Il gioco nell'età prescolare analizzato col metodo osservativo
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1 Report scientifico Il gioco nell’età prescolare analizzato col metodo osservativo Corso di laurea scienze della formazione primaria Modulo di Psicometria Prof.ssa Donato Marina Gerarda 143560 Eleonora Bilotta Vanni Francesca 144157 Chimento Giuseppe 142945 Falcone Giorgio 143525
2 Abstract La motivazione che ha spinto a dare il via a questa ricerca è stata quella di voler conoscere approfonditamente le dinamiche che si verificano nella scuola dell’infanzia tra gruppi di pari e non, per essere preparati su ciò che andremo a svolgere in futuro. Questo progetto di ricerca si basa sulla realizzazione di una tassonomia che sarà il primo step del metodo utilizzato : quello osservativo. L’osservazione è una tecnica di rilevazione di dati; quella che è stata utilizzata si definisce “osservazione etologica” e ha la caratteristica di essere applicata nell’ambiente naturale in cui un determinato comportamento si manifesta spontaneamente. Nel caso di tale ricerca è stato osservato il comportamento dei bambini in una situazione di gioco libero manifestatosi in un ambiente per loro familiare e quindi naturale : la scuola dell’infanzia. La presente ricerca prende in considerazione l’interazione sociale dei bambini, in situazione di gioco non strutturato, tenendo presente dell’esistenza di alcune variabili come ad esempio il sesso, che influenzano l’attività di gioco. Prendendo in considerazione proprio la differenza di genere e quindi il sesso,si è stabilita un’ipotesi di partenza : i bambini, in età prescolare, dimostrano chiare preferenze per i compagni dello stesso genere, con i quali trascorrono più tempo e condividono giochi ed esperienze. Un’ulteriore ipotesi consiste nella preferenza dei bambini maschi a scegliere giochi prettamente maschili e a svolgere giochi di tipo fisico, come la lotta per finta, al contrario delle bambine che sembrano invece preferire attività e giochi meno coinvolgenti sul piano fisico e più indirizzati invece alla riproduzione della routine familiare. Queste ultime ipotesi sono state volutamente messe in discussione predisponendo un ambiente di gioco tipicamente femminile, per osservare il comportamento dei bambini maschi in un ambiente che non fosse quello di abitudine.
3 1. Introduzione Con questa ricerca si vuole, partendo da articoli scientifici di riferimento, analizzare e studiare il comportamento dei bambini in età prescolare. In particolare uno degli obiettivi di questa ricerca è quello di osservare le preferenze dei bambini sulla scelta del partner di gioco in situazione di assoluta libertà. Come già accennato nell’abstract, l’osservazione svolta è stata di tipo etologica. L’etologia è una scienza che studia il comportamento animale nel suo ambiente naturale. I principali studi etologici sono stati condotti sugli scimpanzé, e a tal proposito ci siamo documentati inizialmente proprio su questo tipo di studi. Dall’articolo scientifico “The Behaviour of Free-living Chimpanzees in the Gombe Stream Reserve” di Jane Wane Lawick-Goodall , che si traduce in una vera e propria ricerca etologica, abbiamo voluto far partire quella che è stata la nostra osservazione. Dall’articolo si evince chiaramente come, lasciando in piena libertà e autonomia un gruppo di scimpanzé, si possano osservare i loro comportamenti. Molte differenze nel comportamento dipendevano dall’età e dal sesso. I comportamenti variavano anche in base al tempo e alle stagioni, i più giovani spesso preferivano giocare sotto la pioggia. Si nota inoltre, che gli scimpanzé interagivano spesso con altri animali, per diverse ragioni, assumendo un comportamento diverso in base all’animale, all’età dello scimpanzé e alle situazioni. Come gli scimpanzé, anche i bambini da noi osservati, sono stati lasciati in piena libertà e autonomia, nel loro ambiente naturale, la scuola dell’infanzia, per raccogliere informazioni sul loro comportamento. Una volta definito quindi l’ambiente e il tipo di osservazione, siamo arrivati alla formulazione di un’ipotesi di partenza. Quella principale ci è stata dettata dalla lettura del libro “Il gioco dei bambini” di Emma Baumgartner. L’autrice afferma che bambini e bambine tendono a comportamenti ludici differenti; i bambini
4 dimostrano di preferire giochi come “lotta” o “calcio”, in cui è presente maggiore attività fisica, mentre le bambine tendono a riprodurre una routine familiare e quindi prediligono il gioco di finzione. Anche nei bambini è presente il gioco di finzione, che però, a differenza delle bambine non riproduce scene di vita e/o routine familiare, bensì scene di cantieri, officine, e mezzi di trasporto. Inoltre l’autrice afferma che la scelta/preferenza del tipo di gioco è fortemente condizionata dall’adulto, che incoraggia i propri figli verso tipi di comportamenti “adeguati” al sesso, anche nel momento dell’acquisto dei giocattoli. Partendo dal presupposto che la tesi dell’autrice Emma Baumgartner sia giusta, la nostra intenzione è quella di mettere in crisi tale tesi, predisponendo un ambiente di gioco tipicamente femminile. Una volta quindi stabilita questa prima ipotesi ne abbiamo voluta formulare un’altra sulla base della lettura di altri due articoli scientifici: “The effect of the structure objects on the pretend play of how-income preschool children” di Vonnie C. Mcloyd e , “The Emergence of Same-Sex Affiliative”. Dalle ricerche riportate in questi articoli si evince chiaramente che, specialmente nella prima infanzia, esistono delle preferenze sessuali e che quindi i bambini preferiscono giocare con persone dello stesso sesso. Questo perché, così come esplicitato nel secondo articolo citato, i bambini rivedono in loro, loro stessi; li giudicano quindi come “uguale a me”. Anche in queste ricerche il comportamento viene analizzato e studiato in un contesto giornaliero e quindi familiare. Questi studi dimostrano quindi una netta differenza tra il comportamento femminile e quello maschile.
5 2. Materiali e metodi Obiettivo Stabilita un’ipotesi di partenza , l’obiettivo che ci poniamo è quello di predisporre in un determinato modo l’ambiente di gioco, in modo da smentire tale ipotesi e analizzarne i risultati ottenuti per arrivare a formulare una nuova tesi. Soggetti Sono stati osservati 8 bambini divisi in 2 gruppi composti da 4 ; I GRUPPO : Raffaele - sesso maschile, età 5 anni Iole - sesso femminile, età 4 anni Jessica - sesso femminile, età 4 anni Gabriel - sesso maschile, età 4 anni II GRUPPO : Davide - sesso maschile, età 5 anni Kekko - sesso maschile, età 5 anni Giulia - sesso femminile, età 3 anni Cecilia - sesso femminile, età 3 anni Materiali Per quanto riguarda le riprese sono state utilizzate : - 2 videocamere -Panasonic SDR- H40 -Camera Samsung -Cavalletto per videocamera -Taccuino per appunti
6 Per il settaggio e la frammentazione dei video in fotogrammi è stato utilizzato il software The Observer XT 10 Per quanto riguarda invece i materiali per la realizzazione dell’ambiente strutturato sono stati utilizzati : -Cucina giocattolo -Attrezzi da cucina (pentole, piatti, posate, vari utensili ) -2 divanetti -Bambolotti -Tavolo -4 sedie -Tovagliette per la colazione -Banco ortofrutta giocattolo Metodo Il metodo utilizzato è quello osservativo. Il primo passo nella realizzazione del nostro progetto-ricerca è stato scegliere il dato da osservare; la nostra scelta è ricaduta sull’argomento del gioco libero attraverso il quale è stato possibile osservare i comportamenti dei bambini, le relazioni tra questi e la scelta / preferenza di oggetti in una situazione di assoluta libertà. A questo punto ci siamo documentati sull’argomento utilizzando testi consigliati dall’insegnante e articoli di natura scientifica, riferiti in particolar modo all’etologia. Il secondo passo, ma non meno importante, è stato quello di realizzare una tassonomia empirica basata principalmente su 2 macro comportamenti : quello dell’interazione e quello del movimento. Una volta stilata la tassonomia sono state effettuate le riprese che hanno avuto lo scopo di vedere quante volte un dato comportamento presente nella tassonomia si verificava. Le videocamere sono state posizionate in due angolazioni diverse, in modo da avere una visione completa dello spazio strutturato. Le videocamere sono state posizionate prima dell’arrivo dei bambini in modo tale da non essere viste da questi, evitando così di invadere e influenzare la loro quotidianità e i loro comportamenti spontanei. I due gruppi sono stati osservati per 2 giorni, rigorosamente alla stessa ora e nello stesso luogo. Ogni ripresa ha avuto la durata di 30
7 minuti circa, dei quali solo 15/ 20 minuti sono stati analizzati con l’utilizzo del software. Il motivo di questa scelta è stata dettata dall’intenzione di analizzare il comportamento dei bambini nel momento di piena fase di gioco e in assoluta “non influenza” da parte delle maestre. Una volta osservato il primo gruppo per 30 minuti, con la collaborazione della maestra, sono stati fatti uscire i primi bambini per fare entrare quelli del secondo gruppo, che a loro volta sono stati osservati per 30 minuti. Nello stesso modo si è svolta la seconda giornata di riprese. Dal momento che era la prima volta che utilizzavamo questo metodo, ci è sembrato il caso di effettuare qualche giorno prima una registrazione “pilota”, per conoscere un po’ i bambini e l’ambiente e per renderci conto del lavoro ch avremmo dovuto svolgere nei giorni successivi. Lo step successivo è stato quello di utilizzare il software The Observer. Dopo aver tagliato i video con un opportuno programma, sono stati caricati nel software e analizzati fotogramma per fotogramma, avendo cura di analizzare e segnare bambino per bambino ogni comportamento presente nella tassonomia. A seguito dei 15/20 minuti analizzati, abbiamo esportato i dati ottenuti in Excel e sono stati confrontati con l’ipotesi di partenza. Grazie ad Excel abbiamo ricavato la media di ogni comportamento e per ogni bambino, e i grafici e le tabelle, che saranno presentati nella sezione successiva. 3. Risultati I seguenti grafici rappresentano la frequenza con cui i vari comportamenti presenti nella tassonomia si verificano per ogni bambino.
0 1 2 3 4 5 6 0,5 1,5 2,5 3,5 4,5 0 1 2 3 4 abbracciarsi muovere e… sedersi prendere per mano muovere e spostare oggetti Gruppo 1, giorno 1 Gabriel Gabriel gioco di finzione… gioco di finzione individuale correre interagire con… sedersi abbracciarsi muovere e spostare oggetti sedersi toccarsi Iole ballare interagire litigare per un gioco interagire con femmina Iole gioco di finzione… gioco di finzione con maschio cantare muovere e spostare oggetti 8 litigare per un gioco interagire con… chiamare sedersi interagire Jessica gioco di finzione… interagire con maschio Jessica interagire interagire con femmina interagire con… muovere e spostare oggetti correre dominare prendere per mano dominare litigare per un gioco Raffaele gioco di finzione… Raffaele interagire interagire con… gioco di finzione con femmina Series1 Series1
0 1 2 3 4 5 6 correre Gruppo 1, giorno 2 muovere e spostare oggetti ballare litigare per un gioco saltare gridare Gabriel interagire interagire con maschio interagire con femmina 9 gioco di finzione con maschio gioco di finzione con femmina sedersi muovere e spostare oggetti sbattere i piedi litigare per un gioco gioco di finzione individuale Jessica gridare cantare interagire con maschio gioco di finzione con maschio abbracciarsi muovere e spostare oggetti litigare per un gioco gioco di finzione individuale chiamare Raffaele interagire con maschio interagire con femmina gioco di finzione con maschio Series1
10 12 14 0 2 4 6 8 sedersi Gruppo 2, giorno 2 Gruppo 2, giorno 1 0 1 2 3 4 5 6 7 sbattere i piedi 8 gioco di finzione collettivo muovere e spostare oggetti cecilia gridare dominare correre gioco di finzione con un maschio cecilia ballare gioco di finzione collettivo litigare per un gioco interagire con maschi gioco di finzione con un… correre davide saltare muovere e spostare oggetti gridare dominare gioco di finzione con un maschio 10 interagire con maschi gioco di finzione collettivo davide correre interagire muovere e spostare oggetti interagire con maschi sdraiarsi sedersi gioco di finzione con una… muovere e spostare oggetti giulia saltare giulia gioco di finzione individuale gridare cantare interagire con maschi correre parlare da solo muovere e spostare oggetti sbattere i piedi gioco di finzione con una… gioco di finzione con un… gioco di finzione con un maschio kekko kekko saltare gioco di finzione collettivo interagire con maschi saltare fare versi interagire con maschi Series1 Series1
11 Nella tabella in basso sono riportati i valori della media: MEDIA AZIONE iole raffaele gabriel jessica cecilia davide giulia kekko Correre 2 0,5 1 0 0 1,5 1 4,5 Sedersi 8 0 0,5 1,5 2 0,5 4 0 interagire con maschio 0 3,5 3,5 3 1 3 0,5 3 interagire con femmina 6 0,5 0,5 5 1,5 0 1,5 0 muovere e spostare oggetti 3 4 5 1,5 1,5 0,5 2,5 1 gioco di finzione individuale 0 2,5 2,5 1 0 0,5 1,5 0 gioco di finzione collettivo 1 0,5 0,5 0,5 1,5 1,5 1,5 1,5 gioco di finzione con maschio 2 2 2 3 1 3 0 3 gioco di finzione con femmina 6 1 1 3 0,5 0 0,5 0,5 4. Discussione Dall’analisi dei dati del primo gruppo risulta che vi è una netta distinzione tra i maschi e le femmine, tranne in alcuni sporadici casi, nei quali, probabilmente per l’assenza il secondo giorno, di una delle bambine, si nota interazione anche fra i due sessi. Precisamente è risultato che Gabriel, di anni 4 preferisce l’interazione con Raffaele, di anni 4. Il tipo di gioco scelto dai bambini e dalle bambine è di finzione. Si nota dall’osservazione dei video che giocano “ a far finta di….” avere un ristorante. Di conseguenza la nostra ipotesi iniziale, ovvero che i bambini maschi prediligono i giochi di lotta, è smentita. Questo è proprio il risultato che volevamo ottenere, così come dimostra il fatto di aver predisposto volutamente l’ambiente con scenario tipicamente femminile. Per quanto riguarda invece la seconda ipotesi esposta possiamo affermare che sia confermata, in quanto è evidente, dai risultati ottenuti, la preferenza di genere nella scelta del partner durante l’interazione e il gioco sociale e/o di finzione. Dall’ analisi dei dati del secondo gruppo risulta che i comportamenti dei bambini e delle bambine durante la prima osservazione sono analoghi nella seconda osservazione. È stata rilevata la preferenza di un gioco che presenta maggiore attività fisica. A differenza del primo gruppo, sono stati scelti giochi di tipo più dinamico. Ma analogamente si può
12 affermare che anche in questo caso, l’ipotesi è confermata: risulta palese, anche in questo caso, la preferenza di genere nella scelta del partner durante l’interazione e il gioco sociale e/o di finzione. Raramente, analizzando i risultati ottenuti, si verifica che i bambini interagiscano con le bambine, e viceversa. Volendo porre adesso, invece, l’attenzione sull’ipotesi di partenza, possiamo affermare anche in questo caso che quest’ultima sia smentita. La predisposizione dell’ambiente non ha influito sui bambini maschi, che nonostante si siano trovati dinanzi a giochi prettamente e tipicamente femminili, si sono saputi adattare e hanno giocato ugualmente.
13 Bibliografia BAUMGARTNER E. (2002), Il gioco dei bambini, Carocci Editore S.p.A., Roma, cap. 5-6 JANE WAN LAWICK-GOODALL. (1968), The Behaviour of Free-living Chimpanzees in the Gombe Stream. Reserve Gombe Stream Research Box 185 Kigoma, Tanzania, Volume1 (1968). PETER LA FRENIERE, F. F. STRAYER and ROGER GAUTHIER, The Emergence of Same-Sex Affiliative Preferences among Preschool Peers: A Developmental/Ethological Perspective.Child Development,Vol. 55, No. 5 (Oct., 1984), pp. 1958-1965 VONNIE C. MCLOYD ,The Effects of the Structure of Play Objects on the Pretend Play of Low- Income Preschool Children, Child Development,Vol. 54, No. 3 (Jun., 1983), pp. 626-635
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