I temi chiave del 2022 - Le view degli esperti di Generali Investments
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I temi chiave del 2022 Le view degli esperti di Generali Investments COMUNICAZIONE DI MARKETING DESTINATA AD INVESTITORI PROFESSIONALI IN ITALIA
Il 2021 ha visto gli investitori confrontarsi con cambiamenti cruciali in ambito macroeconomico, i grandi sviluppi delle politiche ESG (Environmental, Social & Governance) e l’incertezza dettata dalla pandemia. In questo contesto, siamo lieti di presentare le view delle società di asset management che compongono la piattaforma di Generali Investments per fornirvi un quadro di quelli che potrebbero essere i rischi e le opportunità in serbo per il 2022. Si prega di notare che con «Generali Investments» si fa riferimento a comunicazioni di marketing e di promozione finanziaria relative ai prodotti e servizi delle seguenti società appartenenti al gruppo Generali: Generali Investments Partners S.p.A. Società di gestione del risparmio, Generali Insurance Asset Management S.p.A. Società di gestione del risparmio, Generali Investments Luxembourg S.A. e Generali 2 Investments Holding S.p.A. (di seguito congiuntamente: Generali Investments).
Il quadro generale Il Team di Ricerca di Generali Insurance Asset Management presenta i temi chiave per il 2022 Inflazione: una spina nel fianco Il balzo dei prezzi energetici dovrebbe rientrare, ma La BCE rivedrà i piani di acquisto di obbligazioni i colli di bottiglia nelle catene di approvvigionamento societarie privilegiando gli asset verdi, mentre l'UE - dalle spedizioni ai semiconduttori - potrebbero emetterà fino a 250 miliardi di euro in green bond rivelarsi duraturi, con i consumatori che fino al 2026. La revisione del Patto di stabilità e continueranno a tenere in caldo i risparmi crescita dell'UE nel 2022 potrebbe includere accumulati. Il rischio che l'inflazione esploda è più qualche forma di sostegno permanente per le accentuato negli Stati Uniti e nel Regno Unito dove aziende che partecipano alla transizione verde. il mercato del lavoro appare più vicino alla piena Tuttavia, le forniture di combustibili fossili occupazione. La rilocalizzazione delle catene di potrebbero faticare a soddisfare la domanda approvvigionamento, la transizione energetica, la ancora alta durante il periodo di transizione. sferzata politica contro la disuguaglianza e le Cina: fedele al rigore normativo tensioni sino-statunitensi potrebbero contribuire al L'enfasi della Cina su regole più stringenti e protrarsi dell'incertezza sul fronte dei prezzi l'obiettivo di "prosperità comune" probabilmente energetici. continuerà. Si inquadrano in questo contesto le Ritiro delle misure di sostegno: gli asset politiche di riduzione del debito per il settore rischiosi ce la faranno a reggere? bancario ombra, la stretta normativa per il settore La Fed punta a completare il tapering entro il terzo immobiliare e la limitazione del potere delle aziende trimestre del 2022, ma con l'inflazione tecnologiche. Le autorità sono disposte a tollerare ostinatamente alta riteniamo possibile un aumento gli effetti negativi a breve termine, ma ci aspettiamo dei tassi prima del quarto trimestre. Una misura che Pechino cercherà di contenere eventuali danni analoga da parte della BCE resta improbabile. collaterali. L'opera continua di ridimensionamento Ci aspettiamo un rialzo moderato dei rendimenti del debito del comparto immobiliare implica obbligazionari. Il credito europeo continua a maggiori difficoltà per gli emittenti di obbligazioni ricevere sostegno dalla BCE, dalle condizioni societarie più deboli, il che dovrebbe pesare finanziarie favorevoli e dalla domanda degli sull'high yield asiatico. Le azioni cominciano ad investitori. Quello dei mercati emergenti potrebbe apparire sotto-stimate, dato che le misure di subire una volatilità maggiore, nel contesto di sostegno cinesi potrebbero differire da quelle di altri rendimenti core in risalita. Le azioni dovrebbero mercati emergenti che sono vincolati dall'inflazione tenere nonostante il tapering della Fed, visti i in ascesa e da un margine di manovra ridotto sul rendimenti reali bassi e la crescita robusta degli piano fiscale. utili, ma con un premio al rischio più volatile. Geopolitica: i rischi abbondano Gli attriti fra Stati Uniti e Cina non si sono attenuati Transizione ESG: profondi cambiamenti a livello e il rischio di un'escalation a Taiwan è alto. Le di politiche e di mercato relazioni sempre tese fra la Russia e l'Occidente Ci aspettiamo una decisa accelerazione del possono avere gravi ripercussioni sui mercati, come passaggio da una “consapevolezza ecologica” ad dimostra l'impennata dei prezzi energetici. un “dominio dell’ecologia” nell'azione del governo Contribuiscono al clima di incertezza le elezioni in e dei mercati. Gli investitori privati continueranno a programma in Italia (febbraio) e in Francia (aprile). bandire settori come quelli del petrolio e del tabacco. Si prega di notare che questa è l'opinione di Generali Insurance Asset Management S.p.A. Società di 3 gestione del risparmio ("Generali Insurance Asset Management") a dicembre 2021 e potrebbe cambiare nel tempo, senza preavviso.
Le view dei nostri esperti Gli esperti della piattaforma di Generali Investments condividono la loro view su diverse classi di attivo: dal reddito fisso, all’azionario attivo, dal multi-asset, agli alternativi liquidi ed illiquidi. Ciascuna società di gestione adotta un approccio completamente autonomo agli investimenti, forte di una filosofia ed un focus distintivi. La pluralità di pensiero che caratterizza la nostra piattaforma, rappresenta per noi un vero e proprio punto di forza perché ci consente di aiutare gli investitori ad individuare nuove soluzioni e possibilità di investimento. 4
Generali Investment Partners Gestione attiva obbligazionaria, azionaria e multi-asset Generali Investments Partners Individuare Malgrado il quadro incerto sull'inflazione, la nuova variante del coronavirus e il rischio accentuato di sacche di valore una contrazione della politica da parte delle banche centrali, ci sono diverse tematiche e strategie d'investimento meritevoli di attenzione. negli asset Prima di tutto, ci aspettiamo che l'inflazione durerà l'anno prossimo esercitando una graduale rischiosi pressione al rialzo sui tassi. Per questo la nostra asset allocation è prudente nell'area dei titoli governativi core, soprattutto nel segmento più lungo della curva, che al momento è piuttosto compressa. 5
Generali Investments Partners Tuttavia, gli asset rischiosi continuano a ricevere sostegno dai fondamentali robusti e dall'abbondante liquidità. Un gruppo di settori altamente selezionati può offrire valide opportunità d'investimento, purché i tassi reali non aumentino in modo repentino e disordinato. Nel reddito fisso, vale la pena notare che vari Paesi, principalmente emergenti, hanno già iniziato a normalizzare la politica monetaria: questi mercati potrebbero rappresentare una scelta interessante nel 2022 se le rispettive banche centrali metteranno in pausa l'attività di contrazione e i Paesi core – come è probabile - si avvieranno ad incrementare i tassi. I mercati dell'Europa centrale e orientale, come Ungheria, Polonia e Repubblica Ceca, sono solo alcuni esempi. I tassi reali (ossia i tassi d'interesse al netto dell'inflazione) sono cruciali per gli asset rischiosi. Se le banche centrali riescono a stabilizzare il percorso dei tassi reali, è ragionevole aspettarsi che gli attivi rischiosi continuino a beneficiare dei fondamentali robusti. Sui mercati azionari è bene considerare che i settori sensibili ai prezzi e ai rendimenti più alti saranno favoriti: non solo i finanziari, ma anche segmenti value come gli industriali e i beni strumentali che hanno sottoperformato i titoli growth nel corso del 2021. Gli investimenti a lungo termine su tematiche come la transizione energetica, la digitalizzazione e la mobilità sostenibile restano elementi centrali delle nostre strategie, visto il forte impulso per un aumento degli investimenti ESG e l'abbondante offerta che si prospetta, anche se le valutazioni sono già piuttosto tirate. Come le azioni, anche il credito risulta costoso e difficilmente i titoli investment grade offriranno grande valore, ma è ancora possibile scovare opportunità interessanti attraverso l'analisi creditizia, per esempio fra le emissioni ESG, gli ibridi societari e alcune obbligazioni subordinate di emittenti bancari e assicurativi selezionati. L'high yield ha dimostrato una certa resilienza durante le fasi di avversione al rischio dell'anno scorso e questa caratteristica si aggiunge al vantaggio della duration strutturale inferiore, contribuendo a preservare l'attrattiva di questi asset anche nel 2022, almeno per la prima metà dell'anno. Salvatore Bruno, Head of Investments Si prega di notare che questa è l'opinione di Generali Investments Partners S.p.A. Società di gestione del 6 risparmio (“Generali Investments Partners“) a dicembre 2021 e potrebbe cambiare nel tempo, senza preavviso.
Sycomore Asset Management ESG high conviction ed investitori SRI Osservando i mercati azionari globali oggi ci sono molti Puntare su aziende segnali preoccupanti assimilabili ad una possibile «bolla» che invocano cautela: dalle valutazioni elevate responsabili per di titoli «alla moda» alla frenesia delle SPAC, fino al dominio sempre più pronunciato di azioni mega evitare il rischio di capitalizzate in indici di primaria importanza. Come si può immaginare, un decennio di tassi d'interesse bassi bolle sui mercati e politiche monetarie eccezionalmente espansive hanno alimentato comportamenti di questo tipo e reso i mercati insensibili al rischio. Ma l'irruzione in scena dell'inflazione segnala una nuova fase del ciclo. 7
Credo che molti economisti e banchieri centrali stiano sottovalutando il rischio che l'inflazione possa durare più a lungo di quanto ci si aspetti. Il costo della vita più alto sta cominciando a premere per un aumento delle retribuzioni e molte società con cui ho avuto contatti nell'ultimo anno hanno sollevato questo tema. Sui prezzi energetici gravano anche altri fattori come la decarbonizzazione. I mercati azionari stanno snobbando il rischio di una virata sul fronte della politica monetaria. Nonostante l'euforia diffusa, da investitori decisamente attivi con una rigorosa attenzione ai fattori ESG, riteniamo che ci siano ancora molte aree in cui trovare buone società con valutazioni attraenti evitando le aree del mercato più rischiose e sovraffollate. Attraverso la nostra metodologia d'investimento proprietaria, identifichiamo società che stanno realmente trasformando i propri modelli di business tenendo in considerazioni fattori ambientali, sociale e di governance per rispondere alle sfide di un mondo in rapida evoluzione. Sono queste le aziende che a nostro avviso sono meglio posizionate e sufficientemente resilienti per sostenere una volatilità nel lungo periodo. La selezione bottom-up dei titoli ci consente di individuare sacche di opportunità in tutti i settori, anche se ne abbiamo identificati alcuni particolarmente promettenti in vista del 2022. Prima di tutto, i titoli farmaceutici e della salute continueranno ad avere un'importanza sempre maggiore, considerando l'invecchiamento della popolazione mondiale e la rapida innovazione nel settore. Secondariamente, l'energia si conferma attraente in virtù della transizione energetica, un fenomeno che va oltre le rinnovabili (il cui ruolo chiave resta indiscutibile): mobilità, ristrutturazioni e costruzioni, economia circolare e stewardship di ecosistema sono altre tematiche importanti per individuare le società che saranno protagoniste della transizione verde. Infine, ci aspettiamo che i finanziari mantengano un andamento favorevole. La tendenza a una maggiore partecipazione al mondo finanziario dovrebbe portare vantaggi non solo alle aziende fintech, ma anche alle compagnie di assicurazioni vita più tradizionali man mano che l'esigenza di pianificazione finanziaria aumenta soprattutto nei mercati emergenti come l'Asia, dove le classi medie si stanno allargando. Emeric Préaubert, Founding Partner and Co-CIO Si prega di notare che questa è l'opinione di Sycomore Asset Management a dicembre 2021 e potrebbe 8 cambiare nel tempo, senza preavviso.
Plenisfer Investments Strategie total return globali e multi-asset Nel 2022, occhi La nuova era di inflazione e repressione finanziaria richiede un approccio d'investimento completamente nuovo per ottenere risultati. Per questo puntati su inflazione, implementiamo le nostre idee d'investimento adottando una metodologia articolata su cinque Cina e transizione strategie in luogo della tradizionale asset allocation top-down. Attraverso questo prisma cerchiamo di energetica globale individuare opportunità idiosincratiche che producano performance. Guardando al 2022, restiamo cautamente ottimisti confermando l'ipotesi di una ripresa accompagnata da spinte inflazionistiche. 9
Dal nostro punto di vista, la pressione sui tassi d'interesse con un incremento controllato nel segmento a lungo termine della curva persisterà nei prossimi mesi, incoraggiando un approccio a duration zero piuttosto che spread duration. L'aumento dei differenziali potrebbe creare nuove opportunità di acquisto in alcune aree del credito con scadenze a breve e medio termine, in prevalenza high yield, ma anche nei settori non ciclici e in quello bancario, che sono meno esposti alla dinamica dell'inflazione. In generale nel prossimo anno la crescita macro dovrebbe andare al traino degli Stati Uniti e non più della Cina. Bisognerà aspettare almeno fino al secondo trimestre del 2022 per vedere un netto miglioramento in termini di sostegno fiscale e monetario che possa dare impulso al settore immobiliare e alla crescita nel suo complesso. Tuttavia, ci sembra che la Cina offra una valida opportunità di acquisto, in quanto l'azionario cinese è una delle aree che dovrebbero beneficiare della graduale ripresa economica nei prossimi 12 mesi. Passando agli Stati Uniti, le condizioni macro sono eccezionalmente solide, con il piano infrastrutturale di Biden da 1200 miliardi di dollari1, la conferma di Jerome Powell alla guida della Federal Reserve e i livelli record dei risparmi delle famiglie. Altri fattori chiave che creano un ambiente propizio per la crescita del credito sono l'indebitamento delle famiglie, le scorte e i rapporti prestiti/depositi tutti ai minimi record. Tutte le fonti di domanda sono allineate, ma conserviamo un atteggiamento estremamente prudente essendo convinti che gli investitori stiano sottovalutando il rischio di inflazione e il tapering delle banche centrali. Dal nostro punto di vista l'inflazione non è di natura transitoria e anzi, è più probabile che si stia aprendo una fase di normalizzazione in cui il tetto precedente del 2% diventerà la nuova soglia minima. Anche se dovessimo assistere ad un temporaneo sollievo quando svaniranno gli effetti di base dovuti alla pandemia, i motori principali della domanda (consumi, spesa pubblica e investimenti) continueranno a esercitare pressione sui prezzi. Vista l'efficacia dell'inflazione come strumento di riduzione del debito in mano ai governi, ci aspettiamo che i tassi reali (tassi d'interesse al netto dell'inflazione) restino negativi ancora per qualche tempo nei mercati sviluppati, con le banche centrali intenzionate a mantenere il costo del denaro intorno al 2-2,5%. Infine, la transizione energetica globale sta creando numerose opportunità d'investimento sia fra le commodity come il rame, l’idrogeno e il platino, sia fra le società che forniscono soluzioni di stoccaggio e contribuiscono alla creazione di nuove reti energetiche. Nel complesso, con il 2022 alle porte manteniamo un atteggiamento macro positivo, ma siamo consapevoli delle valutazioni elevate e delle criticità persistenti nella catena di produzione globale. Mauro Ratto, Co-Founder and Co-CIO Si prega di notare che questa è l'opinione di Plenisfer Investments a dicembre 2021 e potrebbe cambiare 10 nel tempo, senza preavviso. . 1Fonte: Financial Times, 15 novembre 2021.
Aperture Investors Azionario e Obbligazionario High conviction Emerging Markets | Peter Marber, CIO Emerging Markets I Mercati Emergenti offrono il massimo valore dal 2000 Nel 2021 gli investitori hanno visto l'economia globale rimbalzare vigorosamente dalla recessione provocata dalla pandemia, la peggiore dagli anni ‘30 su scala mondiale. Tuttavia il ritmo della ripresa è rimasto disomogeneo, tra il moltiplicarsi delle varianti e l'avanzata più lenta delle vaccinazioni, soprattutto nei Mercati Emergenti. Questa situazione ha trovato riflesso nei prezzi degli attivi. Con gli Stati Uniti alla guida della ripresa, la forza del dollaro e la progressione degli utili, quasi tutti gli indici azionari e obbligazionari della regione emergente hanno sottoperformato quelli del mondo sviluppato. A fare eccezione sono stati gli esportatori di commodity, in particolare quelli con valute legate al dollaro. Per il 2022, i prezzi alti delle materie prime dovrebbero continuare a sostenere le società e i paesi esportatori della regione emergente, ma per gli stati che dipendono dai viaggi e dal turismo i tempi della ripresa potrebbero allungarsi. Gli investitori dovrebbero considerare una rotazione dagli asset più costosi verso i più economici credito e azioni emergenti. Le azioni, in particolare, presentano adesso il valore relativo più conveniente dai primi anni 2000 rispetto agli Stati Uniti. Visto il contesto di tassi d'interesse in rialzo negli USA e quotazioni azionarie ai massimi, potrebbe essere un buon momento per iniziare a costruire un'esposizione verso gli attivi rischiosi della regione emergente. La Cina si prospetta come un'area di grande interesse, essendo adesso l'economia di dimensioni maggiori fra quelle emergenti e la seconda a livello mondiale. Corporate Credit | Simon Thorp, CIO Credit "Goldilocks" salverà la situazione nel 2022? I mercati finanziari di primo piano si trovano quasi tutti in un territorio “rarefatto” dal punto di vista dei prezzi, tanto che un esito politico-economico di tipo "Goldilocks" potrebbe essere l'unico in grado di salvarli da una performance negativa nel 2022. Qualsiasi correzione di ampia portata sarebbe probabilmente frutto di uno dei fattori elencati di seguito. Inflazione. Quasi certamente la chiave per capire gli sviluppi macro del 2022 sarà l’andamento dell’inflazione. Se resta più alta più a lungo, dovremmo aspettarci una risposta delle banche centrali che avrà ricadute negative su gran parte delle classi di attivo. Vale la stessa cosa in caso contrario, a meno che l'inflazione più fiacca non sia accompagnata da una recessione. Prezzi dell'energia. Attualmente il mercato è spaccato fra chi indica il picco del prezzo del petrolio intorno agli 80 dollari (con la produzione in aumento e la domanda in calo) e chi ritiene possibile uno shock dei prezzi energetici. 11
Previsioni che vedono i prezzi del petrolio ampiamente sopra i 100 dollari non sono cosa rara con l'avvicinarsi dell'inverno nell'emisfero settentrionale, la domanda ancora robusta e le scorte basse. Il greggio sotto i 50 dollari al barile (recessione) o sopra i 100 (inflazione) invece costituirebbe un fattore negativo per i mercati rischiosi. Cina. Una minaccia sia dal punto di vista economico (possibile recessione) che da quello geopolitico (Taiwan/Mar Cinese Meridionale). I timori potrebbero rivelarsi eccessivi se la crescita si mantiene su livelli accettabili e si riesce ad evitare un crollo dei prezzi immobiliari. QE (Quantitative Easing). Gli investitori finora hanno sostenuto la “fiducia” (creata stampando moneta) ma non è detto che continuino a farlo, soprattutto se l'inflazione si attesta saldamente su un livello elevato. In tal caso, bisognerà prestare attenzione ad uno svilimento e potenziale collasso delle valute, un copione classico per i Mercati Emergenti che potrebbe manifestarsi nei Paesi avanzati. Alla luce di questi rischi, è importante adottare un approccio attivo per individuare le opportunità create dall'inefficienza dei prezzi, non correlate con i mercati in generale. Per esempio, nell'high yield ci sono aree che continuano a offrire valore relativo, per esempio nel settore dei viaggi e del tempo libero in cui un'analisi approfondita del credito è cruciale quanto premiante. European Equities | Anis Lahlou, CIO Equity L'innovazione resta una forza deflazionistica Dopo quasi 15 anni di tassi d'interesse molto contenuti, l'accesso ai finanziamenti a basso costo ha stimolato l'innovazione e l'inventiva. Malgrado l'inversione di rotta con tapering e tassi più alti alle porte, l'avanzata dell'innovazione dovrebbe continuare a ritmo sostenuto: la penetrazione globale dei veicoli elettrici resta bassa, le connessioni 5G Open RAN per le imprese sono agli albori e cominciamo appena a sentir parlare del "metaverso", solo per fare qualche esempio. Nonostante la preoccupazione per un’inflazione in ascesa, l'adozione inevitabilmente sempre più rapida di tutte queste innovazioni dovrebbe continuare ad agire come una forza deflazionistica con la capacità, in questo caso molto utile, di controbilanciare i costi in ascesa. Nei primi nove mesi del 2021, per esempio, è stata ordinata la cifra record di 29.000 robot per un valore di 1,48 miliardi di dollari superando il picco precedente pre-pandemia raggiunto nel 2017, secondo i dati raccolti dalla Association for Advanced Automation2. L'inflazione e i tassi in rialzo nel complesso hanno inferto il colpo più duro ai titoli growth. Tuttavia, le società in cui la crescita dei ricavi è finanziata da utili e/o flussi di cassa negativi probabilmente dovranno fare i conti con tassi “soglia” ancora più alti, soprattutto se necessitano di ulteriori finanziamenti per conseguire margini sostenibili. Nel segmento growth, l'Europa appare particolarmente a buon mercato, con società in perdita che rappresentano meno del 15% dell'indice MSCI Europe IMI Growth e più del 60% nell'indice US Russell 3000 Growth3. 12 Si prega di notare che questa è l'opinione di Aperture Investors a dicembre 2021 e 12 potrebbe cambiare nel tempo, senza preavviso. 2.Fonte: BusinessWire, novembre 2021. 3. Fonte: GMO, Aperture Investors a novembre 2021.
Generali Insurance Asset Management Investimenti Liability Driven Generali Insurance Asset Management Come investire in un contesto inflazionistico Posizionarsi per un Mentre i mercati riconoscono gradualmente che anno di divergenza l'inflazione potrebbe non essere del tutto transitoria, le azioni saranno avvantaggiate da un contesto di tassi e ripresa nominali in ascesa, purché quelli reali si mantengano relativamente bassi e non si diffonda la percezione che le banche centrali abbiano perso il controllo sulla politica monetaria. Un contesto di tassi in aumento dovrebbe favorire gli asset reali e finanziari, mentre la domanda di debito privato dovrebbe restare robusta data la minore sensibilità ai tassi d'interesse di questo segmento del reddito fisso. 13
Generali Insurance Asset Management La domanda cruciale è se le banche centrali perderanno il controllo sull’inflazione e saranno quindi costrette ad applicare condizioni più restrittive. Di fronte a questa incertezza, gli strumenti di copertura anti-inflazione continueranno a essere molto richiesti, con una preferenza per gli inflation swap più efficaci degli inflation linker. In questo scenario, probabilmente si vedrebbero rendimenti bassi o negativi in ambito obbligazionario, ma le condizioni finanziarie meno favorevoli provocherebbero una maggiore dispersione delle performance e una decompressione nella gamma dei rating dei titoli corporate, creando un ambiente propizio per la ricerca di ritorni decorrelati da parte dei gestori attivi. I credit default swap e le opzioni rappresentano uno strumento utile in un contesto come questo per coprire il rischio sui mercati del credito. Siamo cauti sui mercati emergenti e le società sensibili ai tassi, con bilanci deboli o a rischio di subire una contrazione dei margini. L’appetito per la duration potrebbe riaffiorare offrendo sostegno alle scadenze ultra-lunghe. Sembra che alcuni ampi portafoglio LDI mantengano un approccio basato sul duration gap. Inoltre, la revisione della direttiva Solvency 2 porterà ad una crescente sensibilità delle passività assicurative oltre “l’ultimo punto liquido” (20 anni). Per questo il margine per un’ulteriore inclinazione delle curve appare limitato. Next Generation EU La prima tranche del fondo per la ripresa da 800 miliardi di euro denominato Next Generation EU dovrebbe essere distribuita nei prossimi mesi. A beneficiarne saranno le infrastrutture verdi e quelle digitali e ci aspettiamo che l’Italia e la Spagna ne traggano vantaggi maggiori rispetto alla Germania e ad altri Paesi dell’Europa core. Rivoluzione industriale verde, digitalizzazione e «cloudificazione» Secondo le nostre stime, nei prossimi 30 anni si spenderanno più di 150 mila miliardi di euro4 su scala mondiale per raggiungere gli obiettivi di azzeramento delle emissioni nette entro il 2050, un processo destinato a creare opportunità d’investimento notevoli per le industrie coinvolte nella transizione. Energie rinnovabili, infrastruttura digitale, industrie verdi, trasporti efficienti, produzione di idrogeno, costruttori di veicoli elettrici e soluzioni di stoccaggio di carbonio sono solo alcune delle aree che ci sembrano particolarmente promettenti. La digitalizzazione e la “cloudificazione” sono tendenze secolari correlate, mentre le intenzioni di spesa in conto capitale nell’IT sono in aumento e già ben oltre il livelli del 2019. Una nuova alba per l’Italia Dopo anni di deflussi, il mercato domestico italiano sta riconquistando gli investitori stranieri attratti dalla maggiore stabilità politica e dal fatto che il Paese si prospetta come il principale beneficiario del Recovery fund europeo, essendo candidato a ricevere 210 miliardi di euro nei prossimi anni in una sorta di nuovo Piano Marshall. In quest’ottica, sembra prudente puntare sul FTSE MIB sia in termini assoluti che in relazione ad altri mercati europei. Una strada percorribile a tal fine sarebbe quella dei fondi d’investimento italiani dedicati che stanno tornando alla ribalta e che beneficiano già di forti afflussi. Inoltre, i PIR sono vivi e vegeti e continuano a suscitare grande interesse nel segmento retail italiano. Giuliano Gasparet, Head of Equity Sebastiano Chiodino, Head of Fixed Income Si prega di notare che questa è l'opinione di Generali Insurance Asset Management S.p.A. Società di gestione 14 del risparmio (“Generali Insurance Asset Management”) a dicembre 2021 e potrebbe cambiare nel tempo, senza preavviso 4.Fonte: BofAML Global Research, 12 ottobre 2021.
Lumyna Investments Strategie Liquid alternative Da anni gli aspetti ESG (ambientali, sociali e di Dalla transizione governance) stanno conquistando un'importanza crescente per gli investitori, i regolatori, i governi e energetica, una le imprese, mentre i capitali continuano a cercare il modo di produrre un impatto positivo generando al volatilità che non potrà contempo ritorni superiori alla media di mercato. essere ignorata Un'area che offre opportunità particolarmente allettanti è quella legata al riscaldamento globale: Lumyna è il gestore di una delle principali la decarbonizzazione e un'economia senza piattaforme UCITs Alternative in Europa. emissioni di carbonio; il tema della "transizione Seleziona i migliori gestori di hedge fund da per energetica" e coinvolge le società che partecipano offrire opportunità di investimento al mercato attivamente a questo processo contribuendo ad europeo attraverso veicoli UCITs regolamentati, accelerare la migrazione dall'attuale sistema liquidi e trasparenti. Questo outlook si energetico basato sui combustibili fossili ad un concentra su due trend che gli esperti di Lumyna ritengono interessanti nel corso del modello rinnovabile più verde, sostenibile ed prossimo anno. efficiente. 15
Al di là dei chiari vantaggi dell'investimento in aziende sostenibili con posizioni di leadership, la transizione energetica si prospetta turbolenta. Per esempio, sui mercati del gas e del petrolio i prezzi sono destinati a diventare più alti e più volatili nei prossimi anni, man mano che si riduce il capitale disponibile per le attività di esplorazione e produzione di fonti energetiche tradizionali. Inoltre, il tema della transizione energetica è per sua natura fortemente orientato alla crescita, con le nuove tecnologie in primo piano, in questo contesto ci saranno sicuramente vincitori e vinti, pertanto sarà cruciale investire il capitale con estrema oculatezza. Di certo è possibile puntare sulle società che crescono a ritmo sostenuto e generano utili reali, oltre che cash flow positivi, ma come capita in qualsiasi area del mercato in forte espansione, anche questi attori saranno soggetti a un'inversione improvvisa di tendenza e ad alti livelli di volatilità. Siamo convinti che una soluzione prudente per accedere alle opportunità della transizione energetica sia affidarsi a specialisti dell'investimento di comprovate capacità, che adottino una strategia imperniata sulla solidità dei fondamentali e siano in grado di sfruttare la dispersione dei titoli, aumentando e riducendo il rischio in base all'attrattiva delle opportunità disponibili. La democratizzazione dei mercati privati La democratizzazione dei mercati privati è un tema emergente con un enorme potenziale per generare rendimenti tanto nel comparto azionario che obbligazionario. I mercati privati hanno visto un'espansione enorme negli anni recenti, con asset più che triplicati nell'arco dell'ultimo decennio5 fino a superare i 9 mila miliardi di dollari, per effetto della graduale diversificazione dai mercati più tradizionali operata dagli investitori istituzionali. Questa crescita è stata accompagnata da una svolta netta nel processo di formazione del capitale delle società: secondo Goldman Sachs6, un'azienda media oggi si finanzia con tre round di investimenti pre- IPO, mentre nel 2011 ne faceva uno solo, raccogliendo quasi il doppio delle risorse. L'effetto di queste dinamiche sulle valutazioni è stato enorme: dieci anni fa, c'erano soltanto nove "unicorni" (aziende private valutate a oltre 1 miliardo di dollari), mentre oggi ne esistono quasi 400. Non più appannaggio esclusivo degli investitori istituzionali più sofisticati, i mercati privati stanno diventando accessibili anche ad investitori con disponibilità inferiori. L'interesse per il private equity è alimentato dalla volatilità relativamente bassa e dal fatto che le imprese private restano tali più a lungo. Sul fronte del debito privato, la caccia al rendimento rende attraente il tasso variabile associato a questi prestiti, che tengono gli investitori relativamente isolati dai rialzi del costo del denaro offrendo al contempo un rendimento superiore rispetto al debito a tasso fisso esistente. Rasmus Soegaard, Head of Investments Si prega di notare che questa è l'opinione di Lumyna Investments Limited a dicembre 2021 e potrebbe cambiare nel tempo, senza preavviso. 5. Fonte: 16 www.preqin.com a novembre 2021. 6. GS Prime Services Hedge Fund Insights & Analytics, Going Private (settembre 2021)
Generali Global Infrastructure Infrastrutture sostenibili A trainare le Finanziare la ripresa post Covid-19 Il settore delle infrastrutture ha un ruolo cruciale per infrastrutture nel la ripresa economica dalla pandemia ed è uno dei principali beneficiari del “Recovery plan per 2022 saranno la l'Europa” dell'UE che punta a investire 1800 miliardi di euro per "rendere l'Europa più verde, più digitale e decarbonizzazione, più resiliente". Anche se la distribuzione dei fondi dipenderà dai piani dei singoli Paesi, la nostra la digitalizzazione e analisi suggerisce che a seconda del Paese in questione, il 25-50% dell'importo sarà destinato a opere infrastrutturali cruciali come la digitalizzazione le attività di M&A (fibra, 5G), la transizione verde (rinnovabili, efficienza energetica, ammodernamento della rete elettrica) e il trasporto pubblico (mobilità verde, ferrovie e trasporti collettivi). 17
L'esatta destinazione dei fondi dovrebbe diventare più chiara nel corso del 2022 e anche se una porzione consistente potrebbe arrivare sotto forma di investimenti pubblici diretti, sicuramente saranno previsti anche nuovi piani di sostegno agli investimenti del settore privato. La svolta verso net-zero L'eredità che ci ha lasciato COP26 non si conoscerà esattamente ancora per molti anni, ma c'è uno slancio indiscutibile nell'aumento delle opportunità di decarbonizzazione, in particolare nell'ambito della transizione energetica (ossia il progressivo abbandono dei combustibili fossili, per la mobilità e la produzione di elettricità, a favore di alternative a basse emissioni di carbonio). Oltre a favorire i segmenti "verdi" già affermati (come l'energia solare ed eolica e le reti ferroviarie elettriche), questa spinta contribuirà in misura crescente a soddisfare le esigenze infrastrutturali di un sistema energetico sempre più complesso caratterizzato dalla tendenza all'elettrificazione. Per questo ci aspettiamo di vedere una diversificazione in sotto-settori nel tema della transizione energetica che coinvolgerà nuovi segmenti meritevoli di interesse come le reti smart, l'e-mobility e la ricarica di veicoli elettrici, l'efficienza energetica e lo stoccaggio di batterie. Anche i progetti legati all’idrogeno verde e le infrastrutture predisposte all'idrogeno dovrebbero suscitare entusiasmo sul mercato, man mano che le strategie commerciali inizieranno ad evolversi e ad emergere opportunità d'investimento in società all'avanguardia. Digitalizzazione dell'Europa La piena adozione della fibra a banda larga è stato il tema d'investimento chiave del 2021 e dovrebbe mantenere tutta la sua rilevanza anche nel 2022, in virtù delle solide motivazioni commerciali e degli obiettivi di copertura prescritti dall'UE e dai governi. Nel corso del 2020 l'Europa ha visto aumentare del 16,6% gli utenti della fibra a banda larga, ma anche se questa crescita indica che 183 milioni di abitazioni europee possono usufruire di tali connessioni, ce ne sono altrettante che non sono state ancora raggiunte dalla rete. Un obiettivo perseguito dalla Commissione Europea è estendere a tutti gli edifici d'Europa, entro il 2025, l'accesso a una rete gigabit (che offre velocità di connessione pari a 100 mbps per i privati e 1 gbps per soggetti socioeconomici come ospedali, scuole, imprese e snodi di trasporto), il che garantisce la futura espansione del settore. Intanto l'aumento massiccio e sostenuto del consumo di dati e banda larga terrà alta la domanda di copertura della fibra, in aggiunta a quella nel segmento dei data centre in pieno boom e, sempre di più, anche di connessioni 5G. L'attività di fusioni e acquisizioni resterà vivace Il dominio dei fondi azionari infrastrutturali si sta rafforzando e questo, a sua volta, alimenta l'incremento delle operazioni di fusione e acquisizione. Ci sono due tendenze chiaramente sottese a questo fenomeno. Primo, con le valutazioni elevate supportate da un contesto di tassi modesti, imprese strategiche come quelle di servizi di pubblica utilità e vettori telefonici stanno capitalizzando, cedendo le divisioni dedicate alle infrastrutture. Secondo, la vendita di asset che hanno raggiunto la fine della propria vita utile da parte dei fondi, sta creando opportunità d'investimento in operazioni di fusione e acquisizione e negli strumenti di debito collegati. Philippe Benaroya, CEO and Managing Partner Si prega di notare che questa è l'opinione di Generali Global Infrastructure a 18 dicembre 2021 e potrebbe cambiare nel tempo, senza preavviso.
Generali Real Estate Investimenti immobiliari Nel settore immobiliare la pandemia è stata un Quattro fattori potente fattore di accelerazione, anziché di turbativa. Abbiamo identificato quattro temi che sono destinati a spingere emersi chiaramente e, a nostro avviso, mantengono lo slancio necessario per svolgere ancora un ruolo l'immobiliare anche cruciale nel 2022 e favorire la crescita nel lungo termine. nel 2022 Le città strategiche (o “gateway”) sono investimenti solidi per il futuro dell'immobiliare. Molte grandi città europee stanno continuando a crescere, spesso ad un ritmo più rapido di quello nazionale, si tratta di una crescita demografica qualitativa, dato che tali città mantengono una forte attrattiva per i talenti e le giovani generazioni. Essendo correlati con la crescita del Pil, gli investimenti immobiliari nelle città “gateway” offrono diversi vantaggi. 19
Primo, sono più liquidi, dal momento che un numero crescente di investitori mira a impiegare i capitali privilegiando la qualità; secondo, offrono una solida protezione contro l'inflazione: in un contesto di crescita la domanda dei locatari spinge i canoni di affitto verso l'alto, anche oltre l'inflazione, e di conseguenza il valore degli immobili segue la stessa traiettoria; e infine, sono meno volatili, poiché sia gli inquilini che gli investitori adottano un comportamento di "fuga verso la qualità" anche durante la crisi, dando preferenza alle città di primo piano piuttosto che a località minori. Alberto Agazzi, CEO and General Manager Gli uffici di alta qualità in buone posizioni hanno confermato il loro ruolo di segmento immobiliare resiliente Ormai conosciamo bene il lavoro da remoto e i vantaggi che comporta, ma siamo diventati anche consapevoli del fatto che il lavoro da casa non può essere la regola per tutti, in particolare quando bisogna creare una cultura aziendale, sviluppare nuove idee e innovare. Gli uffici ora sono stati ridefiniti con una maggiore attenzione al benessere e la predisposizione di più servizi accessori, sale riunioni e aree collaborative. Gli uffici di alta qualità, in una buona posizione e con credenziali ESG robuste sono considerati oggi uno strumento di grande importanza, utile al conseguimento della strategia societaria, non più una mera facility. Ciò ha contribuito alla resilienza degli uffici di fascia premium in zone ben collegate anche durante la pandemia7. Nicholas Garattini, Head of Business Development and Investor Relations L'e-commerce e la rilocalizzazione delle catene logistiche stanno alimentando la domanda di magazzini Negli ultimi due anni c'è stato un boom della domanda e delle performance del settore logistico, riconducibile non alla pandemia ma a due fattori strutturali: la crescita dell'e-commerce e la rilocalizzazione delle catene di approvvigionamento. Le vendite online in tutta Europa hanno raggiunto circa il 16% del totale nel 2020 e dovrebbero continuare ad aumentare nei prossimi anni. È importante notare che l'e-commerce manca di negozi fisici in cui conservare la merce, pertanto ha bisogno del triplo dello spazio rispetto ai punti vendita tradizionali, questo sta creando una domanda strutturale di aree da adibire a magazzino nel lungo termine. Intanto i produttori e le imprese stanno rilocalizzando le catene di approvvigionamento, con le difficoltà provocate dal modello "just-in-time" utilizzato prima del Covid diventate ormai insostenibili. Questo vuol dire che aumenteranno ancora di più le merci da immagazzinare e, di conseguenza, la domanda. Pierre-David Baylac , Head of Logistics Europe Debito CRE (Commercial real estate) come alternativa ai rendimenti obbligazionari tradizionali Mentre l'immobiliare continua a suscitare un forte interesse fra gli investitori istituzionali, il settore bancario non cresce allo stesso ritmo e sta faticando a soddisfare la domanda di finanziamenti, soprattutto a causa della pressione normativa e dell'esigenza di diversificare l'esposizione. Per questo i margini del debito senior sono rimasti stabili nonostante la compressione dei tassi d'interesse e dei rendimenti sui mercati azionari. Adesso stanno facendo il loro ingresso sul mercato gli alternative lenders che, vista la domanda robusta, possono diversificare i portafogli e selezionare le opportunità migliori avanzando a ritmo serrato. Il debito senior CRE rappresenta quindi una valida alternativa al debito sovrano tradizionale, in termini di qualità creditizia e duration, e in più offre rendimenti nettamente superiori. . Nunzio Laurenziello, Head of Debt Investments Si prega di notare che questa è l'opinione di Generali Real Estate a dicembre 2021 e potrebbe cambiare nel 20 tempo, senza preavviso. 7 Fonte: KPMG 2012 CEO Outlook agosto 2021. 8. Fonte: Prologis white paper – “Accelerated retail evolution could bolster demand for well-located logistics space” giugno 2020.
Contatti Contattaci per ricevere maggiori informazioni o condividere i tuoi suggerimenti su prodotti e servizi di Generali Investments: info@generali-invest.com www.generali-investments.com INFORMAZIONI IMPORTANTI Questo documento è solo a scopo informativo, non è una comunicazione di marketing come da linee guida ESMA. Il presente documento non fornisce alcuna consulenza professionale in materia di investimenti, legale, contabile o fiscale. Il presente documento è destinato esclusivamente agli investitori professionali in Austria, Germania, Francia, Italia, Lussemburgo, Spagna, Portogallo come definito nella Direttiva 2014/65/UE relativa ai mercati degli strumenti finanziari (MiFID). Questo documento non è destinato a persone statunitensi. Tutte le informazioni e le opinioni contenute in questo documento rappresentano il giudizio dell'autore al momento della pubblicazione e sono soggette a modifiche senza preavviso. Il presente documento è emesso da Generali Investments Partners S.p.A. Società di gestione del risparmio, società di gestione del risparmio italiana iscritta al numero 55 della sezione UCITS e al numero 165 della sezione FIA dell'elenco delle società di gestione del risparmio tenuto da Banca d'Italia ai sensi dell'articolo 35 del decreto legislativo 58/98. Generali Investment Partners S.p.A. Società di gestione del risparmio è referenziata localmente presso l'AMF in Francia e presso la BAFIN in Germania per la prestazione, tra l'altro, di servizi e la commercializzazione di OICVM tramite le proprie filiali e può operare negli altri paesi sopra menzionati in regime di libera prestazione di servizi. 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