Gomme vegetali Amido Cellulosa Carboidrati: zuccheri e polisaccaridi - C6H12O6

Pagina creata da Giuseppe Luciani
 
CONTINUA A LEGGERE
Gomme vegetali Amido Cellulosa Carboidrati: zuccheri e polisaccaridi - C6H12O6
Gomme vegetali
Carboidrati: zuccheri   e polisaccaridi   Amido
                                          Cellulosa
      Monosaccaridi

                        C6H12O6

           Glucosio

                                          Legame glucosidico
Gomme vegetali Amido Cellulosa Carboidrati: zuccheri e polisaccaridi - C6H12O6
Gomme vegetali:

Essudati vegetali amorfi, di natura polisaccaride solubili o rigonfiabili
in acqua.
Impiego limitato come adesivi per carta (reversibili):
usate soprattutto come leganti, specie nella pittura su carta per colori ad
acqua ed inchiostri; in particolare sono state molto apprezzate come leganti
in codici miniati per la brillantezza cromatica conferita ai pigmenti.

     Gomma arabica - prodotta da una specie di acacia (la piu` pregiata
 viene dal Senegal).
 [arabinosio, galattosio, ramnosio e acido glucuronico]

     Gomma Adragante - proveniente da piante dell’Asia minore.
 [arabinosio, galattosio, acido galatturonico fucosio e xilosio]

     Gomma di ciliegio - molto usata in Europa per la sua facile
 reperibilita` da alberi indigeni.
 [arabinosio, galattosio, mannosio, xilosio e acido glucuronico]
Gomme vegetali Amido Cellulosa Carboidrati: zuccheri e polisaccaridi - C6H12O6
[dal galattosio]

                   [dal glucosio]
Gomme vegetali Amido Cellulosa Carboidrati: zuccheri e polisaccaridi - C6H12O6
Composizione in monosaccaridi e acidi uronici delle gomme vegetali

        100%
        90%

        80%                                                                                 Acido Galatturonico
        70%                                                                                 Mannosio
                                                                                            Fucosio
        60%
                                                                                            Glucosio
        50%                                                                                 Acido Glucuronico
        40%                                                                                 Xilosio
                                                                                            Galattosio
        30%
                                                                                            Arabinosio
        20%
                                                                                            Ramnosio
        10%

         0%
               Gomma Arabica          Gomma             Gomma di
                                     Adragante           Ciliegio

                                                         Acido                                     Acido
    %        Ramnosio Arabinosio Galattosio Xilosio                 Glucosio Fucosio Mannosio
                                                      Glucuronico                               Galatturonico
  Gomma
               13.4      29.5        45                   12
  Arabica
  Gomma
               3.3        31         9.6      16         3.7         11.8     7.7                    17
 Adragante
 Gomma di
               2.7        35         37       6.6         13                            5
  Ciliegio
Gomme vegetali Amido Cellulosa Carboidrati: zuccheri e polisaccaridi - C6H12O6
Cellulosa
  polisaccaride a catena lineare di unita` di glucosio

Non solubile in acqua, ma fortemente assorbente
Gomme vegetali Amido Cellulosa Carboidrati: zuccheri e polisaccaridi - C6H12O6
Amido
  polisaccaride ottenuto da unita` di glucosio insieme ad amilosio e
  amilopectosio, quest’ultimo e` a catena ramificata

  Non solubile; in acqua bollente si forma un gel molto denso con
buone proprieta` adesive: colla di farina e colla d’amido
  Per parziale idrolisi a temperature superiori a 100C si ottengono le
DESTRINE, piu` solubili, usate qualche volta in miscela con gomme
vegetali come leganti
Degrado dei carboidrati

 Attacco biologico da parte di funghi e batteri
 Sensibilita` all’acqua, specie in ambiente acido

    Processi di idrolisi del legame etereo - Rottura dei
    legami glucosidici

   Sensibilita` alla luce: formazione di radicali in grado di
innescare reazioni di idrolisi ed ossidazione
Protettivi & Vernici

Protettivi
Sostanze filmogene trasparenti stese sulla superficie di un
manufatto con la funzione primaria di preservarlo dal contatto con
l’ambiente:
Depositi di polvere,azione ossidante dell’aria e della luce,
impermeabilita`.

 Le cere sono fra i migliori agenti protettivi per inerzia chimica e
                    stabilita` ed idrorepellenza
 Vernici
 Svolgono allo stesso tempo funzioni protettive e funzioni estetiche
 migliorando le proprieta` ottiche della superficie:
             brillantezza e saturazione del colore - lucentezza

 Uso diffuso di resine naturali per preparazione di vernici
Cere
Le sostanze cerose sono costituite da una miscela di composti
organici (esteri, alcoli, acidi grassi, idrocarburi) con lunga catena
alchilica (da 12 a 38 atomi di carbonio) .

                 cera d'api                %
                idrocarburi                14
                monoesteri                 35
                diesteri                   14
                triesteri                   3
                Idrossi monoesteri          4
                Idrossi poliesteri          8
                acidi                      12
                alcoli                      1
                altro                       9
                TOTALE                     100
I composti costitutivi le cere hanno la caratteristica di possedere
  essenzialmente legami saturi.

             non hanno proprieta` polimeriche                  Ottimi
             inerzia chimica
                                                              protettivi
             idrorepellenti

La solubilta` in diversi solventi organici ( aromatici, cloroformio, eteri,
chetoni) rende l’applicazione delle cere totalmente reversibile

Debole potere adesivo per il basso punto di fusione (60oC-100oC)
Classificazione delle cere

                                Cera d’api e cera cinese,
                animali         cera di gommalacca,
                                lanolina
Cere naturali                   Cera carnauba,
                vegetali
                                cera giapponese
                fossili         Ceresina, paraffina
                                                                Prevalentemente
                                  Cere commerciali:
Cere artificiali microcristalline                                  idrocarburi
                                  Multiwax e Cosmolloid

                               Degrado !?
        La composizione chimica delle cere conferisce loro
      proprieta` di grande stabilita` rispetto all’azione di agenti
             ossidanti e a processi di polimerizzazione.
Resine naturali

 Essudati di piante o prodotti di secrezione di insetti con proprieta`
 filmogene, adesive e idrorepellenti
 - trasparenti
 - solubili in solventi organici
 - solide a T ambiente con struttura amorfa
 - composizione chimica molto complessa:
 Possono essere descritte come miscele complesse di composti terpenici.

 I composti terpenici possono essere considerati come unione di piu` unita` di
 isoprene (molecola con 5 atomi di C) arricchiti da gruppi funzionali diversi.
H3C                    Monoterpenoidi                  10 atomi di C
                       Sesquiterpenoidi                15 atomi di C
                       Diterpenoidi                    20 atomi di C
H2C              CH2
                       Triterpenoidi                   30 atomi di C
H3 C

          H2 C   CH2

  CH2OH

                         OH

geraniolo
                       mentolo

    O

canfora                α -pinene
Classificazione delle Resine naturali
                                        I diterpenoidi     e triterpenoidi
                                         sono      molecole       policicliche
                                        caratterizzate da un basso grado
                                        di insaturazione       e    possono
                                        contenere fino a 3 atomi di O in
                                        forma     di    gruppi     funzionali
                                        carbossilici,     carbonilici        e
                                        alcolici.

                                          Resine fossili:
                                          es. ambra
                                          Molto dure, non solubili,
                                          alta T di fusione (>180oC)

                  1829
                                          copali (conifere): resine
                                          diterpeniche molto dure per la
                                          tendenza a polimerizzare grazie
                                          a una ricca componente di
                                          composti con legami insaturi
                                          coniugati.
Resine diterpeniche
   Resine da conifere pinaceae: resina di pino, colofonia, trementina
   di strasburgo, trementina veneta
   Sono caratterizzate dagli acidi diterpenici
   Acidi abietadienici
   Acidi pimaradienici

Legami insaturi
  coniugati

Legami insaturi
 non coniugati
Sandracca (Conifere - Cupressaceae)   assenza degli acidi abietadienici

 Labdani
                                                           Polimerizza
                                                       facilmente ad acido
                                                         policumminico

acidi pimaradienici
Resine triterpeniche
resina dammar e mastice: composte da triterpeni tetraciclici e
pentaciclici e da una frazione polimerica (alto peso molecolare)

dammarani

                                                        Mastice e Dammar
                                                        Dammar
                                                    Mastice e dammar
                                                    Dammar
                                                    Mastice
Ossidazione della catena laterale dei dammarani

                               Formazione di anello eterociclico
Usi delle resine naturali nei materiali pittorici

Vernici

Preparazione di pigmenti (resinato di rame)

Preparazione di leganti in miscele con oli siccativi

Mordenti per applicazione di lamine d’oro

in interventi di restauro insieme ad altre sostanze (per es. cere)
Preparazione di Vernici

Vernici a olio ( vernici grasse): metodo antico per la preparazione di
vernici che consiste nel riscaldare le resina sandracca, o la mastice o la
colofonia in oli siccativi (di lino o di noce) allo scopo di scioglierle e
fluidificarle per renderle cosi` adatte alla stesura. Le vernici cosi` preparate
si asciugano per effetto di polimerizzazione dell’olio diventando
rapidamente insolubili. Tendono ad ingiallire con il tempo.

Vernici a spirito: diffuse a partire dal XVI secolo, venivano preparate
usando un solvente organico (essenza di trementina) per scioglierle e
procedere con la stesura. All’evaporazione del solvente, si forma un film
sottile ed elastico che rimane reversibile, cioe` in principio rimovibile ad
opera dello stesso solvente usato per la stesura.
Invecchiamento e degrado delle vernici

       Aria, Umidita`, Luce
        Agenti inquinanti
              metalli

          Ossidazione
        Polimerizzazione

          Ingiallimento
          Opacizzazione
            Crettature
   Diminuzione della solubilita`
Il problema della rimozione delle vernici
Il processo di degrado a cui le vernici sono soggette con il tempo
richiede spesso interventi di restauro per la loro rimozione. Infatti
l’ingallimento, l’opacizzazione e le crettature compromettono il valore
estetico dell’opera.
In principio, vernici applicate a spirito sono rimovibili con solventi
organici.

Nella realta` i processi di autoossidazione e cross-linking avvenuti
diminuiscono notevolmente la solubilita` della vernice, rendendo
necessario l’uso di solventi piu` forti per la sua rimozione.

Il problema e` ancor piu` grave per le vernici ad olio che hanno perso
totalmente la loro solubilita`.

L’uso di solventi aggressivi, reso necessario per la rimozione delle
vernici degradate, comporta un grosso rischio di compromettere
irrimediabilmente il film pittorico.
Puoi anche leggere