Copernicus: Incendi devastanti nell'Estremo Oriente russo, Columbia Britannica e Stati Uniti occidentali
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Newsflash Reading, 06/07/2021 Copernicus: Incendi devastanti nell'Estremo Oriente russo, Columbia Britannica e Stati Uniti occidentali A sinistra: potenza radiativa totale giornaliera del fuoco tra il 1° giugno e il 4 luglio per la Russia orientale (a sinistra) per gli anni 2021 (rosso), 2020 (giallo), 2019 (arancione) contro la media giornaliera 2003-2018 (grigio). A destra: Stima delle emissioni di carbonio da incendi boschivi negli Stati Uniti occidentali dal 1° giugno al 4 luglio 2021. Credits: Copernicus Atmosphere Monitoring Service/ECMWF Copernicus Atmosphere Monitoring Service riferisce che le regioni della Russia orientale, in particolare la Repubblica di Sakha nel distretto dell'Estremo Oriente, sono state particolarmente colpite dagli incendi, evidenziano una intensa attività degli incendi comparabile a quella degli anni precedenti. Nel frattempo, gli incendi devastanti che divampano in Columbia Britannica, stanno emettendo fumo nell’atmosfera.
Copernicus Atmosphere Monitoring Service (CAMS), implementato dallo European Centre for Medium-Range Weather Forecasts per conto della Commissione Europea, riferisce come, nelle ultime settimane, gli incendi nella Russia orientale, in particolare nella Repubblica di Sakha nel distretto federale dell'Estremo Oriente, abbiano raggiunto una grave intensità di incendi giornaliera comparabile ai valori osservati in giugno dei due anni precedenti, che potrebbe portare a conseguenze simili se non vi sarà un cambio di rotta, per il tempo rimanente nella stagione degli incendi. Contemporaneamente, incendi devastanti sono divampati in Columbia Britannica, Canada così come in California e Arizona e altri paesi negli Stati Uniti, regioni attualmente colpite da intense siccità. Gli scienziati di CAMS monitorano l'attività degli incendi in queste aree sin dall'inizio della stagione degli incendi boreali, ossia maggio 2021. Gli scienziati di CAMS riportano come, dall'inizio di giugno, gli incendi stiano divampando nelle zone occidentale degli Stati Uniti, cominciando dall’Arizona, stato particolarmente colpito dalla siccità, mostrando una intensa Potenza Radiativa di Fuoco (FRP). L’FRP rappresenta una misura della produzione di calore, in grado di descrivere l'intensità degli incendi. I dati mostrano che il potere radiativo giornaliero degli incendi in Arizona è stato ben al di sopra della media per tutto il mese di giugno, immettendo grandi quantità inquinamento da fumo nell'atmosfera. Intorno alla fine del mese, incendi devastanti e particolarmente intensi hanno iniziato a divampare anche in Columbia Britannica e California, mostrando una intensità di incendi particolarmente forte e concentrata in una manciata di incendi possenti.
In alto: potenza radiativa totale giornaliera degli incendi tra il 1° giugno e il 4 luglio per gli anni 2021 (rosso) e la media giornaliera tra il 2003-2020 (grigio) per la Columbia Britannica (sinistra) e gli Stati Uniti occidentali (destra). Sotto: Emissioni di carbonio stimate dal 1° giugno al 4 luglio 2021 rispetto agli anni precedenti (2003-2020) nella Columbia Britannica (a sinistra) e negli Stati Uniti occidentali (a destra). Credits: Copernicus Atmosphere Monitoring Service/ECMWF Nel frattempo, gli incendi nella Repubblica di Sakha hanno raggiunto una grande intensità con valori FRP giornalieri molto alti. I dati CAMS mostrano che il 2021, così come gli ultimi due anni, 2019 e 2020, sono stati tutti significativamente sopra la media, segnando una tendenza al rialzo per la regione. Anche se giugno è il primo mese in cui inizia tipicamente la stagione degli incendi, gli incendi nella Repubblica di Sakha sono già molto gravi e
assomigliano all'inizio degli incendi record del 2019 e 2020. Tipicamente, l'attività principale degli incendi nella regione e nel Circolo Polare Artico si verifica in luglio e agosto. Gli ultimi quattro anni hanno visto i peggiori incendi nella regione in quel periodo e gli scienziati del CAMS continueranno a monitorare questi incendi per vedere se rimarranno sulla stessa traiettoria degli anni precedenti. A sinistra: potenza radiativa totale giornaliera del fuoco tra il 1° giugno al 4 luglio per la Repubblica di Sakha (a sinistra) per gli anni 2021 (rosso), 2020 (giallo), 2019 (arancione) contro la media giornaliera 2003-2018 (grigio). A destra: Stima delle emissioni di carbonio da incendi nella Repubblica di Sakha per il periodo 1° giugno - 4 luglio 2003-2021. Credits: Copernicus Atmosphere Monitoring Service/ECMWF Oltre alla distruzione e al pericolo per la sopravvivenza causati dagli incendi, il fumo emesso rappresenta un serio rischio per la salute non solo per le zone limitrofe, ma anche per quelle lontane dal focolaio per via dei lunghi tragitti che il fumo è in grado di percorrere – fino a centinaia o migliaia di chilometri - veicolato dal vento. Gli incendi sono responsabili di un inquinamento dell'aria molto più significativo rispetto alle emissioni industriali, poiché producono una combinazione di particolato, monossido di carbonio e altre sostanze inquinanti.
Mark Parrington, Senior Scientist ed esperto di incendi selvaggi presso l'ECMWF Copernicus Atmosphere Monitoring Service commenta: "Stiamo monitorando da vicino gli incendi nella Columbia Britannica e negli Stati Uniti occidentali, così come alcune regioni della Russia orientale e del Circolo Polare Artico. Questi incendi stanno bruciando con alta intensità e hanno emesso grandi quantità di fumo nell'atmosfera. Un numero significativo di incendi selvaggi si verifica normalmente in regioni con condizioni più secche e temperature più elevate, e le prime evidenze suggeriscono che questo potrebbe essere il caso anche per questi incendi. Il nostro monitoraggio non guarda solo l'intensità degli incendi, ma analizza anche i loro impatti su scala più ampia, come le loro emissioni di fumo, o il loro impatto sulla qualità dell'aria, per esempio". Per maggiori informazioni sugli incendi in corso: https://atmosphere.copernicus.eu/large-wildfires-across-northern-hemisphere La pagina di CAMS Global Fire Monitoring è visitabile qui: https://atmosphere.copernicus.eu/fire-monitoring Per saperne di più sul monitoraggio degli incendi nel CAMS Wildfire Q&As: https://atmosphere.copernicus.eu/qa-wildfires -- -Fine- Note per gli editori Copernicus è il programma di punta dell'osservazione della Terra dell'Unione europea che opera attraverso sei servizi tematici: Atmosfera, Marina, Terra, Cambiamento climatico, Sicurezza ed Emergenza. Fornisce dati e servizi operativi liberamente accessibili offrendo agli utenti informazioni affidabili e aggiornate relative al nostro pianeta e all’ambiente. Il programma è coordinato e gestito dalla Commissione europea in collaborazione con gli Stati membri, l'Agenzia spaziale europea (ESA), l'Organizzazione europea per l’utilizzo dei satelliti meteorologici (EUMETSAT), il Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio raggio (ECMWF), le agenzie dell'UE e Mercator Océan e altri enti ancora. ECMWF gestisce due servizi del programma di osservazione della Terra Copernicus dell'UE: Copernicus Atmosphere Monitoring Service (CAMS) e Copernicus Climate Change Service (C3S) e collabora anche al progetto Copernicus Emergency Management Service (CEMS). Il
Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio raggio (ECMWF) è un'organizzazione intergovernativa indipendente sostenuta da 34 Stati. È sia un istituto di ricerca che un servizio operativo 24 ore su 24, 7 giorni su 7, che produce e diffonde previsioni meteorologiche numeriche ai suoi Stati membri. Questi dati sono totalmente a disposizione dei servizi meteorologici nazionali negli Stati membri. La struttura del supercomputer (e l'archivio di dati associato) di ECMWF è una delle più grandi del suo genere in Europa e gli Stati membri possono utilizzare il 25% della sua capacità per i propri scopi. ECMWF sta espandendo la sua sede nei suoi Stati membri per alcune attività. Oltre a un quartier generale nel Regno Unito e un centro di calcolo in Italia, nuovi uffici con un focus sulle attività condotte in collaborazione con l'UE, come Copernicus, saranno situati a Bonn, in Germania, dall'estate 2021. Il sito di Copernicus Atmosphere Monitoring Service website è disponibile qui: http://atmosphere.copernicus.eu/ Il sito di Copernicus Climate Change Service è disponibile qui: https://climate.copernicus.eu/ Maggiori informazioni su Copernicus: www.copernicus.eu Il sito di ECMWF è disponibile qui: https://www.ecmwf.int/ Twitter: @CopernicusECMWF @CopernicusEU @ECMWF Contatti media Nuria Lopez Communications | Copernicus Contracts and Press Office of the Director General European Centre for Medium-Range Weather Forecasts Reading, UK | Bologna, Italy Email: copernicus-press@ecmwf.int Phone: +44 (0)118 949 9778 Mobile: +44 (0)7392 277 523
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