IL CONTEMPORANEO LA CONDIZIONE POST-MODERNA.
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GRAFFITISMO All’inizio degli anni Ottanta emerge a New York un fenomeno artistico denominato graffitismo, che interessa spazi urbani anomali come i corridoi e • I primi wall-writers non autori anonimi, che non i convogli della metropolitana, i tesaurizzano la propria vena creativa, ma la cedono liberamente alla collettività. muri dei quartieri più degradati e qualsiasi superficie mobile o • Accanto a slogan di matrice politico/poetica e a immagini grafiche complesse, aggrovigliate, fissa su cui risulti possibile ottenute attraverso rapidi bliz urbani ai limiti della "lasciare un segno" indelebile legalità. attraverso il bombing, ovvero • Attraverso le tags, ovvero le firme/sigle di l’uso di bombolette spray riconoscimento come «Taxi 1983», «The Vandals», «The Last Survivors», «Futura 2000», «Daze», colorate. «Toxic», gli autori stabilizzano nel giro di pochissimi anni la loro reputazione e riconoscibilità, eleggendo magicamente lo spazio pubblico a luogo privilegiato di rappresentazione. pagina 2
Graffitismo Fenomeno Lo stile Nuovi Colori allegri Dalla strada alla sociale monumenti galleria Permette di Unisce infantilismo Il graffitismo La disperazione Il grafffitismo ben interpretare la libera del segno, modello permette alle sociale si tinge di presto cambia: dai espressione del decorativo, metropoli di creare i colori allegri, metallici muri degradati i disagio giovanile e immaginario pop e suoi "nuovi e fluorescenti graffiti finiscono col delle minoranze post-pop, monumenti" e, al emulando l’euforia trasferirsi nelle etniche fumettistico e mass tempo stesso, di lussuosa e innaturale gallerie più alla moda mediatico congelare attraverso dei primi anni Ottanta di Manhattan e le l’espressione artistica opere in stile i suoi messaggi di graffitista acquistano rivolta credibilità mercantile pagina 3
Gli inizi Il passaggio al Le opere graffitismo I simboli delle sue terre JEAN-MICHEL Allievo di Andy Wharol aveva sempre affermato: «La mia Dopo aver dipinto sui muri di palazzi e metropolitane d’origine (Haiti e il Portorico) e soprattutto dell’Africa, la sua prima BASQUIAT opera non ha niente a che vedere con i graffiti. È pittura e lo firmandosi «SAMO», comincia a eseguire grandi tele in cui si terra d’origine, sono i protagonisti delle sue opere. Questi si aggiungono SAMO (SAME OLD SHIT). è sempre stata», trovano affiancate al repertorio pop fatto di dichiarando la linea simbologie crocifissi, totem vodoo, espressionista di transculturali uccelli e teschi, sbarre e appartenenza piume, monitor e yellow cab pagina 4
I gadget I Pop Shop Le opere di Haring si Nel 1986 Haring lanciò una catena diffusero in massa di "Pop Shop", ossia negozi attraverso dei gadget d’artista, veri e propri punti dal lui stesso prodotti. vendita dislocati nelle principali metropoli mondiali . KEITH HARING Site Art Horror vacui ESPRESSIONE VISIBILE DI QUELLA FRUTTUOSA Incrementò la linea della Il suo lavoro, espressione grafica di CULTURA "ALTA E BASSA" CHE ANIMÒ E body art e della "site art", una perdita del centro a favore di un PERVASE GLI ANNI OTTANTA. ovvero di un’arte legata a horror vacui generalizzato, si presta un luogo specifico, a un perfettamente alla decorazione contesto post-moderna di alto profilo. pagina 6
STREET ART I GRAFFITI SONO BRUTTI E SPORCANO MENTRE LA STREET ART È BELLA E RIQUALIFICA LE ZONE NON È PROPRIO COSÌ • L’ambiente in cui nascono e si sviluppano i due è diverso: • il writer nasce in strada, sviluppa il proprio stile sui muri della città e lo fa di nascosto, per non essere visto poiché ciò che fa è illegale; • lo Street Artist nasce in studio molte volte, perfeziona la propria tecnica in Questa foto di Autore sconosciuto è concesso in licenza da CC BY-NC-ND ambienti sicuri e successivamente si sposta sui muri, ma alla luce del sole in maniera legale pagina 8
• Il Graffiti Writing, con le tags, vuole marcare un territorio ed inviare un messaggio, ma al Writer non interessa che questo arrivi al di fuori del suo mondo; • La Street Art, con le sue varie forme (Stencil, Sticker…), cerca di smuovere la coscienza delle persone e di frequente è lo Street Artist a spiegare il significato della propria opera. LA STREET ART • La Street Art si evolve dal graffitismo, ma ne abbandona l’aspetto testuale per esprimersi soprattutto attraverso IL MESSAGGIO una figurazione ispirata alla grafica e al fumetto. • La Street Art si è integrata molto tardivamente e solo parzialmente nel sistema dell’arte. Questo atteggiamento anticommerciale è in effetti alla base della cultura underground da cui si sviluppa: un’arte dal basso, accessibile a tutti e spesso carica di messaggi politici e sociali. pagina 9
NEO GEO NEW YORK ANNI OTTANTA pagina 11
Neo Geo 1984: un gruppo di artisti fonda a New York la galleria d’arte International with Monument Neo Geo Poetica Protagonisti Attraverso l’attività autonoma della Citazione colta del Jeff Koons, galleria e con l’aiuto filone astratto americano, della pop Peter Halley, del critico Jeffrey Deitch, i giovani art e del Ashley Bickerton, artisti riescono a minimalismo, uniti a lanciare il loro stesso riferimenti alla scuola Meyer Veisman. movimento filosofica francese, denominato "Neo ma su base produttiva Geo" (Neo Geometric ed esplicitamente Conceptualism). mercantile. pagina 12
NEO GEO pagina 13
Neo Geo –Geometric Revival pagina 14
Anni Novanta L’essere umano, nelle sue varie relazioni col sociale, al centro delle riflessioni estetiche. Cyborg Art. 1991… Post Human. 1992… • Nel 1991 viene pubblicato il Manifesto • Il "post human" affronta le tematiche del Cyborg in cui si definisce il corpo né corpo "post-umano", vale a dire di un corpo meccanico né fisico, né testuale né che travalica il concetto moderno di umanità. organico ma, appunto, Cyborg • Oggi i confini tra "cyborg", "post human" e (dall’unione di Cybernetics e organism): un altre suggestive etichette limitrofe tendono a nuovo organismo di tipo cibernetico il confondersi sempre più, soprattutto per via di quale indica il miscuglio di vivente e una contaminazione di generi che vede tecnologico che caratterizza il corpo intrecciarsi, nella produzione dei singoli modificato da innesti di hardware, protesi artisti, l’utilizzo di video, performance, e altri impianti. Cyborg rappresenta scultura, pittura, installazione. dunque la nuova frontiera della soggettività che riassume e oltrepassa • Il fine proclamato è quello dell’abbattimento tutte le distinzioni tradizionali di ogni confine teorico tra i vari movimenti. (femminile/maschile, umano/animale, macchina/essere vivente. pagina 15
Anni Novanta Cyborg Art Post human • È un "io narrante" digitale, decorporeizzato, un’emittente • La produzione artistica assume toni decisamente invisibile e irraggiungibile quello visualizzato da Jenny autobiografici, metaforici e post esistenzialisti, Holzer attraverso l’uso di display digitali collocati in vari riuscendo a connotare materiali comuni e oggetti spazi urbani su cui scorrono slogan concettuali-pop banali di un’inedita quanto sdrammatizzante carica inventati dall’artista, da lei chiamati "truismi". Tali psicologica. La produzione post human, in cui messaggi mirano a sottolineare l’alienazione post- rientrano numerosi artisti, vanta una ricca varietà di moderna dell’io, la frammentazione e la condizione di espressioni individuali, irriducibili a un’estetica adorazione del simulacro in cui siamo costantemente comune. immersi e da cui dipende gran parte del nostro vivere • Mike Kelley appende grappoli di orsacchiotti di quotidiano. peluche al soffitto come se fossero colonie di • Nella linea idealistica di un post-platonismo pipistrelli. ingegneristico si può inquadrare il lavoro di Orlan, una • Felix Gonzalez-Torres offre da mangiare agli performer francese che recita poesie durante il più spettatori cumuli di caramelle esattamente moderno dei riti di sangue, quello della chirurgia plastica, corrispondenti al peso del proprio corpo. compiuto sul proprio corpo. • Tra le tante opere riferibili a quest’area si segnalano la • Stelarc, che negli anni Settanta appendeva il proprio produzione di manichini artificiali. corpo al soffitto con dei fili d’acciaio, oggi applica protesi, sensori e microchip direttamente sottopelle, • Al panorama internazionale post human, per lo più oppure trasmette on line dati relativi al proprio corpo e al statunitense, appartengono figure esemplificative sistema nervoso, realizzando inedite connessioni uomo come Mariko Mori, Matthew Barney, Janine Antoni, macchina. Pipillotti Rist. pagina 16
Anni Novanta Truism Jenny Holzer Mike Kelley Orlan Felix Gonzalez-Torres Charles Ray Sterlac pagina 17
YBAS YOUNG BRITISH ARTISTS
Anni Ottanta in Inghilterra Un lavoro "impuro". Object and Le opere Sculpture Institute for Contemporary presenti Gli artisti incorporano Artisti Un metodo Art, Londra, 1981 nell’opera qualsiasi cosa: associativo Ciò che guida il lavoro di Mostra che, nei primi anni Materiali di rifiuto, oggetti questi artisti è un metodo Ottanta, vede emergere reali e immagini di oggetti "associativo", né astratto un lavoro "impuro". reali. né figurativo, semmai simbolico e metaforico. pagina 19
Anni Novanta "British Waves" British Waves L’abilità degli artisti Freeze Neo-colonialismo artistico Elemento primario Londra, 1988 • Le British Waves sono quelle • Gli artisti sono capaci di • Il fenomeno British Waves nasce nel 1988 con timide onde britanniche che per innescare nel pubblico la mostra collettiva di esordio, Freeze, allestita qualche anno si sono infrante a un’irrefrenabile curiosità, a Londra in un’ex stazione di polizia. intervalli regolari sulle scogliere ma soprattutto hanno la • La mostra fu interamente autogestita dagli europee, ma che oggi, straordinaria abilità di artisti, che trovarono fondi privati non solo per trasformatesi in impetuosi suscitare il desiderio di restaurare l’edificio fatiscente, ma anche per cavalloni, si abbattono con forza possesso nei mercanti. finanziare l’esposizione, il catalogo e un open sulle coste internazionali party a base di caviale e champagne. dell’arte contemporanea. • Questa nuova generazione di enfants prodige erode • British Waves non è certamente la vecchia figura dell’artista europeo dispotico e un movimento teorico, bensì un vezzeggiato dai critici, galleristi e mercanti e vero e proprio fenomeno impone al suo posto un nuovo modello: il generazionale che scatena una giovanissimo artista contemporaneo, per avere sorta di reazione chimica successo, deve essere un abile procacciatore di inarrestabile. sponsor, acuto stratega pubblicitario e profondo conoscitore della multimedialità pagina 20
YBAS – Damien Hirst Damien Hirst Squali, zebre Pecore, mucche Animali in formaldeide pagina 21
YBAS – Damien Hirst Teschi Teschi - diamanti Colori - orologi 14 feti in bronzo in Qatar Tesori dal naufragio dell'Incredibile pagina 22
YBAS –Anish Kapoor Illusione o realtà? Buco nero Museo Madre -Napoli Un bulldozer blu a Pechino pagina 23
GRAZIE Prof. Antonio Iadonisi antonio.iadonisi@liceosodo.com www.liceosodo.com
Bibliografia L’arte e la storia dell’arte: il Novecento. A cura di Rita Scrimieri. Roma, Minerva Italica. Tornaghi Elena [et alii]. Chiave di Volta. Dal Neoclassicismo ai giorni nostri. Torino, Loescher.
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