Giornata nazionale del Dono: unica tappa del Sud presso Fondazione Banco di Napoli - New Media Press
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Giornata nazionale del Dono: unica tappa del Sud presso Fondazione Banco di Napoli Tutto pronto per il 4 ottobre per “La giornata del Dono” presso la Fondazione Banco di Napoli in via dei Tribunali 213 con Meridonare. Focus dell’evento che inizierà alle 16: “Dono, costruzione della comunità e sviluppo territoriale”. Ma come nasce questa manifestazione? Era l’8 luglio 2015 quando Senato approva, e istituisce il “giorno del dono” stabilendo che il 4 ottobre di ogni anno sarà dedicato al donare qualcosa agli altri per aumentare i sentimenti di solidarietà e amicizia tra le persone. Il giorno di San Francesco, patrono d’Italia e già indicato nel 2005 dal Parlamento come “solennità civile e giornata per la pace, per la fraternità e il dialogo fra le religioni” si arricchisce dunque di un significato nuovo. E in questa prospettiva Meridonare organizza una manifestazione che vede tanti ospiti un testimonial d’eccezione: Maurizio de Giovanni. Saranno presenti al dibattito: Daniele Marrama, Presidente Fondazione Banco Napoli, Fondazione di Comunità del Centro Storico di Napoli, Fondazione Rione Sanità, Fondazione San
Gennaro, Fondazione della Comunità Salernitana. Interverranno: Paola De Vivo, Università degli Studi di Napoli Federico II, Carlo Borgomeo, Presidente Fondazione con il Sud. Conclusioni: Marco Musella, Vicepresidente Fondazione Banco di Napoli e Presidente Meridonare. Party per la Vita alla Stazione Marittima: una grande serata per un grande scopo Stasera, venerdì 30 settembre, alla Stazione Marittima di Napoli, gran gala di beneficenza dell’Associazione Volontari Ematologia Pascale, dedicato alla raccolta fondi per supportare la battaglia contro il cancro. Alle ore 20,30 l’organizzatrice Emanuela Di Napoli Pignatelli alle 20,30 darà il via al “Party per la Vita” che va ad aggiungersi alle altre numerose attività promosse dall’Avep a favore del Reparto di Ematologia del Pascale. Il programma della serata prevede una cena a flusso continuo, dalle 20 alle 24, in contemporanea una sfilata di costumi da bagno firmati da Ilaria Vitagliano con i gioielli di Alessandra Libonati; poi, dalle ore 22 il concerto di Tullio
De Piscopo. L’ Avep, grazie ad una partecipazione sempre più numerosa, è riuscita a raggiungere dei risultati di grande rilevanza che costituiscono delle conquiste progressive di fondamentale importanza per il raggiungimento di migliori condizioni di assistenza e di esistenza per i soggetti colpiti da tumore. Allo stesso tempo, anche per avere maggiori chance di vincere la più ardua ed impegnativa battaglia che si ci possa trovare a combattere: quella per la vita. “Senza dubbio, il risultato più interessante consiste nell’incremento del 50% del numero di pazienti trattati ed il quasi azzeramento della mortalità in Reparto – dichiara Emanuela Di Napoli Pignatelli – Questo è stato possibile grazie alle cure domiciliari prestate contemporaneamente alle terapie effettuate presso la Struttura”. Vanno ricordati, tra i tanti, anche gli altri obiettivi principali raggiunti: 1.800 interventi di assistenza domiciliare gratuiti sono stati erogati dal Personale del Reparto; l’acquisto di tv color con abbonamento sky permanente per tutte le camere degenza; borse di studio per ricercatori, acquisto di medicine, di attrezzature ed arredi per lo stesso reparto. Per info relative all’evento e prenotazioni: Emanuela Di Napoli Pignatelli 081 0320634. Barbarulo piazza Amedeo, Passeggiata Colonna, 16i, Napoli. Alessandra Libonati, vico Alabardieri, 27, Napoli.
Rione Sanità, un presidio di arte e cultura con il “Laboratorio di Artigianato, tradizioni e creatività” Il progetto dell’associazione Napoli inVita sostenuto con i fondi dell’Otto per Mille della Chiesa Valdese in collaborazione con Delirio Creativo, Crescere Insieme Onlus e Miradois Onlus, vuole promuovere lo sviluppo socio culturale del quartiere Promuovere lo sviluppo socio culturale del Rione Sanità (e zone vicine) creando un’occasione di impegno creativo rivolta soprattutto ai giovani ed ai minori “a rischio”, un’alternativa alla strada per occupare il proprio tempo in modo più fattivo. Questo l’obiettivo primario del “Laboratorio di artigianato, tradizioni e creatività”, progetto dell’associazione “Napoli inVita – Persone Idee Opere per lo sviluppo sociale della Città” sostenuto con i fondi dell’Otto per Mille della Chiesa Valdese in collaborazione con “Delirio Creativo”, “Crescere Insieme Onlus” e “Miradois Onlus”. I laboratori si svolgeranno nella sede dell’associazione no profit “Crescere Insieme” (piazzetta San Vincenzo alla Sanità, 25). «Il nostro sarà un laboratorio folk, cioè “popolare” – spiega Luigi Mingrone, presidente di “Napoli inVita” – siamo infatti convinti che la cultura, quella vera, nasce dal popolo ed al popolo deve ritornare. Crediamo, infatti, che solo partendo da queste basi riusciremo a raggiungere gli obiettivi più specifici che ci siamo prefissi: contribuire allo sviluppo socio culturale del Rione Sanità offrendo ai giovani un’occasione di impegno creativo, come alternativa alla strada per occupare il proprio tempo in modo più proficuo, e ri-
scoprire le tradizioni napoletane ed il valore che le stesse possono avere per il sano e maturo sviluppo delle nuove generazioni». Con l’allestimento del “Laboratorio” ci si prefigge, inoltre, un obiettivo “identitario”, in quanto il “Laboratorio” stesso è pensato come un luogo dove si insegna e si impara a fare sotto il comune denominatore della creatività e della tecnicalità, con particolare attenzione alle tradizioni popolari napoletane ed al valore che le stesse possono avere per il maturo e sano sviluppo delle nuove generazioni. Per i ragazzi in età da scuola d’obbligo il laboratorio costituirà una forma di impegno “doposcuola” mentre, per i ragazzi più grandi, potrà essere anche occasione per iniziare ad imparare un lavoro. L’OFFERTA FORMATIVA. Il Laboratorio mette gratuitamente a disposizione dei ragazzi 3 tutor per le attività artigianali e 3 tutor per le attività teatrali. Le attività si svolgeranno nelle ore pomeridiane, da ottobre 2016 a maggio 2017. Ogni tutor sarà a disposizione del gruppo di ragazzi che seguirà per almeno 2/3 ore alla settimana, in giornate prestabilite. LABORATORIO DI ARTIGIANATO. Il laboratorio di ceramica. L’ antica tradizione dei pastori in ceramica sarà insegnata a tutti i partecipanti, seguiti da Mario Vitrone e dagli artigiani della comunità “Crescere Insieme”. I personaggi tradizionali del presepe napoletano saranno riprodotti a partire dalla materia prima, l’argilla. I partecipanti avranno l’occasione di conoscere questo antico mestiere imparando al contempo, attraverso la scoperta dei personaggi del presepe, la vita sociale del passato. Il laboratorio di produzioni editoriali. Un vanto del passato partenopeo erano le botteghe di stampa e legatoria. Una produzione che ancora oggi resiste in alcuni punti della città. Con questo laboratorio i partecipanti impareranno
l’arte dell’editoria seguiti da Francesca Liguori, un architetto che con questa passione ha iniziato anni fa ad autoprodurre piccoli libri fino al suo ultimo progetto svolto per Riccardo Dalisi. Una disciplina al tempo stesso creativa e rigorosa. LABORATORIO TEATRALE. L’aspetto teatrale sarà a cura del Delirio Creativo, il laboratorio diretto da Raffaele Bruno e scelto da Stefano Benni per i suoi seminari. Oltre a Raffaele Bruno (o’mastefest’) ci sono le preziose compagne di viaggio Federica Palo (docente di regia, dizione e storia del teatro) Martina Coppeto (docente di teatro-danza) Silvia Romano (docente di canto). Delirio Creativo è un rito teatrale di creazione e improvvisazione collettiva che coinvolge appassionati di teatro, musicisti, attori, curiosi, e in generale chiunque voglia lasciar andare ritrosie e timori a favore dell’immaginazione, della fantasia e della passione. Il rito diventa una pratica spirituale per l’animo, con cui sperimentare un profondo senso di libertà, uno spazio neutro dove muoversi in totale serenità e senza più le costrizioni del nostro quotidiano. Il rito non è solo libertà di espressione, ma è anche uno strumento per avvicinarsi alla tecnica attoriale. Durante le sessioni di Delirio Creativo imparerai in maniera completamente naturale ad usare correttamente la tua voce, gestire lo spazio scenico, interagire con gli oggetti, costruire un personaggio, lavorare sul testo, improvvisare. Durante il percorso gli attori Alessandro Bolide, Cristina Donadio e Gigi Savoia terranno workshop per gli allievi del laboratorio. LA FOTOTECA POPOLARE. Il progetto, diretto da Lucio Criscuolo, si realizza attraverso la raccolta delle foto di famiglia e personali quindi attraverso la loro catalogazione con relativa digitalizzazione. La fonoteca è un percorso di ricerca che vede la partecipazione degli allievi delle scuole presenti sul territorio, delle famiglie e delle istituzioni scolastiche;
attiva anche un processo intergenerazionale tra padre/madre e figlio/a, tra nipote e nonno/a; appartiene alle giovani generazioni che mediante le istituzioni scolastiche, partecipano alla ricerca, elaborazione ed alla analisi critica del materiale raccolto; è il luogo dove lo studioso trova il suo mondo e lo esplora con un viaggio all’indietro nel tempo – così l’urbanista, l’antropologo, il sociologo, il costumista e lo storico ritrovano ricchezze altrimenti disperse. Per ulteriori informazioni e per l’adesione ai laboratori: – Fototeca popolare: Lucio Criscuolo tel. 334 77 67 286 – Laboratorio teatrale: Federica Palo tel. 329 80 40 580 – Laboratorio di ceramica: Mario Vitrone tel. 347 63 34 315 – Laboratorio di produzioni editoriali: Francesca Liguori tel. 338 72 40 562 Davide Civitiello premiato a
Palazzo Caracciolo quale vincitore del contest pizza Unesco È Davide Civitiello di Rossopomodoro il vincitore del Contest pizzaUnesco lanciato da MySocialRecipe ideato di Francesca Marino. Dalle 19, Palazzo Caracciolo MGallery by Sofitel, è iniziato l’atteso evento. Giunge così a conclusione il concorso ideato dal primo portale di registrazione di ricette originali attraverso la certificazione rilasciata con una marca temporale. Sarà il torrese Mr.Tony May, al secolo Antonio Magliulo, guru e ambasciatore della ristorazione italiana a New York per mezzo secolo, a consegnare nell’antico cortile dello storico palazzo dei principi di Caracciolo di Santobuono, in via Carbonara, il riconoscimento al vincitore della fase conclusiva, alla presenza del sindaco di Napoli, Luigi De Magistris e dell’assessore al Turismo della Regione Campania, Corrado Matera. In mattinata a porte chiuse, l’ultima sfida tra i dieci pizzaioli finalisti nei forni del Mulino Caputo, sempre a Palazzo Caracciolo. Questi i nomi dei finalisti: Mauro Autolitano, Maria Cacialli, Davide Civitiello, Vincenzo Esposito, Gaetano Giglio, Vincenzo Lettieri, Carmine Paduano, Pasqualino Rossi, Bernardo Sollo e Giuseppe Vaccaro. Il nome del primo classificato è stato tenuto rigorosamente segreto dalla giuria internazionale, composta dal giornalista enogastronomico Allan Bay, dalla giornalista dell’Espresso Eleonora Cozzella, da Giorgio Calabrese, presidente della sezione “sicurezza alimentare” del Comitato Nazionale Sicurezza Alimentare e docente di dietoterapia presso il dipartimento di Medicina e Farmacia dell’Università Federico II di Napoli, dal giovane blogger americano Scott
Wiener, dallo scultore Lello Esposito e presieduta dal giornalista enogastronomico Tommaso Esposito. L’originale iniziativa ha visto la partecipazione di 130 pizzaioli provenienti da tutto il mondo, si è articolata in tre mesi di attività in cui una giuria internazionale ha selezionato con accuratezza le migliori dieci pizze, tenendo in considerazione le materie prime impiegate, l’appartenenza territoriale, l’originalità e l’aspetto estetico. Il contest si pone l’obiettivo di sostenere, anche dall’estero, la candidatura dell’Arte dei pizzaiuoli napoletani a patrimonio dell’Umanità. Teresa Lucianelli “Johnny Take Uè”, apre al Vomero la pizzeria d’eccellenza Al forno il maestro Aniello Buonocore, fritti di Francesco Giacalone, i dolci di Gay Odin e un Apercar sul tetto per il locale di Giovanni Kahn della Corte in viale Raffaello 12 Dopo aver girato mezzo Mondo, conquistando il palato di
migliaia di bongustai, la mitica Apecar che sforna pizze di Giovanni Kahn della Corte torna a Napoli e trova casa in viale Raffaello 12. Con il tre ruote sul tetto del locale, “Johnny Take Uè”, ha già attirato l’attenzione di tutti gli abitanti del Vomero. LA PIZZA. Una pizzeria d’eccellenza che punta forte su un impasto a lenta lievitazione e lunga maturazione del maestro Aniello Buonocore, tutor pizza chef dei corsi che si terranno presso l’Università della cucina mediterranea. Il tutto con ingredienti di spicco come la mozzarella Euroiovine, il pomodoro Torrente e la farina Molino Iaquone. FRITTI E DOLCI. La friggitoria artigianale è a cura dello chef Francesco Giacalone. Ciliegina sulla torta di questo gioiellino del quartiere collinare saranno i dolci firmati Gay Odin. Antiche tradizioni, cucina tipica buona musica e
beneficenza: 25 edizioni premiate dal successo per la popolare kermesse che saluta l’estate, tra le più autentiche e partecipate della Campania 25 edizioni di successo per la caratteristica Festa del Pesce di Positano che ha festeggiato le nozze d’argento riunendo ancora una volta il food positanese di qualità con la musica più coinvolgente. La popolare manifestazione si è svolta sulla spiaggia di Fornillo, complice un panorama di incredibile bellezza. Anche stavolta, le forze più attive di Positano, si sono ritrovate a collaborare in sinergia tra loro, unite nel comune sforzo teso ad offrire ancora una volta una festa davvero unica a tutti gli ospiti e di superare gli alti traguardi raggiunti nelle passate edizioni. Colonne per il food i ristoranti: Il Fornillo della famiglia Fusaro, Da Bruno, Il Saraceno d’Oro, Mediterraneo, Il capitano, Cafè Positano, Il Palazzo, Dark Wine House, Capricci, La Brezza, Il Covo dei Saraceni, Chez Black, Tre Sorelle, La Cambusa, La Buca di Bacco, La Pergola, L’Incanto, Il Guarracino. Per la postazione logistica, il Bar Ristorante La Marinella, è diventato quartier generale di buona parte dei giornalisti e dei fotografi che dalla panoramicissima terrazza rialzata di legno di fronte a Torre Clavel, con Li Galli sullo sfondo, hanno potuto seguire la manifestazione ed effettuare riprese ottimali e scatti d’autore immortalando i momenti salienti di questo suggestivo evento largamente condiviso, stavolta ancora più spettacolare. Il patron Giovanni Cappiello, oltre alla
zona riservata ai mass media, ha messo a disposizione anche per questa edizione la propria location per il largo pubblico, così come Grassi con il punto di distribuzione del richiestissimo totano con patate, piatto simbolo del posto; il Lido La Marinella da Sandra e Lido Pupetto con le fritture di mare, ed ancora Fernandez, tutti degni di nota per ospitalità ed efficienza, oltre che per disponibilità. Alle 17, “Attenzione, pupulazione, stasera si jesce, si và alla Festa del Pesce”: o’ pazzariello Pasquale Terracciano, come da programma, da dato l’avvio alla festa con la sua folkloristica sfilata che è partita da piazza dei Mulini ed ha raggiunto la Spiaggia Grande. Ad affiancarlo degnamente, tamburino, scetavajasse, triccheballacche e putipù e non soltanto: anche una zelante vigilessa armata di fischietto e blocco per le multe, impeccabile sui trampoli. Per il fondatore storico de ‘E Zèzi, front-man e tammurraro dei NApoliEXtraCOmunitaria, la tradizionale coloratissima unifirme da grande ammiraglio con gli alamari, la feluca e lo scettro; un autentico spettacolo vederlo animare la fase iniziale della kermesse, accompagnato dalla banda di suonatori. Immancabilmente è riuscito a catturare l’attenzione dei tanti connazionali giunti per l’occasione e dei numerosi turisti stranieri, che hanno sommerso Pasquale ed i suoi con una miriade di richieste di foto. Un successo meritato per Pasquale Terracciano nelle vesti dell’immortale Pazzariello, figura particolarmente diffusa nella Napoli tra fine ‘700 e prima metà del ’900, di artista di strada che attira i passanti con brevi spettacoli improvvisati a suscitare ilarità e divertimento; oggi è tra i simboli delle nostre radici: il suo regno è quello delle feste paesane autentiche: nelle strade, nei vicoli e nelle piazze, vestito in modo vistoso che, calice di vino in pugno, reclamizza una taverna, un negozio, una cantina. Non sono mancati nemmeno stavolta battute, baciamano alle signore, motti di spirito e a ritmo di tarantella, passi di danza con i passanti. Gli ospiti così accolti e dissetati con
con bicchieri sangria, hanno partecipato al romantico ‘Partono ‘e bastimiente’: trasporto a bordo delle imbarcazioni alla volta di Fornillo, sede della manifestazione, località raggiungibile anche attraverso una breve e suggestiva passeggiata a piedi. Lungo la pittoresca spiaggia di ciottoli, i vari stands enogastronomici in attività alle prese con le gustose specialità della Festa del Pesce: tubetti e totani, pennette alici e noci, totani e patate, tartara di tonno ed il nuovissimo kepurp: pressata gigante di polipo, da sfettare man mano con il coltellaccio e servire accompagnato da un ottimo riso Venere piccante. Ancora, ‘Frienne e magnanne’: sua maestà la frittura di paranza, dorata, croccante, appetitosa, abbondante! Granita a base di succo di limoni freschi della Costiera e sincero vino locale. Alcune interessanti novità hanno caratterizzato l’edizione 2016. Per quanto riguarda il ricco ed appetitoso menù: l’insalata di polpo e patate è stata sostituita dal “kepurp” firmato da Ciro Salatiello, cuoco ufficiale del Calcio Napoli; poi c’è stata la tartara di tonno dello chef Nicola Gagliano. Le tipiche degustazioni sono state preparate con prodotti freschi e genuini del mare della Costiera amalfitana con gli inconfondibili sapori e profumi. Protagonisti sul palco per “Suoni di terra…ritmi di mare” due gruppi: i Sonacore con la loro World music e gli Zeketam – novità assoluta per la Costiera amalfitana – che hanno proposto un repertorio di brani originali e di popolari rivisitati. Si è ballato per tutta la sera in riva al mare, in un crescendo di partecipazione e di allegria. Poco dopo le 23, “La Festa del Pesce vi saluta e la torre rivive di luce”: spettacolare “incendio” dell’antica Torre Clavel, che simboleggia le antiche incursioni dei pirati saraceni sulla Costiera, in ricordo di un passato ancora preponderante nelle tradizioni locali. Le prime edizioni della Festa del Pesce risalgono alla fine del ’70, quando alcuni positanesi appartenenti alla zona della Chiesa Nuova, con spirito popolare nella parte alta, decisero di organizzare la prima edizione. Successivamente, la Festa si
trasferì sul mare e precisamente sulla spiaggia di Fornillo, siglando un appuntamento annuale cadenzato all’ultimo sabato di settembre. Una drastica pausa nel 1994 segnò 10 anni di silenzio, fino al 2005, quando un gruppo di ragazzi, e tra essi alcuni degli animatori delle vecchie edizioni, decise di ridarle vita. Da allora, è stato un susseguirsi di idee ed energie sempre nuove che hanno contribuito a rendere sempre più partecipata e famosa, la Festa del Pesce, ormai tra le feste più coinvolgenti della Campania, con la quale la gente di Positano festeggia la chiusura dell’estate. Il merito di questo successo, va ai centinaia di volontari che con il loro impegno e le loro strutture rendono possibile questa intensa manifestazione, testimonianza dell’impegno solidale di una cittadinanza unita per un fine comune: raccogliere fondi da devolvere in beneficenza. La Festa del Pesce quest’anno si è costituita in associazione senza fini di lucro: l’ “Associazione Festa del Pesce Positano” inizia il suo percorso con 28 soci fondatori; nel Direttivo: il presidente Domenico Esposito, la vice Claudia Irace; Paolo Marrone eletto tesoriere, Gabriele Mandara segretario; ancora: Raffaele Guida, Vito Mantellini e l’infaticabile Daniele Esposito, deus ex machina della Festa del Pesce e mitico “guardiano della Torre”. Obiettivo principale è quello di organizzare la Festa per fare beneficenza: nello statuto è inserita la possibilità di devolvere i suoi fondi ad associazioni ed in particolare alla Croce rossa, Comitato Costa Amalfitana. Visitatori e turisti entusiasti, organizzatori più che soddisfatti per l’ottimo esito: tutto buonissimo come sempre. Una serata resa unica anche dalla qualità della parte musicale che ha coinvolto ed entusiasmato il pubblico e dallo spettacolare “incendio della Torre Clavel, simbolo di Fornillo: ha incantato tutti i presenti che dalla spiaggia luogo dell’evento e dalla Sponda hanno potuto godere di uno spettacolo quest’anno ancora più bello, emozionante per chi ha potuto goderlo a bordo delle numerose imbarcazioni disponibili.
Soddisfatti chiaramente gli organizzatori e a tutti coloro che hanno contribuito. Sono riusciti nel loro intento: offrire una serata indimenticabile ad un pubblico davvero entusiasta, superando i già ampi successi e consensi riscossi negli anni passati, dimostrando grande professionalità ed impegno non comune. Teresa Lucianelli Il food di Positano sposa nuovamente la musica coinvolgente: stasera le nozze d’argento alla Festa del Pesce Per la caratteristica Festa del pesce di Positano, il food locale e la musica più coinvolgente stasera festeggiano con il 25esimo appuntamento, le nozze d’argento sulla spiaggia di Fornillo. Testimone e complice un panorama di incomparabile bellezza che non si può non definire unico al mondo per la sua suggestiva particolarità. Alle 17, il pazzariello Pasquale Terracciano darà l’avvio alla
festa con la sua sfilata che partirà da piazza dei Mulini per arrivare alla Spiaggia Grande. Gli ospiti saranno accolti con un bicchiere di sangria, poi si ci imbarcherà sulle navette che condurranno, attraverso un breve percorso a Fornillo, sede dell’evento. Lungo la pittoresca spiaggia di ciottoli, i vari stands già in attività saranno pronti a distribuire le gustose specialità della Festa del pesce: tubetti e totani, pennette alici e noci, totani e patate, tartara di tonno, kepurp. La serata vedrà protagonisti per la parte musicale i Sonacore che si esibiranno sul palco del mare con la loro World music e gli Zeketam con un repertorio di brani originali e di popolari rivisitati. Si ballerà per tutta la sera, come sempre, in riva al mare. La festa si concluderà alle 23.30 (ora approssimativa) con lo spettacolare “incendio” dell’antica Torre Clavel, che simboleggia le antiche incursioni dei pirati saraceni sulla Costiera, in ricordo di un passato il cui peso determinante si avverte tuttora attraverso le fascinose tradizioni radicate, che rendono unica questa meravigliosa parte del Mondo splendidamente campana, onore e simbolo di una meravigliosa regione. Le prime edizioni della Festa del Pesca risalgono alla fine degli anni settanta. Allora un gruppo di positanesi appartenenti alla zona della Chiesa Nuova, nella parte alta, decise di organizzare la prima edizione, con puro spirito popolare. Passati alcuni anni, la Festa si trasferì sul mare e precisamente sulla spiaggia di Fornillo, per ragioni di spazio: un appuntamento annuale cadenzato ad ogni ultimo sabato di settembre. Nel 1994 però, per motivi di varia natura, venne deciso di non organizzarla più e da allora non si svolse più per 10 anni, fino al 2005, quando un gruppo di ragazzi, e tra essi di quelli che avevano attivamente partecipato alle prime edizioni, decise di ridarle vita. Da allora, è stato un susseguirsi di idee ed energie sempre nuove che hanno contribuito attenderla sempre più partecipata e famosa, fino a giungere ad essere una delle feste più coinvolgenti della Campania, una magica chiusura per l’estate a Positano.
Dietro le quinte di questo successo, centinaia di volontari, che con il loro impegno e le loro strutture rendono possibile un il piccolo ma significativo “miracolo dei pesci” che è ben pica cosa rispetto ai miracoli veri ma testimonia l’impegno solidale di una cittadinanza pienamente sociale, per un fine comune: raccogliere fondi da devolvere in beneficenza. Quest’anno la Festa del Pesce è diventata un’associazione senza fini di lucro e ne porta il nome. Il gruppo storico di organizzatori ha deciso di ufficializzare la propria unione per sopperire alla chiusura dell’associazione “Volontari per Positano Onlus” che ha gestito la festa sino all’anno scorso. L’ Associazione Festa del Pesce Positano” incomincia il suo percorso con 28 soci fondatori. Scopo principale è l’organizzazione della Festa per fare beneficenza: nello statuto è inserita la possibilità di devolvere i suoi fondi ad altre associazioni ed in particolare alla Croce rossa, Comitato Costa Amalfitana. Alla struttura tradizionale della festa, si aggiungono interessanti novità interessanti. Per quanto riguardo i piatti, l’insalata di polpo e patate viene sostituita dal “kepurp” , realizzato da Ciro Salatiello, cuoco ufficiale del Napoli Calcio; i tradizionali tubetti coi totani, tubetti alici e noci e frittura di paranza cedono il posto alla tartara di tonno dello chef Nicola. Poi c’è il pazzariello di Pasquale Terracciano, che aprirà la festa accompagnando gli ospiti all’imbarco sul molo. Sul palco, i Sonacore, apriranno la serata, poi sarà la volta del gruppo irpino degli Zeketam, che costituiscono novità assoluta per la Costiera amalfitana. L’organizzazione garantisce uno spettacolo d’eccezione che non mancherà di coinvolgere pienamente il pubblico, trascinandolo nelle danze: una combinazione tra melodie antiche e nuove sonorità dalle ritmiche possenti e dinamiche per suggellare un evento indimenticabile. Queso il programma dettagliato: – ore 17 Piazza dei Mulini : ‘Attenzione, pipulazione, stasera si esce, si và alla Festa del Pesce’, il ‘Pazzariello’ Pasquale Terracciano vi da il benvenuto alla Festa,
– ore 18.30 Molo Spiaggia Grande : A’ sangria e l’allegria, ‘Partono è bastimiente’, imbarco per la spiaggia di Fornillo. – ore 19 Spiaggia di Fornillo : ‘Frienne e magnanne’, apertura stand, Menù : – Tubetti con totani, tube pasta whit chopped local squid – Totani e patate, local squid and patatoes – Pennette alici e noci, short pasta with anchovies and walnuts – Frittura di paranza, fried miwed fish – Kepurp, octopus kebab – Tartara di tonno, tuna tartare – Sorbetto al limone, lemon slush – Vino, wine – ore 20 Palco spiaggia di Fornillo : ‘Suoni di terra…ritmi di mare’ , ‘Sonacore’ e ‘Zeketam’ in concerto. – ore 23,30 circa : “La Festa del Pesce vi saluta e la torre rivive di luce”. Teresa Lucianelli Prodotti genuini e
alimentazione a rischio: ecco i consigli degli esperti Una rassegna per imparare a mangiare sano nel rispetto del gusto, per tutelare con piacere la propria salute di Teresa Lucianelli “Gli alimenti che compriamo spesso contengono sostanze che, se consumate in maniera protratta, creano danni al nostro organismo. È importantissimo fare molta attenzione a quello che mangiamo”: lo dichiara il prof Maurizio Fraticelli nel primo incontro della rassegna “Salute, alimentazione e bellezza: tutto quello che molti non sanno”, che affronta il problema dell’alimentazione a rischio. La serie di eventi, Ideata e promossa dalla giornalista Teresa Lucianelli, è stata tenuta a battesimo sulla suggestiva terrazza de “La Marinella” di Positano. Si è parlato delle caratteristiche di alcuni condimenti tra i più diffusi ma meno consigliabili( anzi, alcuni proprio da evitare. Sono intervenuti, oltre a Maurizio Fraticelli, esperto in Alimentazione, Chirurgia e Medicina estetica, delle Università di Camerino e di Atene; Nicola Rivieccio, giornalista referente Campagna Amica; Ada Mango, docente liceo “E Kant”; Daniele Esposito, direttivo Associazione Festa del Pesce, Positano. L’evento è stato introdotto da Teresa Lucianelli che ha spiegato gli obiettivi della rassegna, oltre a moderare l’interessante tavola rotonda: “realizzare attraverso le genuinità, le tipicità e le eccellenze campane, un viaggio a tappe nella nostra regione, con un’attenzione particolare al cibo quotidiano che può essere tanto apportatore di salute, quanto causa di vari disturbi e patologie”. “Salute, alimentazione e bellezza: tutto quello che molti non sanno” vuole essere una guida per tutelare il proprio benessere nel rispetto del gusto, per imparare a nutrirsi bene ed a riconoscere i cibi da assumere con cautela e quelli da
evitare, grazie ad informazioni e consigli utili forniti da esperti in materia” – ha precisato Teresa Lucianelli. L’iniziativa vede anche la partecipazione dell’esperto eno- gastronomo Valerio Giuseppe Mandile quale relatore. “Tra le sostanze alimentari sotto accusa vi è l’olio di palma, tra gli ingredienti più usati in molti settori dell’industria alimentare: lo mangiamo la mattina a colazione con la gran parte dei biscotti e delle merendine e la sera nelle paste ripiene, nelle margarine, nel dolcetto di fine pasto e non solo. Per il suo basso costo, viene impiegato come economica alternativa al più costoso burro”. “L’olio di palma è stato importato dagli inglesi in Europa non per uso alimentare, ed usato come lubrificante dall’800 per le macchine industriali. In particolare modo quello raffinato è molto dannoso per la salute; contiene infatti un’altissima percentuale di grassi saturi, più del 50%, che favoriscono la produzione del cosiddetto colesterolo cattivo, il colesterolo LDL per intenderci, ovvero il più rischioso per l’apparato cardiocircolatorio – ha precisato Fraticelli, docente di fama internazionale – I grassi idrogenati (grassi trans), si trovano tra gli ingredienti di molti alimenti trasformati come i biscotti o i cibi surgelati. Tra le possibili conseguenze dei grassi trans troviamo le malattie cardiache, il diabete e il cancro”. L’argomento ha alimentato una tavola rotonda particolarmente partecipata anche dal qualificato pubblico, che ha visto impegnati in prima fila, oltre ai principali relatori ed all’organizzatrice, il presidente della Memory Fondation Vincenzo Ricciardi, il direttore di Positanonews Michele Cinque, Mario Giulianelli coordinatore di iniziative politico- sociali, il patron Giovanni Cappiello, il pittore e scultore Antonio Di Donna. Nell’occasione, è stata inaugurata l’apprezzata mostra di opere pittoriche su tela e scultoree su marmo “Testimonianze dal Vesuvio” di Antonio Di Donna, ispirate prevalentemente ai reperti archeologici di Ercolano ed alle antiche ville della zona vulcanica partenopea, indagate ed interpretate con
spirito critico e acuta visione personale dall’artista. È seguita una variegata ed applaudita degustazione. Nel menù, genuine specialità locali accompagnate dai prodotti vesuviani di Campagna Amica: preparazioni salate della chef Isaura Fertitta a base di pomodori del piennolo dop Sapori Vesuviani, rosso dal caratteristico “pizzo”, anche nella varietà gialla, accompagnati da vari tipi di pane caratteristico, da grani antichi; latticini locali; vino rosso di Ravello e Falanghina spumantizzata Hercolaneum con percoche partenopee. “Il forte legame con il terreno lavico e con le particolari condizioni pedoclimatiche tipiche dell’habitat vulcanico fanno delle produzioni agroalimentari tipiche vesuviane alimenti fortemente caratterizzati per contributo nutrizionale e di sapore. In particolare, gli squisiti pomodorini locali degli agricoltori dell’agrimercato di Campagna Amica, nelle loro varietà rossa e gialla, fanno decisamente la differenza rispetto agli altri pomodori comuni, con il loro inconfondibile ed apprezzato equilibrio dolce acidulo e l’alta concentrazione dei salutari fitochimici dalle spiccate proprietà antiossidanti, come Licopene e Betacarotene” – ha spiegato il giornalista Nicola Rivieccio, integrando le osservazioni del luminare Fraticelli. Infine, le originali dolcezze di Maria Magdalena Korickez, pasticciera di origini viennesi, d’adozione positanese. Protagonista principale la squisita frutta locale, in pasta moderatamente dolce, lavorata con zucchero integrale di canna e miele, e profumato dalle note inconfondibili degli agrumi della Costiera. Le irresistibili proposte rustiche e dolci de “La Marinella” hanno conquistato tutti i presenti, come d’abitudine, regalando ai fortunati avventori sostanze nutrienti ed emozioni gustative, olfattive e visive di grande suggestione e di sicuro giovamento per la salute, oltre che di grande piacere.
New York: ordigno nascosto in un cassonetto esploso a Manhattan (NEWMEDIAPRESS) – Un ordigno nascosto in un cassonetto è esploso ieri sera a Manhattan, tra la 23ma strada e la 7ma avenue nel quartiere di Chelsea, causando almeno 29 feriti di cui uno in gravi condizioni. L’esplosione che ha scosso il quartiere di Chelsea, nel cuore di Manhattan, è stata fortissima: i social media, immediatamente inondati di commenti e notizie, raccontano che il rumore è stato sentito anche sull’altra sponda del fiume Hudson, ad Hoboken. A qualche isolato di distanza dal luogo dell’esplosione sulla 23ma strada (tra la sesta e la settima Avenue), infatti, é stato trovato un secondo ordigno realizzato artigianalmente con una pentola a pressione da cui uscivano dei fili collegati a un telefono cellulare: l’ordigno é stato rimosso mentre un terzo ‘pacco sospetto’, sempre nella zona, si é rivelato un falso allarme. https://www.youtube.com/watch?v=wPTNDaPzGfc
Romeo e Giulietta all’Anfiteatro Campano di Santa Maria Capua Vetere All’Arena Spartacus il viaggio itinerante del Demiurgo per celebrare in Italia il 14′ anniversario della scomparsa di Shakespeare Quale anteprima della seconda edizione del Festival della Letteratura “I am Spartacus”, nell’Anfiteatro Campano di Santa Maria Capua Vetere va in scena la innovativa versione ‘interattiva’ di “Romeo e Giulietta”, ideata e prodotta da “Il Demiurgo”. Dopo i due spettacoli di sabato, altri due appuntamenti sono in programma per oggi, domenica 18 settembre (due repliche al giorno alle 19 e alle 21; programma completo su www.ildemiurgo.it). “Il nostro “Romeo e Giulietta” è stato progettato e realizzato in maniera originale e interattiva: coinvolge il pubblico in una dimensione altra, catapultandolo nelle vicende dei Montecchi e dei Capuleti, portandolo a vivere in prima persona la faida che insanguinava la Verona cantata dalla penna del Bardo immortale – spiega Francescoantonio Napppi, fondatore de “Il Demiurgo” – Gli spettatori possono muoversi con i personaggi creati da Shakespeare, danzare con loro e seguirne le alterne vicende in prima persona”.
Un omaggio al teatro di Shakespeare, realizzato con grande attenzione al linguaggio e allo sviluppo dei personaggi, oltre 400 anni dopo, ideato e realizzato da Emilia Esposito, con la regia di Franco Nappi. Da sottolineare la presenza del soprano Ester Esposito (tre minuti di applausi alla Reggia di Caserta), del violoncellista Luigi Visco e del flautista Antonio Ferraro, scenografia di Filomena Mazzocca, costumi di scena di Monica Fiorito per “Artinà”. L’allestimento per l’Anfiteatro Campano è di Men at work; consulenza artistica per la coreografia dei duelli del maestro Marco De Filippo in collaborazione con la compagnia d’Arme “La Rosa e la Spada”. Nel cast: Romeo e Giulietta sono interpretati da Alessandro Balletta, dal Teatro Stabile di Napoli, e Roberta Astuti, allieva di Carlo Cerciello nella Scuola teatrale dell’Elicantropo. Nel ruolo di Mercuzio, Andrea Cioffi, della compagnia teatrale Elledieffe, fondata da Luca De Filippo; nel ruolo di Tebaldo, Massimo Polito, della Scuola teatrale di Nando Paone. A dare corpo e voce a Benvolio e Paride: Luigi Credendino e Ivan Graziano, mentre Angelica sarà interpretata da Nuvoletta Lucarelli e Frate Lorenzo da Roberto Ingenito. Inoltre c’è Daniele Acerra, Salvatore Grasso, Ferdinando Nappi e Marina Andeloro. Poi la presenza di Nello Provenzano (padre Capuleti), già Tiresia ne “Il viaggio nell’ade di Ulisse” alle Grotte di Pertosa . Il pubblico verrà coinvolto nella genesi creativa dell’opera, accompagnato dalla presenza narrante in scena di William Shakespeare, interpretato da Franco Nappi. Un intenso programma di attività per “Romeo e Giulietta”. C’è pure l’occasione per visitare e scoprire l’intero patrimonio storico-artistico del circuito archeologico dell’antica Capua, ribattezzato come “l’altera Roma” da Cicerone. La visita all’Anfiteatro Campano di Santa Maria Capua Vetere, il secondo anfiteatro italiano in ordine di grandezza dopo il Colosseo, innalzato tra la fine del I e gli inizi del II secolo d.C. Ad esso è legata la storia leggendaria di Spartacus, schiavo tracio nell’Anfiteatro dell’antica Capua diede inizio alla prima rivoluzione (celebre film di Stanley Kubrick: Spartacus,
Usa 1960, poi serie televisiva americana). Oggi l’Anfiteatro sarà visitabile dalle 9 alle 18. Acquistando il biglietto d’ingresso al costo di 2,50 euro si accede all’intero circuito archeologico dell’Antica Capua che comprende anche Museo Archeologico, Mitreo e Museo Gladiatori (info su www.cir.campania.beniculturali.it). All’Anfiteatro Campano c’è anche il primo progetto italiano di valorizzazione di un sito archeologico attraverso dei servizi di ristorazione biologica e biodinamica. Inaugurata nel Giugno 2013 l’Arena Spartacus è gestita dal gruppo Amico Bio, (coltivazioni biologiche a tavola con le carni pregiate di maialino nero casertano, i vini di produzione biodinamica e una pizzeria con prodotti dop). Teresa Lucianelli Maurizio De Giovanni per “The world bridge – New York Napoli 2016” È partita la campagna di crowdfunding su Meridonare per il progetto culturale ideato e diretto da Mìmì De Maio È lo scrittore Maurizio De Giovanni a lanciare la campagna di
crowdfunding, a sostegno del progetto “The world bridge – New York Napoli 2016” ideato e diretto dal cantautore Mimì De Maio, ospitata dalla piattaforma Meridonare della Fondazione Banco di Napoli (https://www.meridonare.it/progetto/the-world-bridge-new-york- italy). Il progetto mira a costruire un “ponte” fra la cultura napoletana e quella newyorkese, raccontare attraverso le espressioni artistiche il valore del dialogo come fondamento per la convivenza tra i popoli, favorire la nascita di nuove opportunità di partnership. Ad ogni donazione sarà associata una “ricompensa”: si potrà avere, per esempio, Maurizio De Giovanni nel proprio salotto per un reading di parole e musica, accompagnato da Mimì De Maio alla chitarra (un estratto tra coloro che doneranno più di 100 € entro il 30 settembre). Il progetto si concretizzerà in un festival organizzato tra New York e Napoli di musica, cinema, fotografia, letteratura e made in Italy, promosso dall’ente no profit “Spazio Cultura Italia” in collaborazione con New York Italians Foundation e col supporto della Fordham University a Lincon Center. La prima edizione si terrà nel mese di novembre a New York in un percorso itinerante che coinvolgerà decine di artisti e diversi locali, gallerie d’arte, università e luoghi istituzionali da Manhattan a Brooklyn. Il tema sarà “Il cammino dei popoli” per riflettere sul valore della contaminazione fra le culture e osservare il fenomeno migratorio come opportunità per i Paesi. La manifestazione si articolerà in mostre fotografiche, proiezione di film e documentari, esibizioni musicali, lectio magistralis con autori, passeggiate nei luoghi cult di New York. Non una mera vetrina ma qualcosa di più, la costruzione di una comunità artistica, sociale e professionale pronta a raccogliere la sfida del confronto attraverso il dialogo e la contaminazione.
“The world bridge” segna la partnership tra le organizzazioni Spazio Cultura Italia e New York Italians Foundation presiedute rispettivamente da Mimì De Maio e Pasquale Maio, che favoriranno il dialogo costante tra le comunità artistiche italiane e americane. Per le donazioni https://www.meridonare.it/progetto/the-world-bridge-new-york-i taly Per info http://www.theworldbridge.it/ “Salute, alimentazione e bellezza: tutto quello che molti non sanno”: domani a Positano il primo incontro a “La Marinella” “Salute, alimentazione e bellezza: tutto quello che molti non sanno” è il tema della rassegna di incontri ideata ed organizzata dalla giornalista Teresa Lucianelli, che parte
domani, venerdì 16 settembre alle ore 17, da “La Marinella”, suggestiva location sul mare di Positano di Giovanni Cappiello. Il primo evento è dedicato ai condimenti. Intervengono: Maurizio Fraticelli, esperto in Alimentazione, specialista in Chirurgia e Medicina estetica, Università di Camerino e di Atene; Nicola Rivieccio, giornalista referente Campagna Amica; Ada Mango, docente liceo “E. Kant” di Melito; Daniele Esposito, direttivo Associazione Festa del Pesce, Positano. Introduce e modera la giornalista Teresa Lucianelli, ideatrice ed organizzatrice della rassegna. “Salute, alimentazione e bellezza: tutto quello che molti non sanno” vuole essere un viaggio a tappe attraverso le genuinità, le tipicità, le eccellenze campane, con un’attenzione particolare al cibo quotidiano che può essere apportatore di salute ma può pure causare vari disturbi e patologie; una guida per tutelare il proprio benessere nel rispetto del gusto, per imparare a nutrirsi ed a individuare i cibi a rischio da assumere con cautela e quelli “killer” da evitare, incominciando dagli ingredienti e dalle loro combinazioni, attraverso informazioni e consigli utili forniti da esperti in materia e facilmente comprensibili. Nell’occasione, verrà inaugurata la mostra pittorica e scultorea “Testimonianze dal Vesuvio” dell’artista Antonio Di Donna, ispirata prevalentemente ai ritrovamenti archeologici di Ercolano ed all’architettura delle Ville Vesuviane. Opere su tela e su marmo. L’incontro si concluderà con un connubio degustativo che vede protagonisti i territori del Salernitano e del Napoletano, a base di specialità locali accompagnate dai prodotti di Campagna Amica, prevalentemente vesuviani. L’incontro di domani a “La Marinella” che apre la rassegna dedicata a “Salute, alimentazione e bellezza” diffondendo l’informazione ed approfondendo “tutto quello che molti non sanno”, fa seguito alla serie di eventi dedicati alle tipicità agroalimentari pregiate della Campania, ciascuna rappresentativa del proprio territorio di provenienza, che si
sono susseguiti tra Penisola sorrentina, Costiera amalfitana, Napoli e Cilento. Tra essi, i “Crisommola Party” dedicati alle qualità più rinomate di albicocche vesuviane e Falanghina Hercolaneum, che hanno affiancato la selezionata offerta gastronomica de Il Fornillo di Positano, suggestiva location che domina la splendida insenatura, fondata da Rino Fusaro e gestito con grande passione dalla sorella Rosaria, affiancata dalle altre sorelle Margherita e Pina. Notevole successo di pubblico anche per il “Peach Party” ospitato da Cerasè al Monumento, di Michele Cuomo, elegante terrazza verandata a picco sulla spiaggia di Vico Equense, di fronte al Vesuvio, emblema della pizza a metro realizzata con i sapori ed i profumi della Penisola sorrentina e valorizzata dall’inventiva personsle di Michele. Va ricordata pure la fusion di sapori locali al Chicchi Beach di Marina di Aequa; il trionfo di gelati e frullati con frutta fresca d’alta qualità campana e soprattutto vesuviana by Campagna Amica negli eventi da Primavera a Sorrento di Antonio Cafiero; la serata “Sfizi e Frutta” al Munaciello, suggestivo e confortevole ritrovo – regno del jazz – nelle secolari stalle nobiliari napoletane in piazza del Gesù, fondato e guidato dal superattivo manager Massimo Orlandi. Ancora, l’ultimo evento in ordine di tempo, organizzato sulla suggestiva e panoramicissima terrazza sul mare de “La Marinella” di Positano, sede dell’incontro di domani, che è stato dedicato alle peculiarità della sana e genuina cucina positanese che ha visto vari esperti riuniti in un proficuo confronto; a conclusione la chef Isaura Fertitta ha firmato una degustazione di alta qualità di piatti marinari a base di pescato fresco, accompagnato da prelibatezze dell’orto, quindi delizie di frutta costieri e prodotti della rigogliosa terra partenopea, questi ultimi forniti dagli agricoltori di Campagna Amica. In chiusura, le originali ed apprezzate dolcezze di Maria Magdalena Korickez, pasticciera di origini viennesi, d’adozione positanese.
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