I L NOTE E NOTIZIE DALL'IMEPS - PLAY-LIST PRELUDIO

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I L NOTE E NOTIZIE DALL'IMEPS - PLAY-LIST PRELUDIO
IL          PENTAGRAMMA
                     NOTE E NOTIZIE DALL’IMEPS

                                                                              PRELUDIO

                                                                            PLAY-LIST

                                                                        DIVAGAZIONI

                                                          L’ARTE DELLA CURA

                                                      LA VOCE DEGLI ALLIEVI

Pubblicazione trimestrale a cura dell’Istituto di Medicina e Psicologia Sistemica - n° 3/2021
I L NOTE E NOTIZIE DALL'IMEPS - PLAY-LIST PRELUDIO
PRELUDIO
                           DI GIUSEPPE RUGGIERO

       L’intelligenza terapeutica                  professionale che assomigli il più possibile a
      Che cos’è e come svilupparla                 se stesso.
                                                   Passare da una postura “eretta” ad una
Parlando recentemente con il gruppo del 4          postura “relazionale”, gesto clinico per
anno, mi sono soffermato su un costrutto           eccellenza, permette di raccogliere i
che da tempo è al centro della nostra              frammenti sparsi del setting, oggetti e parti
riflessione clinica: l’intelligenza terapeutica.   del se’ individuale e familiare, eventi attuali
Non me ne voglia il buon Gardner, ma mi            e traiettorie del passato generazionale,
sono sempre chiesto se quella terapeutica          sintomi e simboli, vincoli e possibilità, per
non potesse essere inclusa nel suo prezioso        favorire quel processo di riunificazione e di
elenco dedicato alle intelligenze umane!           integrazione armonica che sta al cuore di
Del resto molte categorie utilizzate dal           ogni psicoterapia.
ricercatore americano, come quella corporea        Si tratta di operazioni delicate e complesse al
-cinestesica,     musicale,      interpersonale,   tempo stesso: tenere insieme persone,
presentano caratteristiche che sicuramente         sentimenti e bisogni apparentemente
sono importanti nel nostro lavoro clinico.         contrastanti e inconciliabili; fare come la
Se “intelligenza” è arte di legare elementi        madre che tiene per mano il proprio
diversi tra loro, l’aspetto centrale               bambino, ma sa quando lasciarlo andare;
dell’intelligenza terapeutica è proprio la         vedere con il cuore e non solo con gli occhi;
connettività: come utilizzare e collegare          usare le mani, muoversi, toccare, avvicinarsi
informazioni provenienti da diversi ambienti,      e avvicinare, allontanarsi e separare;
quello del mondo interiore del terapeuta,          scegliere le parole più adatte, quelle più
fatto di sensazioni, ricordi, vissuti e            belle, che fanno emozionare; parlare di se’
risonanze emotive, l’ambiente relazionale in       con discrezione, fuori da ogni tipo di
cui egli opera, l’individuo, la coppia, la         esercizio narcisistico, per mettere a
famiglia, il contesto formativo, il gruppo di      disposizione della famiglia la propria parte
supervisione, con i loro tratti distintivi e le    affettiva, quella più autentica, nutrendo la
diverse trame narrative, infine l’ambiente         speranza che le cicatrici diventino aperture
sociale      e   culturale,     quindi    anche    attraverso le quali può passare la luce.
istituzionale, nel quale si articola l’incontro    In pratica ritengo che il training formativo
terapeutico.                                       rappresenti      certamente      una    grande
Per sviluppare questo tipo di competenza,          opportunità per sperimentare e sviluppare la
che richiede al tempo stesso concentrazione        propria intelligenza clinica, sotto la guida di
e rilassamento, flessibilità di pensiero e         un supervisore esperto.
riflessione nell’azione, equilibrio nel            Ma se è vero, come ci ricorda Enzo Bianchi,
movimento, leggerezza nell’andare in               che non bisogna mai separare l’amore dalla
profondità, è necessario un lavoro personale       conoscenza,       perché      l’amore    senza
che mobilizzi le risorse del terapeuta in          conoscenza è illusione, mentre la
formazione e lo aiuti a fidarsi della sua          conoscenza senza amore è diabolica,
creatività, al fine di costruire uno stile         ugualmente non bisogna separare mai

                                                                                          N°   3/2021
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l’intelligenza dalla compassione, perché
l’intelligenza senza compassione è sterile, la
compassione senza intelligenza è follia.

Al terapeuta in formazione rivolgo pertanto
questo semplice invito:
se vuoi che cresca la tua intelligenza in
terapia, amati di più, cioè prenditi cura di te
stesso, del tuo corpo, delle tue emozioni,
della tua storia. Allo stesso modo se intendi
aumentare il livello di intelligenza, di
empatia, di compassione e di cura reciproca
all’interno di un gruppo familiare, allora
prova ad avvicinarti ad ognuno dei suoi
membri con tutti i sensi aperti, non escludere
niente di quello che ti chiedono di
condividere, ascolta con attenzione poetica
le loro storie, non farti irretire nei loro giochi
di potere, piuttosto aiutali ad incontrare il
proprio malcelato senso di impotenza.
Insomma, prova ad amarli di più.

      PLAY-LIST
     OPEN DAY IMePS
      Gioco e vitalità. Il processo creativo in psicoterapia
      Martedì 28 settembre 2021, Ore 17,00-19,00
      info su www.imeps.it

     CONVEGNO SIPPR - SOCIETA ITALIANA DI PSICOLOGIA E PSICOTERAPIA RELAZIONALE
      RICERCA-RE TRA LE RELAZIONI. Clinica – Didattica – Ricerca
      22 e 23 ottobre 2021, ore 9.30 – 18.30
      info su www.sippr.it

     V CONGRESSO AITF - ASSOCIAZIONE ISTITUTI DI TERAPIA FAMILIARE
      Individuo, coppia e famiglia. L’approccio sistemico tra tecnica e relazione.
      15 e 16 ottobre 2021
      info su www.aitf.it

                                                                                     N°   3/2021
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DIVAGAZIONI             DI   MARIA GRAZIA PATURZO
 “Il lutto è il prezzo dell’amore”: questa è la lezione    E lo fa con una grazia ed una
semplice e, al tempo stesso, molto potente che             delicatezza         commoventi,
Irvin Yalom, psichiatra, professore emerito alla           rendendo partecipe la platea di
Stanford University e scrittore di successo,               quell’ultimo bacio sulla fronte
impartisce nel suo ultimo webinar “Dialoghi sulla          ghiacciata, degli ultimi sedici
Relazione Terapeutica”.                                    respiri che lo separeranno per
Il tema della morte è stato più volte oggetto dei          sempre dalla persona amata.
suoi scritti. Nel libro “Il dono della terapia” mette in   È una grande lezione di vita ed
risalto quattro questioni che emergono in maniera          un insegnamento forte per la psicoterapia che
ricorrente nei percorsi con i nostri pazienti: la          rimanda ad un tema a lui caro sulla capacità, non da
solitudine, la morte, il significato della vita e la       tutti, di autosvelarsi.
libertà.                                                   E sottolinea come per ogni terapeuta ci devono
Anche “Fissando il sole” tratta il tema dell’angoscia      essere tre caratteristiche fondamentali: la
di morte, cercando di spiegare come sia possibile          conoscenza di sé, il lavoro personale e la capacità di
trasformare la paura in risorsa, per impedire che          aiutare l’altro.
tale angoscia, rimanendo inascoltata, ostacoli la          L’amore come antidoto alla morte, come
realizzazione personale dell’individuo. Ma nel suo         partecipazione personale del terapeuta che fa
ultimo webinar il tema della morte assume un               confluire le sue emozioni con quelle del paziente
significato particolare.                                   nella stanza di terapia. Ci lascia con un monito
Quello che riusciamo a scorgere nei suoi occhi e tra       preso a prestito dalle lettere di Rilke ad un giovane
le sue parole non è solo il terapeuta ma soprattutto       poeta, che è un suggerimento sia per terapeuti che
l’uomo che sceglie di raccontare la sua personale          pazienti: “Abbi pazienza con tutto ciò che è irrisolto
esperienza della perdita della moglie, morta non           e cerca di amare le domande in sé”.
molto tempo fa a causa di un mieloma multiplo.

 FORTUNA: IL NON DETTO URLATO A GRAN VOCE                  purtroppo nota a tutti noi, un episodio difficile da
                                                           dimenticare ed impossibile da raccontare. Eppure
FORTUNA è il primo lungometraggio del regista              Gelormini ci riesce, utilizzando il linguaggio di una
napoletano Nicolangelo Gelormini, opera da lui             bambina che non può più parlare. Attraverso il suo
scritta, diretta e montata.                                silenzio ed i suoi pensieri magici, in un’atmosfera di
FORTUNA è una favola, ma è nera.                           desideri color pastello e di paure incomprensibili
FORTUNA è un pugno nello stomaco difficile da              dai toni sbiaditi, Fortuna ci prende per mano e ci
digerire.                                                  racconta la sua storia, la storia di una principessa di
FORTUNA è la paziente che nessuno di noi vorrebbe          un mondo lontano, la storia di una bambina troppo
mai incontrare.                                            piccola per comprendere l’orrore che la circonda.
                                                           Mancano le parole perché manca il senso di ciò che
Eppure, l’unica figura adulta dotata di umanità e
                                                           accade. E ci ritroviamo trasportati dai toni onirici e
                      compassione con cui Fortuna
                                                           dalle inquadrature perfette in una realtà che di
                      si relaziona è proprio quella
                                                           perfetto non ha nulla, e che anzi è lo specchio dello
                      della sua psicologa (una
                                                           squallore più totale.
                      eccezionale Valeria Golino) ,
                                                           Un racconto di immagini, più che di parole, un
                      che riesce a conquistare la
                                                           racconto in cui i molteplici piani narrativi si
                      fiducia della bambina e ad
                                                           incrociano ed intersecano nelle inquadrature
                      avvicinarsi alla verità, ma non
                                                           simmetriche, assolute, dense di particolari.
                      riesce a farlo in tempo per
                                                           Un racconto del non detto urlato a gran voce.
                      salvarla dal suo aguzzino.
                      La storia di Fortuna e del suo
                                                                                                  Silvia D’Ovidio
                      incubo nel “Parco Verde” è

                                                                                                         N°   3/2021
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L’ARTE DELLA CURA INTERVISTA A MARGHERITA RICCIO: “LA CICOGNA DISTRATTA”
Giuseppe: Com’è nato il tuo interesse per le                  psicologica specifica nel lavoro con l’infertilità. La
problematiche inerenti l’infertilità?                         scorsa edizione abbiamo avuto la fortuna di avere
Margherita: Ho iniziato ad occuparmi di infertilità           nel gruppo Emanuela Rodriguez che si occupa del
circa una decina di anni fa; ero già una terapeuta            Centro Desidera qui all’Imeps, nell’ottica dello
familiare, stavo ultimando il percorso didattico              scambio e della ricca collaborazione che
nell’Istituto di Terapia Familiare di Firenze, quando         contraddistingue il rapporto tra i nostri Istituti,
fui toccata in prima persona dal problema                     iniziato con Rodolfo e che continua con noi!
dell’infertilità.                                             Nel 2017 è nato il primo libro edito da Franco
Affrontando insieme a mio marito un percorso di               Angeli, “La Cicogna Distratta.
procreazione medicalmente assistita, grazie al quale          Il    paradigma        sistemico-
è nato il mio primo bambino, Federico, mi accorsi di          relazionale      nella      clinica
tante mancanze nel territorio: era difficile reperire         dell’infertilità di coppia”, che
informazioni, spesso non ci sentivamo capiti dai              tratta le dinamiche della
medici che incontravamo nella complessità di ciò              coppia che affronta un
che stavamo vivendo e anche per me era difficile              problema di infertilità e
dare senso a ciò che vivevamo. Cercai riferimenti             quelle che riguardano la
bibliografici ma non trovai quasi nulla, soprattutto          procreazione medicalmente
mancava letteratura di orientamento sistemico-                assistita omologa.
relazionale; decisi, pertanto, di cominciare ad               Nel 2014 con la Sentenza 162
esplorare questo ambito di intervento.                        della Corte Costituzionale, è
Ne parlai con Rodolfo de Bernart, che come era                stato sdoganato in Italia il
solito fare con le idee dei suoi allievi (quando erano        divieto      di    fecondazione
buone!), fu molto incoraggiante e mi permise di               eterologa sancito nel 2004
aprire all’interno dell’Istituto il servizio “Cicogna         dalla legge 40, rendendo possibile per molte coppie
Distratta”, dove cominciai ad accogliere persone e            accedere a questa tecnica per poter coronare il
coppie che desideravano un figlio, che per qualche            proprio desiderio di genitorialità.
ragione tardava ad arrivare e/o che affrontavano un           Il mondo della procreazione medicalmente assistita
percorso di procreazione medicalmente assistita.              è molto complesso e pieno di argomenti ancora da
Mi accorsi ben presto che le coppie condividevano i           approfondire dal punto di vista psicologico e i
problemi che avevo individuato e scoprii tanti                percorsi delle coppie e dei nuovi nuclei familiari
aspetti legati all’infertilità da conoscere ed                sono ancora per molti aspetti ancora da costruire,
approfondire. Da allora sono passati dieci anni in cui        anche per questo per me così interessante lavorare
mi sono dedicata a studiare, fare ricerca e a                 in quest’ambito.
diffondere una cultura relazionale in questo                  Da qualche mese, sempre con Franco Angeli, è
delicato settore clinico.                                     uscito un nuovo lavoro: “La Diversità d’Origine. Il
E’ nato un Corso di Formazione dedicato, “Clinica             modello sistemico-relazionale nei nuovi scenari di
dell’Infertilità e Nuovi Scenari di Genitorialità:            genitorialità” che tratta le complessità specifiche di
diagnosi e trattamento nell’Ottica Sistemico-                 questa scelta generativa, che tu, Giuseppe, conosci
Relazionale”, del quale il 1 ottobre inizierà la terza        nei dettagli, perché oltre ad accompagnarmi lungo
edizione (nel nuovo Istituto che abbiamo fondato,             tutta la stesura, hai curato la bellissima prefazione…
insieme a Gianpaolo Lombardi e Luca Pappalardo,
dopo la perdita di Rodolfo). Lavorare in questo               Giuseppe: Si sente nel tuo lavoro l’intento di
campo richiede per gli psicologi una formazione               portare avanti una battaglia sociale, qual è il tuo
specifica, bisogna conoscere molte cose,                      pensiero in proposito?
psicologiche, mediche, legali, sociali, etc.                  Margherita: L’ottica sistemico-relazionale ci insegna
Sono nati tanti Servizi Cicogna Distratta in giro per         che non possiamo pensare al cambiamento senza
L’Italia, grazie a questa formazione, con l’obiettivo         considerare la stretta relazione tra l’evoluzione
di diffondere un metodo di lavoro e una cultura               dell’individuo e quella dei suoi contesti di

                                                                                                           N°   3/2021
L’ARTE DELLA CURA  INTERVISTA A MARGHERITA RICCIO: “LA CICOGNA DISTRATTA”
appartenenza, come ci ricorda Katia Giacometti                 abbiamo il compito come clinici, di conoscere i
(2011). La terapia familiare nasce all’interno di una          bisogni emergenti dei nuclei familiari, di esplorare il
battaglia socio-politica (antipsichiatria, legge               cambiamento per portare avanti il valore etico e
Basaglia etc.) e ha da subito l’obiettivo non del              simbolico del famigliare.
lavoro con le famiglie in senso stretto, ma quello             Oltretutto stiamo parlando di genitorialità fragili
ben più grande di diffondere una dimensione                    perché la scelta della fecondazione con donazione
dell’intervento sistemica per cui non esiste solo la           di gameti, generalmente arriva a seguito di un
famiglia o il singolo, ma la comunità.                         periodo lungo e faticoso, dopo anni spesi nella
Questo è centrale oggi perché si parla di famiglie, di         ricerca di un bambino mai arrivato, dopo essere
nuove famiglie e di bambini che nascono all’interno            stati messi a dura prova da accertamenti medici di
di nuovi scenari di genitorialità; da questo punto di          ogni tipo e spesso dopo tentativi di fecondazione
vista noi non possiamo non occuparci                           omologa non andati secondo i propri desideri. La
responsabilmente di come le nuove forme familiari              fecondazione eterologa è un progetto generativo
vengono accolte, vengono integrate nella nostra                che non solo va rispettato, ma anche tutelato, in
società.                                                       quanto scelto da persone diventate fragili per la
La fecondazione con donazione di gameti sconvolge              sofferenza provata; una scelta legale e legittima di
il concetto di famiglia, rappresentando il vero                mettere al mondo un bambino; un percorso che
“nuovo scenario di genitorialità”, sia perché è                può non essere scelto per svariati motivi, di
difficile definire il legame che unisce tra loro tutte le      carattere personale, etico, morale, religioso etc. ma
persone che permettono al bambino di esistere, ma              che in nessun caso va giudicato come un disvalore.
anche perché permette di oltrepassare le barriere di
età, della morte e del sesso.                                  Giuseppe: Quali sono le complessità specifiche?
Da sempre nella nostra società la famiglia                     Margherita: La procreazione medicalmente assistita
tradizionale è considerata garante dell’ordine                 con donazione di gameti comporta per i partner
sociale e familiare, nel momento in cui si trasforma,          complessità specifiche con le quali confrontarsi, tra
rimette in discussione il concetto stesso di società, i        le quali: la differenza di patrimonio genetico nel
suoi modelli culturali, i suoi valori, i suoi miti, le sue     progetto genitoriale, la figura del donatore e la
credenze, come ci dice D’Amore (2017). Ciò che è               narrazione delle origini.
richiesto è un cambiamento non solo strutturale ma             Innanzitutto va considerato che la coppia che
identitario per la società stessa.                             sceglie la fecondazione eterologa ha affrontato
A mio avviso è in gran parte per la difficoltà ad              dapprima il lutto di non poter concepire
accogliere questo cambiamento, che pur essendo                 spontaneamente a causa dell’infertilità ed adesso si
legittima e legale, la fecondazione con donazione di           trova di fronte a quello di non poter concepire un
gameti è ancor oggi ampiamente stigmatizzata in                figlio geneticamente proprio.
Italia.                                                        Quest’aspetto è di fondamentale importanza: se la
Le nuove famiglie portano un messaggio di                      coppia non affronta questo elemento di perdita,
cambiamento del quale né la società né la clinica              non potrà riprogettarsi serenamente in un percorso
familiare non possono non prendere atto. Le nuove              di genitorialità che preveda il ricorso alla
famiglie ci dicono che la famiglia tradizionale come           fecondazione eterologa; nello spazio occupato dal
modello esclusivo, non sembra più adatto a                     dolore della perdita, infatti, non può esserci la
comprendere la complessità delle nuove forme                   libertà di cui il bambino necessita per essere visto
familiari, che mostrano il bisogno di un modello               nella specificità dei propri bisogni.
inclusivo di famiglia, in grado di integrare le                In secondo luogo, la scelta della fecondazione
differenze che comportano.                                     eterologa comporta l’accettazione e l’elaborazione
Questo dal mio punto di vista è molto importante:              di elementi nuovi e significativi dal punto di vista
se vogliamo accompagnare i nuovi nuclei familiari              emotivo, tra i quali spicca in modo preponderante il
nel loro percorso di genitorialità, non possiamo               tema della diversità di patrimonio genetico.
prescindere dalla cura della dimensione sociale e              Le domande più comuni tra le coppie che accedono

                                                                                                             N°   3/2021
L’ARTE DELLA CURA INTERVISTA A MARGHERITA RICCIO: “LA CICOGNA DISTRATTA”
ad una fecondazione eterologa sono infatti: lo                in modo adeguato con un aspetto fondamentale
sentirò mio? quando crescerà vorrà sapere chi è il            della genitorialità non biologica.
vero/a padre o madre, chi sarò io per lui?                    L’importanza della narrazione delle origini nello
Entrambe le domande mostrano la complessità                   sviluppo dell’identità del figlio nato da fecondazione
della scelta della procreazione medicalmente                  con donazione di gameti è ormai riconosciuta in
assistita di tipo eterologo e mettono in luce la              modo unanime da tutta la comunità scientifica, ma
confusione che può venirsi a creare nei genitori              sono ancora troppo poche le coppie che decidono
circa il proprio ruolo e la propria identità: è               di narrare al proprio figlio, nato attraverso la
fondamentale che i partner possano riconoscersi e             procreazione assistita eterologa, il modo in cui è
legittimarsi come genitori e distinguersi dalla figura        stato concepito.
del donatore.                                                 Non aiuta in tal senso la forte stigmatizzazione nei
Ciò che distingue il diventare genitori dall’atto di          confronti della fecondazione eterologa da parte
procreare ha, infatti, a che fare con la natura               della società, di fronte alla quale da un lato i
identitaria e relazionale della genitorialità, più che        genitori possono sentirsi molto fragili per il proprio
con la componente biologica (Ferrari, 2015).                  trascorso e dall’altro preoccupati che i figli possano
In particolare ciò che diventa necessario è                   risentirne una volta cresciuti.
l’assunzione responsabile della                                                    Le complessità di questa scelta
genitorialità    attraverso    un                                                  generativa,            evidenziano
processo di adozione psichica                                                      l’importanza per i partner di
del figlio, ossia la sua scelta,                                                   uno spazio per pensare al
momento che rappresenta la                                                         proprio progetto genitoriale: la
nascita del genitore sia esso                                                      fecondazione eterologa non
etero od omosessuale, biologico                                                    può essere in nessun caso una
o sociale (Ferrari, 2015).                                                         scelta fatta con superficialità,
Nel mio studio ho avuto la                                                         motivo per il quale è importante
fortuna di assistere più volte                                                     poterne parlare          con    un
alla nascita di un genitore e ad                                                   professionista        prima      di
essere sincera, l’emozione di                                                      intraprenderla          ed        è
assistere a questo momento è il                                                    fondamentale che gli psicologi
motivo più importante per cui                                                      che accolgono le persone che
continuo ad essere così appassionata di questo                affrontano questo tipo di percorsi, abbiano una
settore clinico…                                              preparazione specifica.
Un altro aspetto importante riguarda il tema della
donazione di gameti che implica che la coppia si              Giuseppe: E per il futuro, cosa ci aspetta?
confronti con il concetto di dono e con il suo                Margherita: Tanta ricerca sicuramente, stiamo
significato all’interno del proprio progetto                  ultimando un progetto sulla fecondazione con
generativo.                                                   donazione di gameti che spero di poter condividere
Il riconoscimento del valore della donazione è dato           al più presto!
dalla possibilità per i partner di identificarla con          Inoltre, mi aspetto di continuare a diffondere
positività, come una fonte benefica e di sentire un           cultura relazionale e che sempre più psicologi
sentimento di gratitudine verso il donatore.                  inizino ad interessarsi a questo settore, portando il
Appare fondamentale, inoltre, che la coppia rifletta          proprio contributo alla costruzione dei nuovi
in merito alla narrazione della modalità di                   percorsi di genitorialità!
concepimento al bambino che viene messo al                    Grazie di questa bellissima e preziosa occasione di
mondo.                                                        condividere il mio lavoro e la mia passione.
E‘ essenziale che i partner siano informati                   Giuseppe: Grazie a te Margherita per averci
correttamente sulle ricerche e sulla letteratura              dedicato un po’ del tuo tempo prezioso per
psicologica sull’argomento, per poter confrontarsi            affrontare una tematica così stimolante.

                                                                                                             N°   3/2021
LA VOCE DEGLI ALLIEVI              MARTA BARONE, ALLIEVA SECONDO ANNO, GRUPPO ZEFIRO
Sono tanti gli interrogativi che accompagnano una         anche attraverso uno sguardo, un sorriso abbozzato
giovane psicoterapeuta in formazione quando per la        sotto la mascherina, quella storia familiare.
prima volta si trova a dover attraversare l’uscio della   Sebbene, dunque, aver riconosciuto l’umanità in
stanza di terapia: “Chi mi troverò di fronte?”. “Ce la    quegli sguardi mi ha consentito di alleggerire quel
farò?”. “Riuscirò ad essere professionale?”.              carico emotivo e concesso di essere più flessibile
Dall’intrecciarsi di risposte appena abbozzate, in un     nella realizzazione del nuovo schizzo familiare, mi
tentativo di recuperare in un angolo della mente          rendo conto che la “paura di non essere in grado di”
quella famosa cassetta degli attrezzi che per anni        è più dura da scacciare. Così, ben presto, nuovi
era stata sapientemente riempita in attesa di questo      interrogativi hanno affollato la mia mente: “Sarò in
momento, nella mente della giovane terapeuta              grado di contenere il dolore di questa famiglia?”.
inizia a prendere forma una rappresentazione              “Sarò in grado di accompagnarli in un percorso di
familiare inedita, una sorta di schizzo di partenza       cambiamento?” ma soprattutto “Sarò in grado di
che funga da guida per non entrare in stanza a            non lasciarmi sopraffare dal peso dei loro vissuti?”.
“mente vuota”.                                            Tuttavia, uscendo da quella stanza, questi
Una mattina di giugno è arrivato anche per me il          interrogativi hanno assunto un colore nuovo, un
momento del famoso “bagno di fuoco”: così con la          colore che nessun libro di testo, nessuna
testa piena di bozzetti e il cuore pulsante di            teorizzazione era riuscito a trasmettermi prima. Ed è
trepidazione, ho attraversato in punta di piedi quel      proprio a partire da questo colore in più, che la tela,
famoso uscio, tanto decantato e temuto, ricalcando        arricchita di particolari nel corso dei colloqui,
le rassicuranti orme della dottoressa Paturzo.            prenderà forma e sarà caratterizzata da qualcosa di
Trovarsi dinanzi quella famiglia, guardare negli occhi    inedito: un’originalità data esclusivamente dalla
i suoi componenti, ha fatto sì che quella                 relazione che si costruisce di volta in volta tra
rappresentazione familiare così stilizzata fino a         pittore e soggetto ritratto.
pochi instanti prima, si tingesse in un’esplosione di
colori. Ascoltare quelle storie, dense
di sofferenza e di amore, bisognose
di essere accolte in mani pronte a
custodirle,     ha      permesso    che
quell’immagine, così rarefatta e
distante, prendesse vita nelle parole e
negli sguardi di Martina e dei suoi
genitori. Ed è così che i dubbi e le
paure iniziali che saturavano la mia
mente prima dell’ingresso nella
stanza, hanno lasciato pian piano il
posto alla curiosità, al desiderio e
all’entusiasmo       di    accomodarmi
realmente su quella sedia e
sperimentarmi per la prima volta
come terapeuta in formazione. Quella
famiglia, apparsa, in un primo
momento, con le sembianze di una
sorta di figura mitologica a tre teste
da cui difendermi, si è mostrata in
tutta la sua umana e imperfetta
fragilità. Dinanzi a quest’ultima, è
stato inevitabile lasciar cadere
parzialmente l’armatura e accogliere,

                                                                                                        N°   3/2021
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