Pirelli: presentato a New York il Calendario 2012 realizzato da Mario Sorrenti
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Pirelli: presentato a New York il Calendario 2012 realizzato da Mario Sorrenti New York, 6 dicembre 2011 – Il Calendario Pirelli 2012 è stato presentato oggi in anteprima mondiale alla stampa, agli ospiti e ai collezionisti di tutto il mondo a New York. Sede dell’evento “The Armory”, edificio militare risalente agli inizi dell’800 e oggi monumento storico. La trentanovesima edizione di ‘The Cal™’ è stata affidata a Mario Sorrenti, primo fotografo italiano a contribuire alla storia di un oggetto divenuto un vero e proprio ‘cult’. Napoletano di nascita, ma newyorkese di adozione, Sorrenti ha scelto la Corsica e i suoi aspri paesaggi per dare vita a ‘swoon’, l’estasi catturata dalle immagini. “L’intensa relazione che si crea tra fotografo e la sua musa rappresenta l’essenza per creare un forte dialogo estetico che porta alla sublimazione della bellezza naturale. Nel realizzare ‘The Cal™’ mi sono avvicinato ai soggetti dei miei scatti costruendo un rapporto semplice, intimo e reale, che mi consentisse di trasferire purezza alle immagini. In ‘swoon’ ho quindi posto i corpi a diretto contatto con la natura, che li accoglie come fossero un suo prolungamento, in una serie di immagini in cui roccia e scogli, terra e tronchi, cielo e mare si trasformano in scenografie che ospitano i corpi.”, ha spiegato Mario Sorrenti, artista divenuto famoso proprio grazie alla sua straordinaria capacità nel ritrarre il nudo. Le 25 immagini del Calendario Pirelli 2012 - di cui 18 scatti in bianco e nero e 7 a colori – sono raccolte, in modo del tutto inedito rispetto al passato, in una raffinata cartella da disegno rifinita in tela. Le protagoniste di questa edizione sono 12: 9 modelle e 3 attrici. Tra le modelle si segnalano: la brasiliana Isabeli Fontana (apparsa nel Calendario Pirelli 2003 di Bruce Weber, nel 2005 di Patrick Demarchelier, nel 2009 di Peter Beard e nel 2011 di Karl Lagerfeld), la russa Natasha Poly (presente nel Calendario Pirelli 2011 di Karl Lagerfeld), le olandesi Saskia de Brauw e Lara Stone (immortalata nel 2009 da Peter Beard e nel 2011 da Karl Lagerfeld), le americane Joan Small e Guinevere Van Seenus (già ritratta nel 2006 da Mert e Marcus), la polacca Malgosia (Calendario 2009 di Peter Beard), la lituana Edita Vilkeviciute, la britannica Kate Moss (apparsa del calendario Pirelli 1994 di Herb Ritts e nel 2006 di Mert e Marcus). Tra le attrici l’ucraina Milla Jovovich (presente nel Calendario Pirelli 1998 di Bruce Weber), l’italiana Margareth Madè e la giapponese Rinko Kikuchi.
Mario Sorrenti per il Calendario Pirelli 2012 Venticinque istanti catturati per Pirelli per creare “swoon” Il nudo è una delle più belle espressioni della Natura e il modo più puro che abbiamo per rivelare la nostra umanità di fronte all’Arte. Sono nato a Napoli, in Italia, e fin da piccolo sono stato influenzato dai grandi capolavori degli artisti rinascimentali e dall’immane sforzo da essi compiuto per esprimere la loro visione della bellezza nell’Arte. Questo ha oggi un ruolo fondamentale nel mio modo di produrre immagini. Le immagini del Calendario Pirelli rappresentano l’apice della mia energia creativa finalizzata a materializzare l’emozione condivisa fra me e il soggetto delle mie fotografie, rispettando la bellezza, la natura e la presenza di entrambi quali elementi integranti nell’universo. swoon: essere rapiti da; essere sopraffatti dalla gioia; sentirsi mancare da un moto improvviso di gioia; sentimento pervasivo d’amore e di tranquillità. Ecco il titolo della mia collezione di immagini. Mario Sorrenti Mario Sorrenti intervistato da Glenn O’Brien Glenn O’Brien: – Ti era mai capitato di vedere il Calendario Pirelli prima di farlo? Mario Sorrenti: – Gli scorsi anni mi sono comprato un po’ di libri riguardanti il Calendario. Mi sono piaciuti molto e li ho usati molto come riferimenti; il Calendario vero e proprio no, non lo avevo mai visto. In fondo, non so quanti siano coloro che li hanno visti tutti. Ciascun Calendario viene pubblicato in edizione “limitatissima”. Debbo dire che il fatto che tu sia il primo fotografo italiano a fare questo leggendario Calendario prodotto da una grande azienda italiana mi ha un po’ sorpreso. MS: – Beh, anche a me. Ora, tutti mi chiedono: “perché non lo hai fatto in Italia? Perché andare in Corsica?” Dopotutto, è “quasi” Italia, no? MS: – Vicinissima. È comunque Mediterraneo. Mi sembra che i francesi dicano dei corsi che sono mezzi-italiani, vero? MS: – Sono mezzi-italiani e mezzi-francesi, no? Certo. Ma sono proprio come la loro identità culturale. Hanno un sacco di vibrazioni nel sangue. Bellissimo! Incredibile! Bello davvero! Hai scelto tu la Corsica? MS: – Sai l’ho scelta per deduzione: dovevo trovare posti in cui ci fossero le condizioni meteorologiche che volevo, visto il periodo dell’anno e poi trovare i luoghi che desideravo, trovare gli alberi giusti, le rocce, gli scogli...
Gli alberi sono davvero sorprendenti. MS: – Sono bellissimi, davvero. E le rocce sono incredibili. Incredibili! Avrei potuto utilizzare di più quelle rocce, sono davvero una cosa da non credere. Conoscevi già la Corsica? MS: – Mai stato prima. Abbiamo girato parecchio, fatto un sacco di ricerche, e poi è bastato vedere delle foto e abbiamo deciso di andarci. Un luogo sbalorditivo. Ci ritornerò. C’è una dichiarazione divertente sulla tua pagina di Wikipedia. Dice: “Mario Sorrenti, famoso soprattutto per i suoi nudi”. MS: – Ah, ah, sì! Come hai fatto a diventare famoso con i nudi? Non se ne vedono tante di foto di nudo nella moda. MS: – Guarda, per me è naturale, perché è una cosa che mi piace davvero fare. Non mi sono mai soffermato a pensarci troppo. E poi ho sempre pensato di togliere gli abiti di dosso alle persone, ma in un modo tale da poter esser più vicino all’individuo, alla persona, appunto per trovare maggior veridicità e purezza. Penso che tutto ciò sia accaduto perché mio padre era pittore e lo vedevo sempre dipingere donne nude. Sono cresciuto così e ho pensato che fosse il modo per avvicinare il più possibile ciò che facevo all’arte. Poi, non ti ha mai imbarazzato. MS: – No, per niente, mai avuto problemi. Sia mentalmente sia fisicamente. Non mi ha mai imbarazzato essere nudo, anche perché quando facevo il modello mi è capitato di fare molte foto di nudo con altri fotografi. Quindi, in quel periodo, l’avevo associato a quanto di più vicino ci potesse essere all’espressione artistica, il massimo cui puntare intellettualmente in quel periodo. Non avevo certo interiorizzato la fotografia come arte fatta di idee, o considerato ciò che si poteva ottenere attraverso la sua concettualizzazione, o cose del genere. La cosa che mi faceva arrivare più vicino alla fotografia d’arte era fare un nudo. Quindi, continuavo a farli. È stato semplice far sentire i tuoi soggetti a proprio agio mentre scattavi una foto di nudo? Credo ci siano differenze fra persona e persona, certo, ma... MS: – Ricordo, che all’epoca pensavo fosse facile, perché ero stato modello io stesso e pensavo di sapere come si sente chi si trova a fare da modello di fronte a una macchina fotografica. E molti dei miei soggetti erano comunque amiche o amici che avevo conosciuto durante la mia carriera di modello. Insomma situazioni così. Comunque, avevo la sensazione che si potessero eliminare alcune barriere perché c’era già una conoscenza profonda e ci capivamo, in un certo senso. È sempre difficile svelarsi completamente di fronte a qualcun’altro. Ma io sono sempre stato un fotografo a cui piace condividere il proprio lavoro con gli altri e ama mostrare ciò che fa, specialmente ai soggetti delle mie foto. Mi piace davvero mostrare loro ciò che sto facendo. Voglio che capiscano il mio lavoro che lo apprezzino e che possano ripetere l’esperienza in futuro proprio perché lavorare con me è stato bello. Non voglio che si abbia la sensazione di essere in una situazione di disagio. Sai? Mi piace l’idea che i miei soggetti, dopo questa esperienza, si sentano più forti. Sei riuscito a fare esattamente ciò che volevi? MS: – Certo. Sì.
Quindi, hai scelto tu anche le ragazze? MS: – Certo. Tutta opera mia. Ma, naturalmente, con alcune limitazioni dovute magari a precedenti impegni delle modelle o a tutte quelle cose che non puoi controllare. Ma, sì, sì, ho scelto tutto io. Ho lavorato con la casting agent, nel senso che ci siamo scambiati un po’ di idee sulle ragazze. Mi ha detto: “Molte di queste ragazze hanno già lavorato in precedenti edizioni del Calendario, e...” le ho risposto “Non fa nulla. Queste sono le ragazze che mi piacciono e che voglio fotografare e che saranno sul calendario. Perché sono ragazze che conosco da dieci, alcune da ancora di più, quasi vent’anni. Quindi, debbono essere loro, perché mi rappresentano davvero, in un certo senso.” Poi ho anche cercato di scegliere alcune ragazze nuove, semplicemente per avere più novità, più freschezza, credo. Credo che una delle cose migliori che hai fatto, sia proprio stata l’aver messo insieme un mix fantastico di età diverse. Ci sono Milla e Kate e poi le ragazze più giovani. Una bel mix davvero. MS: – Volevo che da tutto il lavoro si capisse che ci si conosceva tutti bene. Pensavo che più si fosse percepita questa sensazione di familiarità, più si sarebbe avvicinato alla verità, per me. Quanti rimangono sul set quando scatti i nudi? Riduci al minimo le presenze? MS: – Mah, guarda, rimaniamo io e l’assistente. Tutti gli altri li tengo fuori dal set. Metto insieme un programma molto semplice sulla giornata e le fotografie da scattare. Di solito, trascorrevo le prime due o tre ore solo con la modella, la fotografavo e cercavo di conoscerla. Poi, fatto questo, chiamavo sul set tutti quelli che lavorano in genere dietro le quinte. Non volevo che le ragazze si distraessero. Molte non volevano neppure essere filmate nude per il video del backstage. Allora, abbiamo deciso di usare dei capi che andassero bene e abbiamo lasciato che gli operatori facessero il loro lavoro. Ma a quel punto avevo già ottenuto ciò che volevo, vale a dire un rapporto di super intimità. In effetti, la cosa bella è che sono riuscito ad avere davvero un rapporto di profonda intimità come non mi riusciva da tempo nel mio lavoro di fotografo. Si ha davvero questa sensazione. Mi ricorda le foto degli anni Quaranta, insomma, quelle foto dove c’era solo il fotografo e la modella e la natura. Quasi come faceva Weston*. MS: – Eh sì. Dal punto di vista della fotografia, volevo proprio cercare di ottenere questo. Come se dicessi: “Voglio riportarti alla fotografia; voglio riportarti a Edward Weston e Bill Brandt (noti fotografi degli inizi del ‘900, ndr)” e concentrarmi, in quel modo, sulla fotografia. È stato bellissimo; perché, col tempo, sono diventato impermeabile a questa situazione di affollamento al punto che, quando lavoro, ci possono essere 20 persone dietro di me e non me ne accorgo neppure. Credo che possa capitare, a volte, lo stesso alla modella. Sembra che guardi un gruppo di persone intorno a lei e invece è come se non vedesse nessuno. Quando ho iniziato a far foto, mandavo tutti via dal set. Ero estremamente influenzato da quelli che guardavano e ora, invece, non mi accorgo neppure più se ci sono. Quindi, sai, tornare improvvisamente indietro è stato bellissimo, proprio bello davvero. Ho pensato quanto è più bello quando sei lì, tu solo e il tuo soggetto, tu e la tua modella. Intimità totale, niente e nessuno interrompe quella comunicazione, quel dare e prendere, perché un processo, un’esperienza così la condividi veramente. Penso che molti non si rendano davvero conto di come lavora una grande modella. Non è un oggetto, una che si mette in posa come se fosse un frutto su un tavolo. C’è un sacco di lavoro, concentrazione e reazione. MS: – Molte emozioni fra il fotografo e la modella. Le modelle migliori sono quelle che riescono a stare in quella situazione emotiva e che, giorno dopo giorno, ti restituiscono quelle emozioni. A volte,
quando stai facendo una foto a qualcuno, stai comunicando, ma senza le parole. Inizi imitando, e loro imitano te, e ti guardano negli occhi, e d’improvviso, inizi a comunicare e non ti rendi neppure conto di come stia accadendo. Come un’osmosi o qualcosa di paranormale. Le migliori modelle sono quelle che lasciano che questo accada. E lì si creano i lavori migliori in assoluto. Una volta sul set, quando ti sei reso conto che avresti usato bianco e nero e colore? Perché il bianco e nero da un senso di drammaticità... MS: – Strana questa cosa, e anche divertente; perché, di solito, il mio atteggiamento professionale è che tendo sempre a pensare che tutto debba essere simile, tutto deve avere una lingua costante e non scoordinata. Quando ho fatto queste foto, anche se naturalmente c’è una coerenza di linguaggio, non volevo le stesse inquadrature e gli stessi tagli. Non volevo tutta una serie di foto in bianco e nero uguali. Non volevo inserire a forza uno stile specifico. Volevo che la foto prendesse vita, avesse una sua esistenza indipendente. Io penso che il Calendario abbia un formato splendido. E tu, che mi dici? MS: – Penso che una delle cose interessanti di questo Calendario sia proprio il suo formato e così come è stato concepito. Il fatto che Karl Lagerfeld abbia creato un proprio formato del calendario lo scorso anno ha contribuito ad arricchire “l’esperienza” del Calendario Pirelli. E io ho voluto continuare e approfondire ulteriormente questa tendenza. Penso che il suo Calendario sia una delle sue migliori opere fotografiche. Forse perché a me piacciono i miti greci... MS: – Strano, non conosco molto Karl come fotografo. Certo, ho visto alcune sue foto sui muri di casa sua e ho pensato: “Caspita, bella davvero! L’hai fatta tu?”, e lui, “Sì, sì, è una mia foto”. Ho pensato che così come era presentata, sarebbe stata davvero una sorpresa. Quindi, mi sono concentrato anche sul fatto che anche il mio lavoro avrebbe dovuto essere un po’ così, almeno per me. Il design è magnifico. È stata una tua idea quella di far diventare il Calendario interattivo in modo da poter decidere quale immagine associare a quale mese? MS: – All’inizio, volevo fossero solo 12 immagini. E non mi interessava sapere quale ragazza avrebbe impersonato quale mese. Diciamo che ci siamo chiesti: “Come fare un oggetto che sia un calendario ma che sia anche un portfolio?” Allora il direttore creativo ha trovato la soluzione, l’idea dell’interattività. Beh, il nero opaco contribuisce davvero a dare una sensazione di classico e fa risaltare le immagini. MS: – Certo, sì. Molto classico. Parla delle foto e le foto parlano da sole.
Pirelli Pirelli è il quinto produttore al mondo di pneumatici per fatturato. Presente in oltre 160 Paesi, conta 19 siti produttivi in quattro continenti e oltre 30.000 dipendenti nel mondo. Negli USA, Pirelli è presente con lo stabilimento di Rome, in Georgia, e con uffici a New York City. Proprio a New York, nel 1908, nacque la P lunga che caratterizza da oltre un secolo il logo dell’azienda. L’esigenza di dare visibilità ai prodotti Pirelli identificandoli rapidamente si manifestò infatti allora e fu Alberto Pirelli, in viaggio d’affari negli Usa, a disegnare quella P allungata capace di simboleggiare così efficacemente la caratteristica tipica di un materiale strarodinario come la gomma: l’elasticità. Nell’ambito della strategia di espansione internazionale, l’azienda ha avviato la costruzione di un nuovo stabilimento in Messico destinato a servire l’area NAFTA, mentre in Russia è stato firmato quest’anno un accordo con un partner locale che permetterà a Pirelli di sviluppare la propria presenza industriale nel Paese. Inoltre, sono stati recentemente annunciati il nuovo progetto per la costruzione di una fabbrica di pneumatici radiali Truck in Argentina e quello per l’avvio di uno stabilimento di pneumatici Moto in Indonesia. Pirelli è tra i principali produttori di pneumatici alto e altissimo di gamma e punta a diventare leader mondiale nel segmento Premium nel 2015 attraverso un’importante spinta all’innovazione tecnologica coniugata con la strategia green performance, che coniuga la sicurezza con il rispetto dell’ambiente. Presente nelle competizioni sportive dal 1907, da quest’anno Pirelli è fornitore esclusivo del campionato mondiale di Formula Uno per il triennio 2011-2013 e dei campionati GP2 e GP3. Pirelli è anche fornitore esclusivo del Campionato mondiale di Superbike e di prestigiosi campionati monomarca come il Ferrari Challenge, il Lamborghini Blancpain Super Trofeo e il trofeo Maserati. La gamma di pneumatici Pirelli copre il segmento consumer (car e moto) e quello industriale (veicoli commerciali e agricoli). Fra i prodotti Pirelli che hanno riscosso maggiore successo nell’arco dell’ultimo decennio, c’è la famiglia di pneumatici Cinturato per le auto, il Diablo per le moto e la Serie 01 per i veicoli commerciali. La qualità dei prodotti, la fama del Calendario Pirelli, il prestigio della presenza in Formula 1 e la presenza del gruppo anche nell’industria delle moda con il progetto di “industrial design” P Zero contribuiscono al successo di Pirelli. Oggi il brand Pirelli è uno dei più conosciuti al mondo e il suo valore, secondo una stima di Interbrand, si attesta a 2,27 miliardi di euro.
Il Calendario Pirelli 2012: il fotografo Mario Sorrenti Nasce a Napoli nel 1971. A dieci anni, la famiglia di trasferisce a New York City, città dalle mille opportunità per un nucleo familiare già di per sé creativo. Il padre di Mario era artista e la madre lavorava nella moda. Da ragazzino, Mario inizia a documentare la propria vita attraverso scatti fotografici e diari elaborati, zeppi di foto, disegni, immagini e note. Non ancora ventenne, inizia a elaborare immagini fotografiche professionalmente a Londra per “The Face” e, immediatamente dopo, entra a far parte dei collaboratori di “Elle” e “Harper’s Bazaar”. Il suo lavoro attira l’attenzione di Calvin Klein e, all’età di 21 anni, crea la campagna e gli spot TV per il profumo di Calvin Klein Obsession, con la giovane modella Kate Moss. Tornato a New York City Sorrenti diviene immediatamente una star della fotografia e lavora per Harper’s Bazaar, l’edizione francese e italiana di Vogue, V Magazine, W Magazine, Vanity Fair, Self Service, Another Magazine, Arena Homme Plus e Vogue Hommes International. Oltre che con Calvin Klein, Mario Sorrenti lavora anche con le principali Maison e importanti clienti nei settori Beauty e Fragrance tra i quali Giorgio Armani, Barney’s New York, Hugo Boss, Chloe, Dolce e Gabbana, Hermes, Kenzo, Lancome, Longchamp, Max Mara, Missoni, Yves Saint Laurent, Jil Sander, Shiseido e Prada. Sorrenti dirige anche spot pubblicitari e clip per Calvin Klein, Emporio Armani, DSquared, John Mayer e Usher, fra gli altri. Pubblica “The Machine”, (Steidl/editions Stromboli, 2001), uno studio fotografico del fratello minore e collega Davide che muore nel 1997 e “Mario Sorrenti: Blood for Work” (Steidl, 2011). Appaiono sue foto in altre pubblicazioni, quali Kate, (Pavilion Books Ltd., 1995); Fashion, (Scalo 1996); The Imperfect Beauty, (V&A Publications 2000); Tomo (in memory of Davide), (Sartorial Comunicazione 2001); Archeology of Elegance, (Thames & Hudson and Shirmer/Mosel 2002); Water Culture, (Trolly Ltd., 2003); Fashioning Fiction: Photography since 1990, (The Museum of Modern Art, 2004), e Face of Fashion, (National Portrait Gallery, 2007). Sue personali vengono allestite presso la Gallery 213, Parigi, nell’ottobre del 1997; Ferrini & Biondi (photographs and diaries) a Los Angeles, nel novembre 2002; e Draw Blood, Roth Horowitz, New York City, nel maggio 2004. Partecipa a mostre collettive, tra cui “Festival de la Mode”, Monaco, 1995; “The Imperfect Beauty (the making of contemporary fashion photographs)” al Victoria & Albert Museum, Londra, nel settembre del 2000; “Attitude, a story of posing,” al Victoria & Albert Museum a Londra, nel settembre 2000; “Copy,” Roth Horowitz, New York City, May 2002; “Archeology of Elegance”, a Parigi nel 2002; “Chasing its Tale”, Sara Meltzer Gallery, New York, nell’aprile del 2004; e “Face of Fashion,” National Portrait Gallery, Londra, nel febbraio 2007. A luglio del 2008, Sorrenti viene scelto per far parte di una mostra internazionale di gruppo, intitolata “Fashion in Motion,” e viene premiato con il Premio “2008 Martell Artist of the Year”. La Mostra itinera da Guandong a Shanghai, e approda a Pechino al Today Museum. Le opere di Mario Sorrenti fanno parte di molte collezioni importanti, sia pubbliche che private, fra cui: The Victoria & Albert Museum, The New York Public Library, e The National Portrait Gallery, London. Mario Sorrenti vive a New York City insieme alla moglie e ai figli.
Il Calendario Pirelli 2012: le protagoniste Isabeli Fontana Nata: Brasile Fotografi: Steven Meisel, Mario Sorrenti, David Sims, Mario Testino, Mert Alas & Marcus Piggott, Inez Van Lamsweerde & Vinoodh Matadin, Mikael Jansson, Sølve Sundsbø, Peter Lindbergh, Alasdair McLellan, Patrick Demarchelier e Bert Stern Campagne: Roberto Cavalli, Balenciaga, Versace, Chanel, Louis Vuitton, Valentino, Hermes, Missoni, Moschino, Hussein Chalayan, Armani Jeans, Oscar de la Renta, MaxMara, Roberto Cavalli, Nicole Farhi, Donna Karan, Flowerbomb by Viktor & Rolf fragrance campaign, Estee Lauder Sensuous Nude Fragrance, Bottega Veneta, Escada, Mango & Dolce & Gabbana e Hermes Editoriali: Vogue (americano, francese, giapponese, tedesco, turco e brasiliano), Self Service, Numero (francese e giapponese), V, i-D, W Korea, W Jewelry, Muse, Doingbird, Rebel e Time Milla Jovovich Nata: Ucraina Campagne: Banana Republic, Chanel, Dior, DKNY, Donna Karan, Donna Karan Cashmere Mist, Escada, Etro, Gap, Isabel Marant, Mercedes Benz, Tiffany & Co, Tommy Hilfiger, Versace e L’Oreal Paris Film: Night Train to Kathmandu, Two Moon Junction, Return to the Blue Lagoon, Kuffs, Chaplin, Dazed and Confused, The Fifth Element, He Got Game, The Messenger: The Story of Joan of Arc, The Million Dollar Hotel, The Claim, Zoolander, No Good Deed, Ultraviolet e the Resident Evil series Rinko Kikuchi Nata: Giappone Campagne: Chanel, Yves Saint Laurent, Tom Ford Editoriali: Vogue, TMagazine, Harper’s Bazaar e altri Film: Ikitai (To Live), Hole In The Sky (2002) e The Taste of Tea (2004), Babel (2006), The Brothers Bloom (2008), Map of the Sounds of Tokyo (2009) e Norwegian Wood (2010) Margareth Madè Nata: Italia Film/TV: Baarìa, La mia casa è piena di specchi, Buoi, Una donna per la vita, Donna sotto le stelle, La Kore (2002) Editoriali: Corriere Magazine, io Donna, Grazia, Gioia, Ladies, Cosmopolitan, Max
Malgosia Nata: Polonia Fotografi: Steven Meisel, Inez & Vinoodh, Mark Segal, Paolo Roversi, Mario Sorrenti, Mert & Marcus, Tim Walker, Camilla Akrans, Cedric Buchet, Solve Sundsbo, Terry Tsiolis, Josh Olins, Alasdair McLellan, Greg Kadel, Paolo Roversi, Mario Sorrenti, Peter Lindberg, Willy Vanderperre, Emma Summerton, David Sims, Glen Luchford, Kataj Rahlwes Campagne: Gianfranco Ferrè, Malo, Chanel Beauty, Jil Sander, Aquascutum, BGN, H&M, Chloe, Max Mara, Club Monaco, Pucci, Givenchy, Roberto Cavalli, Stella McCartney, Iceberg, Nina Ricci, DSquared2, Theory, Rock & Republic, Ermanno Scervino Editoriali: Vogue Paris, Vogue Italia, British Vogue, Vogue Espana, Vogue Japan, i-D, Self Service, V Magazine, Acne, Purple, Numero, Interview, Muse Passerelle: Givenchy, Michael Kors, Anna Sui, Jill Stuart, Donna Karan, MaxMara, Moschino, Jil Sander, Fendi, Balmain, YSL, Louis Vuitton, Dior, Chloe, Lanvin, Celine, Balenciaga, Christian Lacroix, Calvin Klein, Prada, Alberta Ferretti, Ann Demeulemeester, Marc Jacobs, Carolina Herrera, Oscar De La Renta, Ralph Lauren, Giles, John Galliano, Jean Paul Gaultier Film: Bez Tajemnic (2011), Prawdziwa historia (2009), Chrystusami (2006, aka We’re All Christs), Un Papa rimasto uomo (2006, aka Karol - The Pope, the Man), Ono (2004, aka Stranger) Kate Moss Nata: Gran Bretagna Campagne: Gucci, Dolce & Gabbana, Calvin Klein, Chanel, Rimmel, Bulgari, Rimmel Editoriali: Vogue UK, US, France, Another Man, Vanity Fair, the Face, W. Fotografi: Mario Testino, Mario Sorrenti, Steven Klein, Juergen Teller, Peter Lindbergh, Agent Provocateur, Calvin Klein Jeans e Burberry Ritratti: Lucien Freud, Chuck Close Natasha Poly Nata: Russia Fotografi: Steven Meisel, Inez Van Lamsweerde & Vinoodh Matadin, Mario Sorrenti, David Sims, Mert Alas + Marcus Piggott, Mario Testino, Craig McDean, Peter Lindbergh e Helmut Newton Campagne: Gucci, Louis Vuitton, Givenchy, Ralph Lauren, MaxMara, Roberto Cavalli, Lanvin, Jimmy Choo e Balmain Editoriali: French Vogue, American Vogue, V Magazine, i-D Magazine, Japanese Vogue, Russian Vogue, Chinese Vogue, German Vogue, Japanese Numero & Korean W Magazine, Spanish Vogue Passerelle: Prada, Miu Miu, Balenciaga, Anna Sui, Calvin Klein, Alexander Wang e Gucci Joan Smalls Nata: Porto Rico Fotografi: Steven Meisel, Mert Alas & Marcus Piggott, Terry Richardson, Craig McDean e Peter Lindbergh, Mario Sorrenti Campagne: Gucci, David Yurman, H&M, Givenchy, Roberto Cavalli, Stella McCartney, Gap e Estée Lauder Editoriali: V Magazine, New York Times, Vogue, Elle UK, W, i-D, Last Magazine Passerelle: Marc Jacobs, Chanel, Prada, Gucci, Jil Sander, Givenchy, Louis Vuitton e Victoria Secret
Lara Stone Nata: Olanda Fotografi: Steven Meisel, Mert & Marcus, Mario Testino, Inez Van Lamsweerde & Vinoodh Matidan, Davis Sims, Craig McDean, Mario Sorrenti e Terry Richardson Campagne: Calvin Klein, Givenchy, Jil Sander, Louis Vuitton, Hugo Boss, Max Mara, Jean Paul Gaultier, Nicole Farhi, Versace, Calvin Klein Cosmetics ePrada, DKNY e Tom Ford Fragrances Editoriali: Vogue, French Vogue, Italian Vogue, British Vogue, W, Japanese Vogue, Interview, Self Service, V, Numero e I-D Paserelle: Chanel, Lanvin, Givenchy, Louis Vuitton, Miu Miu, Balmain, Marc Jacobs, Missoni, Hermes, Karl Lagerfeld, Jean Paul Gaultier, Christian Dior e Prada Guinevere Van Seenus Nata: USA Fotografi: Steven Meisel, Craig McDean, Nick Knight, Steven Klein, David Sims, Terry Richardson, Mario Sorrenti, Mert & Marcus, Inez Van Lamsweerde & Vinoodh Matadin, Paolo Roversi, Richard Avedon Campagne: Jil Sander, Versace, Dolce & Gabbana, Chanel, Belstaff, Yohji Yamamoto, Dries Van Noten, DKNY, Tse, Moschino, Kenzo, Jimmy Choo, the Gap, Swarovski, Armani Cosmetics, e Shiseido. Marc Jacob’s fragrance Blush, Alexander McQueen’s fragrance MyQueen, John Galliano’s fragrance Editoriali: Vogue (italiano, francese, americano, inglese, giapponese), LOVE, Interview, W, Numero, i-D, Another e V magazine Passerelle: New York, Parigi, Londra per le più prestigiose case di moda Edita Vilkeviciute Nata: Lituania Fotografi: Steven Meisel, Mario Testino, Steven Klein, Solve, Sundsbo, Patrick Demarchelier e Terry Richardson Campagne: Calvin Klein White Label e Calvin Klein Jeans, Karl Lagerfeld, Emporio Armani, D&G, Pringle of Scotland, Blumarine, YSL Beauty, Versace Perfume e Christian Dior Escale a’ Portofino Editoriali: American Vogue, Vogue Paris, Vogue Italia, German Vogue, W, Numero, V, i.D, Harper’s Bazaar e Interview Passerelle: Chanel, Valentino, Givenchy, Lanvin, Yves Saint Laurent e Hermes, oltre che Balenciaga, Burberry Prorsum, Michael Kors e Miu Miu Film: Karl Lagerfeld’s “Chanel-The Silent Film”
Calendario Pirelli: fotografi e location 1964 Robert Freeman a Maiorca 1965 Brian Duffy nel Sud della Francia 1966 Peter Knapp ad Al Hoceima, Marocco 1967 Non pubblicato 1968 Harry Peccinotti in Tunisia 1969 Harry Peccinotti a Big Sur, California 1970 Francis Giacobetti a Paradise Island, Bahamas 1971 Francis Giacobetti in Giamaica 1972 Sarah Moon a Villa Les Tilleuls, Parigi 1973 Allen Jones a Londra 1974 Hans Feurer alle Seychelles 19751983 Non pubblicato 1984 Uwe Ommer alle Bahamas 1985 Norman Parkinson a Edimburgo, Scozia 1986 Bert Stern nei Cotswolds, Inghilterra 1987 Terence Donovan a Bath, Inghilterra 1988 Barry Lategan a Londra 1989 Joyce Tennyson nei Polaroid Studios, New York 1990 Arthur Elgort a Siviglia, Spagna 1991 Clive Arrowsmith in Francia 1992 Clive Arrowsmith ad Almeria, Spagna 1993 John Claridge alle Seychelles 1994 Herb Ritts a Paradise Island, Bahamas 1995 Richard Avedon a New York 1996 Peter Lindberg a El Mirage, California 1997 Richard Avedon a New York 1998 Bruce Weber a Miami 1999 Herb Ritts a Los Angeles 2000 Annie Leibovitz a Rhinebeck, New York 2001 Mario Testino a Napoli 2002 Peter Lindbergh a Los Angeles 2003 Bruce Weber in Sud Italia 2004 Nick Knight a Londra 2005 Patrick Demarchelier a Rio de Janeiro 2006 Mert and Marcus a Cap d’Antibes, Francia 2007 Inez and Vinoodh in California 2008 Patrick Demarchelier a Shanghai, Cina 2009 Peter Beard ad Abu Camp/Jack’s Camp, Botswana 2010 Terry Richardson in Brasile 2011 Karl Lagerfeld a Parigi 2012 Mario Sorrenti a Murtoli, Corsica
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