GLI INCENDI IN AUSTRALIA - Informazione Facile

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GLI INCENDI IN AUSTRALIA

            L’isola   di   Kangaroo   a   Sud
            dell’Australia.

IL FATTO.
   Da alcune settimane in Australia ci sono violentissimi
   incendi.
   L’Australia è formata da sei stati.
   Lo stato più colpito è il Nuovo Galles del Sud (New
   South Wales) che è lo stato più abitato; la sua capitale
   è Sydney.
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I 6 Stati dell’Australia

Ecco una cartina degli incendi nel Nuovo Galles del Sud.

In Australia il clima è molto secco e gli incendi sono
frequenti.
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In genere gli incendi colpiscono il bush che è una
  savana arida con arbusti.

Bush australiano.

  Ma questa volta la situazione è diversa perché la
  siccità dura da molto tempo.
  Per questa siccità stanno bruciando anche foreste più
  umide che in genere non sono aggredite dagli incendi.
  Il 2019 è stato in Australia l’anno più caldo e più
  secco dal 1900.
  Nel 2019 le temperature massime hanno registrato oltre
  2°C in più rispetto alle temperature massime degli anni
  1960-1990.
  Inoltre è caduto un terzo in meno delle piogge degli
  anni precedenti.
  La prolungata siccità e le temperature alte hanno
  trasformato le foreste che sono diventate molto secche.
  Gli alberi molto secchi prendono fuoco facilmente e – a
  differenza degli arbusti che bruciano in fretta –
  alimentano il fuoco per molto tempo.
L’ORGINE DEGLI INCENDI.
   Nei giorni passati sono state diffuse notizie esagerate
   sull’arresto di incendiari.
   In realtà i fulmini generano la maggior parte degli
   incendi in Australia.
   Il vento aiuta il propagarsi delle fiamme e incendi
   molto estesi generano vortici di vento: si può dire che
   gli incendi si auto alimentano.
   Attribuire gli incendi alla volontà di singole persone è
   un modo per negare l’influenza dei cambiamenti climatici
   nella situazione in Australia.

LE VITTIME DEGLI INCENDI.
   Fino ad oggi le persone morte a causa degli incendi sono
   25.
   Il numero degli animali uccisi dagli incendi non è al
   momento chiara.
   Molti giornali parlano di mezzo miliardo di animali
   morti ma questo è un calcolo ipotetico.
   Senza dubbio l’itero ambiente subirà le conseguenze di
   questi incendi.
   Facciamo un esempio.
   Kangaroo Island è la terzapiù grande isola
   dell’Australia.
L’isola di Kangaroo      a   Sud
             dell’Australia.

    Questa isola è famosa per i suoi animali: le fiamme
    hanno distrutto un terzo dell’isola.
    Anche la flora australiana ha molte specie rare che sono
    danneggiate dal fuoco.

  Il corpo di un canguro carbonizzato nell’Isola di
  Kangaroo.

LE CAUSE DEGLI INCENDI.
    La siccità che ha favorito gli incendi è causata da
    alcuni fattori meteorologici.
    Uno di questi fattori è legato alla temperatura
    superficiale dell’Oceano Indiano.
    Questo fenomeno si chiama IOD (Dipolo dell’Oceano
    Indiano).
    Un altro fattore è lo spostamento verso l’Australia di
    venti chiamati anti-alisei.
    Questo fenomeno si chiama Oscillazione Antartica.
Questi fenomeni sono naturali, ma i cambiamenti
   climatici dovuti all’azione umana ne stanno aumentando
   la forza devastante.

LE RESPONSABILITÀ POLITICHE AUSTRALIANE.
   L’economia      australiana   è    molto   condizionata
   dall’estrazione del carbone.
   L’Australia esporta il carbone in Giappone, Cina, India.
   L’estrazione del carbone non è compatibile con il
   raggiungimento l’obiettivo della Conferenza di Parigi
   sul clima.
     L’obiettivo    era   contenere   l’innalzamento   della
   temperatura terreste entro 1 grado e mezzo.
   L’attuale governo australiano, conservatore, è accusato
   di non sapere e non volere affrontare il problema del
   carbone e, di conseguenza, il problema del clima.

LE RESPONSABILITÀ DI TUTTI.
   I mutamenti climatici sono in parte fattori naturali.
   L’attività dell’uomo, però, contribuisce a modificare la
   situazione.
   L’emissione di anidride carbonica nell’atmosfera (CO2),
   infatti, provoca l’innalzamento della temperatura
   terreste.
   L’emissione di CO2 è dovuta :
         produzione e consumo di energia (30 per cento),
        trasporti (25 per cento),
        agricoltura e allevamento (20 per cento),
        riscaldamento e refrigerazione     domestica (15 per
        cento),
         deforestazione (10 per cento).
   Di questo innalzamento è responsabile il nostro stile di
   vita che è una scelta economica, politica e individuale.
   Sarà possibile modificare tutto questo in tempo utile?
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