GEZOO Elio Dinuccio Utilizzo efficiente degli effluenti di allevamento - Progetto Ager

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GEZOO Elio Dinuccio Utilizzo efficiente degli effluenti di allevamento - Progetto Ager
PROGETTO DI RICERCA

                              GEZOO

     Utilizzo efficiente degli effluenti di allevamento
                        Martedì 4 giugno 2019

            Elio Dinuccio

innovazione tecnologica

     conoscenze e competenze

  idonee strategie di gestione e
valorizzazione dei reflui zootecnici
GEZOO Elio Dinuccio Utilizzo efficiente degli effluenti di allevamento - Progetto Ager
Problematiche relative ad una non corretta
      gestione dei reflui zootecnici
 • Inquinamento atmosferico:
     • emissione di odori, ammoniaca e gas ad effetto serra
       (CH4, N2O, CO2);
 • Inquinamento del suolo (accumulo nel terreno di
   elementi minerali poco solubili, metalli pesanti e
   fosforo);
 • Inquinamento delle acque superficiali e di falda:
   rilascio di nutrienti solubili in eccesso, in
   particolare nitrati

                      EUTROFIZZAZIONE

q Riduzione dei carichi inquinanti (N-P)
q Corretta gestione degli stoccaggi
q Distribuzione nel momento agronomicamente ottimale per la
 coltura
            Dimensionamento stoccaggi

            Impiego di attrezzature appropriate in grado di
            consentire la distribuzione del refluo nei periodi
            agronomicamente più idonei e garantire:
                  •   uniformità di distribuzione
                  •   controllo della dose di distribuzione

                  •   determinazione del contenuto in NPK
                  •   riduzione delle emissioni di ammoniaca
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Riduzione del carichi inquinanti (N-P)

                              Tra1amen3

     Physical                                                        Biological

q                                   Chemical                     q
                                                                 q
q                                                                q
                                q
q
q

                           SEPARAZIONE SOLIDO
                                LIQUIDO

              Frazione solida                               Frazione liquida
                                              •   Minor contenuto in P e N (
•   Elevata concentrazione di ST, SV, N e P       applicabile in volumi superiori)
•   N in forma organica (buon                 •    Limitata presenza di solidi
    ammendante)
                                                  (somministrazione in copertura)
•   Possibile valorizzazione energetica
                                              •    N in forma minerale (immediatamente
                                                  fruibile per la vegetazione)

    Compostaggio
    Usi extra aziendali                       Fertirrigazione/impiego locale
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Separazione solido-liquido del
  liquame suino        (Fonte: DISAFA)

  Efficienza di separazione dei solidi totali (ST), Azoto totale (TKN) e Fosforo
               (P2O5) ottenibile con alcune tipologie di separatori
                                 Solidi totali (%)        Azoto             Fosforo
                                                           (%)                (%)
Compressione
elicoidale                          7.4-57.5            0.8-15.9          10.5-73.7

Rulli contrapposti                  8.8-36.0            1.7-10.1          9.2-46.7

Centrifuga                          30.6-69.7           8.9-25.7          59.6-84.0

Meccanico-chimico                   58.8-91.9           31.6-47.2         72.5-91.2

             PROBLEMI DELLA SEPARAZIONE

   Separatori MECCANICI                              Separatori FISICO-CHIMICI

 - Ridotta capacità di lavoro                        - Cos eleva di ges one e
 - Efficienza di separazione                           manutenzione
   strettamente legata alle
                                                     - Necessitano di pretrattamenti a
   caratteristiche (ST) del liquame                    monte (separazione meccanica)
                                                     - Tecnologia ancora in fase di messa
   - Difficile scelta del dispositivo più              a punto
                   idoneo
 - Necessità di manutenzione (variabile a                  Pochi dati sperimentali
    seconda del tipo di liquame e del tipo di                     disponibili
    separatore impiegato)

      - Elevata concentrazione di P nella frazione solida separata
                     - Potenziali maggiori emissioni di NH3 e GHG rispetto al liquame tal
                       quale se le due frazioni non vengono gestite correttamente
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Tra$amento nitro-denitro
Ø Sistemi biologici controllati per ottenere la rimozione biologica
  della sostanza organica, solidi sospesi e nutrienti (es., azoto e
  fosforo)

  Liquame

                    Trattamento nitro-denitro

                                       - Riduzione della SO
                                       - Riduzione degli odori
                                       - Rimozione dell’N

                                        fino al 70-80% dell’N in
                                                ingresso
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Trattamento nitro-denitro

  L’azoto viene eliminato in atmosfera sotto forma di
     azoto molecolare
                   NH3 + 3O2     2 NO2- + 2H2O + 2H+

                   2 NO2- + O2    2NO3-

                    2 NO3-     3O2 + N2

                  Trattamento nitro-denitro:
                          problemi
Ø Elevati costi di investimento
Ø Cosiderevoli costi di gestione dell’impianto
    - Addi vi
    - Manodopera specializzata               ≈ 4,5 €/m3
    - Smal mento fanghi

Ø Elevati consumi energetici                   ≈ 0,5 kWhe / kg di
                                                 COD distrutto
      sistemi N/D spesso abbinati ad impianti per
     la produzione di biogas dai fanghi di supero

Ø Rischio di rilascio in atmosfera di azoto in
 forma di gas inquinanti (NH3, N2O)
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³
                Aeration (HC)
        ³

Anoxic stage
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Confronto delle emissioni di NH3 e gas ad
                effetto serra (GHG) da diversi sistemi di
                               trattamento
                                 Stoccaggio tradizionale (testimone)

                                                                       (Loyon et al.,
                                                                           2007)

              Distribuzione nel momento
        agronomicamente ottimale per la coltura
Ø Stoccaggi dimensionati secondo le esigenze colturali e di capacità
  sufficiente a contenere gli effluenti prodotti nei periodi in cui l’impiego
  agricolo è limitato o impedito da motivazioni agronomiche, climatiche o
  normative e tali da garantire le capacità minime di stoccaggio individuate,
  tenuto conto anche della piovosità media delle zone designate.

      – Stabilizzazione
        sostanza organica
      – Riduzione carica
        patogena
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Stoccaggio dei reflui zootecnici

Stoccaggio dei reflui zootecnici
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STOCCAGGIO LETAMI

          Tecniche di abbattimento delle emissioni

  Ø Digestione             Possibili riduzioni di GHG ma
    anaerobica             attenzione all’NH3

  Ø Utilizzo               Abbattimento di GHG e NH3 in fase
    coperture              di stoccaggio

  Ø Utilizzo di            Riduzione NH3 non sempre
    additivi               efficace

  Ø Acidificazione          Riduzione GHG e NH3 in
                            tutte le fasi di gestione
Effetto della separazione S/L e della digestione anaerobica
sulle emissioni gassose dallo stoccaggio dei liquami zootecnici

                                            NH3     N2O   CH4     CO2
     120                                                                    116

     100                                                          91
                               T= 5 °C                                               T= 25 °C
     80

     60
              45        45
     40
                                   27          28                                                24
                                                                                      23
     20

      0
           Liquame     FL+FS    Digerito      FL+FS             Liquame     FL+FS   Digerito     FL+FS
           tal quale            tal quale    digerite           tal quale           tal quale   digerite

                                                        ↔
Stoccaggio del liquame codigerito

                        ≈
                             ≈

                            ≈
                             ≈

Le possibili soluzioni per ridurre le emissioni dagli
                stoccaggi dei reflui

                      Stoccaggio

      Liquami                     Materiali
                                  palabili
   Digestione anaerobica
                                     Digestione anaerobica

   Copertura vasche                  Compattamento

                                     Copertura cumuli
  Uso di additivi
   (Acidificazione)                  Acidificazione
Le possibili soluzioni per ridurre le emissioni dalle
                vasche di stoccaggio dei liquami
               IMPIEGO DI SISTEMI DI COPERTURA
                  FISSI                           FLOTTANTI
                                            Materiali naturali: crosta superficiale,
                                               paglia*, stocchi*, Leca® …
                                            Materiali sintetici: Exa Cover®,
                                               tappetini antiodore, coperture
                                               raccogli gas, teli flessibili...

                                              - Costi più contenuti
- Evitano la diluizione dei liquami
                                              - Efficacia variabile
- Durevoli                                    - Adattabili a tutte le vasche
- 90% abbattimento delle emissioni            - Minori vincoli gestionali
- Costi elevati                               - Per i materiali naturali: scarsa
- Vincoli gestionali                            persistenza nel tempo
- Vanno previsti in fase di progettazione

  Le possibili soluzioni per ridurre le emissioni dalle
          vasche di stoccaggio dei liquami
                              COPERTURE FISSE

 Ø Costose
     Ø Non sempre consentono il
       recupero dei gas
          Ø Se a tenuta rendono difficile
            lo scarico della vasca
Esempio di utilizzo di sistemi di copertura per
         l’abbattimento delle emissioni di NH3 dagli stoccaggi

 Ø COPERTURE                                                   Tappetini flessibili
                            Crosta superficiale
 FLOTTANTI
                                             -35÷40%

                                                                          -80÷90%
Exa   covers®                    Leca® balls

                -60÷80%
                                                            Coperture flottanti con
                            -60÷75%                          recupero del biogas

                          DiSAFA – Waste management Group

Le possibili soluzioni per ridurre le emissioni dalle
        vasche di stoccaggio dei liquami
Influenza del contenuto di sostanza secca sulla formazione
       di crosta superficiale e sulle emissioni di NH3 (liquame bovino)

                                                                (Misselbrook et al.,
                                                                      2005)
Le possibili soluzioni per ridurre le emissioni dalle
        vasche di stoccaggio dei liquami
Influenza del contenuto di sostanza secca sulla formazione
     di crosta superficiale e sulle emissioni di Metano (liquame suino)

                                                        (Dinuccio et al., 2008)

  Esempio di utilizzo di sistemi di copertura a “basso costo“ per
         l’abbattimento delle emissioni dagli stoccaggi

                                                        100
   Copertura con                                        100
                                                        100
  recupero biogas                                       100

                                             77                     Metano
       Copertura                                        100         Protossido
                                                  84
       antiodore                                        99          di Azoto
                              38                                    Anidride
         Leca® -8                                                   carbonica
                               42
                                             76                     Ammoniaca

        Hexa- -7                   48
        Cover®                    45
                                              80
          -20       0   20   40         60   80        100    120
                        Riduzione emissioni (%)
Ø Possibilità di recuperare dal liquame
    prodotto da un allevamento di suini da
    ingrasso di medie dimensioni (2000 capi
    allevati)

      Ø   Evitare di eme+ere in atmosfera
                       e di azzerare gli

    Impiego di sistemi di copertura a “basso costo“ per
l’abbattimento delle emissioni dagli stoccaggi di liquame di
                           suino

Ø

      Sistemi di separazione S/L
         del liquame tal quale
Costi dei sistemi di copertura galleggianti

                                      Costo per unità di superficie
Tipo di copertura                               coperta
                                                 (€/m2)

Leca® balls                                       9,50

Tappetini galleggianti
                                                  37,5
(Ecomembrane®)

Hexa Cover®                                       32,0

Copertura con sistema di recupero
                                                  60,0
del biogas (Ecomembrane®)

  Summary of technical and economical evaluation of the
                tested covering systems
                                                               Membrane
                          Leca®     Hexa-      Tappetini           con
                           balls   Cover®     galleggianti      recupero
                                                               del biogas
  Percentuale di
  copertura del
     liquame
  Comportament
  o in presenza di
       crosta

  Deterioramento

      NPV (€)            3414       4167          -8927           77574

        B0/C0            1.7        1.3            0.6                3.4
Acidificazione: in cosa consiste
  • Abbassamento del pH determina spostamento dell’equilibrio
    verso NH4+ solubile e non volatile

Addizione al liquame di acidi (principalmente acido solforico
concentrato, secondariamente lattico, citrico..)
                              DiSAFA – Waste management Group

      Abbattimento delle emissioni tramite acidificazione dei
                       liquami con H2SO4
                             Testimone non trattato

        100                             100                              100
                                                                                       -67%(**)
                -70%(*)
                                                    -80%(**)
                       40
              30
                                                                                     33
                                                  20
                                                           10

              NH3      CH4                       NH3      CH4                        NH3

              pH 5,5                                                                pH 6,0
                                                pH 5,5
                                                                (*) Hjorth,   2015
                              DiSAFA – Waste management Group
                                                                (**) Nørregaard  Hansen et al., 2008
Abbattimento delle emissioni tramite acidificazione dei
                     liquami con H2SO4

   Acidificazione (pH     5,5 – pH   3,5)
• addizione al liquame di acidi (es. acido lattico, acido citrico,
  acido solforico, acido acetico..) à no acido fosforico

• Percentuali di riduzione delle emissioni elevate (~ 40-70%)

• Costi potenzialmente elevati

• Formazione di schiume

• Scarsa persistenza dell’effetto
• (effetto tampone)
Acidificazione di liquame suino (pH              5,5)
Andamento del pH

                                          TESTIMONE
                                                           Acido citrico

                                                           Acido lattico
                                                            Solfato di
                                                            alluminio

                                                          Acido solforico

                                                          Acido acetico

                         Tempo (giorni)

Acidificazione di liquame suino (pH              5,5)

Andamento delle emissioni di NH3
                                                        TESTIMONE

                                                        Acido citrico

                                                        Acido acetico

                                                        Acido lattico
                                                        Solfato di alluminio

                                                        Acido solforico

                         Tempo (giorni)
Acidificazione: quali sono i problemi
                  Utilizzo di acido solforico concentrato

- Sicurezza per l’operatore

- Necessità di autorizzazioni per trasporto, stoccaggio, utilizzo finale

- Attualmente non è impiegabile per l’acidificazione di materiali
        palabili (letame, frazione solida separata)

                                  DiSAFA – Waste management Group

                Possibili alternative all’acido solforico (1)

        Introduzione nel liquame di una biomassa altamente fermentescibile al fine di
      stimolare l’attività dei microrganismi anaerobici per la produzione di acidi organici
                               (acido acetico, propionico, butirrico)

                                riduzione del pH del refluo
          Biomassa
       fermentescibile

                               Bioacidificazione

      Liquame tal quale                                Liquame acidificato
          (pH 7-7,5)                                        (pH 5,5)
Possibili alternative all’acido solforico (1)
      Prove di laboratorio: bioacidificazione dei liquami di bovini

SIERO DI LATTE

                          LIQUAME
                          BOVINO

                   Produzione acidi grassi

Riduzione pH del refluo

                                     AUMENTO PRODUZIONE DI
RIDUZIONE EMISSIONI
                                      BIOGAS DELL’IMPIANTO

       Prove di laboratorio: bioacidificazione dei liquami di bovini

 1. Verifica dell’impiego del siero di latte per la bioacidificazione del liquame di bovini e
 ottimizzazione della dose

                                                      Andamento del pH misurato nelle
                                                      diverse tesi durante una fase di
                                                      stoccaggio statica

Andamento del pH misurato nelle
diverse tesi durante una fase con
condizioni di stoccaggio dinamiche
Prove di laboratorio: bioacidificazione dei liquami di bovini

 2. Verifica dell’effetto dell’acidificazione del liquame sulle emissioni di NH3 e gas serra
 (GHG) durante il loro stoccaggio

 Ø Emissioni complessive di NH3 dalle tesi analizzate

                                        Siero aggiunto       Siero aggiunto
                                          in una volta      quotidianamente

Prove di laboratorio: bioacidificazione dei liquami di bovini
2. Verifica dell’effetto dell’acidificazione del liquame sulle emissioni di NH3 e gas serra
(GHG) durante il loro stoccaggio
       Ø Emissioni complessive di GHG dalle tesi analizzate
Prove di laboratorio: bioacidificazione dei liquami di bovini

 2. Verifica dell’effetto dell’acidificazione del liquame sulle emissioni di NH3 e gas serra
 (GHG) durante il loro stoccaggio

                                            Siero aggiunto           Siero aggiunto
                                              in una volta          quotidianamente

Prove di laboratorio: bioacidificazione dei liquami di bovini

 3. Valutazione della produzione di biogas e metano da liquame bovino (acidificato e non
 acidificato)

   Ø Produzione cumulata di metano dalle tesi analizzate

                                                              Siero aggiunto
                                       Siero aggiunto        quotidianamente
                                         in una volta
Conclusioni

Ø La bio-acidificazione del liquame bovino con il siero di latte prima della sua
  immissione nel digestore potenzialmente può consentire di:

    1) ridurre le emissioni di NH3 (-83% ÷ -86%) e gas ad effetto serra (-33% ÷ -
              54%) durante lo stoccaggio del liquame

    2) incrementarne il potenziale metanigeno in percentuale variabile tra il 33%
             (addizione del siero frazionata) e il 53% (addizione del siero in un’unica
             soluzione all’inizio dello stoccaggio)

                  L’ACIDIFICAZIONE DEI REFLUI ZOOTECNICI

                 Possibili alternative all’acido solforico (2)

         Zolfo in polvere (fungicida, Classe tossicologica: IV)

                                                ßà

                      ZOLFO

                                                               Frazione liquida
                                                                  acidificata

                    liquame
                                            Separazione
                                             meccanica

                                                                 Frazione solida
                                                                    acidificata
ACIDIFICAZIONE E SEPARAZIONE DEL LIQUAME
Verifica della dose ottimale
di impiego di 3 additivi:
1. Zolfo
2. Solfato di alluminio
3. Acido solforico

                   Scelta
                   zolfo
                                             Zolfo e dose            Dose
   Verifica di 2 tipi di zolfo             S puro Pu (S 98%)      0,3% (w/w)
        in commercio
                                        S bagnabile Bg (S 80%)     0,1%(w/w)
                                                                               Scelta zolfo puro
                                                                               migliore rapporto
                                                                               efficienza-costo

               ACIDIFICAZIONE E SEPARAZIONE DEL LIQUAME

Verifica dell’effetto sulle emissioni di gas ad effetto serra

                                 0,051 t CO2 eq/kg
                                 liquame separato

                                                                 0,010 t CO2 eq/kg
                                                                 liquame separato
                                                                      ca - 80%
Lo spandimento

Problematiche legate alla distribuzione dei
                  reflui

      Ø Direttiva 91/676/CEE (Direttiva "NITRATI")
        fissa divieti e modalità di utilizzazione dei reflui:
                             Temporali
                             Spaziali (ZVN)
                             In termini di dosi massime di distribuzione

         Ø Periodo di distribuzione legato all’esigenza
           della coltura

         Problemi di transitabilità e compattamento
         del suolo in periodi piovosi
PROBLEMI LEGATI AL TRASPORTO DEI REFLUI
VINCOLI LEGISLATIVI - NUMERO ASSALI

ELEVATA MASSA A PIENO
CARICO
TEMPI UTILI RIDOTTI
COSTI ELEVATI

     Elevata incidenza dei tempi di trasporto

 Ø                                                (t)
Elevata massa a pieno carico

Compattamento del terreno
• Anossia (riduzione attività biologica nel
  terreno)                                             750           750
                                                       kg            kg
• Difficile sviluppo radicale

                                              Caricamento

                                        max 15 m 3

               Trasferimento
                 in azienda                                Trasferimento in
                  max 15 m 3                                    campo

                                                                   max 15 m 3

                                                           Distribuzione
                                              max 15 m 3

                                 distanza appezzamenti (m) 750 1500 3000
                                 Capacità di lavoro (m3/h)   46  36   25
                                 caricamento               30% 23% 15%
                                 trasporto                 45% 58% 70%
                                 distribuzione             25% 19% 15%
TRASPORTO (CARICO - TRASPORTO - SCARICO)

         liquame                                      Spandiliquame
                                                      max 15 m3

                                                      Autocisterne
                                                      max 30 m3

                                                      condutture

         Letame - materiale palabile

                                                      rimorchi agricoli
                                                      max 14 m3

                                                      Autocarri
                                                      max 35 m3

                                LIQUAMI
                   SCELTA DEL CANTIERE DI TRASPORTO

         DISTANZE LIMITATE

         DISTANZE ELEVATE
ESEMPIO DI TRASPORTO IN CONDUTTURA
                                Solo per terreni accorpati

                                            TRASPORTO IN
                                           CONDUTTURA E
                                         DISTRIBUZIONE CON
                                             ALA PIOVANA

      ESEMPIO DI DISTRIBUZIONE OMBELICALE

                                       PRELIEVO DAL
PRELIEVO DALLA VASCA                   CARRO BOTTE
COSTI - LIQUAMI

costo di trasporto e distribuzione
liquame (€/m3)
 11
 10
  9
  8
  7
  6
  5       VALORE
  4       LIQUAME
  3
  2
  1
  0
      0    2    4   6   8   10 12 14 16 18 20

               distanza di trasporto (km)

                            20000 m3/anno - 5000 capi

                    LETAME - LE FASI OPERATIVE E IL LORO PESO

                                                           caricamento

                                  trasferimento
                                    in azienda                             trasferimento
                                                                              in campo

                                                                     distribuzione

                                         distanza appezzamenti (m)   750     1500    3000
                                         Capacità di lavoro (t/h)     15        12      9
                                         caricamento                 40%      32%     22%
                                         trasporto                   36%      50%     64%
                                         distribuzione               24%      18%     14%
                                         trasferimento in azienda    16%      22%     28%
COSTI - LETAME

costo di trasporto e distribuzione
materiale palabile (€/m3)

   11
   10
    9
    8
                                                    VALORE
    7
    6                                               LETAME
    5
    4
    3
    2
    1
    0
        0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30 32 34 36 38 40
                      distanza di trasporto (km)

                                          5000 capi

     Ottimizzare la distribuzione dei liquami: alcune
                   soluzioni disponibili
SPANDILIQUAME CON SERBATOIO A PRESSIONE
ATMOSFERICA

         Serbatoio realizzato in acciaio
         (di spessore ridotto) o con altri
         materiali (es.vetroresina)

          Peso (costo) più contenuto
          rispetto agli spandiliquame con
          serbatoio in pressione
          Maggiore volume utile (fino a 17-18
          m3), a parità di ingombro, rispetto agli
          spandiliquame con serbatoio in
          pressione
DISTRIBUZIONE DEI LIQUAMI

                        Ø Ridotta uniformità di distribuzione
                          sia trasversale che longitudinale
                          all’avanzamento

                        Ø Forte polverizzazione del getto

                                Elevate emissioni di odori
                                 molesti e di ammoniaca
                                  (fino al 50% dell’azoto
                                        distribuito)

Uniformità di distribuzione longitudinale

                                        Situazione ottimale

            Distanza percorsa

                                              Situazione reale
                    Distanza percorsa
Ottimizzare la distribuzione dei liquami: alcune
                 soluzioni disponibili
Sistemi di controllo e regolazione della dose
     Sistemi elettronici DPA (Distribuzione
     Proporzionale all’Avanzamento)

                              Pompa
                            volumetrica

Caratterizzazione del potere fertilizzante del
refluo

          Determinazione del contenuto
                    di NPK

              Liquido                         Solido

            Metodo                             ..??
             densimetrico
            NIR

            Metodo
             conduttimetrico
Caratterizzazione del potere fertilizzante del
refluo: alcune soluzioni disponibili

     Conduttimetri
    • Analizzano in tempo reale il contenuto in N,P,K
      attraverso la determinazione della conducibilità elettrica
      (CE) del refluo

              • Applicabili direttamente allo spandiliquame

                         macchine dotate di sistemi per il controllo e la
                              regolazione della dose distribuita

Caratterizzazione del potere fertilizzante del
refluo: alcune soluzioni disponibili

    Conduttimetri
         Correlazione tra TKN e CE (liquame di suino)
Caratterizzazione del potere fertilizzante del
refluo: alcune soluzioni disponibili

      Conduttimetri

  Forniscono valori stabili e accurati per:

                  Ø TKN
                  Ø N-NH4
                  Ø K2 0

  Scarsa correlazione tra conducibilità
  elettrica e:
                    Ø P20 5
                    Ø TS

 • Condizioni meteorologiche:
    ü Temperatura dell'aria     à tasso di evaporazione soluzioni NH4+
    ü Velocità del vento à movimento masse aria
    ü Precipitazione            à diluizione soluzioni NH4+
 • Suolo (pH, contenuto idrico, porosità, CSC)

 • Caratteristiche del refluo (NH4+, pH, Solidi tot.,)

 • Coltura / suolo nudo

 • Quantitativi di refluo utilizzati

 • Tecnica di spandimento utilizzata e momento di applicazione
Andamento delle emissioni di NH3 nel tempo
                            (Dati DISAFA - Univ. di Torino)

       7
       6                      Liquame bovino
       5
                             Dose = 44 t/ha
       4
                                  St = 2.6%
       3
       2
       1
       0
           6 12 18 24 30 36 42 48 54 60 66 72        78
                   Ore dalla distribuzione

  Migliore qualità della distribuzione dei liquami:
            alcune soluzioni disponibili

                         Ø Buona uniformità di distribuzione
                           sia trasversale che longitudinale
                           all’avanzamento

                            Ø Si evita la polverizzazione del
                              liquame

                             Si riducono le emissioni di odori
                                  e di azoto ammoniacale
                              (50 - 60% in meno rispetto alla
                              distribuzione superficiale con
                                      piatto deviatore)
TRAILED HOSES
       DRIBBLE BAR

DELAYED INCORPORATION
Migliore qualità della distribuzione dei liquami:
          alcune soluzioni disponibili

                        Ø Buona uniformità di distribuzione
                          sia trasversale che longitudinale
                          all’avanzamento

                        Ø Si evita la polverizzazione del
                          liquame

                           Si riducono le emissioni di odori
                                e di azoto ammoniacale
                            (70 - 80% in meno rispetto alla
                            distribuzione superficiale con
                                    piatto deviatore)

                                  DISK HARROW INCORPORATOR
Migliore qualità della distribuzione dei liquami:
             alcune soluzioni disponibili

Ø Consente di svolgere simultaneamente due operazioni (distribuzione
  del liquame e lavorazione del terreno) con conseguente risparmio di
  tempo

 Ø Si riducono notevolmente le emissioni di odori e di azoto
   ammoniacale (85 - 90% in meno rispetto alla distribuzione
   superficiale con piatto)

                                                     DEEP INJECTOR
Migliore qualità della distribuzione dei liquami:
              alcune soluzioni disponibili

Ø Consente di ampliare il calendario di distribuzione:
               possibile riduzione del volume di stoccaggio
               aumento dell’utilizzazione dell'azoto distribuito da
               parte delle colture
  Ø Si riducono notevolmente le emissioni di odori e di azoto
    ammoniacale (85 - 90% in meno rispetto alla distribuzione
    superficiale con piatto)

       TRAILED SHOES
SHALLOW DISK INJECTOR

SHALLOW DISK INJECTOR
LC - LAVORAZIONE A STRISCE

                                                                            Mappatura aerea dello stato
                                                                             nutrizionale delle colture

     GPS             Input: posizione macchina
                                                      Input: fabbisogni
                                                         (N,P per ha)

                                                   Unità di controllo

 Input: determinazione velocità
          avanzamento                                                       Input: controllo in tempo
                                                                           reale del contenuto in NPK
                                         Output: regolazione
                                          della portata della             dei reflui (non è possibile su
                                                                            frazione solida separata)
                                                pompa
Sistemi di acidificazione durante lo spandimento
                          (Syren)

  Serbatoio acido solforico
                                                             Sonda pH
        concentrato

                                                  Unità di
                                                 controllo

Riduzione delle emissioni di NH3 nell’ordine del 50%

                                   SPANDILETAME
                              Ø Sistema di distribuzione a rotori verticali
                                 • discrete larghezze di lavoro (4-16 m)
                                 • difficile determinazione dell’ottimale
                                 sovrapposizione fra due passate contigue

                                     scarsa uniformità di distribuzione
                                                trasversale

                              Ø Sistema di distribuzione a rotori orizzontali
                                  • larghezza di lavoro uguale alla larghezza del
                                  cassone (max 3 m)

                                  • larghezza di lavoro facilmente definibile

                                              migliore uniformità di
                                            distribuzione trasversale
SPANDILETAME

                                                       insufficiente
                                                       uniformità di
                                                       distributione

                   Problematiche legate alla distribuzione

      Carico mal eseguito:

Fronte di attacco non omogeneo

Scarsa uniformità di distribuzione

   Carico eseguito correttamente:

Fronte di attacco omogeneo

Buona uniformità di distribuzione
Migliore qualità della distribuzione dei reflui palabili:
             alcune soluzioni disponibili

Ø

Migliore qualità della distribuzione dei reflui palabili:
             alcune soluzioni disponibili

Ø
THE MACHINE REALIZED
                                           Hydraulic rave

                                                            4 load cells

                                Large section tyres
 hydraulic motor of the chain        (550mm)
           conveyor

Migliore qualità della distribuzione dei reflui palabili:
             alcune soluzioni disponibili

Ø
Migliore qualità della distribuzione: alcune soluzioni
                      disponibili

Ø
7 km
                                                                                            7 km

Sviluppo di una Filiera sostenibile per la gestione e valorizzazione dei Reflui Zootecnici nei
                          frutteti della Provincia di Cuneo (Firezof)
  Delocalizzazione con mezzi            Addensamento, bilanciamento
   di elevata capacità verso
            frutteti
                                          nutrienti e pellettizzazione             Acidificazione
                                              Frazione solida acidificata     Separazione                 Allevamento
                                              (abbattimento emissioni)
                                                                              MECCANICA

                                                                                       liquame
                                                    Frazione liquida
                                                       acidificata

      Impiego agronomico su terreni
                aziendali                                                                                         Azienda in
                                                                                                                     ZVN

                Input: fabbisogni frutteto                                   Mappatura aerea         Valutazione effetti su
                       (N,P per ha)                                          Frutteto con UAV        suoli e produzioni

                                               Unità centrale

         Regolazione portata: dose
       target, contenuto nutrienti, v
                                                                       GPS
        di avanzamento, posizione
                 macchina
                                                        Input: posizione macchina

                                                                             Distribuzione in frutteto
                                                                                                                     Frutteto
ACIDIFICAZIONE E SEPARAZIONE DEL LIQUAME

•   Luogo:                                Azienda agricola Bonetto
•   Zolfo utilizzato:                     Zolfo Ventilato scorrevole «Mormino» (S 98,5%)
•   Prezzo riferimento zolfo:             0,58 €/kg
•   Dose utilizzata:                      0,18% (w/w)
•   Costo trattamento:                    1 €/m3
                   Aggiunta zolfo e miscelazione del liquame tal quale

                                   Separazione del liquame

Stabilizzazione aerobica della frazione solida
                  separata

                                17/7    21/7    24/7    3/8     10/8    29/8    18/9       3/10   7/11
    Cumulo        Parametro

                 SS (%TQ)       27,59          38,94   47,53   56,24   72,70   65,94   67,68      82,47

ACIDIFICATO       SS (%SV)      85,85          76,28   75,51   71,05   73,10   70,74   68,70      70,06

                     pH         8,38    7,58    6,88    6,04    5,86    6,37    6,29       6,40   6,24

                 SS (%TQ)       29,87          44,14   58,39   48,54   73,02   74,79   72,33      81,74

TESTIMONE         SS (%SV)      83,04          74,91   72,93   73,97   71,35   69,22   67,25      69,39

                     pH         8,25    8,15    8,17    7,78    6,22    7,41    7,87       7,96   7,73
Stabilizzazione aerobica della frazione solida
                    separata

                      AZOTO PERSO sottoforma di NH 3               AZOTO PERSO sottoforma di N 2O
 Cumulo
               [% Ntot iniziale]      [% N-NH 4+ iniziale]   [% Ntot iniziale]        [% N-NH 4+ iniziale]

Acidificato           4,9 %                 29,9 %               0,17 %                     1,02 %

Testimone             7,2 %                 41,6 %               0,15 %                     0,88 %

  Stabilizzazione aerobica della frazione solida
                    separata

              - 55%

                                                                    - 22%
WP5 -Valutazione della sostenibilità ambientale della filiera
Quantificazione delle emissioni di ammoniaca e gas ad effetto serra dallo spandimento del
materiale pellettato (sia acidificato, sia tal quale).

Prove di laboratorio

2 tipi di suolo: 1. Suolo NO P (senza apporto di P da un certo n. di anni)
                 2. Suolo P    (fertilizzato normalmente)
       5 tesi:   1.    Suolo non fertilizzato (controllo)
                 2.    Pellet acidificato (PA)
                 3.    Pellet non acidificato (PNA) Dose 200kgN/ha
                 4.    Pellet acidificato P à dose circa 1/10 di PA e PNA
                 5.    Pellet corretto NP (bilanciato con KNO3) à rapporto N:P= 6
Tempo di
incubazione:     •    60 giorni (NH3)
                 •    115 giorni (GHG)

   Sistemi       •    Camera ventilata (NH3)
   di misura:    •    Camera chiusa (GHG)

 WP5 -Valutazione della sostenibilità ambientale della filiera
Quantificazione delle emissioni di ammoniaca e gas serra in atmosfera dallo spandimento
del materiale pellettato (sia acidificato, sia tal quale).
                                               Risultati
WP5 -Valutazione della sostenibilità ambientale della filiera
 Quantificazione delle emissioni di ammoniaca e gas serra in atmosfera dallo spandimento
 del materiale pellettato (sia acidificato, sia tal quale).

                               Suolo 1 (No P)                       Suolo 2 (P)

 Problematiche relative alla distribuzione dei reflui in
                       frutteto

                                         Trovare il giusto compromesso tra:
                                         § Capacità di carico
                                         § Difficile transitabilità nell’interfila
                                         § Compattamento del terreno
  Inoltre:
  § Difficile regolazione della dose distribuita

Scarti tra le dosi previste e quelle effettivamente distribuite del + o
       – 70% considerando la quantità di prodotto tal quale
  distribuita, anche del -50% +200% considerando i nutrienti
                 effettivamente apportati al frutteto
Problematiche relative alla distribuzione dei reflui in
                        frutteto
         Dove viene normalmente distribuito l’effluente?
§ Su tutta la superficie dell’interfila
§ Sulla fila

                                 Imbrattamento della zona del colletto!

Problematiche relative alla distribuzione dei reflui in
                      frutteto

                       Dove andrebbero distribuiti i reflui?
           1,0m        4,0m                                   1,0m             6,00m

                                         Zona di massimo
                                          assorbimento
                                             radicale

   Fasce (di circa 1,0 metro di ampiezza) dove il refluo va distribuito per ottenere la massima !
                             efficienza di assorbimento dei nutrienti
Problematiche relative alla distribuzione dei reflui in
                      frutteto
                                        Il caso del pellet
 • Materiale omogeneo

 • Elevato contenuto in elementi fertilizzanti

                   liquame di suini tal      frazione solida separata      frazione solida da liquami
                         quale                  da liquame di suini             di suini pellettata
    N (kg/t)                1-4                         3-7                          15-20
    P (kg/t)                1-3                         5-9                          20-35
    K (kg/t)                1-3                         1-3                           5-8

          Materiale povero di umidità (
Migliore qualità della distribuzione dei reflui palabili:
             alcune soluzioni disponibili
Ø

             Il sistema di controllo e regolazione della dose
                                distribuita

Il prototipo di macchina per la distribuzione della frazione solida pellettata in
                                    frutteto
                                                    Il sistema di distribuzione

                                          Posizione dei dischi centrifughi modificabile
                                            (regolazione della larghezza di lavoro)

    Doppio tappetino idraulico: il senso di rotazione può                        Dischi centrifughi inclinabili e con velocità di
     essere invertito, in modo da distribuire il pellet su                       rotazione regolabile (regolazione del punto di
      entrambi i lati della macchina o su un unico lato                                        caduta del pellet)
Il prototipo di macchina per la distribuzione della frazione solida pellettata in
                        frutteto: le modifiche in corso

                                                                                      2) Nuova unità di
                                                                                          controllo
                                                                                     (per dosi variabili)

                                                                  3) Nuovo sistema di alimentazione a
                                                                   tapparella azionato da un motore
                                                                       idraulico e adatto al pellet

Il prototipo di macchina per la distribuzione della frazione solida pellettata in
                        frutteto: le modifiche in corso
                             Il sistema elettronico di controllo della macchina
  Inserimento delle caratteristiche
 chimiche del pellet e impostazione
 della dose di distribuzione (oppure                                                  Report su pc aziendale
    dose in funzione di mappe di
            prescrizione)

Sensore velocità
  avanzamento
 trasportatore a
    tapparella

                                                                 Proximity
                                                 (sensore velocità avanzamento macchina
Il prototipo di macchina per la distribuzione della frazione solida pellettata in
                        frutteto: le modifiche in corso

   Il sistema di georeferenziazione e memorizzazione su supporto
                     informatico del lavoro svolto

                                                 Restituisce:
                        • la dose target e la dose di nutrienti effettivamente distribuita,
                         • la georeferenziazione del punto in cui è stata eseguita la
                                                  distribuzione

           GRAZIE DELL’ATTENZIONE
                  Per informazioni: elio.dinuccio@unito.it

                               DiSAFA – Waste Management Group
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