I GRUPPI PARLAMENTARI DI FORZA ITALIA FRA LA XIV E LA XV LEGISLATURA
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I GRUPPI PARLAMENTARI DI FORZA ITALIA FRA LA XIV E LA XV LEGISLATURA
COMPOSIZIONE NUMERICA CAMERA 2001 CAMERA 2005 CAMERA 2006 SENATO 2001 SENATO 2005 SENATO 2006 178 167 134 82 74 77 29,0% 27,3% 21,2% 25,6% 23,1% 23,9% Nel 2001 la composizione numerica dei gruppi parlamentari di Forza Italia era pari a 178 deputati e 82 senatori. Nell’arco dei cinque anni della XIV Legislatura questi numeri sono progressivamente calati fino a 167 rappresentanti alla Camera dei Deputati e 74 al Senato. Fra gli Onorevoli si segnala (oltre al decesso degli Onorevoli Colletti e Muratori) la fuoriuscita dei deputati Borriello (che aderisce al Gruppo Misto – Componente Popolari-Udeur), Falanga (Misto), Iannuccilli (Popolari-Udeur), Mancuso (Misto), Nuvoli (Popolari-Udeur), Oricchio (Popolari-Udeur), Santulli (Misto), Sardelli (Misto) e Sgarbi (Misto); parzialmente reintegrati con l’ingresso in corso di legislatura degli Onorevoli Frigerio, Tamburo e Zuin. Fra i dimissionari dall’incarico parlamentare si segnalano gli Onorevoli Frattini (che opta per la vice- presidenza della Commissione Europea), Gigli (Consiglio Regionale del Lazio), Iorio (Presidenza della Giunta Regionale del Molise), Marzano (Presidenza del CNEL) e Urbani (Consiglio di Amministrazione RAI). Anche al Senato si segnalano le uscite dei Senatori Basile (al gruppo Margherita-DL via Udeur), D’Ambrosio (Misto-Udeur), Frau (Per le Autonomie), Lauro (Misto-Indipendenti CdL), Salini (Misto) e Santarello (UDC via Misto), oltre al decesso di Degennaro, Mainardi e Rizzi. Unico ingresso in corso quello di Valerio Carrara. Ad onor del vero, questa diminuzione nella consistenza dei gruppi parlamentari è fenomeno comune a quasi tutti gli altri grandi partiti rappresentati in Parlamento, con l’eccezione della Margherita: Lega Nord -15%, F.I. -6.5%, DS -6.2%, AN -5.3%, UDC -5.2% nella sola Camera dei Deputati. Necessaria conseguenza è il +30% del Gruppo Misto, che passa da 49 a 64 membri (e da 4 a 8 componenti). Vediamo nel dettaglio: Inizio XIV Fine XIV Gruppo Legislatura Legislatura ALLEANZA NAZIONALE 99 94 DEMOCRATICI DI SINISTRA-L'ULIVO 137 129 FORZA ITALIA 178 167
Inizio XIV Fine XIV Gruppo Legislatura Legislatura LEGA NORD FEDERAZIONE PADANA 30 26 MARGHERITA, DL-L'ULIVO 80 80 MISTO 49 64 COMUNISTI ITALIANI 9 10 ECOLOGISTI DEMOCRATICI -- 4 LA ROSA NEL PUGNO -- 11 LIBERAL-DEMOCRATICI, REPUBBLICANI, NUOVO PSI -- 6 MINORANZE LINGUISTICHE 5 5 MRE-MOVIMENTO REPUBBLICANI EUROPEI -- 3 NUOVO PSI 3 -- POPOLARI-UDEUR -- 11 RIFONDAZIONE COMUNISTA 11 -- VERDI-L'UNIONE -- 7 Deputati non iscritti ad alcuna componente 21 7 RIFONDAZIONE COMUNISTA -- 12 UDC 40 38 Nel 2006 la flessione di F.I. è nettamente più forte alla Camera dei Deputati: 134 deputati a fronte dei 178 della Legislatura scorsa, flessione dovuta tanto ad un -8.2% alle urne –calcolato rispetto al 29.4% della quota proporzionale 2001- quanto al cosiddetto effetto maggioritario della nuova legge elettorale, in virtù del quale F.I. ottiene il 21.2% dei seggi a fronte del 23.6% di consensi (che con un sistema proporzionale puro avrebbero garantito 14 seggi in più). Fra questi seggi mancanti è però necessario computare anche i candidati dei piccoli alleati, a cui Forza Italia ha garantito il cosiddetto diritto di tribuna: gli Onorevoli Catone e De Luca (che dopo la proclamazione hanno aderito al Gruppo Misto, componente DC-NPSI), Oliva e Reina (Misto-Per le Autonomie) e i Repubblicani La Malfa e Nucara (Misto). Diversa la sorte dei candidati provenienti da Nuovo PSI (Moroni e Ricevuto), Giovane Italia (Stefania Craxi e Stefano Pizzolante) e Riformatori Liberali (Della Vedova), che hanno invece aderito al gruppo parlamentare forzista. Al Senato F.I. contiene i danni, perdendo solo 5 seggi rispetto al 2001 ma guadagnandone 3 rispetto al dato di fine XIV Legislatura. Se poi considerassimo anche i candidati Cutrufo, Rotondi (Nuova DC) e Saro (MPA), eletti nelle liste di F.I. e poi passati ad altro gruppo parlamentare, possiamo affermare che il bilancio al Senato sia pressoché in pareggio.
QUOTA ROSA Nel 2001 la quota rosa dei gruppi parlamentari forzisti era pari al 6.7% alla Camera dei Deputati (dato nettamente inferiore al pur misero 11.4% totale della Camera) e al 5.9% al Senato (di poco inferiore al 7.6% della Camera Alta). Nonostante i molti tentativi falliti nell’arco della XIV Legislatura, ed il lodevole sforzo del Ministro per le Pari Opportunità, la forzista Stefania Prestigiacomo, volti ad un riconoscimento legale di una “Quota Rosa” (che nell’ultimo disegno di legge, poi bocciato, doveva essere pari ad un terzo dei Parlamentari), la XV Legislatura del 2006 si apre con un sensibile aumento della presenza femminile fra i banchi: la quota rosa a Montecitorio registra un incremento del 50%, a Palazzo Madama quasi raddoppia (+78%). Forza Italia si segnala per un notevole incremento di Parlamentari donne soprattutto alla Camera dei Deputati, avvicinando fortemente il suo dato (16.4%) a quello medio dell’Assemblea (17,1%); solo il gruppo parlamentare unico dell’Ulivo con 20,6% e Rifondazione Comunista (29,2%) possono vantare percentuali più alte. Gran parte del merito per questo risultato va attribuito alla scelta di offrire un elevato numero di posti sicuri in lista ad esordienti donne (è donna il 31% dei nuovi eletti di Forza Italia alla Camera dei Deputati). Meno incoraggiante il risultato del Senato, dove la quota rosa di Forza Italia passa sì, dal 5.9% al 9%, ma rimane ancora lontana dal valore medio dell’Assemblea (13.6%). Nel confronto col centro- sinistra F.I. è ancora più distante, con un valore più basso di tutti i partiti dell’Unione (Udeur escluso col suo poco onorevole 0%): Ulivo 17.5%, Rifondazione Comunista 37%, Insieme per l’Unione 36.3%, Italia dei Valori 20%. CAMERA 2001 (M) CAMERA 2001(P) CAMERA 2006 SENATO 2001 SENATO 2006 6,1% 8,5% 16,4% 5,9% 9,0% TOTALE F.I. 6,7% - TOTALE CAMERA 11,4% 17,1% 7,6% 13,6%
Quota Rosa - Camera dei Deputati 35,0% 30,0% 25,0% 20,0% 2001 15,0% 2006 10,0% 5,0% 0,0% R AN I-P P C LN A C U V I VO FI I PS C R RN EU D ER ID R D U LI -N D AM U C D D C VE Quota Rosa - Senato della Repubblica 40,0% 35,0% 30,0% 25,0% 2001 20,0% 2006 15,0% 10,0% 5,0% 0,0% CI O FI NP C LN I O UR AN V DC PS V R ID AT D R LI DE U N I-P N U C- SE U D D R VE
ETA’ MEDIA E CLASSI DI ETA’ Non si segnalano particolari cambiamenti nell’età media dei parlamentari di Forza Italia: questa segue piuttosto l’aumento generalizzato nelle due Camere (nella Camera dei Deputati passa da un +2.2 anni nel 2001 ad un +1,5, al Senato resta invece pressoché appaiata al valore medio totale). Un dato interessante, con riferimento agli altri gruppi parlamentari, è invece quello che riguarda l’età media dei componenti del gruppo Misto al Senato: ben 63 anni e mezzo, quasi sei in più della media complessiva (conseguenza dell’adesione a questo gruppo di tutti i senatori a vita). CAMERA 2001 CAMERA 2006 SENATO 2001 SENATO 2006 52 53 56 58 49,8 51,5 56,1 57,6 Per quanto riguarda le classi di età si segnala un dato in controtendenza rispetto a quello precedente, vale a dire lo spostamento verso il basso della classe modale: rispetto al 2001 infatti, nel gruppo alla Camera di F.I. i più rappresentati sono adesso i cinquantenni (35% del totale), mentre allora erano i sessantenni (31,4%), che rimangono comunque sovrarappresentati (in F.I.) rispetto al loro valore medio percentuale complessivo alla Camera dei Deputati (24% nella XIV Leg., 21,2% nella XV) FORZA ITALIA CAMERA 2001 CAMERA 2006 25-29 0% (0) 0% (0) 30-39 3,9% (7) 8,2% (11) 40-49 29,7% (53) 28,3% (38) 50-59 28,6% (51) 35% (47) 60+ 31,4% (56) 27,6% (37)
45 40 35 25-29 30 30-39 25 40-49 20 50-59 15 60 e oltre 10 5 0 CAMERA 2001 FORZA ITALIA CAMERA 2006 FORZA ITALIA 2001 2006 Per quanto riguarda il Senato invece, il numero di cinquantenni eguaglia quello dei sessantenni (entrambe le classi al 37.6%), e si riscontra un indebolimento numerico di questi ultimi (48,7% nel 2001 contro il 37,6% del 2006) a favore dei quarantenni alla loro prima Legislatura, che passano dal 6% del 2001 ad un buon 18,1%. FORZA ITALIA SENATO 2001 SENATO 2006 40-49 6% (5) 18,1% (14) 50-59 35,3% (29) 37.6% (29) 60-69 48,7% (40) 37,6% (29) 70+ 9,7% (8) 6,4% (5) 60 50 40 40-49 50-59 30 60-69 20 70 e oltre 10 0 SENATO 2001 FORZA ITALIA SENATO 2006 FORZA ITALIA 2001 2006
DELOCALIZZAZIONE DEGLI ELETTI CAMERA 2001 (M) CAMERA 2001 (P) CAMERA 2006 SENATO 2001 SENATO 2006 25,1% 48,9% 32,0% 25,6% 29,8% Una delle critiche più feroci rivolte alla nuova legge elettorale faceva perno sull’ambiguità del sistema a liste bloccate: ritorno all’egemonia delle segreterie di partito, perdita di potere dell’elettorato e delocalizzazione dei candidati con la diffusione dell’effetto collegio sicuro su tutto il territorio nazionale; in sostanza, il timore era che potesse aumentare il numero di candidati (vincenti ex ante) senza nessuna connessione col territorio di elezione. Considerando la percentuale di deputati e senatori eletti in una regione diversa da quella di nascita, constatiamo che sì, quest’effetto c’è stato, ma (per quanto riguarda Forza Italia) in maniera piuttosto moderata: al Senato il 29.8% del 2006 contro il 25.6% del 2001. Se poi passiamo a considerare la sola quota proporzionale degli eletti di F.I. alla Camera del 2001, riscontriamo addirittura un inversione di tendenza (!) E sebbene il valore del 2006 sia piuttosto alto (un deputato su tre è stato eletto fuori dalla sua regione di nascita), si pensi che gli eletti fuori-regione nella quota proporzionale del 2001 erano quasi uno su due! PROVENIENZA GEOGRAFICA CAMERA 2001 CAMERA 2006 SENATO 2001 SENATO 2006 ABRUZZO 5 5 3 2 BASILICATA 5 5 1 2 CALABRIA 6 5 4 3 CAMPANIA 20 12 9 6 EMILIA 5 5 4 4 FRIULI 3 3 1 1 LAZIO 20 10 5 9 LIGURIA 3 3 2 1 LOMBARDIA 26 21 8 8 MARCHE 1 1 1 2 MOLISE 1 0 0 1 PIEMONTE 11 9 5 5 PUGLIA 14 11 8 8 SARDEGNA 9 5 2 3 SICILIA 24 20 12 8 TOSCANA 7 3 5 4 TRENTINO 1 1 0 1 UMBRIA 1 1 1 1 VAL D'AOSTA 0 0 0 0 VENETO 11 9 10 6 ESTERO 5 2 (+3 C.E.) 1 1 (+1 C.E.)
DEPUTATI DI F.I. PER REGIONE DI NASCITA 2001 2006 SENATORI DI F.I. PER REGIONE DI NASCITA 2001 2006
TITOLO DI STUDIO Fra le note dolenti dobbiamo segnalare la forte diminuzione nella percentuale di laureati nel gruppo parlamentare forzista alla Camera dei Deputati (mancano invece i dati relativi al titolo di studio dei senatori). Una flessione di quasi 8 punti percentuali, da considerarsi però come segue: dato il forte decremento numerico del gruppo, non è aumentato significativamente il numero degli eletti con Diploma di Maturità; è da notare piuttosto una scarsa correlazione fra titolo di studio e collocazione elevata in lista. Il risultato è stato quindi un decremento di laureati pari al decremento numerico del gruppo, con conseguente diminuzione, per discipline, di quasi tutte le lauree: un terzo in meno i laureati in giurisprudenza, addirittura la metà quelli in medicina. Unico incremento rilevato è quello relativo ai laureati in Scienze Politiche (uno in più). CAMERA 2001 CAMERA 2006 DIPLOMA 38 39 LAUREA ECONOMIA 12 9 LETTERE E FILOSOFIA 14 11 GIURISPRUDENZA 61 39 INGEGNERIA 5 4 MEDICINA 22 12 SCIENZE POLITICHE 11 12 ALTRO 12 5 DUE LAUREE 3 3 LAUREATI F.I. 78,7% 70,9% MEDIA PARLAM. 70,8% 66,8% E’ però rilevante sottolineare l’effetto trainante di questo valore: la flessione di laureati eletti in Forza Italia (ma anche in UDC e Lega) ha infatti spinto in basso il livello percentuale di deputati laureati (alla Camera) di ben quattro punti, passando dal 70.8% del 2001 ad uno striminzito 66.8% nel 2006. Percentuale di Laureati 90 80 70 60 50 2001 40 2006 30 20 10 0 TO LE C O N C A FI D G V R A TA IS LI U LE M U TO
PROFESSIONE Nel 2001 un Deputato forzista su cinque esercitava la professione forense; i liberi professionisti erano presenti in percentuale di poco inferiore e il 16,3% faceva parte della classe imprenditoriale: totale 56,7% (contro il 43% di queste tre categorie sul totale della Camera dei Deputati). Nel 2006 la discrepanza si accentua: la somma delle tre categorie nel gruppo parlamentare di F.I. raggiunge un valore identico a quello della Legislatura precedente, mentre il dato aggregato di Montecitorio scende al 23,1%. A questa sovrarappresentanza delle professioni liberali fa da contraltare un valore nettamente inferiore in altre categorie quali gli operai (0% in entrambe le Legislature), i docenti e soprattutto i dirigenti di partito (che in F.I. passano dal 3,9% al 9%, mentre alla Camera dei Deputati raggiungono addirittura il 21,4%, facendone la categoria più rappresentata nella XV Legislatura). FI 2001 CAMERA 2001 FI 2006 CAMERA 2006 OPERAI 0,0% 4,3% 0,0% 1,8% IMPIEGATI P.A. 6,2% 9,2% 3,0% 5,1% AVVOCATI 21,3% 15,1% 17,2% 12,4% MEDICI 9,6% 5,7% 6,7% 4,5% ALTRI PROFESS. 19,1% 11,7% 20,9% 5,8% IMPRENDITORI 16,3% 16,2% 18,7% 4,9% DOCENTI 9,6% 15,7% 10,4% 13,3% MAGISTRATI 2,2% 1,1% 0,0% 0,2% GIORNALISTI 7,9% 8,2% 7,5% 10,9% DIRIGENTI DI PARTITO 3,9% 9,4% 9,0% 21,4% ALTRI 3,9% 3,4% 6,7% 19,7% Una tendenza simile si riscontra al Senato, dove però a farla da padrone erano e restano i liberi professionisti (uno su quattro). Gli imprenditori restano quantitativamente simili in F.I. (ma si dimezzano a Palazzo Madama dopo le elezioni del 2006); idem dicasi per i dirigenti di partito, che al Senato passano dal 5,5% del 2001 al 19,5% di quest’anno. FI 2001 SENATO 2001 FI 2006 SENATO 2006 OPERAI 0,0% 3,2% 0,0% 4,3% IMPIEGATI P.A. 5,7% 9,4% 10,4% 1,8% AVVOCATI 9,2% 12,3% 11,7% 11,2% MEDICI 8,0% 8,7% 6,5% 3,2% ALTRI PROFESS. 26,4% 12,6% 24,7% 14,4% IMPRENDITORI 14,9% 17,4% 14,3% 6,1% DOCENTI 13,8% 21,6% 10,4% 13,7% MAGISTRATI 4,6% 2,3% 3,9% 3,6% GIORNALISTI 4,6% 4,5% 11,7% 8,7% DIRIGENTI DI PARTITO 5,7% 5,5% 3,9% 19,5% ALTRI 6,9% 2,5% 2,6% 13,5%
DISTRIBUZIONE PER PROFESSIONI (CAMERA DEI DEPUTATI) 25,00% 20,00% 15,00% 10,00% 5,00% 0,00% T S R . TI TI .A TI I TI AT S O I I IC I IS A A R AR IP N FE TR IT R LT D C AL E E D AT IP O O C E IS A P N EN M O R VV O G R D G IP D IE IO R A A TI M R P P G N IM IM LT E IG A IR D FI 2001 CAMERA 2001 FI 2006 CAMERA 2006 DISTRIBUZIONE PER PROFESSIONI (SENATO DELLA REPUBBLICA) 30,00% 25,00% 20,00% 15,00% 10,00% 5,00% 0,00% T S R . TI TI .A TI I TI AT S I O I IC I IS A A R AR IP N FE TR IT R LT D AL C E E D AT IP O O C E IS A P N EN M O R VV O G D R G IP D IE IO R A A TI M R P P G N IM IM LT E IG A IR D FI 2001 SENATO 2001 FI 2006 SENATO 2006
ANZIANITA’ PARLAMENTARE Parlamentari di F.I. alla… CAMERA 2001 CAMERA 2006 SENATO 2001 SENATO 2006 PRIMA LEGISLATURA 91 38 52 33 SECONDA LEGISLATURA 46 47 21 24 TERZA LEGISLATURA 31 24 9 15 QUARTA LEGISLATURA 2 21 0 5 QUINTA O PIU' 8 4 0 0 GIA' NELL'ALTRA CAMERA 3 8 17 27 Un dato salta immediatamente all’occhio: rispetto al 2001 si è verificato un calo vertiginoso dei parlamentari alla loro prima Legislatura; nel 2001 erano il 51% alla Camera (dato non distante dalla media di neoeletti nell’assemblea di Montecitorio – 52,5%) ed addirittura il 63,4% al Senato (rispetto al 58,7% di Palazzo Madama). Nel 2006 i neoeletti di F.I. al Senato sono ancora percentualmente superiori alla media (42,9% contro 35,6%); il dato più rilevante è invece quello relativo alla Camera dei Deputati, dove gli esordienti forzisti sono soltanto il 28,4%, dato nettamente inferiore al 42,2% di Montecitorio (è significativo sottolineare come questo dato sia comunque inferiore di oltre il 10% rispetto alla Legislatura precedente). Altro dato in forte aumento è quello relativo ai parlamentari già eletti nell’altra camera in precedenti legislature: 59% in più i Senatori forzisti provenienti da Montecitorio, addirittura il 167% in più gli Onorevoli azzurri retrocessi alla Camera Bassa. FI 2001 CAMERA 2001 FI 2006 CAMERA 2006 NEOELETTI 51,1% 52,5% 28,4% 42,2% RICONFERMATI 48,9% 47,5% 71,6% 57,8% FI 2001 SENATO 2001 FI 2006 SENATO 2006 NEOELETTI 63,4% 58,7% 42,9% 35,6% RICONFERMATI 36,6% 41,3% 57,1% 64,6%
I NUOVI ELETTI DI FORZA ITALIA ALLA CAMERA DEI DEPUTATI NOME ETA' NATO IN TITOLO DI STUDIO PROFESSIONE Baldelli Simone 1972 LAZ SCIENZE POLITICHE GIORNALISTA Bernardo Maurizio 1963 SIC SOCIOLOGIA LIBERO PROFESSIONISTA Biancofiore Michaela 1970 TRE MEDIA SUPERIORE DIRIGENTE POLITICO Bocciardo Mariella 1949 LIG MEDIA SUPERRIORE DIRIGENTE POLITICO Boscetto Gabriele 1944 LOM GIURISPRUDENZA AVVOCATO Carfagna Maria Rosaria 1975 CAM GIURISPRUDENZA CONDUTTRICE TV Ceccacci Fiorella 1965 LAZ MEDIA SUPERIORE ATTRICE Ceroni Remigio 1955 MAR SOCIOLOGIA INSEGNANTE Craxi Stefania Gabriella 1960 LOM MEDIA SUPERIORE DIRIGENTE POLITICO Della Vedova Benedetto 1962 LOM ECONOMIA PROFESSORE UNIVERSITARIO Di Cagno Abbrescia Simeone 1944 PUG GIURISPRUDENZA IMPRENDITORE Di Centa Manuela 1963 FVG MEDIA SUPERIORE CAMPIONESSA OLIMPICA Fedele Luigi 1953 CAL MEDICINA MEDICO Ferrigno Salvatore 1960 ESTERO MEDIA SUPERIORE LIBERO PROFESSIONISTA Fini Giuseppe 1949 VEN MEDIA SUPERIORE DIRIGENTE PRIVATO Fitto Raffaele 1969 PUG GIURISPRUDENZA DIRIGENTE POLITICO Franzoso Pietro 1950 PUG MEDIA SUPERIORE IMPRENDITORE Gardini Elisabetta 1956 VEN MEDIA SUPERIORE ATTRICE Gelmini Maria Stella 1973 LOM GIURISPRUDENZA AVVOCATO Giacomoni Sestino 1967 LAZ SCIENZE POLITICHE DIRIGENTE PRIVATO Giro Francesco Maria 1963 LAZ FILOSOFIA DIRIGENTE POLITICO Iannarilli Antonello 1961 LAZ MEDIA SUPERIORE IMPRENDITORE Laurini Giancarlo 1938 BAS GIURISPRUDENZA PROFESSORE UNIVERSITARIO Mazzaracchio Salvatore 1934 BAS SCIENZE POLITICHE GIORNALISTA Mistrello Giustina 1945 VEN MEDIA SUPERIORE IMPRENDITORE Moroni Chiara 1974 LOM MEDICINA MEDICO Pelino Paola 1954 ABR MEDIA SUPERIORE IMPRENDITORE Picchi Guglielmo 1973 ESTERO ECONOMIA DIRIGENTE PRIVATO Pili Mauro 1966 SAR MEDIA SUPERIORE GIORNALISTA Pizzolante Sergio 1961 PUG MEDIA SUPERIORE IMPRENDITORE Ponzo Egidio Luigi 1946 BAS INGEGNERIA LIBERO PROFESSIONISTA Ravetto Laura 1971 PIE GIURISPRUDENZA DIRIGENTE PRIVATO Romagnoli Massimo 1971 ESTERO MEDIA SUPERIORE IMPRENDITORE Rossi Luciano 1953 UMB MEDIA SUPERIORE IMPRENDITORE Simeoni Giorgio 1959 LAZ GIURISPRUDENZA IMPRENDITORE Tondo Renzo 1956 FVG SCIENZE POLITICHE IMPRENDITORE Uggè Paolo 1947 LOM SCIENZE POLITICHE SINDACALISTA IMPRESE Valentini Valentino 1962 EMI LINGUE DIRIGENTE POLITICO NOTA: le regioni di nascita colorate in rosso indicano che il deputato in questione è stato eletto in una regione diversa da quella in cui è nato
DISTRIBUZIONE DEI NEOELETTI PER REGIONE DI NASCITA DISTRIBUZIONE DEI NEOELETTI PER REGIONE DI ELEZIONE
IL PROFILO DEI NEOELETTI DI F. I. ALLA CAMERA DEI DEPUTATI Abbiamo già visto come il numero di esordienti al Parlamento nelle file di Forza Italia si sia spaventosamente assottigliato in soli cinque anni: dai novantuno del 2001 (uno su due) ai trentotto di quest’anno, pari al 28% del gruppo parlamentare. Ciò equivale ad affermare che si è verificato un dimezzamento nel tasso di ricambio della classe parlamentare. Che anche Forza Italia stia diventando un partito (almeno fra i banchi del Parlamento) di politicanti di professione? La risposta sembra comunque negativa: nonostante un indubitabile aumento dei dirigenti di partito nel gruppo (il 15% dei nuovi eletti), Forza Italia mantiene ancora la sua fama di partito dell’Italia che produce. Dei trentotto neoeletti, uno su quattro si dichiara imprenditore, mentre cala notevolmente il numero di avvocati (solo il 5%). Fra le altre categorie: dirigenti privati 10%, giornalisti e liberi professionisti 7%, medici 5%. Niente operai né magistrati (…) mentre fa la sua comparsa un sindacalista: l’On. Paolo Uggè, professione dichiarata “dirigente associazione sindacale imprenditoriale”. Nonostante la non ricandidatura dell’ On. Vittorio Sgarbi (professione dichiarata “polemista”) aumenta la pattuglia di personaggi televisivi ed affini. Oltre alla rielezione dell’ On. Gabriella Carlucci (professione dichiarata “giornalista”), e alla prima elezione per Elisabetta Gardini (ex attrice ed ora portavoce di F.I.), si segnalano l’ingresso in Parlamento di Mara Carfagna, “conduttrice tv” ed ex ballerina, e di Fiorella Ceccacci (in arte “Rubino”, attrice nel cui curriculum non compare il ruolo di protagonista nel cortometraggio “Solo Come Tu Mi Vuoi” del 1999, con la regia di Tinto Brass). Fra le new entry anche Manuela Di Centa (professioni dichiarate “campionessa olimpica” – “dirigente sportivo internazionale” – ”libero professionista”). Al senato ritorna invece Ombretta Colli, cantante, attrice ed ex- Presidente della Giunta Provinciale di Milano. E’ comunque la presenza femminile la nota più lieta: quasi un neoeletto su tre è donna (31%); la percentuale femminile all’interno del gruppo forzista alla Camera dei Deputati passa così al 16.4%, avvicinandosi nettamente al dato medio (17%). L’età media dei neoeletti è pari a 47 anni, e cioè di 6 anni inferiore alla media del gruppo; la classe modale fra le new entry è quella dei quarantenni (12), seguiti da trentenni (10) e cinquantenni (10). Fra i neoeletti anche sei over-60. Per quanto riguarda la provenienza geografica dei neoeletti, a farla da padrone sono laziali (6) e lombardi (6); quattro i pugliesi, tre da Basilicata e Veneto, un solo siciliano. Fra i nuovi il dato relativo alla delocalizzazione si mantiene simile a quello complessivo (28,9% fra i neoeletti, 32% il dato complessivo). Da ultimo il dato forse meno incoraggiante, vale a dire la forte diminuzione dei laureati fra i neoeletti: solo il 58%; si segnala però l’incremento di laureati in Scienze Politiche a scapito di quelli con lauree nell’ambito economico-finanziario.
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