I SUCCESSI DELLA TECNOLOGIA ALIMENTARE, FRA QUALITÀ E PREZZO - Roberto Ranieri Giovedì 20 ottobre 2016 - OPENFIELDS
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I SUCCESSI DELLA TECNOLOGIA ALIMENTARE, FRA QUALITÀ E PREZZO Roberto Ranieri Giovedì 20 ottobre 2016
Sommario Premessa La tecnologia della decorticazione del grano duro La tecnologia delle alte pressioni (HPP – High Pressure Processing) I Successi della Tecnologia Alimentare – I Giovedì nel Piatto – 20/10/2016 2
Tema di questo incontro L'obiettivo del mio intervento di oggi è quello di illustrare due innovazioni tecnologiche che ho avuto modo di conoscere durante la mia attività professionale con le industrie alimentari: - la tecnologia di decorticazione del grano, e in particolare quella del grano duro, - la tecnologia delle alte pressioni. Si tratta di due esempi nei quali l’applicazione dell’innovazione tecnologica alla produzione di alimenti si rivela vantaggiosa per la qualità (e in uno dei due casi, più «storico» e quindi consolidato, anche per il prezzo). Vorrei perciò proporre alcune brevi premesse, sul significato di «qualità», sulla modalità con cui avvengono le innovazioni e sul ruolo dell’industrializzazione alimentare. I Successi della Tecnologia Alimentare – I Giovedì nel Piatto – 20/10/2016 4
Cosa s’intende per «qualità» nel mondo dell’alimentare? Se ci pensiamo, sono tutti aspetti su cui può agire favorevolmente la tecnologia. Disponibilità di cibo Sapore Ricettistica, analisi, - nutrizione Food Security Effetti sulla salute Alimenti sicuri Durata in frigorifero e in dispensa, Food Safety Servizio cibi pronti Condizioni di allevamento e trasporto Occasioni di consumo Benessere animale Convivialità Rispetto Accesso alle dell’ambiente Esplorazione, cultura informazioni Tradizione, radici Gestione e reimpiego di Accessibilità (consapevole) di cibi «antichi» residui ed emissioni ai consumatori moderni 5
L’industrializzazione alimentare, al di là del vissuto comune • L'industrializzazione dei prodotti alimentari realizzata negli ultimi 100 anni è spesso ampiamente criticata per le disparità che crea tra paesi più ricchi e quelli più poveri, per gli squilibri nutrizionali che gli alimenti ricchi di molecole concentrate o di sintesi provocano sugli esseri umani e per le emergenze sanitarie come il diabete e l'obesità. • Spesso si dimentica, tuttavia, che la tecnologia alimentare non serve solo a produrre cibi standardizzati e junk food. • Grazie all'evoluzione della tecnologia in agricoltura e nell'industria di trasformazione dei prodotti alimentari ad oggi è possibile sfamare miliardi di persone. Ciò avviene ancora in modo ingiusto e squilibrato, ma è importante notare che il numero di persone che soffrono la fame nel mondo è diminuito, pur essendo ancora significativo: siamo, ora, a 795 milioni, con un calo di 216 milioni rispetto al 1990-1992, secondo l'ultima edizione della relazione annuale delle Nazioni Unite sullo WFS = World Food Summit stato della insicurezza alimentare nel mondo. MDG = Millennium Development Goal 6
Come avviene l’innovazione alimentare: driver e percorsi • Le esigenze degli individui (salute e quindi nutrienti, sapore, tempo e spazio, convivialità ... ma anche disponibilità degli alimenti, accessibilità, prezzo ...) • Le esigenze di chi lavora nelle filiere produttive (efficienza, competizione e differenziazione – mediante risposte più mirate, rispetto alla concorrenza, alle esigenze dei clienti professionali e finali, ma anche tramite immagine, reputazione e comunicazione – volumi, costi) • Le esigenze distributive (argomentazioni di vendita, shelf – life, gestione dello spazio / packaging, logistica ...). • L’innovation broker. Interagisce con la proprietà, la direzione generale, l’area Ricerca e Sviluppo e la funzione marketing delle aziende, favorendo l’intersezione tra le esigenze (e/o potenzialità ancora non esplicitate) di innovazione ed i soggetti in grado di studiare le richieste ed offrire soluzioni. Fornisce stime degli investimenti e della possibile performance delle nuove iniziative. • L’innovazione può nascere a partire da: scoperte ed invenzioni, esterne o interne ad aziende, di cui si studiano possibili applicazioni; analisi della domanda e dell’offerta, alla ricerca di spazi di mercato per nuove iniziative con le quali distinguersi dai concorrenti; shock esterni (come l’improvviso e persistente aumento dei costi di una materia prima, oppure il «rifiuto» di un ingrediente prima considerato accettabile, alla luce di nuove conoscenze), che spingono a trovare soluzioni modificando i processi produttivi. I Successi della Tecnologia Alimentare – I Giovedì nel Piatto – 20/10/2016 7
La decorticazione: struttura del chicco di grano La tecnologia di decorticazione è stata applicata sul grano duro nel 2001 in Italia, per la prima volta a livello mondiale, e consiste nello "svestire" il chicco di grano della sua crusca prima della macinazione. Endosperma Crusca Aleurone 82- 85 % 13-15% Strato ialino Testa Pericarpo interno Germe Pericarpo 2-3% esterno solco endosperma crusca germe 9
In cosa consiste la tecnologia • Nella molitura convenzionale, il grano è in un primo momento frammentato, l'endosperma viene gradualmente diviso Decorticazione tra condizionamento e B1 da crusca e germe con una serie di rettifiche con passaggi intermedi di separazione per mezzo di buratti e semolatrici. I co-prodotti di macinazione come la crusca e germe sono separati Rottura (Laminatoi) durante il processo di macinazione. + + • Con il nuovo approccio (in figura), la decorticazione diviene l’ultima fase della pulitura del grano, prima della fase B1 di Separazione in base alle dimensioni macinazione. La maggior parte della (plansichter) crusca e del germe sono rimossi, e solo + + un ammontare residuo – la crusca che si trova nel solco della cariosside - sarà separato nelle successive fasi di molitura. Pulitura della semola (Semolatrici) I Successi della Tecnologia Alimentare – I Giovedì nel Piatto – 20/10/2016 10
La rimozione progressiva degli strati di crusca e la macchina Il processo di decorticazione e’ più efficace se suddiviso in tre fasi. • Prima→ il 2 - 3 % del peso della cariosside viene rimosso → prima frazione • Seconda → il 3 - 4 % del peso della cariosside viene rimosso → seconda frazione • Terza → il 3 - 5 % del peso della cariosside viene rimosso → terza frazione In questo modo gli strati di crusca sono tolti gradualmente, riducendo il rischio di danneggiare l’endosperma (perdita di amido nelle frazioni rimosse) fino ad una rimozione totale della crusca che può raggiungere il 12%. La tecnologia è applicabile anche ad impianti pre-esistenti, non solo in quelli nuovi. I Successi della Tecnologia Alimentare – I Giovedì nel Piatto – 20/10/2016 11
Impatto della tecnologia • Questa tecnologia ha determinato un significativo Grano duro miglioramento della competitività non solo delle prime imprese dopo il condizionamento che l'hanno sperimentata e implementata, ma anche di tutta la filiera della pasta nazionale. • Dopo 15 anni è infatti possibile affermare che tutti i molini industriali a grano duro della nostra penisola l’hanno adottata. • La decorticazione: determina un aumento delle rese in macinazione (+2-4 Cariossidi dopo primo passaggio Strati cruscali esterni %), favorisce l’ampliamento della capacita produttiva (anche 20%), permette il miglioramento della qualità delle semole (ad Cariossidi dopo Strati cruscali esempio meno punti cruscali e punti neri, riduzione dei secondo passaggio esterni livelli di DON e di alcuni metalli pesanti, riduzione frammenti di insetti, abbattimento carica batterica…), favorisce anche la creazione di nuovi prodotti finiti a base pasta, come le paste integrali. Cariossidi dopo Strati cruscali terzo passaggio Interni (aleurone) I Successi della Tecnologia Alimentare – I Giovedì nel Piatto – 20/10/2016 12
Stima dell’incidenza della tecnologia della decorticazione nel settore molitorio nazionale del grano duro (Sett. 2011) = Molino con decorticazione con capacità giornaliera > 200 t = Molino con decorticazione con capacità giornaliera < 200 t
Durum wheat mills Italy on 2009. Estimation of debranning implementation and impact on 2011 MILL MILL DAILY % on DAILY % on total CATEGORIES ADOPTING Nr. % CAPACITY % total CAPACITY daily based on daily DEBRANNING (t) mills (t) capacity capacity (Nr) 200 t 35 26 15504 77 31 23 12870 83 > 100 – 200 t 16 12 2482 12 4 3 650 26 > 50 – 100 t 11 8 820 4 - - - - 10 – 50 t 71 54 1444 7 - - - - TOTAL 133 100 20250 100 35 26 1320 67 Adapted from ITALMOPA statistics After ten years of the first industrial implementation in an Italian mill (2001) of a primary pasta industry, almost 70% of the durum wheat milled in Italy is currently processed with debranning technology. Now (2016), after 15 years, we can say that the 70% has become 85%.
Le alte pressioni (HPP High Pressure Processing) 15
Le alte pressioni Dopo diversi anni di "limbo", la tecnologia delle alte pressioni è stata applicata con successo negli Stati Uniti sul "guacamole", una salsa a base di avocado, per la quale si utilizzano ingredienti crudi che possono dare origine a problematiche igienico- sanitarie. (1) I Successi della Tecnologia Alimentare – I Giovedì nel Piatto – 20/10/2016 16
Alte pressioni: in cosa consiste la tecnologia a) Inattivazione di batteri, lieviti e muffe (forme vegetative) a temperatura ambiente (0-40°C) con pressioni comprese tra 200 e 700 MPa (da pochi sec ad alcuni min): pastorizazzione (filiera refrigerata). b) Inattivazione delle spore con combinazioni pressione/temperatura (500-900 MPa, 90-120°C, 5 min): sterilizzazione, prodotto shelf-stable. GRAM - Effetti: 300 MPa Enterobatteriaceae Pseudomonas sp - inattivazione di parassiti, micro-organismi 400 MPa LIEVITI vegetativi, spore, vari virus; MUFFE NON TERMORESISTENTI - gli enzimi sono inattivati in modo selettivo; ASPORIGENI GRAM + Lactobacillus sp - Le macro-molecole possono cambiare Micrococcus sp 500-600 MPa conformazione mentre le piccole molecole (ad Staphilococcus sp Listeria sp esempio, gli aromi) non sono in genere Streptococcus sp influenzate; 700-800 Mpa SPORE DI MUFFE TERMORESISTENTI Byssoclamys sp - l’alta pressione è applicata uniformemente ed 50°C Neosartorya sp istantaneamente, quindi forma e dimensione 700-800 MPa SPORE DI BATTERI GRAM + del packaging non influenzano il processo; 70-80°C Bacillus sp Clostridium sp - la compressione è completamente reversibile. I Successi della Tecnologia Alimentare – I Giovedì nel Piatto – 20/10/2016 17
Le alte pressioni: il processo Baskets Vessel VesselFood Baskets Vessel Vessel Vessel moves moves loaded moves move fills drains pressurizes out with out on into toof food water conveyor of water frame upvessel frame to 6000 bar Water Storage Tank Pre-fill Pump Intensifier Pumps Frame Product in baskets Conveyor Vessel To Pack Off I Successi della Tecnologia Alimentare – I Giovedì nel Piatto – 20/10/2016 18
Le alte pressioni: il packaging o High Pressure Processing funziona solo con imballi flessibili (e etichette water friendly) => no vetro, no latta o Vaschette plastiche con spazio di testa (ATM, aria) si possono usare, ma la condizione ottimale è l’assenza di gas (vuoto) SKIN Vuoto «dolce» Film termoretraibile Minimo stress Aderenza e sigillatura perfette Miglior scelta per HPP I Successi della Tecnologia Alimentare – I Giovedì nel Piatto – 20/10/2016 19
Alte pressioni: applicazioni Il trattamento permette di allungare la shelf life dei prodotti evitando di aggiungere conservanti ed additivi. Un'applicazione di successo di questa tecnologia in Italia è quella che ha permesso finalmente l'esportazione continuativa di prosciutti e salami negli Stati Uniti; in questo paese, infatti, l'export di questi prodotti è sempre stato problematico per il timore particolarmente accentuato delle autorità di controllo statunitensi nei confronti di diversi microrganismi, ed in particolare della Lysteria Fonte: Assica, aprile 2016 monocytogenes. I Successi della Tecnologia Alimentare – I Giovedì nel Piatto – 20/10/2016 20
Il batterio Listeria monocytogenes: patogeno di origine alimentare che può provocare la Listeriosi (in USA 250 morti/anno su circa 2000 persone colpite) • Temperatura ottimale crescita 30°C – Range vastissino (-0,15°C a 45°C) • aw > 0,92 • NaCl 10% • pH 4,3-9,4 • D a 60°C da 16,7 a 1,3 minuti • D a 70°C da 0,2 a 0,06 minuti Merialdi G., IZSL ER-BO. CIBUSTEC, 2014. Altamente resistente a diverse situazioni estreme I Successi della Tecnologia Alimentare – I Giovedì nel Piatto – 20/10/2016
Epidemiologia Listeria ed effetto HPP su Listeria • Ambienti di lavoro industrie alimentari – Capacità di aderire alle superfici – Crescita in biofilms – Persistenza ambientale – Ri-contaminazione prodotti alimentari anche dopo processi letali • Frequenza di contaminazione non trascurabile (stimata circa al 2% in un recente studio UE) • Livello di contaminazione generalmente molto basso (10-100 ufc/g) • La malattia è generalmente associata a livelli di contaminazione elevata negli alimenti Effetto HPP • Danneggia le forme vegetative batteriche: – Parete, membrana citoplasmatica, ribosoma, acidi nucleici, enzimi • Impattano sui legami idrofobici e ionici (altera la struttura secondaria, terziaria e quaternaria delle proteine) Merialdi G., IZSL ER-BO. CIBUSTEC, 2014. I Successi della Tecnologia Alimentare – I Giovedì nel Piatto – 20/10/2016 22
Il quadro legislativo UNIONE EUROPEA USA • Assenza in 25 g nei prodotti che ne • Assenza in 25 g in tutti i prodotti consentono lo sviluppo ready to eat •
PRODOTTI HPP Prodotti ad alta acidità come: preparazioni di frutta (marmellate), succhi di frutta (arancia, mela) e condimenti come guacamole, cipolle in fette, purea di pomodoro (HP a temperature < 40°C). Alimenti a bassa acidità come pollame, carni rosse, formaggi, latte, ovoprodotti liquidi e prodotti vegetali: combinazioni pressione/temperatura. I Successi della Tecnologia Alimentare – I Giovedì nel Piatto – 20/10/2016 24
UN PRODOTTO HPP ITALIA Il nuovo prodotto “FRÚ, frutta senz’altro”, è stato presentato all’edizione di Cibus 2016. Prodotti utilizzando solo frutta fresca, pressata a freddo, coltivata e trasformata in Italia. La tecnologia HPP consente durante il processo produttivo di mantenere le stesse proprietà organolettiche e nutritive della frutta fresca. Il succo e’ refrigerato. I Successi della Tecnologia Alimentare – I Giovedì nel Piatto – 20/10/2016 25
Baccalà reidratato Il baccalà dissalato e reidratato passa da 2-3 giorni a 30 gg di shelf life. I Successi della Tecnologia Alimentare – I Giovedì nel Piatto – 20/10/2016 26
Ready Meals RAVIOLI con sugo di pesce Lasagne vegetali & Chili Messicano I Successi della Tecnologia Alimentare – I Giovedì nel Piatto – 20/10/2016 27
Ostriche, ma anche crostacei come l’aragosta Ostriche (cozze, vongole,…): separazione completa del mollusco => resa enorme,… I Successi della Tecnologia Alimentare – I Giovedì nel Piatto – 20/10/2016 28
Conclusioni Tecnologie In conclusione è possibile affermare che la tecnologia alimentare, quando applicata correttamente, permette di: affrontare sfide prima considerate impossibili; migliorare la qualità, sia igienica che nutrizionale, dei nostri cibi; servire un numero sempre maggiore di persone grazie alla riduzione dei costi produttivi, all’allungamento della shelf life dei prodotti, ed alle produzioni su larga scala che beneficiano delle relative economie (perché alcuni costi fissi incidono su volumi più ampi di produzione); salvaguardare anche il sapore originario delle materie prime. I Successi della Tecnologia Alimentare – I Giovedì nel Piatto – 20/10/2016 29
Grazie per la vostra attenzione www.openfields.it Si ringraziano il Prof. Gianni Galaverna (UNIPR) e il Dott. Michele Morbarigazzi (HPP Italia) 30
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