Il Monitoraggio delle emissioni odorigene nei depuratori di Città Metropolitana di Milano - I casi di studio del Gruppo CAP

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Il Monitoraggio delle emissioni odorigene nei depuratori di Città Metropolitana di Milano - I casi di studio del Gruppo CAP
Il Monitoraggio delle emissioni
odorigene nei depuratori
di Città Metropolitana
di Milano

I casi di studio del Gruppo CAP
Il Monitoraggio delle emissioni odorigene nei depuratori di Città Metropolitana di Milano - I casi di studio del Gruppo CAP
GRUPPO CAP
Il Monitoraggio delle emissioni odorigene nei depuratori di Città Metropolitana di Milano - I casi di studio del Gruppo CAP
CONTESTO OPERATIVO
Gruppo CAP, azienda profondamente radicata nel territorio, nasce dai Comuni ed ha come soci oltre 2 milioni di
cittadini e come mission quella di gestire il Ciclo Idrico Integrato. Opera ogni giorno su un territorio complesso,
densamente urbanizzato, che si estende nei territori di Milano, Monza, Brianza, Pavia, Como e Varese, coinvolgendo
197 Comuni.

Operando in modo diretto sulle risorse naturali e sull’ambiente, Gruppo CAP è fortemente impegnato in pratiche di
sostenibilità e di mantenimento del corretto equilibrio del Ciclo dell’Acqua, tra uso di tale risorsa e la sua
protezione.

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GRUPPO CAP – I NUMERI DELLA DEPURAZIONE
✓ 361 stazioni di sollevamento

✓ 61 impianti di depurazione gestiti, di
  cui 40 nella Città Metropolitana di
  Milano

✓ 2.250.000 abitanti equivalenti serviti

✓ 300 Mm3 di reflui fognari trattati
  annualmente

✓ 7.500 km of di fognatura

✓ 71% portata trattata in impianti con
  AE ≥ 100.000

✓ 3 Laboratori acque reflue: 4.210                         AE≥100.000 50.000≤AE
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FOCUS SETTORE DEPURAZIONE

Nel corso della storia del servizio di depurazione delle acque
reflue, l’attenzione dei gestori è mutata nel corso degli anni,
andando a coprire sempre più a 360° l’impatto ambientale
generato dai propri depuratori.
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FOCUS SETTORE DEPURAZIONE

Questa crescente attenzione all’ambiente può così
essere semplificata:
• Anni ‘90 – depurazione acque reflue e cura del
  reticolo idrico;
• Primi Anni 2000 – valorizzazione risorse energetiche
  e riduzione dei consumi;
• Oggi – verifica e monitoraggio dell’impatto
  complessivo degli impianti di depurazione oltre il
  loro perimetro fisico (emissioni, carbon footprint,
  impatto visivo e paesaggistico)
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PRINCIPALI RIFERIMENTI NORMATIVI
• DGR 3018/2012
Determinazioni generali in merito alla caratterizzazione delle emissioni
gassose in atmosfera derivanti da attività a forte impatto odorigeno

• DGR 3552/2012
Caratteristiche tecniche minime degli impianti di abbattimento per la
riduzione dell’inquinamento atmosferico derivante dagli impianti produttivi e
di pubblica utilità, soggetti alle procedure autorizzative di cui al d.lgs. 152/06
e s.m.i. - Modifica e aggiornamento della d.g.r. 1 agosto 2003 – n. 7/13943

• UNI EN 13725:2004
La norma specifica un metodo per la determinazione oggettiva della
concentrazione di odori di un campione gassoso utilizzando l'olfattometria
dinamica con esseri umani quali valutatori e con un'emissione di odori
proveniente da sorgenti puntiformi o superficiali.
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PRINCIPALI ELEMENTI

• IMPATTO ODORIGENO

Misurato come concentrazione di odore espressa in unità odorimetriche al m3
(ouE/m3) a 20°C e corrispondente al numero di diluizioni necessarie affinchè
l’odore sia percepibile dal 50% della popolazione
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DGR 3018/2012
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DGR 3018/2012
TAVOLI TECNICI

•   Depuratore Bresso-Niguarda
•   Depuratore Pero
•   Depuratore Canegrate
•   Depuratore Peschiera Borromeo
TAVOLI TECNICI
MONITORAGGIO EMISSIONI GRUPPO-CAP
Gruppo-CAP monitora in continuo mediante l’utilizzo di
«nasi elettronici» 4 dei suoi depuratori, per una
potenzialità totale di 1.120.000 A.E. , pari al circa il 45%
della sua capacità di trattamento.
Gli impianti monitorati ad oggi sono:
• Impianto di depurazione di ASSAGO – 160.000 A.E.
• Impianto di depurazione di BRESSO – 220.000 A.E.
• Impianto di depurazione di CANEGRATE – 139.000 A.E.
• Impianto di depurazione di PERO – 600.000 A.E.
MONITORAGGIO EMISSIONI GRUPPO-CAP
•   NASO ELETTRONICO utilizzato: Unitec modello ETL 3000. Lo strumento opera con
    4 sensori, 1 ad ossidimetallici (MOS: Metal Oxide Sensor), 2 sensori elettrochimici
    e 1 sensore PID (PhotoIonization Detector).
MONITORAGGIO EMISSIONI GRUPPO-CAP
•   La centralina meteo utilizzata è la WS700-UMB della Lufft equipaggiata con
    anemometro ad ultrasuoni, pluviometro, barometro, termo-igrometro e
    rilevatore della radiazione solare.

•   La procedura di addestramento è eseguita per consentire alla centralina di
    distinguere le diverse tipologie di odori (matrici odorigene delle sorgenti). Le
    superfici dei sensori montati all’interno della centralina rispondono in maniera
    differente all’esposizione dei composti della miscela di aeriforme, fornendo in
    questo modo la possibilità di calibrare la risposta in intensità olfattometrica.
•   La procedura di addestramento prevede che le diverse tipologie di odore
    campionate in impianto siano misurate con la CMS (Centraline Multi-Sensore) e
    parallelamente misurate con l’olfattometria dinamica in laboratorio al fine di
    realizzare una curva di taratura caratteristica.
•   Le sorgenti selezionate sono quelle più significative e sono state scelte in base ai
    risultati dello studio modellistico.
MONITORAGGIO EMISSIONI GRUPPO-CAP

•   Il software TOM (Total Odour Management) è un’interfaccia grafica che permette
    di gestire le emissioni odorose in maniera efficiente. Attraverso l’utilizzo del
    software di modellazione di dispersione degli inquinanti AERMOD, dei dati meteo
    e delle misure di odore il TOM fornisce una rappresentazione grafica dell’impatto
    olfattivo intorno all’impianto.
DEPURATORE DI BRESSO

         DENITRIFICAZIONE

                            SEDIMENTAZIONE
            BIOFILTRO       SCONDARIA
DEPURATORE DI PERO

                   PERIMETRO
                   IMPIANTO
                               PALAZZINA
                               UFFICI

          SEDIMENTAZIONE
          SCONDARIA
DEPURATORE DI CANEGRATE

                       SEDIMENTAZIONE
                       PRIMARIA
           PERIMETRO
           IMPIANTO

                         OSSIDAZIONE
                         BIOLOGICA
MONITORAGGIO EMISSIONI GRUPPO-CAP
I principali utilizzi del monitoraggio in continuo delle emissioni
da parte di Gruppo CAP sono orientati a:

• Confronto tra emissioni generate dall’impianto e modifiche di
  processo apportate.
• Correlazione tra emissioni e concentrazioni di inquinanti
  afferenti all’impianto.
• Supporto per valutazione migliorie impiantistiche (es.
  revamping impianti).
• Verifica della significatività di eventuali segnalazioni da parte
  della cittadinanza.
• https://online.purenviro.com/report.php
CALIBRAZIONE CONTINUA
Odour Field Inspection (UNI EN 16841:2017)

• Valutazione del pennacchio di odore
• Posizionamento dei valutatori (addestrati) sottovento
• Spostamento perpendicolare alla direzione del vento
• Confronto tra risposta sensoriale dei valutatori e rappresentazione
  del pennacchio calcolato dal TOM
• Eventuale Calibrazione

ESEMPIO: Canegrate – modifica impiantistica significativa
(trasformazione vasche di SED I in vasche di prima pioggia)
– Necessaria modifica e integrazione dei posizionamenti dei
nasi elettronici con conseguente rielaborazione del modello
e nuova Field Inspection.
CONCLUSIONI
• Le normative seppur vincolanti sono di aiuto nella gestione dei
  rapporti con gli enti.

• Efficacia dei sistemi di monitoraggio in continuo degli impatti
  odorigeni (con qualche attenzione ai momenti di calma di
  vento)

Gli strumenti di modellazione permettono un miglior dialogo con
la popolazione durante i confronti.

     È possibile risolvere la problematica odorigena
     mediante il monitoraggio e il confronto con le
                 modifiche impiantistiche
GRAZIE PER L’ATTENZIONE

Presentazione a cura di:

Ing. Roberto Di Cosmo
Ing. Alessandro Reginato

www.gruppocap.it
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