I FUNGHI & COME RICONOSCERLI - Metodi scientifico-empirici di riconoscimento - Parco Valle Lambro

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I FUNGHI & COME RICONOSCERLI - Metodi scientifico-empirici di riconoscimento - Parco Valle Lambro
I QUADERNI DEL PARCO

Andrea Pasetti

I FUNGHI
& COME RICONOSCERLI
Metodi scientifico-empirici
di riconoscimento
I FUNGHI & COME RICONOSCERLI - Metodi scientifico-empirici di riconoscimento - Parco Valle Lambro
I QUADERNI DEL PARCO

                                                      Andrea Pasetti

                                                      I FUNGHI
i quaderni del Parco
Scritti da esperti ed appassionati,
i Quaderni del Parco hanno
l’obiettivo di raccontare il Parco
Valle Lambro per tradurre la sua
attività, i suoi valori naturalistici,
                                                      & COME RICONOSCERLI
paesaggistici, storici ed etnografici,                Metodi scientifico-empirici
in pubblicazioni rigorose per contenuti               di riconoscimento
ma con un linguaggio chiaro e
divulgativo. La collana editoriale
vuole trasmettere al pubblico curiosità
e stupore, per far conoscere con nuovi                ECOLOGIA & BIOLOGIA
occhi il nostro territorio e diffondere una           Cenni di Ecologia & Biologia fungina. — pag. 2
nuova sensibilità ambientale.
                                                      RICONOSCIMENTO
redazione e revisione testi                           Metodi di studio, osservazione e riconoscimento del fungo
Andrea Pasetti                                        e della sua morfologia macroscopica. — pag. 5
Naturalista e Faunista, collabora con più Parchi
Regionali Lombardi, educatore ambientale, formatore
e docente di corsi di ecologia e micologia            DETERMINAZIONE
                                                      Presentazione dei gruppi di interesse micologico
revisione testi                                       del territorio e non solo. — pag. 8
Federica Colombo
Servizio Educazione Ambientale
Parco Regionale Valle del Lambro
                                                      CONFRONTO TRA SPECIE
                                                      Confronto tra specie commestibili e tossiche del territorio
COORDINAMENTO progetto                                e non solo, con caratteri macroscopici simili. — pag. 15
Sabina Rossi
Servizio Educazione Ambientale
Parco Regionale Valle del Lambro
                                                      RACCOLTA
                                                      Metodi & consigli per una buona raccolta. — pag. 18
Progetto grafico
Guido Bertola                                         LE SPIE DEL PORCINO
Professionista appartenente alla rete smarketing°     Le “spie” del porcino (Boletus edulis) e relativo gruppo. — pag. 22

Si ringraziano Sabina del Parco Valle
Lambro, il Micologo Davide Puddu,
Angelo Giovinazzo di Funghimagazine
per i contenuti fotografici
e Alessandra Zorzetto per la pazienza
e i bellissimi scatti
I FUNGHI & COME RICONOSCERLI - Metodi scientifico-empirici di riconoscimento - Parco Valle Lambro
CENNI DI ECOLOGIA
    & BIOLOGIA
    Oggi i Funghi sono classificati in un Regno a parte
    rispetto a piante e animali, ma un tempo venivano
    inseriti erroneamente nel Regno vegetale
    nonostante fossero organismi privi di clorofilla.
    Il “vero” fungo è il micelio che dà origine
    al carpoforo, cioè al frutto, visibile ad occhio nudo,
    con caratteri molto differenti da specie a specie.
    I funghi inoltre, sono organismi molto adattabili,                                                                                                                Armillaria mellea, fungo

    popolano ambienti diversificati e presentano                                                                                                            conosciuto con il nome di Chiodino

    diverse modalità di nutrizione e trofismo per                                                 Esistono parassiti e saprotrofi generali-      metalli pesanti, in particolare cadmio,
    la loro sopravvivenza.                                                                        sti, cioè adattabili ed in grado di ripro-     piombo, mercurio e altre sostanze ac-
                                                                                                  dursi in habitat diversi, come ad esem-        cumulate nel substrato.
    BIOLOGIA                                    unico citoplasma con moltissimi nuclei            pio Armillaria gruppo mellea, funghi in            Analizzando i carpofori è possibile
    I funghi sono organismi eucariotici che     non delimitati da pareti o membrane               grado di riprodursi in habitat differenti      rilevare la presenza di queste sostan-
    non possiedono plastidi, hanno nutri-       cellulari.                                        dimostrando elevata adattabilità, altri        ze nocive in grado di compromettere
    zione rigorosamente eterotrofa, sono           In base a queste caratteristiche, ven-         invece pianta-specifici, quale Piptoporus      la conservazione di un ecosistema, in
    generalmente costituiti da cellule sfe-     gono comprese nel “Regno dei funghi”              betulinus, parassita quasi obbligato della     quanto possono colpire direttamente
    roidali o allungate denominate ife che      dalle 65.000 alle 100.000 specie, un              betulla o altri funghi saprofiti vincolati a   gli organismi presenti e più o meno di-
    si raggruppano in ammassi più o meno        gruppo vasto e davvero eterogeneo di              particolari substrati di crescita. La terza    rettamente l’uomo.
    voluminosi detti miceli. Questi non si      difficile descrizione.                            tipologia di trofismo studiata dal punto           La parete cellulare dei funghi è in
    differenziano mai in veri e propri tessu-                                                     di vista scientifico è la micorriza, cioè      grado di assorbire dal suolo ed accu-
    ti ma possono costituire pseudotessuti.     ECOLOGIA                                          l’instaurarsi di un rapporto mutualistico      mulare, anche all’interno della cellula,
    La riproduzione è affidata a endospore      I funghi ricoprono un ruolo cruciale              di simbiosi tra il micelio fungino di una      cationi pesanti. Questa caratteristica
    o a gameti: quest’ultimi sono protetti      nell’ecosistema, sono i principali de-            o più specie e l’apparato radicale di spe-     si presenta in maniera differenziata a
    dalla parete spessa della cellula madre     compositori di materia organica terre-            cie arboree, arbustive o erbacee. Molti        seconda delle varie famiglie e specie
    come nelle alghe. Queste caratteristi-      stre, trasformano cioè la materia orga-           funghi ricercati e apprezzati in ambito        fungine; infatti numerosi sono gli studi
    che generali si riferiscono alla stra-      nica morta in sostanza minerale utile             alimentare sono simbionti, come le spe-        compiuti negli ultimi vent’anni, soprat-
    grande maggioranza dei “veri funghi”        ai vegetali. Per compiere tale attività si        cie del genere Boletus, Russula, Lactari-      tutto in Europa, sulla determinazione
    o “Eumycota”. Nei Myxomycota invece,        nutrono di sostanze organiche apparte-            us, Amanita, etc.                              dei metalli pesanti nei funghi e i risulta-
    un gruppo di strani organismi mucilla-      nenti ad animali, funghi o vegetali morti                                                        ti ottenuti evidenziano comportamenti
    ginosi più semplici e meno evoluti, gli     (saprotrofi o saprofiti) e viventi (parassiti),   BIOACCUMULATORI                                diversi tra specie e specie.
    individui sono unicellulari oppure or-      questi ultimi portano più o meno gra-             Molti macrofunghi sono in grado di
    ganizzati in “plasmodi”, hanno cioè un      dualmente al deperimento dell’ospite.             assorbire dal suolo elevate quantità di
2                                                                                                                                                                                                3
I FUNGHI & COME RICONOSCERLI - Metodi scientifico-empirici di riconoscimento - Parco Valle Lambro
BIOINDICATORI
    I bioindicatori sono orga-
                                                                                                  METODI DI STUDIO,
                                                                                                  OSSERVAZIONE &
    nismi viventi molto “sen-
    sibili” al cambiamento,
    seppur minimo, delle

                                                                                                  RICONOSCIMENTO
    condizioni ambientali,
    tendono infatti a modifi-
    care velocemente la loro
    distribuzione e presenza/
    assenza se “minacciati”
    da cause biologiche e/o                                                                       Dall’analisi delle caratteristiche morfologiche
    antropiche.
        Alcune specie fungine
                                                                                                  e dallo studio delle strutture di ogni fungo
    indicano uno squilibrio                                                                       è possibile acquisire le conoscenze
    ecosistemico in corso e
    possono predire con un
                                                                                                  per determinare una specie, un genere, una famiglia
    certo anticipo forme di                                                                       o un ordine. Dal punto di vista scientifico-empirico,
    degrado altrimenti non           Megacollybia platyphylla

    rilevabili. Una specie
                                     in habitat degradato.                                        per una corretta determinazione è fondamentale
    fungina presente sui resti                                                                    definire le strutture osservate, analizzando ogni
    legnosi e indicatrice di notevoli quan- mati freschi, essiccati o congelati, sono
    tità di sostanze azotate nella lettiera è prescritti inoltre per diete ipocaloriche
                                                                                                  esemplare singolarmente, partendo da un’analisi
    Megacollybia platyphylla (Pers.: Fr.) Kot- in quanto poveri di grassi. Le peculiari-          visivo-olfattiva di tutto il carpoforo, dalla parte
    laba & Pouzar che è da considerarsi un tà principali di specie ad elevato pregio
    buon indicatore di processi di degrado risultano essere le proprietà organoletti-
                                                                                                  inferiore (gambo), alla superficie imeniale,
    boschivo già in corso.                            che, il “profumo” e il sapore della carne   fino alla parte superiore denominata pileo
                                                      in primis, coadiuvato dalla consistenza
    ALIMENTI                                          gradevole della carne del carpoforo.
                                                                                                  o più comunemente cappello. Risultano
    I funghi sono alimenti molto ricercati e              Chimicamente sono composti da           inoltre fondamentali lo studio e la descrizione
    apprezzati in cucina, si prestano a mol- oltre il 90% di acqua e per la restante
    te preparazioni, possono essere consu- parte sono ricchi di fibre, sali minera-
                                                                                                  floristica dell’area di ritrovamento.
                                                      li e vitamine, tutte sostanze nutritive

    !
                                                      preziose per il metabolismo umano.          METODI DI STUDIO                             nella micologia moderna è sempre più
      Sfatiamo un mito                                Si sconsiglia il consumo costante, in       La micologia macroscopica si basa sul        radicato lo studio genetico basato sulla
      Se un fungo tossico viene a contatto            quanto la percentuale elevata di fibra      riconoscimento dei caratteri visibili ad     biologia molecolare, con definizione
      con un fungo commestibile, il fungo             presente, in particolare di micosina        occhio nudo osservabili tramite un’ana-      di un albero filogenetico, cioè un dia-
      edule potrà presentare tossicità?               della parete delle ife di molti funghi,     lisi visivo-olfattiva, spesso coadiuvata     gramma rappresentante le relazioni
                                                      rendono l’alimento-fungo difficilmen-       dall’utilizzo di reagenti chimici da parte   fondamentali di discendenza comune di
      La risposta è negativa: le micotossi-
                                                      te digeribile se consumato in grande        dei micologi. La micologia microscopi-       gruppi tassonomici. La genetica traduce
      ne sono insite nei tessuti del carpofo-
                                                      quantità e periodicamente.                  ca invece consente lo studio delle specie    quindi macroscopia e microscopia, an-
      ro, il contatto tra i due funghi quindi
                                                                                                  tramite l’osservazione diretta al micro-     che se non sempre specie appartenen-
      non rende il fungo edule tossico o
                                                                                                  scopio di strutture tipiche del fungo, con   ti alla medesima famiglia possiedono
      viceversa. Solo l’ingestione di una
                                                                                                  particolare attenzione alle spore, diffe-    tutti i caratteri macroscopici simili tra
      parte, anche minima, di una specie
                                                                                                  renti a seconda della specie per forma,      di loro. Dal punto di vista scientifico
      tossica produce intossicazione.
                                                                                                  dimensione e ornamentazione. Inoltre         l’utilizzo dei tre metodi sopra descritti,
4                                                                                                                                                                                           5
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macroscopia, microscopia e genetica,       2. Utilizzare l’olfatto: quali sono gli          feltratura, presenza di velo parziale,     attenzione: il viraggio
    garantisce maggior efficacia di determi-      odori presenti? Come definiamo l’o-           etc.                                       È definibile come il cambio, spesso
    nazione della specie oggetto di studio.       dore: sgradevole, gradevole, dolce,        5. Osservazione diretta: utilizzare lenti     repentino, di colore al taglio della
                                                  amaro, di anice, fruttato, etc.               di ingrandimento per osservare i ca-       carne del carpoforo e viene spesso
    OSSERVAZIONE & RICONOSCIMENTO              3. Osservazione diretta: come si pre-            ratteri semi-microscopici.                 associato alla tossicità della specie.
    Sono schematicamente presentate le            senta l’imenoforo? Sono presenti           6. Osservazione diretta: di che colore        Tale affermazione è priva di veridi-
    fasi per una corretta osservazione di         tubuli, pori, lamelle, idni, pseudo-la-       sono le lamelle? e la sporata?             cità scientifica, infatti Neoboletus pra-
    un macro-fungo e la conseguente de-           melle, etc.                                7. Viraggio al tocco della carne o con        estigiator, ex Boletus erythropus, che
    terminazione, fino al possibile consu-     4. Osservazione diretta: alla base del                                                      registra un viraggio al blu molto vio-
    mo alimentare.                                gambo quali strutture sono presenti?                                                     lento è considerato un ottimo fungo
                                                                                              La sporata è definita come l’insie-
    1. Prendere il fungo tra le dita avendo       Il velo universale (volva), un bulbo,                                                    edule dopo adeguata cottura come
                                                                                              me delle spore che si depositano per
       cura di non rovinare l’integrità del       una “calza”, etc. Nella parte superio-                                                   Suillelus luridus, qui sotto in foto.
                                                                                              la riproduzione dei funghi. La colo-
       carpoforo e conservando intatte tut-       re: l’anello è presente? Doppio o sin-
                                                                                              razione è un carattere diagnostico           ▼ Viraggio dopo la sezione di Suillelus luridus.
       te le strutture presenti.                  golo, dimensioni pileo, colorazione,
                                                                                              importante nella classificazione dei
                                                                                              macro-funghi. La colorazione del-
                                                                       Dettaglio imenoforo    le lamelle non è obbligatoriamente
                                                                       ad idni di Sarcodon
                                                                                              uguale al colore della sporata.

                                                                                                                     Agaricus augustus,
                                                                                                                      fungo con lamelle
                                                                                                                     inizialmente chiare
                                                                                                                      con sporata scura

                                                                                                 utilizzo di reagenti.                      mestibilità dei funghi spontanei rac-
                                                                                             8. Utilizzo di chiavi per il riconosci-        colti, i cittadini possono recarsi agli
                                                                                                 mento con testi e bibliografia ade-        Ispettorati Territoriali micologici del-
                                                                                                 guata per il livello di riconoscimento     le Agenzie di Tutela della Salute (ATS).
                                                                                                 macroscopico richiesto.                    https://www.regione.lombardia.it
                                                                                             9. Utilizzo della microscopia per studio
                                                                                                 della conformazione delle spore.
                                                                                             10. Infine, per una valutazione di com-
6                                                                                                                                                                                             7
I FUNGHI & COME RICONOSCERLI - Metodi scientifico-empirici di riconoscimento - Parco Valle Lambro
DETERMINAZIONE
    PRESENTAZIONE DEI GRUPPI DI INTERESSE
    MICOLOGICO DEL TERRITORIO E NON SOLO
    Sono descritti alcuni generi e specie che è possibile
    incontrare durante l’escursione in un bosco misto,
    tra latifoglie e aghifoglie, nei parchi regionali
    lombardi. Per ogni famiglia è definito un carattere
    dominante, tipico del gruppo tassonomico. Questa
    breve presentazione risulta utile per il neofita,
    escursionista, che vuole approcciarsi al mondo della
    micologia macroscopica, utilizzando una semplice
    ma efficace descrizione della famiglia, procedendo
    successivamente nel dettaglio, all’individuazione
    del genere e infine della specie. È doveroso ricordare
    che, a parte nei casi descritti in cui è necessario
    determinare la famiglia o il genere per determinare la
    commestibilità (Hydnaceae, Cantharellaceae, Leccinum,
    Imleria, Xerocomus), l’individuazione della specie
    risulta obbligatoria per definire la commestibilità del
    fungo e poterlo quindi consumare.

    CANTHARELLACEAE                             Riconoscibile dal pileo tipicamente
    È una famiglia di funghi omogenei           crestiforme in fase adulta, con colora-
    caratterizzati dalla presenza di “pseu-     zione dal giallo vivo fino all’arancione.
    do-lamelle”, false lamelle che non si       Presentano specie di colorazione molto
    distaccano dal pileo, decorrenti e inte-    differente dal nero-grigiastro del Can-
    grate nel carpoforo. Tutte le specie del-   tharellus cinereus fino al giallo attenuato
    la relativa famiglia sono commestibili      del C. pallens. Odore prevalentemente
    dopo adeguata cottura, in particolare       fruttato, dolce, gradevole. Habitat: lati-
    citiamo il Cantharellus gruppo cibarius,    foglie, diffuso nei boschi di castagno e
                                                                                              Ramaria, fungo coralliforme
    molto ricercato e apprezzato in cucina.     aghifoglie.
8                                                                                                                           9
I FUNGHI & COME RICONOSCERLI - Metodi scientifico-empirici di riconoscimento - Parco Valle Lambro
Cantharellus gruppo cibarius            lor giallo tenue con gambo corto e idni        sindrome gastroenterica,               Metodo Scientifico-Em-       Lactarius deterrimus,
      con pseudo-lamelle in evidenza.                                                                                                                            visibile lattice arancione
                                              decorrenti sul gambo. Può essere scam-         e L. torminosus, simbionte             pirico: solo dopo aver
                                              biato superficialmente con Cantharellus        delle betulle, riconosci-              definito correttamente il
                                              senza nessun rischio di intossicazione.        bile per la tipica peluria             genere è possibile proce-
                                              Habitat: latifoglie e aghifoglie.              sulla cuticola del capello,            dere al taglio per osser-
                                                                                             di color rosato, con lattice           vare la colorazione del
                                              RUSSULACEAE                                    bianco molto acre, consi-              lattice secreto. Le spe-
                                              È una famiglia di funghi caratterizzati        derato la specie più tossi-            cie del genere Lactarius
                                              da una carne definita “cassante”, con          ca del genere.                         sono commestibili dopo
                                              portamento poco longilineo, piuttosto          Habitat: diffusi sia in bo-            adeguata cottura solo se
                                              tozzo. Al distacco manuale di una parte        schi di latifoglie che aghi-           secernono lattice rosso
                                              del gambo il suono tipico è del gesso          foglie, a seconda della                e/o arancione.
                                              spezzato. Presentano specie di colora-         specie.
                                              zione molto varia, dal rosso, marrone,
                                              verde, viola fino all’azzurro. Tale carat-     GENERE RUSSULA
                                              tere non viene individuato mai come            È un genere di funghi con caratteri tipici         latenza), da citare R. emetica capostipite
                                              chiave per il corretto riconoscimento,         delle Russulaceae, il colore del cappello          del gruppo delle emeticine, unico gruppo
      Si intende adeguata cottura             poiché poco affidabile. All’interno della      spesso differisce dal colore del gambo,            tossico del genere, responsabile di sin-
      La cottura di almeno 15-20 minuti a     relativa famiglia sono due i principali        solitamente bianco con possibili fiam-             drome gastroenterica, determinabile da
      fuoco vivo. In micologia solo Boletus   generi di interesse micologico: gene-          mature rosse-viola fino al marrone, in             pileo di color rosso fiammante, laccato e
      sezione edules e Amanita caesaria, o    re Russula e genere Lactarius. Habitat:        particolare nel gruppo delle emeticine             lucido, lamelle e gambo completamente
      ovulo buono, possono essere consu-      diffusi sia in latifoglie che aghifoglie.      e nigricantine. Al taglio non secernono            bianco, tozzo talvolta allungato. Presen-
      mati da crudi.                                                                         lattice. Dal punto di vista della comme-           te in zone umide, prative o di muschio,
      Funghi omogenei: non è possibile        GENERE LACTARIUS                               stibilità, da citare R. cyanoxantha par-           con sapore molto acre, piccante.
      separare il cappello dal gambo o        È un genere di funghi con i caratteri          ticolarmente apprezzata in cucina per              Russula
      viceversa. (Cantharellaceae, Hydna-     tipici delle Russulaceae, sono spesso di       la carne compatta e saporita, R. aurea             Solo dopo aver definito correttamente il
      ceae, etc.)                             colore uniforme, gambo concolore al            molto fragile e delicata, R. mustelina,            genere e osservato tutti i caratteri della
      Funghi etorogenei: è possibi-           cappello. Al taglio secernono lattice.         che presenta il medesimo cromatismo                specie oggetto di studio è possibile av-
      le separare facilmente il gambo         Dal punto di vista della commestibi-           del pileo di B. edulis e R. virescens, ca-         valersi di un metodo da campo molto
      dal cappello e viceversa. (Boletus,     lità, da citare L. deliciosus, tipico del      ratterizzata da screpolature innate sul            efficace per determinare la commesti-
      Macrolepiota, etc.)                     pino silvestre e pino nero, con lattice        pileo di color bianco-verde. Dal punto             bilità di un Russula. Procedere quindi
                                              di color rosso-arancione, è considera-         di vista della tossicità (sindrome a breve         all’”assaggio” di una porzione minima
                                                             to la specie della sezione                                                                         di carpoforo e mantener-
     HYDNACEAE                           Hydnum repandum,    Dapetes più pregiata. L.         Russula aurea, in dettaglio                                       lo in bocca per massimo
     È una famiglia di funghi                    chiamato    deterrimus invece cresce         il filo lamellare color giallo-oro.                               1-2 minuti. A seguito
                                               steccherino
     omogenei caratterizzati                        dorato   in simbiosi con abete                                                                              dell’assaggio la porzio-
     dalla presenza di idni,                                 rosso e ha lattice color                                                                           ne di carpoforo dovrà
     ovvero piccoli aculei ri-                               arancione. Dal punto di                                                                            essere espulsa e non
     coprenti la superficie                                  vista della tossicità, da ci-                                                                      ingerita. Se il campione
     imeniale. Tutte le specie                               tare gli altri Lactarius con                                                                       presenta al gusto sentori
     della relativa famiglia                                 lattice di colore diverso                                                                          piccanti, la Russula deve
     sono commestibili dopo                                  dal rosso-arancio quali L.                                                                         essere scartata poiché
     adeguata cottura, in par-                               scrobicolatus, con lattice di                                                                      potenzialmente tossica.
     ticolare Hydnum repan-                                  colore bianco fino al gial-                                                                        In caso contrario, quindi
     dum, tipicamente di co-                                 lo-zolfo, responsabile di                                                                          di dolcezza della carne,
10                                                                                                                                                                                            11
I FUNGHI & COME RICONOSCERLI - Metodi scientifico-empirici di riconoscimento - Parco Valle Lambro
la Russula può essere consumata dopo         virosa e Amanita phalloides. Quest’ul-       carne immutabile al taglio, presente in-      giovanile, più larghi a maturazione
     adeguata cottura. Habitat: diffusi sia in    tima è caratterizzata dalla presenza di      vece nei Boleti a pori gialli e rossi che     di colore biancastro, grigiastro, con
     boschi di latifoglie che aghifoglie, a se-   una volva sacciforme, gambo con tipi-        virano al taglio con colorazione diffe-       gambo allungato, talvolta tozzo, con ti-
     conda della specie.                          ca banda a “zig-zag” bianco-verdastra,       rente a seconda della specie, diffuso il      pici arpioncini, sempre presenti più o
                                                  anello e lamelle bianche, pileo di colore    viraggio al blu della carne. Tra luridi e     meno diffusi. In base al colore del pileo
     GENERE AMANITA                               molto variabile dal verde-giallo, mar-       appendiculati si annoverano specie ot-        si distinguono in porcinelli con pileo
     È un ordine di funghi eterogenei carat-      rone fino al bianco, nella varietà alba.     time commestibili dopo adeguata cot-          rosso, capostipite il L. albostipitatum,
     terizzato dalla presenza di un velo uni-     Fibrille innate sul cappello, individua-     tura come Butyroboletus appendiculatus        tipico del popolus (pioppo), e porcinelli
     versale o generale, denominato volva,        bili una sorta di lucentezza intrinseca      e specie tossiche, come Rubroboletus sa-      con pileo marrone, capostipite il L. sca-
     con presenza diffusa di un velo parziale     della specie, già presente in esemplari      tanas, ma non solo, tipico di zone medi-      brum, il più ricercato, apprezzato per
     che protegge la superficie imeniale. I       giovani. Odore mielato in esemplari          terranee, simbionte del Quercus in suoli      l’immutabilità della carne (assenza di
     residui del velo universale possono          giovani. Habitat: soprattutto boschi di      calcarei. Habitat: simbionti obbligati,       viraggio), cresce prevalentemente sotto
     permanere sul pileo oppure essere as-        latifoglie, talvolta anche boschi misti      faggio, castagno, quercia, pino, abete,       betulla. Dal punto di vista della comme-
     senti, come in Amanita caesaria, fungo       con conifere.                                etc. a seconda della specie.                  stibilità tutte le specie del genere Lecci-
     edule per eccellenza, caratterizzato                                                                                                    num sono commestibili dopo adeguata
     da volva sacciforme, gambo, anello e          Neoboletus praestigiator                    GENERE LECCINUM                               cottura, è sconsigliato il consumo del
     lamelle di color giallo vivo e pileo dal                                                  È un genere di funghi eterogenei, vol-        gambo poiché legnoso. Habitat: sim-
     rosso all’arancione con tipica pettina-                                                   garmente detti Porcinelli, con carne          bionte di latifoglie, cresce anche in
     tura, cioè striatura longitudinale della                                                  annerente al tocco, alla cottura e/o al       ambiente montano di aghifoglie, come
     cuticola del cappello. Da citare la pre-                                                  taglio. Il cappello presenta possibile        L. vulpinum.
     senza di specie mortali nel genere, in                                                    grinzature, è tendenzialmente asciut-
     particolare Amanita verna, Amanita                                                        to e di colore molto variabile, dal ros-      XEROCOMUS E I NUOVI IMLERIA,
                                                                                               so mattone al rosso-aranciato fino al         XEROCOMELLUS
                                                                                               marrone scuro-chiaro, arrivando al            È un genere di funghi eterogenei, con
      La sindrome Falloidea è una sin-                                                         grigiastro in L. duriusculum. La super-       carne da soda a fibrosa, cuticola sempre
      drome a lunga latenza, i sintomi                                                         ficie imeniale con tubuli stretti in fase     asciutta, anche con tempo umido, cap-
      compaiono 6 - 20 ore dopo l’ingestio-                                                                                                                pello vellutato, di colore
      ne. La sindrome è legata alla presen-                                                                                                                dal marrone fino al rosso,
      za di amatossine e sono sufficienti                                                                                                                  quasi grigio-giallastro, in
      20 g per una grave intossicazione. È        BOLETACEE A PORI                                                                                         X. ferrugineus. Imenoforo
      relativa al consumo delle tre specie        Boletus e i nuovi Neoboletus,                                                                            con pori larghi che posso-
      di Amanita citate, in particolare ad        Suillelus, Rubroboletus, Butyriboletus                                                                   no virare al tocco a secon-
      Amanita phalloides, scambiata su-           È un genere di funghi eterogenei con                                                                     da della specie, viranti al
      perficialmente ad alcune specie di          carne soda, cappello con colorazione                                                                     blu in Imleria badia, ex
      Russule verdi (R. cyanoxantha, etc.)        molto varia, dal bianco fino al rosso,                                                                   X. badius. Gambo sottile,
      che d’altronde non possiedono volva         giallo, blu, rosa, etc. Portamento tozzo                                                                 con costalature, pedun-
      e anello tipico del genere Amanita,         definito boletoide. La superficie ime-                                                                   colato e poco eretto, ten-
      ma condividono talvolta il medesi-          niale con tubuli stretti, determinante                                                                   denzialmente contorto.
      mo colore del cappello. I sintomi           per la classificazione del genere in Bo-                                                                 Le specie di questo gene-
      sono caratterizzati da ripetuti epi-        leti a pori bianchi (sezione edules), a                                                                  re sono tutte commestibi-
      sodi di vomito e diarrea. L’organo          pori rossi (sezione luridi), a pori gialli                                                               li dopo cottura, si consi-
      bersaglio è il fegato con conseguen-        (sezione appendiculati, fragrantes, calo-                                                                glia di consumare solo il
      te morte cellulare che può portare al       podes). Gambo con presenza di reticolo,       Leccinum scabrum,                                          cappello negli esemplari
      trapianto o al decesso del soggetto.        o di punteggiatura, viraggio della carne      visibili gli arpioncini tipici del genere,                 più maturi. Per quanto
                                                                                                foto di Davide Puddu Micologo.
                                                  assente nella sez. Edules, che presenta                                                                  concerne le specie di
12                                                                                                                                                                                         13
I FUNGHI & COME RICONOSCERLI - Metodi scientifico-empirici di riconoscimento - Parco Valle Lambro
CONFRONTO
                                                                                                 TRA SPECIE COMMESTIBILI E TOSSICHE
                                                                                                 DEL TERRITORIO E NON SOLO,
                                                                                                 CON CARATTERI MACROSCOPICI SIMILI
                                                                                                 In micologia il confronto attivo tra specie “simili” dal
                                                                                                 punto di vista macroscopico è fondamentale, poichè
                                                                                                 ci sono specie appartenenti a gruppi tassonomici
                                                                                                 differenti che possiedono alcuni caratteri fenotipici
                                                                                                 similari. Primo livello di “confusione” tra specie
                                                                                                 dello stesso genere (Amanita caesaria vs Amanita
      Imleria badia
      foto di Davide Puddu micologo
                                                                                                 phalloides), secondo livello di “confusione” tra
                                                                                                 generi diversi. Distinguere correttamente individui
     pregio, certamente presenti e diffusi       dopo cottura, ma considerate di scarso          con caratteri “simili” appartenenti a specie diverse
     nei territori dei Parchi Regionali Lom-     pregio. Una specie consigliata per uso
     bardi, citiamo Imleria badia, crescente     alimentare è S. luteus, con cappello mar-
                                                                                                 è fondamentale per evitare intossicazioni e
     in aghifoglie e latifoglie, con cappello    rone, presenza di anello, carne soda,           consumare coscienziosamente funghi eduli.
     bruno-marrone, pori giallo-biancastri       bianca e compatta, soprattutto in esem-
     che virano al blu al tocco. Habitat: cre-   plari giovani. È preferibile asportare la       CONFRONTO                                     fibroso, liscio o squamato, anello strut-
     sce sia in aghifoglie che in latifoglie.    cuticola prima del consumo alimentare           MACROLEPIOTA         LEPIOTA                  turato, doppio o singolo scorrente sul
                                                 che rende la carne molto viscida. Habi-         Grossa taglia        Piccola taglia           gambo, con sentori di nocciola, bulbo
                                                                                                 Doppio anello        Anello effimero
     GENERE SUILLUS                              tat: genere simbionte delle conifere.           mobile               semplice o assente       presente alla base del gambo. Tutte le
     È un genere di funghi                                                                       Screziature gambo    Gambo non screziato      specie del genere Macrolepiota sono
     eterogenei, con cutico-                                                                     Base gambo bulbosa   Base non bulbosa         commestibili dopo adeguata cottura, in
                                                                                                 Odore gradevole      Odore sgradevole,
     la viscida, facilmente                                                                                           chimico                  particolare M. procera. Habitat: prativo
     asportabile, pileo di co-                                                                   Commestibile         Tossico,                 o in bosco.
     lore marrone, giallastro,                                                                   dopo cottura         potenzialmente mortale

     fino al grigiastro in alcu-                                                                                                               Genere Lepiota
     ne specie. Imenoforo con                                                                    Genere Macrolepiota                           È un fungo eterogeneo, leucosporeo e
     tubuli più o meno stretti,                                                                  È un fungo eterogeneo, leucosporeo e          saprotrofo, di ridotte dimensioni, or-
     più larghi del gruppo Bo-                                                                   saprotrofo, di grosse dimensioni, fino        namentazioni sul cappello differenti ri-
     letus. Gambo stretto, qua-                                                                  a 50 cm di altezza dal terreno, cappello      spetto al genere Macrolepiota, chiamate
     si fibroso, con presenza                                                                    con diametro fino a 40 cm, ornamenta-         squamule. Superficie imeniale a lamelle
     di anello in alcune spe-                                                                    zioni tipiche sul cappello simili a “squa-    bianche. Gambo fibroso, liscio, anello ef-
     cie, come S. grevillei. Le                                                                  me di serpente”. Superficie imeniale a        fimero, poco strutturato, con forte odore
     specie di questo genere                                                    Suillus luteus   lamelle bianche. Tipico umbone cen-           chimico, sgradevole all’olfatto. Tutte le
                                                               foto di Davide Puddu micologo
     sono tutte commestibili                                                                     trale, carne non virante al rosso, gambo      specie del genere sono considerate tos-
14                                                                                                                                                                                          15
I FUNGHI & COME RICONOSCERLI - Metodi scientifico-empirici di riconoscimento - Parco Valle Lambro
drome gastroenterica. Habitat: boschi            feltrature ornamentative sul cappello,
                                                                                                        di latifoglie, molto presente S. citrinum        anello strutturato presente, da giovane
                                                                                                        in Castanea.                                     mantenuto in protezione delle lamelle
                                                                                                                                                         bianco-crema, unica specie del gruppo
                                                                                                         Scleroderma in castagno                         mellea che non presenta anello è Armil-
                                                                                                                                                         laria cepistipes. Gambo legnoso, molto
                                                                                                                                                         coriaceo, di color bianco-bruno, in A.
                                                                                                                                                         gallica, claviforme di color giallastro.
                                                                                                                                                         Tutte le specie del genere Armillaria
                                                                                                                                                         sono commestibili dopo adeguata cot-
                                                                               Clororiphillum racodes                                                    tura, si consiglia inoltre di far cuocere
                                                                      foto di Davide Puddu micologo
                                                                                                                                                         a lungo gli individui raccolti prima di
                                           Chlorophyllum rachodes, simile a Macrolepiota,                                                                consumarli, in quanto Armillaria pre-
                                           si differenzia per la presenza di floccolature, or-          CONFRONTO                                        senta tossine termolabili che tendono
                                           namentazioni differenti rispetto alle squamature             ARMILLARIA              HYPHOLOMA                a volatilizzarsi a seguito di cottura pro-
      Giovane Macrolepiota                 tipiche del cappello di Macrolepiota, e dimensioni           Sporata bianca          Sporata nera o scura     lungata. Il gambo risulta molto legno-
      procera in habitat prativo                                                                        Lamelle bianche         Lamelle che si tingono
                                           più ridotte. Se osservate individui simili control-          o crema                 di nero                  so ed è consigliabile quindi evitarne il
                                           late che vi sia assenza di viraggio: se l’individuo          Presente anello         Anello effimero,         consumo. Habitat: parassita di latifoglie
     siche con sindrome fal-               osservato si macchia di rosso al taglio, state os-           ben strutturato         quasi assente            e aghifoglie, la specie parassita delle co-
                                                                                                        Sapore dolce            Sapore amaro
     loidea, quindi potenzial-             servando Clororiphillum racodes, fungo tossico con           Cappello                Cappello                 nifere è A. ostoyae, meno apprezzato di
     mente mortale. Habitat:               sindrome gastroenterica, da non consumare.                   con ornamentazioni      non ornamentato          A. mellea tipica di Robinia, Castagno,
     prativo o in bosco.                                                                                Commestibile dopo       Tossico, sindrome        Pioppo, etc., tutte piante arboree pre-
                                                                                                        prolungata cottura      gastroenterica
                                                                                                                                                         senti nei nostri territori.
     CONFRONTO                                                                Sezione di Lycoperdon     Genere Armillaria                                   Può essere potenzialmente “confu-
     LYCOPERDON               SCLERODERMA                                                               È un fungo omogeneo, parassita e ce-             so” con il genere Hypholoma, in parti-
     Per distinguere i due generi con sicurezza,                                                        spitoso molto ricercato e apprezzato             colare H. fasciculare, fungo tossico che
     è necessario sezionare il carpoforo
     carne bianca               carne nera                                                              in ambito culinario. Presenta un cap-            condivide ambiente di crescita simile,
     con odore fungino,         con odore chimico,                                                      pello di color marrone, fino al gial-            cespitoso e gregario. Queste due spe-
     gradevole                  sgradevole                                                              lo-verde, molto variabile, con tipiche           cie possono concrescere, cioè crescere
     Commestibile dopo          Tossico, sindrome
     adeguata cottura           gastroenterica                                                                                                           insieme, perciò è determinante distin-
                                                                                                         Armillaria gruppo mellea, in evidenza           guerle con chiarezza.
     Genere Lycoperdon                                                                                   lamelle e anello bianco.

     È un gastromicete, saprotrofo, di forma
     globosa, talvolta a lampadina. La super-
     ficie fertile denominata gleba (interna)
     è protetta dall’esoperidio (esterno) ste-         Genere Scleroderma
                                                                                                                                                         !molte intossicazioni con sindro-
                                                                                                                                                          mi gastroenteriche sono relative al
                                                                                                                                                          consumo di funghi troppo maturi,
     rile con funzione protettiva. La gleba            È un gasteromicete di forma globosa,                                                               in cui il processo di decomposizione
     si presenta di color bianco candido nel           con cuticola ruvida, ornamentata a                                                                 è già iniziato, oppure in relazione a
     giovane, fino a giallo-verdastra negli            “palla da golf” con cuticola giallastra.                                                           funghi consumati crudi o poco cot-
     individui adulti. Tutte le Lycoperdaceae          La superficie fertile (interna) è di color                                                         ti, come Armillaria mellea, o Boletus
     sono commestibili dopo adeguata cot-              nero, scuro anche negli esemplari gio-                                                             gruppo edulis conservati non corret-
     tura, se la carne è bianca immutabile.            vani, o comunque mai bianco unifor-                                                                tamente, decongelati e successiva-
     Habitat: principalmente prativo, non di-          me. Odore chimico forte, accentuato e                                                              mente consumati.
     sdegna anche aree boscate con crescita            pungente. Tutte le specie di Scleroderma
     su legno marcescente.                             sono da considerarsi tossiche, con sin-
16                                                                                                                                                                                                     17
Utilizzo di cestino forato
     per consentire la dispersione delle spore.
                                                          Perché è meglio non raccogliere               Coprinus comatus,
                                                                                                        fungo commestibile
                                                          i giovani esemplari detti anche               dopo cottura,
                                                          primordi?                                     soggetto maturo
                                                          ▶ Poco sensato ecologicamente, poi-           e 2 giovani primordi.
                                                             chè l’individuo giovane non ha an-
                                                             cora adempiuto alla sua funzione
                                                             riproduttiva e poco utile per il con-
                                                             sumo alimentare;
                                                          ▶ I funghi immaturi o molto piccoli
                                                             creano difficoltà nel riconoscimen-
                                                             to poiché non hanno sviluppato
                                                             tutti i caratteri diagnostici, inoltre
                                                             è complicato osservare i caratteri
                                                             se le dimensioni del carpoforo sono
                                                             ridotte;
                                                          ▶ I funghi giovani sono oggetto di
                                                             confusione con specie con caratteri
                                                             “simili” talvolta tossiche.

     METODI & CONSIGLI
                                                         Da non dimenticare il ruolo ecologico
                                                         che i Funghi ricoprono come decom-
                                                         positori per mantenere funzionanti e

     PER UNA BUONA
                                                         attivi gli ecosistemi. Inoltre “l’andar per   COME RACCOGLIERE UN FUNGO?
                                                         funghi” è complesso e spesso pericolo-        Le buone norme di raccolta di un fungo
                                                         so, soprattutto se non ci si dota di stru-    possono essere così riassunte:

     RACCOLTA
                                                         menti adeguati alla ricerca quali cesti-      ▶ Individuare il fungo e riconoscerlo
                                                         no o gerla da funghi, bastone, coltello,        sul campo, possibilmente senza co-
                                                         GPS, scarponi per terreni accidentati.          glierlo. Se non fosse possibile, co-
                                                             È quindi fondamentale non im-               gliere un esemplare e osservare tutti
                                                         provvisare, studiare dettagliatamente           i caratteri osservabili.
     La raccolta dei funghi è una passione che nasce     il luogo di raccolta dal punto di vista       ▶ Cogliere con massima delicatezza
                                                         geografico, altitudinale e orografico           senza strappare e senza ausilio di
     da interessi ludico-scientifici, in tempi recenti   per individuare eventuali pericoli e cri-       mezzi impattanti, rastrelli o altri stru-
     sempre più diffusa tra appassionati di natura       ticità. Infine l’esperienza maturata sul        menti che danneggiano il terreno, il
                                                         campo, la capacità di interpretazione           micelio e l’ecosistema.
     ed escursionisti. L’osservazione di alcune regole   dei fattori limitanti di crescita (vento,     ▶ Cogliere con una piccola rotazione
     basilari di ricerca, buone norme di raccolta        umidità relativa, temperatura, etc.), la        fino alla base del gambo, cogliere
                                                         conoscenza del territorio e lo studio           il carpoforo intero per non perdere
     e comportamento personale garantiscono              delle specie per una corretta determi-          nessuna struttura determinante per
     lo svolgimento di questa attività con massimo       nazione ed eventuale consumo, pone              il riconoscimento, non tagliare il
                                                         le basi fondamentali per effettuare una         gambo per evitare possibile marce-
     rispetto verso il bosco e la natura.                buona e varia raccolta.                         scenza del micelio sotterraneo.
18                                                                                                                                                   19
Amanita phalloides, con volva in evidenza,                                                 ni: è consigliabile cercare in zone prati-    per tutelare il patrimonio boschivo e la
      specie velenosa mortale,
      foto di Davide Puddu micologo
                                                                                                 ve aperte, con pochi alberi, sfruttando       biodiversità del territorio possono re-
                                                                                                 l’effetto della rugiada che migliora il       golamentare a pagamento la raccolta.
                                                                                                 grado di umidità residua.                        I Parchi Regionali fanno riferimento
                                                                                                 La miglior pioggia è intensa ma costante,     al Regolamento del Parco Naturale, se
                                                                                                 il temporale e le “bombe” d’acqua spesso      presente, e alle norme di raccolta sta-
                                                                                                 non bagnano il terreno ma lo dilavano.        bilite da Regione Lombardia e stabili-
                                                                                                 Il peggior nemico del fungo è il vento        scono quanto segue:
                                                                                                 secco, e caldo, che asciuga velocemen-        Art. 98 (Modalità di raccolta)
                                                                                                 te il sottobosco e non consente la cre-       Su tutto il territorio regionale:
                                                                                                 scita fungina.                                a. la raccolta autorizzata è limitata ai soli
                                                                                                 Dopo piogge abbondanti il fungo non              corpi fruttiferi epigei ed è consentita
                                                                                                 cresce immediatamente: a seconda dei             dall’alba al tramonto in maniera esclu-
                                                                                                 fattori sopracitati è utile aspettare dai        sivamente manuale, senza l’impiego di
                                                                                                 10-15 fino ai 20 giorni per la crescita dei      alcun attrezzo, fatta salva l’asporta-
                                                                                                 carpofori.                                       zione dei corpi fruttiferi di Armillaria
                                                                                                                                                  mellea per i quali è consentito il taglio
                                                                                                  I funghi hanno un loro specifico                del gambo;
                                                                                                  ciclo di crescita, che può velo-             b. il limite massimo di raccolta giorna-
                                                                                                  cizzare o rallentare a seconda delle            liera per persona è di tre chilogrammi
                                                                                                  condizioni atmosferiche. Per ricer-             salvo che tale limite sia superato da un
                                                                                                  care funghi è consigliabile non usci-           solo esemplare o da un unico cespo di
                                                                                                  re immediatamente a seguito di dif-             Armillaria mellea;
                                                                                                  fuse precipitazioni perchè i funghi          c. è obbligatoria la pulitura sommaria sul
                                                                                                  non crescono solo in una sola notte             luogo di raccolta dei funghi riconosciu-
     ▶ Pulire sommariamente il fungo pri-          dità relativa, distribuzione e tipologia       (6-8 ore) ma crescono gradualmen-               ti eduli; non sussiste obbligo di pulitura
       ma di riporlo nel cestino. Non ese-         delle precipitazioni, temperature, espo-       te nelle 24 ore e in più giorni. Il ri-         per gli esemplari da sottoporre al rico-
       guire la pulizia non compromette la         sizione, tipologia e direzione del vento       schio quindi è di trovare pochissime            noscimento degli ispettorati micologici;
       riproduzione fungina, in quanto la          e ambiente di crescita.                        specie nel bosco, dopo abbondanti            d. sono vietati:
       base del gambo è una parte sterile del      Temperature basse, poca esposizione            piogge, a meno che i carpofori non              1. la raccolta, l’asportazione e la mo-
       fungo non addetta alla riproduzio-          solare, è iniziata da poco la stagione         siano cresciuti a seguito di precipi-               vimentazione dello strato umifero e
       ne, ma viene comunque considerata           estiva: è preferibile cercare in un ver-       tazioni precedenti.                                 di terriccio;
       una prassi ecologicamente corretta          sante assolato a sud.                                                                          2. la raccolta di funghi decomposti e
       e consente di riporre ordinatamente         Temperature elevate e umidità limitata:                                                            di ovuli chiusi di Amanita cesarea;
       gli esemplari nel contenitore forato.       è favorevole un’esposizione di versante       RIFERIMENTO LEGISLATIVO                          3. l’uso di contenitori non aerati per
     ▶ Utilizzare contenitori forati, che pos-     a nord.                                       I Parchi Regionali Lombardi fanno                    il trasporto; e) è obbligatorio l’uso
       sano garantire la dispersione delle         Vento freddo e secco presente per l’in-       riferimento alla Legge Regionale 5 Di-               di contenitori non aerati per il tra-
       spore in ambiente e conservare ade-         tera giornata in bosco: è utile privilegia-   cembre 2008 n. 31 “Testo unico delle                 sporto;
       guatamente le specie, mantenendo            re gli avvallamenti e i pendii umidi pro-     leggi regionali in materia di agricoltu-      e. è obbligatorio l’uso di contenitori ido-
       intatte le strutture per una corretta       tetti denominati volgarmente canaloni.        ra, foreste, pesca e sviluppo rurale”, e         nei a favorire la dispersione delle spore
       determinazione.                             Umidità bassa per limitate precipitazio-      alla Legge Regionale n.16 del 25 maggio          durante il trasporto.
                                                   ni: è consigliabile cercare aree boscate      2015 che stabilisce la raccolta gratuita
     DOVE CERCARE? E COSA GUARDARE?                vicine a corsi d’acqua che mantengono         su tutto il territorio regionale, ad ec-
     I fattori di crescita da considerare per      sempre buona umidità residua.                 cezione di alcuni Comuni, Comunità
     ottenere una buona raccolta sono: umi-        Umidità bassa per limitate precipitazio-      Montane ed Enti Gestori dei Parchi che
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LE   SPIE     DEL     PORCINO
     (BOLETUS EDULIS) E SUO RELATIVO GRUPPO
     Il fungo ricercato per eccellenza nel nostro
     territorio è il Boletus edulis e le specie della sezione
     Edules, commestibili eccellenti anche da crude,
     sono un gruppo di specie facilmente riconoscibile,
     con caratteri diagnostici ben definiti: portamento
     boletoide, carne immutabile al taglio con assenza
     di viraggio, reticolo presente sul gambo più o meno
     diffusamente. La ricerca di questi funghi appassiona
     migliaia di cercatori in tutta la Lombardia e in tutta
     Italia. Sono diffusi dalle zone planiziali, collinari e
     montane fino ai 2000 m, in boschi misti di latifoglie
     e aghifoglie, in faggete pure e abetaie.
     La ricerca di queste specie è facilitata dalla presenza
     di alcune specie che crescono nel medesimo
     ambiente e nello stesso periodo o in periodi diversi,
     in particolare Clitopilus prunulus, Amanita muscaria
     e Chalciporus piperatus. La presenza di queste tre
     specie indica, spesso, la presenza nei dintorni di
     esemplari di Boletus sezione edules.
     BOLETUS SEZIONE EDULES (B.EDULIS, B.         bruno chiaro fino a bruno scuro, scre-
     AESTIVALIS, B. PINOPHILUS, B. AEREUS)        ziata-screpolata in B. aestivalis, sempre
     È un fungo eterogeneo, con superficie        feltrata-asciutta, invece di color rosso
     imeniale con tubuli stretti, di color        fino al viola scuro in B. pinophilus e
     bianco nel giovane, fino a giallo e poi      di color nerastro fino all’oro in B. ae-
     verde a maturità. Carne immutabile al        reus. Reticolo presente, maggiormen-
     taglio, solo in B. pinophilus sono pre-      te presente in B. aestivalis, decorrente
     senti sul gambo fiammature rosso-vio-        su tutto il gambo, meno evidente in B.
     lacee. La cuticola del cappello è di color   pinophilus. Tutte le specie di questa se-
     nocciola fino al marrone scuro, liscia,      zione sono apprezzate e ricercate dal
                                                                                              Giovane Boletus pinophilus in castagno.
     con tipica bordura bianca in B. edulis,      punto di vista organolettico e gustativo,
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Boletus pinophilus                                                                                                                    Clitopilus prunulus

                                                                                              Amanita muscaria

                                                                                             di conifere e latifoglie, molto diffusa       fresca, anguria
                                                                                             dall’estate fino all’autunno in aree di       o cetriolo, a se-
                                                                                             collina-pianura. Viene considerata            conda della discrezionalità personale.
                                                                                             un’ottima “spia” del porcino, cresce          È considerato un buon fungo comme-
                                                                                             solitamente poco dopo la fioritura di         stibile dopo cottura ed è certamente
     pare che il B. pinophilus sia di pregio     LE “SPIE” DEL PORCINO.                      Boletus edulis o nel medesimo periodo.        la “spia” per eccellenza, meno appari-
     inferiore rispetto alle altre tre specie,   Amanita Muscaria                            Clitopilus prunulus                           scente di A. muscaria ma decisamente
     decisamente più saporite e profuma-         È un fungo eterogeneo, che presenta         È una specie omogenea, dal latino pru-        più affidabile, in quanto cresce nello
     te. Habitat: simbionti di diverse essen-    una volva circoncisa dissociata in cer-     nulus per il suo aspetto pruinoso, carat-     stesso ambiente e nello stesso periodo
     ze vegetative, faggio, castagno, quercia,   cini fioccosi, con presenza di verruche     terizzato da lamelle fitte, sottili, decor-   di fruttificazione del Boletus sezione
     betulla, abete, pino, etc.                  di colore bianco distribuite sul pileo.     renti e seccedenti, cioè che si separano      edules. Non è così improbabile osser-
                                                                A volte queste strutture     facilmente dal cappello di color bian-        vare Porcini quasi concrescenti con
      Boletus aestivalis,                                       residuali del velo uni-      co-opaco. Carne bianca, tenera, friabi-       esemplari di Clitopilus.
      screziature innate della cuticola.                        versale possono essere       le e fragile con odore tipico di farina
                                                                dilavate totalmente dal-
                                                                la pioggia o non essere                                                     Chalciporus piperatus: la terza
                                                                del tutto presenti come                                                     “spia” del Porcino è un fungo di
                                                                in Amanita muscaria var.                                                    piccole dimensioni di color arancio-
                                                                aureola. Il cappello è di                                                   ne-rosso, appartenente alla famiglia
                                                                color rosso-arancio fino                                                    delle Boletaceae, cresce spesso con
                                                                al giallo scarico, presen-                                                  Clitopilus e Amanita muscaria. Rico-
                                                                ta tipica pettinatura, con                                                  noscibile per la piccantezza della
                                                                lamelle, gambo e anello                                                     sua carne. Quando tutte le specie
                                                                ben presenti di colore                                                      descritte sono presenti, aumenta la
                                                                bianco. Questa specie è                                                     possibilità di individuare qualche
                                                                considerata tossica. Ha-                                                    esemplare della Sezione Edules.
                                                                                              Chalciporus piperatus
                                                                bitat: presente in boschi
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Tylopilus felleus, foto di Angelo
                                    Giovinazzo

                                    Tylopilus felleus: fungo eteroge-            i tubuli di Tylopilus sono decisamente
                                    neo, appartenente alla Famiglia del-         più larghi e tendono a macchiarsi di
                                    le Boletaceae con caratteri “simili” ma      marrone-rosa, con una sorta di virag-
                                    ben distinguibile dalle specie della         gio della carne, assente in aestivalis.
                                    sezione Edules, può potenzialmente           Infine, se indecisi sulla determina-
                                    essere “confuso” con giovani individui       zione dell’individuo da raccogliere, è
                                    di B. reticolatus, che presenta come         possibile ricorrere al gusto: toccando
                                    Tylopilus un reticolo sull’intero gam-       con la lingua la cuticola di Tylopilus è
                                    bo. La differenza tra le due specie è        possibile notare l’amaro che pervade
                                    tuttavia evidente in quanto Tylopilus        la bocca. In caso di scambio di identi-
                                    presenta un reticolo di color marro-         tà, l’unico rischio è dover buttare l’in-
                                    ne-nerastro, rilevabile al tatto, men-       tero raccolto, poiché “immangiabile”
                                    tre il reticolo dell’aestivalis è meno ri-   per eccessiva amarezza.
     Boletus edulis,
     reticolo bianco in evidenza.   levabile al tatto e mai nerastro. Inoltre
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SUGGERIMENTI
     BIBLIOGRAFICI                                                                               ANDREA PASETTI
                                                                                                 Saronno, 1987 Laureato in Scienze
     Alcuni testi fondamentali e siti interessanti per chi                                       Naturali a Milano, Naturalista
                                                                                                 e Faunista con un Master in Gestione
     desidera approfondire le proprie conoscenze.                                                e Conservazione della Fauna
                                                                                                 e dell’Ambiente, collabora con più
     Funghi e bioindicazione – La diversità         Champignons de France et d’Europe:           Parchi Regionali Lombardi come
     biologica dei macromiceti negli                Guide illustré de plus de 15000 espèces et   tecnico faunistico, esperto nel
     ecosistemi e le loro funzioni di indicatori    variétés a cura di Marcel Bon (2012)         monitoraggio di cinghiale e cervo.
     di qualità ambientale                                                                       Micologo dal 2013, appassionato di
     a cura di Relatore: Dott. Marco                www.ambbresadola.it                          funghi e natura, educatore ambientale,
     Caccianiga; Relatore esterno:                                                               formatore e docente di corsi di ecologia
     Dott. Carmine Siniscalco; Tesi                 https://www.regione.lombardia.               e micologia.
     di laurea di: Andrea Pasetti Matr.             it/wps/portal/istituzionale/
     n° 715016. (2013)                              HP/DettaglioServizio/servizi-e-              GLOSSARIO
                                                    informazioni/Cittadini/salute-e-             MICELIO: intreccio di ife da cui nasce
     I “Centri di Eccellenza” per lo studio         prevenzione/Prevenzione-e-benessere/            il carpoforo.
     delle componenti di biodiversità del           ser-controllo-commestibilita-funghi-sal/     IFE: filamenti che si intrecciano
     suolo del “Progetto Speciale Funghi”           controllo-commestibilita-funghi                 a formare il micelio.
     dell’ISPRA a cura di Carmine                                                                PLASTIDI: gruppo di organuli cellulari
     Siniscalco (ISPRA/NAT-DIR –                    https://funghi.funghiitaliani.it/               esclusivi della cellula vegetale.
     Responsabile del “Progetto Speciale                                                         CARPOFORO: “il frutto” derivante
     Funghi”; GMEM-AMB – Presidente,                https://funghimagazine.it/”                     dal micelio.
     Direttore CS e Direttore CSB                                                                SPORE: cellule riproduttrici che
     del GMEM-AMB; Commissione                                                                      germinando producono un nuovo
     di micotossicologia del CSM-AMB –                                                              individuo, il fungo.
     Segreteria Scientifica)                                                                     MACROFUNGHI: funghi con caratteri
                                                                                                    visibili ad occhio nudo.
     Parliamo di funghi: manuale per i corsi                                                     IMENOFORO: superficie fertile che
     di formazione per il rilascio dell’attestato                                                   porta le spore con idni, tubuli,
     di micologo (nuova edizione) a cura del                                                        lamelle, etc.
     Gruppo micologico Bresadola, Trento.                                                        PILEO: la parte superiore del fungo,
     Provincia autonoma di Trento,                                                                  il cappello.
     Assessorato alle Politiche per la salute                                                    PRIMORDI: funghi giovani.
     (2007)

28
Rispetta il fungo sempre.
Lo riconosci? Cogli, osserva, studia,
determina e consuma coscienziosamente.
Non lo riconosci? Osserva, studia,
determina, ma non danneggiarlo.

Questa breve pubblicazione scientifi-                  ruolo ecosistemico dei funghi, del-
co-divulgativa redatta in occasione del                le metodologie di riconoscimento da
BioBlitz 2020 organizzato dal Parco Valle              adottare, ricercando la cosiddetta “chia-
del Lambro, si pone l’obiettivo di inqua-              ve” di identificazione per una corretta
drare il vasto e complesso gruppo dei                  determinazione e confrontando specie
macrofunghi, con cenni di biologia fun-                macroscopicamente “simili” tra loro,
gina, e particolare attenzione al gruppo               onde evitare possibili intossicazioni.
dei basidiomiceti presenti nel territorio                 In ultimo, tende a “sfatare” falsi
dei Parchi Lombardi e non solo, fornen-                miti e leggende, ponendo una base
do metodi scientifico-empirici per il ri-              etico-scientifica per una corretta tec-
conoscimento delle specie proposte.                    nica di raccolta e consigli utili per os-
   La trattazione scientifica consente                 servare, raccogliere, determinare il
inoltre all’appassionato di natura fru-                fungo con l’ausilio dei 5 sensi per un
itore del Parco, neofita, di migliorare                eventuale consumo alimentare o per
le proprie conoscenze scientifiche del                 studio scientifico.

Il quaderno non consente un’identificazione certa delle specie commestibili.
Il Parco non si assume alcuna responsabilità per l’erronea determinazione
delle specie e delle eventuali conseguenze che da questa possono derivare.
In caso di dubbi rivolgersi al servizio micologico dell’Ats di competenza.

                                                                         Pubblicazione realizzata per l’iniziativa BioBlitz
                                                                         con il contributo di Regione Lombardia

Via Vittorio Veneto, 19 – 20844 Triuggio (MB) · Tel. 0362 970 961 · Fax. 0362 997 045
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