Residenze Artistiche Cinematografiche - San Frediano - Firenze - Immerge
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Residenze Artistiche Cinematografiche San Frediano - Firenze Sono stati prodotti quattro cortometraggi realizzati per raccontare la storia e Tutti soggetti che si sono prestati al progetto con grande entusiasmo, così l’attualità del quartiere di San Frediano, nati con il sostegno del MIBAC e di come hanno fatto le libreria Black Spring e Tatatà, diventate punto di ritro- SIAE nell’ambito dell’iniziativa “Sillumina - Copia privata per i giovani, per la vo dei registi, e locali come Culinaria o BBQ di Piazza Tasso. Associazioni, cultura” . Quattro giovani registi che si sono calati nell’atmosfera abitanti ed esercenti si sono presto abituati alla piccola troupe che attra- dell’Oltrarno fiorentino per poi provare a documentarla nei propri lavori. Un versava le vie meno battute del quartiere, contribuendo a tenerle vive progetto che ha visto i registi, accompagnati dagli ideatori del progetto, nella quotidianità: «Le residenze artistiche – spiega Matteo Laguni - sono intervistare gli abitanti del quartiere e farsi spiegare da loro la storia, le tradi- state la prova evidente di come cultura, arte e socialità siano il modo zioni e le contraddizioni di San Frediano. La proposta era rivolta a tutti gli migliore per tenere vivi e sicuri gli spazi, senza trasformarli necessaria- artisti under 35 disposti a partecipare a delle “residenze artistiche cinemato- mente in luoghi di consumo». Il risultato sono quattro cortometraggi che grafiche” per raccontare e vivere una parte di Firenze dopo essersi documen- saranno pubblicamente consegnati al quartiere; ma il progetto non si tati e aver immaginato un progetto cinematografico ad hoc. ferma qui. Le residenze artistiche sono una testimonianza che può essere Pierfrancesco Bigazzi di Materiali Sonori spiega: «Creatività e coraggio erano replicata in altri contesti e imitata per raccontare altri quartieri, altre città necessari per calarsi in un contesto sconosciuto, ma gli artisti sono stati coin- e altri pezzi di memoria viva che rischiamo ogni giorno di perdere. volti oltre ogni aspettativa, soprattutto grazie alla disponibilità degli abitanti del quartiere. Le loro testimonianze sono state determinanti per plasmare i vari progetti e trasmettere l’identità del territorio. Gli artisti non fiorentini Alessandro Bezzi hanno letteralmente scoperto San Frediano con tutte le sue tradizioni, come la rificolona o le proiezioni in piazza del Carmine». Il lavoro è iniziato nel novembre 2017, quando gli organizzatori di IMMERGE, in collaborazione a Black Oaks Pictures, hanno allacciato i primi contatti con alcune realtà parti- colarmente attive sul territorio: i Bianchi di Santo Spirito, i genitori degli Amici del Nidiaci, la scuola calcio gratuita del Centro Storico Lebowksi, la Biblioteca Thuar, l'Albergo Popolare di Via della Chiesa, Associazione Navicellai.
I GIOVANI ARTISTI PARTECIPANTI Christian Velcich In ambito cinematografico, tra il 2015 e il 2016 frequenta la Scuola di cinema indipendente del Valdarno “Cribari Film”, poi frequenta il workshop di cinema curato da Daniele Ciprì “Immagina- re il reale” (2016), seguendo il corso di Regia e Sceneggiatura. Si forma in ambito fotografico e reportage attraverso workshop di fotografia con Francesco Cito, Vittorio Daniele, Alessandro Penso, Mark Steinmetz (presso Micamera). Ha collaborato, ricoprendo differenti incarichi, dal segretario di edizione , all’aiuto macchinista, al filmmaker di backstage e aiuto regista con le seguenti realtà: The Evil inside - Fresnel Produ- zioni cine televisive, Smile Factor - FIRENZE PRODUZIONI S.R.L., Cinematic Expression Workshop Janusz Sikora - Fresnel Multimedia - Produzioni Cinetelevisive Bianco di Babbudoiu - FIRENZE PRODUZIONI S.R.L.
I GIOVANI ARTISTI PARTECIPANTI Beatrice Baldacci Ho 25 anni abito a Roma, ma sono nata a Perugia. Nel Marzo 2017 mi sono laureata in Cinema presso la RUFA- Rome University of Fine Arts di Roma, dove ho avuto modo di sviluppare e definire tutti i campi dell'audiovisivo, dalla fiction alla video arte. Nel Gennaio 2018 ho frequentato il corso base di regia al Centro Sperimentale di Cinematogra- fia di Roma.Negli ultimi anni di accademia ho scritto e diretto due cortometraggi "Calma Piatta" nel 2016 e "Corvus Corax" nel 2017, sotto la supervisione della docente Susanna Nicchiarelli. Quest'ultimo viene selezionato allo Short Film Corner del Festival di Cannes 2017 e vince due premi come menzione speciale della giuria all'Umbria Film Festival 2017 e all' Offline Film Festival di Birr 2017. Partecipa inoltre a molte proiezioni internazionali. Nel 2018 prodotto da Csc Production realizzo il mio terzo cortometraggio "Attenti al cane" e il mio primo documenta- rio "Senza Pesi"
I GIOVANI ARTISTI PARTECIPANTI Sara Zunino Nasce nel 1987. Cresciuta in Liguria, a Cavi di Lavagna (GE). Nel 2006 si trasferisce a Carrara dove studia scultura all'Accademia di Belle Arti fino al 2012. Nel 2014 si trasferisce a Firenze dove lavora presso il Museo Galileo - Istituto e Museo di Storia della Scienza, svolgendo una ricerca storica su portolani e atlanti nautici rinascimentali per la rielaborazione di mappe multimediali destinate a un'esibizione virtuale. In particolare, ha lavorato per la mostra virtuale 'Una terra oltre le stelle - Amerigo Vespucci e il planisfero di Martin Waldseemüller”, facendo un'analisi approfondita sulla mappa, realizzando alcune modifiche grafiche e annotazioni. Insegna Discipline plastiche e scultoree, Laboratorio artistico e Storia dell'arte. Negli ultimi due anni ha insegnato anche Italiano L2 in progetti di alfabetizzazione per migranti, in particolare minori stranieri non accompagnati. Artista e illustratrice, ha sempre portato avanti il suo percorso artistico personale dedicandosi alla scoperta o riscoperta delle forme naturali, in particolare di quelle di microrganismi, insetti e particolari del mondo biologico. Negli anni il suo interesse si è spostato verso il rapporto tra fisicità e spazio e tra materia e vuoto. Ultimamente sta indagando sui temi del territorio e del rapporto che gli esseri umani hanno con esso.
I GIOVANI ARTISTI PARTECIPANTI Mehdi Ben Temime Nato a Firenze il 31 Luglio 1986. Di origine tunisine, ha vissuto nelle zone più fiorentine della città, San Frediano e successivamente Via de’ Bardi. Ama scrivere da quand’è piccolo, ma la professoressa di Italiano delle medie, la scrittrice di gialli Marika Patroni Griffi, lo incoraggerà a intraprendere seriamente questa strada. Dopo un concorso dell’Unicef dedicato ai bambini, che la stessa professoressa lo aveva fatto partecipare, Mehdi frequenta il liceo classico Galileo. Negli anni dell’adolescenza scriverà molto tra racconti e brevi romanzi, ma mai con l’intenzione di pub- blicarli. Si appassiona di cinema fino ad arrivare ad una conoscenza che gli permette di scrivere recensioni su siti di cinema e blog, riscuotendo consensi. Si innamora di Isaac Asimov, Philip K. Dick e Stephen King, dai quali ne resterà influenzato. Sarà solo nel 2007 che terminerà un breve romanzo con la consapevolezza di dover pubblicare. Nel frattempo però la sua vita ha preso una piega. Non riuscendo a terminare gli studi per aiutare la famiglia economicamente, trova un impiego come Metalmeccanico, che lo occuperà per quattro anni. E’ in questo periodo che scrive il breve romanzo, che intitolerà “Fantasmi e Ghiacciai”, ispirato da fatti di cronaca ed esperienze personali e che dedica alla professoressa delle medie. Nel 2009, per caso, legge sul giornale l’inserzione di un concorso della casa editrice Albatros e vi partecipa senza molte aspettative: la proposta di un contratto editoriale arriva neanche due settimane dopo, lasciandolo di sorpresa e spingendolo così a rimettersi a scrivere con maggior impeto. Dall’altra parte però ama anche scrivere, filmare e montare i propri corti, dividendosi tra scrittura e telecamera. Mentre “Fantasmi e Ghiacciai” viene pubblicato, Mehdi si cimenta col teatro, dal quale ricava un’esperienza per lui indimenticabile e fondamentale e decide di non separarsi più, unendosi al regista teatrale Massi- mo Stinco. Senza però scordare la scrittura, che resterà sempre al primo posto, e la passione per il cinema.
le opere #1 Beatrice Baldacci Genere: Documentario “In una città che è sovrastata dalla velocità, esiste un luogo in cui regna la pace e la delicatezza. Nicoletta vi si rifugia ogni giorno ma a fine giornata è costretta inevitabilmente a perdersi nel caos della modernità. “
le opere #2 Christian Velcich Genere: Monografia La vita, le storie e il mestiere di Dimitri: un artigiano e la sua bottega nel cuore di San Frediano.
le opere #3 Sara Zunino Genere: Interviste Cinque persone molto diverse si sono ritrovate a vivere a San Frediano. Le loro voci e le loro mani sono protagoniste, in un racconto sempre più intimo. Gli stessi luoghi ma visti da occhi differenti.
le opere #4 Mehdi Ben Temime Genere: Mocumentary Stephanie e Yvon sono due giovani che approdano sulle rive di un fiume a loro sconosciuto in una terra straniera, in cerca di una speranza per una vita e un futuro migliori. Spaesati, cercano di orientarsi e chiedono consiglio a un menestrello annoiato. Inizial- mente riluttante, il menestrello decide in seguito di fargli cono- scere il quartiere, passeggiando per le vie e per le piazze più popolari e intervistando bottegai, negozianti e residenti che ci raccontano la storia, il passato e il presente di San Frediano.
immersioni mostra fotografica niccolò vonci Residenze Artistiche Cinematografiche San Frediano - Firenze
niccolò vonci immersioni Nel novembre 2017, partendo da Piazza Tasso, coi colleghi dell'associazione Culturale Immerge abbiamo iniziato le nostre prime esplorazioni urbane all'interno del quartiere di San Frediano., in previsione dell'organizzazione delle 4 residenze artistiche che hanno poi avuto luogo a Settembre 2018. Il nostro lavoro nel quartiere si è basato sul creare relazioni con quei luoghi e sopratutto quelle persone che avrebbero poi ospitato gli artisti; siamo entrati nelle case, nelle botteghe, nei labora- tori artistici, facendoci conoscere e spiegando quello che sarebbe successo nel quartiere nei mesi successivi. Le risposte sono state di un'apertura e disponibilità quasi sorprendenti, sia durante il processo di conoscenza reciproca che nelle setti- mane di lavoro e di riprese dei 4 ragazzi. Personalmente ho seguito con la mia macchina fotografica questo lungo percorso, ritraendo nel tempo tutte quelle persone che ci sono state vicine, hanno dato il loro contribuito e che ci hanno accompagna- to. Questa mostra è immaginata come ringraziamento per il Quartiere di San Frediano, ed è pensata per essere esposta nel cuore del quartiere, quella Piazza Tasso da dove tutto è partito e dove è giusto che tutto ritorni. Composta da 19 stampe di grande formato 70x100, avrà carattere temporaneo in concomitanza con la proiezione pubblica dei cortometraggi prodotti dagli Artisti durante le Residenze.
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