DALLA NUOVA EDILIZIA ALLA RIGENERAZIONE - Può il Nuovo Bauhaus ridefinire l'architettura e dare risposte ai cambiamenti globali?
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AGATHÓN – International Journal of Architecture, Art and Design | n. 09 | 2021 | pp. 22-31 FOCUS ISSN print: 2464-9309 – ISSN online: 2532-683X | doi.org/10.19229/2464-9309/922021 DALLA NUOVA EDILIZIA ALLA RIGENERAZIONE Può il Nuovo Bauhaus ridefinire l’architettura e dare risposte ai cambiamenti globali? THE SHIFT FROM NEW BUILD TO REGENERATION Can the New Bauhaus transform architecture and design to meet global challenges? David Ness ABSTRACT Il Nuovo Bauhaus Europeo è parte della Renovation Wave e si lega al Green New Deal – un impegno ad affrontare le sfide su clima e ambiente attraverso il ‘disaccoppiamen- to’ della crescita economica dall’utilizzo delle risorse per aprire la strada a ‘un’equa e prospera’ società. Dopo aver discusso sull’inadeguatezza del Green New Deal a rag- giungere quella determinante trasformazione che ci si aspettava, è stato proposto un nuovo Programma in cui ogni necessità può essere soddisfatta con minori consumi, emissioni di CO2, nuove costruzioni e più rigenerazione urbana. Il Nuovo Bauhaus Eu- ropeo, teso a ‘unire sostenibilità e stile’, è visto come ‘il centro di propulsione’ e l’ispi- razione di questo Programma che potrebbe radicalmente decostruire e ridisegnare gli attuali approcci all’architettura. Così, i vincoli imposti dalla rigenerazione degli edifici esistenti, con le loro dimensioni etiche e culturali, possono inspirare una creatività e un’immaginazione maggiori preservando allo stesso tempo carbonio, costi e identità. The New European Bauhaus forms part of a Renovation Wave and complements the EU Green Deal – a commitment to tackling climate and environment related chal- lenges by ‘decoupling’ economic growth from resource use, while leading to a ‘fair and prosperous’ society. After arguing that the Green Deal does not go far enough to achieve the dramatic transformation required, a new agenda is put forward where needs are met with less consumption and carbon, less new building, and more regen- eration. The New Bauhaus, intended to ‘match sustainability with style’, is seen as the ‘engine room’ and inspiration for this agenda, which may radically disrupt and trans- form current approaches to architecture. Thus, constraints imposed by regeneration of existing buildings, with their ethical and cultural dimensions, can inspire greater cre- ativity and imagination while conserving carbon, cost, and character. KEYWORDS emergenza climatica, obiettivi di sviluppo sostenibile, ambiente costruito, consumo delle risorse, riduzione totale climate emergency, sustainable development goals, built environment, resource con- sumption, absolute reduction David Ness, Architect and PhD, is an Adjunct Professor within UniSA STEM at the University of South Australia. He investigates ways of delivering more services with less resource consumption, carbon, and cost. David was awarded the ARUP Global Research Challenge 2017 to adapt the circular economy to the built environment. He has advised UN ESCAP and UN Habitat on ‘green growth’ and eco-efficient and inclu- sive infrastructure. E-mail: david.ness@unisa.edu.au 22
Ness D. | AGATHÓN | n. 09 | 2021 | pp. 22-31 Gli impegni a livello globale sono concen- specifiche strategie e un fondo economico per sta un’azione più incisiva da parte dei Paesi più trati sulla drastica riduzione delle emissioni di una ‘equa transizione’ che protegga i cittadini abbienti per raggiungere il significativo traguar- gas serra fino all’obiettivo posto da Parigi di più vulnerabili e i lavoratori. In questo contesto do di ‘zero emissioni reali’, che comporta la ri- emissioni zero entro il 2050 e allo stesso tem- politico-culturale e sulla base della letteratura qualificazione di più settori tutelando al tempo po sul contrasto alla povertà mondiale e sul scientifica di riferimento, questo articolo esa- stesso i diritti umani (Skelton et alii, 2020). Ap- raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo So- mina la capacità del Green New Deal e della procci di tale entità richiedono un ‘cambiamen- stenibile delle Nazioni Unite entro il 2030. La Renovation Wave – promotori della crescita eco- to epocale’ soprattutto nel settore edilizio dove relazione delle Nazioni Unite Emission Gap Re- logica e del disaccoppiamento – di affrontare le il consumo delle risorse continua ad aumenta- port enfatizza il carattere titanico della sfida difficili sfide che si presentano, esplorando an- re all’interno delle società più abbienti (Ness, (UNEP, 2020a; Fig. 1): raggiungere l’obiettivo che approcci alternativi per mezzo dei quali il 2019); in particolare, occorre limitare le nuove di Parigi di 1,5 °C richiederà una riduzione del- Green New Deal può abbracciare un’agenda costruzioni, le cui superfici superano di gran le emissioni da consumo tale da creare un im- più rivoluzionaria e trasformativa. Si arriva quin- lunga la crescita della popolazione (Global- patto nello di stile di vita di 2-2,5 t CO2e pro di alla proposta di un approccio che promuove ABC, IEA e UNEP, 2019; Ness, 2020; Fig. 2). capite entro il 2030, con l’equità al centro della la visione più libera e anticonformista del Nuo- Come sottolineato da Boyd (2019), Allwood riforma degli stili di vita. L’Oxfam (2015, p. 7) vo Bauhaus Europeo, il quale può assumere il (2014) e altri, è necessaria una drastica ridu- ha infatti evidenziato che le emissioni frutto di ruolo cruciale di ‘vettore’ per guidare i cambia- zione, non solo per raggiungere l’obiettivo di uno stile di vita basato sul consumo sono for- menti necessari, specialmente nell’ambito del- diminuzione dei gas serra, ma anche per con- temente inique all’interno dei e tra i vari Paesi, l’architettura e della rigenerazione urbana. sentire una ridistribuzione delle risorse a livello ponendo l’accento sull’indissolubile legame tra globale cosicché i meno abbienti possano usu- cambiamenti climatici e disuguaglianza econo- Una maggiore efficienza non è sufficiente | Gli fruire delle infrastrutture e dei servizi per supe- mica. Le emissioni di CO2 prodotte dagli ‘ab- sforzi globali per contrastare le emissioni di gas rare lo stato di povertà in cui si trovano. bienti’ hanno colpito i ‘meno abbienti’ in ma- serra si sono concentrati sull’aumento di effi- Come ha sottolineato il World Green Build- niera molto pesante: i ricchi, pari all’1% del- cienza energetica e risorse e sulla sostituzione ing Council (WGBC, 2019), il modo migliore per la popolazione mondiale, possono produrre dei combustibili fossili con le fonti rinnovabili. ridurre l’apporto di anidride carbonica è la pre- emissioni 30 volte superiori a quelle prodotte La New Climate Economy (NCE, 2018), il World venzione, mettere in discussione il bisogno di dai poveri (50%) e 175 volte maggiori di quelle Resources Institute (WRI, 2020) e altre Istituzio- servizi e, successivamente, valutare come sod- prodotte dai più poveri (10%). Questi già allar- ni hanno condiviso il programma di un ‘nuovo disfarli nel modo meno dannoso per le risorse manti dati sono stati amplificati dalle Nazioni sviluppo’ basato sull’efficienza delle risorse e ambientali; invece secondo Allwood (2014, p. Unite, secondo le quali l’1% più ricco della po- sulla crescita circolare: gli obiettivi di crescita, 446), la chiave per ridurre la richiesta di produ- polazione mondiale genera emissioni per più azione e sviluppo sono correlati e complemen- zione materiale può essere la riduzione della ri- del doppio della quota combinata del 50% dei tari, con la crescita che viene ‘disaccoppiata’ chiesta dei servizi materiali. A questo proposi- più poveri. Inoltre, per ottenere un impatto pro dai suoi impatti negativi sull’ambiente. I sistemi to, l’HM Treasury (2013) ha riconosciuto che la capite equo, l’1% dei più ricchi – percentuale a energia pulita e a buon mercato potrebbero prima fase di pianificazione e poi quella di pro- che comprende molti di noi – dovrebbe ridurre dare impulso al dinamismo economico, mentre getto offrono maggiori potenzialità per ridurre il le proprie attuali emissioni di almeno 30 volte, ci si affida all’economia circolare per ridurre la capitale o il carbonio incorporato negli edifici. o meglio di uno sconcertante 97%! Ciò per- domanda di materie prime a elevato consumo Come mostrato nella Figura 3, il ‘non costrui- metterebbe alle emissioni pro capite del 50% di energia. L’economia circolare tuttavia, dove re’, sfidando la richiesta di servizi ed esploran- dei più poveri di aumentare di circa tre volte il praticata, tende a focalizzarsi sui circuiti ‘chiu- do approcci alternativi, potrebbe abbattere le loro attuale consumo per soddisfare i bisogni di si’ del riciclo, spesso trascurando il ‘restringi- emissioni di carbonio del 100%, mentre la filo- infrastrutture, dimora e servizi necessari (UNEP, mento’ e il ‘rallentamento’ dei cicli per ridurre il sofia del ‘costruire meno’, massimizzando l’u- 2020a; Ivanova, 2021). volume di produzione dei materiali. L’obiettivo so e il funzionamento degli asset esistenti, po- Gli impegni sopra citati pongono enormi si concentra sull’efficienza delle risorse, mentre trebbe consentirne una riduzione dell’80%, sfide al settore dell’architettura e al mondo del- il fine di una vera economia circolare è quello di ‘costruire in modo intelligente’ grazie all’im- le costruzioni che impiegano circa il 40% delle ridurre sia la quantità di risorse naturali che fan- piego di materiali con un basso quantitativo risorse globali e sono responsabili di circa il no ingresso nella nostra economia sia quella di carbonio potrebbe portare a un abbattimen- 39% delle emissioni di gas serra e del 40% dei degli scarti da esse derivati (EEB, 2020, p. 1). to del 50% delle emissioni e ‘costruire in modo rifiuti. Nonostante ciò l’UNEP (2020b) ha con- In tempi recenti, scienziati e ricercatori han- efficiente’, attraverso le nuove tecnologie, ri- statato che il settore edile sta ‘perdendo slan- no asserito che l’unica strada praticabile per rag- durrebbe le emissioni solo del 20%. Chiara- cio’ nei confronti della decarbonizzazione, aven- giungere il traguardo posto da Parigi è quella mente, per raggiungere in edilizia il traguardo do dimezzato dal 2016 al 2019 i precedenti di ridurre sensibilmente il volume di produzio- globale di una diminuzione dell’80-90% delle progressi annuali, e ha esortato tutte le parti in- ne dei materiali dell’economia globale (Hickel, emissioni non è possibile fare affidamento solo teressate a invertire questa tendenza e a incre- 2019). In quest’ottica, i sostenitori della ‘decre- alle ultime due strategie citate. mentare di 5 volte (80%) le azioni di decarbo- scita’ hanno messo a punto un nuovo tipo di L’emergenza pandemica da Covid-19 po- nizzazione; in aggiunta, l’IPCC (2018) ha sotto- economia – le cui basi non poggiano sul capi- trebbe rappresentare un punto di svolta, un’op- lineato che il mantenimento costante del per- talismo – che promuove il progresso sociale ed portunità per ridurre a lungo termine il prevale- corso verso l’obiettivo dell’1,5 °C richiede una economico senza eccedere nel consumo di ri- re di stili di vita basati sulla produzione di gran- riduzione delle emissioni provocate dalle co- sorse materiali (Raworth, 2017; Hickel, 2019). di volumi di energia e di materiale (Cohen, struzioni dell’80-90% entro il 2050, obiettivo Boyd (2019) esorta la società a concentrarsi 2020, p. 2). Durante l’emergenza sanitaria si è raggiungibile con un aumento del 5% della ri- non solo sulle emissioni ma anche sulle loro avuta dimostrazione che molti servizi possono qualificazione energetica degli edifici esistenti cause, ovvero il consumo; a questo proposito, essere forniti anche a distanza – ad esempio nei Paesi dell’OCSE, operazione di particolare il C40 Cities (2018) ha calcolato le emissioni gli acquisti, la didattica e molte altre attività si rilevanza per la rigenerazione urbana. ‘incorporate’ nella produzione e nel consumo sono potute fare online – con minore consu- Il mondo intero guarda all’Unione Europea di materiali e prodotti in circa il 60% in più ri- mo, necessità di spazi costruiti e immobili; non per il ruolo di leader nel raggiungimento di que- spetto a quelle prodotte dalle consuete attività è da escludere che nel post-Covid alcuni servi- sti obiettivi. Il Green New Deal è stato presen- dei territori (WRI, C40 and ICLEI, 2015). zi manterranno questa modalità che ha portato tato come ‘innovativo, trasformativo e rivolu- Sostenendo che l’ambizioso obiettivo di benefici in termini di efficienza energetica negli zionario’ (Ossewaarde and Ossewaarde-Low- ‘emissioni zero entro il 2050’ dissimula un’iner- ambienti lavorativi, nelle case e nei trasporti, too, 2020). Il ‘patto’ prevede non solo la ridu- zia sulla questione climatica, alcune Organizza- abbattendo sensibilmente le emissioni di CO21. zione delle emissioni di gas serra ma anche un zioni internazionali hanno sottolineato che ‘emis- Le alternative della condivisione, dell’adatta- innalzamento degli standard di vita e, al tempo sioni zero’ non significa necessariamente ‘nes- mento o della rigenerazione dell’edilizia esisten- stesso, nuove opportunità di lavoro attraverso suna emissione’ (Act!onaid, 2020): viene richie- te sono anch’esse probabilmente destinate a 23
Ness D. | AGATHÓN | n. 09 | 2021 | pp. 22-31 Fig. 1 | Per capita and absolute CO2 consumption emissions by four global income groups for 2015 (source: UNEP, 2020a, p. XXV). Fig. 2 | Changes in floor area, population, buildings sector energy use and energy-related emissions globally, 2010-2018 (source: GlobalABC, IEA and UNEP, 2019, p. 9). Fig. 3 | Carbon reduction curve, showing the need to tackle carbon early (source: HM Treasury, 2013, p. 11). ricevere un’attenzione maggiore, specialmente la ristrutturazione degli edifici pubblici, la decar- per dimezzare l’allarmante livello del consumo dal momento che possono ridurre il carbonio bonizzazione dei sistemi di riscaldamento e raf- delle risorse (EEB, 2021). Nonostante ciò sem- altrimenti prodotto da nuove costruzioni. Come freddamento e la povertà energetica, il tutto bra molto improbabile che il Green Deal e le ha dichiarato in maniera efficace l’HM Treasury nell’ottica del ‘non lasciare indietro nessuno’. sue iniziative – basate sulla ‘nuova crescita eco- (2013), ‘ridurre il carbonio riduce i costi’. Alla Dopo aver riconosciuto l’inadeguatezza degli nomica’ e sull’efficienza energetica – possano luce di queste strategie, ci chiediamo adesso approcci convenzionali a promuovere i cam- avere successo, come verrà esposto nel pros- se il Green New Deal, la Renovation Wave e il biamenti radicali richiesti, il Piano in questione pro- simo paragrafo. Nuovo Bauhaus siano in grado di adempiere pone di combinare prestazioni energetiche mi- agli impegni posti dall’Unione Europea e, in al- gliori con l’inventiva, il che si traduce in ‘mobili- Una critica all’European Green Deal | Recenti ternativa, quale maggiore ambizione possa es- tazione della ricerca e promozione dell’innova- report autorevoli e la letteratura scientifica han- sere richiesta. zione’, ‘sperimentazione e coinvolgimento di più no sollevato dei dubbi sull’efficacia dei presup- settori e discipline’. posti sottesi al Green Deal, che potrebbero L’European Green Deal, la Renovation Wave Si apre così la strada al Nuovo Bauhaus Eu- compromettere la sua capacità di raggiungere e il Nuovo Bauhaus | ‘Priorità all’efficienza ener- ropeo, teso a ‘combinare lo stile con la sosteni- gli obiettivi sulle emissioni di CO2. L’Agenzia getica’ è uno dei princìpi guida del Green New bilità’ e a guidare il design sostenibile verso l’Eu- Europea per l’Ambiente ha segnalato che il di- Deal e delle politiche della Renovation Wave ropa e oltre (EC, 2021). Annunciato alla fine del saccoppiamento globale auspicato ‘non sta che si basano su una ‘nuova strategia di cre- 2020 dalla Presidente della Commissione Euro- avvenendo’ (e potrebbe non essere possibile scita’ per contribuire alla costruzione di una pea Ursula von der Leyen (Carlson, 2020), verrà realizzarlo), che l’Europa consuma e contribui- ‘economia moderna, efficiente nella gestione realizzato in tre fasi: dopo il ‘design’ e la ‘deliv- sce molto di più al degrado ambientale di altre delle risorse e competitiva’. Con il Green Deal, ery’, l’obiettivo è ‘diffuse’ una rete di Bauhaus regioni del mondo, e allo stesso tempo, che le la Commissione Europea ha preso l’impegno di fra tutti gli Stati membri dell’Unione Europea, e prospettive di raggiungere gli obiettivi in politi- conseguire almeno una riduzione del 55% delle successivamente anche ad altri. La ‘prima on- ca ambientale sono scarse; una totale riduzio- emissioni di gas serra entro il 2030, rispetto ai data’ – che comprende cinque progetti base in ne delle pressioni e degli impatti sull’ambiente livelli del 19902, raggiungendo al contempo una diverse nazioni – potrebbe abbracciare temati- potrebbe esigere trasformazioni radicali verso ‘equa transizione’ (EC, 2019). La Renovation che quali i cambiamenti climatici, l’accessibilità, una diversa tipologia di economia e di società Wave (EC, 2020a) ha come obiettivo principale la coesione sociale, i biomateriali sostenibili e – invece che di guadagni in termini di efficienza la riqualificazione del patrimonio immobiliare, in un’innovazione digitale efficiente in termini di incrementale all’interno di una produzione con- modo particolare nell’ottica dell’efficienza ener- risorse come parte di una doppia transizione, solidata (EEA, 2021, p. 5). Inoltre, l’Agenzia av- getica e delle risorse. Attualmente soltanto l’11% ecologica e digitale. Soprattutto, von der Leyen verte che l’economia circolare potrebbe ali- del patrimonio edilizio viene sottoposto a ri- ha sottolineato i livelli insostenibili raggiunti dal- mentare una strategia di crescita indirizzata a strutturazione ogni anno, mentre la riqualifica- l’Unione Europea in materia di consumi, ponen- un incremento del consumo di materiale e che zione energetica si aggira attorno all’1%. La do particolare attenzione al settore edilizio e al durante il 2019 soltanto il 12% circa del mate- Commissione Europea si pone l’obiettivo di suo impatto sulle emissioni; a questo proposito riale è stato riciclato nell’Unione Europea, men- raddoppiare la percentuale di ristrutturazioni e la colonna portante dell’European Green Deal è tre la circolarità globale è in calo, non in au- aumentare quella delle ‘ristrutturazioni pesanti’ costituita dal Piano di Azione per l’Economia Cir- mento (Circle Economy, 2021). per ridurre il consumo di energia fino al 60%. colare (EC, 2020b). Recentemente, i membri Le pubblicazioni sull’argomento conferma- Sono state individuate quattro aree di maggior del Parlamento Europeo hanno richiesto di in- no queste preoccupazioni; ad esempio Giam- interesse: gli edifici con le peggiori prestazioni, cludere nel Piano obiettivi legalmente vincolanti pietro (2019) ha criticato le argomentazioni del- 24
Ness D. | AGATHÓN | n. 09 | 2021 | pp. 22-31 la Ellen MacArthur Foundation (EMF, 2019) se- scala delle ambizioni sociali le necessità socio- esigenze dei cittadini in modo meno materia- condo la quale la produttività dell’economia economiche piuttosto che la crescita capitalisti- le, intensivo, con meno consumi e produzione? post-industriale può aumentare senza al con- ca legata al PIL e al consumo di materiale. A questo proposito, Bason et alii (2020) con- tempo far innalzare il livello di consumo delle ri- In alcuni contesti, l’inerzia della politica ha cepiscono il nuovo Bauhaus come il vettore di sorse semplicemente grazie al riciclo di pro- smosso la coscienza dei cittadini che con un re- una vasta gamma di missioni interconnesse, dotti e di componenti. Giampietro (2019, p. ferendum hanno attivato una ‘deliberative democ- ognuna delle quali dovrebbe essere audace, ispi- 154) sostiene invece che il processo economi- racy’ per accelerare il cambiamento nella so- ratrice, avere ampia rilevanza sociale e, in sinte- co è entropico e di conseguenza comporta un cietà. È il caso della Francia, dove in risposta si, consentire un cambiamento sistemico; so- continuo consumo di risorse che dovrebbe es- alle strategie individuate dal Governo per rag- stengono inoltre che l’iniziativa della Commis- sere controbilanciato dall’opera della natura giungere l’obiettivo di emissioni zero (Farand, sione Europea rappresenta un’opportunità per per rimanere stabile. Anche Skene (2018) si è 2021), in seno al referendum la maggioranza far progredire l’Europa, imparando dal suo pas- espresso in disaccordo con i principi chiave a dei votanti (circa il 55%) ha preferito la strada sato, e per ‘reinventare’ le attuali pratiche di sostegno dell’economia circolare, in particolare della decrescita e del cambiamento negli stili di progettazione, di arte e architettura che, inte- con quelli riguardanti i fondamenti termodina- vita, soluzione questa molto più radicale rispet- ressando la cultura e l’identità tanto quanto la mici ed ecologici: la Terra, in termini di termo- to al fare affidamento sull’alta tecnologia. Le sfi- tecnologia e la materialità, possono svolgere un dinamica, è un sistema aperto e non porta in de per tagliare i consumi derivati dal carbonio, ruolo fondamentale, contribuendo a trasformare sé nessuna affinità con concetti di circuiti chiu- preservare la biodiversità e realizzare gli obiettivi un’avanguardia in una ‘nuova ondata’ di cam- si, economia circolare o zero sprechi e ogni di sviluppo sostenibile (specialmente l’equità biamento sistemico (Bason et alii 2020, p. 2). passo verso ‘l’efficienza’ metterà a rischio il ve- globale nella distribuzione delle risorse e della Possiamo imparare dal Bauhaus di Weimar ro tessuto della biosfera (Skene, 2018, p. 488). ricchezza) non possono essere raggiunti au- e dalle sue tre fasi storiche (Fig. 4). In primo luo- Allwood (2014, p. 446) ha espresso la propria mentando l’efficienza e la circolarità in un con- go, la sua istituzione nel 1919 e il suo Manife- opinione in termini più semplici: se la domanda testo di continua crescita economica guidata sto, che riflette lo spirito transdisciplinare e la è in crescita, il cerchio non può rimanere chiu- dai materiali. Una trasformazione radicale richie- visione stilistica di Walter Gropius; in secondo so, pertanto, ridurre la percentuale di nuovo de non solo la partecipazione attiva della citta- luogo, la sua enfasi più socialista sotto Hannes materiale è la priorità. dinanza, ma anche una visione creativa, una Meyer, che professava l’interesse per il bene pub- La ‘crescita ecologica’ e le misure di effi- grande apertura mentale e la volontà di modifi- blico piuttosto che per il lusso privato (Metropoli- cienza energetica, in assenza di limiti, sono ri- care lo status quo, caratteristiche queste che tan Museum of Art, 2021); e infine, l’estetica mi- tenute in grado di portare a una riduzione di consentono al Nuovo Bauhaus Europeo di ve- nimalista promossa da Mies van der Rohe, che circa il 60% delle emissioni globali entro il nire alla ribalta in maniera preponderante.3 è emerso come il ‘maestro architetto’ profes- 2050, che è di gran lunga inferiore all’obiettivo sionista (Droste, 2006). Tuttavia, come osserva- posto da Parigi. Al contempo, è probabile che Verso un Nuovo Bauhaus | Mentre la fonda- va Gropius (1919), «[…] there is no such thing l’ambizione legittima dei Paesi a basso reddito zione del Bauhaus era stata ispirata nel secolo as ‘art by profession’». Probabilmente, l’archi- di ‘mettersi al passo’ in termini di progresso scorso da ideali avanguardisti, anticonformisti e tettura adesso deve andare oltre la semplice materiale potrebbe condurre a un massiccio rivoluzionari, il Nuovo Bauhaus, nato in seno al- professione e abbandonare la cultura del mae- incremento delle emissioni in atmosfera. Ab- la Commissione Europea, è uno strumento per stro architetto4. Così come Gropius ha riunito biamo visto come i concetti base sui quali l’Eu- realizzare i Programmi del Green Deal e della diverse discipline per uno scopo comune, allo ropean Green Deal si fonda, quali la crescita Renovation Wave e parte del Recovery Plan stesso modo, possiamo immaginare il nuovo continua, il disaccoppiamento, l’efficienza e una per il Covid-19 da 750 miliardi di euro. È un fat- Bauhaus e i suoi prodotti come co-creati attra- ‘equa transizione’, sono stati messi in discus- to significativo che un approccio top-down im- verso relazioni inclusive, transdisciplinari, inter- sione. Nel paragrafo successivo verranno pre- posto dall’Europa sull’arte non sia stato ben vi- settoriali e multilivello, che abbracciano gover- se in esame interpretazioni molto più radicali sto dagli eurodeputati: ad esempio Michaela Soj- nance e politica, ecologia ed economia, so- del ‘patto’. drova sostiene che l’Unione Europea dovrebbe cietà e culture, tecnologia e (non meno impor- promuovere la cultura e l’arte nella loro libertà tante) riforma dell’istruzione5. Richiederà spazi, Approcci trasformativi | L’European Green Deal, creativa e che non si può imporre a un creativo fisici e digitali, costruiti e immaginati, nei quali inteso come un prosieguo del percorso di ‘cre- come creare (cit. in Naujokaitytė, 2020); altri eu- sarà possibile dissentire in pubblico tranquilla- scita ecologica’ senza grossi cambiamenti, è rodeputati hanno messo in discussione il biso- mente (Bason et alii, 2020, p. 7). stato prontamente accolto dalle aziende; al gno di un secondo Bauhaus in un periodo in contempo, altri hanno sostenuto che dovreb- cui il bilancio europeo è stato ridotto e il settore Implicazioni per l’Architettura e la Rigene- bero essere presentate alternative alla cre- culturale è in crisi. Oppositore al Programma è razione urbana | Consideriamo adesso come scita ecologica e, conseguentemente, al capi- anche, Dace Melbarde, ex Ministro della Cultu- il Nuovo Bauhaus possa favorire il rinnovamen- talismo ecologico, poiché il modello europeo ra lettone, secondo la quale viviamo in una so- to e incrementare gli interventi di rigenerazione deve affrontare una delle più pesanti crisi poli- cietà post-industriale in cui bisogna affrontare urbana e, in generale, quali possano essere le tica e culturale di sempre che non può essere sfide ardue, per cui è necessario consumare implicazioni per l’architettura e il settore edile. risolta esclusivamente con l’ecologizzazio- meno e non produrre di più (Naujokaitytė, 2020). Per realizzare le trasformazioni radicali richie- ne della produzione e dei consumi e con il ta- Eppure questa è l’essenza del Programma di ste, per scoprire ‘nuovi modi di vedere e af- glio delle emissioni. cambiamenti delineato in precedenza; può que- frontare i problemi’ (come illustrato nella Figura All’interno di un contesto così ampio, Osse- sta asserzione definire l’assetto generale del 5) il Nuovo Bauhaus avrà bisogno della parte- waarde e Ossewaarde-Lowtoo (2020, p. 7) ri- nuovo Bauhaus? L’Agenzia Europea per l’Am- cipazione attiva di artisti, inventori, architetti, tengono che un Green Deal dovrebbe mirare a biente (EEA, 2019) ha osservato che poiché il committenti e della società tutta, attingendo trasformare le strutture e le Istituzioni delle so- disaccoppiamento tra crescita economica e apertamente alla loro ingegnosità e creatività cietà, compreso quelle di potere predominante, consumo di risorse non si sta verificando, è ne- per rompere con le logiche del passato. e gli accordi economici in atto, indirizzando la cessaria una visione creativa: come può la so- Una certa direzione è fornita dal ‘system trasformazione verso la ‘decrescita’ dei Paesi cietà svilupparsi e prosperare in termini di qua- change compass’ (SystemIQ and Club di Ro- più abbienti e intervenendo con nuove Istituzio- lità (ad esempio propositi, solidarietà, empatia), ma, 2020). Nella prefazione, la Presidente della ni, norme, standard, significati e stili di vita; sol- piuttosto che di quantità (ad esempio durata dei Commissione Europea von der Leyen sostiene tanto allora il Green New Deal diverrà realmente materiali), in modo più equo? Può aiutare allo che la ‘bussola’ indirizza i ‘veri conduttori’ del- un concetto rivoluzionario (si veda anche Slatin, scopo ‘la ragion d’essere’ del Nuovo Bauhaus l’utilizzo delle risorse e delle pressioni ambienta- 2019, p. 29). Queste considerazioni, dirette a e la sua ambizione ispiratrice? Le risorse messe li: l’ambiente costruito è fortemente caratteriz- soddisfare l’esigenza di servizi in modi meno in- in campo per far fronte all’emergenza climatica zato da ‘sottosistemi economici’ che cercano di vasivi in termini di materiali, sono coerenti con i sono in grado contestualmente di garantire che ‘triplicare il rinnovamento’, ‘riducendo il nuovo passi mossi per collocare al primo posto della nessuno sia lasciato indietro e di rispondere alle spazio edificabile’, ‘mantenendo il livello di qua- 25
Ness D. | AGATHÓN | n. 09 | 2021 | pp. 22-31 bientali (platino, oro, argento, ecc.) rilasciate a Allo stesso modo, Fezer (2020, p. 384) ha mega progetti come l’Hudson Yards di New messo in evidenza ‘il potere del nulla’: «[…] York (Fig. 6) che si sviluppa su 1,67 milioni di sometimes not building is the right thing to do metriquadri. Se da un lato modificare la teoria […] or adapting what is already there». e la pratica professionale può rappresentare un ‘cambiamento dirompente’ per architetti e Conclusioni | L’emergenza climatica, combi- progettisti, dall’altro può fornire l’occasione per nata alla povertà e all’ingiustizia globali, richiede stringere relazioni più strette e partecipate con una trasformazione tempestiva radicale, dirom- Fig. 4 | The Bauhaus in Dessau (Germany): digital archi- i committenti, acquisendo maggior importanza pente rispetto agli approcci attuali che finora si tectural rendering (credit: JTRBurr / Alamy Stock Photo). la fase di pianificazione e quella in cui operare sono rivelati manifestamente infruttuosi. A que- le scelte di soluzioni più snelle e intelligenti. La sto proposito, l’European Green Deal – basato riduzione dei livelli di carbonio e dei consumi è su una nuova forma di crescita, di maggiore ef- lità della vita’ ed ‘evitando l’esigenza di nuovi spesso trattata come una ‘mera questione ficienza, sulla circolarità e sull’errata fiducia nel edifici’ che generano tante emissioni. La ‘bus- tecnologica riducibile a parametri matematici’ disaccoppiamento – è risultato privo della ne- sola’ indirizza anche la pianificazione urbana in- (Pérez-Gómez, in Baek, 2016) mentre invece cessaria determinazione per attivare una ridu- telligente, la riqualificazione di edifici sottoutiliz- Macchi (2017, pp. 78-82) ha sul tema una let- zione del consumo di carbonio, soprattutto tra zati, e una ‘gestione dello spazio fluida e orien- tura diversa e più profonda: il valore di un edifi- le fasce più benestanti della società che dovreb- tata all’autosufficienza’ tramite ‘l’aumento di cio accresce se può essere facilmente rinnova- bero necessariamente ridurlo del 97%. edifici durevoli, modulari, efficienti e con un’e- to e trasformato acquisendo costantemente L’articolo ha sottolineato come il Nuovo Bau- qua quantità di spazio per persona’. È possibile nel tempo livelli di cultura e identità. Le dimen- haus sia aperto a un dibattito non conformista, anche ripensare il concetto di proprietà, trasfe- sioni etiche e culturali dell’edilizia di tipo ‘aper- ispirando nuovi approcci collaborativi e ricerca rendola a soggetti pubblici o privati che si occu- to’ saranno discusse nel dettaglio nel para- per affrontare le sfide globali in modo più equo pino di valorizzare appieno lo ‘spazio costruito’ grafo seguente. e con consumo e livelli di carbonio drasticamen- e siano ricompensati in base all’utilità fornita te inferiori, obiettivi ardui questi che non pos- (SystemIQ and Club di Roma, 2020, p. 80). Dimensioni etiche e culturali | I vincoli impo- sono essere risolti a livello nazionale; sono ne- Gran parte del patrimonio immobiliare esi- sti dagli edifici esistenti possono spesso ispira- cessarie reti sovranazionali più ampie, ‘aperte’, stente non è stato progettato per essere modi- re creatività e innovazione. La Conferenza Mon- estendendo la missione del Nuovo Bauhaus ficato nel tempo, e quindi presenta un grado di diale degli Architetti del 2017 a Seoul, in Co- ben oltre i confini europei. Il contributo ha evi- obsolescenza non solo a causa dell’inefficien- rea, ha avuto come tema Soul of the City, sof- denziato anche il ruolo fondamentale dell’arte, za energetica (l’obiettivo della Renovation Wave) fermandosi su esempi di rigenerazione per dell’etica e della filosofia nel cambiare teorie e ma anche per mancanza di flessibilità d’uso e nuovi scopi di edifici esistenti, tra i quali la ri- prassi dell’architettura valorizzando le strutture presenza di degrado materico. Poiché le nuo- qualificazione, a firma de ll’architetto Lee So-jin dismesse promuovendo una distribuzione più ve strutture diventeranno l’edilizia di domani, i nel 2012, di una stazione di pompaggio del- equa delle risorse. progettisti devono abbracciare una visione ci- l’acqua in disuso che ha dato alla luce il Dong- In conclusione riflettiamo in ultimo sulle pa- clica della vita degli edifici che si caratterizzi ju Literature House (Figg. 7, 8), omaggio al poe- role di Gropius (1919) nel Manifesto che ispirò per flessibilità d’uso e facilità di smontaggio, ta martire coreano. Una vecchia cisterna d’ac- il Bauhaus: «[…] The ultimate goal of all art secondo quell’approccio di tipo ‘aperto’ e im- qua è stata convertita in un pacifico giardino, is the building!». Se oggi aspiriamo a ‘non co- prontato alla ‘separazione dei sistemi’ introdot- mentre un’altra è usata come teatro: totalmen- struire nulla’, a ‘costruire meno’ e a concen- to da pionieri quali John Habraken e Stewart te al buio, a eccezione di uno stretto raggio di trarci sulla rigenerazione urbana, specialmente Brand, e successivamente implementato da or- luce che fende l’oscurità attraverso una piccola nelle società più ricche, il Bauhaus Europeo ganizzazioni come l’Office for Real Estate and apertura sul tetto, questo interno brutalmen- può adottare una versione modificata del Ma- Public Buildings di Berna: i diversi componenti te spoglio rimanda agli ultimi giorni del poeta nifesto per rispondere alle sfide attuali: ‘il fine edilizi sono classificati secondo una gerarchia mentre languiva in prigione. ultimo di tutta l’arte è quello di ispirare soluzioni di durata, per cui gli elementi strutturali (pro- Questo progetto è stato utilizzato da Baek innovative ed eque che prevedano il minor gettati per una lunga durata) devono consenti- (2017, p. 216) per illustrare il significato della consumo di risorse e di carbonio’. Tale filosofia re modifiche spaziali future anche demolendo ‘apertura’ nei manufatti urbani, uno scenario vuo- potrebbe coincidere con il significato del ‘less quelli interni, che sono progettati per una dura- to che può essere trasformato in qualsiasi tipo is more’ di Mies, per cui i progetti che rispar- ta più breve (Macchi, 2017). di ambientazione. L’apertura presuppone una miano risorse a vantaggio di molteplici visioni È anche probabile che il ‘budget di carbo- forza di carattere che definisce il processo di ri- culturali e funzionali acquistano un maggior va- nio’ avrà un impatto significativo sull’ambiente generazione come ‘fantasioso, romanzato e pro- lore aggiunto. edificato per i Paesi in cui il parametro è pro- duttivo, piuttosto che meccanico, ripetitivo e capite. Habert et alii (2020) hanno mostrato prevedibile’. Viene testata la resilienza del ma- come questo approccio possa essere disag- nufatto e una nuova luce viene portata davanti gregato per settori (residenziale, mobilità, l’in- ai suoi molteplici volti, ai suoi angoli e alle sue Global commitments are centred on dramati- dustria, ecc.), mentre i budget obbligatori pos- sfumature. Baek (2016) ha sviluppato un nuovo cally reducing greenhouse gas (GHG) emis- sono essere applicati anche ai singoli edifici. modo di impegnarsi con il clima e l’etica, raffor- sions to meet the Paris target of net zero emis- Pionieri in tal senso sono i Paesi Bassi che han- zandone il legame come cornice per le relazioni sions by 2050, while also tackling global pover- no recentemente vietato tutte le nuove costru- umane. Aiuta a superare «[…] a narrow depen- ty and meeting the UN Sustainable Develop- zioni a causa di un eccesso di emissioni di azo- dency on the natural sciences and correspond- ment Goals (SDGs) by 2030. The UN Emis- to (Reuters Staff, 2019). Tuttavia, l’imposizione ing neglect of the social and cultural dimen- sions Gap Report emphasises the enormity of indiscriminata e indifferenziata di misure di miti- sions of resource allocation» (Leatherbarrow, in the challenge (UNEP, 2020a; Fig. 1): reaching gazione delle emissioni in tutte le aree di servizi Baek, 2016, foreword). the Paris goal of 1.5 °C will require reducing potrebbe determinare un’ingiustizia sociale non Lacaton e Vassal, architetti francesi vincitori consumption emissions to a per capita lifestyle distinguendo le esigenze essenziali o di base del premio Pritzker, hanno adottato una filoso- footprint of 2-2.5 t CO2e by 2030, with equity dalle esigenze superflue o di lusso (Habert et fia simile: ‘mai demolire, mai rimuovere, aggiun- being central to reforming lifestyles. Oxfam alii, 2020, p. 433). gere, trasformare e riutilizzare sempre’. Quando (2015, p. 7) highlighted that lifestyle consump- Tali considerazioni pongono una nuova sfi- è stato commissionato loro di ridisegnare una tion-based emissions are highly inequitable with- da agli architetti, i quali devono superare il con- piazza pubblica a Bordeaux, hanno consigliato in and between countries, while emphasising vincimento che è possibile ‘costruire in grande’ al committente di fare solo manutenzione ordi- that climate change is inextricably linked to eco- e sostenibile se si impiegano tecnologie e ma- naria, sostenendo che il denaro pubblico sareb- nomic inequality; the emissions produced by teriali verdi, incoraggiati dalle certificazioni am- be stato speso meglio altrove (Wainwright, 2021). the ‘haves’ hit the ‘have-nots’ the hardest: «[…] 26
Ness D. | AGATHÓN | n. 09 | 2021 | pp. 22-31 The richest 1% may emit 30 times more than tary, with growth ‘decoupled’ from its negative early planning and design phases of a project the poorest 50%, and 175 times more than the environmental impacts. Affordable and clean offer most potential for reducing capital or ‘em- poorest 10%». This disturbing statistic was am- energy systems would power economic dy- bodied’ carbon. As shown in Figure 3, ‘build plified by the UN, which highlighted that the namism, while reliance is placed on the Circu- nothing’, by challenging the service demand richest 1% of the global population account for lar Economy (CE) to reduce demand for ener- and exploring alternative approaches, could more than twice the combined share of the gy-intensive primary materials. The CE as prac- achieve a 100% reduction in carbon, while ‘build poorest 50%. Therefore, to meet an equal per tised, though, tends to focus on ‘closing’ loops less’, by maximising the use and operations of capita footprint, the richest – which includes via recycling, often overlooking the ‘narrow- existing assets, could enable an 80% reduc- many of us – would need to reduce their cur- ing’ and ‘slowing’ of loops to reduce material tion. On the other hand, ‘build clever’, by de- rent emissions by at least a factor of 30, or a throughput. The focus is on resource efficien- signing using low carbon materials, could achieve staggering 97%! This would allow the per capi- cy, whereas «[…] the objective of a true circu- a 50% reduction, while ‘build efficiently’, by em- ta emissions of the poorest 50% to increase by lar economy means reducing the absolute quan- bracing new construction technologies, could around three times their current levels to pro- tity of natural resources that enter our econo- achieve only 20%. Clearly, to meet the global vide necessary infrastructure, shelter, and ser- my, and reducing the waste coming out» (EEB, target of an 80-90% decrease in building-relat- vices (UNEP, 2020a; Ivanova, 2020). 2020, p. 1). ed emissions, sole reliance on strategies such The above commitments present massive More recently, scientists and researchers as ‘build clever’ and ‘build efficiently’ will be challenges for the building and construction have argued that the only feasible way to meet insufficient. sector, which consumes around 40% of global Paris targets is to actively scale down the ma- The turmoil wrought by the Covid-19 pan- resources, while being responsible for about terial throughput of the global economy (Hick- demic may also represent a ‘turning point’, «[…] 39% of GHG emissions and 40% of waste. el, 2019). With this in mind, the proponents of an opportunity to reduce over the longer term Despite being a major contributor to emissions ‘degrowth’ have put forward a new kind of the prevalence of lifestyles premised on large and natural degradation, UNEP (2020b) found economy, which does not rely upon capitalism volumes of energy and material throughput» that the sector is ‘losing momentum’ towards and is claimed to deliver social and economic (Cohen, 2020, p. 2). The response to the crisis decarbonisation, with annual progress almost advances without over-consumption of materi- has demonstrated that many services can be halved from 2016 to 2019. It urges all actors to al resources (Raworth, 2017; Hickel, 2019). provided in non-material ways, such as via on- reverse this trend and increase decarbonisa- Boyd (2019) called for society to focus not only line retail, education, and business transac- tion actions by a factor of 5 (80%), while the on emissions, but also on their root cause, tions, with less consumption, floor area and re- IPCC (2018) also emphasises that 1.5 °C con- namely consumption. In this regard, C40 Cities al estate. Post-Covid, new modes of working sistent pathways require building emissions to (2018) argued for attention to ‘consumption- are likely to result in less GHG emissions, when be reduced by 80-90% by 2050. Furthermore, based emissions’ that are ‘embodied’ in the factors such as the relative energy efficiency of special relevance to regeneration, the IPCC production and consumption of materials and of home and office environments, transport, calls for a 5% increase in energy refurbishment products, while finding these were around 60% and emissions are considered1. The options of of existing buildings within OECD countries. greater than current accounting practices that sharing, adapting, or regenerating existing facil- The world looks to the European Union (EU) focus on operational and territorial emissions ities are also likely to receive greater attention, for leadership in surmounting these challenges. (WRI, C40 and ICLEI, 2014). especially as these may save carbon other- Elsewhere, the Green New Deal has been pre- Arguing that distant targets of ‘net zero by wise related to new construction. The carbon sented as ‘innovative, transformational, and 2050’ disguise climate inaction, climate justice associated with existing buildings is already revolutionary’ (Ossewaarde and Ossewaarde- organisations have stressed that ‘net zero emis- spent, while savings in cost – especially those Lowtoo, 2020). Such a ‘deal’ involves not only sions’ does not necessarily mean ‘zero emis- associated with a carbon price – can provide reducing GHG emissions, but also raising living sions’ (Act!onaid, 2020). Instead, more ambi- an added incentive for regeneration in prefer- standards and expanding job opportunities at tious action is required now by wealthier coun- the same time. This is reflected in the EU Green tries to achieve a meaningful ‘real zero’ target, Deal, which includes a mechanism and fund involving restructuring multiple sectors while for a ’just transition’ to protect the most vulner- protecting human rights (Skelton et alii, 2020). able citizens and workers. Within the context Such approaches demand a ‘seismic shift’ in of the latest international approaches and liter- thinking within the construction sector, where ature, this article examines the ability of the resource consumption continues to increase EU Green Deal and its Renovation Wave policy within wealthier societies, especially in com- – which are based on discredited concepts mercial real estate (Ness, 2019). Dramatic ac- such as green growth and decoupling – to tion is required to address growth in floor area, meet the severe challenges. Alternative ap- which remains the main driver of higher con- proaches are explored, whereby the Green sumption in non-residential buildings, surpass- Deal may embrace a more revolutionary, trans- ing growth in population (GlobalABC, IEA and formative agenda. This approach leads to a UNEP, 2019; Ness, 2020; Fig. 2). As Boyd more free-thinking and non-conformist view (2019), Allwood (2014) and others have urged, of the proposed New EU Bauhaus, which has drastic reduction in consumption is required in a critically important role as the ‘engine’ to such contexts, not only to attain GHG reduc- drive reform – especially in architecture and tion targets, but also to enable the disadvan- its approach to regeneration. taged to acquire infrastructure and facilities to support poverty alleviation: a global redistribu- Increased Efficiency Not Enough | Global ef- tion of resources. forts to tackle GHG emissions have concen- As World Green Building Council (WGBC, trated on increased energy and resource effi- 2019) has emphasised, the best way to reduce ciency, coupled with a shift from fossil fuels to embodied carbon is through prevention. This renewables. The New Climate Economy (NCE, requires questioning the need for services in 2018), the World Resources Institute (WRI, n.d.) the first place, and meeting these in less re- and others have been wedded to a belief in a source intensive ways. As Allwood (2014, p. ‘new growth’ agenda based on resource effi- 446) highlighted, «[…] the key to reducing de- cient and circular growth; this assumes that mand for material production may be to re- Fig. 5 | New ways of seeing and dealing with problems the objectives of growth, climate action and duce the demand for material services». In this (credit: J. Amble, Community Arts Network, South Aus- development are interrelated and complemen- regard, HM Treasury (2013) recognised that the tralia, 1993). 27
Ness D. | AGATHÓN | n. 09 | 2021 | pp. 22-31 material consumption. In any case, only around 12% of material was recycled in the EU during 2019, a ‘meagre portion’ of material through- put, while global circularity is trending down, not up (Circle Economy, 2021). The research literature supports these con- cerns. Giampietro (2019) has criticised the nar- rative of the Ellen MacArthur Foundation (EMF, 2019), which assumes that the economic pro- ductivity of the post-industrial economy can in- crease without increasing resource consump- tion, simply by recycling of products and com- ponents. He points out that «[…] the economic process is entropic and therefore entails a con- tinuous consumption of resources that must be counterbalanced by the work of nature to re- main stable» (Giampietro, 2019, p. 154). Skene (2018) also took issue with the key principles underpinning the CE, specifically their thermo- dynamic and ecological foundations; the earth, in thermodynamic terms, is an open system and bears no similarity to concepts of closed loops, CE or zero waste, adding that «[…] any move towards ‘efficiency’ will threaten the very Fig. 6 | Hudson Yards in New York (credit: Jim Ekstrand / Alamy Stock Photo). fabric of the biosphere» (Skene, 2018, p. 488). Allwood (2014, p. 446) expressed current mis- conceptions in plainer terms: «[…] If demand is ence to new build. As HM Treasury (2013) (Carlson, 2020), it will be established in three growing, the circle cannot remain closed». To simply stated, ‘reducing carbon reduces cost’. phases; following ‘design’ and ‘delivery’, the reduce the rate at which new material is ac- In the light of such approaches, we now ques- goal is to ‘diffuse’ a network of Bauhaus’ with- quired is therefore the most important priority. tion the ability of the EU Green Deal, Reno- in the EU, and later ‘beyond’. The ‘first wave’ – ‘Green growth’ and energy-efficiency mea- vation Wave and New Bauhaus to fulfil EU involving five founding projects in different coun- sures, with the absence of limits, are expected commitments and, if not, what greater ambi- tries – may encompass themes such as cli- to lead to around 60% global emissions reduc- tion may be required. mate challenges, accessibility, social cohesion, tion by 2050, which falls far short of meeting sustainable biomaterials, and resource efficient the Paris commitment. The legitimate ambition The EU Green Deal, Renovation Wave, and digital innovation as part of a ‘twin green and of low-income countries to ‘catch up’ in terms New Bauhaus | ‘Energy efficiency first’ is the digital transition’. Importantly, Von der Leyen of material progress is likely to lead to a mas- guiding principle of the EU Green Deal and the highlighted unsustainable levels of consump- sive increase in emissions. We have seen how Renovation Wave policies, which are based on tion in the EU, drawing particular attention to basic concepts upon which the EU Green Deal a ‘new growth strategy’ to attain a ‘modern, construction and its impact on emissions. In is founded, such as continued growth, decou- resource efficient, and competitive economy’. that regard, a central pillar of the EU Green pling, efficiency and a ‘just transition’, have been Under its Green Deal, the European Commis- Deal is its Circular Economy Action Plan (EC, questioned. More radical interpretations of the sion (EC) has committed to a target of at least 2020b). Recently, Members of the European Par- ‘deal’ are now considered. 55% reduction in GHG emissions by 2030, liament (MEPs) called for legally binding targets based on 1990 levels2, while also achieving a to be included in the Plan, to halve the absolute Transformative Approaches | The EU Green ‘just transition’ (EC, 2019). The Renovation level of resource consumption (EEB, 2020). At Deal, viewed as a continuation of the ‘green Wave policy (EC, 2020a) has a particular focus present, though, the Green Deal and its sup- growth’ pathway without major upheavals, has on retrofitting the building stock, especially in porting initiatives – based on a ‘new growth been readily embraced by businesses. Mean- an energy and resource efficient way. Currently economy’ and energy efficiency – appear un- while, others have argued that such deals should only about 11% of the stock undergoes reno- likely to succeed, as examined further in the highlight alternatives to the green growth dis- vation each year, while renovation that address- next section. course and hence to green capitalism. The EU es energy performance is as low as 1%. The model should grapple with the more significant EC seeks to double renovation rates and in- A Critique of the EU Green Deal | Recent au- political and cultural crisis, which cannot be crease ‘deep renovation’ of the stock to reduce thoritative reports and literature have cast doubt solved solely by greening production and con- energy consumption by up to 60%. There are on the effectiveness of the Green Deal’s un- sumption and cutting emissions. four focus areas: the worst performing build- derlying premises, which may affect its ability Viewed within such a wider context, Osse- ings; renovation of public buildings; decarbon- to meet its emissions target. The European En- waarde and Ossewaarde-Lowtoo (2020, p. 7) ising heating and cooling; energy poverty, all vironment Agency pointed out that global de- explained that a Green Deal «[…] endeavours with the need to ‘leave no one behind’. Recog- coupling ‘is not happening’ and may not be to transform the structures and institutions of nising that conventional approaches are insuffi- possible, reminding us that Europe consumes societies, including prevailing structures of pow- cient to make the major shifts required, the more and contributes more to environmental er and economic arrangements»; such ‘deals’ policy seeks to combine improved energy per- degradation than other regions, while warning should demand transformation towards ‘de- formance with inventiveness; it highlights ‘mo- that its prospects of reaching environmental growth’ in wealthier nations, involving «[…] new bilising research and fostering innovation’, in- policy objectives are poor. An absolute reduc- institutions, norms, standards, meaning and cluding ‘experimentation and working across tion of environmental pressures and impacts lifestyles. […] Only then does a Green New Deal sectors and disciplines’. would require «[…] fundamental transforma- become a ‘revolutionary concept’» (see also This opens the door for the New European tions to a different type of economy and soci- Slatin, 2019). Such urgent messages, aimed at Bauhaus, intended to ‘match style with sus- ety – instead of incremental efficiency gains with- meeting service requirements in less material tainability’ and drive sustainable design across in established production» (EEA, 2021, p. 5). intensive ways, are consistent with moves – Europe and beyond (EC, 2021). Announced in Furthermore, the Agency warns that the CE may such as the ‘doughnut economy’ – to position late 2020 by EC President Ursula von der Leyen fuel a growth strategy that leads to increased socio-economic needs at the forefront of the 28
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