Il digitale e la forza del nostro Paese, delle sue imprese e dei suoi territori - Master Meeting
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MONDO IMPRESA Il digitale e la forza del nostro Paese, delle sue imprese e dei suoi territori Il mercato italiano dell’Information & Communication Technology registra una crescita del 2,4% sul 2016 ed un valore pari a 55,1 miliardi di euro, trainato dalle più innovative business analytics e business intelligence che crescono del 9%. Facendo leva sulle nuove tecnologie le aziende italiane possono riaffermare la propria posizione nei mercati e guadagnare vantaggio competitivo I ✒a cura di TiCo Il digitale non è l’obiettivo, ma lo stru- chnology registra una crescita del 2,4% mento per costruire un nuovo modello sul 2016 e un valore pari a 55,1 miliardi di Italia. È questa la premessa dell’ultimo euro. rapporto Digital Italy 2017, presentato a In particolare, crescono i mercati IT Roma, in Campidoglio, da The Innovation (3,8%) e delle TLC (1,6%). Da un lato, in- Group (Tig), che da anni monitora il mer- fatti, quello dell’Information Technology, cato ICT e digitale mettendone in eviden- con un valore di 20,9 miliardi di euro, è za evoluzioni e trasformazioni. A snoccio- trainato delle componenti più innovative, lare i dati del Rapporto che fotografa la dal cloud computing (circa 1,8 miliardi, situazione dell’innovazione italiana of- +16,4% rispetto al 2016) alle soluzioni di frendo stimoli ad azioni concrete, Rober- Business Intelligence e Business Analytics to Masiero, presidente di The Innova- (pari a 779 milioni, +9,6%); dall’altro, il tion Group (TIG). Il mercato italiano mercato TLC, pari a 34,2 miliardi, cresce dell’Information & Communication Te- sulla spinta degli investimenti nelle reti 122 1-2 2018 www.mastermeeting.it
MONDO IMPRESA ta, customer experience multicanale e Il settore dell’Information IoT. Trend tecnologici come lo smart Technology, che oggi vale 20,9 miliardi di euro, è manufacturing, ovvero la diffusione di trainato dalle componenti tecnologie digitali nel settore manifattu- più innovative, come il riero, all’interno delle fabbriche e lungo cloud computing (circa tutta la filiera produttiva; l’e-commerce 1,8 miliardi) con un modello di go-to-market (diretto o mediato) delle imprese e l’open innova- tion, ossia l’apertura del processo di in- novazione delle aziende verso realtà esterne come start up, centri ricerche e università, sono sempre più strategici nel NGA (Next Generation Access) che com- potenziamento della capacità competitiva pensano ampiamente il calo nella spesa delle imprese. Lo smart manufacturing è per servizi voce e dati (fissi e mobili). la strada per il rilancio dell’industria ma- Indicazioni positive arrivano dalle azien- nifatturiera italiana il cui peso nella crea- de italiane anche verso l’adozione di tec- zione di valore aggiunto è passato tra il nologie più di “frontiera”, processo com- 2007 e il 2013 dal 17,7% al 15,5% del tota- plessivo di trasformazione digitale, deno- le: valori in crescita, ma ancora al di sotto tando una maggiore consapevolezza sui di quelli del 2007.È in questo contesto temi del digitale. In particolare, si stanno che il Ministro dello Sviluppo Economico sviluppando progetti in ambito big data, ha predisposto un piano di politica indu- customer experience multicanale e Inter- striale “digitale” per supportare le impre- net of Things (IoT.) se manifatturiere italiane nelle nuove sfi- de della competizione globale, dove il ve- Tre leve per un Made in Italy ro motore della riforma è rappresentato più globale dagli incentivi agli investimenti privati in Internazionalizzazione e digitalizzazione tecnologie abilitanti l’Industria 4.0, in sono due strategie complementari che quanto sono impieghi diretti a favore del- concorrono alla crescita e allo sviluppo le imprese. delle imprese italiane. Le aziende italiane «La partenza del Piano Industria 4.0 è an- stanno rivolgendo la propria attenzione data bene ma bisogna mantenere alta l’at- anche verso tecnologie più di “frontiera” tenzione», fa sapere il presidente di Con- rispetto al processo complessivo di tra- findustria Digitale, Elio Catania, interve- sformazione digitale. In particolare, stan- nuto al Digital Summit 2017. «I due i pun- no sviluppando progetti in ambito big da- ti chiave da mettere al centro sono “la 1-2 2018 www.mastermeeting.it 123
MONDO IMPRESA Lo smart manufacturing è continuità degli strumenti e la continuità la strada per il rilancio della spinta e della leadership pubblica e dell’industria privata che è ciò che ha funzionato». Se- manifatturiera italiana il cui peso nella creazione di condo Catania «ora ci aspetta una fase valore aggiunto è passato delicata: l’interconnessione di tutte le tec- tra il 2007 e il 2013 dal nologie che sono state immesse nelle 17,7% al 15,5% del totale: aziende. Per questo motivo c’è bisogno di valori in crescita, ma ancora al di sotto di quelli un grosso lavoro attuativo». Il ministro del 2007 dello Sviluppo economico, Carlo Calen- da, nel corso del suo intervento, ha fatto sapere che «lo scorso anno il 38% delle imprese non sapeva cosa fosse l’industria 4.0, mentre quest’anno il dato è sceso a meno dell’8%. Quindi, il sistema italiano sta reagendo ma bisogna incentivare gli investimenti. Investire, investire, investi- re. È su questo che si gioca il nostro futu- ro, con buona pace di bollo auto, Irpef e pensioni». Particolarmente interessanti sono soprattutto i trend legati all’Internet of Things, che possono avere effetti signi- ficativi nell’ambito industriale e della pro- duzione, se si pensa ad esempio al poten- ziale di questa tecnologia nel contesto di Industria 4.0. Su un campione di 295 merce è uno degli strumenti e dei canali aziende che operano in Italia (di cui la più efficaci per implementare una strate- maggioranza di media-grande dimensione gia di internazionalizzazione su misura; attiva in ambito industriale), il 41% ha di- ad oggi, però, soprattutto nell’ambito chiarato di stare sviluppando progetti B2C, benché in crescita, non è ancora dif- IoT, soprattutto in ambito Industrial Inter- fuso in modo capillare. Negli ultimi anni net of Things e Smart Consumer Goods. si è osservato, a livello globale, un cre- Tra coloro che non stanno utilizzando scente interesse per start up e PMI inno- questa tecnologia le principali criticità ri- vative da parte delle aziende e un aumen- guardano la mancanza di competenze e la to delle acquisizioni messe in atto da frammentarietà dell’offerta tecnologica grandi imprese per rinnovare e trasforma- che rende più difficile alle aziende la na- re il proprio portfolio prodotti e il posi- vigazione attraverso le complessità di zionamento sul mercato. Più recentemen- questo paradigma tecnologico. te si è cominciato a parlare di open in- novation anche in Italia, ma rimangono Le criticità alcune perplessità a cominciare dai mec- Nell’ambito dello sviluppo e della crescita canismi e finanziamenti a supporto delle delle imprese del Made in Italy e più in start up: sono ancora deboli e rischiano generale dell’Italian Way of Life, l’e-com- di frenare la creazione di un terreno ferti- 124 1-2 2018 www.mastermeeting.it
MONDO IMPRESA le alla nascita di partner ideali per l’open le la pena monitorare per comprendere Indicazioni positive innovation nelle aziende tradizionali. anche il ruolo che può avere, ad esempio, arrivano dalle aziende italiane verso l’adozione Inoltre, risulta spesso difficile distinguere in relazione a iniziative come l’Industria di tecnologie più di tra l’effettiva adozione di un modello di 4.0 o nello sviluppo più in generale di una “frontiera”. In particolare, open innovation, volto a integrare con- strategia per la crescita e l’innovazione si stanno sviluppando cretamente le attività di ricerca e di svi- del Paese. «Vi sono ancora alcuni ostacoli progetti in ambito big data, luppo interne alle aziende e la strumenta- all’attuazione di un’Italia digitale: è un customer experience multicanale e Internet lizzazione a fini di marketing di annunci e progetto che passa inevitabilmente da of Things (IoT.) iniziative in questo ambito, senza che poi una nuova cultura e da un nuovo modo di l’effettivo processo di innovazione in pensare il digitale, che vede quest’ultimo azienda venga modificato. Sono le impre- come strumento per fare innovazione e se di servizi, seguite dalle aziende del ma- non come innovazione in sé», sottolinea nifatturiero e dell’Italian Way of Life, che Masiero. «Occorre valorizzare i nativi di- si stanno orientando verso questo nuovo gitali e al tempo stesso facilitare il rialli- modello di distretto allargato su scala neamento delle professionalità ormai ob- globale che integra le logiche territoriali solete. La sfida della formazione chiude il con il potenziale di una rete estesa anche cerchio, riportandoci al punto di parten- a nuovi player digitali. Un tema, quello za: la centralità dell’elemento umano nel dell’open innovation, che sicuramente va- processo di trasformazione digitale». n 1-2 2018 www.mastermeeting.it 125
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