Dopo 40 anni, rinasce il direzione

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Dopo 40 anni, rinasce il
Premio      di      direzione
d’orchestra “Guido Cantelli”
Dopo quarant’anni di pausa, nel centenario della nascita del
grande direttore novarese Guido Cantelli, il Premio di
direzione d’orchestra in sua memoria finalmente rinasce e si
rinnova, con una decisa vocazione internazionale e una
particolare attenzione al pubblico più giovane, ritrovando
nel Teatro Coccia di Novara la sua casa naturale. Le
iscrizioni saranno aperte dal 1° marzo al 30 aprile 2020:
potranno partecipare direttori d’orchestra di ogni
nazionalità, con un’età compresa fra i diciotto e i
trentacinque anni. I concorrenti saranno sottoposti a una
preselezione sulla base di curriculum e registrazioni
video. Dal 9 al 12 settembre i finalisti affronteranno tutte
le prove del concorso a Torino sul podio dell’Orchestra del
Teatro Regio, davanti a una giuria composta da personalità
artistiche e culturali di grande rilievo internazionale. La
finale si svolgerà il 13 settembre a Novara e sarà aperta al
pubblico.

Guido Cantelli era nato a Novara il 27 aprile 1920; e proprio
al Teatro Coccia il 17 novembre 1956 diresse il suo ultimo
concerto, con l’Orchestra della Scala della quale appena il
giorno precedente era stato nominato direttore stabile. Pochi
giorni dopo, il 23 novembre, l’aereo che doveva portarlo a New
York si schiantò al suolo subito dopo il decollo
dall’aeroporto parigino di Orly. Aveva poco più di trentasei
anni ma era già uno dei direttori d’orchestra più importanti
del secondo Novecento, riconosciuto da Arturo Toscanini come
il suo erede più autentico. Per onorare la sua memoria, nel
1961 l’Ente Provinciale per il Turismo di Novara istituì il
Premio Internazionale “Guido Cantelli” per giovani direttori
d’orchestra, che nelle dieci edizioni fino al 1980 laureò
alcuni fra i futuri protagonisti della direzione d’orchestra:
un albo d’oro che oltre a Riccardo Muti, vincitore nel 1967,
annovera Eliahu Inbal (1963), Ádám Fischer e Lothar
Zagrosek (1973), Hubert Soudant (1975) e Donato
Renzetti (1980).

Per i cento anni dalla nascita di Cantelli, il Premio rinasce
in coproduzione con il Teatro Regio di Torino e con la
partnership discografica di Warner Classics.
«Conservo ancora il foglietto di un appassionato consegnato a
mano alla mia attenzione nella biglietteria del Teatro Coccia
pochi giorni dopo il mio insediamento ufficiale: “Direttore,
faccia rivivere il Premio Cantelli e lo riporti a Novara” –
dice Corinne Baroni, Direttore artistico del Premio Cantelli e
Direttore del Teatro Coccia di Novara -. Con gioia oggi posso
dire che dopo più di un anno di lavoro siamo riusciti a
restituire alla città un pezzo della sua storia. Il Premio
Cantelli mantiene lo stesso prestigio e lo stesso impianto ma
rinasce figlio del suo tempo, di un momento storico che
accoglie l’innovazione quale motore di sviluppo. Non solo
competizione ma opportunità, veicolo di valori, strumento di
divulgazione. Il Cantelli 2020 unisce un’intera città con le
sue istituzioni per dare vita al Cantelli OFF, un vero e
proprio cartellone parallelo di eventi coordinati dal Comune
di Novara, un filo rosso che da aprile a settembre porterà
dritti al Teatro Regio di Torino per le prime fasi
eliminatorie e poi a Novara per la finale. I ragazzi delle
scuole medie di Novara siederanno accanto ai giurati per
esprimere il loro voto, un giudizio che esula dalla tecnica e
dalle qualità artistiche dei concorrenti, ma che metterà in
luce il lato umano e la capacità di comunicare dei giovani
direttori d’orchestra del futuro». «Sono felice –
aggiunge Matteo Beltrami, Direttore Musicale del Coccia – che
dopo quarant’anni di assenza e grazie a un lungo e caparbio
lavoro di tutto lo staff del Teatro talentuosi musicisti della
nuova generazione possano nuovamente contare su un concorso
serio e prestigioso che, in passato, ha lanciato alcuni dei
direttori più famosi e importanti del dopoguerra».

«Novara celebra quest’anno il centenario della nascita di
Guido Cantelli – spiega il Sindaco Alessandro Canelli – un
artista nato a Novara e che, fin dall’infanzia, ha rivelato
doti eccezionali, lasciando un’impronta fondamentale nella
storia della direzione d’orchestra. La città lo vuole
ricordare con una serie di eventi ai quali stiamo lavorando e
che partono dal Teatro Coccia con il quale proponiamo, a
quarant’anni dall’ultima edizione, il Premio per direzione
d’orchestra “Guido Cantelli”. Una serie di appuntamenti di
respiro internazionale con una particolare considerazione per
i giovani direttori d’orchestra e per quegli artisti che,
nella figura di Cantelli, possono trovare l’ispirazione giusta
e le condizioni necessarie per percorrere una strada difficile
e impegnativa, ma in grado di dare grandi soddisfazioni».

Sebastian F. Schwarz, Sovrintendente e Direttore artistico del
Teatro Regio di Torino, afferma: «Mi ha sempre affascinato la
figura di Cantelli, un talento strappato troppo presto al
palcoscenico dell’arte e della vita. Sono quindi
particolarmente felice che possa rinascere il premio a lui
dedicato, grazie anche alla coproduzione tra il Teatro Regio e
il Teatro Coccia, espressione della volontà del Regio di
aprirsi a tutto il territorio regionale e di mettere al
servizio di nuovi talenti la grande esperienza, maturata con i
più importanti direttori del mondo, della sua prestigiosa
Orchestra».

I   direttori    d’orchestra     Matteo    Beltrami,    Jordi
Bernàcer e Antonino Fogliani compongono la giuria che si
occuperà della preselezione dei candidati. I nomi degli
ammessi saranno comunicati il 17 giugno. Dal 9 al 13 settembre
si svolgeranno le varie fasi del concorso con una giuria
internazionale presieduta da Donato Renzetti (ultimo vincitore
del Premio Cantelli, nel 1980) e formata da Gabriel
Chmura (Medaglia d’oro Premio Cantelli, Direttore artistico
dell’Opera di Poznan e Primo Direttore Ospite della
Filarmonica di Cracovia), Nazzareno Carusi (pianista), José
Luis Gómez (Direttore Musicale dell’Orchestra Sinfonica di
Tucson), Sebastian F. Schwarz (Sovrintendente e Direttore
Artistico del Teatro Regio di Torino), Didier de
Cottignies (Direttore Artistico dell’Orchestra Filarmonica di
Monte-Carlo), Christoph Becher (Sovrintendente dell’ORF –
Orchestra Sinfonica della Radio di Vienna) e Sophie de Lint
(Sovrintendente dell’Opera Nazionale di Amsterdam), oltre ai
già citati Beltrami, Bernàcer e Fogliani. In particolare, dal
9 al 12 settembre sono previste le eliminatorie e le
semifinali al Teatro Regio di Torino, mentre il 13 settembre
si tornerà a Novara per la finale, che impegnerà i concorrenti
nello stesso programma diretto da Cantelli nel suo ultimo
concerto: la Sinfonia n. 1 di Johannes Brahms, La Valse di
Maurice Ravel e Don Juan di Richard Strauss. Protagonista sarà
sempre l’Orchestra del Regio di Torino.

Per il vincitore la somma è di 12.000 euro, insieme a
contratti con importanti orchestre internazionali. Ma oltre
al Primo Premio, l’edizione 2020 prevede: un Premio della
Critica (3.000 euro), assegnato da una giuria composta
da Angelo Foletto (La Repubblica), Enrico Girardi (Il corriere
della sera), Elvio Giudici (Il Giorno), Alberto Mattioli (La
Stampa) e Carla Moreni (Il Sole 24 Ore); un Premio
Giovani (1.000 euro), con una giuria di studenti delle scuole
secondarie di primo grado di Novara che voteranno il loro
candidato preferito e saranno presenti alla finale. Gli stessi
ragazzi saranno coinvolti in numerose attività collaterali
aperte a tutti (Cantelli OFF), incentrate sulla figura di
Guido Cantelli e organizzate in collaborazione con enti,
associazioni e realtà culturali e turistiche del territorio.
La giuria giovani sarà resa partecipe della vita quotidiana
dei concorrenti, in modo che i ragazzi possano esprimere il
voto anche in base alle capacità comunicative, al carisma e al
carattere del loro direttore prediletto.

Ettore Borri, in qualità di presidente dell’Associazione Amici
della Musica “Vittorio Cocito” – da 40 anni organizzatori del
Festival Cantelli, una rassegna di concerti dedicata al
compositore – e il Conservatorio “Guido Cantelli” di Novara,
storica istituzione musicale, partner del Teatro Coccia per
tante iniziative e produzioni, assegneranno inoltre uno
speciale Premio della Città (2.000 euro).

«Se alle nuove generazioni non raccontassimo chi è stato
Cantelli – conclude Corinne Baroni – se non li aiutassimo a
conoscere i candidati e i giurati, se non li accompagnassimo
giorno per giorno attraverso l’avventura del concorso, allora
il Cantelli resterebbe una competizione come tutte le altre.
Ambasciatori e veicoli di tutto questo saranno i Giovani
dietro le quinte, l’associazione appena nata in seno al Teatro
Coccia: questi ragazzi saranno il motore di un dibattito e di
uno scambio tra loro e con la Giuria Giovani. Stiamo pensando
a un canale in cui siano loro a curare contenuti come
interviste e approfondimenti nel linguaggio a loro più
familiare, quello dei social media e dell’epoca digitale».
Tra le vie di Novara verranno infine trasmesse registrazioni
di brani diretti da Cantelli. Sempre per celebrare il
centenario della nascita, Warner Classics pubblicherà Guido
Cantelli: The Complete Warner Recordings, un cofanetto di
dieci CD con interpretazioni di Guido Cantelli alla testa di
alcune delle grandi orchestre con cui collaborò come
l’Orchestra del Teatro alla Scala, la Philharmonia Orchestra e
la NBC Symphony Orchestra. A testimonianza del periodo della
sua carriera compreso tra il 1949 e il 1956, il cofanetto – in
uscita il 27 marzo – include registrazioni rimasterizzate
dagli LP originali a 192kHz / 24-bit, in buona parte fuori
catalogo, e un CD con interviste a musicisti che hanno suonato
sotto la sua bacchetta.

Guido Cantelli
Nato a Novara il 27 aprile 1920, da Antonio e Angela
Riccardone, fin da piccolo Guido Cantelli dimostra doti
musicali d’eccezione. Nel 1939 è ammesso al Conservatorio
Giuseppe Verdi di Milano, dove studia composizione con Arrigo
Pedrollo e Giorgio Federico Ghedini e direzione d’orchestra
con Antonino Votto. Poco dopo il diploma, all’inizio del 1943,
Cantelli debutta al Teatro Coccia di Novara dirigendo La
traviata. La carriera è interrotta dalla chiamata alle armi:
dopo l’8 settembre è internato in un campo di lavoro vicino a
Stettino, non lontano dalle rive del Baltico. Tornato in
Italia, è ricoverato a Bolzano in stato di grave
malnutrizione; riesce a fuggire e a raggiungere
avventurosamente Novara, dove rimane nascosto per alcuni mesi.
Poi torna a dirigere a Biella, Novara e Vercelli. Nel 1945
sposa Iris Bilucaglia e si trasferisce a Milano: il 27 luglio
il debutto con l’Orchestra della Scala, al Castello Sforzesco,
lo impone all’attenzione del mondo musicale. Arrivano così gli
impegni a Torino con l’Orchestra della Rai, alla Fenice di
Venezia, a Bologna, Genova, Cagliari, a Roma con l’Orchestra
di Santa Cecilia, a Firenze con l’Orchestra del Maggio.
Il 21 maggio 1948 dirige il suo primo concerto alla Scala:
Arturo Toscanini riconosce il suo talento e lo vuole sul podio
della sua NBC Symphony Orchestra. Nel 1949 Cantelli esordisce
così trionfalmente a New York nello Studio 8H; subito dopo un
altro grande successo con la Philadelphia Orchestra. Nel 1950
partecipa alla tournée del Teatro alla Scala in Inghilterra.
Nel 1951 arriva sul podio della Philharmonia Orchestra di
Londra, fondata dal produttore della EMI Walter Legge, che
ospita abitualmente i massimi direttori di allora, da Wilhelm
Furtwängler a Herbert von Karajan, e con essa incide quasi
tutti i suoi dischi. La serie dei successi internazionali
continua con il debutto nel 1952 con la New York Philharmonic,
e con tutte le più importanti orchestre degli Stati Uniti,
collaborando con i solisti più celebri: Wilhelm Backhaus,
Walter Gieseking, Jascha Heifetz, Nathan Milstein, Anton
Rubinstein, Rudolf Serkin.
Nel 1956 torna all’opera con un Così fan tutte alla Piccola
Scala, rimasto leggendario (con il celebre soprano tedesco
Elisabeth Schwarzkopf, Graziella Sciutti, Luigi Alva, Rolando
Panerai e Franco Calabrese). Dirige ancora l’Orchestra della
Scala in una tournée memorabile in Sudafrica: il 16 novembre
arriva la nomina a Direttore stabile, siglata il 17 novembre
dall’ultimo concerto nella sua Novara. Una settimana più
tardi, nella notte fra il 23 ed il 24 novembre 1956, il
disastro di Orly interrompe la storia irripetibile di Guido
Cantelli. Durante il funerale nella chiesa di Santa Maria
della Passione a Milano l’Orchestra della Scala suona il Largo
dal Serse di Händel, davanti a un podio vuoto.

Per scaricare il bando e iscriversi: Premio Cantelli

Photo credit: Warner Classics
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