Gli aggiornamenti normativi in materia di DPI - Rimini, 9 novembre 2016 Maria Rosaria Fizzano - Inail

Pagina creata da Edoardo Bernardini
 
CONTINUA A LEGGERE
Gli aggiornamenti normativi in materia di DPI - Rimini, 9 novembre 2016 Maria Rosaria Fizzano - Inail
Rimini, 9 novembre 2016
Maria Rosaria Fizzano

Gli aggiornamenti normativi in
materia di DPI
Gli aggiornamenti normativi in materia di DPI - Rimini, 9 novembre 2016 Maria Rosaria Fizzano - Inail
Agenda

 •   Il nuovo Regolamento europeo

 • Norme tecniche

 • Fit test

                                    9/11/2016   3
Gli aggiornamenti normativi in materia di DPI - Rimini, 9 novembre 2016 Maria Rosaria Fizzano - Inail
Nuovo Regolamento DPI

Riguarda la progettazione, la costruzione, l’immissione sul mercato dei DPI.

          GLI AGGIORNAMENTI NORMATIVI IN MATERIA DI DPI     9/11/2016          4
Gli aggiornamenti normativi in materia di DPI - Rimini, 9 novembre 2016 Maria Rosaria Fizzano - Inail
Obiettivo del regolamento

L'obiettivo del regolamento è assicurare che:

- i DPI sul mercato:

  • soddisfino i requisiti essenziali di salute e sicurezza (allegato
    II),

  • offrano un livello elevato di protezione della salute e della
    sicurezza degli utilizzatori

- sia garantito, nel contempo, il funzionamento del mercato interno.

            GLI AGGIORNAMENTI NORMATIVI IN MATERIA DI DPI   9/11/2016
Gli aggiornamenti normativi in materia di DPI - Rimini, 9 novembre 2016 Maria Rosaria Fizzano - Inail
Dalla direttiva al regolamento

Nei Considerando:

L'esperienza acquisita nell'applicazione della direttiva 89/686/CEE ha
evidenziato carenze e incongruenze nella copertura dei prodotti e nelle
procedure di valutazione della conformità.(n. 3)

I requisiti essenziali di salute e di sicurezza e le procedure di valutazione della
conformità devono essere identici in tutti gli Stati membri. (n.4)

Il regolamento rappresenta lo strumento giuridico adeguato per imporre norme
chiare e dettagliate, che non lascino spazio a differenze di recepimento da
parte degli Stati membri. (n.4)

            GLI AGGIORNAMENTI NORMATIVI IN MATERIA DI DPI          9/11/2016
Gli aggiornamenti normativi in materia di DPI - Rimini, 9 novembre 2016 Maria Rosaria Fizzano - Inail
DPI - Definizione

«Dispositivi di protezione individuale» (DPI) sono:

a) dispositivi progettati e fabbricati per essere indossati o tenuti da una persona
per proteggersi da uno o più rischi per la sua salute o sicurezza;

b) componenti intercambiabili dei dispositivi di cui alla lettera a), essenziali per la
loro funzione protettiva;

c) sistemi di collegamento per i dispositivi di cui alla lettera a) che non sono
tenuti o indossati da una persona, che sono progettati per collegare tali dispositivi
a un dispositivo esterno o a un punto di ancoraggio sicuro, che non sono
progettati per essere collegati in modo fisso e che non richiedono fissaggio prima
dell'uso

            GLI AGGIORNAMENTI NORMATIVI IN MATERIA DI DPI          9/11/2016
Gli aggiornamenti normativi in materia di DPI - Rimini, 9 novembre 2016 Maria Rosaria Fizzano - Inail
Tempistica di applicazione                         21
                                                 ottobre      21 marzo
                                                  2016          2018

  31marzo                 20 aprile                                         21 aprile                        21 aprile
    2016                    2016                                              2018                             2019

                                                                                                              Scadenza
Pubblicazione in                                                             Data di
                      Entrata in vigore                                                                       direttiva
    GUUE                                                                   applicazione
                                                                                                             89/686/CEE
               Notifica degli Organismi di valutazione
                                                              Disposizioni transitorie e finali – Sanzioni,
                          della conformità
                                                                               (art. 45)
                          (artt. 20-30, 44)

              GLI AGGIORNAMENTI NORMATIVI IN MATERIA DI DPI                                      9/11/2016               8
Gli aggiornamenti normativi in materia di DPI - Rimini, 9 novembre 2016 Maria Rosaria Fizzano - Inail
Sequenza valutazione del rischio

                                  Eliminazione del rischio

                          Misure di controllo sulla sorgente

                             Modifiche al modo di lavorare

                          Dispositivi di protezione collettiva

                                                  DPI

            GLI AGGIORNAMENTI NORMATIVI IN MATERIA DI DPI        9/11/2016
Gli aggiornamenti normativi in materia di DPI - Rimini, 9 novembre 2016 Maria Rosaria Fizzano - Inail
DPI - Categorie

• Le categorie di DPI rimangono 3 ma sono formulate in modo semplice,
 in base all’entità del rischio da cui il DPI deve proteggere.

• La categoria III, rispetto a quanto riportato nel D.Lgs. 475/1992, è
 estesa a ulteriori rischi.

• La nuova divisione in categorie è contenuta nell’allegato I.

            GLI AGGIORNAMENTI NORMATIVI IN MATERIA DI DPI   9/11/2016
REG. 2016/425 - NUOVE CATEGORIE

La categoria I - rischi minimi:
a) lesioni meccaniche superficiali;
b) contatto con prodotti per la pulizia poco aggressivi o contatto prolungato con
l'acqua;
c) contatto con superfici calde che non superino i 50 °C;
d) lesioni oculari dovute all'esposizione alla luce del sole (diverse dalle lesioni
dovute all'osservazione del sole);
e) condizioni atmosferiche di natura non estrema.

           GLI AGGIORNAMENTI NORMATIVI IN MATERIA DI DPI               9/11/2016
REG. 2016/425 - NUOVE CATEGORIE

La categoria III - rischi che possono causare conseguenze molto gravi
(morte o danni alla salute irreversibili)
a) sostanze e miscele pericolose per la salute;
b) atmosfere con carenza di ossigeno;
c) agenti biologici nocivi;
d) radiazioni ionizzanti;
e) ambienti ad alta temperatura aventi effetti comparabili a quelli di una temperatura
dell'aria di almeno 100 °C;
f) ambienti a bassa temperatura aventi effetti comparabili a quelli di una
temperatura dell'aria di – 50 °C o inferiore;

            GLI AGGIORNAMENTI NORMATIVI IN MATERIA DI DPI            9/11/2016
REG. 2016/425 - NUOVE CATEGORIE

La categoria III - rischi che possono causare conseguenze molto gravi
(morte o danni alla salute irreversibili)
g) cadute dall'alto;
h) scosse elettriche e lavoro sotto tensione;
i) annegamento;
j) tagli da seghe a catena portatili;
k) getti ad alta pressione;
                                                            NUOVI RISCHI
l) ferite da proiettile o da coltello;
M) rumore nocivo

            GLI AGGIORNAMENTI NORMATIVI IN MATERIA DI DPI                  9/11/2016
Figure coinvolte

- Fabbricante: qualsiasi persona fisica o giuridica che fabbrica un DPI o che lo fa
 progettare o fabbricare, e lo commercializza con il proprio nome o marchio
 commerciale;
- Mandatario: qualsiasi persona fisica o giuridica stabilita nell'Unione che abbia
 ricevuto da un fabbricante un mandato scritto che la autorizza ad agire per suo conto
 in relazione a determinate attività;
- Importatore: qualsiasi persona fisica o giuridica stabilita nell'Unione che immette sul
 mercato dell'Unione DPI originari di un paese terzo;
- Distributore: qualsiasi persona fisica o giuridica inserita nella catena di fornitura,
 diversa dal fabbricante o dall'importatore, che mette DPI a disposizione sul mercato;
- Operatori economici: il fabbricante, il mandatario, l'importatore e il distributore;

             GLI AGGIORNAMENTI NORMATIVI IN MATERIA DI DPI             9/11/2016         14
Alcuni obblighi dei fabbricanti

  1    • Documentazione tecnica

  2    • Pertinente procedura di valutazione della conformità

  3    • Dichiarazione di conformità UE

  4    • Marcatura CE
  5    • Accompagnare il DPI con istruzioni/informazioni

             GLI AGGIORNAMENTI NORMATIVI IN MATERIA DI DPI      15
Alcuni obblighi degli importatori

      • Immettere sul mercato solo DPI conformi
 1

      • Accertarsi, prima di immettere un DPI sul mercato, che il fabbricante
 2      abbia eseguito la procedura di valutazione della conformità appropriata
      •Assicurarsi che: siano presenti “documentazione tecnica”, marcatura CE,
 3    soddisfacimento dei requisiti

      • Garantire che il DPI sia accompagnato con istruzioni/informazioni
 4

             GLI AGGIORNAMENTI NORMATIVI IN MATERIA DI DPI                  16
Alcuni obblighi dei distributori

       • Verificare che: siano presenti marcatura CE, “documentazione”, istruzioni/informazioni
  1

       • Garantire che, per il periodo in cui il DPI è sotto la loro responsabilità, le condizioni di
         deposito o di trasporto non ne compromettano la conformità ai requisiti essenziali di
  2      salute e di sicurezza
       • Informare il fabbricante o l'importatore e le autorità di vigilanza del mercato, qualora il
  3      DPI presenti un rischio.

       • Prendere, qualora ritengano o abbiano motivo di ritenere che un DPI da essi immesso
         sul mercato non sia conforme, immediatamente le misure correttive necessarie a
  4      rendere il DPI conforme o, a seconda dei casi, a ritirarlo o a richiamarlo.

             GLI AGGIORNAMENTI NORMATIVI IN MATERIA DI DPI                                              17
Nuove scadenze i datori di lavoro

 Nel caso in cui alla procedura di valutazione della conformità partecipa un organismo
notificato (DPI si 2 e 3 categoria), il certificato di esame UE ha periodo di validità non è
                                            superiore a cinque anni.

                                 Attestati di certificazione CE
      - Fino al 21/4/2023 restano validi attestati e approvazioni
       rilasciate a fronte della DE 89/686/CEE
      - Gli Stati membri non ostacolano la messa a disposizione sul
       mercato dei prodotti contemplati dalla direttiva 89/686/CEE
       conformi a tale direttiva e immessi sul mercato anteriormente al
       21/4/2019

             GLI AGGIORNAMENTI NORMATIVI IN MATERIA DI DPI               9/11/2016         18
Marcatura CE

         La marcatura CE è soggetta ai principi generali di cui
           all'articolo 30 del regolamento (CE) n. 765/2008.

                        I cat.           II cat.           III cat.

                                                             0000
                                                    N° di riconoscimento dell’organismo notificato

           GLI AGGIORNAMENTI NORMATIVI IN MATERIA DI DPI                        9/11/2016      19
Marcatura CE

N° di riconoscimento dell’orga-
nismo notificato intervenuto per                                           Marchio o nome
la certificazione o che provvede                         XX YY ZZ          del fabbricante
al controllo del prodotto                                      A B C D     Modello
    Marcatura (requisiti
    essenziali di salute e                             0000          T 9     Taglia
    sicurezza)

    Pittogramma - rischi                                                   Pittogramma -
    meccanici                                                              microorganismi
    Livelli prestazionali per                            2142
    rischi meccanici                                                       Pittogramma - rischi
                                             EN 388:03                     chimici
  Norma europea armonizzata di
  riferimento

               GLI AGGIORNAMENTI NORMATIVI IN MATERIA DI DPI                   9/11/2016          20
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO

                                                   21
Dispositivi di protezione degli occhi e del viso

I dispositivi di protezione di occhi e viso devono
essere impiegati da TUTTI coloro che possono
essere esposti al pericolo di offesa agli occhi e/o
al viso.

Se i rischi sono di natura chimica, gli occhiali
devono essere del tipo a tenuta o a mascherina.

Una buona protezione del viso si ottiene impiegando apposite visiere dopo
essersi accertati che gli eventuali spruzzi non possono arrivare dai lati o dalla
parte aperta della visiera stessa.

                                                                 9/11/2016
Dispositivi di protezione degli occhi e del viso
Norme dal 2010 ad oggi

Norma                       titolo
 UNI EN ISO 12312-1:2015    Protezione degli occhi e del viso - Occhiali da sole e dispositivi similari - Parte 1:
                            Occhiali da sole per uso generale

 UNI EN ISO 12312-2:2015    Protezione degli occhi e del viso - Occhiali da sole e dispositivi similari - Parte 2: Filtri
                            per l'osservazione diretta del sole

 UNI EN ISO 12311:2013      Dispositivi di protezione individuale - Metodi di prova per occhiali da sole e dispositivi
                            similari

 UNI EN ISO 4007:2012       Dispositivi di protezione individuale - Protezione degli occhi e del viso - Vocabolario

 UNI EN 1938:2010           Protezione personale degli occhi - Occhiali a visiera per utilizzatori di motocicli e
                            ciclomotori

 UNI EN 12254:2010          Schermi per posti di lavoro in presenza di laser - Requisiti di sicurezza e prove

UNI EN 207:2010             Equipaggiamento di protezione personale degli occhi - Filtri e protettori dell'occhio
                            contro radiazioni laser (protettori dell'occhio per laser)

UNI EN 208:2010             Protezione personale degli occhi - Protettori dell’occhio per i lavori di regolazione sui
                            laser e sistemi laser (protettori dell’occhio per regolazioni laser)

                                                                                              9/11/2016                  23
INDUMENTI DI PROTEZIONE

                          24
Indumenti di protezione

Traspiranti: appartengono alla II categoria
e devono essere impiegati per la protezione
da agenti non particolarmente pericolosi.

Impermeabili:       la  maggior     parte  è
classificata sicuramente in III categoria e
sono      da    impiegare   contro     agenti
particolarmente pericolosi; il loro tempo di
uso è limitato.

                                                9/11/2016
Indumenti di protezione

Tipo                                                                                       Norma
1a     respiratore all’interno (gas-tight suit with breathing apparatus worn under         EN 943-1
       the suit)
1b     respiratore all’esterno (gas-tight suit with breathing apparatus worn outside       EN 943-1
       the suit)
1c     aria rete (gas-tight suit with internal overpressure (ventilated suit))             EN 943-1

1 ET   per squadre emergenza                                                               EN 943-2
3      a tenuta di getto di liquidi (protection against a jet of liquid)                   EN 14605
4      a tenuta di spruzzi di liquidi (protection against a liquid spray)                  EN 14605
5      a tenuta di polveri (protection against dust and solid particles)                   EN ISO 13982-1
6      a tenuta di schizzi di liquidi (protection against small splashes (low level        EN 13034
       protection)

                                                                                      9/11/2016
Indumenti di protezione

                          9/11/2016
Indumenti di protezione

                          9/11/2016
Guanti e indumenti di protezione
Norme del 2016
 Norma                       titolo
EC 1-2016 UNI EN 1073-       Indumenti di protezione contro particolati solidi aerotrasportati inclusa la contaminazione
1:2016                       radioattiva - Parte 1: Requisiti e metodi di prova per indumenti di protezione ventilati con aria
                             compressa dalla linea che proteggono il corpo e i tratti respiratori
UNI EN 16778:2016            Guanti di protezione - Determinazione della Dimetilformammide nei guanti

 UNI EN ISO 17491-4:2016 Indumenti di protezione - Metodi di prova per indumenti che forniscono protezione contro prodotti
                         chimici - Parte 4: Determinazione della resistenza alla penetrazione mediante spruzzo di liquido
                         (prova allo spruzzo)
 UNI EN 1073-1:2016      Indumenti di protezione contro particolati solidi aerotrasportati inclusa la contaminazione
                         radioattiva - Parte 1: Requisiti e metodi di prova per indumenti di protezione ventilati con aria
                         compressa dalla linea che proteggono il corpo e i tratti respiratori
 EC 1-2016 UNI EN 943-   Indumenti di protezione contro prodotti chimici solidi, liquidi e gassosi pericolosi, inclusi aerosol
1:2015                   liquidi e solidi - Parte 1: Requisiti prestazionali per tute di protezione chimica di Tipo 1 (a tenuta di
                         gas)
 UNI EN ISO 12127-1:2016 Indumenti per la protezione contro calore e fiamma - Determinazione della trasmissione del calore
                         di contatto attraverso l'indumento o i materiali costituenti - Parte 1: Calore di contatto prodotto
                         con cilindro riscaldato

                                                                                                      9/11/2016                  29
Guanti e indumenti di protezione
Norme del 2015
Norma                   titolo
UNI EN 943-1:2015       Indumenti di protezione contro prodotti chimici solidi, liquidi e gassosi pericolosi, inclusi aerosol
                        liquidi e solidi - Parte 1: Requisiti prestazionali per tute di protezione chimica di Tipo 1 (a tenuta di
                        gas)
UNI EN ISO 11611:2015   Indumenti di protezione utilizzati per la saldatura e i procedimenti connessi
UNI EN ISO 14116:2015   Indumenti di protezione - Protezione contro la fiamma - Materiali, assemblaggi di materiale e
                        indumenti a propagazione di fiamma limitata
UNI EN 16523-1:2015     Determinazione della resistenza dei materiali alla permeazione dei prodotti chimici - Parte 1:
                        Permeazione dei prodotti chimici liquidi in condizioni di contatto continuo
UNI EN 16523-2:2015     Determinazione della resistenza dei materiali alla permeazione dei prodotti chimici - Parte 2:
                        Permeazione dei prodotti chimici gassosi in condizioni di contatto continuo
UNI EN 374-2:2015       Guanti di protezione contro i prodotti chimici e microorganismi pericolosi - Parte 2:
                        Determinazione della resistenza alla penetrazione

                                                                                                   9/11/2016                 30
STIVALI E SCARPE DI PROTEZIONE

•   Gli aggiornamenti normativi in materia di DPI
                                                    31
Stivali e scarpe di protezione

Alcune norme sono specifiche per i rischi da agenti chimici:

- UNI EN 13832-1:2007 Calzature di protezione contro agenti chimici – Parte 1 – Terminologia
e metodi di prova

- UNI EN 13832-2:2007 Calzature di protezione contro agenti chimici – Parte 2 – Requisiti per

calzature resistenti agli agenti chimici in condizioni di laboratorio

- UNI EN 13832-3:2007 Calzature di protezione contro agenti chimici – Parte 3 – Requisiti per

calzature altamente resistenti agli agenti chimici in condizioni di laboratorio

                                                                                  9/11/2016
Stivali e scarpe di protezione
Norme principali

 Norma                   Titolo
 UNI EN ISO 20346:2014   Dispositivi di protezione individuale - Calzature di protezione

 UNI EN ISO 20344:2012   Dispositivi di protezione individuale - Metodi di prova per calzature
 UNI EN ISO 20345:2012   Dispositivi di protezione individuale - Calzature di sicurezza
 UNI EN ISO 20347:2012   Dispositivi di protezione individuale - Calzature da lavoro

Cadute dall’alto
Norme del 2015
 Norma                   titolo
 UNI 11158:2015          Dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall'alto - Sistemi di protezione individuale
                         delle cadute - Guida per la selezione e l'uso

 UNI 11578:2015          Dispositivi di ancoraggio destinati all’installazione permanente - Requisiti e metodi di prova

                                                                                                  9/11/2016                 33
PROTEZIONE VIE RESPIRATORIE

•   Gli aggiornamenti normativi in materia di DPI
                                                    34
Adeguatezza ed idoneità

È fondamentale che il DPI per la protezione delle vie respiratorie sia:

                 ADEGUATO                                            IDONEO
          Valido, corretto per il               Valido per l’uso previsto      In grado di fornire
           rischio presente e in                                            un’adeguata protezione
               grado di ridurre                                               al lavoratore che lo
              l’esposizione del                                                      indossa
                lavoratore e di
          proteggerne la salute.

           Valutazione dei rischi al momento della scelta                   Controllo sul lavoratore

                GLI AGGIORNAMENTI NORMATIVI IN MATERIA DI DPI                           9/11/2016      35
Fattori di idoneità di tipo ambientale

Uni en     Fattori ambientali
529:2006
App. D2
2.1, 2.2   Insufficienza o Arricchimento di ossigeno
2.3        Presenza di asfissianti
2.4        Livelli di contaminanti di immediato pericolo per la vita e la salute
2.5, 2.6   Atmosfere potenzialmente corrosive o esplosive
2.10       Condizioni climatiche estreme
2.7        Contaminanti potenzialmente permeanti
2.8, 2.9   Contaminanti particolati o Gas e vapori contaminanti

             GLI AGGIORNAMENTI NORMATIVI IN MATERIA DI DPI                9/11/2016   36
Fattori di idoneità per il compito

Uni en      Fattori relativi a compiti/lavori che influenzano il portatore
529:2006
App. D3
3.1         Ritmo di lavoro
3.2         Visibilità
3.3         Mobilità
3.4         Comunicazione
3.5         Affaticamento termico
3.6         Durata dell’indossamento
3.7         Utensili utilizzati

             GLI AGGIORNAMENTI NORMATIVI IN MATERIA DI DPI                   9/11/2016   37
Fattori di idoneità per il lavoratore

Uni en      Fattori legati al portatore
529:2006
App. D4
4.1         Idoneità fisica
4.2         Caratteristiche del viso
4.3         Occhiali
4.4         Lenti a contatto
4.5         Accessori non DPI
4.6         Interazione con altri DPI

             GLI AGGIORNAMENTI NORMATIVI IN MATERIA DI DPI   9/11/2016   38
PROTEZIONE OFFERTA DAL DISPOSITIVO

• Dispositivi che presuppongono l’uso di facciali a tenuta forniscono la
 protezione prevista solo se si adattano ai contorni del viso in modo corretto.

• Al momento della scelta del DPI, andrebbe eseguito un controllo sulla corretta
 tenuta del facciale, ossia sulla sua corretta adattabilità al viso dell’individuo.

• La valutazione del corretto adattamento è parte fondamentale del processo di
 selezione; è poi impegno quotidiano indossare correttamente il DPI.

           GLI AGGIORNAMENTI NORMATIVI IN MATERIA DI DPI           9/11/2016          39
Facciale filtrante

                                                              Possibili perdite di carico

              GLI AGGIORNAMENTI NORMATIVI IN MATERIA DI DPI          9/11/2016              40
Semi-maschera

                                                          Possibili perdite di carico

          GLI AGGIORNAMENTI NORMATIVI IN MATERIA DI DPI         9/11/2016           41
Maschera intera

                                                            Possibili perdite di carico

            GLI AGGIORNAMENTI NORMATIVI IN MATERIA DI DPI        9/11/2016           42
COME SI INDOSSA UN FACCIALE (con sistema stringinaso)

                 Il rischio chimico per i lavoratori dei siti contaminati – INAIL - ed. 2014

           GLI AGGIORNAMENTI NORMATIVI IN MATERIA DI DPI                      9/11/2016        43
COME SI INDOSSA UN FACCIALE (con sistema stringinaso)

                 Il rischio chimico per i lavoratori dei siti contaminati – INAIL - ed. 2014

           GLI AGGIORNAMENTI NORMATIVI IN MATERIA DI DPI                      9/11/2016        44
PROTEZIONE OFFERTA DAL DISPOSITIVO

Alcuni studi evidenziano che nel 50% dei casi il dispositivo non fornisce
il livello di protezione atteso perché non aderisce in modo corretto al
viso*.

I datori di lavoro dovrebbero assicurarsi che il dispositivo sia:

- della giusta taglia

- indossato correttamente dal lavoratore.

* Phil Hughes Ferret - Introduction to Haealth and safety at work: for the NEBOSH National General…. –

               GLI AGGIORNAMENTI NORMATIVI IN MATERIA DI DPI                         9/11/2016           45
Fit test

           Il controllo dell’adattabilità al viso viene raccomandato

                               al momento della scelta del DPI.

                                                                          Fit test 1930

 Sarebbe utile ripetere il test ad intervalli regolari e comunque ogni volta che il
     viso del lavoratore si modifica (ad es. grandi perdite/acquisti di peso,
                interventi maxillo facciali, comparsa di cicatrici).

            GLI AGGIORNAMENTI NORMATIVI IN MATERIA DI DPI         9/11/2016           46
Fit test

Esistono due tipi di test:

                                              QUALITATIVO                           QUANTITATIVO
           Risultato                                  SI/NO                              NUMERO
      Tipo di facciale                         Facciali filtranti                  Facciali filtranti
                                               Semi maschere                       Semi maschere
                                                                               Maschere a pieno facciale

           Vantaggi                       Economico, di semplice uso,           Il risultato è indipendente dal
                                          non è richiesta calibrazione,                      soggetto
                                        il lavoratore si sente coinvolto

           Svantaggi              Il risultato dipende dalla sensibilità del   Costoso, può essere richiesta una
                                                   soggetto                          modifica del facciale

                 GLI AGGIORNAMENTI NORMATIVI IN MATERIA DI DPI                             9/11/2016               47
Fit test - riferimenti

-   OSHA (Occupational Safety and Health Administration)

    Le linee guida OSHA 29 CFR1910.134

- HSE (Health and safety executive)

    Circolare operativa OC 282/28 (vers. 6 del 30/4/2012)

- ITALIA: ?????

              GLI AGGIORNAMENTI NORMATIVI IN MATERIA DI DPI   9/11/2016   48
FIT TEST QUALITATIVO

Viene usata una soluzione di prova dal sapore dolce o amaro o di odore
specifico.
Un cappuccino delimita un volume di aria intorno alla testa del lavoratore in
modo da rendere controllabile la concentrazione di sostanza di prova
respirata.

Viene indossato il DPI e all’interno del cappuccio, viene spruzzata la
soluzione di prova.
Viene chiesto di effettuare alcuni movimenti, ad es.: ruotare la testa a
destra e a sinistra, flettere il capo in basso e a destra, parlare ad alta voce,
piegate il busto in avanti, respirare normalmente.

                          Se la persona avverte l’odore o il sapore il test è fallito.

             GLI AGGIORNAMENTI NORMATIVI IN MATERIA DI DPI                9/11/2016
FIT TEST QUANTITATIVO

Viene usato uno strumento di conteggio di particelle dotato di due canali: uno che
campiona l’aria all’esterno del facciale e uno che campiona l’aria all’interno del
facciale.

Lo strumento fornisce il rapporto tra il numero particelle presenti all’esterno del
facciale e quello all’interno del facciale.

Il test può essere condotto sfruttando le particelle presenti nell’ambiente o quelle
generate da un opportuno emettitore.
Durante il test viene chiesto alla persona di eseguire alcuni esercizi che simulano comuni movimenti, ad es.:
- Respirare normalmente e profondamente
- Ruotare la testa a destra e a sinistra, flettere il capo in basso
- Parlare ad alta voce
- Piegare il busto in avanti
- Respirare normalmente.

                       GLI AGGIORNAMENTI NORMATIVI IN MATERIA DI DPI                                            9/11/2016
Fit Factor

Il risultato del test è un numero, il “fit- factor”

                                                      Fit Factor = Co / Ci

Co = Concentrazione all’esterno del facciale durante la prova (fit- test)

Ci = Concentrazione all’interno del facciale durante la prova (fit- test)

Es: fit factor = 500 significa che l'aria all'interno del respiratore è 500 volte più pulita dell'aria
esterna al respiratore durante il fit test.

                          I VALORI DI FIT FACTOR NON VANNO CONFUSI CON I FATTORI DI
                          PROTEZIONE DATI DALLE NORME (NOMINALI) O LINEE GUIDA (OPERATIVI).

                 GLI AGGIORNAMENTI NORMATIVI IN MATERIA DI DPI                      9/11/2016            51
Quale metodo scegliere?

                                         Figura tratta da HSE

           GLI AGGIORNAMENTI NORMATIVI IN MATERIA DI DPI        9/11/2016   52
Quale metodo scegliere?

                                                           Figura tratta da HSE

           GLI AGGIORNAMENTI NORMATIVI IN MATERIA DI DPI                          9/11/2016   53
Quale metodo scegliere?

                                                           Figura tratta da HSE

           GLI AGGIORNAMENTI NORMATIVI IN MATERIA DI DPI                          9/11/2016   54
FIT TEST e sconto sul primio Inail

L’Inail concede (su richiesta) uno sconto sul tasso di premio (cd. OT24) nel caso di
interventi per la protezione delle vie respiratorie:

In particolare è riconosciuto, ai fini dello sconto, l’esecuzione di “Fit test” sui DPI per la
protezione delle vie respiratorie prima della loro adozione.

                                                            PUNTEGGI
                                                      20        30     40

Settori (Dm 12/12/2000)

                                            SETTORI
                                                               GG1
                                                      GG2              GG3
                                                               GG4
                                                      GG5              GG9
                                                               GG7
e punteggi                                            GG6
                                                               GG8
                                                                       GG0

                                                                             9/11/2016
Gli aggiornamenti normativi in materia di DPI

          GRAZIE PER L’ATTENZIONE!
                   r.fizzano@inail.it

                                        9/11/2016
Puoi anche leggere