GRATTACIELI E VEGETAZIONE - Una simbiosi inedita

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GRATTACIELI E VEGETAZIONE - Una simbiosi inedita
ARCHITECTURE
                     AGATHÓN – International Journal of Architecture, Art and Design | n. 11 | 2022 | pp. 94-103
                     ISSN print: 2464-9309 – ISSN online: 2532-683X | doi.org/10.19229/2464-9309/1182022

ESSAYS & VIEWPOINT

                     GRATTACIELI E VEGETAZIONE
                     Una simbiosi inedita

                     SKYSCRAPERS AND GREENERY
                     An unprecedented symbiosis

                     Simona Talenti, Annarita Teodosio

                     ABSTRACT
                     Un adeguato uso delle risorse naturali, affiancato alla scelta di materiali innovativi e alla
                     riduzione del consumo di fonti non rinnovabili, sempre più spesso contribuisce a ren-
                     dere i grattacieli sostenibili. Anche in Italia si è diffusa la consuetudine di inserire ele-
                     menti vegetali negli involucri, ai piedi, ai fianchi o all’interno di edifici alti. L’uso della ve-
                     getazione non riguarda solo le nuove realizzazioni, ma pure le riqualificazioni di torri
                     esistenti, offrendo talvolta una possibilità di riscatto persino a manufatti che non pre-
                     sentano originari caratteri di grande pregio. Il greenery applicato ai grattacieli italiani
                     però dovrebbe sollecitare interrogativi sulla effettiva sostenibilità ambientale, economi-
                     ca e sociale di queste soluzioni progettuali, che talvolta sembrano rispondere a mere
                     istanze estetiche e ornamentali o a esigenze di marketing. Partendo dall’analisi di alcu-
                     ni grattacieli italiani caratterizzati dalla presenza del verde, questo studio si propone di
                     sottolineare le potenzialità e l’importanza dell’uso della vegetazione in una tipologia co-
                     struttiva, come quella dell’edificio alto, storicamente in contrapposizione con la natura-
                     lità, innescando una riflessione su criteri di intervento suscettibili di applicazioni anche
                     a scale più vaste e differenziate.

                     An appropriate use of natural resources, combined with the choice of innovative materi-
                     als and the reduction of the consumption of non-renewable sources, increasingly con-
                     tribute to the sustainability of skyscrapers. Italy has also witnessed the growing custom
                     of including green elements in tall buildings, in the envelopes, at the bases, sides or in-
                     teriors. The use of vegetation not only concerns new constructions, but also the rede-
                     velopment of existing towers, sometimes offering a chance even to buildings that origi-
                     nally lack significant value. Greenery applied to Italian skyscrapers, however, should
                     raise questions about the actual environmental, economic and social sustainability of
                     these design solutions, which sometimes seem to respond to mere aesthetic and orna-
                     mental requirements or marketing demands. Through the analysis of certain Italian
                     skyscrapers characterized by the presence of greenery, this study aims to underline the
                     potential and the importance of the use of vegetation in the tall building, an architectural
                     type historically in contrast with natural elements, triggering a reflection on intervention
                     criteria susceptible of application also at wider and more differentiated scales.

                     KEYWORDS
                     grattacieli italiani, sostenibilità, vegetazione, parete verde, tetto giardino

                     Italian skyscrapers, sustainability, greenery, green wall, roof garden

                     Simona Talenti, Architect and PhD, is an Associate Professor of History of Architec-
                     ture at the Department of Civil Engineering, University of Salerno (Italy). She carries out
                     research activities mainly in the field of modern and contemporary architectural history
                     and has participated in numerous international conferences. Mob. +39 339/64.02.386
                     | E-mail: stalenti@unisa.it

                     Annarita Teodosio, Architect and PhD, is a Research Fellow and Adjunct Professor
                     of History of Architecture at the Department of Civil Engineering, University of Salerno
                     (Italy). She carries out research activities in the field of history of architecture and ur-
                     banism and has been responsible for the organization of several exhibitions, confer-
                     ences and seminars. Mob. +39 328/17.28.022 | E-mail: ateodosio@unisa.it

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GRATTACIELI E VEGETAZIONE - Una simbiosi inedita
Talenti S., Teodosio A. | AGATHÓN | n. 11 | 2022 | pp. 94-103

      I giardini pensili di Babilonia, la torre trecen-    nibilità, e l’esperienza del Planeta di Barcellona,         concilia esigenze botaniche e ingegneristiche:
tesca dei Giunigi a Lucca, le terrazze piantuma-           una delle prime foreste urbane d’Europa realiz-             resistenza al vento (testata in un laboratorio di
te di Henri Sauvage, il verde sospeso nelle case           zata nel 1978 dagli architetti Josep Maria Far-             Miami) e ai parassiti, capacità di fissare micro pol-
a gradinate di Sant’Elia o nei toît terrasse di Le         gas ed Enric Tous e dal botanico Everest Mun-               veri, possibilità di ancoraggio in sicurezza (Belle-
Corbusier, esemplificano la costante tensione              né (Sarfatti, 2020), l’invenzione negli anni Ottan-         ri, 2012). La manutenzione della copiosa vege-
verso una sinergia tra costruito e natura che ha           ta del mur végétal a firma del ricercatore france-           tazione ha reso inevitabile una gestione centra-
scandito la storia dell’architettura fin dall’anti-        se Patrick Blanc (2008), segna una tappa im-                lizzata: innovativi sistemi di monitoraggio dell’e-
chità. Se nel passato la vegetazione rivestiva le          portante nel percorso di naturalizzazione del co-           co struttura permettono di rispondere ai reali
coperture essenzialmente con l’obiettivo di miti-          struito e modifica le modalità tecnologiche ed              fabbisogni idrici, differenziati in funzione dell’e-
gare il microclima, a partire dal XX secolo essa           espressive dell’integrazione tra progettazione ar-          sposizione e delle altezze, mentre complessi im-
intende anche sopperire parzialmente alla ca-              chitettonica e verde. Come sostiene il creativo             pianti di irrigazione sono alimentati da acque ri-
renza di parchi urbani. Inoltre la consuetudine di         paesaggista parigino, questa soluzione fornisce             ciclate piovane e grigie. Queste torri, «[…] rive-
inserire il greenery si è estesa progressivamente          l’opportunità di inserire inaspettate estensioni            stite non di vetro, ma di foglie, di piante, di arbu-
agli involucri, agli interni e agli spazi circostanti      vegetali anche in contesti molto densi, dove l’in-          sti, di alberi, di vita» (Menaldo, 2014), hanno ot-
gli edifici (Bellini and Mocchi, 2017). Negli ultimi        tervento sull’orizzontalità, generalmente già con-          tenuto numerosi riconoscimenti anche in ambi-
decenni questa tendenza riguarda anche le co-              gestionata, sarebbe altrimenti difficilmente con-            to internazionale, come l’International Highrise
struzioni che si sviluppano in altezza, di nuova           cretizzabile (Aimar, 2016).                                 Award 2014, assegnato dal Museo dell’Archi-
realizzazione o oggetto di retrofitting. Sui gratta-             Negli ultimi anni, l’uso del verde verticale ha        tettura di Francoforte (DAM) al ‘grattacielo più bel-
cieli italiani tetti giardino, pareti vegetali e orti      trovato una sempre più larga applicazione an-               lo e innovativo del mondo’ e nel 2019 sono state
verticali sono diventati sempre più diffusi, testi-        che nel campo dei tall building, una tipologia ar-          inserite dal CTBUH tra i 50 tall building più iconi-
moniando la ricerca di una sostenibilità non più           chitettonica ormai matura, quindi suscettibile di           ci degli ultimi 50 anni.
legata esclusivamente all’utilizzo di materiali in-        ulteriori declinazioni e pronta ad ammantarsi di                 L’emblematica esperienza di Porta Nuova
novativi1 o alla riduzione del consumo di fonti            nuove valenze anche ambientali (Jakob, 2020).               avvia una stagione creativa in cui l’interazione
non rinnovabili, quanto piuttosto all’introduzio-          Pertanto, alte pareti vegetali vanno imponendo-             tra grattacieli e natura sembra diventare la ci-
ne di risorse naturali, come il verde, che potreb-         si come valida alternativa ai più tradizionali invo-        fra stilistica ineludibile di tutti gli interventi di Boe-
be costituire un’efficace strategia per ridurre l’in-       lucri trasparenti di ispirazione americana, offren-         ri. Come vincitore di un concorso internazionale
quinamento e migliorare il microclima oltre che            do rinnovate percezioni degli skyline. Ma, a pre-           bandito nel 2019 per la riqualificazione del Pirel-
l’aspetto estetico generale dell’intervento (Al-           scindere dagli innegabili significati estetici, que-         lino (1966), che lo vede accanto allo studio new-
Kodmany, 2015; Pomeroy, 2013).                             ste nuove foreste metropolitane intendono in-               yorkese Diller, Scofidio+Renfro – già ideatore
     Nonostante l’attualità del tema e il crescente        nanzitutto assumere una posizione rilevante nel-            dell’High-Line di New York – propone di affian-
numero delle esperienze, ancora sporadiche so-             l’ambito dell’ecologia urbana, contribuendo così            care agli edifici preesistenti una nuova Torre Bo-
no le riflessioni teoriche. Difatti la letteratura che      anche a ricomporre l’atavica discrasia tra grat-            tanica con una facciata ricoperta da 1.700 mq
affronta l’interrelazione tra natura e architettura        tacielo e sostenibilità. Fra i tanti interventi, già        di vegetazione e pannelli fotovoltaici collocati nei
sembra focalizzarsi solo raramente sull’inverdi-           realizzati o in corso, vanno ad esempio in que-             parapetti dei balconi (Milan, 2021): un polmone
mento degli edifici alti. Il saggio Grattacieli e Giar-     sta direzione i progetti di Blanc in collaborazione         verde, variabile nei colori a seconda delle sta-
dini dello storico del paesaggio Michael Jakob             con Jean Nouvel, come le torri del One Central              gioni e le fioriture, in grado annualmente di pro-
(2020) costituisce una delle rare eccezioni inclu-         Park (2010) di Sydney, che vantano il più grande            durre 9 tonnellate di ossigeno e assorbirne 14 di
dendo nella panoramica internazionale sul verde            muro vegetale al mondo e quelle de Le Nouvel                CO2 oltre che di provvedere al 65% del proprio
nell’habitat urbano anche il Bosco Verticale di            KLCC (2016) di Kuala Lumpur, con ampie fac-                 fabbisogno energetico (Fig. 2).
Boeri. Altri testi offrono ulteriori spunti di lettura e   ciate che integrano vetro e vegetazione2, o il                   Il progetto ripropone il concept del suo ante-
interpretazione: per Jason Pomeroy (2013), au-             Bosco Verticale (2009-2014) di Stefano Boeri                signano ma, come chiarisce lo stesso Architet-
tore di The Skycourt and Skygarden – Greening              a Milano, una «[…] nuova idea di grattacielo, in            to, «[…] se il Bosco verticale è un tentativo a tutti
the Urban Habitat, il regno urbano verticale cree-         cui alberi ed umani convivono» (Menaldo, 2014),             gli effetti di dimostrare che è possibile portare
rebbe inediti spazi sociali nel cielo, mentre l’ur-        esempio iconico della simbiosi tra natura e artifi-          una popolazione di alberi, un vero e proprio bo-
banista britannico Alan Simson (2020) elabora              cio (Bozzola, 2011).                                        sco nel cielo della città, nella nuova torre abbia-
una visione utopica, la cosiddetta Treetopia, in                L’enorme quantità di calore generata dalla             mo lavorato con un concetto analogo dal punto
cui gli alberi si dovrebbero appropriare dello sce-        riflessione della luce solare sui rivestimenti in ve-        di vista della presenza del verde, ma ragionando
nario metropolitano conquistando spazi privati,            tro, ceramica o metallo dei grattacieli di Abu Dha-         più sulla tradizione del giardino all’italiana, sulla
pubblici ma anche gli stessi edifici residenziali.          bi, visitata da Boeri nel 2007, ha probabilmen-             realizzazione di una presenza della natura vege-
     Il presente studio intende contribuire a col-         te suggerito la soluzione adottata per i due cele-          tale più razionale, più legata al concetto di un or-
mare queste lacune attraverso l’analisi puntuale           bri grattacieli milanesi caratterizzati invece da           to botanico» (Barletta, 2021). L’involucro verde
di alcuni grattacieli italiani caratterizzati dall’ele-    fronti vegetali (Fig. 1). I grandi terrazzi sfalsati a      modella e caratterizza anche proposte più re-
mento verde. L’originale punto di vista consente           sbalzo ospitano oltre 100 specie arboree (800               centi. In un’area dismessa a ridosso del Naviglio
di sottolineare le potenzialità e l’importanza del-        alberi, 4.500 arbusti e circa 15.000 piante pe-             Grande di Milano sorgerà entro il 2024 il Bosco-
l’uso della vegetazione anche in una tipologia             renni o tappezzanti), opportunamente collocate              navigli, un grande edificio residenziale che ripro-
costruttiva, come quella dell’edificio alto, stori-        in base all’esposizione dell’edificio (sempreverdi           pone gli ormai collaudati giardini pensili e terraz-
camente in contrapposizione con la naturalità.             a sud, spoglianti a nord e ovest, con tonalità te-          ze (Gemme, 2021), mentre a Monza, tre nuovi
Inoltre, i punti di forza e criticità, emersi dai di-      nui a est), che rendono variabili e mutevoli i pro-         boschi verticali, circondati da un parco urbano
versi interventi sui grattacieli, potrebbero rivelar-      spetti a seconda della stagione e del clima (Gia-           orizzontale di 4mila metri quadri (Fig. 3), trasfor-
si suscettibili di applicazioni a scale più vaste e        comella and Valagussa, 2015). L’equivalente di              meranno un’ex area produttiva (Rossin, 2019).
differenziate.                                             30.000 mq di bosco e sottobosco è così con-                      Ma l’esperienza di Boeri rappresenta certa-
                                                           centrato su una superficie urbana di 3.000 mq                mente un modello anche per altri progettisti che
Involucri verdi responsivi | A partire dalla fine           per conseguire il raggiungimento di benefici am-             si cimentano nella costruzione di nuove torri mi-
del secolo scorso, la consuetudine di ricoprire le         bientali (isolamento acustico e termico, filtraggio          lanesi – come quella del Klima Hotel (2012-14),
facciate degli edifici con la vegetazione ritorna in        delle polveri sottili, incentivo alle biodiversità) e       con un alto giardino verticale (Ghiacci, 2013) o
auge per assumere un crescente ruolo strategi-             persino psicologici su chi ne fruisce, anche solo           l’Hotel Viu (2014-17), in cui la vegetazione diven-
co nel contrastare il cambiamento climatico e              visivamente.                                                ta un elemento compositivo che avvolge e ca-
tutelare le biodiversità (Comino, Molari and Do-                La scelta delle essenze, sapientemente se-             ratterizza le testate (Scalco, 2017) – o nei retro-
minici, 2021). Dopo alcune pionieristiche speri-           lezionate dall’agronomo paesaggista Laura Gatti             fitting di quelle esistenti. Si pensi ad esempio al-
mentazioni degli anni Sessanta, certamente pri-            e pre-coltivate in una speciale nursery per abi-            la proposta non realizzata elaborata dalla J.M.
ve di una consapevolezza sul tema della soste-             tuarle a vivere in condizioni simili a quelle finali,        Schivo & Associati s.r.l. nel 2012 per la riqualifi-

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GRATTACIELI E VEGETAZIONE - Una simbiosi inedita
Talenti S., Teodosio A. | AGATHÓN | n. 11 | 2022 | pp. 94-103

                                                             scente attenzione al benessere dell’individuo e           tradizione avviata da Norman Foster negli anni
                                                             alla relazione tra natura e città.                        Novanta del secolo scorso quando aveva realiz-
                                                                  Ma forse sarebbe opportuno chiedersi anche           zato a Francoforte il primo grattacielo ecologico
                                                             quanto la stereometria delle torri di Boeri, scandi-      del mondo (Egg, 1998; Fig. 9). L’architetto bri-
                                                             ta dalla sovrapposizione di giardini pensili agget-       tannico, all’epoca sostenuto dal Partito dei Verdi
                                                             tanti, abbia influito sull’evoluzione tipologica del-      della città tedesca, aveva infatti inserito una serie
                                                             l’edificio alto, un tempo chiuso e compatto, ormai         di giardini che salivano a spirale lungo l’altezza del-
                                                             sempre più poroso e verde. Il concept della Torre         la nuova sede della Commerzbank (completata
                                                             milanese Solea (2013) di Caputo Partnership (Fig.         nel 1997), inaugurando l’opzione del ‘verde di
                                                             6), con il suo giardino d’inverno «[…] racchiuso in       attraversamento’ in seno a un edificio dalla spic-
                                                             un prisma a sbalzo sulla città, ombreggiato da            cata verticalità. L’inserimento delle specie arbo-
                                                             lamelle in vetri orientabili» (Coppa and Tenco-           ree in grado di fornire luce naturale, un’adeguata
                                                             ni, 2015, p. 286) e spaziose logge su cui si apro-        ventilazione ai luoghi di lavoro e di creare nuove
                                                             no gli spazi residenziali, non è dissimile da quello      piacevoli aree di sosta e di incontro per i dipen-
                                                             adottato da Franco Purini a Roma per il suo Eu-           denti, ha trovato da allora un certo consenso tra
                                                             rosky nel 2013 (Purini and Thermes, 2006). E pu-          i costruttori di grattacieli che hanno intravisto in
                                                             re nei più recenti progetti non ancora realizzati –       questa soluzione green lo strumento non solo
                                                             come i Giardini d’inverno e la Torre Milano nel ca-       per dare un segnale di cambiamento ecologico,
                                                             poluogo lombardo, o la Torre Parko di Saronno,            ma anche per attivare quel dialogo tra architettu-
                                                             in cui la pervasività del verde che riaffiora nelle fac-   ra e natura che da secoli costituisce una delle pri-
                                                             ciate rimanda alla natura che si era appropriata          marie ambizioni dei progettisti.
                                                             delle vecchie strutture industriali abbandonate                Inoltre, la presenza di questi spazi piantu-
                                                             che insistono sull’area (Mezzi, n.d.) – serre, ter-       mati assume a volte anche una connotazione di
                                                             razze e giardini rigogliosi in quota sembrano di-         sostenibilità sociale; non sono mancate, infatti,
                                                             ventare un elemento imprescindibile e qualifican-          le riflessioni da parte degli architetti sui possibili
                                                             te che attesta anche la progressiva tendenza alla         vantaggi in termini di creazione di superfici a uso
                                                             privatizzazione del verde.                                collettivo. Jason Pomeroy (2013) sottolinea co-
                                                                  Con i suoi Boschi Verticali, l’Architetto dà im-     me la tendenza alla privatizzazione degli spazi
                                                             pulso anche a una rinnovata concezione dell’ar-           pubblici delle nostre città e l’indiscutibile scar-
                                                             chitettura che si amplia alla scala globale (Zap-         sità di giardini e zone verdi, possano in qualche
                                                             pa, n.d.). Negli ultimi anni il modello originario è      modo essere compensate dall’introduzione di
                                                             stato replicato senza limiti geografici compro-           questo nuovo green ‘vertical urban design’ ac-
                                                             vando la sua flessibilità e adattabilità alle diverse      cessibile all’intera comunità. Nonostante la so-
                                                             variabili locali come il clima, la flora e la fauna. Le    stenibilità energetica continui a costituire l’obiet-
                                                             sempre più numerose Forest City progettate dal            tivo più comunemente perseguito e più facil-
                                                             famoso studio milanese sembrano ormai confi-               mente raggiungibile attraverso questa scelta
                                                             gurarsi come la concretizzazione di quella Uto-           progettuale dell’elemento vegetale interno al ma-
                                                             pia degli Alberi teorizzata da Jakob (2020). Decli-       nufatto, alcuni ambiziosi tentativi di democratiz-
                                                             nazioni del prototipo italiano si sono moltiplicate       zazione stanno aprendo la strada alla dimensio-
                                                             nel mondo includendo suggestioni molteplici e             ne sociale.
                                                             differenziate: dalla Cina (a Nanjing e Liuzhou, con            La fitta rete vegetale che si dipana lungo tut-
Fig. 1 | Bosco Verticale in Milan, designed by Stefano       40mila alberi e un milione di piante; Fig. 7), in cui     ta l’altezza della sede di Intesa Sanpaolo firmata
Boeri, 2009 (credit: the Authors).                           l’interesse per il tema è suffragato anche dalla          da Renzo Piano a Torino (Fig. 10) o il ricorso al
Fig. 2 | Pirellino redevelopment project in Milan, de-       pubblicazione A Vertical Forest, curata dalla se-         verde trasversale proposto da Mario Cucinella
signed by Stefano Boeri with Diller, Scofidio+Renfro, 2019   de locale dell’atelier di Boeri (Marzullo, 2017), al-     nella Torre Unipol a Milano (Fig. 11), sono esem-
(source: niiprogetti.it, 2022).                              l’Egitto dove si includono piante in grado di resi-       pi significativi di interazione tra cultura ambien-
                                                             stere alla siccità, dall’Albania, in cui si lavora con    tale e tecnologia (Wood and Henry, 2016; Mario
                                                             la macchia mediterranea, sino ai Paesi Bassi, ove         Cucinella Architects, 2017) che rispondono alle
cazione del grattacielo Galfa (1956) di Melchior-            l’inserimento di nidi di uccelli crea un presidio ur-     esigenze di termoregolazione e non solo. I due
re Bega, un importante simbolo della Milano de-              bano di biodiversità.                                     rinomati architetti italiani, seppur vincolati dalla
gli anni Cinquanta che, pur nel rispetto dell’a-                  E proprio la olandese Trudo Tower (2021) di          destinazione d’uso e dal carattere privato del
spetto originario, offre una reinterpretazione eco-          Eindhovhen, un complesso residenziale con di-             grattacielo, intendono incentivare la valenza pub-
sostenibile dell’edificio che prevede l’inserimen-            more di piccole dimensioni e affitti calmierati ri-        blica dei giardini pensili e delle serre in sommità
to di una fascia verde verticale (Fig. 4) nel cur-           volto a un’utenza popolare, rappresenta una in-           che diventano – come già collaudato nel caso
tain-wall continuo in acciaio e vetro.3                      novativa e interessante ibridazione del modello           torinese ultimato nel 2015 – delle vere e proprie
     L’idea dell’involucro green sembra racco-               milanese con l’edilizia economica (Fig. 8). La pre-       piazze sospese sopra alla città (Piano and Ro-
gliere ampi consensi e offrire una possibilità di ri-        fabbricazione, la riduzione degli aggetti in fac-         lando, 2017).
scatto anche a edifici che non presentavano in                ciata, l’ottimizzazione delle risorse e il conse-              L’edificio progettato dall’architetto genovese
origine caratteri di grande pregio. Una recente              guente contenimento dei costi di costruzione,             è essenzialmente articolato attorno alla vegeta-
proposta (luglio 2021) di trasformazione di quat-            puntano alla convergenza di aspetti sociali ed            zione che fa la sua comparsa nel giardino ipogeo
tro torri residenziali nel ‘nuovo bosco verticale’           ecologici dimostrando che il verde potrebbe es-           per poi inerpicarsi, attraversando verticalmente
della periferia milanese (Fig. 5) prevede il rivesti-        sere un bene accessibile a tutti (Stefano Boeri           l’intero manufatto, con piantumazioni rampicanti
mento delle facciate con materiali naturali deri-            Architetti, n.d.). Questa esperienza conferma l’e-        di tipo mediterraneo – con specie rare e incon-
vanti dagli scarti del riso e vegetazione e la collo-        strema flessibilità del prototipo milanese, poten-         suete per attirare il pubblico – e per dare vita, in
cazione sul tetto, oltre ai pannelli solari, di piccoli      zialmente iterabile al di là di ogni limite geografi-      copertura, a una serra bioclimatica allestita su tre
alberi, orti e giardini condivisi (Marcomin, 2021).          co e culturale, palesandone anche la capacità di          livelli (Fig. 12). Oltre a filtrare e modulare la luce
Si tratta di un progetto unico nel suo genere, che           accogliere nuove sfide abitative-sociali.                  naturale, il ruolo del verde traversante e del giar-
darebbe una vita nuova agli edifici e migliore ai                                                                       dino sospeso del 35mo piano è quello di mode-
suoi abitanti, emblema di un concetto sempre                 Il verde dentro | La consuetudine di introdurre           rare la calura estiva e limitare le dispersioni termi-
più ampio di sostenibilità, che prescinde dai soli           l’elemento vegetale anche all’interno degli edifici        che nella stagione invernale, quando le tempera-
aspetti tecnici e tecnologici, tributando una cre-           alti colloca le esperienze italiane nel solco della       ture interne riescono a rimanere al di sopra dello

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GRATTACIELI E VEGETAZIONE - Una simbiosi inedita
Talenti S., Teodosio A. | AGATHÓN | n. 11 | 2022 | pp. 94-103

zero; l’irraggiamento e l’adeguata ventilazione            proprio quello volto alla ri-naturalizzazione del-               Il progetto di riqualificazione della celebre Tor-
consentono invece di mantenere i locali asciutti.4         l’edificio alto trasformato in una sorta di fattoria         re Velasca9, attualmente in corso e firmato da
     L’altro ambizioso e articolato esempio di ri-         verticale; il tanto celebrato curtain-wall immagi-          Paolo Asti, prevede anch’esso la rigenerazione
corso a questa opzione green, ad oggi in corso             nato da Melchiorre Bega rimaneva in tal modo                urbana dell’intero quartiere migliorando l’acces-
di realizzazione, si trova all’interno del nuovo quar-     inalterato continuando a ricoprire la torre tra-            sibilità all’edificio attraverso la rimozione di bar-
tiere di Porta Nuova, a pochi passi da piazza Gae          sformata ad uso agricolo.7                                  riere architettoniche e parcheggi e intervenendo
Aulenti (Mario Cucinella Architects, 2017). Le                  Ma il raggiungimento di un adeguato livello di         sulla piazza omonima con l’inserimento di aree
performance di sostenibilità «[…] in termini di            sostenibilità ambientale ed economica, sempre
funzionalità idraulica, risparmio idrico, gestione         più frequente nelle operazioni di retrofitting di
del terriccio e durabilità con bassa manutenzio-           grattacieli o torri, sta recentemente sollecitando i
ne» (Baggio, 2018, 25) si potenziano grazie alla           progettisti a una riflessione anche sull’impatto ur-
funzione termoregolatrice del verde collocato              bano e sociale di tali manufatti. Questo nuovo in-
all’interno del ‘nido verticale’. Cucinella, uno de-       teresse per la valenza civica del grattacielo pro-
gli architetti italiani più attenti alle tematiche ener-   cede spesso di pari passo con una inedita atten-
getiche e ambientali, concepisce questa vegeta-            zione alla presenza del verde, che si traduce in
zione traversante come elemento atto non solo              piantumazioni ai piedi, ai fianchi degli edifici alti –
a impreziosire l’ambiente, ma a svolgere una fun-          oltre che, come si è visto – sui loro involucri. È il
zione di ‘polmone verde’ in grado di ossigenare            caso, per esempio, dell’intervento precursore
gli spazi interni. Anche la serra panoramica, non          sulle Torri Garibaldi in cui nuovi giardini pensili
dissimile da quella concepita da Piano a Torino,           sono venuti a coprire i corpi bassi del basamento
dovrà permettere di controllare la temperatura             (Masera, 2010). Nel caso della Torre Sassetti 32,
senza ricorrere all’areazione artificiale, mentre la        una costruzione degli anni Novanta del secolo
grande piazza al piano terra si propone come un            scorso, il progetto di riqualificazione ha previsto
grande giardino d’inverno aperto sulla città (Ar-          invece la sistemazione dell’area adiacente dove
suffi, 2017).                                               sono state collocate specie vegetali dal ridotto
     L’intero progetto paesaggistico è stato idea-         fabbisogno idrico (Lombardini22, 2017).
to come una metafora della Divina Commedia,                     Anche l’attacco a terra della Torre Galfa è sta-
seguendo una narrazione inversa all’opera dan-             to recentemente oggetto di restyling (2016-2020).
tesca (Fig. 13): dal Paradiso dei piani bassi al Pur-      Maurice Kanah, dello studio milanese BG&K As-
gatorio dei livelli intermedi, fino all’Inferno della       sociati, ha inserito un cubo vetrato che si affac-
grande serra (Arsuffi, 2017). L’architetto Marile-          cia sulla via di grande scorrimento verso la Sta-
na Baggio, collaboratrice dello studio Cucinella,          zione centrale e che alloggia l’ascensore per l’ac-
colloca alla base una macchia mediterranea ‘pa-            cesso al piano interrato, dove si trovano i par-
radisiaca’, la trasforma in boscaglia tropicale per        cheggi e una parte degli impianti originariamen-
proporre infine, sulla sommità del grattacielo, un          te ubicati negli ultimi piani; tale dislocamento ha
paesaggio arido e secco. L’ascesa verso l’Infer-           permesso di creare un’ampia terrazza panora-
no corrisponde così a un significativo processo             mica. Sul fronte nord-ovest, invece, è stato pro-
di desertificazione, dove colore, dimensione e for-         gettato un ingresso ipogeo che consente di ac-
me delle differenti specie dovrebbero inoltre con-         cedere direttamente agli appartamenti, mentre
sentire al fruitore di localizzarsi più facilmente al-     vasche d’acqua, sedute di marmo e cespugli di
l’interno dell’ampio spazio verticale.                     bosso restituiscono alla collettività un luogo di
     Ma il verde sembra costituire il filo rosso an-        passaggio ma anche una piccola area verde di
che delle operazioni di retrofitting di alcuni edifici       sosta e d’incontro, recuperando una superficie
storici alti tra cui si segnala il recentissimo e si-      che per anni era stata occupata da una banale
gnificativo progetto di riqualificazione del Pirelli-        stazione di servizio e permettendo di «[…] stabi-
no di Milano, ove la vegetazione non coprirà so-           lire un contatto più forte con l’intorno urbano»
lamente la facciata della nuova torre in costru-           (Modulo Board, 2018, p. 12).
zione, ma farà la sua comparsa anche all’inter-                 L’idea di una riqualificazione sostenibile ba-
no dell’edificio a ponte (Fig. 14) che ospiterà una         sata su una mobilità green e su una indiscutibile
serra pubblica caratterizzata da una grande va-            valorizzazione ambientale e urbana ha scandito
rietà botanica di tipo mediterraneo5. Stefano Boe-         anche i lavori sulla Torre Bonnet, un edificio degli
ri, responsabile anche di questo intervento, ha            anni Sessanta: l’area alla base del grattacielo è
chiarito il concept dell’operazione così: «Il no-          stata trasformata dallo studio londinese PLP Ar-
stro progetto riporta in vita un nobile edificio (l’ex      chitecture tra 2017 e 2020 in uno spazio piace-
Pirellino), propone una torre dove la Botanica si          vole da vivere e da attraversare (Giovanna, 2018).
intreccia con l’architettura e inventa con il nuovo        Per la sistemazione della piazza la piantumazione
Ponte/Serra uno spazio verde aperto a tutta la             prevista da alcune ipotesi progettuali iniziali ha la-
città. In un periodo così difficile, questo progetto        sciato il posto alla creazione di un nuovo edificio
rilancia nel mondo la visione di una Milano che            – denominato Podium – collocato al centro dello
scommette sul futuro e affronta con coraggio le            spazio pubblico e diventato il nuovo luogo di ac-
grandi sfide della crisi climatica».6                       cesso, passaggio e incontro. Il miglioramento del-
     Anche la riqualificazione e la rimozione del-          la qualità di vita di tutto il contesto urbano ha co-
l’amianto dalla Torre Galfa ha incoraggiato fin            stituito l’obiettivo principale di questa riqualifica-
dal 2012 le ipotesi progettuali di alcuni architetti       zione che ha inteso creare una connessione pe-              Fig. 3 | The Three Vertical Woods project in the former
                                                                                                                       industrial area of Viale Foscolo in Monza, designed by
e del mondo accademico palesando una chiara                donale tra piazza Gae Aulenti, corso Como e via-            Stefano Boeri, 2021 (source: milano.corriere.it, 2022).
propensione per il greenery. Nel 2014 il Prof. Del         le Pasubio e più in generale con il resto della città.
                                                                                                                       Fig. 4 | Retrofitting project of Galfa Tower in Milan, de-
Curto (2015) aveva per esempio sollecitato i suoi          I nuovi camminamenti rifiniti con pavimentazioni             signed by J.M. Schivo & Associati s.r.l., 2012 (source:
studenti del Politecnico di Milano a elaborare al-         in pietra si sono rammagliati con quelli esistenti,         jmschivo.com, 2022).
cune ipotesi di recupero di questa storica co-             mentre ulteriori aree verdi con specie vegetali au-         Fig. 5 | Transformation project of four residential towers
struzione, conservandone le caratteristiche iden-          toctone hanno rafforzato questa ricerca di inte-            in the ‘new vertical forest’ of Milan suburbs designed by
titarie. Tra i progetti più originali si distingueva       grazione con l’intorno.8                                    Tiziana Monterisi architect (source: milanosud.com, 2022).

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GRATTACIELI E VEGETAZIONE - Una simbiosi inedita
Talenti S., Teodosio A. | AGATHÓN | n. 11 | 2022 | pp. 94-103

verdi e spazi commerciali unicamente pedonali:                  Anche il cosiddetto ‘attacco al cielo’, inizial-          Il greenery applicato ai grattacieli italiani può
«La rivedremo affacciarsi su una piazza pedona-            mente deputato agli impianti tecnici è ormai sem-         contribuire a migliorare i requisiti ambientali del-
le, piena di dehor, ispirata ai massimi standard di        pre più spesso utilizzato, specialmente negli in-         l’edificio e del suo intorno, tuttavia, non si do-
sostenibilità ambientale» afferma Mario Abbades-           terventi di retrofitting, come luogo di socializza-        vrebbero inibire interrogativi sulla effettiva so-
sa, Senior Managing Director & Country Head di             zione, ospitando terrazze e specie vegetali e pun-        stenibilità, anche economica e sociale, di que-
Hines Italy (Savelli, 2021): questo intervento tra-        tando alla sostenibilità ambientale incentivata in        ste soluzioni progettuali, che talvolta sembrano
valica i confini del singolo manufatto conferendo           parte anche dal riciclo delle acque. Oltre all’in-        rispondere a mere istanze estetiche e ornamen-
identità e appeal a quello che è stato fino ad ora          nalzamento di due piani, la riqualificazione della         tali o a esigenze di marketing: rivestire le pareti
un semplice spazio di attraversamento.                     vecchia Torre Bonnet ha previsto la realizzazio-          dei grattacieli, infatti, non basta a equilibrare gli
                                                           ne di un belvedere in sommità, una scelta pro-            effetti di queste costruzioni sull’ambiente. Co-
                                                           gettuale che accomuna molti altri interventi, co-         me recenti studi hanno evidenziato, gli edifici alti
                                                           me quello della Tirrena con il suo giardino pen-          sono molto impattanti dal punto di vista delle
                                                           sile in copertura liberata dalle attrezzature, ora        emissioni e del ciclo di vita dei materiali (traspor-
                                                           trasferite nei piani interrati; ampie vasche pian-        ti, costruzione, materiali, uso e decostruzione) e
                                                           tumate di ulivi si stagliano sul nuovo volume ve-         ciò non è compensato da un ridotto uso di suo-
                                                           trato realizzato sul tetto, ma arretrato rispetto al      lo. Il Professor Francesco Pomponi, specialista
                                                           filo stradale: un luogo di affaccio sulla città, oltre     sui temi della sostenibilità presso l’Università di
                                                           che un’area fruibile dal personale degli uffici del-       Edinburgo, esprime ulteriori perplessità sulla col-
                                                           la torre (Coppa, 2021). A questo spazio il pro-           locazione delle specie arboree in altezza, sotto-
                                                           gettista ha cercato di attribuire qualità particola-      lineando i vantaggi di una integrazione nel tes-
                                                           ri: la scelta di una pianta simbolica e secolare          suto urbano orizzontale (Talignani, 2021). Anche
                                                           come l’ulivo viene opzionata, infatti, da Asti per-       il docente della Leeds Beckett University Alan
                                                           ché capace di veicolare un forte senso di pace e          Simson, sottolinea il rischio di queste operazioni
                                                           di eternità (Fig. 15).                                    green che possono trasformarsi in semplici in-
                                                                                                                     terventi scenografici o ‘ripensamenti cosmetici’,
                                                           Riflessioni conclusive | Tetti giardino, pareti ver-       piuttosto che essere introiettati nella ‘infrastrut-
                                                           di e orti verticali sono oggi resi possibili dal per-     tura critica’ della città (Sarfatti, 2020).
                                                           fezionamento della tecnologia che ha definitiva-                Dubbi sui reali impatti delle torri di Boeri o del-
                                                           mente risolto le difficoltà legate alle infiltrazioni,      la sede Intesa Sanpaolo potrebbero riguardare
                                                           all’umidità o ai danni provocati dalle radici delle       la fase di costruzione, così come quelle di ge-
                                                           piante collocate sulle coperture, rendendo la col-        stione e manutenzione; secondo Jakob (2020),
                                                           tivazione del verde sulle sommità degli edifici (com-      per esempio, il Bosco Verticale sarebbe un ‘life
                                                           presi quelli alti) un semplice problema di scelta         style building’, cioè l’espressione iconica di un’ar-
                                                           dei materiali, del tipo di vegetazione (a piccolo o       chitettura che va vista e ammirata a priori, solo
                                                           medio fusto) e delle tecniche di posa. Ma se l’in-        un ‘dressing’ contemporaneo superficiale e co-
                                                           serimento delle piante in seno agli edifici a svi-        stoso. Un’ulteriore criticità, a nostro avviso, sca-
                                                           luppo verticale, siano essi di nuova edificazione          turisce dall’approccio elitario di alcuni progetti –
                                                           o oggetti di retrofitting, rappresenta un’interes-         da quelli di Boeri, alla torre milanese Solea o al-
                                                           sante strategia per mitigare le condizioni termi-         l’Eurosky di Purini a Roma – che traslano il verde
                                                           che degli ambienti, può rischiare di diventare an-        dagli spazi pubblici e condivisi a quelli privati ed
                                                           che un semplice virtuosismo ‘green’ non privo             esclusivi svuotandolo del suo ruolo sociale e
                                                           di criticità (Bellini and Mocchi, 2017). I costi del      trasformandolo in una patina superficiale e co-
                                                           posizionamento delle piante, in alcuni casi signi-        stosa per attirare facoltosi acquirenti.
                                                           ficativamente pesanti come nella serra sommi-                   Nonostante ciò, l’inclusione di vegetazione,
                                                           tale della sede Intesa Sanpaolo, per esempio,             anche nel caso di edifici alti, sarebbe una finalità
                                                           potrebbero sollevare degli interrogativi sulla rea-       da raggiungere quanto mai opportuna e indiffe-
                                                           le sostenibilità dell’intervento.                         ribile, ancor di più alla luce delle mutate abitudini
                                                                La frequente presenza del verde anche ai             di vita derivanti dall’emergenza sanitaria in cor-
                                                           piedi dei grattacieli milanesi riqualificati in questi     so. Il verde, collocato sulle ampie superfici inter-
                                                           ultimi anni sostanzia l’importanza che questi edi-        ne ed esterne, orizzontali e verticali dei gratta-
                                                           fici alti possano rivestire nei rispettivi contesti di     cieli, potrebbe infatti instaurare una simbiosi ine-
                                                           appartenenza e le infinite potenzialità di questa          dita con l’architettura verticale, contribuendo al
                                                           tipologia edilizia all’interno di ambiti sempre più       raggiungimento di una effettiva sostenibilità, pur-
                                                           ampi e molteplici. Al contempo, questo paradig-           ché inteso nei suoi aspetti reali e sostanziali e
                                                           ma compositivo, senza alcun dubbio accattivan-            non come una banale patina superficiale.
                                                           te per le intrinseche qualità dell’elemento vege-
                                                           tale, potrebbe dare origine a situazioni urbane
                                                           estranee al contesto storico. L’introduzione di
                                                           piante, a volte, rischia infatti di stridere con i pro-   The constant tension towards a synergy between
                                                           getti originali o le configurazioni stratificate, co-       building and nature that has marked the history
                                                           me nel caso della piazza adiacente alla Velasca           of architecture since ancient times is exempli-
                                                           la cui superficie era tradizionalmente minerale.           fied by the hanging gardens of Babylon, the four-
                                                           D’altronde, anche il cosiddetto ‘attacco al cielo’        teenth-century tower of the Giunigi in Lucca, the
                                                           non è esente dal rischio della banalizzazione del-        planted terraces of Henri Sauvage and the sus-
Fig. 6 | Solea Tower in Milan, designed by Caputo Part-    l’introduzione dell’elemento vegetale, divenen-           pended greenery in the terraced buildings of San-
nership, 2013 (source: infobuild.it, 2022).                do in alcuni casi un semplice appeal oltre che una        t’Elia or the toit-terrasse of Le Corbusier. If, in the
Fig. 7 | Nanjing Vertical Forest in Nanjing, designed by   pura strategia commerciale e decretando l’il-             past, vegetation covered the roofs mainly with the
Stefano Boeri, 2021 (source: stefanoboeriarchitetti.net,   lusoria fusione tra architettura e natura; anche          aim of mitigating the microclimate, starting from
2022).                                                     gli ulivi collocati sulla Torre Tirrena non sembra-       the twentieth century, it also intended to partially
Fig. 8 | Trudo Vertical Forest in Eindhoven, designed by   no avere valenze ambientali, ma esclusivamen-             compensate for the lack of urban parks. More-
Stefano Boeri, 2021 (source: dozen.com, 2022).             te simboliche.                                            over, the custom of including greenery has pro-

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Talenti S., Teodosio A. | AGATHÓN | n. 11 | 2022 | pp. 94-103

gressively extended to the envelopes, interiors         horizontality would otherwise be difficult to achieve
and spaces surrounding buildings (Bellini and Moc-      (Aimar, 2016).
chi, 2017). In recent decades, this trend also con-          In recent years, the use of vertical greenery
cerns buildings that develop vertically, whether        has found an increasingly wide application in the
newly built or object of renovation. Roof gardens,      field of tall buildings, a now well-established ar-
walls covered in vegetation and vertical gardens        chitectural type therefore susceptible to further
have become more and more widespread in Ital-           variations, and ready to take on new values, such
ian skyscrapers, a testament to the search for          as environmental ones (Jakob, 2020). Therefore,
sustainability no longer exclusively linked to the      high green walls are becoming a valid alternative
use of innovative materials1 or the reduction in        to the more traditional American-inspired trans-
consumption of non-renewable sources, but rather        parent envelopes, offering a renewed perception
to the introduction of natural resources, such as       of the skylines. However, apart from their undeni-
greenery, which could be an effective strategy to       able aesthetic significance, these new metropoli-
reduce pollution and improve the microclimate,          tan forests intend above all to assume a relevant
as well as the general aesthetic of the interven-       position in the context of urban ecology, thus al-
tion (Al-Kodmany, 2015; Pomeroy, 2013).                 so contributing to recomposing the ancestral di-
     Despite the current relevance of the topic         chotomy between skyscraper and sustainability.
and the growing number of experiments, theo-            This direction is exemplified, among the many com-
retical observations remain rare. In fact, the liter-   pleted or ongoing interventions, in Blanc’s pro-
ature dealing with the interrelation between na-        jects in collaboration with Jean Nouvel, such as
ture and architecture seems to seldom focus on          the towers of One Central Park (2010) in Sydney,
the greening of tall buildings. Skyscrapers and         which boast the largest green wall in the world,
Gardens by landscape historian Michael Jakob            and those of Le Nouvel KLCC (2016) in Kuala
(2020) is one of the rare exceptions and includes       Lumpur, with large facades that integrate glass
Boeri’s Vertical Forest in the international overview   and vegetation2, or in the Stefano Boeri’s Verti-         Fig. 9 | Commerzbank Tower in Frankfurt, designed by
on greenery in the urban habitat. Other texts of-       cal Forest (2009-2014) in Milan, a new idea of            Norman Forster, 1997 (source: idealista.it, 2022).
fer further insights and interpretations: for Jason     skyscraper, in which trees and humans coexist             Fig. 10 | Intesa Sanpaolo in Turin, designed by Renzo
Pomeroy (2013), author of The Skycourt and Sky-         (Menaldo, 2014), an iconic example of the sym-            Piano, 2015: Section of the upper floors (source: plata
garden – Greening the Urban Habitat, the verti-         biosis between nature and artifice (Bozzola, 2011).        formaarquitectura.cl, 2022).
cal urban kingdom creates new social spaces in               The enormous amount of heat generated by
the sky, while the British urban designer Alan          the reflection of sunlight on the glass, ceramic or
Simson (2020) elaborates a utopian vision, the          metal panelling of the Abu Dhabi skyscrapers,             beautiful and innovative skyscraper in the world’.
so-called Treetopia, in which trees supposedly          visited by Boeri in 2007, probably inspired the so-       In 2019, CTBUH also included these skyscrap-
take over the metropolitan scenario, conquering         lution for the two famous Milanese skyscrapers            ers among the 50 most iconic tall buildings of
private and public spaces but also the very same        characterized instead by green facades (Fig. 1).          the last 50 years.
residential buildings.                                  The large overhanging staggered terraces host                  The emblematic experience of Porta Nuova
     This study aims to contribute to filling these      more than 100 tree species (800 trees, 4,500              births a creative season in which the interaction
gaps through a precise analysis of certain Italian      shrubs, and about 15,000 perennials or ground             between skyscrapers and nature appears to be
skyscrapers characterized by the green element.         cover plants), appropriately placed according to the      the inescapable stylistic feature in all of Boeri’s
This original point of view emphasizes the po-          building’s exposure (evergreen to the south, bare         interventions. As the winner of the 2019 interna-
tential and importance of the use of vegetation         to the north and west, muted tones to the east).          tional competition for the renovation of the Pirelli-
even in the tall building, an architectural type his-   This makes the elevations variable and change-            no (1966), which sees him working in collabora-
torically in contrast with the natural environment.     able depending on the season and climate (Gia-            tion with New York studio Diller, Scofidio+Ren-
Furthermore, the strengths and weaknesses that          comella and Valagussa, 2015). The equivalent of           fro – already designer of the New York High Line
have emerged from the various interventions on          30,000 square meters of forest and undergrowth            – he proposes to place, alongside the pre-exist-
skyscrapers could be applicable at larger and           is thus concentrated on an urban area of 3,000            ing buildings, a new Botanical Tower with a fa-
more differentiated scales.                             square meters in order to achieve both environ-           cade covered by 1700 square meters of vege-
                                                        mental benefits (acoustic and thermal insulation,          tation and photovoltaic panels located in the para-
Responsive Green Envelopes | Since the end              filtering of particulate matter, incentive to biodi-       pets of the balconies (Milan, 2021): a green lung,
of the last century, the custom of covering the         versity), as well as psychological ones, even if on-      variable in colour depending on the seasons
facades of buildings with greenery has been re-         ly visual, for the users.                                 and the blooms, able to produce 9 tons of oxy-
gaining popularity and assuming an increasing                The choice of the species, wisely selected           gen and absorb 14 tons of CO2 each year, as
strategic role in combating climate change and          by landscape agronomist Laura Gatti and pre-              well as generating 65% of its own energy needs
protecting biodiversity (Comino, Molari and Do-         cultivated in a special nursery with the aim of ac-       (Fig. 2).
minici, 2021). Innovative experiments were carried      customing the plants to living conditions similar              The project reiterates the concept introduced
out in the 1960s; however, these lacked aware-          to the final ones, reconciles botanical and engi-          by its forerunner. However, as the architect him-
ness of the issue of sustainability. In 1978, archi-    neering needs: resistance to wind (tested in a            self clarifies, if the Vertical Forest is an attempt
tects Josep Maria Fargas and Enric Tous and             laboratory in Miami) and parasites, ability to hold       to demonstrate that it is possible to bring a pop-
botanist Everest Munné created Barcelona’s              micro-dust, possibility of safe anchoring (Belleri,       ulation of trees, a real forest, into the sky of the
Planeta, one of the first urban forests in Europe        2012). Maintaining the abundant vegetation has            city, a similar idea in terms of greenery has been
Sarfatti, 2020). Following these, the 1980s in-         made centralized management inevitable: inno-             applied to the new Botanical Tower, however
vention of the mur végétal by French researcher         vative eco-structure monitoring systems are used          focusing more on the tradition of the Italian gar-
Patrick Blanc (2008) marks an important mile-           to respond to actual water needs, differentiated          den and the rational presence of natural elements,
stone in the path of naturalization of the built en-    according to exposure and heights, while com-             strongly linked to the concept of a botanical gar-
vironment, and changes the technical and ex-            plex irrigation systems are fed by recycled rain-         den (Barletta, 2021). The green envelope also
pressive modes of integration between architec-         water and greywater. These towers, clad not in            shapes and characterizes more recent projects.
tural design and greenery. This solution, accord-       glass, but leaves, plants, shrubs, trees and life         The Bosconavigli, a large residential building that
ing to the creative Parisian landscape designer,        (Menaldo, 2014), have also won numerous inter-            re-proposes the tried and tested hanging gar-
provides the opportunity to include unexpected          national awards, such as the International High-          dens and terraces, will rise in a disused area near
green areas even in very dense contexts, where          rise Award 2014, assigned by the Deutsches Ar-            the Naviglio Grande in Milan by 2024. In Monza,
intervention on the generally already congested         chitekturmuseum in Frankfurt (DAM) to the ‘most           three new vertical woods surrounded by a hori-

                                                                                                                                                                      99
GRATTACIELI E VEGETAZIONE - Una simbiosi inedita
Talenti S., Teodosio A. | AGATHÓN | n. 11 | 2022 | pp. 94-103

                                                             Melchiorre Bega, an important symbol of 1950s            clusion of bird nests creates an urban centre of
                                                             Milan, which, while respecting the original appear-      biodiversity.
                                                             ance, offers an eco-sustainable reinterpretation              The Dutch Trudo Tower (2021) in Eindhoven,
                                                             of the building that envisages the inclusion of a        a residential complex with small dwellings and
                                                             vertical green belt (Fig. 4) in the continuous steel     subsidized rents aimed at low-income users,
                                                             and glass curtain-wall.3                                 represents an innovative and interesting hy-
                                                                  The idea of the green envelope seems to be          bridization of the Milanese model with affordable
                                                             widely accepted, offering a chance even to build-        housing (Fig. 8). The prefabrication, the reduc-
                                                             ings that originally lacked significant value. A re-      tion of overhangs in the facade, the optimization
                                                             cent proposal (July 2021) for the transformation         of resources and the consequent containment
                                                             of four residential towers into a ‘new vertical for-     of construction costs, point to the convergence
                                                             est’ located on the outskirts of Milan (Fig. 5) en-      of social and ecological aspects, demonstrating
                                                             visages covering the facades with natural mate-          that greenery could be an accessible asset for
                                                             rials derived from rice waste and vegetation,            everyone (Stefano Boeri Architetti, n.d.). This ex-
                                                             and placing small trees, vegetable patches and           periment confirms the extreme flexibility of the
                                                             shared gardens on the roof, in addition to solar         Milanese prototype, potentially repeatable be-
                                                             panels (Marcomin, 2021). This project is unique          yond any geographic and cultural limit, proving
                                                             in its kind and would give a new life to the build-      its ability to accommodate new housing and so-
                                                             ings and a better one to its inhabitants. It is an       cial challenges.
                                                             emblem of an increasingly broader concept of
                                                             sustainability, which disregards the mere techni-        Green Interiors | The custom of introducing the
                                                             cal and technological aspects, however, paying           green element also in the interior of tall buildings
                                                             increasing attention to the well-being of the indi-      places the Italian experiments in the wake of the
                                                             vidual and the relationship between nature and           tradition started by Norman Foster in the 1990s,
                                                             the city.                                                when he created the first ecological skyscraper
                                                                  Perhaps it would also be appropriate to ask         in the world in Frankfurt (Egg, 1998; Fig. 9). The
                                                             how much the stereometry of Boeri’s towers,              British architect, supported at the time by the
                                                             punctuated by the overlapping of projecting roof         Green Party of the German city, had in fact intro-
                                                             gardens, has influenced the typological evolu-            duced a series of gardens that spiralled upwards
                                                             tion of the tall building, once closed and com-          along the height of the new Commerzbank head-
                                                             pact, now increasingly porous and green. The             quarters (completed in 1997), thereby inaugu-
                                                             concept of Caputo Partnership’s Solea Tower              rating the option of ‘passage greenery’ within a
                                                             (2013) in Milan (Fig. 6), with its winter garden en-     distinctly vertically oriented building. The inclusion
                                                             closed in a prism overlooking the city, shaded           of tree species, capable of providing natural light
                                                             by adjustable glass panes (Coppa and Tenconi,            and adequate ventilation to the workplaces and
                                                             2015) and spacious loggias onto which residen-           of creating new pleasant areas for employees to
                                                             tial spaces open, is not dissimilar to that adopt-       rest and meet, has since then found a certain con-
                                                             ed by Franco Purini in Rome for his Eurosky in           sensus among skyscraper designers, who have
                                                             2013 (Purini and Thermes, 2006). Even in the most        seen this green solution as the tool to give a sig-
                                                             recent, yet to be completed, projects – such as          nal of ecological change, but also to activate a
                                                             the Winter Gardens and the Torre Milano locat-           dialogue between architecture and nature. This
                                                             ed in the Lombardy capital, or the Torre Parko in        dialogue has been one of the primary ambitions
                                                             Saronno, in which the pervasiveness of the green-        of architects for centuries.
                                                             ery that reappears in the facades recalls the na-             Moreover, the presence of these green spaces
                                                             ture that had appropriated the old abandoned             sometimes takes on a connotation of social sus-
                                                             industrial structures in the area (Mezzi, n.d.) –        tainability. In fact, many architects have reflect-
                                                             greenhouses, terraces and lush gardens at high           ed on the possible advantages in terms of cre-
                                                             altitudes seem to become an essential and qual-          ating surfaces for collective use. Jason Pomeroy
                                                             ifying element that also attests to the progres-         (2013) highlights how the tendency to privatize
Fig. 11 | Unipol Tower ‘vertical nest’ in Milan, designed    sive trend towards the privatization of greenery.        public spaces in our cities and the unquestion-
by Mario Cucinella, 2016: View of the model (source: blog.        With his Vertical Forests, the Architect also       able scarcity of gardens and green areas can
urbanfile.org, 2022).                                        provides the impulse for a renewed conception of         somehow be compensated by the introduction
Fig. 12 | Intesa Sanpaolo in Turin, designed by Renzo        architecture that expands to a global scale (Zap-        of this new green ‘vertical urban design’, acces-
Piano, 2015: Detail of the bioclimatic greenhouse (source:   pa, n.d.). In recent years the original model has        sible to the whole community. Although sustain-
Piano and Rolando, 2017).                                    been replicated without geographical limits, prov-       able energy continues to be the most common-
                                                             ing its flexibility and adaptability to different local   ly pursued objective and is also more easily achiev-
                                                             variables such as climate, flora and fauna. The in-       able by including the green element as a design
zontal urban park of 4,000 square meters (Fig.               creasing number of Forest Cities designed by the         choice within the building, some ambitious at-
3), will transform a former manufacturing area (Ros-         renowned Boeri Architecture Studio now seems             tempts at democratization are opening the way
sin, 2019).                                                  to be the fulfilment of the Treetopia theorized by        to a social dimension.
     Nonetheless, Boeri’s experiment certainly rep-          Jakob (2020). Variations of the Italian prototype             The dense vegetation that unfolds along the
resents a model for other designers who try their            have multiplied around the world, including many         entire height of the Intesa Sanpaolo headquar-
hand at building new towers in Milan – such as               different and diversified suggestions: from China         ters designed by Renzo Piano in Turin (Fig. 10) or
the Klima Hotel (2012-14), featuring a tall vertical         (in Nanjing and Liuzhou, with 40 thousand trees          the use of transversal greenery proposed by Ma-
garden (Ghiacci, 2013) or the Hotel Viu (2014-               and one million plants; Fig. 7), where the interest      rio Cucinella in the Unipol Tower in Milan (Fig. 11),
17), in which vegetation becomes a composition-              in the topic is also supported by the publication A      are significant examples of interaction between
al element that wraps and characterizes the head-            Vertical Forest, edited by the local branch of Boe-      environmental culture and technology (Wood and
boards (Scalco, 2017) – or in the renovation of ex-          ri’s Studio (Marzullo, 2017), to Egypt where plants      Henry, 2016; Mario Cucinella Architects, 2017)
isting ones. One example is the unbuilt proposal             capable of resisting drought are included; from          that respond to more needs than that of ther-
designed by J. M. Schivo & Associati s.r.l. in 2012          Albania, where work focuses on the Mediter-              moregulation. The two renowned Italian archi-
for the retrofitting of the Galfa Tower (1956) by             ranean scrub, to the Netherlands, where the in-          tects, although constrained by the purpose of

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GRATTACIELI E VEGETAZIONE - Una simbiosi inedita
Talenti S., Teodosio A. | AGATHÓN | n. 11 | 2022 | pp. 94-103

use and private character of the skyscraper, in-          a process that will bring this noble building back           vanna, 2018). Regarding the renewal of the square,
tend to encourage the public value of the hang-           to life (the former Pirellino), proposing a tower where      the planting foreseen by some initial design hy-
ing gardens and greenhouses at the top that               botany and architecture intertwine and creating,             potheses has been replaced by the creation of a
become – as already proven in the mentioned               with the new Bridge/Greenhouse, a green space                new building – known as the Podium – located in
Turin example completed in 2015 – actual squares          open to the whole city. A project which, in such             the centre of the public space, which has be-
suspended above the city (Piano and Rolando,              a difficult period, proves to the world that Milan is         come the new location for access, passage and
2017).                                                    a city which bets on the future and courageously             meeting. Improving the quality of life of the entire
      The building designed by the Genoese ar-            faces the difficult challenge of the climate crisis.6
chitect is essentially articulated around the veg-              Since 2012, the removal of asbestos from
etation that makes its appearance in the under-           the Galfa Tower has also encouraged design hy-
ground garden and then moves upwards, verti-              potheses of renovation from several architects
cally crossing the entire building, with Mediter-         and academics, revealing a clear inclination to-
ranean type climbing plants – rare and unusual            wards greenery. In 2014, Prof. Del Curto (2015)
species to attract the public – and to give life, on      for example, urged his students of the Milan
the roof, to a bioclimatic greenhouse set up on           Polytechnic to develop suggestions for the re-
three levels (Fig. 12). In addition to filtering and       covery of this historic building, preserving its iden-
modulating natural light, the role of the travers-        tifying characteristics. Among the most original
ing greenery and the suspended garden on the              projects, the one aimed at the re-naturalization
35th floor is to moderate high summer temper-              of the high-rise transformed into a sort of verti-
atures and limit heat loss in the winter season,          cal farm stood out; the much-celebrated cur-
when indoor temperatures manage to stay above             tain-wall imagined by Melchiorre Bega remained
zero. In contrast, irradiation and adequate ven-          in this way unaltered, continuing to cover the
tilation keep the premises dry.4                          tower transformed for agricultural use.7
      The other ambitious and articulated exam-                 However, the achievement of an adequate
ple of this green option, currently ongoing, is lo-       level of environmental and economic sustainabil-
cated within the new Porta Nuova district, a few          ity, which is increasingly frequent in the retrofitting
steps from Piazza Gae Aulenti (Mario Cucinella            of skyscrapers or towers, has recently prompted
Architects, 2017). The sustainability performance         designers to reflect on the urban and social im-
in terms of hydraulic functionality, water-saving,        pact of such buildings. This new interest in the
topsoil management and durability with low main-          civic value of skyscrapers often goes hand in hand
tenance (Baggio, 2018, 25) is enhanced by the             with unprecedented attention to the presence of
thermoregulating function of the green placed             greenery, which translates into the introduction
inside the ‘vertical nest’. Cucinella, one of the Ital-   of vegetation at the base and sides of tall build-
ian architects most concerned with energy and             ings – as well as, as we have seen – on their en-
environmental issues, envisions this traversing           velopes. This is the case, for example, of the pre-
vegetation as an element that not only can em-            cursor intervention on the Garibaldi Towers in
bellish the environment but also acts as a ‘green         which new hanging gardens covered the low bod-
lung’ able to oxygenate interior spaces. Even             ies of the base (Masera, 2010). The Torre Sas-
the panoramic greenhouse, similar to Piano’s in           setti 32 renovation project for the Torre Sassetti
Turin, should allow for temperature control with-         32, a 1990s construction, envisaged the arrange-
out the need to resort to artificial ventilation, while    ment of the adjacent area where plant species
the ample square on the ground floor serves as             with reduced water needs were placed (Lom-
a large winter garden open to the city (Arsuffi,          bardini22, 2017).
2017).                                                          The ground attachment of the Galfa Tower
      The entire landscape project was conceived          has also recently undergone retrofitting (2016-
as a metaphor of the Divine Comedy, following             2020). Maurice Kanah, from the Milanese Studio
an inverse narrative to Dante’s work (Fig. 13):           BG&K Associati, inserted a glazed cube that
from the Paradise of the lower floors to the Pur-          overlooks the main arterial road towards Central
gatory at intermediate levels, up to the Hell of the      Station and houses the elevator for access to
large greenhouse (Arsuffi, 2017). Architect Mar-           the basement, where the parking lots and part of
ilena Baggio, who collaborated with the Cucinel-          the facilities originally situated on the top floors
la Studio, places a ‘paradisiacal’ Mediterranean          are now located. This displacement enabled the
scrub at the base, transforming it into the tropi-        creation of a large panoramic terrace. Converse-
cal bush and finally presenting an arid and dry            ly, on the north-west front, an underground en-
landscape at the top of the skyscraper. The as-           trance has been designed to allow direct access
cent towards Hell thus corresponds to a signifi-           to the apartments, while water tanks, marble
cant process of desertification, where colour, size        seats and boxwood bushes give back to the
and shape of the different species should also al-        community a place of passage but also a small
low the user to locate himself more easily within         green area for rest and meeting, recovering a sur-
the large vertical space.                                 face that for years had been occupied by a com-
      However, greenery seems to be the common            monplace gas station and allowing for the estab-
theme also in the retrofitting operations of some          lishment of a stronger contact with the urban sur-
tall historical buildings, among which the extreme-       roundings (Modulo Board, 2018).                              Fig. 13 | Unipol Tower ‘vertical nest’ in Milan, designed
ly recent and significant redevelopment of the Pi-               The idea of a sustainable renovation based             by Mario Cucinella, 2016: Green project designed by
                                                                                                                       Marilena Baggio (source: blog.urbanfile.org, 2022).
rellino in Milan, where vegetation will not only cov-     on green mobility and unquestionable environ-
er the facade of the new tower under construc-            mental and urban enhancement also marked the                 Fig. 14 | Pirellino redevelopment project in Milan, de-
                                                                                                                       signed by Stefano Boeri with Diller, Scofidio+Renfro,
tion but will also appear inside the bridge-build-        work on the Bonnet Tower, a building from the                2019: Detail of the bridge-building (source: gambero-
ing (Fig. 14) that will host a public greenhouse          1960s. The area at the base of the skyscraper                rosso.it, 2022).
characterized by a great variety of Mediterranean-        was transformed by the London-based firm PLP                  Fig. 15 | Retrofitting of the facade of the Torre Tirrena in
type plants5. Stefano Boeri, designer of this in-         Architecture between 2017 and 2020 into a space              Milan, designed by Paolo Asti, 2021 (credit: the Authors,
tervention as well, conceptualized the project as         that is pleasant to live in and walk through (Gio-           2022).

                                                                                                                                                                              101
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