Giornata nazionale del Dono: unica tappa del Sud presso Fondazione Banco di Napoli - New Media Press

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Giornata nazionale del Dono: unica tappa del Sud presso Fondazione Banco di Napoli - New Media Press
Giornata nazionale del Dono:
unica tappa del Sud presso
Fondazione Banco di Napoli
Tutto pronto per il 4 ottobre per “La giornata del Dono”
presso la Fondazione Banco di Napoli in via dei Tribunali 213
con Meridonare.
Focus dell’evento che inizierà alle 16: “Dono, costruzione
della comunità e sviluppo territoriale”.
Ma come nasce questa manifestazione? Era l’8 luglio 2015
quando Senato approva, e istituisce il “giorno del dono”
stabilendo che il 4 ottobre di ogni anno sarà dedicato al
donare qualcosa agli altri per aumentare i sentimenti di
solidarietà e amicizia tra le persone. Il giorno di San
Francesco, patrono d’Italia e già indicato nel 2005 dal
Parlamento come “solennità civile e giornata per la pace, per
la fraternità e il dialogo fra le religioni” si arricchisce
dunque di un significato nuovo.
E in questa prospettiva Meridonare organizza una
manifestazione che vede tanti      ospiti un testimonial
d’eccezione: Maurizio de Giovanni.
Saranno presenti al dibattito: Daniele Marrama, Presidente
Fondazione Banco Napoli, Fondazione di Comunità del Centro
Storico di Napoli, Fondazione Rione Sanità, Fondazione San
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Gennaro, Fondazione della Comunità Salernitana. Interverranno:
Paola De Vivo, Università degli Studi di Napoli Federico II,
Carlo Borgomeo, Presidente Fondazione con il Sud. Conclusioni:
Marco Musella, Vicepresidente Fondazione Banco di Napoli e
Presidente Meridonare.

Party  per   la  Vita  alla
Stazione   Marittima:   una
grande serata per un grande
scopo
Stasera, venerdì 30 settembre, alla Stazione Marittima di
Napoli, gran gala di beneficenza dell’Associazione Volontari
Ematologia Pascale, dedicato alla raccolta fondi per
supportare la battaglia contro il cancro.
Alle ore 20,30 l’organizzatrice Emanuela Di Napoli Pignatelli
alle 20,30 darà il via al “Party per la Vita” che va ad
aggiungersi alle altre numerose attività promosse dall’Avep a
favore del Reparto di Ematologia del Pascale.
Il programma della serata prevede una cena a flusso continuo,
dalle 20 alle 24, in contemporanea una sfilata di costumi da
bagno firmati da Ilaria Vitagliano con i gioielli di
Alessandra Libonati; poi, dalle ore 22 il concerto di Tullio
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De Piscopo.
L’ Avep, grazie ad una partecipazione sempre più numerosa, è
riuscita a raggiungere dei risultati di grande rilevanza che
costituiscono delle conquiste progressive di fondamentale
importanza per il raggiungimento di migliori condizioni di
assistenza e di esistenza per i soggetti colpiti da tumore.
Allo stesso tempo, anche per avere maggiori chance di vincere
la più ardua ed impegnativa battaglia che si ci possa trovare
a combattere: quella per la vita.
“Senza dubbio, il risultato più interessante consiste
nell’incremento del 50% del numero di pazienti trattati ed il
quasi azzeramento della mortalità in Reparto – dichiara
Emanuela Di Napoli Pignatelli –      Questo è stato possibile
grazie alle cure domiciliari prestate contemporaneamente alle
terapie effettuate presso la Struttura”.
Vanno ricordati, tra i tanti, anche gli altri obiettivi
principali raggiunti: 1.800 interventi di assistenza
domiciliare gratuiti sono stati erogati dal Personale del
Reparto; l’acquisto di tv color con abbonamento sky permanente
per tutte le camere degenza; borse di studio per ricercatori,
acquisto di medicine, di attrezzature ed arredi per lo stesso
reparto.
Per info relative all’evento e prenotazioni: Emanuela Di
Napoli Pignatelli 081 0320634.
Barbarulo piazza Amedeo, Passeggiata Colonna, 16i, Napoli.
Alessandra Libonati, vico Alabardieri, 27, Napoli.
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Rione Sanità, un presidio di
arte   e   cultura   con  il
“Laboratorio di Artigianato,
tradizioni e creatività”
Il progetto dell’associazione Napoli inVita sostenuto con i
fondi dell’Otto per Mille della Chiesa Valdese in
collaborazione con Delirio Creativo, Crescere Insieme Onlus e
Miradois Onlus, vuole promuovere lo sviluppo socio culturale
del quartiere

Promuovere lo sviluppo socio culturale del Rione Sanità (e
zone vicine) creando un’occasione di impegno creativo rivolta
soprattutto ai giovani ed ai minori “a rischio”,
un’alternativa alla strada per occupare il proprio tempo in
modo più fattivo. Questo l’obiettivo primario del “Laboratorio
di artigianato, tradizioni e creatività”, progetto
dell’associazione “Napoli inVita – Persone Idee Opere per lo
sviluppo sociale della Città” sostenuto con i fondi dell’Otto
per Mille della Chiesa Valdese in collaborazione con “Delirio
Creativo”, “Crescere Insieme Onlus” e “Miradois Onlus”. I
laboratori si svolgeranno nella sede dell’associazione no
profit “Crescere Insieme” (piazzetta San Vincenzo alla Sanità,
25).

«Il nostro sarà un laboratorio folk, cioè “popolare” – spiega
Luigi Mingrone, presidente di “Napoli inVita” – siamo infatti
convinti che la cultura, quella vera, nasce dal popolo ed al
popolo deve ritornare. Crediamo, infatti, che solo partendo da
queste basi riusciremo a raggiungere gli obiettivi più
specifici che ci siamo prefissi: contribuire allo sviluppo
socio culturale del Rione Sanità offrendo ai giovani
un’occasione di impegno creativo, come alternativa alla strada
per occupare il proprio tempo in modo più proficuo, e ri-
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scoprire le tradizioni napoletane ed il valore che le stesse
possono avere per il sano e maturo sviluppo delle nuove
generazioni».

Con l’allestimento del “Laboratorio” ci si prefigge, inoltre,
un obiettivo “identitario”, in quanto il “Laboratorio” stesso
è pensato come un luogo dove si insegna e si impara a fare
sotto il comune denominatore della creatività e della
tecnicalità, con particolare attenzione alle tradizioni
popolari napoletane ed al valore che le stesse possono avere
per il maturo e sano sviluppo delle nuove generazioni. Per i
ragazzi in età da scuola d’obbligo il laboratorio costituirà
una forma di impegno “doposcuola” mentre, per i ragazzi più
grandi, potrà essere anche occasione per iniziare ad imparare
un lavoro.

L’OFFERTA FORMATIVA. Il Laboratorio mette gratuitamente a
disposizione dei ragazzi 3 tutor per le attività artigianali e
3 tutor per le attività teatrali. Le attività si svolgeranno
nelle ore pomeridiane, da ottobre 2016 a maggio 2017. Ogni
tutor sarà a disposizione del gruppo di ragazzi che seguirà
per almeno 2/3 ore alla settimana, in giornate prestabilite.

LABORATORIO DI ARTIGIANATO.

Il laboratorio di ceramica. L’ antica tradizione dei pastori
in ceramica sarà insegnata a tutti i partecipanti, seguiti da
Mario Vitrone e dagli artigiani della comunità “Crescere
Insieme”. I personaggi tradizionali del presepe napoletano
saranno riprodotti a partire dalla materia prima, l’argilla. I
partecipanti avranno l’occasione di conoscere questo antico
mestiere imparando al contempo, attraverso la scoperta dei
personaggi del presepe, la vita sociale del passato.

Il laboratorio di produzioni editoriali. Un vanto del passato
partenopeo erano le botteghe di stampa e legatoria. Una
produzione che ancora oggi resiste in alcuni punti della
città. Con questo laboratorio i partecipanti impareranno
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l’arte dell’editoria seguiti da Francesca Liguori, un
architetto che con questa passione ha iniziato anni fa ad
autoprodurre piccoli libri fino al suo ultimo progetto svolto
per Riccardo Dalisi. Una disciplina al tempo stesso creativa e
rigorosa.

LABORATORIO TEATRALE. L’aspetto teatrale sarà a cura del
Delirio Creativo, il laboratorio diretto da Raffaele Bruno e
scelto da Stefano Benni per i suoi seminari. Oltre a Raffaele
Bruno (o’mastefest’) ci sono le preziose compagne di viaggio
Federica Palo (docente di regia, dizione e storia del teatro)
Martina Coppeto (docente di teatro-danza) Silvia Romano
(docente di canto). Delirio Creativo è un rito teatrale di
creazione e improvvisazione collettiva che coinvolge
appassionati di teatro, musicisti, attori, curiosi, e in
generale chiunque voglia lasciar andare ritrosie e timori a
favore dell’immaginazione, della fantasia e della passione. Il
rito diventa una pratica spirituale per l’animo, con cui
sperimentare un profondo senso di libertà, uno spazio neutro
dove muoversi in totale serenità e senza più le costrizioni
del nostro quotidiano. Il rito non è solo libertà di
espressione, ma è anche uno strumento per avvicinarsi alla
tecnica attoriale. Durante le sessioni di Delirio Creativo
imparerai in maniera completamente naturale ad usare
correttamente la tua voce, gestire lo spazio scenico,
interagire con gli oggetti, costruire un personaggio, lavorare
sul testo, improvvisare. Durante il percorso gli attori
Alessandro Bolide, Cristina Donadio e Gigi Savoia terranno
workshop per gli allievi del laboratorio.

LA FOTOTECA POPOLARE. Il progetto, diretto da Lucio Criscuolo,
si realizza attraverso la raccolta delle foto di famiglia e
personali quindi attraverso la loro catalogazione con relativa
digitalizzazione.

La fonoteca è un percorso di ricerca che vede la
partecipazione degli allievi delle scuole presenti sul
territorio, delle famiglie e delle istituzioni scolastiche;
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attiva anche un processo intergenerazionale tra padre/madre e
figlio/a, tra nipote e nonno/a; appartiene alle giovani
generazioni che mediante le istituzioni scolastiche,
partecipano alla ricerca, elaborazione ed alla analisi critica
del materiale raccolto; è il luogo dove lo studioso trova il
suo mondo e lo esplora con un viaggio all’indietro nel tempo –
così l’urbanista, l’antropologo, il sociologo, il costumista e
lo storico ritrovano ricchezze altrimenti disperse.

Per ulteriori informazioni e per l’adesione ai laboratori:

–      Fototeca popolare: Lucio Criscuolo tel. 334 77 67 286

–      Laboratorio teatrale: Federica Palo tel. 329 80 40 580

–       Laboratorio di ceramica: Mario Vitrone tel. 347 63 34
315

–         Laboratorio di produzioni editoriali: Francesca
Liguori tel. 338 72 40 562

Davide Civitiello premiato a
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Palazzo   Caracciolo  quale
vincitore del contest pizza
Unesco
È Davide Civitiello di Rossopomodoro il vincitore del Contest
pizzaUnesco lanciato da MySocialRecipe ideato di Francesca
Marino. Dalle 19, Palazzo Caracciolo MGallery by Sofitel, è
iniziato l’atteso evento.
Giunge così a conclusione il concorso ideato dal primo portale
di registrazione di ricette originali attraverso           la
certificazione rilasciata con una marca temporale. Sarà    il
torrese Mr.Tony May, al secolo Antonio Magliulo, guru e
ambasciatore della ristorazione italiana a New York per mezzo
secolo, a consegnare nell’antico cortile dello storico palazzo
dei principi di Caracciolo di Santobuono, in via Carbonara, il
riconoscimento al vincitore della fase conclusiva, alla
presenza del sindaco di Napoli, Luigi De Magistris e
dell’assessore al Turismo della Regione Campania, Corrado
Matera.
In mattinata a porte chiuse, l’ultima sfida tra i dieci
pizzaioli finalisti nei forni del Mulino Caputo, sempre a
Palazzo Caracciolo. Questi i nomi dei finalisti: Mauro
Autolitano, Maria Cacialli, Davide Civitiello, Vincenzo
Esposito, Gaetano Giglio, Vincenzo Lettieri, Carmine Paduano,
Pasqualino Rossi, Bernardo Sollo e Giuseppe Vaccaro.

Il nome del primo classificato è stato tenuto rigorosamente
segreto dalla giuria internazionale, composta dal giornalista
enogastronomico Allan Bay, dalla giornalista dell’Espresso
Eleonora Cozzella, da
Giorgio Calabrese, presidente della sezione “sicurezza
alimentare” del Comitato Nazionale Sicurezza Alimentare e
docente di dietoterapia presso il dipartimento di Medicina e
Farmacia dell’Università
Federico II di Napoli, dal giovane blogger americano Scott
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Wiener, dallo scultore Lello Esposito e presieduta dal
giornalista enogastronomico Tommaso Esposito.

L’originale iniziativa ha visto la partecipazione di 130
pizzaioli provenienti da tutto il mondo, si è articolata in
tre mesi di attività in cui una giuria internazionale ha
selezionato con accuratezza le migliori dieci pizze, tenendo
in considerazione le materie prime impiegate, l’appartenenza
territoriale, l’originalità e l’aspetto estetico.
Il contest si pone l’obiettivo di sostenere, anche
dall’estero, la candidatura dell’Arte dei pizzaiuoli
napoletani a patrimonio dell’Umanità.

                                           Teresa Lucianelli

“Johnny Take Uè”, apre al
Vomero      la    pizzeria
d’eccellenza
Al forno il maestro Aniello Buonocore, fritti di Francesco
Giacalone, i dolci di Gay Odin e un Apercar sul tetto per il
locale di Giovanni Kahn della Corte in viale Raffaello 12

Dopo aver girato mezzo Mondo, conquistando il palato di
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migliaia di bongustai, la mitica Apecar che sforna pizze di
Giovanni Kahn della Corte torna a Napoli e trova casa in viale
Raffaello 12. Con il tre ruote sul tetto del locale, “Johnny
Take Uè”, ha già attirato l’attenzione di tutti gli abitanti
del Vomero.

LA PIZZA. Una pizzeria d’eccellenza che punta forte su un
impasto a lenta lievitazione e lunga maturazione del maestro
Aniello Buonocore, tutor pizza chef dei corsi che si terranno
presso l’Università della cucina mediterranea. Il tutto con
ingredienti di spicco come la mozzarella Euroiovine, il
pomodoro Torrente e la farina Molino Iaquone.

FRITTI E DOLCI. La friggitoria artigianale è a cura dello chef
Francesco Giacalone. Ciliegina sulla torta di questo
gioiellino del quartiere collinare saranno i dolci firmati Gay
Odin.

Antiche            tradizioni, cucina
tipica             buona    musica  e
beneficenza:   25   edizioni
premiate dal successo per la
popolare kermesse che saluta
l’estate,    tra    le   più
autentiche   e   partecipate
della Campania
25 edizioni di successo per la caratteristica Festa del Pesce
di Positano che ha festeggiato le nozze d’argento riunendo
ancora una volta il food positanese di qualità con la musica
più coinvolgente. La popolare manifestazione si è svolta sulla
spiaggia di Fornillo, complice un panorama di incredibile
bellezza.
Anche stavolta, le forze più attive di Positano, si sono
ritrovate a collaborare in sinergia tra loro, unite nel comune
sforzo teso ad offrire ancora una volta una festa davvero
unica a tutti gli ospiti e di superare gli alti traguardi
raggiunti nelle passate edizioni.
Colonne per il food i ristoranti: Il Fornillo della famiglia
Fusaro, Da Bruno, Il Saraceno d’Oro, Mediterraneo, Il
capitano, Cafè Positano, Il Palazzo, Dark Wine House,
Capricci, La Brezza, Il Covo dei Saraceni, Chez Black, Tre
Sorelle, La Cambusa, La Buca di Bacco, La Pergola, L’Incanto,
Il Guarracino.
Per la postazione logistica, il Bar Ristorante La Marinella, è
diventato quartier generale di buona parte dei giornalisti e
dei fotografi che dalla panoramicissima terrazza rialzata di
legno di fronte a Torre Clavel, con Li Galli sullo sfondo,
hanno potuto seguire la manifestazione ed effettuare riprese
ottimali e scatti d’autore immortalando i momenti salienti di
questo suggestivo evento largamente condiviso, stavolta ancora
più spettacolare. Il patron Giovanni Cappiello, oltre alla
zona riservata ai mass media, ha messo a disposizione anche
per questa edizione la propria location per il largo pubblico,
così come Grassi con il punto di distribuzione del
richiestissimo totano con patate, piatto simbolo del posto; il
Lido La Marinella da Sandra e Lido Pupetto con le fritture di
mare, ed ancora Fernandez, tutti degni di nota per ospitalità
ed efficienza, oltre che per disponibilità.
Alle 17, “Attenzione, pupulazione, stasera si jesce, si và
alla Festa del Pesce”: o’ pazzariello Pasquale Terracciano,
come da programma, da dato l’avvio alla festa con la sua
folkloristica sfilata che è partita da piazza dei Mulini ed ha
raggiunto la Spiaggia Grande. Ad affiancarlo degnamente,
tamburino, scetavajasse, triccheballacche e putipù e non
soltanto: anche una zelante vigilessa armata di fischietto e
blocco per le multe, impeccabile sui trampoli.
Per il fondatore storico de ‘E Zèzi, front-man e tammurraro
dei NApoliEXtraCOmunitaria, la tradizionale coloratissima
unifirme da grande ammiraglio con gli alamari, la feluca e lo
scettro; un autentico spettacolo vederlo animare la fase
iniziale della    kermesse,   accompagnato   dalla   banda   di
suonatori.
Immancabilmente è riuscito a catturare l’attenzione dei tanti
connazionali giunti per l’occasione e dei numerosi turisti
stranieri, che hanno sommerso Pasquale ed i suoi con una
miriade di richieste di foto. Un successo meritato per
Pasquale Terracciano nelle vesti dell’immortale Pazzariello,
figura particolarmente diffusa nella Napoli tra fine ‘700 e
prima metà del ’900, di artista di strada che attira i
passanti con brevi spettacoli improvvisati a suscitare ilarità
e divertimento; oggi è tra i simboli delle nostre radici: il
suo regno è quello delle feste paesane autentiche: nelle
strade, nei vicoli e nelle piazze, vestito in modo vistoso
che, calice di vino in pugno, reclamizza una taverna, un
negozio, una cantina.
Non sono mancati nemmeno stavolta battute, baciamano alle
signore, motti di spirito e a ritmo di tarantella, passi di
danza con i passanti. Gli ospiti così accolti e dissetati con
con bicchieri sangria, hanno partecipato al romantico ‘Partono
‘e bastimiente’: trasporto a bordo delle imbarcazioni alla
volta di Fornillo, sede della manifestazione, località
raggiungibile anche attraverso una breve e suggestiva
passeggiata a piedi. Lungo la pittoresca spiaggia di ciottoli,
i vari stands enogastronomici in attività alle prese con le
gustose specialità della Festa del Pesce: tubetti e totani,
pennette alici e noci, totani e patate, tartara di tonno ed il
nuovissimo kepurp: pressata gigante di polipo, da sfettare man
mano con il coltellaccio e servire accompagnato da un ottimo
riso Venere piccante. Ancora, ‘Frienne e magnanne’: sua maestà
la frittura di paranza, dorata, croccante, appetitosa,
abbondante!
Granita a base di succo di limoni freschi della Costiera e
sincero vino locale. Alcune interessanti novità hanno
caratterizzato l’edizione 2016. Per quanto riguarda il ricco
ed appetitoso menù: l’insalata di polpo e patate è stata
sostituita dal “kepurp” firmato da Ciro Salatiello, cuoco
ufficiale del Calcio Napoli; poi c’è stata la tartara di tonno
dello chef Nicola Gagliano. Le tipiche degustazioni sono state
preparate con prodotti freschi e genuini del mare della
Costiera amalfitana con gli inconfondibili sapori e profumi.
Protagonisti sul palco per “Suoni di terra…ritmi di mare” due
gruppi: i Sonacore con la loro World music e gli Zeketam –
novità assoluta per la Costiera amalfitana – che hanno
proposto un repertorio di brani originali e di popolari
rivisitati. Si è ballato per tutta la sera in riva al mare, in
un crescendo di partecipazione e di allegria. Poco dopo le 23,
“La Festa del Pesce vi saluta e la torre rivive di luce”:
spettacolare “incendio” dell’antica Torre Clavel, che
simboleggia le antiche incursioni dei pirati saraceni sulla
Costiera, in ricordo di un passato ancora preponderante nelle
tradizioni locali.
Le prime edizioni della Festa del Pesce risalgono alla fine
del ’70, quando alcuni positanesi appartenenti alla zona della
Chiesa Nuova, con spirito popolare nella parte alta, decisero
di organizzare la prima edizione. Successivamente, la Festa si
trasferì sul mare e precisamente sulla spiaggia di Fornillo,
siglando un appuntamento annuale cadenzato all’ultimo sabato
di settembre. Una drastica pausa nel 1994 segnò 10 anni di
silenzio, fino al 2005, quando un gruppo di ragazzi, e tra
essi alcuni degli animatori delle vecchie edizioni, decise di
ridarle vita. Da allora, è stato un susseguirsi di idee ed
energie sempre nuove che hanno contribuito a rendere sempre
più partecipata e famosa, la Festa del Pesce, ormai tra le
feste più coinvolgenti della Campania, con la quale la gente
di Positano festeggia la chiusura dell’estate.
Il merito di questo successo, va ai centinaia di volontari che
con il loro impegno e le loro strutture rendono possibile
questa intensa manifestazione, testimonianza dell’impegno
solidale di una cittadinanza unita per un fine comune:
raccogliere fondi da devolvere in beneficenza.
La Festa del Pesce quest’anno si è costituita in associazione
senza fini di lucro: l’ “Associazione Festa del Pesce
Positano” inizia il suo percorso con 28 soci fondatori; nel
Direttivo: il presidente Domenico Esposito, la vice Claudia
Irace; Paolo Marrone eletto tesoriere, Gabriele Mandara
segretario; ancora: Raffaele Guida, Vito Mantellini e
l’infaticabile Daniele Esposito, deus ex machina della Festa
del Pesce e mitico “guardiano della Torre”.
Obiettivo principale è quello di organizzare la Festa per fare
beneficenza: nello statuto è inserita la possibilità di
devolvere i suoi fondi ad associazioni ed in particolare alla
Croce rossa, Comitato Costa Amalfitana.
Visitatori e turisti entusiasti, organizzatori più che
soddisfatti per l’ottimo esito: tutto buonissimo come sempre.
Una serata resa unica anche dalla qualità della parte musicale
che ha coinvolto ed entusiasmato il pubblico e dallo
spettacolare “incendio della Torre Clavel, simbolo di
Fornillo: ha incantato tutti i presenti che dalla spiaggia
luogo dell’evento e dalla Sponda hanno potuto godere di uno
spettacolo quest’anno ancora più bello, emozionante per chi ha
potuto goderlo a bordo delle numerose imbarcazioni
disponibili.
Soddisfatti chiaramente gli organizzatori e a tutti coloro che
hanno contribuito. Sono riusciti nel loro intento: offrire una
serata indimenticabile ad un pubblico davvero entusiasta,
superando i già ampi successi e consensi riscossi negli anni
passati, dimostrando grande professionalità ed impegno non
comune.

                                             Teresa Lucianelli

Il food di Positano sposa
nuovamente    la    musica
coinvolgente:  stasera  le
nozze d’argento alla Festa
del Pesce
Per la caratteristica Festa del pesce di Positano, il food
locale e la musica più coinvolgente stasera festeggiano con il
25esimo appuntamento, le nozze d’argento sulla spiaggia di
Fornillo. Testimone e complice un panorama di incomparabile
bellezza che non si può non definire unico al mondo per la sua
suggestiva particolarità.
Alle 17, il pazzariello Pasquale Terracciano darà l’avvio alla
festa con la sua sfilata che partirà da piazza dei Mulini per
arrivare alla Spiaggia Grande. Gli ospiti saranno accolti con
un bicchiere di sangria, poi si ci imbarcherà sulle navette
che condurranno, attraverso un breve percorso a Fornillo, sede
dell’evento. Lungo la pittoresca spiaggia di ciottoli, i vari
stands già in attività saranno pronti a distribuire le gustose
specialità della Festa del pesce: tubetti e totani, pennette
alici e noci, totani e patate, tartara di tonno, kepurp. La
serata vedrà protagonisti per la parte musicale i Sonacore che
si esibiranno sul palco del mare con la loro World music e gli
Zeketam con un repertorio di brani originali e di popolari
rivisitati. Si ballerà per tutta la sera, come sempre, in riva
al mare. La festa si concluderà alle 23.30 (ora
approssimativa) con lo spettacolare “incendio” dell’antica
Torre Clavel, che simboleggia le antiche incursioni dei pirati
saraceni sulla Costiera, in ricordo di un passato il cui peso
determinante si avverte tuttora attraverso le fascinose
tradizioni radicate, che rendono unica questa meravigliosa
parte del Mondo splendidamente campana, onore e simbolo di una
meravigliosa regione.
Le prime edizioni della Festa del Pesca risalgono alla fine
degli anni settanta. Allora un gruppo di positanesi
appartenenti alla zona della Chiesa Nuova, nella parte alta,
decise di organizzare la prima edizione, con puro spirito
popolare. Passati alcuni anni, la Festa si trasferì sul mare e
precisamente sulla spiaggia di Fornillo, per ragioni di
spazio: un appuntamento annuale cadenzato ad ogni ultimo
sabato di settembre. Nel 1994 però, per motivi di varia
natura, venne deciso di non organizzarla più e da allora non
si svolse più per 10 anni, fino al 2005, quando un gruppo di
ragazzi, e tra essi di quelli che avevano attivamente
partecipato alle prime edizioni, decise di ridarle vita. Da
allora, è stato un susseguirsi di idee ed energie sempre nuove
che hanno contribuito attenderla sempre più partecipata e
famosa, fino a giungere ad essere una delle feste più
coinvolgenti della Campania, una magica chiusura per l’estate
a Positano.
Dietro le quinte di questo successo, centinaia di volontari,
che con il loro impegno e le loro strutture rendono possibile
un il piccolo ma significativo “miracolo dei pesci” che è ben
pica cosa rispetto ai miracoli veri ma testimonia l’impegno
solidale di una cittadinanza pienamente sociale, per un fine
comune: raccogliere fondi da devolvere in beneficenza.
Quest’anno la Festa del Pesce è diventata un’associazione
senza fini di lucro e ne porta il nome. Il gruppo storico di
organizzatori ha deciso di ufficializzare la propria unione
per sopperire alla chiusura dell’associazione “Volontari per
Positano Onlus” che ha gestito la festa sino all’anno scorso.
L’ Associazione Festa del Pesce Positano” incomincia il suo
percorso con 28 soci fondatori. Scopo principale è
l’organizzazione della Festa per fare beneficenza: nello
statuto è inserita la possibilità di devolvere i suoi fondi ad
altre associazioni ed in particolare alla Croce rossa,
Comitato Costa Amalfitana. Alla struttura tradizionale della
festa, si aggiungono interessanti novità interessanti. Per
quanto riguardo i piatti, l’insalata di polpo e patate viene
sostituita dal “kepurp” , realizzato da Ciro Salatiello, cuoco
ufficiale del Napoli Calcio; i tradizionali tubetti coi
totani, tubetti alici e noci e frittura di paranza cedono il
posto alla tartara di tonno dello chef Nicola.
Poi c’è il pazzariello di Pasquale Terracciano, che aprirà la
festa accompagnando gli ospiti all’imbarco sul molo. Sul
palco, i Sonacore, apriranno la serata, poi sarà la volta del
gruppo irpino degli Zeketam, che costituiscono novità assoluta
per la Costiera amalfitana. L’organizzazione garantisce uno
spettacolo d’eccezione che non mancherà di coinvolgere
pienamente il pubblico, trascinandolo nelle danze: una
combinazione tra melodie antiche e nuove sonorità dalle
ritmiche possenti e dinamiche per suggellare un evento
indimenticabile.
Queso il programma dettagliato:
– ore 17 Piazza dei Mulini : ‘Attenzione, pipulazione, stasera
si esce, si và alla Festa del Pesce’, il ‘Pazzariello’
Pasquale Terracciano vi da il benvenuto alla Festa,
– ore 18.30 Molo Spiaggia Grande : A’ sangria e l’allegria,
‘Partono è bastimiente’, imbarco per la spiaggia di Fornillo.
– ore 19 Spiaggia di Fornillo : ‘Frienne e magnanne’, apertura
stand,
Menù :
– Tubetti con totani, tube pasta whit chopped local squid
– Totani e patate, local squid and patatoes
– Pennette alici e noci, short pasta with anchovies and
walnuts
– Frittura di paranza, fried miwed fish
– Kepurp, octopus kebab
– Tartara di tonno, tuna tartare
– Sorbetto al limone, lemon slush
– Vino, wine
– ore 20 Palco spiaggia di Fornillo : ‘Suoni di terra…ritmi di
mare’ , ‘Sonacore’ e ‘Zeketam’ in concerto.
– ore 23,30 circa : “La Festa del Pesce vi saluta e la torre
rivive di luce”.

                                             Teresa Lucianelli

Prodotti                       genuini                     e
alimentazione a rischio: ecco
i consigli degli esperti
Una rassegna per imparare a mangiare sano nel rispetto del
gusto, per tutelare con piacere la propria salute

di Teresa Lucianelli

“Gli alimenti che compriamo spesso contengono sostanze che, se
consumate in maniera protratta, creano danni al nostro
organismo. È importantissimo fare molta attenzione a quello
che mangiamo”: lo dichiara il prof Maurizio Fraticelli nel
primo incontro della rassegna “Salute, alimentazione e
bellezza: tutto quello che molti non sanno”, che affronta il
problema dell’alimentazione a rischio.
La serie di eventi, Ideata e promossa dalla giornalista Teresa
Lucianelli, è stata tenuta a battesimo sulla suggestiva
terrazza de “La Marinella” di Positano. Si è parlato delle
caratteristiche di alcuni condimenti tra i più diffusi ma meno
consigliabili( anzi, alcuni proprio da evitare.
Sono intervenuti, oltre a Maurizio Fraticelli, esperto in
Alimentazione, Chirurgia e Medicina estetica, delle Università
di Camerino e di Atene; Nicola Rivieccio, giornalista
referente Campagna Amica; Ada Mango, docente liceo “E Kant”;
Daniele Esposito, direttivo Associazione Festa del Pesce,
Positano. L’evento è stato introdotto da Teresa Lucianelli
che ha spiegato gli obiettivi della rassegna, oltre a moderare
l’interessante tavola rotonda: “realizzare attraverso le
genuinità, le tipicità e le eccellenze campane, un viaggio a
tappe nella nostra regione, con un’attenzione particolare al
cibo quotidiano che può essere tanto apportatore di salute,
quanto causa di vari disturbi e patologie”.
“Salute, alimentazione e bellezza: tutto quello che molti non
sanno” vuole essere una guida per tutelare il proprio
benessere nel rispetto del gusto, per imparare a nutrirsi bene
ed a riconoscere i cibi da assumere con cautela e quelli da
evitare, grazie ad informazioni e consigli utili forniti da
esperti in materia” – ha precisato Teresa Lucianelli.
L’iniziativa vede anche la partecipazione dell’esperto eno-
gastronomo Valerio Giuseppe Mandile quale relatore. “Tra le
sostanze alimentari sotto accusa vi è l’olio di palma, tra gli
ingredienti più usati in molti settori dell’industria
alimentare: lo mangiamo la mattina a colazione con la gran
parte dei biscotti e delle merendine e la sera nelle paste
ripiene, nelle margarine, nel dolcetto di fine pasto e non
solo. Per il suo basso costo, viene impiegato come economica
alternativa al più costoso burro”.
“L’olio di palma è stato importato dagli inglesi in Europa non
per uso alimentare, ed usato come lubrificante dall’800 per le
macchine industriali. In particolare modo quello raffinato è
molto dannoso per la salute; contiene infatti un’altissima
percentuale di grassi saturi, più del 50%, che favoriscono la
produzione del cosiddetto colesterolo cattivo, il colesterolo
LDL per intenderci, ovvero il più rischioso per l’apparato
cardiocircolatorio – ha precisato Fraticelli, docente di fama
internazionale – I grassi idrogenati (grassi trans), si
trovano tra gli ingredienti di molti alimenti trasformati come
i biscotti o i cibi surgelati. Tra le possibili conseguenze
dei grassi trans troviamo le malattie cardiache, il diabete e
il cancro”.
L’argomento ha alimentato una tavola rotonda particolarmente
partecipata anche dal qualificato pubblico, che ha visto
impegnati in prima fila, oltre ai principali relatori ed
all’organizzatrice, il presidente della Memory Fondation
Vincenzo Ricciardi, il direttore di Positanonews Michele
Cinque, Mario Giulianelli coordinatore di iniziative politico-
sociali, il patron Giovanni Cappiello, il pittore e scultore
Antonio Di Donna.
Nell’occasione, è stata inaugurata l’apprezzata mostra di
opere pittoriche su tela e scultoree su marmo “Testimonianze
dal Vesuvio” di Antonio Di Donna, ispirate prevalentemente ai
reperti archeologici di Ercolano ed alle antiche ville della
zona vulcanica partenopea, indagate ed interpretate con
spirito critico e acuta visione personale dall’artista.
È seguita una variegata ed applaudita degustazione. Nel menù,
genuine specialità locali accompagnate dai prodotti vesuviani
di Campagna Amica: preparazioni salate della chef Isaura
Fertitta a base di pomodori del piennolo dop Sapori Vesuviani,
rosso dal caratteristico “pizzo”, anche nella varietà gialla,
accompagnati da vari tipi di pane caratteristico, da grani
antichi; latticini locali; vino rosso di Ravello e Falanghina
spumantizzata Hercolaneum con percoche partenopee.
“Il forte legame con il terreno lavico e con le particolari
condizioni pedoclimatiche tipiche dell’habitat vulcanico fanno
delle produzioni agroalimentari tipiche vesuviane alimenti
fortemente caratterizzati per contributo nutrizionale e di
sapore. In particolare, gli squisiti pomodorini locali degli
agricoltori dell’agrimercato di Campagna Amica, nelle loro
varietà rossa e gialla, fanno decisamente la differenza
rispetto agli altri pomodori comuni, con il loro
inconfondibile ed apprezzato equilibrio dolce acidulo e l’alta
concentrazione dei salutari fitochimici dalle spiccate
proprietà antiossidanti, come Licopene e Betacarotene” – ha
spiegato il giornalista Nicola Rivieccio, integrando le
osservazioni del luminare Fraticelli.
Infine, le originali dolcezze di Maria Magdalena Korickez,
pasticciera di origini viennesi, d’adozione positanese.
Protagonista principale la squisita frutta locale, in pasta
moderatamente dolce, lavorata con zucchero integrale di canna
e miele, e profumato dalle note inconfondibili degli agrumi
della Costiera.
Le irresistibili proposte rustiche e dolci de “La Marinella”
hanno conquistato tutti i presenti, come d’abitudine,
regalando ai fortunati avventori sostanze nutrienti ed
emozioni gustative, olfattive e visive di grande suggestione e
di sicuro giovamento per la salute, oltre che di grande
piacere.
New York: ordigno nascosto in
un   cassonetto   esploso   a
Manhattan
(NEWMEDIAPRESS) – Un ordigno nascosto in un cassonetto è
esploso ieri sera a Manhattan, tra la 23ma strada e la 7ma
avenue nel quartiere di Chelsea, causando almeno 29 feriti di
cui uno in gravi condizioni. L’esplosione che ha scosso il
quartiere di Chelsea, nel cuore di Manhattan, è stata
fortissima: i social media, immediatamente inondati di
commenti e notizie, raccontano che il rumore è stato sentito
anche sull’altra sponda del fiume Hudson, ad Hoboken.        A
qualche isolato di distanza dal luogo dell’esplosione sulla
23ma strada (tra la sesta e la settima Avenue), infatti, é
stato trovato un secondo ordigno realizzato artigianalmente
con una pentola a pressione da cui uscivano dei fili collegati
a un telefono cellulare: l’ordigno é stato rimosso mentre un
terzo ‘pacco sospetto’, sempre nella zona, si é rivelato un
falso allarme.

https://www.youtube.com/watch?v=wPTNDaPzGfc
Romeo      e      Giulietta
all’Anfiteatro Campano di
Santa Maria Capua Vetere
All’Arena Spartacus il viaggio itinerante del Demiurgo per
celebrare in Italia il 14′ anniversario della scomparsa di
Shakespeare
Quale anteprima della seconda edizione del Festival della
Letteratura “I am Spartacus”, nell’Anfiteatro Campano di Santa
Maria Capua Vetere va in scena la innovativa versione
‘interattiva’ di “Romeo e Giulietta”, ideata e prodotta da “Il
Demiurgo”. Dopo i due spettacoli       di sabato, altri due
appuntamenti sono in programma per oggi, domenica 18 settembre
(due repliche al giorno alle 19 e alle 21; programma completo
su www.ildemiurgo.it).
“Il nostro “Romeo e Giulietta” è stato progettato e realizzato
in maniera originale e interattiva: coinvolge il pubblico in
una dimensione altra, catapultandolo nelle vicende dei
Montecchi e dei Capuleti, portandolo a vivere in prima persona
la faida che insanguinava la Verona cantata dalla penna del
Bardo immortale – spiega Francescoantonio Napppi, fondatore
de “Il Demiurgo” – Gli spettatori possono muoversi con i
personaggi creati da Shakespeare, danzare con loro e seguirne
le alterne vicende in prima persona”.
Un omaggio al teatro di Shakespeare, realizzato con grande
attenzione al linguaggio e allo sviluppo dei personaggi, oltre
400 anni dopo, ideato e realizzato da Emilia Esposito, con la
regia di Franco Nappi. Da sottolineare la presenza del soprano
Ester Esposito (tre minuti di applausi alla Reggia di
Caserta), del violoncellista Luigi Visco e del flautista
Antonio Ferraro, scenografia di Filomena Mazzocca, costumi di
scena di Monica Fiorito per “Artinà”. L’allestimento per
l’Anfiteatro Campano è di Men at work; consulenza artistica
per la coreografia dei duelli del maestro Marco De Filippo in
collaborazione con la compagnia d’Arme “La Rosa e la Spada”.
Nel cast: Romeo e Giulietta sono interpretati da Alessandro
Balletta, dal Teatro Stabile di Napoli, e Roberta Astuti,
allieva di Carlo Cerciello nella Scuola teatrale
dell’Elicantropo. Nel ruolo di Mercuzio, Andrea Cioffi, della
compagnia teatrale Elledieffe, fondata da Luca De Filippo; nel
ruolo di Tebaldo, Massimo Polito, della Scuola teatrale di
Nando Paone. A dare corpo e voce a Benvolio e Paride: Luigi
Credendino e Ivan Graziano, mentre Angelica sarà interpretata
da Nuvoletta Lucarelli e Frate Lorenzo da Roberto Ingenito.
Inoltre c’è Daniele Acerra, Salvatore Grasso, Ferdinando Nappi
e Marina Andeloro. Poi la presenza di Nello Provenzano (padre
Capuleti), già Tiresia ne “Il viaggio nell’ade di Ulisse”
alle Grotte di Pertosa .
Il pubblico verrà coinvolto nella genesi creativa dell’opera,
accompagnato dalla presenza narrante in scena di William
Shakespeare, interpretato da Franco Nappi.
Un intenso programma di attività per “Romeo e Giulietta”. C’è
pure l’occasione per visitare e scoprire l’intero patrimonio
storico-artistico del circuito archeologico dell’antica Capua,
ribattezzato come “l’altera Roma” da Cicerone. La visita
all’Anfiteatro Campano di Santa Maria Capua Vetere, il secondo
anfiteatro italiano in ordine di grandezza dopo il Colosseo,
innalzato tra la fine del I e gli inizi del II secolo d.C. Ad
esso è legata la storia leggendaria di Spartacus, schiavo
tracio nell’Anfiteatro dell’antica Capua diede inizio alla
prima rivoluzione (celebre film di Stanley Kubrick: Spartacus,
Usa 1960, poi serie televisiva americana).
Oggi l’Anfiteatro sarà visitabile dalle 9 alle 18. Acquistando
il biglietto d’ingresso al costo di 2,50 euro si accede
all’intero circuito archeologico dell’Antica Capua che
comprende anche Museo Archeologico, Mitreo e Museo Gladiatori
(info su www.cir.campania.beniculturali.it).
All’Anfiteatro Campano c’è anche il primo progetto italiano di
valorizzazione di un sito archeologico attraverso dei servizi
di ristorazione biologica e biodinamica. Inaugurata nel Giugno
2013 l’Arena Spartacus è gestita dal gruppo Amico Bio,
(coltivazioni biologiche a tavola con le carni pregiate di
maialino nero casertano, i vini di produzione biodinamica e
una pizzeria con prodotti dop).

                                             Teresa Lucianelli

Maurizio De Giovanni per “The
world bridge – New York
Napoli 2016”
È partita la campagna di crowdfunding su Meridonare

per il progetto culturale ideato e diretto da Mìmì De Maio

È lo scrittore Maurizio De Giovanni a lanciare la campagna di
crowdfunding, a sostegno del progetto “The world bridge – New
York Napoli 2016” ideato e diretto dal cantautore Mimì De
Maio, ospitata dalla piattaforma Meridonare della Fondazione
Banco                        di                        Napoli
(https://www.meridonare.it/progetto/the-world-bridge-new-york-
italy). Il progetto mira a costruire un “ponte” fra la cultura
napoletana e quella newyorkese, raccontare attraverso le
espressioni artistiche il valore del dialogo come fondamento
per la convivenza tra i popoli, favorire la nascita di nuove
opportunità di partnership.

Ad ogni donazione sarà associata una “ricompensa”: si potrà
avere, per esempio, Maurizio De Giovanni nel proprio salotto
per un reading di parole e musica, accompagnato da Mimì De
Maio alla chitarra (un estratto tra coloro che doneranno più
di 100 € entro il 30 settembre).

Il progetto si concretizzerà in un festival organizzato tra
New York e Napoli di musica, cinema, fotografia, letteratura e
made in Italy, promosso dall’ente no profit “Spazio Cultura
Italia” in collaborazione con New York Italians Foundation e
col supporto della Fordham University a Lincon Center.

La prima edizione si terrà nel mese di novembre a New York in
un percorso itinerante che coinvolgerà decine di artisti e
diversi locali, gallerie d’arte, università e luoghi
istituzionali da Manhattan a Brooklyn. Il tema sarà “Il
cammino dei popoli” per riflettere sul valore della
contaminazione fra le culture e osservare il fenomeno
migratorio come opportunità per i Paesi.

La manifestazione si articolerà in mostre fotografiche,
proiezione di film e documentari, esibizioni musicali, lectio
magistralis con autori, passeggiate nei luoghi cult di New
York. Non una mera vetrina ma qualcosa di più, la costruzione
di una comunità artistica, sociale e professionale pronta a
raccogliere la sfida del confronto attraverso il dialogo e la
contaminazione.
“The world bridge” segna la partnership tra le organizzazioni
Spazio Cultura Italia e New York Italians Foundation
presiedute rispettivamente da Mimì De Maio e Pasquale Maio,
che favoriranno il dialogo costante tra le comunità artistiche
italiane e americane.

Per                       le                       donazioni
https://www.meridonare.it/progetto/the-world-bridge-new-york-i
taly

Per info http://www.theworldbridge.it/

“Salute,   alimentazione   e
bellezza: tutto quello che
molti non sanno”: domani a
Positano il primo incontro a
“La Marinella”
“Salute, alimentazione e bellezza: tutto quello che molti non
sanno” è il tema della rassegna di incontri ideata ed
organizzata dalla giornalista Teresa Lucianelli, che parte
domani, venerdì 16 settembre alle ore 17, da “La Marinella”,
suggestiva location sul mare di Positano di Giovanni
Cappiello.
Il primo evento è dedicato ai condimenti.
Intervengono: Maurizio Fraticelli, esperto in Alimentazione,
specialista in Chirurgia e Medicina estetica, Università di
Camerino e di Atene; Nicola Rivieccio, giornalista referente
Campagna Amica; Ada Mango, docente liceo “E. Kant” di Melito;
Daniele Esposito, direttivo Associazione Festa del Pesce,
Positano. Introduce e modera la giornalista Teresa Lucianelli,
ideatrice ed organizzatrice della rassegna.
“Salute, alimentazione e bellezza: tutto quello che molti non
sanno” vuole essere un viaggio a tappe attraverso le
genuinità, le tipicità, le eccellenze campane, con
un’attenzione particolare al cibo quotidiano che può essere
apportatore di salute ma può pure causare vari disturbi e
patologie; una guida per tutelare il proprio benessere nel
rispetto del gusto, per imparare a nutrirsi ed a individuare i
cibi a rischio da assumere con cautela e quelli “killer” da
evitare, incominciando dagli ingredienti e dalle loro
combinazioni, attraverso informazioni e consigli utili forniti
da esperti in materia e facilmente comprensibili.
Nell’occasione, verrà inaugurata la mostra pittorica         e
scultorea “Testimonianze dal Vesuvio” dell’artista Antonio Di
Donna, ispirata prevalentemente ai ritrovamenti archeologici
di Ercolano ed all’architettura delle Ville Vesuviane. Opere
su tela e su marmo.
L’incontro si concluderà con un connubio degustativo che vede
protagonisti i territori del Salernitano e del Napoletano, a
base di specialità locali accompagnate dai prodotti di
Campagna Amica, prevalentemente vesuviani.
L’incontro di domani a “La Marinella” che apre la rassegna
dedicata a “Salute, alimentazione e bellezza” diffondendo
l’informazione ed approfondendo “tutto quello che molti non
sanno”,    fa seguito alla serie di eventi dedicati alle
tipicità agroalimentari pregiate della Campania, ciascuna
rappresentativa del proprio territorio di provenienza, che si
sono susseguiti tra Penisola sorrentina, Costiera amalfitana,
Napoli e Cilento.
Tra essi, i “Crisommola Party” dedicati alle qualità più
rinomate di albicocche vesuviane e Falanghina Hercolaneum, che
hanno affiancato la selezionata offerta gastronomica de Il
Fornillo di Positano, suggestiva location che domina la
splendida insenatura, fondata da Rino Fusaro e gestito con
grande passione dalla sorella Rosaria, affiancata dalle altre
sorelle Margherita e Pina.
Notevole successo di pubblico anche per il “Peach Party”
ospitato da Cerasè al Monumento, di Michele Cuomo, elegante
terrazza verandata a picco sulla spiaggia di Vico Equense, di
fronte al Vesuvio, emblema della pizza a metro realizzata con
i sapori ed i profumi della Penisola sorrentina e valorizzata
dall’inventiva personsle di Michele.
Va ricordata pure la fusion di sapori locali al Chicchi Beach
di Marina di Aequa; il trionfo di gelati e frullati con frutta
fresca d’alta qualità campana e soprattutto vesuviana by
Campagna Amica negli eventi da Primavera a Sorrento di Antonio
Cafiero; la serata “Sfizi e Frutta” al Munaciello, suggestivo
e confortevole ritrovo – regno del jazz – nelle secolari
stalle nobiliari napoletane in piazza del Gesù, fondato e
guidato dal superattivo manager Massimo Orlandi.
Ancora, l’ultimo evento in ordine di tempo, organizzato sulla
suggestiva e panoramicissima terrazza sul mare de “La
Marinella” di Positano, sede dell’incontro di domani, che è
stato dedicato alle peculiarità della sana e genuina cucina
positanese che ha visto vari esperti riuniti in un proficuo
confronto; a conclusione la chef Isaura Fertitta ha firmato
una degustazione di alta qualità di piatti marinari a base di
pescato fresco, accompagnato da prelibatezze dell’orto, quindi
delizie di frutta costieri e prodotti della rigogliosa terra
partenopea, questi ultimi forniti dagli agricoltori di
Campagna Amica. In chiusura, le originali ed apprezzate
dolcezze di Maria Magdalena Korickez, pasticciera di origini
viennesi, d’adozione positanese.
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