti.
volta che esce di casa si deve sorbire gli
sberleffi dei suoi coetanei occidenta-
9
2001 – DIARI/RACCONTI                            2001 – STORIA
C’ERA UNA VOLTA LA DDR                           LA GERMANIA DALLA DIVISIONE
ANNA FUNDER                                      ALL’UNIFICAZIONE
Milano: Feltrinelli, 2005. - 250 p.; 22 cm.      J. K. A. THOMANECK, BILL NIVEN
Fonti ufficiose affermano che nella Ger-         Bologna: Il mulino, 2005. - 155 p.: ill.; 21 cm.
mania dell’Est gli informatori al servizio       Il 3 dicembre 1990 le due Germanie, est
della Stasi, la potente polizia segreta, fos-    e ovest, si riunificavano dopo quaranta
sero una persona ogni sei abitanti e nel         e più anni di divisione, sancita dalla co-
dopo-1989, all’apertura degli archivi, con       stituzione di due diversi stati nel 1949.
grande sorpresa si è scoperto quante fa-         Il volume presenta una succinta analisi
miglie allevassero al proprio interno in-        di questa situazione straordinaria. Dopo
formatori incaricati di riferire allo stato i    quasi un quindicennio convivono den-
pensieri e le aspirazioni dei propri fami-       tro la stessa organizzazione statale due
liari. In un libro scritto con una sugge-        Germanie ancora profondamente di-
stiva tonalità narrativa, Anna Funder ci         verse sotto l’aspetto sociale, economico,
riconduce in quell’esperienza, ascoltando        politico.
sia ex funzionari governativi e informa-
tori, sia persone che hanno avuto la vita
spezzata da una repressione immotivata.

Fuga dal piano terra. Il portone è già murato internamente.
10
2001 – NARRATIVA                                           2002 – NARRATIVA
IL SIGNOR LEHMANN                                          FUGHE D’AMORE
SVEN REGENER                                               BERNHARD SCHLINK
Milano: Feltrinelli, 2003. - 213 p.; 23 cm.                Milano: Garzanti, 2002. - 253 p.; 22 cm.
Frank Lehmann si muove leggero nella                       Quali possono essere oggi le forme
quotidianità guardando con ironia alla                     dell’amore e dell’abbandono? Bernhard
tragica comicità della vita. È arrivato alla               Schlink le esplora in sette storie vena-
soglia dei trent’anni riuscendo a evitare                  te d’erotismo, spesso ambientate in una
tutte le richieste d’impegno che genitori,                 città indimenticabile come la Berlino
vicini, donne gli hanno posto; fa il barista               degli anni subito successivi alla caduta
con grande soddisfazione e, finito il suo                  del Muro. Tutti i protagonisti di Fughe
turno, passa il resto della notte peregri-                 d’amore vivono il loro tempo e le sue
nando da un bar all’altro. A differenza dei                trasformazioni con grande intensità, ma
numerosi amici che lo circondano e che                     subiscono anche i contraccolpi di un pas-
in previsione del fatidico compleanno co-                  sato che non passa.
minciano a chiamarlo signor Lehmann,
Frank non ha mete: niente sogni, niente                    2003 – DIARI/RACCONTI
frustrazioni sembra essere il suo motto. Il                ZONENKINDER. I FIGLI DELLA
libro è il romanzo di debutto del giovane                  GERMANIA SCOMPARSA
scrittore tedesco.                                         JANA HENSEL
                                                           Milano: Mimesis, 2009. - 242 p.: ill.; 21 cm.
2002 – STORIA                                              Berlino, 9 novembre 1989: cade il muro
IL TUNNEL DELLA LIBERTÀ. 123                               che per 28 anni ha tagliato in due la città.
METRI SOTTO IL MURO DI BERLINO.                            L’apertura della frontiera tra le due Ger-
LA STRAORDINARIA AVVENTURA                                 manie – uno dei confini più sorvegliati
DI DUE ITALIANI NEL 1961                                   al mondo – segna la fine di un’epoca. Per
ELLEN SESTA                                                la Germania comunista, invece, segna
Milano: Garzanti, 2002. - 213 p., [12] c. di tav.: ill.;   l’inizio della fine: esautorato il regime,
21 cm.                                                     prende il via una serie di cambiamenti
Domenico Sesta, nel 1961, pochi giorni                     che porteranno alla riunificazione con la
dopo la costruzione del Muro di Berlino,                   Germania occidentale il 3 ottobre 1990 e
con l’amico Gigi iniziò a scavare un tun-                  alla scomparsa dello stato dalle carte geo-
nel per mettere in comunicazione Est e                     grafiche. Un intero mondo di valori cul-
Ovest sfuggendo alle guardie di frontiera                  turali e materiali cancellato a tappe for-
della RDT. Il 14 settembre 1962 i primi                    zate: la vita, il pensiero e lo stesso modo
ventinove tedeschi dell’Est riuscirono a                   di esprimersi dei tedeschi dell’Est ne ri-
raggiungere la libertà. La vicenda è stata                 sulteranno stravolti. Come lo vissero i di-
narrata, dopo oltre 40 anni, dalla moglie                  retti interessati? Zonenkinder. I figli della
di Domenico, Ellen Sesta.                                  Germania scomparsa ci dà una risposta. È
                                                           la testimonianza di una generazione che
11
  nel 1989 ha sperimentato al tempo stesso        2004 – DIARI/RACCONTI
  la fine di uno stato e della propria adole-
  scenza. Osservatrice e assieme protagoni-
                                                  VITA QUOTIDIANA DRAMMATICA
  sta dei fatti narrati, l’autrice rende conto    E BALORDA DIETRO IL MURO DI
  in queste pagine di uno shock culturale         BERLINO
  vissuto da milioni di persone.                  ENZO RAVA
                                                  Roma: Manifestolibri, c2004. - 198 p.; 21 cm.
  2003 – NARRATIVA                                Come si viveva nella Berlino comunista
                                                  degli anni Cinquanta e Sessanta, con le
  SALAM BERLINO                                   sue assurdità, i suoi drammi, i suoi stra-
  YADÉ KARA                                       vaganti personaggi, le sue regole ferree
  Roma: E/O, 2005. - 327 p.; 21 cm.
                                                  e le sue ingenuità? Tra spie, truffatori,
  Hasan, il protagonista del libro, è un ra-
                                                  militari russi, burocrati e antifascisti con-
  gazzo diciannovenne che ha passato gran
                                                  vinti di aver finalmente fondato lo stato
  parte dell’infanzia a Berlino, per poi tor-
                                                  degli operai e dei contadini. Un giorna-
  nare a Istanbul perché la madre odia vi-
                                                  lista italiano, impegnato in quegli anni in
  vere nel ghetto degli immigrati turchi.
                                                  una improbabile radio voluta dal Pci, rac-
  Dopo il crollo del muro decide di tornare
                                                  conta la sua esperienza di quel tempo, gli
  in Germania, a lui piace Berlino, la sente
                                                  incontri con la nomenklatura del partito,
  sua e ci trova gli stimoli che l’aiutano a
                                                  con personaggi come Bertolt Brecht, con
  capire cosa vuole fare nella vita. Si iscri-
                                                  ribelli malcontenti e sorvegliati, amori e
  ve all’università e comincia a lavorare,
                                                  amicizie.
  diventa attore in un film, ritrova vecchi
  amici e si innamora. Nel frattempo la
                                                  2007 – NARRATIVA
  situazione familiare precipita perché si
  scopre che il padre tradiva la moglie con       L’ AGNELLO CATTIVO
  una donna di Berlino Est e ha un altro          KATJA LANGE-MÜLLER
                                                  Vicenza: Neri Pozza, 2008. - 189 p.; 22 cm.
  figlio. L’altra rivendica i suoi diritti e la
  moglie a Istanbul non perdona.                  Berlino Ovest, 1987. Soja è una donna
                                                  scappata dalla Germania Est, vive da sola,
                                                  guadagna a malapena il necessario per ti-
                                                  rare avanti. Un giorno, mentre cammina
                                                  per strada, incontra Harry. È un uomo
                                                  quieto e determinato, dal passato oscuro,
                                                  capace di conquistarla con la semplicità
                                                  e l’entusiasmo di un bambino. Entrambi
                                                  vivono di lavori occasionali, entrambi
                                                  hanno bisogno del conforto, dell’assisten-
                                                  za, dell’amore di un altro, per affrontare
                                                  il baratro della povertà, della privazione,
                                                  della mancanza d’affetto, di sicurezza, di
  Il tunnel scavato sotto il muro di Berlino.
                                                  stabilità. Venti anni dopo tutto è cambia-
12
to. Il muro di Berlino non esiste più, la      e la Germania dell’Est dall’Occidente eu-
Germania si avvia a diventare una sola         ropeo. A un mese dal discorso del capo
nazione, Harry è morto. Si è lasciato die-     di Stato sovietico, il 9 novembre 1989, il
tro molti ricordi e un diario di quando        Muro viene abbattuto e le sue macerie di-
stava con Soja, una serie di frasi senza       ventano il simbolo della fine del comuni-
datazione che raccolgono le riflessioni e      smo. Enzo Bettiza, profondo conoscitore
i suoi pensieri più intimi. Ma in queste       dell’universo comunista, già presidente
pagine, incredibilmente, Soja non esiste,      delle delegazioni del Parlamento europeo
non è mai nominata. La loro relazione è        per i rapporti con la Jugoslavia, la Cina
diventata un vuoto, il mutismo impossi-        e l’Urss, ripercorre da testimone e da
bile di una storia durata cinque anni.         protagonista gli avvenimenti che hanno
                                               segnato gli ultimi due decenni del No-
2009 – STORIA                                  vecento predestinati a coincidere con le
1989: LA FINE DEL NOVECENTO                    strozzature finali e in certi casi tragiche
ENZO BETTIZA                                   del comunismo reale. Lo scrittore rivisi-
Milano: Mondadori, 2009. - 161 p.; 23 cm.      ta dall’interno l’inarrestabile effetto do-
Il 7 ottobre 1989, in occasione del qua-       mino, che sconvolge la carta geopolitica
rantesimo anniversario della Repubblica        dell’Europa centrorientale, spingendo il
democratica tedesca, Michail Gorbaciov         racconto fino alla Russia di Eltsin e alla
pronuncia a Berlino un discorso appa-          Cina di Deng. Mette sotto la lente i Paesi
rentemente celebrativo, che racchiude, in      satelliti dove cadono, uno dopo l’altro, i
realtà, una critica implicita al regime co-    regimi coloniali instaurati dal Cremlino
munista tedesco. La città è ancora divisa      dopo il secondo conflitto mondiale. Si
dal Muro che separa il settore sovietico       sofferma con sguardo freddo e minuzioso

Mario Dondero. Due giorni prima della caduta del muro.
13
  sulla vampiresca Romania dei Ceausescu,             2009 – DIARI/RACCONTI
  condannati da un tribunale improvvisato
  e giustiziati da uno squadrone militare.
                                                      RITORNO A BERLINO.
                                                      IL RACCONTO DELL’AUTUNNO
  2009 – NARRATIVA                                    CHE HA CAMBIATO L’EUROPA
                                                      LILLI GRUBER, PAOLO BORELLA
  LA CADUTA DEL MURO                                  Milano: Rizzoli, 2009. - 333 p., [6] c. di tav.: ill.;
  JEAN-MARC GONIN, OLIVIER GUEZ                       23 cm.
  Milano: Bompiani Overlook, 2009. - 371 p.; 21 cm.   Dov’eri, la notte in cui cadde il Muro? È
  Ore 22.15 del 9 novembre 1989. Migliaia             una domanda che percorre ancora il cielo
  di berlinesi dell’Est attraversano il Check         sopra Berlino. La ritroviamo nelle parole
  Point Charlie sancendo il crollo del Muro           di scrittori cardine della memoria tedesca
  di Berlino. La caduta del Muro mette in             come Günter Grass ma anche di autori
  scena, in un crescendo corale, le scelte            simbolo del dopo-89 come Ingo Schulze.
  politiche, i giochi di potere, ma anche il          La ripetono le trame di film ormai diven-
  coraggio, le debolezze, gli affetti, i dubbi        tati di culto come Goodbye Lenin! e le mil-
  dei grandi della terra, da Raissa e Michail         le espressioni artistiche di una città che
  Gorbaciov a Kohl, da Erich e Margot Ho-             negli ultimi vent’anni è diventata uno dei
  necker a Krenz, da Lech Walesa a Bush.              maggiori centri della creatività europea.
  Con questi si intreccia la vita clandestina         Berlino è ben lontana dall’essere pacifica-
  di Sven e Hansi, giovani oppositori anar-           ta, la cicatrice del Muro l’attraversa anco-
  chici, di Barbara, Emma, Vera e Marina,             ra, dopo quella notte di novembre in cui
  giovani donne e madri aderenti ai movi-             sembrava che i suoi abitanti fossero già
  menti d’opposizione democratica, di cit-            diventati «ein Volk», un solo popolo. Per
  tadini comuni spinti dal desiderio di li-           questo la ricostruzione appassionata di
  bertà e di democrazia, che, a rischio della         quei giorni scritta a caldo dagli inviati Rai
  propria vita, si ritrovano uniti in piazza a        Lilli Gruber e Paolo Borella oggi sembra
  manifestare, per la prima volta dopo quasi          una cronaca in presa diretta, che ci ripor-
  trent’anni... E sorprendentemente, accan-           ta immediatamente a quelle atmosfere e a
  to a loro, compariranno nel giro di pochi           quei retroscena.
  giorni numerosi membri del partito e fun-
  zionari del regime. C’è la forza dirompen-          2009 – STORIA
  te del nuovo che spazza via il vecchio, c’è
  l’energia della folla che chiede libertà, c’è       BERLINO. LA REINVENZIONE
  la malinconia e una certa tenerezza per un          DELLA GERMANIA
  mondo che finisce, c’è la Storia che si in-         GIAN ENRICO RUSCONI
                                                      Roma-Bari: GLF editori Laterza, 2009. - 126 p.;
  carna in uomini e donne che lottano per
                                                      20 cm.
  la libertà o per il potere, che fanno scelte
                                                      Berlino ha sempre provocato reazioni
  coraggiose o che commettono errori, che
                                                      contrastanti. È stata detestata da perso-
  gioiscono o si disperano. In trenta giorni
                                                      nalità opposte, come Rosa Luxemburg
  crolla un sistema, mutano gli equilibri ge-
                                                      e Konrad Adenauer, per la sua incan-
  opolitici mondiali, scompare un mondo.
14
cellabile impronta prussiana. Ma è stata           fu compiuta. Lo scopo dichiarato di Wal-
amata con pari intensità per il suo occi-          ter Ulbricht, il leader tedesco orientale che
dentalismo da letterati e studiosi come            l’aveva ordinata, era porre fine al continuo
Heinrich Mann ed Helmut Plessner. Ber-             esodo di popolazione verso la parte occi-
lino è l’unica cittadella dell’illuminismo, il     dentale della città (ancora controllata dalle
luogo della modernità tedesca che vuole            forze armate di Stati Uniti, Gran Bretagna
conquistare e mantenere il suo profilo             e Francia), unico ponte per raggiungere la
di libera città occidentale. Si è incomin-         ricca Germania Ovest. La mossa si rivelò
ciato a parlare della Berliner Republik            vincente: nonostante l’angosciato sgo-
vent’anni fa con grande ambivalenza, nel           mento di 4 milioni di berlinesi e lo sdegno
contesto della decisione del trasferimento         dell’opinione pubblica mondiale, divenne
della capitale da Bonn. Di fronte alla na-         subito chiaro che ogni reazione era di fatto
turalezza con cui oggi finalmente Berlino          impossibile, e comunque troppo rischiosa.
è e si sente accettata da tutti – tedeschi,        Intrecciando dati ufficiali, fonti d’archi-
europei e stranieri in generale – come ca-         vio e testimonianze personali, Frederick
pitale della Germania, si stenta a credere         Taylor racconta tre decenni della storia di
alla preoccupazione con cui la classe po-          una capitale e di una grande nazione eu-
litica tedesca a suo tempo ha affrontato           ropea che, in un lungo e tormentatissimo
la questione. Da dove nasceva lo stato             dopoguerra, improvvisamente si trovaro-
di ansietà per il pericolo di una possibile        no spaccate a metà. Oltre che sulle trame
orientalizzazione del Paese? Gian Enrico           politiche, l’interesse di Taylor si concentra
Rusconi ripercorre le vicende che hanno            sulla vita quotidiana, sulle paure e sulle
portato all’epocale caduta del Muro berli-         speranze dei berlinesi prigionieri che, con
nese e le contrastanti interpretazioni che         sempre più ingegnosi e disperati tentati-
sono seguite, e rintraccia nello scottante         vi di fuga, favorirono paradossalmente la
tema dei due Stati tedeschi.                       trasformazione dell’originario reticolato
                                                   nell’alto muro che li avrebbe privati a lun-
2007 – STORIA                                      go della libertà.
IL MURO DI BERLINO: 13 AGOSTO
1961 - 9 NOVEMBRE 1989                             2009 – STORIA DEL CINEMA
FREDERICK TAYLOR                           AL DI LÀ DEL MURO. CINEMA E
Milano: Mondadori, 2009. - 392 p.; 23 cm.  SOCIETÀ NELLA GERMANIA EST
Nella notte tra il 12 e il 13 agosto 1961, 1945-1990
nell’inquietante scenario di un mondo              CHRISTINA SCHMIDT
sull’orlo della distruzione atomica, Berlino       Bologna: CLUEB, 2009. - 252 p.; 21 cm.
venne tagliata in due da un reticolo di filo       A vent’anni dalla caduta del Muro di
spinato che separò, talvolta per sempre,           Berlino, questo studio analizza il cinema
genitori e figli, fratelli, amici e amanti. L’o-   della Repubblica democratica tedesca, in
perazione, tanto inattesa quanto fulminea,         particolare la DEFA, l’industria cinema-
riuscì grazie alla perfetta efficienza con cui     tografica della Germania orientale attiva
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  tra il 1946 e il 1992. Il libro, scandito per      autori; e non ultimo al complesso rap-
  decenni, presenta i più significativi lungo-       porto della cinematografia con il passato
  metraggi di finzione, i registi e gli attori, i    recente tedesco, con il nazismo e con la
  generi, le fasi storico-politiche che hanno        tradizione antifascista.
  determinato i soggetti, l’accoglienza del
  pubblico, le politiche culturali e la censu-       2013 – STORIA
  ra. Attraverso il filtro cinematografico è         L’ANNO CHE CAMBIÒ IL MONDO.
  soprattutto presentata la società tedesca          LA STORIA NON DETTA DELLA
  orientale, come è andata modellando, pur
                                                     CADUTA DEL MURO DI BERLINO
  sotto l’influenza sovietica, una propria
                                                     MICHAEL MEYER
  identità e culture, miti, gusti e svaghi. La       Milano: Il saggiatore, 2013. - 286 p.; 20 cm.
  cinematografia tedesca orientale evidenzia      “Mr Gorbačëv, abbatta quel muro!” Que-
  inoltre conflitti e confronti interni esisten-  sta la provocazione lanciata da Reagan
  ti tra generazioni, tra uomini e donne, tra     all’Urss della glasnost’ e riecheggiata per
  ceti sociali, tra apparati dello stato e societàle vie di Berlino il 12 giugno 1987. Fu
  civile, tra correnti riformiste e conserva-     davvero la fermezza degli Stati Uniti a
  trici nel partito guida, tra partito e intel-   imprimere la spinta decisiva per la cadu-
  lettuali. Il lavoro si sofferma soprattutto     ta del Muro e la fine della Guerra fredda?
  sul ruolo di quest’ultimi, divisi tra progetti  L’autore dell’”Anno che cambiò il mondo”
  e realtà, tra l’impegno nella costruzione di    ne dubita. In un quadro in presa diretta
  un stato socialista e l’influenza esercitata    tra strade, palazzi e salotti del potere, con
  su di loro dalle democrazie e dai mercati       interviste e ricordi raccolti durante i suoi
  occidentali. Una particolare attenzione è       reportage, Michael Meyer, allora capo
  conferita al conflitto tra potere e creatività  della redazione di Newsweek per la Ger-
  e tra la politica culturale e il lavoro degli   mania e l’Europa orientale, ricostruisce
                                                                       il 1989, anno di scon-
                                                                       volgimenti grandiosi
                                                                       e insondabili. Meyer
                                                                       fu testimone oculare
                                                                       dei mutamenti storici
                                                                       di quel periodo: in Po-
                                                                       lonia assistette alla ri-
                                                                       nascita di Solidarnosc,
                                                                       a Praga era al fianco di
                                                                       Václav Havel mentre
                                                                       preparava la Rivolu-
                                                                       zione di velluto. Fu
                                                                       l’ultimo      giornalista
                                                                       americano a intervi-
  Mario Dondero. Riunione di artisti a Berlino est pochi giorni prima stare Nicolae Ceause-
  della caduta del muro.
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scu e ad avere libertà di movimento nel-         il lavorio del tempo, la diacronia delle
la Romania soggetta alla sua tirannide;          voci e delle tracce rimaste su un Muro
volò a Bucarest con la Luftwaffe tedesca         che “non esiste più”. E quindi, sfoglian-
durante i combattimenti che portarono            do queste insolite guide, scopriamo che il
alla deposizione del dittatore e assistette      nome ufficiale del Muro era Antifaschi-
alla sua esecuzione. Il 9 novembre era sul       stischer Schutzwall (Barriera di Protezio-
lato orientale della frontiera quando cad-       ne Antifascista), che si usava nascondersi
de il Muro. Abbattuto a colpi di piccone,        nel ventre di una mucca di legno – come
grattato con le mani, spinto con i pugni         fosse il cavallo di Troia – per passare da
fasciati di stracci. Sparì il Muro, apparve      una parte all’altra del muro e che la mi-
la gente. La Guerra fredda era finita. L’A-      tica Trabant la guida anche il personag-
merica aveva vinto. La democrazia trion-         gio Disney Paperoga. Leggendole, non
fava. Ma fu un trionfo insidioso, creò il        potremo di certo sentire l’odore di pane
mito dell’onnipotenza americana.                 che avvolge Berlino o i suoni inaspettati
                                                 che accarezzano la Senna, perché, anche
2014 – STORIA                                    se insolite, rimangono pur sempre delle
MURO DI BERLINO. DUE O TRE                       guide, parole che divengono immagini.
COSE CHE SO DI LUI
A CURA DI EUSEBIO TRABUCCHI                      2014 – STORIA/FOTOGRAFIA
                                         IL MURO DI BERLINO. STORIA
Roma: L’orma, 2014. - 102 p.: ill.; 17 cm.
Il Muro di Berlino in cifre, mappe, im- PER IMMAGINI DEL SIMBOLO DI
magini, storie, poesie e canzoni. Teatro UN’EPOCA
di drammi epocali e icona di libertà, un         MARCO GASPARINI
“monumento scomparso” che racconta               Torino: Edizioni del Capricorno, 2014. - 143 p.:
avventure e afflati di una città dalla storia    ill.; 26 cm.
unica al mondo.                                  9 novembre 1989: sotto i colpi dei ber-
Le insolite guide de L’Orma si presentano        linesi e gli sguardi impotenti dei militari
al lettore in tutta la loro umiltà, avvisan-     della DDR crolla il Muro di Berlino. È
dolo che del Muro possono raccontargli           la fine di un’era. Forse, la vera fine del
giusto “due o tre cose” e quelle “due o tre      Novecento. Cade infine la barriera che
cose”, forse, il lettore dovrebbe farsele        ha spaccato in due la città ed è diventa-
bastare. Il titolo con cui si presentano,        ta il simbolo della divisione del mondo
però, come tante dichiarazioni di umiltà,        in blocchi contrapposti. Quasi 160 chi-
si rivela ingannevole, un po’ come quei          lometri di cemento e filo spinato, posti
compagni che a scuola sapevano tutto e           di guardia con cecchini armati, 20 bun-
dicevano agli altri di essere imprepara-         ker e la tristemente famosa “striscia del-
ti. Queste due insolite guide, insomma,          la morte”, i checkpoint Charlie, Alpha e
hanno più o meno la stessa struttura.            Bravo. Una barriera invalicabile che dal
Una “carta d’identità”, i dati tecnici, i dati   13 agosto 1961, per quasi trent’anni, ha
storici, un bellissimo alfabeto che mostra       separato famiglie, amici, destini, mondi.
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  Attraverso le emozionanti immagini de-          ti televisive americane rivali, la NBC e la
  gli archivi ANSA, storia e cronaca della        CBS, ognuna intenzionata a finanziare
  più simbolica divisione dell’era contem-        la realizzazione di un tunnel, in cambio
  poranea: l’escalation della Guerra Fred-        dell’esclusiva sulle immagini della fuga.
  da, la costruzione del Muro, i tentativi di     Ben presto iniziano le riprese e le mano-
  fuga riusciti e quelli soffocati nel sangue,    vre degli scavatori, all’ombra minacciosa
  la vita ai tempi delle due Berlino, la ter-     della Stasi, degli infiltrati e delle micro-
  ribile Stasi. Fino all’epilogo, al crollo del   spie. Ma in questo complesso dramma
  comunismo, all’abbraccio tra i berlinesi,       spionistico deve ancora fare la sua com-
  di nuovo uniti. E poi uno sguardo a quel        parsa un ultimo, fondamentale attore:
  che resta del Muro oggi, nella capitale         John Fitzgerald Kennedy, che in piena
  della Germania infine riunificata. La sto-      guerra fredda non può certo permettere
  ria per immagini dell’ultimo simbolo del-       a una televisione americana di foraggiare
  la Cortina di Ferro.                            piani di fuga da Berlino Est. D’altra parte,
                                                  come ha detto ai suoi collaboratori, «per
  [IN ARRIVO]                                     quanto non sia una soluzione piacevole,
  2016 – STORIA                                   quel maledetto Muro è comunque me-
  TUNNEL. 1962: FUGA SOTTO IL                     glio di una guerra». Fra allagamenti ed
  MURO DI BERLINO                                 esplosioni, omicidi e colpi di scena, Greg
  GREG MITCHELL                                   Mitchell racconta i presupposti, la realiz-
  Torino: UTET, 2017. - 401 p.; 24 cm.            zazione e la sorte dei Tunnel di Berlino,
  Estate 1962: da un anno il Muro divide la       schiacciati tra il tremendo potere della
  città di Berlino, e la sua popolazione, in      polizia segreta della DDR e i dilemmi di
  due. È ormai sempre più difficile per gli       un presidente costretto a censurare i me-
  abitanti di Berlino Est scappare verso l’O-     dia di fronte alla minaccia di una guerra
  vest democratico bucando i checkpoint o         nucleare. Ma in questo saggio avventuro-
  cercando di scavalcare il Muro: gli “in-        so e documentato, dove le atmosfere dei
  cidenti” alla frontiera contano sempre          romanzi di Le Carré si fondono al respiro
  più morti, che le propagande dell’Est e         di una tragedia sofoclea, a brillare davve-
  dell’Ovest si rinfacciano a vicenda. Ma         ro è il potenziale sovversivo del singolo:
  se si assottigliano le possibilità di oltre-    dall’acclamato ciclista di Berlino Est che
  passare il confine, si può sempre provare       si riconverte in passeur all’informatore
  a passarci sotto: diversi gruppi di giova-      gay che decide di tradire i suoi compagni;
  ni iniziano a progettare tunnel che dal         dall’ingegnere-scavatore che avrebbe poi
  più sicuro Ovest corrano sotto il Muro          lavorato al canale della Manica fino alla
  e sbuchino a Est, permettendo ad amici,         giovane donna che si ostina a scappare
  parenti ed emeriti sconosciuti di espa-         con indosso il suo amato vestito da sposa
  triare. Per portarli a termine occorrono        di Dior, strisciando nel fango del sotto-
  nervi saldi, braccia robuste e, soprattutto,    suolo verso lo sbocco del tunnel e il so-
  soldi. Entrano così in scena due emitten-       gno di un futuro migliore.
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2017 – STORIA                                    seppero anche coraggiosamente denun-
                                                 ciarlo e sfidarlo.
NON SI PUÒ DIVIDERE IL CIELO.
STORIE DAL MURO DI BERLINO                       [IN ARRIVO]
GIANLUCA FALANGA                                 2018 – STORIA DELLA MUSICA
Roma: Carocci, 2017. - 256 p.; 22 cm.
Lo si diceva già al tempo. Quando un             OLTRE IL MURO DI BERLINO. CON
giorno tutta questa storia sarà finita, si       I DEPECHE MODE NELLA GERMA-
farà fatica a credere che sia davvero acca-      NIA EST ALLA RICERCA DEL-
duta: una città divisa in due da un muro,        LA SCENA POST-PUNK E NEW
come in un’antica leggenda orientale...          WAVE. CON CD-AUDIO
Sono passati vent’anni da quella notte           SASHA LANGE, DENNIS BURMEISTER
di novembre del 1989 quando il Muro              Firenze: Goodfellas, 2019. - 196 p.; 22 cm.
di Berlino – triste e barbara icona della        La DDR, diversamente da quanto il no-
Guerra fredda che per quasi mezzo se-            stro sguardo di occidentali poteva co-
colo aveva tenuto divisi la Germania e           gliere, non era solo il paese del controllo
il mondo intero in due blocchi ostili e          ossessivo sulla vita privata delle persone,
contrapposti – venne preso a simboliche          del grigiore architettonico e dei tentativi
picconate dai berlinesi in festa. E a soli       di fuga verso l’occidente, ma era anche un
due decenni di distanza, riesce già diffi-       paese percorso da richieste di maggiore
cile immaginare come sia stato possibile,        libertà e da manifestazioni a loro soste-
nel cuore della civile Europa, pensare,          gno, animate soprattutto da giovani sotto
realizzare, gestire e giustificare una si-       i venticinque anni.
mile assurda costruzione. Ma altrettanto         Questo libro è uno sguardo sulle dina-
assurde sono le storie, i destini dei tanti      miche interne di una sottocultura gio-
uomini e delle tante donne che, da un lato       vanile e sulla quotidianità dei giovani
e dall’altro, si trovarono costretti a vivere    nella DDR prima della caduta del muro.
all’ombra del muro più famoso e temuto           Gli anni ‘80 visti da Berlino Est attraver-
del mondo, 160 chilometri di cemento             so l’ascesa di una band come i Depeche
armato che si inoltravano nel cuore urba-        Mode, all’interno della diffusione della
no, tagliando in due tutto quanto si tro-        musica new wave e post-punk che stava
vasse sul loro corso: strade, fiumi, boschi,     coinvolgendo tutto l’occidente con il suo
case, cimiteri, famiglie, amicizie, affetti...   portato di nuovi suoni, modi di produrli,
E vite umane. Ecco perché il “Muro” non          diffonderli e la conseguente costruzione
può essere ricordato né efficacemente            d’identità giovanili, attraverso la musica
spiegato senza raccontare almeno alcu-           e l’abbigliamento, mai viste prima. Con
ne delle numerose vicende individuali:           uno scritto di Giancarlo Riccio.
storie paradossali, spesso avventurose e
ancor più spesso drammatiche, di uomi-
ni e donne che non solo si adeguarono a
vivere nella città divisa, ma che il Muro
19
 2019 – STORIA                                 nel mondo e oltre tre quarti sono state
                                               innalzate dopo il 1989.
 L’ETÀ DEI MURI. BREVE STORIA
 DEL NOSTRO TEMPO                              [IN ARRIVO]
 CARLO GREPPI                                  2019 – STORIA
 Milano: Feltrinelli, 2019. - 284 p.; 22 cm.
 Nel 1941 un soldato della Wehrmacht,          LA PERESTROIKA E LA FINE
 Joe J. Heydecker, scavalca un muro e          DELLA DDR. COME SONO ANDA-
 scatta le foto che testimonieranno il         TE VERAMENTE LE COSE
 terribile esperimento del ghetto di Var-      HANS MODROW
 savia, nel cuore nero dell’Europa nazi-       Milano: Mimesis, 2019. - 232 p., 22 cm.
 sta. Intanto lo storico Emmanuel Rin-         La storia della perestrojka viene riper-
 gelblum, imprigionato dietro quel muro        corsa attraverso gli occhi di Hans Mo-
 con la famiglia, raccoglie dati, “contrab-    drow, ultimo presidente del Consiglio
 banda storia” perché qualcuno la possa        della DDR prima delle elezioni del marzo
 raccontare. Quasi mezzo secolo dopo           1990. Come esponente dei riformato-
 John Runnings, un reduce canadese del-        ri, Modrow fu inizialmente favorevole
 la Seconda guerra mondiale, è a Berlino       al rinnovamento impresso da Gorbacëv
 per il venticinquesimo anniversario del-      all’URSS, divenendo via via sempre più
 la “Barriera di protezione antifascista”.     critico nei confronti del pressapochismo,
 Ed è il primo a salire sul Muro per ab-       dell’improvvisazione e, in ultima analisi,
 batterlo. Sarà ricordato come il “Wall        dell’incapacità politico-strategica che ca-
 Walker”. Nell’anno in cui cominciava          ratterizzarono alcuni passaggi cruciali di
 la costruzione del simbolo della Cortina      questo processo. “Gorbacev e i suoi con-
 di ferro, il 1961, un giovane giamaicano      siglieri in pratica maturarono la scelta di
 nato nel 1945 stava inventando un nuo-        abbandonare la DDR al suo destino”, af-
 vo genere musicale per cantare la lotta       ferma in un’intervista rilasciata al giorna-
 contro l’oppressione politica e razziale.     lista Paolo Valentino per il Corriere della
 Il suo nome era Bob Marley, e veniva da       Sera (“La Lettura”, domenica 6 ottobre
 una famiglia di costruttori che avrebbe       2019). Una ricostruzione molto lontana
 fatto fortuna: anche lui, senza saperlo,      dall’apologetica dominante, che rivela re-
 aveva in mano il suo pezzo di muro. Da        troscena inediti ed episodi ancora poco
 Varsavia a Berlino, dal Mar dei Caraibi       conosciuti in Italia. Il libro è completato
 alle spiagge della Normandia, dalla Pa-       da un’appendice con una cronologia det-
 lestina alla Corea, per finire al confine     tagliata, un indice dei nomi ragionato dei
 tra Messico e Stati Uniti e nella “fortezza   personaggi e una bibliografia essenziale
 Europa”, Carlo Greppi racconta le vite        sull’argomento.
 di quattro testimoni che convergono
 nella trama inquietante del nostro tem-
 po, l’età dei muri. Sono più di quaranta
 le barriere che dividono popoli e paesi
Archivio di Stato. Il muro nel giugno del 1988.
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