IL MERCATO DEGLI INVESTIMENTI - IN ITALIA EXPERTS ON THE FUTURE OF REAL ESTATE - Requadro
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ITALIA | VOLUME DEGLI INVESTIMENTI – INDICATORI CHIAVE Volume di investimenti per trimestre € milioni Q1 Q2 Q3 Q4 Media 5 anni 14.000 12.000 10.000 8.000 Nord Ovest € 1.520m Nord Est 6.000 € 553m 4.000 2.000 Centro 0 € 320m 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 12% 21% Uffici 54% Commerciale 2% Industriale & Logistica 8% Sud & Isole 3% € 24m Alberghiero Misto 1% 0% Portafogli Altro € 373m 40% 57% 2% Fonte: Colliers International
ITALIA | ANDAMENTO DEGLI INVESTIMENTI IMMOBILIARI Nel corso del primo semestre, si sono registrati 2,8 miliardi di Euro di transazioni in tutta Italia, in diminuzione del 10% rispetto allo stesso periodo del 2020. Tuttavia, c’è un forte ottimismo nel settore. La campagna vaccinale sta dando i risultati sperati e le prospettive economiche sono positive, con revisioni al rialzo della crescita economica. E questo si riflette sul real estate. In termini di asset class, gli investitori continuano a cercare quelle che si sono dimostrate più resilienti con la crisi: gli uffici core, la logistica e il residenziale. Queste due ultime riguardano anche operazioni value-add in quanto c’è la necessità di creare il prodotto corretto per far fronte alla domanda crescente. Per quanto riguarda gli uffici, le operazioni value-add si sono ridotte notevolmente, in particolare quelle speculative, in quanto molte domande rimangono sul tipo di uffici che sarà necessario dopo la crisi. Torneranno tutti i dipendenti in ufficio cinque giorni alla settimana? Quante postazioni saranno necessarie? Queste sono alcune delle domande che spingono molte aziende a ritardare le loro scelte immobiliari. Di conseguenza, gli investitori sono diventati attendisti per capire come evolverà questa asset class nel breve termine e capire che tipologia di ufficio sarà necessario. In questo frangente, preferiscono il prodotto core che riesce ad assicurare la certezza nei flussi di cassa. Investimenti per prodotto Investimenti per città Uffici Retail Industriale e Logistica Alberghiero Misto Altro Milano Roma Nord fuori Milano 100% Centro fuori Roma Sud & Isole Portafogli 100% 80% 80% 60% 60% 40% 40% 20% 20% 0% 0% 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 ytd 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 ytd Fonte: Colliers International
ITALIA | ANDAMENTO DEGLI INVESTIMENTI IMMOBILIARI In termini di città, il volume delle transazioni a Milano si è fortemente ridotto: -32% rispetto allo stesso periodo del 2020. Guardando all’asset class regina del mercato, gli investimenti negli uffici, pari a 530 milioni di Euro, riguardano principalmente i prodotti core che la città è riuscita a creare negli ultimi anni. Questi prodotti raggiungono rendimenti molto bassi, intorno al 3%. Non si osservano quasi più transazioni di prodotti da valorizzare in quanto gli investitori vogliono capire come si evolverà il mercato degli uffici dopo il Covid. Similmente, il volume degli investimenti nella Capitale si è ridotto del 30% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, e del 60% per l’asset class uffici. La città soffre della mancanza di prodotto core che interessa gli investitori e che non è stato creato nel corso degli ultimi anni. I prodotti core plus o value- added vengono ritenuti troppo rischiosi dagli investitori in questo periodo. In termini di nazionalità, il mercato in Italia rimane dominato dagli investitori esteri. La crisi pandemica non è soltanto italiana ma mondiale, per cui tutti i paesi si ritrovano nella stessa situazione e l’approccio degli investitori è simile. Inoltre, l’elevata liquidità che le banche centrali continuano a mantenere sui mercati permette ai rendimenti prime di restare sui livelli bassi raggiunti prima della crisi e, nel caso della logistica, di ridursi ulteriormente. Investimenti per nazionalità Rendimenti netti prime Italia Eurozona Stati Uniti Regno Unito Asia Altro Uffici Milano Uffici Roma 100% Centri Commerciali Industriale & Logistica 8% 80% 7% 60% 6% 5% 40% 4% 20% 3% 0% 2% 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 ytd 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 Fonte: Colliers International
ITALIA | IL MERCATO DEGLI INVESTIMENTI IN LOGISTICA Il settore continua a vivere il suo stato di grazia. Da una parte, il mercato delle locazioni registra dei volumi elevati. Le società, principalmente quelle dell’e-commerce, ricercano nuovi spazi moderni ed efficienti vicini alle grandi città in modo da poter rispondere in tempi rapidi alla domanda. Dall’altra, questi immobili diventano in seguito molto appetibili per gli investitori, alla ricerca di prodotti sicuri. Nel corso dei primi sei mesi dell’anno, la quota investita in logistica è salita a quasi il 30% del mercato, diventando la prima asset class del mercato italiano. Questo è stato possibile grazie a delle transazioni di singoli immobili ma anche di alcuni portafogli, come per esempio i sette asset comprati da GLP per circa 150 milioni di Euro e il Bull portfolio di tre immobili nel torinese comprato da CBRE GI per 127 milioni di Euro. Fino a qualche anno fa, gli investitori avevano limitato l’interesse per questa asset class principalmente nel Nord del Paese. Negli ultimi trimestri, l’aumento degli acquisti online li spinge a guardare a prodotti intorno alla città di Roma e più a Sud, nel Mezzogiorno. Vista l’offerta molto limitata e la domanda forte di spazi, gli investitori non esitano a lanciare degli sviluppi speculativi che verranno affittati in tempi molto ristretti. Investimenti in logistica per macroregioni Investimenti in logistica per nazionalità (2013-2020) Nord Ovest Nord Est € milioni Centro Sud & Isole Portafogli misti Quota di logistica 14% 14% 2.000 30% 25% Italia 1.500 15% Eurozona 20% 17% Stati Uniti 1.000 15% Regno Unito 9% Asia 10% Altro 500 5% 31% 0 0% 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 ytd Fonte: Colliers International
ITALIA | IL MERCATO DEGLI INVESTIMENTI IN HOTEL La domanda turistica rimane molto inferiore rispetto al periodo pre-crisi, a causa della crisi economica, delle restrizioni ai viaggi (quarantena e Green Pass) e della paura di contagiarsi durante il viaggio; questo impatta maggiormente la componente internazionale rispetto a quella domestica. Tuttavia, l’interesse nel settore alberghiero rimane alto, soprattutto per gli investimenti opportunistici. L’obiettivo degli investitori è di approfittare di questo periodo per ristrutturare degli hotel esistenti o creare del nuovo prodotto per arrivare sul mercato alla ripresa del settore nel 2022 con il prodotto corretto e in linea con la nuova domanda. Prima del record del 2019, l’investimenti in questa asset class rappresentava in media circa il 10% del mercato. Nei primi sei mesi dell’anno, il 14% degli investimenti registrati in Italia hanno riguardato prodotti alberghieri. In particolare, è da evidenziare una forte attività a Venezia, confermando una tendenza già iniziata nel 2019. Queste transazioni confermano il trend all’acquisto di asset da poter riposizionare verso l’alto, in particolare nel segmento lusso/ultra-lusso. Al contrario, nella città di Roma, prima destinazione negli anni passati, gli investitori non riescono ancora a trovare le opportunità corrette. Investimenti in hotel per città Investimenti in hotel per nazionalità (2013-2020) € milioni Roma Venezia Milano 3.500 Firenze Resto d'Italia Portafogli 30% Quota degli hotel 8% 3.000 25% 9% 30% 2.500 Italia 20% Eurozona 2.000 12% 15% Asia 1.500 Stati Uniti 10% Regno Unito 1.000 17% Altro 500 5% 24% 0 0% 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 ytd Fonte: Colliers International
ITALIA | IL MERCATO DEGLI INVESTIMENTI NEL RETAIL La flessione dei consumi (-9% nel 2020 rispetto al 2019) riguarda in misura diversificata i vari capitoli di spesa: alcuni non hanno mostrato variazioni, altri hanno registrato diminuzioni molto marcate, risentendo tutti sia delle restrizioni imposte per contrastare la pandemia sia dei cambiamenti dei consumi delle famiglie. Questa situazione ha impattato gli investimenti nel retail, anche se il volume è andato diminuendo nel corso degli ultimi tre anni, e di conseguenza anche la quota del mercato italiano, passata dal 20-30% a meno del 10% e facendosi superare dagli investimenti in logistica e in hotel. Da una parte, i centri commerciali hanno perso il loro interesse da parte degli investitori. Dall’altra, prodotti come l’high- street retail non sono riusciti ad attirare i capitali degli investitori. La mancanza di turisti, soprattutto quelli internazionali, in questo periodo e anche in parte per il 2022 rappresentano un fattore di rischio, nel breve periodo. Nel lungo periodo, invece, andrà analizzato l’effetto dell’esplosione dell’e-commerce che ha permesso di favorire lo sviluppo di un segmento nel quale l’Italia era in ritardo. Come risponderanno i marchi a questa «concorrenza» per mantenere l’attrattività del negozio fisico? Da questo si capirà come verranno mantenuti i valori raggiunti negli anni passati. Investimenti in retail per prodotto Investimenti in retail per nazionalità (2013-2020) € milioni Centri Commerciali In Town Retail (Eccetto DS) Department Store Out of Town Retail (Eccetto CC) 3.000 70% 12% Iper & Supermercati Quota di Retail 60% 2% 23% 2.500 Italia 50% 14% Eurozona 2.000 40% Stati Uniti 1.500 30% Regno Unito 1.000 Asia 20% 18% 31% Altro 500 10% 0 0% 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 ytd Fonte: Colliers International
COLLIERS INTERNATIONAL ITALIA S.p.A. Via Mazzini, 9 Via Bissolati, 76 20123 MILANO 00187 ROMA EXPERTS ON THE FUTURE OF REAL ESTATE SIMONE ROBERTI SILVIO SANCILIO Head of Research Head of Capital Market simone.roberti@colliers.it silvio.sancilio@colliers.it +39 348 3806762 +39 338 7469372 www.colliers.com
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