HISTORIC URBAN LANDSCAPES - Università ...

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HISTORIC URBAN LANDSCAPES - Università ...
HISTORIC URBAN LANDSCAPES

Prof. Ing. Arch. Maurizio Di Stefano                               129
HISTORIC URBAN LANDSCAPES - Università ...
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Prof. Ing. Arch. Maurizio Di Stefano
HISTORIC URBAN LANDSCAPES - Università ...
United Nations
      Educational, Scientific and
           Cultural Organization

                                       IL documento consta di una prima stesura (23/08/2010)
                                 delle raccomandazioni relative ai Paesaggi Storici Urbani seguenti la
                                Risoluzione 42/35C della Conferenza Generale ed in conformità con il
                                regolamento in materia di raccomandazioni agli Stati Membri e delle
                               Convenzioni internazionali di cui ai termini dell’Art. IV, paragrafo 4 della
                                                             costituzione

                                             La stesura finale è costituita dal documento:
                        «Proposte relative l'opportunità di uno STRUMENTO NORMATIVO per i Paesaggi
                        Storici Urbani (Conferenza Generale 36a Sessione Parigi 2011) 36C/23 del 18 Agosto
                        2011»

                        e dall’Allegato:

                        «UN NUOVO STRUMENTO INTERNAZIONALE: LE RACCOMANDAZIONI PROPOSTE
                        DALL’UNESCO sul Paesaggio Urbano Storico (HUL) - Relazione al Comitato
                        intergovernativo di esperti (UNESCO HQ, 25-27 maggio 2011)»

                                                                                                              131
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Raccomandazioni concernenti il paesaggio storico urbano

               PREMESSA
               INTRODUZIONE
                      I.DEFINIZIONE
                      II. OPPORTUNITA ' E SCOMMESSE PER IL PATRIMONIO STORICO URBANO
                      III. POLITICHE
                      IV. STUMENTI
                      V. RAFFORZAMENTO DELLE CAPACITA’, RICERCA, INFORMAZIONE E
                      COMUNICAZIONE
                      VI. COOPERAZIONE INTERNAZIONALE

                                                                                   132
Prof. Ing. Arch. Maurizio Di Stefano
Un nuovo strumento internazionale: la raccomandazione proposta dall’ UNESCO
                                          sul Paesaggio Storico Urbano
                                              Relazione preliminare

                         INTRODUZIONE
                         La conservazione del patrimonio urbano è una parte importante delle politiche
                         contemporanee in materia di patrimonio. Per almeno mezzo secolo, le città storiche
                         hanno acquisito un prestigio ineguagliato nella cultura e nella vita contemporanea, il
                         prestigio è la qualità dell'ambiente costruito e la persistenza fisica del senso del luogo e
                         la concentrazione di eventi artistici e storici che costituiva il nucleo dell'identità di un
                         popolo. Infine - e questo non è il meno importante - queste città sono diventate icone
                         del mondo culturale e delle località turistiche di indagine, offrendo a milioni di persone
                         l'opportunità di sperimentare uno stile di vita di esperienze e conoscenze culturali
                         diverse.

                         Ma ciò significa che i professionisti della conservazione sono gli strumenti necessari per
                         garantire la protezione a lungo termine dei valori urbani del centro storico? Purtroppo,
                         se guardiamo le tendenze economiche e ambientali, è facile vedere il profilo di nuove
                         minacce alla conservazione dei siti storici urbani, contro le quali mancano strumenti
                         adeguati.

                                                                                                                        133
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Un nuovo strumento internazionale: la raccomandazione proposta dall’ UNESCO sul Paesaggio Storico Urbano
     Relazione preliminare

                           Poichè il ruolo economico e sociale della città storica si evolve nel tempo ed il suo uso
                           e funzione sono sempre meno determinati dai suoi stessi abitanti, bensì da fattori di
                           ordine mondiale quali il turismo o il settore immobiliare , la conservazione del
                           patrimonio urbano è una dimensione nuova e deve essere rivista. Il primo decennio
                           del ventunesimo secolo, ha già dimostrato le sfide emergenti per la conservazione del
                           patrimonio storico urbano: la crescita e la migrazione della popolazione mondiale,
                           l'esplosione del turismo nazionale e internazionale, l’ aumento della domanda di
                           pacchetti turistici con forfaits specifici "storici" e pressioni sempre più forti per
                           rivedere i piani di uso del suolo all'interno - in particolare all'aperto - il perimetro delle
                           aree storiche protette.

                           Mentre molti paesi hanno, nei decenni precedenti, stabilito leggi e regolamenti
                           adeguati per la tutela delle aree urbane del centro storico, la sostenibilità delle iniziative
                           pubbliche e private per la conservazione è ben lungi dall'essere dimostrata in un mondo
                           in cui le risorse pubbliche disponibili per investimenti in politiche culturali sono rare e
                           tese al ribasso. Gli strumenti attualmente a disposizione dei professionisti della
                           conservazione nelle aree urbane sono relativamente grandi: è un sistema collaudato di
                           principi accettati a livello internazionale di conservazione e riflesso negli statuti e nei
                           principali strumenti giuridici internazionali, come ad esempio la World Heritage
                           Convention del 1972. Inoltre, questo dispositivo è supportato da una vasta gamma di
                           buone pratiche sviluppate nel corso di un secolo in contesti diversi che si basano su una
                           pianificazione elaborata e un quadro normativo chiaro.

                                                                                                                            134
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Un nuovo strumento internazionale: la raccomandazione proposta dall’ UNESCO sul Paesaggio Storico Urbano
     Relazione preliminare

                       Tuttavia, questo dispositivo è spesso debole e sostanzialmente impotente agli odierni
                       cambiamenti operanti nel mondo e sulla scena urbana, e che continueranno negli anni
                       a venire. Numerose aree urbane storiche tra le più grandi in Europa, Asia e America
                       Latina hanno perso le loro funzioni tradizionali e sono messe sotto pressione dal
                       turismo e da altri agenti di trasformazione. Strumenti di pianificazione e strumenti
                       giuridici in atto non sono sempre adeguati alle nuove sfide. I professionisti della
                       conservazione dei siti urbani sono sempre più consapevoli del divario tra il mondo ideale
                       delle "carte" e le realtà concrete, in particolare nelle imprese emergenti; in tal modo le
                       invocano per lo sviluppo di nuovi principi, nuovi approcci e nuovi strumenti per far
                       fronte a queste nuove sfide.

                                                                                                                    135
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IL DIBATTITO INTERNAZIONALE

                                                                    Lista del patrimonio mondiale

          La Convenzione del Patrimonio
          Mondiale nel 1972, ha svolto un                     Città storiche
                                                                                           250 siti
          ruolo importante nel promuovere                     più importante
                                                                                      su un totale di 911
          la conservazione del patrimonio                     “categoria"
          storico urbano.

                                       Il Comitato del Patrimonio Mondiale ha
                                       dedicato notevoli sforzi per identificare le
                                       sfide della conservazione del patrimonio
                                       urbano e per formulare adeguate linee
                                       guida per orientare la politica.

                                                                                                       136
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IL DIBATTITO INTERNAZIONALE

                                                             CONTESTO DI REVISIONE
                                           Nel 2005, un importante convegno si è tenuto a Vienna
                                           per discutere la questione e definire un nuovo approccio.
                                           Il documento è stato pubblicato dopo la conferenza, il
                                           "Memorandum di Vienna", come primo passo per
                                           sostenere l'azione del Comitato e rivedere le politiche di
                                           conservazione già esistenti. Da allora, un ampio dibattito
                                           si è attivato all'interno della comunità internazionale di
                                           professionisti della conservazione. Con il sostegno di
                                           Stati aderenti alla Convenzione del Patrimonio Mondiale,
                                           il Comitato del Patrimonio Mondiale e gli organi
                                           consultivi del Comitato del Patrimonio Mondiale,
                                           ICOMOS, ICCROM e l'IUCN - il Centro del Patrimonio
                                           Mondiale ha avviato un processo di consultazione
                                           Regionale (chiuso a luglio 2011) per chiedere il parere di
                                           esperti su concetti, definizioni e approcci alla
                                           conservazione del patrimonio storico urbano.
                                                                                              137
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IL DIBATTITO INTERNAZIONALE

                           Attraverso                      Si è sviluppata una riflessione sulla
                Cinque incontri regionali di esperti       questione per definire i temi, gli
                                                           approcci e gli strumenti

      • Gerusalemme (giugno 2006)
      • San Pietroburgo, Russia (gennaio 2007)
      • Olinda, Brasile (novembre 2007)                 Il Memorandum di Vienna del 2005 è
      • Zanzibar, Tanzania (novembre -                  stato ampiamente riconosciuto come
        dicembre 2009)                                  piattaforma utile al dibattito.
      • Rio de Janeiro, Brasile (dicembre 2009)

       Tre incontri di orientamento presso la sede     La Conferenza Generale dell'UNESCO ha
       centrale dell’UNESCO                            approvato l’elaborazione di un nuovo
       (settembre 2006, novembre 2008 e febbraio       documento contenente raccomandazioni
       2010)                                           sul paesaggio storico urbano in vista della
                                                       sua adozione nel 2012.

                                                                                           138
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LA PROBLEMATICA

                           I processi globali hanno un impatto diretto sulla identità, l'integrità visiva e
                           il quadro generale delle città storiche e dei loro abitanti. Alcune città sono in
                           crescita esponenziale , mentre altre stanno sperimentando un netto calo e
                           sono profondamente ristrutturate in seguito all'evoluzione dei processi
                           economici ed ai nuovi modelli di migrazione. Per affrontare questi problemi,
                           le strategie urbane locali sono ora collocate al centro delle politiche di
                           pianificazione e di sviluppo urbano. La crescente globalizzazione
                           dell'economia sta cambiando radicalmente molte città contemporanee, a
                           vantaggio di alcuni gruppi, emarginandone altri. In alcuni paesi, vi è stato un
                           decentramento della pianificazione e uno spostamento verso approcci basati
                           sul mercato. Risultato, alcune città si trovano esposte a nuove pressioni ,
                           anche a causa dei seguenti fattori:
                           • una rapida urbanizzazione minaccia lo spirito del luogo e l’ identità della
                           comunità;
                           • lo sviluppo urbano incontrollato, mal concepito o mal realizzato;
                           • l'intensità e la velocità dei cambiamenti (cambiamenti climatici inclusi);
                           • uso non sostenibile delle risorse.

                                                                                                               139
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LA VIA DA SEGUIRE                               DOVE OPERARE E SU COSA

                                                         Il sistema di valori e significati del
                                                     1
     La maggior parte delle questioni legate alle        patrimonio urbano
     sfide presenti e future sono state
     identificate, ma la nuova raccomandazione
     dovrebbe rispecchiare la diversità delle            La definizione di paesaggio storico
                                                     2
     situazioni e delle fasi di sviluppo che             urbano
     caratterizzano le città storiche, all'interno
     delle regioni e da una regione all'altra. Un
     documento di portata universale integrerà
     necessariamente la diversità di approcci e      3   La gestione del cambiamento
     sistemi di valori delle diverse culture, e
     definirà i concetti e gli strumenti che
     dovranno essere adeguati ai loro contesti
     specifici. La discussione passerà in rassegna   4   Uno sviluppo economico e sociale
     gli aspetti fondamentali della conservazione
     del patrimonio urbano e, in particolare le
     seguenti opzioni:
                                                         Strumenti aggiornati per la
                                                     5   conservazione del patrimonio urbano

                                                                                                  140
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IL PROCESSO

                           Ai sensi del Regolamento concernente le raccomandazioni agli Stati membri
                           e le convenzioni internazionali previste dall’Atto costitutivo dell'UNESCO, il
                           Direttore Generale ha presentato una proposta alla Conferenza generale
                           nella sua 35a sessione in vista di preparare uno strumento normativo
                           internazionale in materia di conservazione dei paesaggi storici urbani.

                           Questo strumento dovrebbe essere istituito per rispondere alle nuove sfide
                           che emergono nel campo della conservazione del patrimonio urbano dopo
                           l'adozione delle ultime Raccomandazione UNESCO sul patrimonio, vale a dire
                           la raccomandazione concernente la salvaguardia delle aree storiche e il loro
                           ruolo nella vita contemporanea, dal 1976. Va notato che il nuovo strumento
                           normativo proposto non sarà unicamente concentrato sulle Città Patrimonio
                           Mondiale ma riguarderà più in generale tutte le città storiche.

                                                                                                            141
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IL PROCESSO

            Gli organi consultivi del Comitato del
                    Patrimonio Mondiale
                                       con                          hanno contribuito al dibattito e al
                                                                    progetto dal titolo:
              diverse organizzazioni professionali
   •       la Banca Mondiale
   •       la Banca Interamericana di Sviluppo(IDB)
   •       l’Organizzazione di Cooperazione e di Sviluppo
           Economico (OCSE),
   •       l’Unione Internazionale degli Architetti (UIA), l
   •       a Federazione Internazionale di Architettura del
           Paesaggio (IFLA),
   •       la Federazione Internazionale per l'Edilizia,
                                                                              UN-HABITAT
   •       la Pianificazione Territoriale e Urbanistica (FIHUAT)
   •       L'Aga Khan Trust per la Cultura (AKTC),
   •       l'Associazione Internazionale dei pianificatori (IAU),
   •       il Getty Conservation Institute (GCI),
   •       l'Organizzazione delle Città Patrimonio Mondiale
           (dell'OCPM)
   •       l'Associazione Internazionale per la valutazione
           d'impatto (IAIA)

                                                                                                   142
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RACCOMANDAZIONI CONCERNENTI IL PAESAGGIO STORICO URBANO
           Premessa
                           •           Considerato che le aree urbane storiche sono tra tutte le tipologie le più numerose e
                                       diverse del nostro patrimonio culturale
                           •           Considerando anche che il patrimonio urbano è un elemento umano e sociale
                           •           Considerato inoltre che l'urbanizzazione sta crescendo a una scala senza precedenti nella
                                       storia dell'umanità
                           •           Constatando però che uno sviluppo rapido ed incontrollato trasforma i territori urbani ed
                                       il loro contesto,
                           •           Considerato, pertanto, che al fine di sostenere la protezione del patrimonio naturale e
                                       culturale, si dovrebbe porre l’accento sulle strategie di integrazione della conservazione
                                       del patrimonio urbano nel processo di sviluppo locale
                           •           Ricordando che esiste un insieme di documenti normativi, tra cui le convenzioni, le
                                       raccomandazioni e le carte sul tema della conservazione delle aree storiche
                           •           Constatando però che a causa della liberalizzazione degli scambi globali e del
                                       decentramento, oltre che il turismo di massa, lo sfruttamento commerciale del
                                       patrimonio e del cambiamento climatico, le condizioni sono cambiate e che le città
                                       subiscono oggi le nuove pressioni dello sviluppo e devono affrontare problemi sconosciuti
                                       dopo l'adozione della raccomandazione finale dell'UNESCO sugli insiemi storici nel 1976
                           •           Notando inoltre che il concetto di cultura e patrimonio, ed il modo di gestirli sono evoluti
                           •           Desiderando di completare ed estendere l'applicazione delle norme e dei principi
                                       enunciati in questi strumenti internazionali
                           •           Avendo recepito le proposte per il paesaggio storico urbano come un approccio alla
                                       conservazione del patrimonio urbano
                           •           Avendo deciso, nella 35a sessione che tale questione debba assumere la forma di una
                                       raccomandazione agli Stati membri,                                                           143
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RACCOMANDAZIONI CONCERNENTI IL PAESAGGIO STORICO URBANO
           Premessa
                                               Adotta questa Raccomandazione:

                           La Conferenza Generale raccomanda che gli Stati membri di applicare le
                           disposizioni di cui sopra, adottando, in quanto legge nazionale o qualsiasi
                           altra forma di misura volta a dare attuazione nei territori soggetti alla loro
                           giurisdizione , alle norme ed ai principi enunciati in questa raccomandazione.

                           La Conferenza Generale raccomanda agli Stati membri di portare questa
                           raccomandazione all'attenzione dei governi nazionali, regionali e locali oltre
                           alle istituzioni, dipartimenti o enti e associazioni interessati alla
                           conservazione delle aree urbane storiche e del loro ambiente geografico
                           allargato.

                           La Conferenza Generale raccomanda agli Stati membri di riferire in merito
                           alle date e in quale forma intenda adottare determinati provvedimenti per
                           dare effetto alla presente raccomandazione.

                                                                                                            144
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RACCOMANDAZIONI CONCERNENTI IL PAESAGGIO STORICO URBANO
           INTRODUZIONE
         L’introduzione del presente documento consta di 7 punti che vertono sostanzialmente sui
         seguenti indicatori:
         1) Presa d’atto sull’entità delle migrazioni e loro rapporto con le aree urbane che
             svolgono il ruolo di motore di crescita e centri di innovazione e creatività
         2) Esame dei rischi relativi all'urbanizzazione rapida e incontrollata
         3) Presa d’atto del concetto che il patrimonio urbano visto nei suoi elementi materiali e
             immateriali, sia una risorsa essenziale per migliorare la vivibilità delle aree urbane, le
             da gestire efficacemente
         4) Il concetto di conservazione come strategia ampliandone l’applicazione dal singolo
             monumento al contesto dei valori urbani
         5) Ampliamento delle strategie di conservazione urbana del patrimonio verso più ampi
             obiettivi di sviluppo sostenibile globale
         6) Presa d’atto degli imperativi che guidano le politiche e la gestione delle varie parti
             interessate nel processo di sviluppo urbano.
         7) Questa raccomandazione è basata su quattro precedenti raccomandazioni
             dell'UNESCO sulla conservazione del patrimonio, riconoscendo l'importanza e la
             validità dei concetti e principi che delineano la storia e la pratica della conservazione.

                                                                                                 145
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RACCOMANDAZIONI CONCERNENTI IL PAESAGGIO STORICO URBANO
             I. DEFINIZIONE
                 8. Il paesaggio storico urbano si occupa del territorio urbano conosciuto come una
                                  stratificazione storica di valori culturali e naturali,

                                                                  rispetto al concetto

                                          di "centro storico" o "associazione"

                                        per comprendere

                                       il contesto storico urbano più ampio oltre che il suo ambiente geografico.

                                                                                                                    146
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RACCOMANDAZIONI CONCERNENTI IL PAESAGGIO STORICO URBANO
             I. DEFINIZIONE
                                           1    • la topografia,
                                           2    • la geomorfologia e le caratteristiche
                                                  naturali del sito,
                                           3    • l’ ambiente costruito, sia storico che
                                                  contemporaneo,
                                           4    • la sua superficie e
                                           5    • le infrastrutture sotterranee,
   9. Questo contesto più ampio            6    • gli spazi verdi e giardini,
   comprende                               7    • i piani di utilizzo del territorio e
                                                  l’organizzazione lo spazio,
                                           8    • il suo rapporto visivo e
                                           9    • tutti gli altri componenti della
                                                  struttura urbana.

                                           10   Esso comprende anche le pratiche ed i
                                                valori culturali e sociali, i processi
                                                economici e le dimensioni del
                                                patrimonio immateriale come veicolo
                                                per la diversità e l'identità.
                                                                                   147
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RACCOMANDAZIONI CONCERNENTI IL PAESAGGIO STORICO URBANO
             I. DEFINIZIONE
                                                per l'identificazione,

                                                                           dei paesaggi storici urbani
      10. Questa definizione costituisce        la conservazione           come parte della loro
      la base per un approccio globale                                     sostenibilità complessiva.
                                                la gestione

                                       mira a          preservare la qualità dell'ambiente umano

      11. L'approccio centrato                         migliorare la produttività degli spazi urbani
      sul paesaggio storico
      urbano
                                                    integra gli obiettivi della conservazione del
                                                    patrimonio urbano con quelli dello
                                                    sviluppo socioeconomico.

                                                    fonda su un rapporto equilibrato e
                                                    sostenibile tra l'ambiente costruito e
                                                    ambiente naturale.
                                                                                                    148
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RACCOMANDAZIONI CONCERNENTI IL PAESAGGIO STORICO URBANO
             I. DEFINIZIONE
                                                     per lo sviluppo umano
             12. L'approccio centrato sul
             Paesaggio storico urbano ritiene la
             creatività culturale come un bene
             essenziale                              per lo sviluppo sociale ed economico

                                                     gli strumenti per la gestione di
                                          fornisce   trasformazione fisica e sociale per
                                                     promuovere l'integrazione armonica
                                                     degli interventi contemporanei.

           13. L'approccio centrato sul               alla tradizione delle comunità locali
           Paesaggio storico urbano, s’ispira

                                                     per promuovere il rispetto dei loro
                                                     valori, pur riconoscendo le legittime
                                                     preoccupazioni       delle  comunità
                                                     nazionali e internazionali.

                                                                                              149
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II. OPPORTUNITA ' E SCOMMESSE PER LA CONSERVAZIONE DEL PAESAGGIO
          STORICO URBANO

                 14. Le attuali Raccomandazioni UNESCO riconoscono l’importante ruolo delle aree
                 storiche nelle società moderne. Esse identificano anche un numero di minacce
                 specifiche alla conservazione delle aree storiche e forniscono principi generali,
                 politiche e linee guida che rispondano a tali sfide.

                 15. L’approccio al paesaggio storico urbano riflette il fatto che la disciplina e la
                 pratica della conservazione del patrimonio urbano si sono significativamente
                 evolute negli ultimi decenni, mettendo politici e manager in grado di affrontare con
                 più efficacia le nuove sfide ed opportunità. L’approccio al paesaggio storico urbano
                 sostiene le comunità nelle loro ricerca di sviluppo e adattamento, pur conservando
                 le caratteristiche ed i valori legati alla loro storia, memoria collettiva ed ambiente.

                 16. Negli ultimi decenni, a causa del netto aumento della popolazione urbana
                 mondiale, la scala e la velocità dello sviluppo ed il cambiamento dell’economia, gli
                 insediamenti urbani e le loro aree storiche sono divenuti centri e motori di
                 crescita economica in molte regioni del mondo, ed hanno acquisito un nuovo ruolo
                 nella vita culturale e sociale. Come risultato, essi sono sottoposte d una vasta
                 gamma di nuove pressioni.
                                                                                                       150
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II. OPPORTUNITA ' E SCOMMESSE PER LA CONSERVAZIONE DEL PAESAGGIO
          STORICO URBANO

                 Urbanizzazione e Globalizzazione

                 17. la crescita urbana sta trasformando l’essenza di molte aree urbane storiche. I
                 processi globali hanno un profondo impatto sui valori attribuiti dalle comunità alle
                 aree urbane e ai loro ambienti (setting), e sulle percezioni e realtà di abitanti ed
                 utilizzatori. Da un lato, l’urbanizzazione fornisce opportunità economiche, sociali
                 e culturali che possono migliorare la qualità della vita ed il carattere tradizionale
                 delle aree urbane; dall’altro lato, i cambiamenti incontrollati della densità e
                 crescita urbana possono minare il senso del luogo, l’integrità della fabbrica
                 urbana e l’identità delle comunità. Alcune aree storiche urbane stanno perdendo
                 la loro funzionalità, ruolo tradizionale e popolazioni. L’approccio al paesaggio
                 storico urbano può assistere nel gestire e mitigare tali impatti.

                                                                                                         151
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II. OPPORTUNITA ' E SCOMMESSE PER LA CONSERVAZIONE DEL PAESAGGIO
          STORICO URBANO

                Sviluppo

                18. Molti processi economici offrono modi e strumenti per alleviare la povertà e
                promuovere lo sviluppo sociale e umano. La più grande disponibilità di
                innovazioni, come la tecnologia informatica e la pianificazione sostenibile, le
                pratiche di progettazione e costruzione, possono valorizzare le aree urbane,
                migliorando così la qualità della vita. Adeguatamente gestite attraverso l’approccio
                al paesaggio storico urbano, nuove funzioni come servizi e turismo, sono iniziative
                economiche importanti che possono contribuire al benessere delle comunità e alla
                conservazione delle aree storiche urbane e al loro patrimonio culturale assicurando
                la diversità economica e sociale e le funzioni residenziali. Non cogliere queste
                opportunità porta a città impraticabili e insostenibili, così come attuarle in modo
                inadeguato e inappropriato risulterebbe nella distruzione dei beni del patrimonio
                con irreparabile perdita per le generazioni future.

                                                                                                   152
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II. OPPORTUNITA ' E SCOMMESSE PER LA CONSERVAZIONE DEL PAESAGGIO
          STORICO URBANO
                           L’Ambiente

                           19. Gli insediamenti umani si sono costantemente adattati ai cambiamenti
                           climatici ed ambientali compresi quelli derivanti dai disastri. Comunque,
                           l’intensità e la velocità degli attuali cambiamenti sfidano i nostri ambienti
                           urbani complessi. Preoccupazioni per l’ambiente, in particolare per il
                           consumo di acqua ed energia, richiedono approcci e nuovi modelli di vita
                           urbana, basati su politiche e pratiche sensibili all’ecologia che mirino al
                           rafforzamento della sostenibilità e della qualità della vita urbana. Molte di
                           queste iniziative, comunque, dovrebbero integrare il patrimonio naturale e
                           culturale come risorse per lo sviluppo sostenibile.

                           20. Cambiamenti alle aree storiche urbane possono derivare anche da
                           improvvisi disastri e conflitti armati. Questi possono essere brevi ma avere
                           effetti duraturi. L’approccio al paesaggio storico urbano può contribuire a
                           gestire e mitigare tali impatti.

                                                                                                           153
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III. POLITICHE

               21. Le politiche di conservazione
               urbana contemporanea, hanno                  le sfide attuali e future richiedono la
               aperto    la    strada   per    la           definizione e l'attuazione di una nuova
               salvaguardia dei territori storici           generazione di politiche pubbliche per
               urbani.

                       raccomandazioni e carte      identificare e proteggere la stratificazione
                       internazionali               storica dei valori naturali e culturali in ambienti
                                                    urbani.

                                                                                                 154
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III. POLITICHE

                           22. Le politiche di conservazione del patrimonio urbano dovrebbero essere
                           integrate in un più ampio contesto urbano e le forme e le pratiche storiche
                           dovrebbero guidare lo sviluppo sostenibile di oggi.

                           Queste politiche dovrebbero prevedere meccanismi per conciliare la
                           conservazione e la gestione sostenibile degli obiettivi a lungo termine e a
                           breve termine.

                              Un approccio coerente, in cui la pratica della conservazione è parte
                              integrante della pianificazione urbana e di una stessa sistemazione urbana
                              specifica ed efficace che dovrebbe anche esplorare soluzioni tecniche e
                              metodi di pianificazione innovativi applicabili agli ambienti storici.

                                                                                                           155
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22a. Gli Stati membri dovrebbero integrare le strategie
                III. POLITICHE         di conservazione del patrimonio urbano nelle loro
                                       politiche e programmi di sviluppo nazionali, applicando
                                       l'approccio basato sul paesaggio storico urbano. In
                                       questo quadro, le autorità locali dovrebbero elaborare
                                       piani di rinnovamento urbano che si ispirino alle forme
                                       storiche e pratiche.

                                       22b. I fornitori di servizio pubblico e il settore privato
                                       dovrebbero essere consapevoli delle loro responsabilità
                                       e cooperando nel quadro di partenariati pubblico-privati
                                       per attuare concretamente l'approccio basato sul
                                       paesaggio storico urbano.
          Responsabilità
                                       22c. Le organizzazioni internazionali interessate allo
         dei diversi attori
                                       sviluppo sostenibile dovranno integrare l'approccio
                                       centrato sul paesaggio storico urbano .

                                       22d. Le ONG nazionali ed internazionali dovrebbero
                                       partecipare allo sviluppo e alla diffusione di strumenti e
                                       buone pratiche.

                                       23. Tutti i livelli di governo, locale, nazionale, regionale,
                                       federale, devono essere consapevoli delle loro
                                       responsabilità e contribuire alla definizione,
                                       progettazione, attuazione e valutazione delle politiche
                                       per la conservazione del patrimonio urbano, coordinati
                                       sul piano istituzionale e settoriale.                           156
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IV. STUMENTI
                                                 24a           strumenti d’impegno civico dovrebbero
                                                 implicare un’intersezione di interessati (stakeholders)
                                                 e dar loro il potere d’identificare valori chiave nelle
                                                 loro aree urbane, sviluppare visioni che riflettano la
                                                 loro diversità, stabilire obiettivi, ed accordarsi su
                                                 azioni di salvaguardia del loro patrimonio e
                                                 promuovere lo sviluppo sostenibile. Tali strumenti,
                                                 che costituiscono parte integrante delle dinamiche di
      24. Il successo dell’approccio centrato
                                                 governo (governance) urbano, dovrebbero facilitare il
      sul paesaggio storico urbano richiede      dialogo interculturale apprendendo dalle comunità
      un forte bagaglio di strumenti             rispetto alle loro storie, tradizioni, valori, necessità ed
      innovativi e interdisciplinari, adattati   aspirazioni e facilitando la mediazione e la
                                                 negoziazione tra interessi e gruppi in conflitto.
      ai contesti locali. Questi strumenti
      possono essere classificati in diverse
      categorie                                  24b           La conoscenza e gli strumenti di
                                                 pianificazione dovrebbero aiutare a proteggere
                                                 l’integrità ed autenticità degli attributi del patrimonio
                                                 urbano. Essi dovrebbero anche consentire il
                                                 riconoscimento del significato e della diversità
                                                 culturale, e provvedere al monitoraggio e alla gestione
                                                 del cambiamento per migliorare la qualità della vita e
                                                 dello spazio urbano. Questi strumenti includerebbero
                                                 la documentazione e le mappe delle caratteristiche
                                                 culturali e naturali. Il patrimonio, le definizioni
                                                 dell’impatto sociale ed ambientale dovrebbero essere
                                                 usati per sostenere e facilitare i processi decisionali
                                                 nel quadro dello sviluppo sostenibile.               157
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IV. STUMENTI
                                                 24c           I sistemi regolatori dovrebbero riflettere
                                                 le condizioni locali e potrebbero includere misure
                                                 legislative e regolamentari mirate alla conservazione e
                                                 alla gestione degli attributi tangibili ed intangibili del
                                                 patrimonio urbano, inclusi i suoi valori sociali,
                                                 ambientali e culturali. I sistemi tradizionali e
                                                 consuetudinari dovrebbero essere riconosciuti e
                                                 rafforzati come necessari.
      24. Il successo dell’approccio centrato
      sul paesaggio storico urbano richiede
      un forte bagaglio di strumenti
      innovativi e interdisciplinari, adattati
      ai contesti locali. Questi strumenti
      possono essere classificati in diverse
      categorie                                  24d          Gli strumenti finanziari dovrebbero avere
                                                 lo scopo di costruire capacità e supportare uno
                                                 sviluppo innovativo che porti entrate, radicato nella
                                                 tradizione. In aggiunta ai fondi governativi e globali
                                                 dalle agenzie internazionali, gli strumenti finanziari
                                                 dovrebbero essere effettivamente utilizzati per
                                                 incoraggiare investimenti privati a livello locale. Il
                                                 micro credito ed altri finanziamenti flessibili di
                                                 supporto alle imprese locali, così come una varietà di
                                                 modelli di partership, sono anche fondamentali per
                                                 rendere l’approccio al paesaggio storico urbano
                                                 finanziariamente sostenibile.
                                                                                                      158
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V. COSTRUZIONE DELLE CAPACITA’, RICERCA, INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE
                          25. La costruzione di capacità (capacity-building) dovrebbe coinvolgere i principali
                          interessati (stakeholders): comunità, decisionisti, professionisti e manager per
                          incoraggiare la comprensione dell’approccio al paesaggio storico urbano ed il suo
                          adempimento. Un’efficace costruzione di capacità dipende da un’attiva collaborazione
                          tra questi principali interessati allo scopo di adattare l’adempimento di questa
                          raccomandazione ai contesti regionali per definire e raffinare le strategie e gli obiettivi
                          locali, le cornici d’azione e gli schemi di mobilitazione delle risorse.

                          26. La ricerca dovrebbe puntare alla complessa stratificazione degli insediamenti urbani,
                          per identificare valori, capirne il significato per le comunità e presentarli ai visitatori in
                          maniera comprensiva. Istituzioni accademiche ed università ed latri centri di ricerca
                          dovrebbero essere incoraggiati a sviluppare una ricerca scientifica su aspetti
                          dell’approccio al paesaggio storico urbano e collaborare a livello locale, nazionale,
                          regionale e internazionale. È essenziale documentare lo stato delle aree urbane e la loro
                          evoluzione, per facilitare la valutazione di proposte per il cambiamento e migliorare
                          abilità e procedure di protezione e manageriali.

                          27. Incoraggiare l’uso di tecnologia informatica e della comunicazione per documentare,
                          capire e presentare la complessa stratificazione delle aree urbane e dei loro componenti
                          costitutivi. La raccolta ed analisi di queste informazioni è una parte essenziale della
                          conoscenza delle aree urbane. Per comunicare con tutti i settori della società, è
                          particolarmente importante allungarsi ai giovani e a tutti i gruppi sotto rappresentati per
                          incoraggiarne la partecipazione.
                                                                                                                           159
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VI. COOPERAZIONE INTERNAZIONALE

                           28. Gli Stati Membri e le organizzazioni internazionali governative e non
                           governative dovrebbero facilitare la comprensione ed il coinvolgimento pubblici
                           nell’adempimento dell’approccio al paesaggio storico urbano divulgando best
                           practices e lezioni imparate da diverse parti del mondo per rafforzare la rete di
                           condivisione di conoscenza e costruzione di capacità (capacity-building).

                           29. Gli Stati Membri dovrebbero promuovere la cooperazione multinazionale tra le
                           autorità locali.

                           30. Le agenzie internazionali di sviluppo e cooperazione degli Stati Membri, le
                           organizzazioni non governative e le fondazioni, dovrebbero essere incoraggiate a
                           sviluppare metodologie che tengano in considerazione l’approccio al paesaggio
                           storico urbano e ad armonizzarle con i loro programmi e progetti di assistenza
                           relativi alle aree urbane.

                                                                                                               160
Prof. Ing. Arch. Maurizio Di Stefano
Piano d'azione che accompagna
        la raccomandazione sul paesaggio storico urbano

                                             • adeguare questo nuovo strumento al
                                             loro contesto specifico;

       Con     l'adozione   della    nuova   • diffonderlo il più possibile sul loro
       raccomandazione UNESCO relativa       territorio;
       alla tutela del Paesaggio storico
       urbano nella 36a sessione della       • facilitare la sua attuazione attraverso
       Conferenza generale nell'autunno      la formulazione e l'adozione di politiche
       2011, gli Stati membri si impegnano   di sostegno;
       ad adottare misure appropriate per:
                                             • monitorare l'impatto sulla
                                             conservazione e gestione delle città
                                             storiche e degli insediamenti urbani.

                                                                                   161
Prof. Ing. Arch. Maurizio Di Stefano
Piano d'azione che accompagna     1) effettuare studi approfonditi e la mappatura delle
      la raccomandazione sul paesaggio   risorse naturali, umane e culturali della città
      storico urbano
                                         2) ottenere un consenso attraverso la pratica di
                                         pianificazione partecipata attraverso la consultazione con
                                         le parti interessate sui valori da tutelare

                                         3) valutare la vulnerabilità di questi attributi a pressioni
     Se l'accento è posto sulla          sociali ed economiche oltre che all'impatto dei
     necessità di prendere in            cambiamenti climatici;
     considerazione la singolarità del
     contesto di ogni città ed habitat   4) sviluppare una strategia per lo sviluppo urbano o per la
                                         conservazione del patrimonio urbano per integrare i beni e
     urbano, che porterà ad una          la loro vulnerabilità nello sforzo più ampio di
     gestione     differenziata,    si   pianificazione, indicando
     possono distinguere sei fasi        (a) le perimetrazioni da osservare rigorosamente
                                         (b) le aree sensibili che richiedono particolare attenzione
     essenziali che gli Stati membri          durante     la    pianificazione,   progettazione    e
     devono               considerare         implementazione
     allorquando applicheranno l’        (c) le aree di progetto e sviluppo (segnatamente alle
     approccio     focalizzato     sul        costruzioni di grande altezza);
     paesaggio storico urbano, e         5) privilegiare le azioni per la conservazione e lo sviluppo;
     cioè:
                                         6) stabilire dei partenariati e dei quadri di gestione
                                         appropriati per ciascuno dei progetti di conservazione o di
                                         sviluppo locale previsti dalla strategia di cui sopra, nonché i
                                         meccanismi per il coordinamento delle attività dei diversi
                                         soggetti pubblici e privati.
                                                                                                           162
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Piano d'azione che accompagna
      la raccomandazione sul paesaggio    (1) creazione di un sito WEB
      storico urbano
                                          2) creazione di un gruppo di lavoro composto da
                                          partner istituzionali competenti in materia di
                                          sviluppo

                                          3) lo sviluppo di pacchetti di servizi di assistenza
                                          tecnica
      L'UNESCO intende sviluppare un
      programma di sostegno per il        4) promuovere la ricerca scientifica sugli aspetti
      paesaggio storico urbano che        scientifici della strategia incentrata sul paesaggio
                                          storico urbano
      farà appello alle competenze
      internazionali e intersettoriali,   5) organizzazione di conferenze e seminari
      includendo le seguenti sette
      componenti:                         6) sostegno alla progettazione di materiali didattici e
                                          dei programmi di formazione

                                          (7) revisione ogni sei anni, dell'attuazione della
                                          raccomandazione da parte degli Stati membri e del
                                          suo impatto sulla conservazione e la gestione dei
                                          centri urbani e delle città storiche, allo scopo di
                                          formulare linee guida basate sulle migliori pratiche
                                          oltre che su consigli specifici per le parti interessate,
                                          e di riferire alla Conferenza generale dell'UNESCO.
                                                                                             163
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BIBLIOGRAFIA

                                       Formato: Formato Kindle
                                       Dimensioni file: 5380 KB
                                       Lunghezza stampa: 262
                                       Editore: Wiley; 2 edizione (12 gennaio 2012)
                                       Venduto da: Amazon Media EU S.à r.l.
                                       Lingua: Inglese
                                       ASIN: B006YRHTQ6

                                       (Cfr. Bibliografie collegate)

                                                                          164
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Inquadramento Nazionale della Conservazione

                                                                                     165
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Ufficio Patrimonio Mondiale UNESCO

                                   L’Ufficio Patrimonio Mondiale UNESCO svolge, all’interno del Ministero
                                   per i Beni e le Attività Culturali (MiBAC), la funzione di coordinamento
                                   delle attività connesse all’attuazione della Convenzione sulla
                                   protezione del Patrimonio Mondiale Culturale e Naturale.
                                   Istituito nel 2004, l'Ufficio svolge anche compiti di supporto tecnico-
                                   scientifico al Gruppo di lavoro interministeriale permanente per il
                                   Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, attivo dal 1995 e formalmente
                                   istituito nel 1997 presso il MiBAC.
                                   E' parte della Commissione di Coordinamento per l'implementazione
                                   delle politiche di salvaguardia e promozione del patrimonio culturale
                                   immateriale e delle diversità culturali, istituita con D.D. del 10 aprile
                                   2008 e coordinata dal Direttore dell'Istituto Centrale per il Catalogo e la
                                   Documentazione del MiBAC.

                                                                                                                 166
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Ufficio Patrimonio Mondiale UNESCO

         ATTIVITA’
         Per la Convenzione per la Protezione del Patrimonio Mondiale Culturale e Naturale, l’Ufficio svolge
         le seguenti attività:

         •       gestisce le richieste di nuove candidature italiane per la iscrizione dei siti nella Lista del
                 Patrimonio Mondiale dell'UNESCO, coordinando e fornendo consulenze tecnico scientifiche per la
                 redazione dei dossier di candidatura di nuovi siti e dei relativi Piani di gestione, e curandone le
                 successive fasi dell’istruttoria;

         •       cura per il tramite della Rappresentanza d'Italia presso l'UNESCO, i rapporti con il Centro per il
                 Patrimonio Mondiale preposto alla attuazione della Convenzione del Patrimonio Mondiale;

         •       cura i rapporti con le analoghe strutture presso i Ministeri della Cultura dei paesi europei ed
                 extraeuropei al fine di definire strategie comuni nell'attuazione della Convenzione e di
                 promuovere candidature transnazionali;

         •       fornisce il supporto tecnico ai gestori dei siti iscritti per la redazione e attuazione dei Piani di
                 gestione, fornisce il proprio contributo tecnico all’attività della Commissione consultiva per i Piani
                 di gestione;

                                                                                                                  167
Prof. Ing. Arch. Maurizio Di Stefano
Ufficio Patrimonio Mondiale UNESCO

               •       coordina l’attività di monitoraggio periodico dei siti iscritti curando la redazione dei Rapporti
                       periodici sullo stato di attuazione della Convenzione in Italia;

               •       coordina le attività di verifica e predispone gli atti necessari in relazione a possibili rischi in atto
                       o potenziali segnalati dal Centro del Patrimonio Mondiale sui siti iscritti;

               •       promuove e cura attività scientifiche ed iniziative di ricerca e di formazione;

               •       collabora alle attività di cooperazione italiana in Paesi terzi per la tutela e la conservazione dei
                       beni, per gli adempimenti connessi con la Convenzione;

               •       svolge compiti di supporto tecnico scientifico al Gruppo di Lavoro Interministeriale
                       Permanente per il Patrimonio Mondiale;

               •       promuove il Patrimonio culturale italiano UNESCO e coordina la realizzazione di manifestazioni
                       (Convegni, Seminari, Conferenze, Mostre, presentazione di studi e/o prodotti editoriali...);

               •       partecipa in modo strutturale e sistematico: a) ai Tavoli interministeriali per la promozione del
                       "Sistema Italia" in Italia e all'estero, in quanto il Patrimonio Mondiale culturale italiano
                       UNESCO ne è parte integrante; b) ai progetti ed eventi culturali decisi in tali contesti

                                                                                                                          168
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Ufficio Patrimonio Mondiale UNESCO

         Per le altre Convenzioni UNESCO, l'Ufficio svolge le seguenti attività:

         •       è parte della Commissione di Coordinamento per l'implementazione delle politiche di salvaguardia
                 e promozione del patrimonio culturale immateriale e delle diversità culturali, istituita con D.D. del
                 10 aprile 2008 e coordinata dal Direttore dell'Istituto Centrale per il Catalogo e la
                 Documentazione;

         •       cura l'attuazione della Convenzione per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale
                 (Convenzione per l'Immateriale), adottata dalla Conferenza Generale dell'UNESCO il 17 ottobre
                 2003 e ratificata dall'Italia con legge del 27 settembre 2007, per le relazioni e i collegamenti con la
                 attuazione della Convenzione per il Patrimonio Mondiale;

         •       cura l'attuazione della Convenzione per la Protezione e la Promozione delle Espressioni della
                 Diversità Culturale (Convenzione per le Diversità Culturali), adottata a Parigi il 20 ottobre 2005 e
                 ratificata dall'Italia il 30 gennaio 2007, per le relazioni e i collegamenti con la attuazione della
                 Convenzione per il Patrimonio Mondiale.

                                                                                                                 169
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Ufficio Patrimonio Mondiale UNESCO

                 STRUTTURA

                 L’Ufficio Patrimonio Mondiale dell'UNESCO è collocato nel Ministero per i Beni e le Attività
                 Culturali, Segretariato Generale - Servizio I Coordinamento e studi ed è organizzato come di
                 seguito riportato:
                                                              Patrimonio architettonico e paesaggistico
                                             S
                                             T                Patrimonio archeologico
        COORDINAMENTO
                                             A
        SCIENTIFICIO
                                             F
                                             F                Patrimonio immateriale

                                                              Collaborazione amministrativa

                                                                                                                170
Prof. Ing. Arch. Maurizio Di Stefano
La Commissione Nazionale Italiana per l'UNESCO, istituita nel 1950, ha
                                 lo scopo di favorire la promozione, il collegamento, l'informazione, la
                                 consultazione e l’ esecuzione dei programmi UNESCO in Italia.
                                 L'esistenza della Commissione discende da un preciso obbligo di
                                 carattere internazionale (Convenzione di Londra del 16 novembre
                                 1945);peraltro, analoghe entità sono operative in quasi tutti i 195 Paesi
                                 membri dell'UNESCO.

                                                                                                             171
Prof. Ing. Arch. Maurizio Di Stefano
La Commissione opera attraverso:
                       L'Assembea che fissa le strategie generali della Commissione, identificate in relazione ai
                       programmi e alle finalità dell'UNESCO nel quadro degli interessi generali della politica
                       nazionale nei campi dell'educazione, della scienza, della cultura e della comunicazione in
                       stretto raccordo con la Rappresentanza Diplomatica Permanente d'Italia presso l'UNESCO;
                       Il Consiglio Direttivo che è l'organo di governo della Commissione, e attua gli orientamenti
                       strategici fissati dall'Assemblea.

                       In particolare, la CNI per l’UNESCO:

                       Dà pareri e formula raccomandazioni al Governo Italiano ed alle Pubbliche Amministrazioni
                       in relazione all'elaborazione e alla valutazione dei programmi UNESCO;

                       Collabora con gli Organi competenti per l'esecuzione delle decisioni prese in seno alla
                       Conferenza Generale dell'UNESCO che ha luogo a Parigi ogni due anni per approvare il
                       programma generale dell'Organizzazione ed il suo bilancio;

                       Produce documenti concernenti le materie che rientrano nel suo ambito di competenze e
                       contribuisce, anche attraverso una serie di pubblicazioni periodiche, a diffondere
                       informazioni su principi, obiettivi ed attività dell'UNESCO.

                                                                                                                172
Prof. Ing. Arch. Maurizio Di Stefano
Rende accessibile al pubblico, mediante un servizio di biblioteca - che comprende più di
                             11.000 testi costituiti prevalentemente di pubblicazioni e documenti dell'UNESCO - la più
                             ampia conoscenza delle problematiche trattate dall’UNESCO.

                             Diffonde, in particolar modo tra i giovani, gli ideali dell'UNESCO, sia sostenendo le attività del
                             Sistema delle Scuole Associate, dei Club e dei Centri UNESCO, sia offrendo opportunità di
                             accesso a stages e a borse di studio UNESCO.

                             Organizza e promuove incontri, convegni, corsi e altre attività di formazione e di studio nelle
                             materie di competenza dell'UNESCO.

                             Si adopera per associare attivamente al lavoro dell'UNESCO persone ed Enti che svolgono
                             attività nei campi educativi, culturali e scientifici, agevolando, anche presso le istituzioni
                             competenti, la raccolta di dati e di informazioni richieste dall'UNESCO stesso.

                            Favorisce l'accesso delle istituzioni più qualificate alle attività promozionali che l'UNESCO
                            svolge attraverso la concessione del Patrocinio; a tal fine conduce indagini preliminari per la
                            concessione del Patrocinio sia dell'UNESCO sia della Commissione stessa.

                                                                                                                        173
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Esamina e trasmette eventuali progetti che necessitano sostegno finanziario
                               secondo le modalità previste dei 'Programmi di Partecipazione'. Formula proposte
                               sulla scelta dei membri delle delegazioni italiane alla Conferenza Generale
                               dell'UNESCO e ad altre riunioni o manifestazioni promosse dall'UNESCO o ad essa
                               collegate.

                               Esprime pareri e suggerimenti e su richiesta del Ministro degli Affari Esteri, sugli
                               aspetti educativi, scientifici e culturali dei progetti da realizzare nell'ambito della
                               politica di cooperazione allo sviluppo.
                               La Commissione assolve il compito di tutelare il nome, l'acronimo, l'emblema e i
                               nomi di dominio internet dell'UNESCO, o dei suoi programmi specifici, ed il suo uso,
                               essendo organo di collegamento tra l'UNESCO ed il proprio Governo per tutte le
                               questioni che interessano l’Organizzazione

                                                                  FINANZIAMENTI
                               Alle spese inerenti il funzionamento amministrativo e la sede della Commissione
                               Nazionale, nonché le attività della stessa connesse all’espletamento delle sue
                               funzioni si fa fronte con lo stanziamento iscritto al Cap. 2471 p.g. 10 dello stato di
                               previsione della spesa del Ministero degli Affari Esteri.

                                                                                                                         174
Prof. Ing. Arch. Maurizio Di Stefano
PROCEDURA CONCORDATA PER L’INVIO DI CANDIDATURE NELLE LISTE E NEI NETWORK
                                                             DELL’UNESCO
                              Il Consiglio Direttivo della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO:
                    Visto il Decreto n. 4195 del 24 maggio 2007 che disciplina la composizione, i compiti e le
                    funzioni della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO;
                    Viste la Legge 6 aprile 1977, n. 184 “Ratifica della Convenzione sulla protezione del
                    patrimonio mondiale, culturale, naturale dell’umanità”; la Legge 27 settembre 2007, n. 167
                    “Ratifica ed esecuzione della Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale
                    immateriale”; la Legge 19 febbraio 2008, n. 19 “Ratifica ed esecuzione della Convenzione
                    sulla protezione e promozione della diversità delle espressioni culturali”; Legge 23 ottobre
                    2009, n. 157, “Ratifica ed esecuzione della Convenzione sulla protezione del patrimonio
                    culturale subacqueo”;
                    Vista l’importanza di valorizzare maggiormente ai livelli nazionale e internazionale il
                    patrimonio culturale e ambientale nazionale;

                    Costatata l’esigenza di definire una procedura uniforme ed univoca per la candidatura di siti,
                    elementi, tradizioni, riserve ed altro nelle Liste, nei Registri e nei Network istituiti da
                    Convenzioni e Programmi UNESCO;

                    Costatata la necessità di qualificare in termini di efficienza e di efficacia le procedure di
                    presentazione delle candidature nel rispetto delle prerogative e competenze dei diversi
                    Dicasteri implicati;                                                                       175
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Verificata la necessità di individuare una modalità organica per la valutazione e la
                           valorizzazione di beni ed elementi italiani in ambito UNESCO, anche al fine di integrare le
                           azioni volte a promuovere e preservare la diversità culturale con quelle per la diversità
                           biologica così come richiesto dall’UNESCO, dalla Convenzione ONU sulla Diversità
                           Biologica e dalla FAO;
                           Costatata la disponibilità della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO a proseguire
                           nelle funzioni di informazione, coordinamento e verifica delle attività nazionali in ambito
                           UNESCO così come previsto, da ultimo, dal Decreto Interministeriale n. 4195 del 24
                           maggio 2007;
                           Acquisito il consenso delle Amministrazioni interessate,
                                                      ADOTTA LA SEGUENTE DETERMINAZIONE:
                                                                       Articolo 1
                                              (Procedura per la presentazione di candidature nazionali)
                           1. Le proposte per candidare
                           a) Siti nella Lista del Patrimonio Mondiale culturale e naturale dell’UNESCO,
                           b) elementi nella Lista del Patrimonio Immateriale dell’Umanità,
                           c) riserve di biosfera nel Network delle Riserve di Biosfera MAB,
                           d) parchi nazionali o regionali o naturali nella lista dei geo-parchi UNESCO,
                           e) altri elementi o beni nelle altre Liste definite o da definire attraverso Programmi o
                           Convenzioni UNESCO
                           sono promosse e trasmesse alla Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO da
                           chiunque ne abbia interesse (istituzioni, enti, amministrazioni pubbliche, associazioni e
                           altri soggetti).
                                                                                                                     176
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2. La Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, valutato l’ambito della proposta di cui al
                      comma 1, assegna la stessa al Ministero o ai Ministeri ritenuti competenti per materia che
                      avviano l’attività istruttoria.
                      3. L’ Amministrazione assegnataria della candidatura procede a contattare il proponente anche
                      al fine di acquisire gli indispensabili elementi informativi e tecnici necessari per la presentazione
                      della stessa.
                      4. Entro il termine di 180 giorni dalla ricezione della proposta, l’Amministrazione competente
                      completa l’istruttoria relativa alla candidatura presentata, richiedendo, eventualmente, alla
                      Commissione Nazionale italiana per l’UNESCO ulteriore tempo per completare l’acquisizione
                      della documentazione necessaria.
                      5. Conclusa l’attività istruttoria, l’Amministrazione che l’ha condotta - in piena autonomia e
                      discrezionalità decisionale - presenta alla Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO gli esiti
                      del lavoro svolto, proponendo la presentazione immediata della candidatura all’UNESCO ovvero
                      la sospensione della decisione per una successiva considerazione ovvero il rinvio della stessa,
                      motivando in ogni caso la decisione assunta. L’Amministrazione competente in piena autonomia
                      e discrezionalità decisionale può riproporre in ogni momento alla Commissione le candidature
                      temporaneamente sospese per i successivi seguiti.
                      6. La Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, tenuto conto dell’attività istruttoria svolta,
                      della proposta formulata dall’Amministrazione competente, esprime in modo non vincolante il
                      proprio parere, acquisisce - in sede di Consiglio Direttivo - il parere non ostativo da parte delle
                      altre Amministrazioni centrali e lo trasmette al Ministero degli Affari Esteri.

                                                                                                                    177
Prof. Ing. Arch. Maurizio Di Stefano
7. Il Ministero degli Affari Esteri adotta le proprie determinazioni e trasmette
                                       alla Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’UNESCO le relative decisioni
                                       assunte.
                                       8. La Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’UNESCO trasmette a sua
                                       volta i dossier di candidatura al Segretariato UNESCO competente.
                                       9. Le candidature trasmesse alla Rappresentanza Permanente d’Italia presso
                                       l’UNESCO ovvero direttamente ai Segretariati delle Convenzioni e dei
                                       Programmi UNESCO senza l’osservanza della procedura di cui ai punti 4, 5, 6, 7
                                       sono da considerarsi nulle e devono essere ritirate.
                                                                            Articolo 2
                                                                    (Tentative List Nazionale)
                                       1. Le Amministrazioni interessate e la Commissione Nazionale Italiana per
                                            l’UNESCO possono definire, di comune intesa le modalità e le eventuali
                                            procedure per l’iscrizione delle proposte di candidatura nella pertinente
                                            Tentative List Nazionale. Si prevede l’eventuale introduzione di un limite
                                            massimo annuale di candidature da presentare nelle diverse liste e
                                            programmi dell’UNESCO

                                       Approvato all’unanimità nella seduta del Consiglio Direttivo della Commissione
                                       Nazionale Italiana per l’UNESCO il 06.05.2011.

                                                                                                                          178
Prof. Ing. Arch. Maurizio Di Stefano
IL PATRIMONIO CULTURALE IMMATERIALE
                             La Convenzione
                             La Convenzione per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale è stata
                             approvata il 17 ottobre 2003 dalla Conferenza Generale dell’UNESCO ed è stata ratificata
                             dall’Italia il 29 settembre 2007. Tra i suoi principali obiettivi, la Convenzione intende
                             salvaguardare gli elementi e le espressioni del patrimonio culturale immateriale,
                             promuovere (a livello locale, nazionale e internazionale) la consapevolezza del loro
                             valore in quanto componenti vitali delle culture tradizionali, assicurare che tale valore
                             sia reciprocamente apprezzato dalle diverse comunità, gruppi e individui interessati e
                             incoraggiare le relative attività di cooperazione e sostegno su scala internazionale.

                             Definizione e ambiti del Patrimonio Immateriale
                             Ai fini della Convenzione, il patrimonio immateriale è descritto come “le prassi, le
                             rappresentazioni, le espressioni, le conoscenze, il know-how – come pure gli strumenti,
                             gli oggetti, i manufatti e gli spazi culturali associati agli stessi – che le comunità, i gruppi e
                             in alcuni casi gli individui riconoscono in quanto parte del loro patrimonio culturale” (art.
                             2). Inoltre, questo patrimonio immateriale deve essere trasmesso di generazione in
                             generazione, venire costantemente ricreato dalle comunità e dai gruppi in risposta al
                             loro ambiente, alla loro interazione con la natura e alla loro storia, e dare loro un senso
                             d’identità e di continuità.

                                                                                                                             179
Prof. Ing. Arch. Maurizio Di Stefano
Gli ambiti del patrimonio immateriale sono i seguenti:
                           a) Tradizioni ed espressioni orali (compreso il linguaggio in quanto veicolo del patrimonio
                           culturale immateriale);
                           b) Arti dello spettacolo;
                           c) Consuetudini sociali, eventi rituali e festivi;
                           d) Cognizioni e prassi relative alla natura e all’universo;
                           e) Saperi e pratiche legati all’artigianato tradizionale.

                            La Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale

                           L’UNESCO ha dato origine alla Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale
                           dell’Umanità, formata da quelle pratiche ed espressioni culturali che testimoniano nel
                           miglior modo la diversità del patrimonio culturale immateriale nel mondo e che
                           favoriscono la presa di coscienza della sua importanza. I criteri per l’iscrizione alla Lista
                           Rappresentativa sono cinque e devono essere tutti soddisfatti perché uno Stato membro
                           possa proporre la candidatura di un elemento culturale:

                           1. L’elemento candidato si costituisce come patrimonio culturale immateriale, come
                           indicato nell’art. 2 della Convenzione;
                           2. L’iscrizione dell’elemento contribuirà a garantire visibilità e consapevolezza del
                           significato di patrimonio culturale immateriale e a favorire il confronto, riflettendo perciò la
                           diversità culturale e la creatività dell’umanità;
                                                                                                                        180
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3. Le misure di salvaguardia sono elaborate in modo da poter tutelare e promuovere
                    l’elemento;

                    4. L’elemento è stato candidato sulla base del più ampio riscontro di partecipazione da
                    parte di comunità, gruppi o, eventualmente, persone singole coinvolte con il loro libero,
                    preventivo e informato consenso;

                    5. L’elemento è inserito in un archivio sul patrimonio culturale immateriale presente nel
                    territorio\i degli Stati membri, come indicato negli art. 11 e 12 della Convenzione.
                    Al 2010 sono 213 gli elementi mondiali iscritti alla Lista (90 nel 2008, 76 nel 2009 e 47 nel
                    2010).

                    Tra questi, quelli italiani sono Il Canto a tenore sardo (2008), l’Opera dei Pupi siciliani
                    (2008) e La Dieta Mediterranea (candidatura proposta congiuntamente da Italia, Spagna,
                    Grecia e Marocco nel 2010).

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