Il fenomeno dell'assorbimento acustico in spazi confinati Ing. Anna Marchesini - Tecnico Competente in Acustica Ambientale Dipartimento di ...
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Il fenomeno dell’assorbimento acustico in spazi confinati Ing. Anna Marchesini Tecnico Competente in Acustica Ambientale Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Industriale Università degli Studi di Brescia Milano – 18 luglio 2012 1
INDICE DELLA PRESENTAZIONE • Spazio libero e spazio confinato • Il tempo di riverberazione • ISO 354 • Parametri per la qualificazione degli ambienti • Correzione acustica dei locali 2
Riprendiamo i concetti … Winc = Wriflessa + Wassorb + Wtrasm Wriflesso Wassorb Wtrasmesso r Winc Winc Winc Coefficiente assorbimento δ Coefficiente riflessione r Coefficiente trasmissione ζ Coefficiente di assorbimento apparente α=1-r=ζ+δ (tutta l’energia che non viene riflessa) 3
FonoASSORBIMENTO e fonoISOLAMENTO • Assorbimento acustico apparente: rapporto fra la potenza sonora assorbita e la potenza sonora incidente Coefficiente di assorbimento acustico: (f) [-] • Coefficiente di trasmissione: rapporto fra la potenza sonora trasmessa e la potenza sonora incidente Potere fonoisolante: R(f) = 10 log(1/ ) [dB] WI WR WI WR WI WT WI 4 WT
CAMPO LIBERO: il contributo dell’assorbimento Un campo si dice libero quando ci troviamo in prossimità della sorgente, dove prevale il contributo dell’energia diretta, rispetto alla quale il contributo di tutte le riflessioni risulta trascurabile. In queste ipotesi, il campo è lo stesso che si avrebbe all’aperto, e dipende solo dalla distanza dalla sorgente e dalla sua direttività Q. Q Il livello di pressione sonora vale: Lp Lw 10 log 2 4 d In cui LW è il livello di potenza sonora della sorgente, Q la sua direttività, e d la distanza fra sorgente e ricevitore. In campo libero, il livello sonoro decresce di 6 dB per ogni raddoppio della distanza d. 5
In presenza di una superficie assorbente la potenza sonora della sorgente viene ridotta perché parte dell’energia è trattenuta della parete. Per le regole dei logaritmi, quando l’argomento è minore di 1, il risultato del logaritmo è negativo. 6
AMBIENTE CONFINATO: generalità Un suono generato all’interno di un ambiente chiuso produce un campo acustico che è il risultato ricevente della sovrapposizione delle onde dirette e delle onde riflesse. sorgente Le onde dirette provengono dalla sorgente e raggiungono direttamente l'ascoltatore, come se fosse in campo libero; le onde riflesse sono invece prodotte da tutte le riflessioni sulle pareti che delimitano l'ambiente. La porzione di energia riflessa dalle superfici di confine dipende dal loro comportamento acustico, in generale descritto dai coefficienti di assorbimento, riflessione e trasmissione (, r e ). 7
AMBIENTE CONFINATO: le riflessioni multiple Per comprendere l’origine e la natura del fenomeno, si immagini che, in un ambiente chiuso, di forma parallelepipeda, rappresentato nella figura, una sorgente sonora emetta nel punto S un suono puro di entità costante. t = 0, istante in cui la sorgente inizia il suo funzionamento, l’ascoltatore non percepisce alcuna sensazione. Trascorso un tempo 1= (SA)/c l’ascoltatore percepirà il suono emesso con intensità pari a: W I1 8 4 SA2
Il padre del tempo di riverberazione: W. C. Sabine W 1 i Ii 2 4 Si A Tempo di riverberazione (durata convenzionale della coda sonora) Sabine nel 1898 (Boston Concert Hall + Aula Harvard University) ha introdotto il concetto di 9 misurare la rapidità con cui decresce l’intensità stimando il tempo che occorre perché la densità di energia sonora scenda a 10-6 volte il valore di regime.
V riv 0,16 Stot i ( f ) Si ( f ) i Stot I valori ottimali dei tempi di riverberazione sono funzione del volume della sala e della destinazione d’uso. 10
LIMITI DI VALIDITA’ Si possono notare irregolarità nell’approssimazione di Sabine per sale molto grandi o di notevole assorbimento. - IPOTESI 1: per ogni sala si può parlare di un solo valore del TR. Tale valore non varia da un punto all’altro della sala. - Forma regolare - Sorgente in posizione baricentrica - Un solo ambiente semplice non composto - IPOTESI 2: sostituire a tutti i possibili percorsi un libero cammino medio, media temporale delle lunghezze dei vari percorsi. 11
Se le tre dimensioni principali non sono molto diverse, il libero cammino medio è: 4V l St Tempo medio fra due urti consecutivi sulle pareti: l 4V c c St Numero degli urti per unità di tempo: 1 cS t n 4V 12
- IPOTESI 3: le varie pareti della sala sono caratterizzate dallo stesso valore di . Non esistono direzioni preferenziali nel rinvio dell’energia, che viene uniformemente diffusa. - IPOTESI 4*: assorbimento dell’aria trascurabile. - IPOTESI 5: esprimere un fenomeno discontinuo con una relazione di tipo continuo cS t “Sostituzione degli scalini con la curva tratteggiata” dn d 4V Limite della formula di Sabine: Per =1 il tempo di riverberazione dovrebbe essere nullo, invece dalla formula risulterebbe pari a: V riv 0,16 13 Stot
* IPOTESI 4 Per tenere conto dell’assorbimento da parte dell’aria, è necessario aggiungere un termine che tenga conto anche di tale fenomeno: V riv 0,161 St 4V L’influenza del termine 4V è praticamente nulla per frequenze fino a 2000Hz, e anche per frequenze superiori è limitata. In condizioni normali si può dire che l’assorbimento del mezzo è trascurabile. 14
La misura sperimentale del TR La misura del tempo di riverberazione è richiesta in tutte quelle normative che utilizzano l’area di assorbimento acustico equivalente per la determinazione di fattori correttivi dell’ambiente. Nelle norme ISO 3744 e ISO 3746, la valutazione dell’indicatore ambientale K2 prevede il calcolo di A secondo la formula: Normative che trattano della misurazione sperimentale di T60 ISO 354 – Misura dell’assorbimento sonoro in camere riverberanti rumore stazionario interrotto ISO 3382 – Misura del tempo di riverberazione di sale con riferimento ad altri parametri acustici sia rumore stazionario interrotto che risposta all’impulso integrata 15 ISO 140-X ISO 10140-X
Decadimento del rumore stazionario interrotto La relazione di Sabine non indica quando cominciare a misurare il decadimento. Si deve valutare il decadimento sonoro partendo da una condizione di regime. •La densità di energia sonora non decade istantaneamente dopo lo spegnimento, ma dopo un tempo pari a quello che impiega l’onda diretta a raggiungere il punto di ascolto. •Spesso non è possibile ottenere un decadimento di 60 dB a causa del rumore di fondo elevato o della dinamica dello strumentoestrapolazione della prima parte del decadimento. •Usualmente si definisce come Tempo di Riverberazione il valore ottenuto estrapolando il decadimento da –5dB a –35dB sotto il livello di regime. 16
Misuratore di livello sonoro in tempo reale con costante di tempo lineare di 10ms. E’ inoltre necessario impostare una analisi multispettro che memorizzi il segnale sulla stessa base dei tempi della media lineare (500 spettri5s). Si utilizza normalmente una sorgente sonora stazionaria di rumore rosa. Il valore del tempo di riverberazione è direttamente proporzionale alla pendenza della linea di decadimento. Se il fonometro è dotato di filtri sequenziali, sarà necessario eseguire una prova di decadimento per ogni filtro. 17
Tecniche impulsive In alternativa alla sorgente stazionaria può essere usata una sorgente impulsiva. •Pistola a salve •Palloncino •Scintilla •Impulso da altoparlante Queste sorgenti producono decadimenti più rapidi di quelli da sorgente stazionaria e quindi i T60 sono leggermente inferiori. integrazione inversa di Schroeder Viene ricostruita la curva di decadimento che sarebbe stata prodotta da una sorgente in funzionamento continuo. RISPOSTA ALL’IMPULSO 18
• la risposta all’impulso energetica NON rappresenta il decadimento del suono partendo dalla condizione stazionaria, ma è il decadimento da una sollecitazione impulsiva. • come tale NON può essere usata direttamente per il calcolo del tempo di riverberazione. • è necessario introdurre una procedura specifica per passare da una rappresentazione all’altra. 19
La risposta all’impulso La risposta all’impulso è la registrazione in funzione del tempo del livello di pressione sonora in un punto (ecogramma) per effetto di una sollecitazione di lunghezza temporale infinitesima (delta di Dirac) immessa in un’altra posizione. Funzione di trasferimento lineare del sistema sotto analisi -ambiente -posizione sorgente -posizione ricevitore 20
Il contenuto informativo necessario e sufficiente per una completa caratterizzazione acustica di una sala è racchiuso nella risposta all’impulso (funzione della posizione nell’ambiente). Caratterizza nel dominio del tempo il comportamento di un sistema lineare. 21
TECNICHE BASATE SUL CALCOLO DELLA RISPOSTA ALL’IMPULSO Nella pratica non si riesce a generare una vera delta di Dirac TECNICA PRO CONTRO Colpo di pistola Breve transitorio, Poca energia sotto i 100 Hz e buona uniformità sopra i 5000 Hz Esplosione palloncino Molta energia alle basse Poca energia alle alte frequenze frequenze Impulso da altoparlante Riproducibilità Poca energia rispetto al colpo di pistola Rumore pseudo-casuale S/N molto favorevole, Richiede tempi lunghi di riproducibilità, robustezza emissione per buoni risultati 22
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La norma ISO 3382 prevede l’uso dell’integrazione di Schroeder ogni volta che il segnale di eccitazione è di tipo impulsivo o pseudo impulsivo. La determinazione del tempo di riverberazione direttamente dalla risposta all’impulso non integrata è fuori norma. L’integrazione all’indietro può essere facilmente realizzata anche con un foglio elettronico secondo lo schema mostrato nel lucido seguente. 24
La pendenza della curva integrata cambia avvicinandosi al termine della risposta all’impulso poiché viene integrato anche il rumore di fondo secondo tratto lineare (va eliminato) La pendenza corretta si ottiene estrapolando solamente il primo tratto e tralasciando il secondo. E’ necessario implementare metodi di cancellazione degli effetti dell’integrazione del rumore di fondo (sottrazione in fase di integrazione) 25
LA CATENA DI MISURA EMISSIONE DEL SEGNALE DI TEST IMPULSIVA TRAMITE SORGENTE SONORA DODECAEDRICA (AMP.) ALTRE RICEZIONE DEL SEGNALE ALTERATO MONOAURALE DALLA SALA TRAMITE SONDA BINAURALE MICROFONICA AMBISONICS DAT MOMORIZZAZIONE DEL SEGNALE E COMPUTER CON SCHEDA POST-ELABORAZIONE AUDIO E SOFTWARE DEDICATO
SORGENTI SONORE 27
SONDE MICROFONICHE 28
TR =T60 =T30 =T20…? Se D = 30 dB allora T30 = (t2-t1)*2 In generale: 29 TR = (t2-t1)60/D (s)
Determinazione del coefficiente di assorbimento (ISO 354) Volume della camera 55,3 V 55,3 V Senza materiale A1 A2 c T1 c T2 Con materiale 55,3 V 1 1 A2 A1 A c T2 T1 TR senza materiale A TR con materiale S 30
Richieste per la determinazione in camera riverberante (ISO 354) • Il volume della camera riverberante deve essere almeno pari a 150 m3 • L’area di assorbimento acustico deve rispettare i valori seguenti: Frequenza 125 250 500 1000 2000 4000 [Hz] A1 [m2] 6.5 6.5 6.5 7.0 9.5 13.0 • Devono essere garantite le condizioni di diffusività del campo sonoro (anche attraverso l’inserimento di appositi elementi diffondenti). 31
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…già visto: CAMPO LIBERO: Un campo si dice libero quando ci troviamo in prossimità della sorgente, dove prevale il contributo dell’energia diretta, rispetto alla quale il contributo di tutte le riflessioni risulta trascurabile. In queste ipotesi, il campo è lo stesso che si avrebbe all’aperto, e dipende solo dalla distanza dalla sorgente e dalla sua direttività Q. Q Il livello di pressione sonora vale: Lp Lw 10 log 2 4 d In cui LW è il livello di potenza sonora della sorgente, Q la sua direttività, e d la distanza fra sorgente e ricevitore. In campo libero, il livello sonoro decresce di 6 dB per ogni raddoppio della distanza d. 33
CAMPO RIVERBERANTE Un campo si dice riverberante se il numero delle riflessioni prodotte dalle pareti laterali è tanto elevato da formare un campo acustico uniforme in tutto l’ambiente (anche in prossimità della sorgente). 4 Si dimostra che il livello di pressione sonora vale: Lp Lw 10 log A Il campo riverberante è ottenibile nelle cosiddette camere riverberanti, dove vengono misurati anche i coefficienti di assorbimento dei vari materiali. 34
4W E’ interessante conoscere wreg non solo la relazione fra c S la potenza della sorgente wreg 4W L 10 log 10 log e la densità di energia, w0 c Sw0 ma anche il legame fra la W 4 W0 potenza e la pressione 10 log W0 S cw0 sonora. 4 W LW 10 log 10 log 0 S cw0 4 L p LW 10 log (0,5dB) A 35
Lp LW 10 log A 6 (0,5dB) Indipendentemente dalla posizione (camere riverberanti). Variando l’assorbimento dell’ambiente varia il livello. A1 DL L2 L1 10 log A2 L’intensità sonora media in ogni punto del campo (somma vettoriale) è dunque nulla, a meno di trovarsi in prossimità di una parete, situazione in cui viene a mancare uno dei due semi-spazi. 36
CAMPO SEMI-RIVERBERANTE Un campo si dice semiriverberante quando al suo interno esistano contemporaneamente zone di campo libero (in prossimità della sorgente, dove prevale il contributo dell’energia diretta) e zone di campo riverberante (in prossimità delle pareti, dove prevale il campo riflesso). In ambienti di normali dimensioni, si può ipotizzare che il campo acustico sia semiriverberante. Q 4 Il livello di pressione sonora vale: LP LW 10 log( ) 4r 2 R In presenza di campo acustico semiriverberante, la densità di energia sonora in un punto dell’ambiente è pertanto data dalla somma del campo acustico diretto e di quello riflesso. 37
w wd wr I WQ wd Q c 4r 2 c wr wreg 1 4W c S 1 4W cR S R costante dell' ambiente 1 w w wr L 10log 10 log d w0 w0 WQ 4W 10 log 4r 2 cw0 cRw 0 W Q 4 W0 10 log 10 log 10 log W0 4r 2 R cw0 Q 4 38 L p LW 10 log (0,5dB) 4r R 2
Q 4 L p d L W 10 lg 4 d i Si 2 Suono diretto Suono riflesso 39
DISTANZA CRITICA Distanza critica, alla quale il suono diretto e riflesso sono uguali 40
IL COMFORT ACUSTICO INTERNO Spazi che offrono servizi: Spazi in cui svolgere funzioni: - sale d’attesa; - teatri; - ristoranti; - sale concerto; - musei; - cinematografi; - supermercati; - chiese; - ... -… 41
Gli studi di Sabine Lettura, dramma 0 s < T60 < 1.0 s Teatro d’opera 1.2 s < T60 < 1.8 s Musica da camera 1.4 s < T60 < 2.0 s Sale da concerto 1.7 s < T60 < 2.3 s Boston Symphony Hall Chiese 2.0 s < T60 < 4.0 s 42
La sala interviene sul messaggio - attenuando l’energia stessa durante la propagazione dell’aria; - alterando lo spettro di emissione dell’onda sonora dopo la riflessione su pareti e soffitto; - aggiungendo al suono l’effetto di riverberazione; - alterando le relazioni di ampiezza che globalmente determinano il suono ricevuto in un determinato posto. 43
REQUISITI E PARAMETRI ACUSTICI Argomento ancora in grado di stimolare la ricerca e poco esplorato. Già Sabine aveva stabilito i criteri di base per avere una buona acustica: 1) Suono sufficientemente forte 2) Le componenti contemporanee di un suono complesso mantengano un rapporto appropriato delle intensità 3) Suoni successivi siano chiari e distinti, liberi da sovrapposizioni e da rumori estranei Per esprimere in termini oggettivi questi requisiti intuitivi è stato necessario sviluppare un notevole apparato teorico esposto di seguito. 44
AVERY FISHER HALL del Lincoln Center di New York 45 Ex Philarmonic Hall, inaugurata nel 1962, presentava gravissimi difetti acustici, tra cui anche alcuni echi ben udibili. Venne così nominata una commissione che individuò le cause e avviò la ristrutturazione.
LOCALI PER L’ASCOLTO DELLA MUSICA Il tempo di riverberazione rimane il primo e più importante parametro necessario a fornire indicazioni sulla qualità acustica di un ambiente chiuso. Per l’ascolto della parola è in genere preferibile un tempo di riverberazione minore in quanto così ogni fonema non resta mascherato dalla coda sonora dei fonemi precedenti. Nel caso della musica un certo grado di riverberazione ha effetti benefici sul mescolamento dei suoni e sulla loro intensità, sulla ricchezza e sul collegamento delle note. Il valore più opportuno di TR è il risultato di un compromesso fra: 1) La riduzione degli effetti dannosi di un eccesso di riverberazione; 2) La garanzia di avere in tutti i punti della sala un’audizione senza sforzo. 46
Tempi di prima riverberazione Raramente si riesce ad avere un decadimento di 60 dB, quindi generalmente si accetta di dedurre il TR dal decadimento fra –5 e –35 dB (T30). E’ poi nata una serie di altri parametri estrapolati da decadimenti ancora più ridotti: 1) IRT o T15 [-5 -20dB] 2) ANZ o T20 (tempo di riverberazione iniziale) [-5 -25dB] 3) EDT o T10 [0 -10dB] L’EDT in particolare è particolarmente sensibile alla posizione del ricettore ed alla geometria della sala. Esso è molto legato alla effettiva sensazione di riverberazione percepita dall’orecchio, più di quanto lo sia il tempo di riverberazione di Sabine. Ciò deriva dal fatto che di un passaggio musicale articolato si percepisce solamente la parte iniziale del decadimento dei picchi più elevati, mentre la parte restante rimane mascherata dagli eventi successivi. 47
Tempo di ritardo iniziale (ITDG) Attraverso la misura del TR non si fa distinzione fra la prima parte dell’energia sonora che giunge con un breve ritardo rispetto all’energia diretta (utile all’ascolto), e il suono ritardato (disturbante). Analisi dell’andamento delle prime riflessioni (Beranek)altre caratteristiche del campo riverberante possono compensare tempi di riverberazione non adeguati. In particolare il tempo di ritardo della prima riflessione energeticamente importante è legato all’aspetto della sensazione uditiva in base al quale l’ascoltatore ha la percezione delle dimensioni della sala. Inoltre si può facilmente prevedere il valore dell’ITDG in base allo studio delle caratteristiche geometriche della sala. 48 Valori di riferimento: 20-30 ms per sale molto buone, 30-60 ms per sale scarse.
Parametri legati al livello di ascolto Robustezza G È una misura dell’amplificazione che la sala fornisce alla sorgente sonora. È la differenza tra il livello di pressione sonora misurata nel punto desiderato entro l’ambiente e il livello sonoro prodotto dalla stessa sorgente a dieci metri di distanza in campo libero: (t )dt 2 p G 10 log 0 dB m (t )dt 2 p10 0 o in alternativa G L p LW 31dB 49 I valori ottimali di G sono compresi tra -4 e +11 dB a seconda della destinazione d’uso del locale.
Tempo baricentrico ts Questo criterio pesa i contributi dei singoli “elementi energetici” in accordo con il loro tempo di arrivo. Evita i grossolani limiti dei criteri energetici che non hanno relazioni con il processo uditivo. (t )dt 2 t p ts 0 ms (t )dt 2 p 0 Valori ottimali di ts sono: Per la musica: 50 – 250 ms Per il parlato: 0 – 50 ms 50
Le frazioni energetiche Chiarezza Ct È un parametro che misura la quantità di energia ricevuta durante i primi istanti (t) in rapporto all’energia totale che segue. La quantità di t venne scelta uguale a 50 ms per la stima di un segnale vocale e uguale a 80 ms per la stima dell’articolazione musicale. t ( ms ) 0 (t )dt 2 p C t 10 log dB (t )dt 2 p t ( ms ) Valori di riferimento: -12 < C50 < -6 comprensione pessima -6 < C50 < +4 accettabile +4 < C50 < +10 buona +10 < C50 < +18 ottima -12 < C80 < -2 musica per organo 51 -2 < C80 < 6 sinfonica 6 < C80 < 10 leggera
INDICE DI DEFINIZIONE D: (simile alla chiarezza) 50ms D 0 p 2 (t )dt 0 p 2 (t )dt Il cui valore ottimale è pari a 0,34 R: rapporto fra l’energia riverberante e l’energia iniziale È stato proposto per misurare l’equilibrio fra il buon mescolamento dei suoni dei vari strumenti dell’orchestra e la chiarezza, attributi tipicamente soggettivi. R 10 log 50ms p 2 (t )dt 10 log 1 D 50ms 52 0 p 2 (t )dt D
Criteri per la sensazione spaziale La sensazione acustica di un individuo dipende, oltre che dall’intensità e dalla caratteristica temporale, anche dalla caratterizzazione spaziale. Il sistema uditivo in genere non è in grado di stabilire la direzione di provenienza della moltitudine delle riflessioni, ma riesce ad elaborare: - una impressione spaziale dello spazio tridimensionale chiuso in cui si trova; - si sente avvolto dal suono; - percepisce la fonte sonora più estesa di quanto non lo sia nella realtà. Per elaborare questa sensazione è necessaria la presenza di forti riflessioni dopo 100 ms dall’arrivo dell’onda diretta. Sono inoltre controproducenti le riflessioni provenienti dall’alto. 53
Esempio: la progettazione del soffitto Sala per conferenza PICCOLA GRANDE Sale per la prosa 54
Efficienza laterale (LE) 80ms 2 p (t )dt LE 25ms 80ms 2 p0 (t )dt 0 Dove p rappresenta la pressione sonora rilevata con un microfono a figura di otto orientato a sensibilità nulla verso la sorgente e p0 è la pressione sonora rilevata nello stesso punto con un microfono omnidirezionale. Quantifica la frazione di energia sonora utile ai fini della manifestazione della sensazione di spazialità rispetto al totale . I valori ottimali suggeriti sono 55 superiori a 0,2 – 0,3.
Inter aural cross correlation IACC/ITD Indice di similarità dei segnali captati dalle due orecchie dell’ascoltatore. T LR ( ) T pL (t ) pR (t )dt 1/ 2 p 2 (t )dt p 2 (t )dt T T T L T R Che rappresenta il grado di somiglianza dei segnali sonori raccolti dall’orecchio destro pR e dall’orecchio sinistro pL La IACC corrisponde al valore massimo assunto nell’intervallo 1ms dalla funzione normalizzata di correlazione mutua. IACC max LR ( ) 1ms 56 I valori ottimali di IACC sono attorno a 0,4 – 0,5. Valori superiori: ascolto privo di spazialità - Valori inferiori: eccessiva direttività laterale
LOCALI PER L’ASCOLTO DELLA PAROLA Il comfort acustico adeguato acquista importanza anche a livello di acustica edilizia: UNI 11367 – Appendice C “[…] aule scolastiche, ambienti espositivi, sale da conferenza, mense,[…] palestre, piscine, ambienti per lo sport in genere[…]” Test fonetici di intelligibilità Si realizzano test per stabilire (in percentuale) l’intelligibilità del parlato al variare dell’oratore e degli ascoltatori. Si utilizzano frasi, parole in rima, e sillabe foneticamente bilanciate. Si tratta di un test soggettivo valido su base statistica (estremamente lento ed oneroso). 57
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Indice di articolazione Metodo elaborato da Kryter: 1) Si determina il valore di S/N per ogni banda d’ottava fra 125Hz e 8kHz; 2) I valori di S/N vengono troncati per rientrare nell’intervallo 0- 30dB; 3) Ciascun valore viene moltiplicato per una funzione peso wi; 4) n S AI wi i 1 N i 59
Funzione di trasferimento della modulazione Modello lineare della trasmissione dell’informazione fra sorgente e ricevitore. Parlato continuo = trasmissione a modulazione d’ampiezza Una sala che mantiene inalterate le caratteristiche iniziali di modulazione è una buona sala per il parlato. Il segnale ricevuto non è mai un’esatta copia di quello trasmesso perché intervengono dei disturbi che riducono la modulazione, filtrandola in base ad una certa funzione di trasferimento della modulazione (MTF [m(F)]): 1) Rumore di fondo 2) Echi e riverberazioni I (t ) I 1 cos(2Ft ) I (t ) I 1 m( F ) cos(2 ( Ft )) 1 1 m( F ) S / N 0 m( F ) 1 T60 1 10 2 10 1 2F 60 13,8
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STI e RASTI Le prestazioni del sistema di trasmissione possono essere quantificate da famiglie di curve MTF, una per ogni banda d’ottava (da 125 a 8 kHz 7), e ciascuna definita dai valori assunti in 14 punti della scala delle frequenze di modulazione (0,63Hz – 12,5Hz) 98 valori di m(F). Esprimere ciascuno dei 98 valori di m(F) come dei (S/N)app. S m( F ) 10 log [dB] N app 1 m( F ) Una media pesata dei 98 (S/N)app fornisce lo STI. 62 CEI EN 60268-16
La griglia a 98 valori è troppo fitta: procedura semplificata emettendo il segnale solo alle bande di 500Hz e 2kHz e considerando per ciascuna di esse solo 4 o 5 frequenze di modulazione. 63
MODELLI IN SCALA Un metodo affidabile ma molto laborioso per lo studio dell’acustica delle sale è quello di costruire un modello in scala per analizzare la propagazione delle onde al suo interno. Occorre definire anzitutto un fattore di scala da applicare poi sia alle dimensioni lineari che alle frequenze, secondo la relazione: c=l/t=fl Un problema molto rilevante è la simulazione dell’assorbimento del mezzo (aria), a cui si pone rimedio con diverse soluzioni, a seconda dei casi: - deumidificando l’aria; - utilizzando azoto; - compensando numericamente nella risposta all’impulso. 64
65 Altre problematiche di rilievo sono la scelta adeguata dei materiali di rivestimento e la strumentazione (che deve garantire risposte lineari in un campo di frequenza vastissimo, anche fino ai 200 kHz).
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SOFTWARE DI SIMULAZIONE SORGENTI IMMAGINE TRACING IBRIDI 67
Alle basse frequenze la risposta di un ambiente chiuso sottoposto ad una sollecitazione di tipo acustico deve essere analizzata per mezzo della teoria ondulatoria del suono. La presenza di frequenze proprie di risonanza mette in luce la necessità di tener conto 68 anche delle fase di ciascuna onda di pressione che si propaga all’interno dell’ambiente e che interagisce con le superfici che lo delimitano.
FREQUENZA DI SCHROEDER 1/ 2 5000 T f lim 2000 (V k n ,mod )1/ 2 V 69
PROBLEMATICHE Oltre al limite in bassa frequenza dovuto alle componenti modali, è importante conoscere bene le ipotesi di funzionamento di questo tipo di software per ottenere risultati affidabili. Uno dei dati più rilevanti è il numero di raggi da tracciare. I ricettori infatti sono creati come sfere con volume definito, all’interno del quale passano i raggi lanciati dalla simulazione. Se il volume del ricettore è troppo piccolo o il numero di raggi è 70 insufficiente, il risultato della simulazione non sarà attendibile.
AURALIZZAZIONE MESSAGGIO ANECOICO 71
CORREZIONI ACUSTICHE PER AMBIENTI CONFINATI La risposta di un locale è funzione delle caratteristiche acustiche dello stesso in rapporto al fenomeno delle riflessioni. Per sale di volume non superiore a 10000 m3 e alle cui pareti corrisponde un valore del coefficiente medio di assorbimento non superiore a 0,1 – 0,15 si può usare la formula di Sabine. Negli altri casi si possono usare altre formule (Eyring o Millington) e dedurre un valore medio. - Particolare attenzione nel caso di più locali di forma e caratteristiche diverse riuniti in una sola grande forma architettonica. - Considerare anche la presenza di persone che si trovano nell’ambiente: sala piena, 1/3 di capienza non si devono riscontrare differenze superiori al 25-35% sul TR. 72
Tipologie di correzioni per ambienti dedicati alla musica e alla parola: - Riduzione volume della sala (pareti mobili) - Variazione del coefficiente di assorbimento (anche su pareti ripiegabili) - Sedie imbottite che simulino la presenza di persone - Impiego di superfici ondulate per aumentare St La correzione va eseguita tentando di avvicinare il valore di TR al valore ottimale riportato negli standard, che è funzione: - del volume del locale - della destinazione d’uso e della tipologia di musica da eseguire (musica da camera, orchestrale, corale, organo) a cui corrispondono valori di TR ottimali via via crescenti. Per le sale destinate a conferenze il valore di TR ottimale è legato all’intelligibilità delle sillabe 73
Ai fini del posizionamento del materiale fonoassorbente, non è di fondamentale importanza la dislocazione dello stesso all’interno dell’ambiente. 74 L’unico accorgimento è di non posizionare grosse quantità di materiale fonoassorbente in prossimità delle sorgenti per evitare di ridurne l’efficienza.
In campo industriale la massima attenuazione è limitata dal valore del rapporto fra il potere fonoassorbente delle pareti prima e dopo il trattamento con materiali acustici. Poiché in genere si passa da valori del coefficiente di assorbimento di 0,1 a valori compresi fra 0,2 e 0,9. Ne consegue che tale rapporto varia fra 10 e 20. A parità di potenza della sorgente, attenuazioni teoriche massime di 10-15dB. Q 4 4r 2 R1 L1 L2 10 log Q 4 4r 2 R2 Per ottenere una riduzione di una decina di dB, il rapporto delle unità 75 fonoassorbenti deve essere già abbastanza elevato (circa 10/1).
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