PARTE GENERALE - Programma Operativo Territoriale Annuale Antincendi Boschivi 2019 - Comune di Gavorrano
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REGIONE TOSCANA Direzione Agricoltura e Sviluppo Rurale Giunta Regionale Settore Forestazione, Usi Civici. Agroambiente Programma Operativo Territoriale Annuale Antincendi Boschivi - 2019 per la provincia di Grosseto periodo di validità 01.06.2019 – 31.05.2020 PARTE GENERALE
INDICE Pag 1. INTRODUZIONE 3 1.1. Inquadramento normativo 3 1.2 Inquadramento pianificazione AIB (Piano AIB, POTA, Piani AIB locali), con periodi validità e 5 territori 1.3 Inquadramento territoriale 8 2. STATISTICA AIB 11 3. DESCRIZIONE ORGANIZZAZIONE AIB 13 3.1 Organizzazione AIB regionale: descrizione servizi regionali (SOUP, elicotteri, squadre FP), indice 13 di rischio, periodi di alta ed ordinaria operatività, nominativo e recapiti Referenti AIB 3.2 COP: sede, funzionamento, n° tel., nominativo Responsabile, procedure con ordine di servizio, 14 strutture partecipanti 3.3 DO AIB: descrizione servizio DO competente, con indicazione zone, nominativi per zona con 15 sigle radio. 3.4 Squadre AIB: descrizione strutture e tipo di servizi 16 3.5 Comuni: descrizione strutture e servizi 18 4. ALTRE STRUTTURE 19 4.1 Province: descrizione competenze, ubicazione CESI 19 4.2 Carabinieri Forestale: descrizione competenze e servizi 19 4.3 VVF: descrizione competenze e servizi 20 5. AREE PROTETTE 21 5.1 Indicazione aree protette presenti 21 5.2 Descrizione sistema di difesa 22 6. PROCEDURE OPERATIVE 23 6.1 Rimando al Piano AIB 23 6.2 Inserimento eventuali specificità 23 7. PIANI AIB LOCALI 24 7.1 Elenco Comuni che hanno presentato il Piano 24 7.2 Elenco Comuni che non hanno presentato il Piano 24 8. INVENTARIO DELLE AREE PERCORSE DAL FUOCO 25 8.1 Elenco incendi boschivi 2016 da programma SOUPWEBRT, con superfici percorse 25 9. ARCHIVIO OPERE AIB 29 9.1 Elenco Opere AIB come risultanti da programma ZEROAIBFIN 29 Il presente documento è stato predisposto a cura del Referente AIB territoriale di Grosseto, Dr. Umberto Fralassi 2
1. INTRODUZIONE 1.1 Inquadramento normativo In Toscana la pianificazione dell’attività di previsione, prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi si attua attraverso gli strumenti della Legge regionale 39/2000 “Legge Forestale della Toscana” e s.m. ed i. e le disposizioni del relativo Regolamento di attuazione, approvato con DPGR 8 agosto 2003 n. 48/R e s.m. ed i. Gli strumenti regionali normativi, regolamentari e programmatici sono stati redatti in attuazione delle disposizioni di principio della Legge 21 novembre 2000, n. 353 “Legge quadro in materia di incendi boschivi”, nonché degli indirizzi approvati con DPCM del 20 dicembre 2001 “Linee guida, ai sensi dell’articolo 3, Legge 21 novembre 2000 n. 353, relative ai piani regionali per la programmazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi”. Costituiscono ulteriori elementi di indirizzo per l’azione regionale le annuali disposizioni, emanate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, sia per fronteggiare il rischio di incendi, sia per l’impiego della flotta aerea nazionale. Considerato che la previsione, prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi è materia concorrente, ai sensi del titolo V della Costituzione, sul territorio della Regione Toscana si applicano le disposizioni della normativa regionale. Uno degli elementi normativi fondamentali per la programmazione AIB, è costituito dalla definizione di incendio boschivo di cui all’art. 69, comma 1, della LR 39/2000: “Per incendio boschivo si intende un fuoco, con suscettività a espandersi, che interessa il bosco, le aree assimilate e gli impianti di arboricoltura da legno di cui all’articolo 66, oppure i terreni incolti, i coltivi, e i pascoli situati entro 50 metri da tali aree”. In base a questa definizione viene strutturata l’organizzazione del sistema regionale AIB e vengono definite le relative modalità e procedure operative, nonché tutti gli atti convenzionali con i vari soggetti, Volontariato e Organismi dello Stato, che contribuiscono all’Organizzazione regionale. Di seguito l’elenco degli articoli di interesse AIB delle suddette leggi e regolamenti: Legge 21 novembre 2000, n. 353 “ Legge quadro in materia di incendi boschivi”: - Art. 1 (Finalità e principi), comma 3: “Le Regioni a statuto ordinario provvedono ad adeguare i rispettivi ordinamenti sulla base delle disposizioni di principio della presente legge. …”; - Art. 3 (Piano regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi), comma 1: “Le Regioni approvano il piano regionale per la programmazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi, …”; Legge 21 marzo 2000, n. 39 “Legge Forestale della Toscana” - e s. m. ed i. - Capo II: - Art. 3 (Definizione di bosco) - Art. 69 (Definizioni relative all’attività antincendi boschiva regionale – Definizione di incendio boschivo); - Art. 70 (Competenze della Regione); - Art. 70 ter (Competenze dei Comuni); - Art. 70 quater (Interventi nell’ambito dell’AIB); - Art. 71 (Coordinamento delle lotta attiva agli incendi boschivi); - Art. 74 (Pianificazione dell’AIB); - Art. 74 bis (Piani specifici di prevenzione AIB); 1. La pianificazione AIB è costituita da: 3
a) Piano AIB, approvato dalla Giunta Regionale; b) Programmi Operativi Territoriali Annuali AIB, approvati dalla competente struttura della Giunta Regionale; 2. Il piano AIB individua l’organizzazione ed il coordinamento dell’AIB. - Art. 75 bis (Catasto delle aree percorse da fuoco); - Art. 75 ter (Banca dati delle aree percorse da fuoco); - Art. 76 (Disposizioni per la prevenzione degli incendi boschivi). Regolamento di attuazione della “Legge Forestale della Toscana”, approvato con DPGR del 8 agosto 2003, n. 48/R - Capo IV “Prevenzione, salvaguardia e tutela del territorio dagli incendi boschivi” e s. m. ed i. : - Art. 58 (Azioni a rischio di incendio); - Art. 59 (Aree soggette alle norme di prevenzione dagli incendi boschivi); - Art. 60 (Aree a rischio particolarmente elevato per lo sviluppo degli incendi boschivi): 1. Le aree con rischio particolarmente elevato per lo sviluppo degli incendi di cui all’Art. 76, comma 1, lettera b bis) della Legge Forestale sono i boschi e le aree assimilate di cui all’art.3 della Legge Forestale dei Comuni di: … Arcidosso, Capalbio, Castiglione della Pescaia, Gavorrano, Grosseto, Isola del Giglio, Magliano in Toscana, Manciano, Massa Marittima, Monte Argentario, Monterotondo Marittimo, Orbetello, Roccastrada, Scansano, Scarlino, Seggiano e Sorano (Provincia di Grosseto) ….; - Art. 61 (Periodi a rischio incendio); - Art. 61 bis (Realizzazione dei piani specifici di prevenzione AIB); - Art. 61 ter (Prescrizioni per la manutenzione degli interventi e delle opere dei piani specifici AIB); - Art. 62 (Divieti); - Art. 63 (Norme per la prevenzione per l’accensione dei fuochi); - Art. 64 (Aree attrezzate per l’accensione dei fuochi); - Art. 65 (Accensione di carbonaie); - Art. 66 (Abbruciamento dei residui vegetali) - Art. 67 (Altre azioni ed attività); - Art. 68 (Deroghe) - Art. 69 (Tutela dagli incendi in relazione alla trasformazione della destinazione d’uso dei terreni con interventi a carattere urbanistico-edilizio). 1.2 Inquadramento pianificazione AIB In attuazione della suddetta normativa, ed in particolare dell'art. 74 della LR 39/2000, la Regione Toscana ha approvato con DGR n. 564 del 23/04/2019 il Piano AIB 2019/2021. La pianificazione dell’attività AIB regionale si realizza attraverso le disposizioni del Piano AIB Regionale e dei Programmi Operativi Territoriali Annuali (POTA) AIB, articolati su base provinciale. 4
Validità PIANO AIB 2019-2021 pluriennale Sono documenti complementari al Piano AIB Regionale Programmi Operativi Territoriali Adottati dalla RegioneToscana, hanno validità annuale e contengono: annuali AIB Parte generale Sezione anagrafica Parte operativa Inventario aree percorse dal fuoco nell’anno precedente Archivio opere AIB Piani AIB Locali La procedura viene gestita con specifico sistema Realizzati da: Comuni PAFR, Unioni di Comuni, Comuni, Enti Parco Regionali. informatizzato on-line, Hanno validità annuale e contengono: realizzato da Regione Toscana, al quale i Sezione anagrafica soggetti autorizzati Sezione operativa Note generali accedono con apposite password 1.2.1 Programmi Operativi Territoriali Annuali AIB I Programmi Operativi Territoriali Annuali AIB (POTA AIB) sono redatti in attuazione della L.R. n.39/2000 “Legge Forestale della Toscana” e s.m. ed i. che ha recepito le disposizioni di principio della Legge quadro in materia di incendi boschivi del 21.11.2000, n. 353, nonché del Piano AIB 2019-2021, del quale rappresentano un documento complementare, come previsto dal comma 1 lettera b) dell’art. 74 della citata L.R. n. 39/2000 . Sono approvati dalla competente struttura della Giunta Regionale, coordinati dal Referente AIB e raccolgono tutti i Piani AIB Locali annuali realizzati dalle Strutture AIB (Unioni dei Comuni e Comuni con delega PAFR, Comuni ed Enti Parco Regionali). Di fatto, contengono la consistenza e la localizzazione di mezzi, attrezzature e personale impiegabili nell’AIB nell’anno di riferimento. Vengono redatti su scala provinciale ed hanno validità annuale (1° giugno/31 maggio dell’anno successivo). La procedura di redazione viene gestita con specifico sistema informatizzato on-line (ZeroAIB) realizzato da Regione Toscana al quale i soggetti autorizzati accedono con apposite password. Dopo l’approvazione i POTA AIB vengono inviati agli Enti Locali, al Gruppo Provinciale Carabinieri Forestali, al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, alle Associazioni di Volontariato AIB e all’Ufficio Territoriale del Governo. Contengono tutti gli elementi tecnici necessari ad allestire il vero e proprio servizio di lotta attiva sul territorio per la difesa dei boschi dagli incendi, e si compongono delle seguenti parti: 1) parte generale - comprende un’analisi statistica del fenomeno degli incendi boschivi nel territorio di competenza riferita agli anni precedenti, con evidenziata, in particolare, l’evoluzione della superficie media ad evento; 5
- la descrizione dell’organizzazione AIB, con particolare riguardo alla gestione del COP AIB, del suo Responsabile e all’individuazione delle strutture preposte al servizio di direzione delle operazioni di spegnimento e della relativa zonizzazione, oltre ad una parte riguardante eventuali disposizioni rivolte alle strutture operanti nel territorio di competenza; 2) sezione anagrafica: - include i recapiti delle Strutture AIB, del Volontariato, dei Carabinieri Forestali e dei Vigili del Fuoco, i numeri di reperibilità, le disponibilità di personale e mezzi e i territori comunali di competenza per quanto riguarda l’attività AIB; 3) sezione operativa: - sezione operativa, contenente la descrizione, per ciascun territorio comunale, dei servizi attivati dalle singole Strutture AIB, dei Carabinieri Forestali e dei Vigili del Fuoco; 4) inventario delle aree percorse dal fuoco nell’anno 2018 - comprende l’elenco delle aree percorse da fuoco, identificabile con la superficie totale, boscata e non boscata che è stata interessata da ciascun incendio boschivo, così come risultanti dalla Banca dati incendi, reperibile sul SIGAF; 5) cartografia delle aree percorse da fuoco - comprende tutta la cartografia delle aree percorse da incendi boschivi di cui all’inventario. E’ disponibile sul SIGAF dal 2012 e precedentemente presso il CFS; 6) archivio delle opere AIB - contiene l’elenco delle opere AIB (invasi, viali parafuoco, torrette, ecc.) del territorio di propria competenza e il riferimento dell’Ente gestore. 1.2.2 Piani Operativi AIB Locali Sono i Piani relativi alle singole Strutture e devono essere realizzati da Comuni PAFR, Unioni, Comuni, Enti Parco regionali. Ogni Piano AIB Locale, predisposto entro il 31 marzo di ogni anno attraverso la procedura informatizzata on-line (ZeroAIB) predisposta da Regione Toscana, è parte integrante del Programma Operativo Territoriale Annuale AIB su scala provinciale e individua organizzazione e modalità di svolgimento dell’attività AIB da parte dell’Ente per 12 mesi (dal 1° giugno al 31 maggio dell’anno successivo). Il Piano AIB Locale deve contenere le seguenti informazioni, così ripartite: 1) Sezione anagrafica: con recapiti, numeri di reperibilità, disponibilità di personale e mezzi, territori comunali di competenza, per quanto riguarda l’attività AIB; 2) Sezione operativa: con la descrizione dei servizi previsti (tipologia di servizio, orari di svolgimento, modalità di contatto con le squadre), ovvero: - Avvistamento - Prontezza operativa - Pattugliamento - Disponibilità Operativa (Impiegabilità e Reperibilità) - Reperibilità Tecnici (DO e Logistica) - Sala operativa (solo per le Province) - Note generali, con eventuali precisazioni o specifiche. Nel corso di validità del Piano AIB Locale, qualsiasi variazione dei dati contenuti nelle sezioni anagrafica ed operativa deve essere tempestivamente inserita attraverso la procedura informatica dandone contestuale informazione, per posta elettronica, al Referente AIB. Nel Piano AIB Locale devono essere descritti i servizi che il Volontariato impiegato con eventuali convenzioni locali svolge nei territori di competenza dell’Ente stesso. L’aggiornamento dei dati anagrafici delle Sezioni del Volontariato appartenenti al CVT e alla CRI viene effettuato direttamente da queste Strutture. 6
1.2.3 Programma Operativo Territoriale AIB 2019 Il Programma Operativo Territoriale AIB per l’anno 2019, per il territorio della provincia di Grosseto, è valido per il periodo 1.06.2019 – 31.05.2020 e comunque fino all’adozione del nuovo Programma Operativo Territoriale. E’ valido per i territori dei n. 28 Comuni della provincia di Grosseto, come di seguito distinto per Struttura competente: Struttura Competente Territorio Unione Comuni Montana Campagnatico - Civitella Paganico - Grosseto - Monte Argentario Colline Metallifere Magliano in Toscana - Massa Marittima - Montieri - Monterotondo M.mo - Isola del Giglio - Orbetello - Roccastrada Unione dei Comuni Montani Manciano - Pitigliano - Scansano - Sorano - Capalbio Colline del Fiora Unione Comuni Montani Arcidosso - Casteldelpiano - Castell’Azzara - Cinigiano Amiata Grossetano Seggiano - Santa Fiora - Roccalbegna - Semproniano Comune Scarlino - Gestione PRAF Castiglione della Pescaia - Follonica - Gavorrano - Scarlino Comune Capalbio - Gestione PRAF Capalbio Comune Orbetello - Gestione PRAF Orbetello Parco Regionale della Maremma Grosseto - Magliano in Toscana - Orbetello 1.3 Inquadramento territoriale La provincia di Grosseto occupa interamente l'estremità meridionale della Toscana e, per estensione territoriale, risulta essere la più vasta della regione; con circa 220 mila abitanti, è una delle province italiane con la più bassa densità di abitanti per Km². La Provincia di Grosseto amministra, attualmente, un totale di 28 Comuni, compreso il capoluogo Grosseto. Il territorio della provincia di Grosseto ebbe una propria autonomia amministrativa a partire dal 1766, nel Granducato di Toscana. Si estende su oltre 4.500 Kmq, presenta una notevole varietà di caratteristiche che si diversificano da zona a zona, ognuna delle quali costituisce uno dei territori in cui è suddivisa la provincia. Formazioni Forestali Ettari 186.672 Culture erbacee Ettari 138.080 Culture arboree Ettari 26.528 Pascoli Ettari 80.704 Aree urbanizzate Ettari 10.768 Aree denudate Ettari 1.648 Altre superfici Ettari 6.208 Totale Ettari 450.608 Il territorio risulta essere prevalentemente collinare nelle aree interne, fatta eccezione per isolati rilievi montuosi nella zona delle Colline Metallifere nella parte settentrionale e per il cono vulcanico del Monte Amiata nella parte orientale della provincia. L’Ombrone, l’Albegna, il Bruna, il Sovata ed il Cornia sono i maggiori Fiumi della provincia. Tra i Laghi, l’unico di una certa rilevanza, a parte la Laguna di Orbetello, Oasi del WWF, è rappresentato dal Lago di Burano, anch’esso Oasi del WWF. Rimangono inoltre, tra il Comune di Grosseto e quello di Castiglione della Pescaia, alcuni lembi di palude (circa 1.300 ha) denominata Diaccia-Botrona, classificata «zona umida di interesse internazionale» per la Convenzione di Ramsar. 7
Numerosi invasi di origine artificiale, generalmente di modesta superficie, sono presenti in varie zone del territorio. Tra le isole, quella del Giglio risulta essere quasi completamente collinare, sfiorando la quota di 500 metri nel punto più elevato, mentre Giannutri e tutti gli isolotti minori hanno superfici completamente rocciose, nonostante le loro quote massime siano di poco superiori al livello del mare (88 metri il punto più alto dell'Isola di Giannutri). La morfologia estremamente diversa del territorio provinciale comporta, dalla costa alla montagna, una consistente differenziazione delle tipologie forestali. Con 186.672 ettari, è la Provincia toscana con maggiore superficie forestale ed ha un indice di boscosità pari al 41% circa. Destinazione d’uso Categoria inventariale Conserv./ protett. produtt. Totale natural. ha 1 - Boschi - superfici ≥ 0,5 ha con piante arboree di h media ≥ 5 m. 144 9.344 75.520 85.008 2 - Boschetti - superfici alberate ≤ 0,5 ha sparse fra altre colture 1.104 0 0 1.104 3 - Castagneti da frutto in coltivazione 0 48 1952 2.000 4 - Castagneti da frutto in stato di abbandono 0 16 640 656 5 - Macchia mediterr. arborea a preval.di leccio - h media ≥ 3 m. 0 400 32.384 32.384 6 - Macchia mediterr. arborea a preval.di sughera - h media ≥ 3 m. 0 0 624 624 7 - Macchia mediterr. arbustiva – h compresa fra 0,5 e 3 m. 19.104 0 0 19.104 8 - Formazioni riparie 4.496 0 0 4.496 9 - Rimboschimenti di latifoglie 0 16 64 80 10 - Rimboschimenti di conifere 0 112 32 1.152 11 - Imboschimenti naturali: 100% latifoglie 0 0 96 96 12 - Aree in rinnovazione: cedui semplici 0 240 12.880 13.120 13 - Aree in rinnovazione: cedui composti 0 48 10.144 10.192 14 - Aree in rinnovazione: tagliate 0 0 848 848 15 - Arbusteti - forma inferiore attinente alla vegetazione di latifoglie decidue 11.952 0 0 11.952 16 - Cespuglieti - forma infer. attinente alla vegetazione di latifoglie decidue 1.296 0 0 1.296 17 - Gariga di ambiente mediterraneo 2.048 0 0 2.048 18 - Aree transitoriamente prive di vegetazione 0 512 0 512 19 - Aree danneggiate da inquinamento 0 0 0 0 Superficie forestale totale ha 40.144 10.736 135.792 186.672 Il patrimonio boscato della Provincia di Grosseto rappresenta circa il 20% di quello regionale. La provincia di Grosseto, con il suo 47% di territorio incluso in aree protette di varia tipologia, a fronte del 10% a livello regionale, risulta essere una delle province italiane maggiormente tutelate sotto il profilo ambientale e paesaggistico. Tra le aree protette spiccano un'area marina protetta europea, un parco nazionale, un parco regionale e una serie di riserve naturali e oasi faunistiche (statali, regionali o provinciali). La provincia di Grosseto gode di un clima mediterraneo, soprattutto lungo la fascia costiera e sulle isole dell'Arcipelago; è inserita in un’area climatica omogenea definita “temperato calda con estate secca”. L’alternarsi di colline e brevi valli, la presenza del mare che rappresenta il confine occidentale, costituiscono elementi che incidono notevolmente sull’evoluzione meteorologica locale, determinando differenziazioni accentuate. Gli elementi del clima che maggiormente influiscono sul bilancio idrico del suolo e sul contenuto in acqua della vegetazione, parametri fondamentali che incidono sulla variazione dell’indice di rischio degli incendi, sono: temperatura, vento, precipitazioni. 8
Per quanto riguarda la classificazione del rischio finalizzata alle misure di prevenzione degli incendi boschivi, di cui al Regolamento CE 1698/2005 sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (articolo 48 comma 2) e alle disposizioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri, di cui al documento Linee guida ai piani regionali per la programmazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi, la Regione Toscana ha adottato una metodologia specifica che ha consentito di ripartire il territorio toscano in funzione del rischio incendi, classificando ogni comune toscano secondo tre livelli di rischio: basso, medio e alto. Secondo tale indice nella Provincia di Grosseto i vari Comuni sono stati classificati nel modo seguente: COMUNE Codice 1 Arcidosso AL 2 Campagnatico ME 3 Capalbio AL 4 Casteldelpiano ME 5 Castellazzara ME 6 Castiglione della Pescaia AL 7 Cinigiano AL 8 Civitella Paganico AL 9 Follonica ME 10 Gavorrano AL 11 Grosseto AL 12 Isola del Giglio AL 13 Magliano AL 14 Manciano AL 15 Massa Marittima AL 16 Monte Argentario AL 17 Monterotondo M.mo AL 18 Montieri AL 19 Orbetello AL 20 Pitigliano ME 21 Roccalbegna ME 22 Roccastrada AL 23 Santa Fiora AL 24 Scansano AL 25 Scarlino AL 26 Seggiano AL 27 Semproniano ME 28 Sorano AL Corre l’obbligo di segnalare la particolare attenzione cui debbono essere sottoposte alcune zone particolari, estremamente delicate, presenti nella Provincia di Grosseto e precisamente: Polveriera della SIPE NOBEL in Comune di Orbetello, il Deposito di Munizioni dell’Esercito sito in loc. Versegge del Comune di Roccastrada, il sito Radar di Poggio Ballone in Comune di Castiglione della Pescaia, il deposito del Campone appartenente all’Aeronautica Militare in Comune di Monte Argentario, i ripetitori RAI in Comune di Monte Argentario. 9
2. STATISTICA AIB Per la consultazione della statistica AIB aggiornata e del relativo approfondimento si rimanda alla Sezione Agricoltura e Foreste dedicata al servizio antincendi sul sito di Regione Toscana, dove sono pubblicati mensilmente i dati relativi all’anno in corso con un confronto riferito ai cinque anni precedenti. I dati statistici degli ultimi dieci anni ci dicono che in Toscana, a fronte di una "Organizzazione regionale sempre più efficiente", è diminuita la superficie boscata media interessata dalle fiamme anche negli anni in cui gli incendi sono aumentati di numero. 2.1 Incendi nell’anno 2018 in provincia di Grosseto A fine campagna antincendi boschivi 2018 la Provincia di Grosseto fa segnare un record positivo. Complice un’annata piovosa con temperature contenute, nel 2018 si è verificato un numero di eventi inferiore del 70% rispetto al 2017, annata fortemente critica, ed inferiore del 40% rispetto alla media degli ultimi 10 anni. Complessivamente nel 2018 si sono verificati n° 90 eventi così distinti: Tipo incendio n° eventi superficie - ha boschivo 32 68 vegetazione 30 41 altro tipo 8 0 falsa segnalazione 19 0 esito non gestito 1 0 Riepilogo incendi boschivi - decennio 2008/2017 in provincia di Grosseto: Anno Eventi * Incendi boschivi Incendi non boschivi totali N° Sup. bosco ha Sup. non bosco ha N° Sup. non bosco ha N° 2008 117 28 20 13 89 39 2009 87 25 25 11 62 34 2010 120 22 51 18 98 104 2011 118 35 28 13 83 67 2012 241 85 347 29 144 215 2013 143 21 18 1 116 50 2014 103 34 12 18 54 32 2015 93 19 15 12 64 66 2016 207 86 229 217 121 169 2017 287 144 285 172 143 148 Totale 2008/2017 1.516 499 1.030 504 974 924 Media 2008/2017 151 50 103 50 97 92 2018 90 32 26 82 58 41 * (Eventi di tipo incendio: boschivi, vegetazione, altro tipo, falsa segnalazione, non gestiti) Comunque anche nel 2018 si sono avuti incendi boschivi di particolare rilevanza, che hanno avuto una durata superiore alle 24 ore e/o che hanno interessato superfici superiori ai 5 ettari. 10
Incendi boschivi rilevanti con superficie > = 5 ha in ordine cronologico di data di inizio: Giorno Superficie Località - Comune Durata Mese ha 21 gennaio I Castellucci – Isola del Giglio 3.20 1gg e 1h 01 luglio Pescia Fiorentina - Capalbio 6.15 7h 20 luglio Il Poderone - Magliano in Toscana 4.92 1g e 2h 30 luglio P. Valle Maggiore Alta - Magliano in Toscana 8.65 21h 02 agosto Cinigiano - Cinigiano 15.0 21h 14 agosto P. Gaggioli Bassi - Scansano 0.005 1g e 1h 20 agosto Torre Argentiera - Monte Argentario 9.29 4g e 1h 27 agosto Tenuta Bagnolo - Civitella Paganico 3.00 4g e 4h 5 settembre Poggio Chiesino - Roccastrada 0.15 1g e 17h Non si sono verificate riprese di incendi di particolare valenza. La tipologia di bosco più colpita è risultata il “Bosco ceduo a prevalenza di sclerofille sempreverdi” che caratterizza le colline interne e costiere della maremma grossetana. 11
3. DESCRIZIONE ORGANIZZAZIONE AIB 3.1 Organizzazione AIB regionale L’organizzazione del servizio regionale di prevenzione e repressione degli incendi di bosco comprende numerosi soggetti territoriali (istituzionali e del Volontariato associato) che perseguono, congiuntamente, l’obiettivo condiviso di combattere con efficacia gli eventi, ottimizzando tutte le risorse disponibili e coordinando le diverse attività e competenze. Tale proposito è applicato positivamente dalla Regione Toscana con adeguati rapporti con gli Uffici dello Stato, con gli Enti Locali ed anche con specifiche convenzioni con i Carabinieri Forestali, i Vigili del Fuoco, il Coordinamento del Volontariato Toscano e la Croce Rossa. La gestione operativa AIB che la Regione Toscana si è data mira a favorire l'attività preventiva di controllo del territorio e di rapida segnalazione dei principi di incendio, rispetto a quella di lotta attiva che comunque può contare su una tempestiva ed efficace capacità di intervento. Per attività di previsione si intende l'individuazione di aree e periodi a rischio, ma anche degli indici di pericolosità per lo sviluppo di incendi boschivi, che variano a seconda dei territori. Nella gestione operativa del servizio AIB, la valutazione delle condizioni di rischio è fondamentale: si basa su un indice che permette la visualizzazione del livello di pericolosità di innesco e propagazione su alcune mappe condivise da tutti gli operatori AIB. L'Organizzazione regionale AIB può contare su personale altamente qualificato e preparato che organizza e coordina una mole di soggetti imponente: a) Strutture di Coordinamento della lotta attiva: - SOUP: Sala Operativa Unificata Permanente. Gestita da Regione Toscana, ha una funzionalità di 24 ore su 24 per 365 giorni l’anno. - COP AIB: n. 7 al momento attivi su scala provinciale ed interprovinciale durante il periodo di “Alta operatività”. Rappresentano una articolazione operativa e funzionale della SOUP. - DO AIB: circa n. 180 operatori fra dipendenti regionali, delle Unioni di Comuni e Comuni. b) Componente terrestre: - Operai Forestali: circa n. 400 unità dipendenti degli Enti delegati (Unioni di Comuni e Comuni PAFR). - Volontari: circa n. 4.300 unità del CVT, CRI e dei Nuclei comunali di Volontariato AIB. - Mezzi operativi AIB: circa n. 600 mezzi (470 mezzi leggeri e 130 mezzi pesanti). c) Componente aerea: n. 10 elicotteri regionali. Con la riforma delle competenze la Regione ha attivato, nei territori provinciali, la figura del Referente AIB con funzioni di coordinamento delle attività, riconducibili all’ex Referente Provinciale AIB. Si tratta di dipendenti di Regione Toscana con mansioni precisamente dettagliate nel Piano AIB 2019/2021. Il Referente AIB per il territorio della provincia di Grosseto è il Dr. For. Umberto Fralassi, dipendente della Regione Toscana, Direzione Agricoltura e Sviluppo Rurale - Ufficio Territoriale Grosseto 1 - Settore Gestione della Programmazione Leader. Attività Gestionale sul Livello Territoriale di Siena e Grosseto - Via Trieste, n. 5 - 58100 Grosseto - tel. 0564/055.4386624 - cell. 328/8605976 - E mail: umberto.fralassi@regione.toscana.it. 12
Il Piano AIB della Regione Toscana individua i seguenti periodi operativi, che devono essere tenuti a riferimento per l’approntamento dei servizi AIB: 1) Periodo ad “Alta operatività”, indicativamente compreso tra il 1° Luglio ed il 31 Agosto; 2) Periodo ad “Ordinaria operatività”, valido nei restanti mesi. Il periodo ad “Alta operatività” corrisponde al periodo di attività dei COP AIB, pertanto il suo inizio e il suo termine sono diversificati per provincia e sono individuati da Regione Toscana che, in base all’andamento dell’indice di rischio nelle varie province, comunica la necessità di avviare l’attività dei COP AIB e successivamente le modalità ed i tempi per la chiusura della stessa attività. Durante il periodo ad “Alta operatività” i servizi di avvistamento e quelli svolti dalle squadre AIB, consistenti in prontezze operative, pattugliamenti e reperibilità, sono organizzati in funzione della comunicazione dello “Stato di allerta AIB” effettuata dalla Regione Toscana in base alle “Zone di DO competente”. In questo periodo lo schieramento degli elicotteri AIB va da un minimo di 5 velivoli ad un massimo di 10. Il periodo ad “Ordinaria operatività”, corrisponde al periodo di non attività dei COP AIB, pertanto il suo inizio e il suo termine sono diversificati per provincia. Durante il periodo ad “Ordinaria operatività” i servizi AIB delle squadre sono svolti in regime di reperibilità, salvo l’attivazione di particolari servizi nelle “Zone di DO competente” più esposte al rischio di incendi invernali. Considerato che negli ultimi anni si sono riscontrati significativi aumenti nel numero di incendi verificatisi in mesi statisticamente considerati meno a rischio, nel periodo di validità del presente Piano AIB si dovranno valutare modalità per l’approntamento di servizi AIB aggiuntivi o di prontezza operativa anche in questi momenti, collegandoli alla comunicazione di “Stato di allerta AIB”. Per quanto riguarda l’organizzazione funzionale e puntuale dei servizi si rimanda alle schede analitiche della sezione operativa del presente Programma Operativo Territoriale Annuale. 3.2 Centro Operativo Provinciale - COP AIB Questa struttura è competente, sulla base di specifiche procedure operative, alla gestione diretta degli eventi (lotta attiva e assistenza logistica) in ambito provinciale o interprovinciale. Per la gestione degli eventi i COP AIB sono collegati in rete con la SOUP attraverso il sistema SOUPWebRT. Il Responsabile del COP AIB Grosseto è il Dr. For. Umberto Fralassi. L’Unione dei Comuni Montana Colline Metallifere coadiuverà il Responsabile del COP attraverso l’operato dei dipendenti: Filippo Biagi e Massimo Toninelli assegnati al proprio Ufficio Territorile di via Trieste, n.5 – Grosseto, nella organizzazione e gestione del COP. Il COP Grosseto è localizzato presso la sede regionale di Via Trieste, n. 5 – 58100 Grosseto. Per garantire la funzionalità dell’organizzazione AIB a livello provinciale, il COP Grosseto svolgerà un servizio continuativo, per tutti i giorni della settimana, indicativamente nel periodo 01 Luglio/31 Agosto, con le seguenti modalità: orario sigla radio tel. E-Mail 08:00 – 20:00 Grosseto Zero 055.4386851 copaib_gr@regione.toscana.it In Sala COP saranno presenti due operatori per ogni turno giornaliero: n. 2 operatori la mattina (ore 8.00-14.00) e n. 2 operatori il pomeriggio (ore 14.00-20.00). Per ogni turno uno dei due operatori, il più esperto, ricoprirà il ruolo di Coordinatore di Sala (COS), l’altro quello di addetto di sala (AS). In totale verranno prestati n. 124 turni di COS e n. 124 turni di AS. Indicativamente presterà servizio in Sala COP: 13
- personale VVF, per circa 29% dei turni, per complessivi 72 turni (36 di COS e 36 di AS), sulla base dell’accordo VVF/RT, - personale regionale per circa il 30% dei turni, (circa 74 turni complessivi fra COS e AS); - personale delle Strutture AIB (UDCM Colline Metallifere, Comune di Scarlino, Comune di Grosseto), per circa il 41% dei turni (circa 102 turni complessivi fra COS e AS); Al di fuori dell’orario di apertura del COP, le Strutture AIB hanno come riferimento la SOUP: - numero verde: 800 425 425; - sigla radio: Regione Zero. Nel periodo 1 Luglio/31 Agosto, durante l’orario di chiusura del COP (dalle ore 20.00 alle ore 8.00), l’attivazione del servizio di emergenza avverrà attraverso la SOUP. Le modalità per lo svolgimento dell’attività di sala (procedure operative) verranno approvate, prima dell’apertura, con ordine di servizio da parte del Dirigente competente della Regione Toscana. 3.3 Direzione delle Operazioni di spegnimento (DO AIB) Nel territorio provinciale, secondo quanto previsto dal Piano AIB 2019/2021, la direzione delle operazioni di spegnimento è attribuita al personale tecnico degli Enti (Regione Toscana, Unioni di Comuni, Comuni, …) che dispongono di personale tecnico qualificato ed addestrato allo scopo. Il servizio DO Competente è suddiviso teoricamente in cinque Zone: 1. Zona Colline Metallifere; 2. Zona Bandite di Scarlino; 3. Zona Grosseto Sud; 4. Zona Colline del Fiora; 5. Zona Amiata Grossetano. Le Zone Colline Metallifere e Bandite di Scarlino coprono interamente il servizio, mentre le Zone Grosseto Sud e Colline del Fiora quasi interamente. La Zona Amiata Grossetano risulta ad oggi sprovvista di servizio, ma è in programma l’attribuzione della qualifica DO AIB ad alcuni operatori dipendenti. Di seguito si elencano gli Enti competenti, ad oggi, in grado di fornire, all’occorrenza, al COP e alla SOUP, personale disponibile per le operazioni di direzione di spegnimento, evidenziando operatori, sigle radio e territorio di competenza: 1. Zona Colline Metallifere Operatori DO Ente Competente Territori Nominativo Sigla radio Adriano Magni Metallifere 2 Giancarlo Gentili Metallifere 3 Massa Marittima UCM Damiano Nitti Metallifere 4 Montieri Colline Metallifere Alessandro Samola Metallifere 5 Monterotondo M.mo Gianluca Guidi Metallifere 6 Roccastrada Ninuccio Serafini Metallifere 7 Fabrizio Lorenzelli Metallifere 8 2. Zona Bandite di Scarlino Operatori DO Ente Competente Territori Nominativo Sigla radio Patrizio Biagini Scarlino 1 Castiglione della Pescaia Comune di Scarlino Simone Rustici Scarlino 2 Follonica Gestione PRAF Fabio Martini Scarlino 3 Gavorrano Michele Valvani Scarlino 4 Scarlino Marco Biagioni Scarlino 5 14
3. Zona Grosseto Sud Operatori DO Ente Competente Territori Nominativo Sigla radio Regione Toscana Umberto Fralassi Regione 62 Campagnatico Filippo Biagi Metallifere 40 Civitella Paganico UCM Massimo Toninelli Metallifere 41 Grosseto Colline Metallifere Davide Grimaldi Metallifere 42 Monte Argentario Magliano in Toscana Isola del Giglio Orbetello 4. Zona Colline del Fiora Operatori DO Ente Competente Territori Nominativo Sigla radio UCM Colline del Fiora Andrea Ferri Fiora 19 Manciano UCM Colline del Fiora Daniele Mangnapane Fiora 20 Pitigliano UCM Colline del Fiora Fabio Fiocchini Fiora 21 Scansano UCM Colline del Fiora Marco Minuti Fiora 22 Sorano Capalbio 5. Zona Amiata Grossetano - in fase di definizione Ente Competente Territori U.C.M. Amiata Grossetano Arcidosso – Casteldelpiano – Castell’Azzara - Cinigiano Seggiano – Santa Fiora – Roccalbegna - Semproniano 3.4 Squadre AIB Allo spegnimento da terra degli incendi boschivi, e alle operazioni di bonifica ad esso connesse, provvedono le Squadre ed i Gruppi AIB, costituiti dagli operai forestali degli Enti competenti, dagli operai dei Comuni, dal personale dei Parchi Regionali, dai volontari soci di Associazioni convenzionate, inserite nei POTA AIB. A - Nei periodi ad “Alta operatività”, in funzione degli “Stati di Allerta AIB”, verranno svolti: - pattugliamento: nello svolgimento del servizio le squadre AIB si attivano immediatamente al momento della richiesta delle competenti sale operative; - prontezza operativa: effettuata presso una sede di riferimento, con autobotte o con mezzo fuoristrada allestito con modulo AIB, oltre ad eventuale mezzo fuoristrada per trasporto del personale, con un tempo di attivazione di 5’ dalla chiamata; - reperibilità: effettuata tramite squadre AIB che si mantengono reperibili, pronte ad intervenire su richiesta delle competenti sale operative, con tempo di attivazione di 20’; - impiegabilità: è effettuata da squadre di operai forestali degli Enti competenti che, nell’ambito del proprio orario di lavoro intervengono, su richiesta delle competenti sale operative, concordando il tempo di attivazione; - attività aggiuntive: sono istituite per rafforzare il presidio in territori non adeguatamente tutelati o con particolari esigenze operative, concordandone l’attivazione e la tipologia tra Regione e strutture interessate. B - Nei periodi ad “Ordinaria operatività”: - reperibilità: effettuata tramite squadre AIB che si mantengono reperibili, pronte a intervenire con tempo di attivazione di 20’; 15
- reperibilità aggiuntiva: organizzata per zone intercomunali (di norma coincidono con le “Zone DO Competente”), nelle quali in almeno un Comune non esista reperibilità ordinaria. Per questo servizio le squadre AIB devono essere pronte a intervenire con un tempo di attivazione di 20’; - impiegabilità: effettuata da squadre di operai forestali degli Enti competenti che, nell’ambito del proprio orario di lavoro intervengono, su richiesta delle competenti sale operative, concordando il tempo di attivazione. Considerata la rapidità, sempre maggiore, con cui si modificano le condizioni di rischio per lo sviluppo degli incendi boschivi, nonché la conseguente flessibilità che il sistema regionale AIB deve garantire, possono essere concordate tra Regione, Referenti AIB territoriali e Strutture sul territorio l’attivazione o l’intensificazione dei servizi descritti, indipendentemente dai periodi di operatività. Di seguito l’elenco delle Strutture AIB e degli Organismi Statali che attraverso le proprie Squadre o personale, offrono un servizio AIB, con specificazione della tipologia dello stesso: Ente Competente Territorio Tipo servizio Campagnatico - Civitella Paganico Avvistamento Unione Comuni Montana Grosseto - Monte Argentario Pattugliamento Colline Metallifere Magliano in Toscana - Massa Marittima Prontezza Operativa Montieri - Monterotondo M.mo Disponibilità Operativa Isola del Giglio - Orbetello Reperibilità Roccastrada Reperibilità Aggiuntiva Manciano Avvistamento Pitigliano Pattugliamento Unione dei Comuni Montani Scansano Prontezza Operativa Colline del Fiora Sorano Disponibilità Operativa Capalbio Reperibilità Reperibilità Aggiuntiva Arcidosso - Casteldelpiano Avvistamento Unione Comuni Montani Castell’Azzara - Cinigiano Pattugliamento Amiata Grossetano Seggiano Prontezza Operativa Santa Fiora Disponibilità Operativa Roccalbegna Reperibilità Semproniano Reperibilità Aggiuntiva Avvistamento Comune Scarlino Castiglione della Pescaia Pattugliamento Gestione PRAF Follonica Prontezza Operativa Gavorrano Disponibilità Operativa Scarlino Reperibilità Reperibilità Aggiuntiva Parco Regionale Grosseto - Magliano in Toscana Vigilanza della Maremma Orbetello VVF Isola del Giglio Prontezza Operativa Sul territorio provinciale sono presenti anche varie Associazioni del Volontariato convenzionate per lo svolgimento di servizi AIB (prontezza operativa, reperibilità, reperibilità aggiuntiva e avvistamento) tramite l’attivazione delle proprie squadre AIB. Tali servizi sono individuati nella sezione operativa del presente Programma. Le Associazioni, facenti parte del CVT, hanno stipulato apposita convenzione con la Regione Toscana o con gli Enti competenti; esse sono: 16
Sezione Volontariato Territorio di competenza La RACCHETTA – Alta Maremma Campagnatico – Grosseto La RACCHETTA – Capalbio Capalbio – Orbetello La RACCHETTA – Monte Argentario Monte Argentario La RACCHETTA – Civitella Paganico Civitella Paganico Misericordia – Isola del Giglio Isola del Giglio VAB – Amiata Arcidosso VAB – Follonica Follonica VAB – Castiglione della Pescaia Castiglione della Pescaia VAB – Metallifere Montieri – Roccastrada Inoltre sono disponibili squadre AIB provenienti da altre province, movimentate dalla SOUP. 3.5 Servizi dei Comuni I Comuni della Provincia di Grosseto non prestano alcun servizio di lotta attiva. Nessun Comune ha attivato specifiche squadre AIB. Pochi sono quelli che hanno in programma, in convenzione locale, servizi con le Sezioni del Volontariato convenzionato regionale. Prestano solo servizi logistici nel rispetto della normativa vigente in materia di AIB. Il servizio di reperibilità di protezione civile delle Strutture comunali ed intercomunali viene inoltre attivato dal Ce.Si. provinciale in caso di incendi di interfaccia. 17
4. ALTRE STRUTTURE 4.1 Provincia di Grosseto La Provincia di Grosseto, a seguito della Legge di “Riordino delle Province”, non ha mantenuto competenze e servizi specifici AIB sul territorio; mantiene però il servizio di allertamento del sistema regionale di Protezione Civile, in quanto Ente competente. Tale servizio viene attivato in presenza di incendi boschivi che interessano o minacciano insediamenti civili, rurali o industriali, infrastrutture ferroviarie o stradali con significativa intensità di traffico, oppure in caso di incendi boschivi per i quali sia stata richiesta la disattivazione di linee elettriche ad alta e altissima tensione, per fornire alle strutture di Protezione Civile un’adeguata informazione sugli incendi boschivi in atto. In questi casi la sala operativa AIB (SOUP o COP) contatta il Centro Situazioni Provinciale (Ce.Si.), che informa dell’evento in corso il/i Comuni interessati, affinché attuino quanto di loro competenza. Il Ce.Si della Provincia di Grosseto è ubicato presso la sede provinciale in Piazza Martiri D’Istia, n, 1, in Grosseto dove è localizzata la Sala Operativa Provinciale di Protezione Civile. Il Centro garantisce la funzione di collegamento con: - l’Ufficio Territoriale del Governo; - i Centri Operativi sub-provinciali; - il Centro Situazioni regionale; - i Comandi provinciali del VVF e dei Carabinieri Forestali; - le strutture organizzative provinciali competenti per le materie più strettamente connesse con la protezione civile (difesa del suolo, viabilità, idraulica, bonifica, ecc.). Il Centro è dotato di un numero di telefono specifico in caso di emergenza Pro.Civ. che verrà messo a disposizione del COP AIB da parte del Referente AIB. Su specifica richiesta del Responsabile Pro.Civ. non viene pubblicizzato in quanto soggetto a riservatezza operativa. 4.2 Carabinieri Forestali Il Gruppo Carabinieri Forestali di Grosseto, sulla base dell’accordo con Regione Toscana presta, tra l’altro, servizio di sorveglianza AIB e controlli fuoristrada. Sulla base del personale a disposizione e del numero di incendi riferito agli anni immediatamente precedenti per la Provincia di Grosseto sono previsti per il 2019 n. 200 servizi di sorveglianza AIB e di controllo fuoristrada. Come concordato tra il Referente AIB ed il rappresentante del Gruppo Carabinieri Forestali di Grosseto, l’attività verrà svolta prevalentemente nel periodo 1° Giugno/30 Ottobre, privilegiando le giornate ad alto rischio con particolare riguardo al periodo 1° Luglio/31 Agosto e monitorando prevalentemente le seguenti zone: - Area pinete costiere (da Principina a Mare in Comune di Grosseto a Follonica); - Monte Argentario; - La Giannella (Comune di Orbetello); - Lago dell’Accesa (Comune di Massa Marittima); - Val di Farma (Comune di Roccastrada); - Piagge di Maiano Lavacchio (Comuni di Grosseto, Magliano in Toscana e Scansano). Tutte le suddette zone sono aree ad alta frequentazione turistica nel periodo estivo. Fa eccezione la zona Piagge di Maiano-Lavacchio, da tenere sotto controllo in quanto negli ultimi anni è risultata insieme all’area costiera quella più colpita da incendi. Inoltre i Carabinieri forestali effettuano la perimetrazione delle aree percorse da incendi boschivi. 18
4.3 Vigili del Fuoco (VVF) Secondo quanto stabilito dal D.Lgs. 177/2016 ed in considerazione dell’accordo AIB fra la Regione Toscana e il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, questa struttura partecipa alle operazioni di spegnimento degli incendi boschivi in virtù del principio del supporto operativo indicato nel vigente Piano AIB. Il principio del supporto operativo comporta che i VVF contribuiscono allo spegnimento degli incendi boschivi, di competenza della Regione, e l’Organizzazione Regionale AIB contribuisce allo spegnimento degli incendi di vegetazione (non riguardanti il bosco) di competenza VVF. Sulla base dell’accordo con Regione Toscana e in considerazione dei periodi ritenuti più a rischio, i VVF Grosseto presteranno indicativamente i seguenti servizi: - presso il COP AIB per circa il circa 29% dei turni, per complessivi 72 turni (36 di COS e 36 di AS); - attivazione Squadra AIB - Isola del Giglio, servizio H24 con almeno 5 unità per 45 gg nel periodo 15/07-15/09. A seguito dell’accordo con il Referente AIB raggiunto già da alcuni anni, nel rispetto di un principio fondamentale dell’Organizzazione AIB Toscana che è quello dell’integrazione delle forze e delle strutture e grazie anche alle esperienze maturate sugli incendi di “interfaccia” (incendi boschivi riguardanti abitazioni, infrastrutture, strutture, beni mobili, ecc.), in Provincia di Grosseto i VVF continueranno a garantire supporto logistico ogni qual volta è prevista la costituzione di un Posto di Comando Avanzato (PCA). Questo al fine del coordinamento di tutte le squadre antincendio nelle varie fasi dell’evento (spegnimento, bonifica e controllo), siano esse dei Vigili del Fuoco che degli Enti competenti, nonché per la gestione della flotta aerea regionale e nazionale intervenuta, costituendo di fatto un P.C.A.U. (Posto di Comando Avanzato Unificato), risultato nel passato efficace e fondamentale. - Nel P.C.A.U. i Vigili del Fuoco, attraverso l’UCL (Unità di Crisi Locale), dispongono per il coordinamento delle proprie squadre impegnate nella lotta attiva di apposite strutture mobili aventi funzione di sala operativa; - In seguito alla collaborazione tecnica tra il personale esperto del Gruppo TAS Vigili del Fuoco e dell’Ufficio del Referente AIB è stato realizzato il S.I.T. (Sistema Integrativo Territoriale per gli incendi boschivi) quale strumento di supporto digitale per l’attività logistica effettuata su UCL.; - Detto Sistema, sulla base dei dati e degli elementi acquisiti, permette di disporre di tutte le informazioni utili per una migliore e più efficace pianificazione e gestione dell’evento, implementando e monitorando le risorse impiegate (Schede DO informatizzate) e in relazione al luogo dell’incendio, all’entità dello stesso e alle risorse disponibili per la lotta attiva; - Inoltre, dalla collaborazione VVF e Ufficio del Referente AIB è stato realizzato per la parte “gestionale personale e mezzi intervenuti” un interfaccia DB ACCESS caratterizzata da maschere che permettono all’operatore di registrare tutti i dati utili ad una gestione in multi-agenzia rispondendo a tutte le esigenze operative, sia della Struttura VVF che della Struttura AIB (Direttore delle operazioni di spegnimento). Con l’obiettivo di poter operare “in e con sicurezza” sugli incendi di “interfaccia”, ogni qualvolta viene costituito un P.C.A.U. è intenzione di VVF e del Referente AIB utilizzare detto S.I.T. che dovrà essere necessariamente disponibile su UCL, in modo che tutte le Strutture AIB operanti nella lotta attiva possano condividere le medesime informazioni. Allo scopo sull’UCL opererà personale esperto dei Vigili del Fuoco, il Referente AIB, nonché il Logista (Sigla radio DO.03), in modo da assicurare assistenza logistica continuativa al R.O.S. (Responsabile delle Operazioni di Soccorso) dei Vigili del Fuoco e al D.O. (DO.01) AIB. Nel PCAU saranno rese disponibili tutta la cartografia digitale e tutte le carte tematiche sviluppate, nonché tutti gli strumenti in possesso necessari per il coordinamento delle operazioni. 19
5. AREE PROTETTE 5.1 Aree Protette presenti Parco Nazionale Arcipelago Toscano gestito dall’Ente omonimo (solo territ. Provincia GR) Denominazione Comune Sup. ha Parco N. Arcipelago Toscano Isola del Giglio 1.060 Parco Regionale della Maremma gestito dall’Ente Parco omonimo Denominazione Comune Sup. ha Parco Reg. della Maremma Grosseto, Orbetello, Magliano in T. 8.900 Parco interprovinciale gestito da Regione Toscana Denominazione Comune Sup. ha Parco di Montioni Follonica e Massa Marittima 2.048 Riserve Naturali Statali gestite da Organismi dello Stato Denominazione Comune Sup. ha Laguna di Orbetello Orbetello 30 Tomboli di Follonica Follonica 55 Scarlino (Poggio Spedaletto) Scarlino 51 Lago di Burano Capalbio 410 Belagaio Roccastrada 157 Marsiliana Massa Marittima 443 Duna Feniglia Orbetello 474 Poggio Tre Cancelli Follonica 99 Riserve Naturali gestite da Regione Toscana: Denominazione Comune Sup. ha Monte Labro Arcidosso 667 Monte Penna Castell’Azzara 1.110 Rocconi Roccalbegna e Semproniano 371 Pescinello Roccalbegna 149 Poggio all’Olmo Cinigiano 434 Diaccia Botrona Grosseto e Castiglione della Pescaia 1.273 Montauto Manciano 199 Laguna di Orbetello Orbetello 1.522 20
S.S. Trinità Santa Fiora 37 Basso Merse Civitella Paganico 265 Farma Roccastrada 1.463 Cornate Montieri 409 Pietra Roccastrada 11.252 5.2 Sistema di difesa Il servizio di prevenzione e spegnimento incendi boschivi all’interno delle Riserve Naturali nazionali e provinciali e nei Parchi nazionali, regionali ed interprovinciali, presenti all’interno del territorio provinciale, viene svolto dagli Enti competenti AIB per territorio, in quanto non sono attivi sistemi di difesa specifici da parte degli Enti e Organismi gestori. Le attività di prevenzione in tali aree sono comunque riportate nel “Piano per la programmazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi per le Riserve Naturali Statali - periodo 2017/2021”, agli atti del Settore Forestazione. Usi civici. Agroambiente. 21
6. PROCEDURE OPERATIVE 6.1 Rimando al Piano AIB Le procedure operative sono precisamente indicate nel Piano AIB 2019/2021. Oltre a quanto indicato al paragrafo 10 (lotta attiva), si rimanda alle specifiche dell’Allegato “I” del Piano medesimo che descrive le varie fasi di attività, fino alla chiusura dell’evento. Si richiama l’attenzione anche sulla gestione del fuoco (tattico e controfuoco) durante le operazioni di spegnimento. Si tratta di attività consentite, presenti nei corsi di aggiornamento svolti da Regione Toscana e quindi da applicare secondo le procedure previste e, in fase di formazione del personale, con particolare cautela. 6.2 Disposizioni generali per Struttura Operativa 1. Qualsiasi variazione apportata al proprio Piano AIB locale, sia dei dati anagrafici (recapiti, numeri di telefono, ecc.), sia operativa (variazioni orari di servizio, tipo di servizio, ecc.), nonché eventuali aggiunte di servizi (convenzioni con il volontariato, ecc.) devono essere comunicate in tempo reale alla SOUP, al COP AIB ed al Referente AIB provinciale. 2. Durante il servizio AIB (prevenzione e spegnimento) deve essere impiegato personale idoneo, secondo i propri ordinamenti, nel rispetto della normativa antinfortunistica. Il personale inviato sull’incendio deve essere fornito delle dotazioni personali di sicurezza, commisurate al tipo di rischio previsto per le mansioni svolte, che devono essere mantenute in perfetta efficienza, ai sensi del D.Lgs 626/94 e successive modifiche, secondo le disposizioni del vigente Piano AIB. 3. Il rapporto con le Associazioni del Volontariato deve essere regolato da specifiche convenzioni, redatte secondo le direttive del vigente Piano AIB. 4. Il personale delle squadre operative che interviene nelle operazioni di spegnimento deve presentarsi al direttore delle operazioni e non può abbandonare la zona senza averlo avvisato e aver ottenuto la sua autorizzazione. 5. L’uso dell’apparato radio deve essere corretto dal punto di vista etico-professionale e quindi affidato solo a personale di provata serietà. Il consegnatario che ha in gestione gli apparati radio è legalmente e personalmente responsabile del corretto uso degli stessi, della loro manutenzione e custodia. 22
7. PIANI AIB LOCALI DEI COMUNI 7.1 Elenco dei Comuni che hanno presentato il Piano Dei n. 28 Comuni della Provincia di Grosseto, hanno presentato il Piano i seguenti Comuni: - Capalbio, Scarlino e Orbetello (Comuni-Gestione PAFR - Enti Competenti); - Grosseto e Castiglione della Pescaia. 7.2 Elenco dei Comuni che non hanno presentato il Piano Sono ben n. 23 i Comuni della Provincia di Grosseto che non hanno presentato il Piano: - Arcidosso, Campagnatico, Castell’Azzara, Casteldelpiano, Cinigiano, Civitella-Paganico, Follonica, Gavorrano, Isola del Giglio, Magliano in Toscana, Manciano, Massa M.ma, Monte Argentario, Monterotondo M.mo, Montieri,Pitigliano, Roccalbegna, Roccastrada, Santa Fiora, Scansano, Seggiano, Semproniano, Sorano. 23
8. INVENTARIO DELLA AREE PERCORSE DA FUOCO – 2018 8.1 Elenco incendi boschivi da Programma SoupWebRT, con superfici percorse 24
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9. ARCHIVIO DELLE OPERE AIB 9.1 Elenco Opere AIB come risultanti da programma ZeroAIBFIN 28
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