ODG, DE BONIS MISTO SENATO, SU SOSPENSIONE AZIONI DI MANCATO - Agricolae

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ODG, DE BONIS MISTO SENATO, SU SOSPENSIONE AZIONI DI MANCATO - Agricolae
ODG, DE BONIS MISTO SENATO,
SU SOSPENSIONE AZIONI DI
RECUPERO     PER    MANCATO
VERSAMENTO  AD   IMPRESE  E
AZIENDE     AGRICOLE     IN
DIFFICOLTÀ
                                                                 O
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DE BONIS

La IX Commissione,

in sede d’esame del disegno di legge di bilancio di previsione
dello Stato per l’anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale
per il triennio 2020-2022,
premesso che:

l’agricoltura italiana sta vivendo uno dei periodi più
difficili degli ultimi trenta anni. I costi produttivi,
contributivi e burocratici hanno raggiunto livelli
insostenibili, mentre i prezzi praticati sui campi non sono
affatto remunerativi e così i redditi degli agricoltori si
sono praticamente dimezzati. Su un’annosa situazione di grave
disagio economico di numerosi settori agricoli si abbattono
ora tassazioni e imposizioni fiscali che rischiano di far
chiudere un numero considerevole di aziende agricole, con
tutti i drammatici effetti collaterali che un evento del
genere comporterebbe;

purtroppo, tra gli effetti collaterali vanno menzionati anche
i suicidi degli agricoltori. Non a caso nell’ottobre di un
anno fa si è svolta presso il santuario di Sainte-Anne-d’Auray
nel Morbihan (dipartimento della Bretagna) la terza edizione
della giornata di commemorazione delle centinaia di
agricoltori che ogni anno in Francia si tolgono la vita. Sono
circa 300 i contadini francesi che ogni anno si suicidano e il
fenomeno pare non essere confinato alle campagne francesi:
anche in Gran Bretagna, Australia, Canada, Svizzera e Corea
del Sud i suicidi fra la popolazione rurale risultano
percentualmente superiori a quelli della popolazione generale
e in aumento. Le cause sono da ricercare soprattutto nella
diminuzione delle entrate, l’aumento delle tasse e
l’introduzione di nuovi vincoli amministrativi e burocratici
che accentuano la difficoltà del mestiere. Anche in Italia, in
maniera più lieve, per fortuna, si verificano suicidi di
contadini;

la fase di emergenza dei mercati agricoli e la conseguente
diffusa volatilità dei prezzi, derivante dall’assenza di
regolamentazione globale del mercato delle merci che ha
caratterizzato il settore nell’ultimo decennio, continuano a
manifestare i propri segnali;
considerato che:

altri Paesi europei hanno da sempre adottato provvedimenti in
favore del settore, al fine dare una risposta nazionale in
attesa di misure europee anticrisi. La situazione del credito
agricolo, anche a seguito degli andamenti dello spread, è
molto difficile sia per le aziende che non hanno problemi di
insolvenza, ma che iniziano ad accusare deficit di liquidità,
sia per quelle colpite da procedure di pignoramento e di
ingiunzioni di pagamento, per le quali le procedure di
esdebitazione sono ancora incerte, o insufficienti;

a causa delle ricorrenti crisi le aziende non sono riuscite a
ristrutturare le passività accumulate e molte, per questa
ragione, sono già state costrette a chiudere l’attività.
Inoltre, a causa dei ritardi nella realizzazione delle misure
anticrisi le aziende sopravvissute (molte delle quali non più
in bonis) incontrano sempre più difficoltà a consolidare le
passività accumulate;

le misure attualmente in vigore riguardanti la sospensione e
l’allungamento dei debiti a medio e lungo termine assunti
dalle piccole e medie imprese verso il sistema bancario
prevedono dei requisiti oggettivi quali, per esempio, la
verifica della presenza di condizioni di continuità aziendale
dai dati contabili ed extracontabili ricevuti e vi è
l’impegno, da parte delle banche e degli intermediari
finanziari di non ridurre contestualmente gli affidamenti
concessi. Il requisito soggettivo, invece, consiste nel non
avere posizioni debitorie classificate dall’istituto bancario
come sofferenze, partite incagliate, esposizioni ristrutturate
o esposizioni scadute/sconfinanti da oltre 90 giorni, né
procedure esecutive in corso. Tali condizioni riguardano la
situazione dell’impresa nei confronti del sistema bancario
alla data di presentazione della domanda di “moratoria” di un
contratto di mutuo o di leasing o della richiesta di
allungamento di un finanziamento chirografario o ipotecario;
le suddette condizioni valgono solo per le aziende e/o imprese
in bonis e tale limitazione non contribuisce certamente a
sollevare il settore dalla crisi;

considerato inoltre che:

diversamente dagli altri settori economici, per l’agricoltura
l’evoluzione del numero delle imprese attive nel settore
risente del fattore limitante costituito dal suolo coltivato
(SAU – Superficie Agricola Utilizzata), che tende comunque a
diminuire in conseguenza della cessata coltivazione dei
terreni più “difficili” e della crescente urbanizzazione;

non sono più procrastinabili, pertanto, misure che prevedano
una sorta di moratoria dei debiti per le aziende agricole, per
gli imprenditori agricoli, per gli allevatori e per i
pescatori in difficoltà nei confronti dell’amministrazione
finanziaria, dell’INPS e degli istituti di credito, nonché
misure volte al salvataggio e alla ristrutturazione delle
aziende agricole e degli imprenditori, includendo anche le
aziende, gli imprenditori, gli allevatori ed i pescatori in
stato di sofferenza bancaria e di insolvenza, al fine di
assicurare alle stesse maggiore certezza nel prossimo futuro,

impegna il Governo:

a prevedere per le aziende agricole, per gli imprenditori
agricoli, per gli allevatori e per i pescatori, includendo
anche coloro che versano in stato di sofferenza bancaria e di
insolvenza, la sospensione, almeno per 24 mesi, di ogni azione
di recupero per mancati versamenti dei contributi dovuti
all’Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS), nonché
dei pagamenti di imposte, di tasse e di sanzioni dovuti alle
banche, allo Stato, alle regioni e agli enti locali e
all’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare
(ISMEA);

al fine di agevolare il rilancio dell’economia agricola e di
sostenere le imprese in difficoltà, specie nei casi in cui le
pretese degli istituti di credito sono basate su rapporti
controversi quali clausole vessatorie nei mutui e anatocismo
nei rapporti di conto corrente, a prevedere la sospensione,
almeno per 24 mesi, delle procedure fallimentari e ogni
procedura esecutiva per espropriazione immobiliare promosse
nei confronti di aziende agricole, di imprenditori agricoli,
di allevatori e di pescatori da applicarsi a tutte le
procedure pendenti, per le quali non è stato ancora emesso dal
giudice il decreto di trasferimento all’aggiudicatario;

a prevedere l’istituzione di un programma di interventi
rivolti al salvataggio e alla ristrutturazione delle imprese
agricole (compresi allevamento e pesca) danneggiate da eventi
eccezionali conseguenti a gravi crisi di mercato o che si
trovano comunque in difficoltà. Tra le forme di intervento per
la ristrutturazione di tali imprese devono essere previsti
conferimenti di capitale, cancellazione di esposizioni
debitorie, erogazione di crediti o concessione di garanzie su
operazioni creditizie, una riduzione della base imponibile
nella misura del 30 per cento dell’imposta sul reddito delle
persone fisiche e dell’imposta sul reddito delle società.
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