Gomme vegetali Amido Cellulosa Carboidrati: zuccheri e polisaccaridi - C6H12O6
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Gomme vegetali Carboidrati: zuccheri e polisaccaridi Amido Cellulosa Monosaccaridi C6H12O6 Glucosio Legame glucosidico
Gomme vegetali: Essudati vegetali amorfi, di natura polisaccaride solubili o rigonfiabili in acqua. Impiego limitato come adesivi per carta (reversibili): usate soprattutto come leganti, specie nella pittura su carta per colori ad acqua ed inchiostri; in particolare sono state molto apprezzate come leganti in codici miniati per la brillantezza cromatica conferita ai pigmenti. Gomma arabica - prodotta da una specie di acacia (la piu` pregiata viene dal Senegal). [arabinosio, galattosio, ramnosio e acido glucuronico] Gomma Adragante - proveniente da piante dell’Asia minore. [arabinosio, galattosio, acido galatturonico fucosio e xilosio] Gomma di ciliegio - molto usata in Europa per la sua facile reperibilita` da alberi indigeni. [arabinosio, galattosio, mannosio, xilosio e acido glucuronico]
Composizione in monosaccaridi e acidi uronici delle gomme vegetali 100% 90% 80% Acido Galatturonico 70% Mannosio Fucosio 60% Glucosio 50% Acido Glucuronico 40% Xilosio Galattosio 30% Arabinosio 20% Ramnosio 10% 0% Gomma Arabica Gomma Gomma di Adragante Ciliegio Acido Acido % Ramnosio Arabinosio Galattosio Xilosio Glucosio Fucosio Mannosio Glucuronico Galatturonico Gomma 13.4 29.5 45 12 Arabica Gomma 3.3 31 9.6 16 3.7 11.8 7.7 17 Adragante Gomma di 2.7 35 37 6.6 13 5 Ciliegio
Cellulosa polisaccaride a catena lineare di unita` di glucosio Non solubile in acqua, ma fortemente assorbente
Amido polisaccaride ottenuto da unita` di glucosio insieme ad amilosio e amilopectosio, quest’ultimo e` a catena ramificata Non solubile; in acqua bollente si forma un gel molto denso con buone proprieta` adesive: colla di farina e colla d’amido Per parziale idrolisi a temperature superiori a 100C si ottengono le DESTRINE, piu` solubili, usate qualche volta in miscela con gomme vegetali come leganti
Degrado dei carboidrati Attacco biologico da parte di funghi e batteri Sensibilita` all’acqua, specie in ambiente acido Processi di idrolisi del legame etereo - Rottura dei legami glucosidici Sensibilita` alla luce: formazione di radicali in grado di innescare reazioni di idrolisi ed ossidazione
Protettivi & Vernici Protettivi Sostanze filmogene trasparenti stese sulla superficie di un manufatto con la funzione primaria di preservarlo dal contatto con l’ambiente: Depositi di polvere,azione ossidante dell’aria e della luce, impermeabilita`. Le cere sono fra i migliori agenti protettivi per inerzia chimica e stabilita` ed idrorepellenza Vernici Svolgono allo stesso tempo funzioni protettive e funzioni estetiche migliorando le proprieta` ottiche della superficie: brillantezza e saturazione del colore - lucentezza Uso diffuso di resine naturali per preparazione di vernici
Cere Le sostanze cerose sono costituite da una miscela di composti organici (esteri, alcoli, acidi grassi, idrocarburi) con lunga catena alchilica (da 12 a 38 atomi di carbonio) . cera d'api % idrocarburi 14 monoesteri 35 diesteri 14 triesteri 3 Idrossi monoesteri 4 Idrossi poliesteri 8 acidi 12 alcoli 1 altro 9 TOTALE 100
I composti costitutivi le cere hanno la caratteristica di possedere essenzialmente legami saturi. non hanno proprieta` polimeriche Ottimi inerzia chimica protettivi idrorepellenti La solubilta` in diversi solventi organici ( aromatici, cloroformio, eteri, chetoni) rende l’applicazione delle cere totalmente reversibile Debole potere adesivo per il basso punto di fusione (60oC-100oC)
Classificazione delle cere Cera d’api e cera cinese, animali cera di gommalacca, lanolina Cere naturali Cera carnauba, vegetali cera giapponese fossili Ceresina, paraffina Prevalentemente Cere commerciali: Cere artificiali microcristalline idrocarburi Multiwax e Cosmolloid Degrado !? La composizione chimica delle cere conferisce loro proprieta` di grande stabilita` rispetto all’azione di agenti ossidanti e a processi di polimerizzazione.
Resine naturali Essudati di piante o prodotti di secrezione di insetti con proprieta` filmogene, adesive e idrorepellenti - trasparenti - solubili in solventi organici - solide a T ambiente con struttura amorfa - composizione chimica molto complessa: Possono essere descritte come miscele complesse di composti terpenici. I composti terpenici possono essere considerati come unione di piu` unita` di isoprene (molecola con 5 atomi di C) arricchiti da gruppi funzionali diversi. H3C Monoterpenoidi 10 atomi di C Sesquiterpenoidi 15 atomi di C Diterpenoidi 20 atomi di C H2C CH2 Triterpenoidi 30 atomi di C
H3 C H2 C CH2 CH2OH OH geraniolo mentolo O canfora α -pinene
Classificazione delle Resine naturali I diterpenoidi e triterpenoidi sono molecole policicliche caratterizzate da un basso grado di insaturazione e possono contenere fino a 3 atomi di O in forma di gruppi funzionali carbossilici, carbonilici e alcolici. Resine fossili: es. ambra Molto dure, non solubili, alta T di fusione (>180oC) 1829 copali (conifere): resine diterpeniche molto dure per la tendenza a polimerizzare grazie a una ricca componente di composti con legami insaturi coniugati.
Resine diterpeniche Resine da conifere pinaceae: resina di pino, colofonia, trementina di strasburgo, trementina veneta Sono caratterizzate dagli acidi diterpenici Acidi abietadienici Acidi pimaradienici Legami insaturi coniugati Legami insaturi non coniugati
Sandracca (Conifere - Cupressaceae) assenza degli acidi abietadienici Labdani Polimerizza facilmente ad acido policumminico acidi pimaradienici
Resine triterpeniche resina dammar e mastice: composte da triterpeni tetraciclici e pentaciclici e da una frazione polimerica (alto peso molecolare) dammarani Mastice e Dammar Dammar Mastice e dammar Dammar Mastice
Ossidazione della catena laterale dei dammarani Formazione di anello eterociclico
Usi delle resine naturali nei materiali pittorici Vernici Preparazione di pigmenti (resinato di rame) Preparazione di leganti in miscele con oli siccativi Mordenti per applicazione di lamine d’oro in interventi di restauro insieme ad altre sostanze (per es. cere)
Preparazione di Vernici Vernici a olio ( vernici grasse): metodo antico per la preparazione di vernici che consiste nel riscaldare le resina sandracca, o la mastice o la colofonia in oli siccativi (di lino o di noce) allo scopo di scioglierle e fluidificarle per renderle cosi` adatte alla stesura. Le vernici cosi` preparate si asciugano per effetto di polimerizzazione dell’olio diventando rapidamente insolubili. Tendono ad ingiallire con il tempo. Vernici a spirito: diffuse a partire dal XVI secolo, venivano preparate usando un solvente organico (essenza di trementina) per scioglierle e procedere con la stesura. All’evaporazione del solvente, si forma un film sottile ed elastico che rimane reversibile, cioe` in principio rimovibile ad opera dello stesso solvente usato per la stesura.
Invecchiamento e degrado delle vernici Aria, Umidita`, Luce Agenti inquinanti metalli Ossidazione Polimerizzazione Ingiallimento Opacizzazione Crettature Diminuzione della solubilita`
Il problema della rimozione delle vernici Il processo di degrado a cui le vernici sono soggette con il tempo richiede spesso interventi di restauro per la loro rimozione. Infatti l’ingallimento, l’opacizzazione e le crettature compromettono il valore estetico dell’opera.
In principio, vernici applicate a spirito sono rimovibili con solventi organici. Nella realta` i processi di autoossidazione e cross-linking avvenuti diminuiscono notevolmente la solubilita` della vernice, rendendo necessario l’uso di solventi piu` forti per la sua rimozione. Il problema e` ancor piu` grave per le vernici ad olio che hanno perso totalmente la loro solubilita`. L’uso di solventi aggressivi, reso necessario per la rimozione delle vernici degradate, comporta un grosso rischio di compromettere irrimediabilmente il film pittorico.
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