GIOVANNI MANTOVANI E VINITALY - GRANDI SPERANZE PER IL VINO ITALIANO - Assoenologi

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GIOVANNI MANTOVANI E VINITALY - GRANDI SPERANZE PER IL VINO ITALIANO - Assoenologi
IL PERSONAGGIO

GIOVANNI MANTOVANI
E VINITALY
GRANDI SPERANZE
PER IL VINO ITALIANO
di RICCARDO COTARELLA

Questa rivista che esce in occasione di Vinitaly è dedicata ad un personaggio chiave del vino italiano, Giovanni
Mantovani, da quasi vent’anni direttore generale di Veronafiere e patron di Vinitaly, la più grande vetrina nel vino
italiano nel mondo.

Dire Veronafiere e pensare a Vinitaly è
quasi un automatismo. Anche se per
molti la Fiera di Verona è sinonimo di Fie-
ragricola e Fieracavalli, manifestazioni
storiche che hanno accompagnato i 120
anni di attività di Veronafiere (1898-2018),
oppure di altre rassegne come Marmo-
mac o Samoter, è stata proprio Vinitaly
a portare una notorietà globale, creando
uno dei brand più riconosciuti per la pro-
mozione all’estero del vino made in Italy.
In plancia di comando Giovanni Mantova-
ni, direttore generale da quasi vent’anni,
ma con un percorso fieristico che inizia
nel 1985, dopo una importante esperien-
za nel settore bancario, la formazione
universitaria a Bologna (laurea in Giuri-
sprudenza nel 1982) e un master al Cuoa
in Business Administration (1985). Banca
e Fiera sono due istituzioni che Mantova-
ni seguirà sempre nel suo percorso pro-
fessionale anche a livello di board, con
impegni che lo portano a rivestire molti
incarichi a livello nazionale e internazio-
nale nei cda e nel mondo associativo. In-
terconnessioni tra ambiti diversi, a volte
complementari, che a Giovanni Manto-
vani vengono facili avendo tra gli hobby
giovanili la passione per la creazione di
circuiti elettrici, sostituita nel tempo con
quella per la bicicletta (non a caso, nel
2016, nasce a Verona CosmoBike Show, il
primo festival delle due ruote a pedali) e,
soprattutto, per i buoni vini. Come dargli
torto, d’altronde, visto che da tre decenni
è impegnato nello sviluppo di Vinitaly.        Giovanni Mantovani - Direttore generale di Veronafiere e patron di Vinitaly

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I PRIMI
INCONTRI
COL VINO

   Il primo ricordo del suo incontro col
vino rispecchia proprio cos’era questo
prodotto a quei tempi e lo ha tratteg-
giato lui stesso nell’intervista rilascia-
ta a Poalo Massobrio nel libro “Vinitaly
dalla storia al futuro”, che ripercorre 50
anni di storia di Vinitaly, edito da Vero-
nafiere nel 2017 (curato da Lucio Bus-
si, giornalista professionista, già capo
della redazione economica de L’Arena
ed esperto di vitivinicoltura e storia del
vino, e Carlo Alberto Delaini, capo uffi-
cio stampa di Veronafiere).
   “Ho un ricordo del vino riconducibile          la tragedia del metanolo. La memoria di
                                                  quel debutto a Vinitaly ’86 che ha assunto
                                                                                                 UNA STORIA FATTA
a tre esperienze di quegli anni – ricor-
da Mantovani nell’intervista –. La prima          nel tempo così tanti significati, Mantovani    DI SUCCESSI
è quella del vino che si faceva a casa,           lo ha fotografato così: “… ho un ricordo di
                                                  quel Vinitaly come di un grande fermento.        Da lì, come si dice, è tutto un “crescendo
e come faceva anche mio padre Giu-
                                                  C’erano le esposizioni mediatiche negati-      rossiniano” che porta Mantovani a seguire
liano, da bere sulle tavole casalinghe,
                                                  ve, ma i produttori sembravano consape-        con attenzione l’evoluzione del settore che
poi venduto agli amici e a una ristret-
                                                  voli che doveva cambiare qualcosa.             da strettamente agricolo diventa un fatto
ta clientela locale. La seconda è lega-
                                                     Si rafforzava, fino a diventare una stra-   sociale, glamour e addirittura la prima
ta alle serate fra amici, in Valpolicella,
                                                  da di non ritorno, la consapevolezza della     motivazione per un viaggio in Italia.
dove si beveva un vino di cui non era
                                                  qualità. E in questo, allora, era importante     Un settore che anche attraverso Vinitaly
possibile ricordare il brand.
                                                  il momento di confronto, che nasceva dal-      ha ricevuto considerazione istituzionale e
  Insomma, c’era il vino, ma non l’iden-
                                                  le famose Giornate del Vino Italiano volute    attenzioni impensabili solo fino a qualche
tificazione con un’azienda. La terza im-
                                                  da Angelo Betti, un grande comunicatore,       decennio fa. Basti ricordare, nel giro di
magine è dei primi Anni Ottanta, quan-
                                                  appunto, un giornalista”.                      pochi anni, nel 2010 la visita alla manife-
do con sorpresa, a Roma per lavoro,
scopro le prime etichette che vengono
ostentate nei ristoranti...”.

UN’IMPRONTA CHE
HA LASCIATO IL SEGNO
   In trent’anni Mantovani l’impronta l‘ha
lasciata e si può dire, senza timore di es-
sere smentiti, che a questo settore ha dato
il suo contributo manageriale e professio-
nale, attraverso Vinitaly e non solo, per
quello che oggi è considerato l’ambascia-
tore dei valori più alti dell’Italia nel mondo.
    E paradossalmente nel suo percorso
professionale incontra Vinitaly per la pri-
ma volta in un anno decisamente difficile e
che diverrà l’archetipo della svolta epoca-
le del vino italiano: correva l’anno 1986 con

                                                                                                          N°4 - APRILE 2019               13
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stazione del Presidente della Repubblica,         a wine2wine, che tra novembre e dicem-          ternazionale del vino. Non solo.
Giorgio Napolitano; la storica inaugurazio-       bre degli ultimi cinque anni è diventato il        Infatti, se da un lato Vinitaly nel quar-
ne della 50ª edizione, nel 2016, da parte         luogo di incontro della community del vino      tiere espositivo spinge sempre di più sul
del Presidente della Repubblica, Sergio           italiano e internazionale.                      business, il contatto col consumatore
Mattarella; la prima volta di un padiglione          Ed è il termometro di come siano cam-        viene confermato con decisione in città,
interamente dedicato al vino nella cente-         biati i tempi e le necessità delle aziende      attraverso un programma che ogni anno
naria sequenza delle Esposizioni Univer-          che devono ottimizzare e tradurre in busi-      aumenta il proprio profilo artistico e cul-
sali, con VINO – A Taste of Italy all’Expo        ness e contatti il loro investimento in fiera   turale declinato nell’ambito di Vinitaly and
2015 organizzato da Vinitaly e che ha visto       e dedicare un momento specifico annuale         the City, con particolare riguardo ai giova-
in sei mesi la presenza di oltre 2,1 milioni      all’aggiornamento e allo scambio di idee,       ni e al consumo moderato e consapevole.
di visitatori, di cui molti stranieri prove-      conoscenze, informazioni.                          Inoltre, Vinitaly è anche il momento
nienti da Stati Uniti d’America e Cina.              E in tal senso ha cambiato pelle anche       che segna idealmente la fine e l’inizio
   Gli Anni Ottanta sono il periodo in cui        Vinitaly, sempre più evento permanente          del calendario annuale di proposte –
il vino italiano inizia a farsi conoscere in      per aggredire i mercati di tutto il mondo.      quasi una quarantina – che Veronafiere
modo importante negli USA, come sotto-                                                            attraverso il proprio brand offre al set-
linea sempre Mantovani nel libro: “Grazie                                                         tore wine, dell’olio Evo e del food a de-
ai media che hanno messo a fuoco l’at-                                                            nominazione, legati a doppio filo con la
tenzione sul vino, ma anche a personalità                                                         ristorazione top.
come Robert Parker e Marvin Shanken
che stavano cambiando il modo di descri-              L'INTERVISTA
vere il vino, rendendo più facile la ricerca e                                                    E il legame con Assoenologi, come conti-
la comprensione dei vini pregiati”.                                                               nua a esprimersi?
   Due comunicatori oltre Atlantico che al
pari degli italiani Pino Khail, Luigi Vero-                                                          È un rapporto ontologico alla ras-
nelli, Mario Soldati, Vincenzo Buonassisi         Cosa significa oggi dire Vinitaly?              segna. Che ha accompagnato ed ac-
e Carlin Petrini fanno di Vinitaly un punto                                                       compagna nel suo percorso culturale
privilegiato di promozione, cultura, mar-           Oggi il brand è un sistema a rete che,        legato al promuovere il miglioramento
keting e connessione col mondo del cibo,          attraverso l’attività di Vinitaly Internatio-   continuo della qualità del vino italiano:
dell’olio Evo e della ristorazione che di-        nal, la Vinitaly International Academy,         dal Concorso enologico internazionale
venta l’altra chiave del successo del vino        presente ormai con i suoi ambassador            a quello del packaging, sino alle gran-
italiano nel mondo e anche di Vinitaly.           ed esperti in trenta paesi, la guida 5 Star     di degustazioni che ogni anno vengo-
Senza dimenticare il contributo fonda-            Wines – The Book pensata in ottica in-          no presentate nell’ambito di Vinitaly.
mentale dato dagli enologi ed enotecnici          ternazionale con panelist esperti e il            Gli enologi sono una parte fondamenta-
italiani al grande rinascimento del vino          punteggio espresso in centesimi, dialoga        le del successo dell’enologia italiana nel
tricolore e lo stretto rapporto che li lega a     quotidianamente col mercato e i consu-          mondo e anche della risonanza che Vini-
Vinitaly da sempre.                               matori, intesse relazioni, fa networking        taly ha riscontrato a livello internaziona-
   Oggi il dibattito e il confronto si svolgono   e formazione, riunisce la community in-         le in questi ultimi vent’anni. La collabo-

                                                                                                    GLI ENOLOGI
                                                                                                    SONO UNA PARTE
                                                                                                    FONDAMENTALE
                                                                                                    DEL SUCCESSO
                                                                                                    DELL’ENOLOGIA
                                                                                                    ITALIANA NEL MONDO.
                                                                                                    ASSOENOLOGI
                                                                                                    È UN PUNTO FERMO
                                                                                                    NELLA COSTRUZIONE
                                                                                                    DI OGNI EDIZIONE
                                                                                                    DI VINITALY.

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razione con Assoenologi è un punto fermo          L’incomig e analisi di mercato: come sono
nella costruzione di ogni edizione di Vinitaly.   strutturati?

                                                     Il puntuale programma di incoming di
Arriviamo all’edizione di quest’anno, la          operatori è realizzato da Veronafiere-Vi-
53ª. È sempre difficile condensare in po-         nitaly sia con la propria rete di delegati in
che righe un anno di lavoro e preparativi.        60 paesi, sia in collaborazione con ICE-A-
Proviamoci. Come sarà?                            genzia. L’obiettivo è di facilitare l’incontro
                                                  a Verona tra la domanda e l’offerta inter-
   Digital, incoming, infrastrutture, tasting     nazionale negli stand e attraverso il servi-
di livello assoluto che fanno della rasse-        zio offerto di matching con le aziende per
gna a ogni edizione una annata memora-            degustazioni nella logica del “Taste&Buy”.
bile. Sono i quattro punti cardinali del ri-        Per l’edizione 2019 sono stati selezionati
disegno complessivo della manifestazione          specificamente e invitati buyer da 50 pa-
attuato negli ultimi anni e con maggiore          esi. Con i cinque continenti rappresentati
enfasi dal 50°, che ha segnato idealmente         si conferma duplice l’attenzione della ras-      riguardo lo scenario mondiale, sono il mer-
lo spartiacque tra il passato e il futuro.        segna veronese sia ai mercati storici, sia       cato emergente Asiatico e l’Italia, che ri-
   Stiamo costruendo il Vinitaly che ideal-       verso nuove piazze dove il consumo di vino       mane uno dei principali mercati al mondo.
mente dovrà dialogare con un mondo in             sta diventando sempre più una tendenza.
cui i sommelier, sempre più generatori di            Per tutti loro, l’overture di OperaWine
conoscenze e di tendenze, si sentiranno           organizzata con WineSpectator, unico             Si parla di investimenti importanti per
richiedere, dai giovani in particolare, ‘quel     evento della prestigiosa rivista ame-            i prossimi anni, anche e non solo per il
vino che ho visto su Instagram’!”.                ricana fuori dai confini del paese, che          quartiere. Confermi?
    Anche per questo Vinitaly quest’an-           dà uno spaccato della migliore espres-
no utilizza in misura molto maggiore gli          sione enologica delle venti regioni ita-            Già in questa edizione si vedranno al-
ultimi strumenti messi in campo con il            liane. Quest’anno sono 103 le cantine            cuni segnali di ciò che sarà il quartiere
progetto di digital transformation, su cui        selezionate dal magazine americano,              espositivo del futuro, inserito in un con-
Veronafiere ha investito oltre 5 milioni di       delle quali ventidue new entry assolute.         testo di riprogettazione urbana di tutta
euro. Dalla app dedicata, al portale che              E per essere sempre più strumento            l’area di Verona Sud in cui si inserisce.
parla ora in nove lingue, incluso il cinese e     business per le imprese del comparto,               D’altronde il nuovo piano industriale
il giapponese, fino al debutto della geolo-       servono anche specifiche analisi che re-         di Veronafiere, che andrà in approvazio-
calizzazione nei padiglioni. Il tutto con l’o-    alizziamo come Vinitaly-Nomisma Wine             ne ai soci dopo l’edizione quest’anno di
biettivo di favorire l’incontro tra espositori    Monitor sui principali mercati consolida-        Vinitaly, prevede un investimento com-
e visitatori, migliorare la customer expe-        ti e sulle opportunità esistenti in molte        plessivo di 100 milioni di euro al 2022.
rience, rendendo tutti i processi e servizi       aree, ancora poco presidiate e conosciute.       Sulle infrastrutture il capitolo è in conti-
più fluidi, veloci e funzionali.                  Focus del 2019, oltre ad una overview ag-        nuo aggiornamento.
                                                  giornata di quanto proposto lo scorso anno

                                                                                                            N°4 - APRILE 2019               15
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