GIAPPONE Shikoku e Kyushu, isole di vulcani e samurai - I Viaggi di Maurizio Levi

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GIAPPONE Shikoku e Kyushu, isole di vulcani e samurai - I Viaggi di Maurizio Levi
GIAPPONE
   Shikoku e Kyushu, isole di vulcani e samurai
   Le isole del sud: anima autentica del Giappone dall'epopea dei samurai all'era
            moderna, tra templi antichi, città moderne e natura vulcanica
                       16 Giorni – in hotel, ryokan e shukubo

Il Giappone ha attirato moltitudini di avventurieri fin da quando Marco Polo parlò al
mondo delle ricchezze di “Cipango”, l’isola che anche il navigatore Colombo tentava
di raggiungere nel suo primo viaggio verso le Indie. Oggi come allora il Giappone
esercita ancora il suo fascino, tra antico e moderno.
La contrapposizione tra la moderna, creativa, dinamica e mondana Osaka e la
raffinata Kyoto, antica millenaria capitale, culla della cultura nipponica e ricca di siti
UNESCO. Il patrimonio culturale di Nara (UNESCO) e il complesso monastico
buddhista sul Monte Koya (UNESCO).
Il giardino Ritsurin a Takamatsu, sull’isola di Shikoku, tra i più belli del Giappone, e
il villaggio di Yashima sul Mare Interno. Il santuario dei marinai a Kotohira e le
pittoresche gole della valle di Iya, accessibili da meno di un secolo e rifugio di
samurai. I siti UNESCO di Hiroshima e dell’isola di Miyajima, col Santuario
Itsukushima in parte costruito in mare. Sull’isola di Kyushu tra gli scenari di
Shimabara, le sorgenti termali e gli onsen di Yufuin e la splendida baia di Nagasaki.
Tutto questo e altro ancora, viaggiando per terra e per mare e sui “treni proiettile”, a
oltre 320 km/h, e provando l’esperienza di dormire una notte in shukubo, l’alloggio
dei monasteri, e due notti nei caratteristici ryokan. Un itinerario molto particolare
nelle aree meno turistiche del Giappone!
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PROGRAMMA DI VIAGGIO – Partenze Estate 2019
1° giorno / Italia – Osaka
Partenza dall’Italia con voli di linea per Osaka, con uno scalo intermedio. Pasti e
pernottamento a bordo.

2° giorno / la vivace Osaka
Finalmente in Giappone! Questo paese ha affascinato un numero incalcolabile di
avventurieri fin da quando Marco Polo, nel XIII secolo, fece scoprire al mondo
“Cipango il paese dai tetti d’oro”. Sebbene il Giappone dei nostri giorni non sia più
l’eldorado del passato, il “Nuovo Cipango” esercita ancora un fascino irresistibile.
Arrivo all’aeroporto di Osaka e, dopo aver espletato le formalità doganali, incontro
con la guida locale parlante italiano e trasferimento in città con un automezzo privato
(circa 1h). Tempo a disposizione per il pranzo libero.
Situata alla foce del fiume Yodo e affacciata sull’omonima baia, Osaka è la città più
antica del Giappone, sviluppatasi grazie agli scambi commerciali con i paesi stranieri.
La dinamica Osaka è il cuore pulsante del Kansai, la regione del “Giappone
occidentale”, e il secondo centro industriale e commerciale di tutto il paese, subito
dopo Tokyo. E’ anche un attivo centro culturale, qui ebbe origine la famosa arte del
bunraku (il teatro delle marionette), ed è inoltre rinomata, non solo in patria ma in
tutto il mondo, per l’ottima cucina. Nessuna città del Sol Levante batte Osaka per
ingegno, creatività, entusiasmo e cordialità e gli stessi giapponesi considerano i suoi
spensierati e mondani abitanti quasi come una ‘razza’ a se stante, ben lontana dalla
raffinata e sofisticata Tokyo.
Si raggiunge l’hotel per prendere possesso della camera (check-in dalle ore 15h00 in
poi) e rinfrescarsi prima di effettuare nel pomeriggio col minibus privato una
piacevole visita della città. Sistemazione in camere con servizi privati presso l’Hotel
Granvia Osaka, cat. 4*, inglobato nel complesso della stazione, con accesso strategico
ai mezzi pubblici e in ottima posizione, proprio nel centrale quartiere di Kita-Umeda.
Nel pomeriggio breve visita di Osaka (l’ordine può variare, ndr). Si raggiunge
l’Umeda Sky Building, nel frenetico e travolgente quartiere di Kita-Umeda, il più
moderno della metropoli e centro degli affari. Le due torri del grattacielo sono unite tra
loro da una struttura a ponte che collega gli ultimi due piani e ospita un giardino
pensile da cui è possibile osservare il panorama sulla città.

Si prosegue per il quartiere di Minami, detto anche Namba, per la visita del complesso
buddista di Shitennoji, costruito alla fine del VI secolo per volere di un giovane
principe reggente appena convertitosi al buddismo da poco giunto dalla Cina e che
rappresenta il più antico complesso templare di tutto il Giappone. Al suo interno
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spiccano, oltre al tempio principale, una grande pagoda di cinque piani – ciascuno dei
quali simboleggia uno dei cinque elementi (aria, acqua, cielo, fuoco e terra) – e un
enorme torii (portale) in pietra, che rende ancor più particolare questo complesso
buddista poiché i torii sono propri dei templi shintoisti. Sebbene molti di questi edifici
siano stati ricostruiti più volte nei secoli, essi hanno mantenuto il loro stile originario e
fanno sempre un certo effetto.
Si conclude con una breve piacevole passeggiata nel quartiere di Namba, poiché è qui
che si respira la vera vita di Osaka. Rispetto al resto della città qui sembra di entrare in
una dimensione diversa, brulicante anche sottoterra tra i tanti e immensi centri
commerciali. Gli stessi abitanti di Osaka dicono che a Kita si lavora e poi si va a
Minami per staccare e divertirsi. Simbolo di Namba è il canale di Dotombori, uno dei
luoghi più animati della città, un’interessante vetrina vivente dove sembra che non ci
si fermi mai e che si apprezza maggiormente in questo momento della giornata,
quando all’imbrunire iniziano ad accendersi le tante insegne colorate.
Si potrà cogliere meglio il secondo volto della città passeggiando di sera proprio a
Dotombori, dove giovani e uomini d’affari con la ventiquattrore vengono a svagarsi
dopo una intensa giornata e lo spettacolo all’unisono delle insegne luminose crea una
coreografia di luci e design che rapisce lo sguardo.
Ritorno in hotel e cena libera. Osaka è il luogo ideale dove soddisfare il palato da
buongustai: oltre all’okonomiyaki (piatto tipico che si potrà degnamente gustare anche
a Hiroshima, con cui Osaka se ne contende la tradizione) e ovviamente al sushi, tra i
piatti più popolari ci sono il takoyaki (polpetta infornata a base di polpo e farina,
speziate con zenzero e cipolla e servite con una salsa speciale e alghe), il kushikatsu
(spiedino di carne o pesce con verdure, passato nell’uovo, nella farina e pangrattato e
poi fritto) e il fugu-nabe (stufato di pesce palla cotto insieme a verdure e funghi
shiitake). Il pesce palla è una prelibatezza che difficilmente si trova a prezzi
ragionevoli poiché sono pochi gli chef autorizzati, con tanto di certificazione, a
rimuovere le sacche velenose all’interno senza contaminarne le carni.
Chi vorrà potrà tornare per cena lungo il canale e le vie laterali, dove non c’è che
l’imbarazzo della scelta tra le decine di ristoranti e izakaya, ‘pub’ in stile giapponese,
semplici e allegri, dove i piatti vengono preparati al momento. Tra shopping e vita
notturna nelle sue strade regna una perenne atmosfera gioviale. Insegne vivaci,
lanterne colorate di varie forme, bar-karaoke, banconi di ‘street food’ e ristoranti che
pervadono con odore di cibo ovunque si vada…tutto cerca l’attenzione degli
avventori. Qui è dove si può sperimentare il vero significato della kuidaore, (il termine
con cui gli abitanti di Osaka esprimono il piacere epicureo di godere delle delizie della
tavola), degustando qualche specialità. La cucina tradizionale giapponese (washoku)
dal 2013 è stata inserita nella lista Unesco dei Patrimoni orali e immateriali
dell’Umanità. Cena libera e pernottamento in hotel 4*.

3° giorno / Osaka – Nara – Kyoto
(N.B. Trasferimento separato del bagaglio a Kyoto a mezzo corriere espresso, si
troverà in serata stessa presso la reception dell’hotel).
Prima colazione e incontro con la guida locale. Coi mezzi pubblici si raggiunge la
stazione ferroviaria di Osaka e partenza con treno espresso per Nara (1h ca.). La città,
che in origine si chiamava Heijo, venne fondata nel 710 d.C. e fu la prima capitale
permanente del Giappone, antecedente al periodo Edo e allo splendore di Kyoto e
conserva tuttora un rilevante patrimonio artistico e culturale. Tutti il complesso dei siti
storici, dai templi agli antichi palazzi imperiali, sono Patrimonio UNESCO.
All’arrivo in stazione, con mezzi privati, si raggiunge il tempio Kofuku-ji, luogo di
culto del potente clan Fujiwara, celebre per le sue due pagode: una a cinque piani
risalente al 1430 circa e una a tre piani edificata intorno al 1120.
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Pranzo in un ristorante locale. Si prosegue con il Parco di Nara, detto anche “Parco
dei Cervi Sacri” poiché in esso vivono liberamente circa 1.200 cervi, protetti come
patrimonio naturalistico e simbolo della città. Tra i templi che si affacciano sul parco,
il più interessante è il tempio buddhista Todai-ji. Col suo padiglione, alto quasi
cinquanta metri, è il più alto edificio in legno al mondo e custodisce una statua
bronzea di Buddha alta 16 metri chiamata Daibutsu (la più grande del Giappone).
Sulla piccola collina a ridosso del Todai-ji si trovano due altri templi minori ma non
meno interessanti e per nulla affollati, il Nigatsu-do e il più antico Sangatsu-do, che si
raggiungono con una scalinata dalla cui sommità è possibile ammirare tutta Nara.

Rientro in stazione e treno locale espresso per Kyoto (circa 40 minuti di percorrenza).
All’arrivo si raggiunge a piedi l’Hotel Granvia Kyoto, una eccellente struttura di
categoria 5* inglobata alla stazione, in ottima posizione e con accesso strategico ai
mezzi pubblici. Sistemazione in camere con servizi privati e tempo libero per cena.
Alla sera sarà possibile approcciare alla gastronomia locale in hotel o in uno dei
ristoranti nei dintorni. Per i giapponesi il cibo è un vero piacere, viene considerata
un’arte sia la sua preparazione con ingredienti scelti sia la presentazione nel piatto,
poiché chi lo gusterà vorrà deliziare anche la vista oltre al palato.
Il Giappone non è solo la patria del sashimi (pesce crudo da intingere nella salsa di
soia e servito con il wasabi), del sushi (pesce crudo o frutti di mare e crostacei avvolti
nel riso e arrotolati in un foglio d’alga) o della tempura (frittura leggera di gamberi,
pesce e verdura in pastella), sarà un piacere scoprire altre specialità gastronomiche
quali il sukiyaki (carpaccio di manzo in brodo con spaghettini, verdure, funghi e tofu)
o la soba (pasta di grano saraceno servito in bianco o in brodo e abbinato a verdure o
pesce), il tutto accompagnato da un buon sakè. Ce n’è per tutte le tasche, dai semplici
ed economici tachinomi (‘bar’ molto frequentati dove si consumano solitamente in
piedi più assaggi) ai tipici izakaya agli ottimi ristoranti.

4° giorno / Kyoto
Prima colazione e al mattino inizio di una intera giornata di visite delle città con un
veicolo privato. Antica capitale del Giappone per più di mille anni, dal 794 al 1868,
cioè fino a quando l’imperatore Meiji spostò la capitale a Tokyo, Kyoto fu la culla
della raffinata cultura del periodo Heian. L’insieme dei suoi siti storici è stato
dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Infatti la città è ricca di tradizioni
storiche e culturali come testimoniano i numerosissimi templi, monumenti e palazzi
sparsi ovunque.
Il giardino di pietra del tempio buddista di Ryoan-ji, della scuola dei monaci Rinzai e
risalente alla metà del XV secolo, nonostante la sua semplicità e austerità è
considerato l’icona dei giardini zen del Giappone. Il tempio Kinkakuji, ossia il
Padiglione d’oro, forse il più famoso della antica capitale, venne eretto intorno al 1400
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ai bordi di uno stagno, su cui sembra fluttuare immerso tra i suoi riflessi dorati e il
verde lucente degli alberi che lo ammantano.
Si prosegue con il Castello Nijo, antica dimora dello shogun Tokugawa Leyasu in
occasione delle sue rare visite in città. La costruzione, risalente al 1600, si distingue da
altri castelli; è rinomata per l’architettura elaborata, le splendide sale adorne d’ampie
superfici dorate e parquet e il bel giardino arricchito da specchi d’acqua.
Per il pranzo libero ci si reca all’animato mercato coperto di Nishiki, detto anche “la
cucina di Kyoto” per la varietà di ingredienti e cibi in vendita, sia nei chioschi che nei
tanti ristoranti, dove poter fare anche acquisti o semplicemente scuriosare.
Nel pomeriggio visita dell’antico tempio buddhista di Kiyomizu-dera (Patrimonio
Unesco), letteralmente “il tempio dell’acqua pura” per via dell’acqua che scorre
all’interno del suo complesso. Edificato sulla cima di un pendio durante la fondazione
di Kyoto, alla fine del sec. VIII, è famoso per la struttura lignea a palafitta e per la
terrazza da cui si gode il superbo panorama che abbraccia una splendida valle e offre
una vista magnifica della città.

Infine una bella passeggiata nel quartiere di Gion, ideale per scoprire le arti
tradizionali giapponesi. Per le strade di Gion si possono incontrare, più facilmente nel
tardo pomeriggio, geishe e maiko (le apprendiste geishe) dalle ricercate acconciature e
avvolte da eleganti e raffinatissimi kimono tradizionali. Al termine della passeggiata
rientro in hotel, cena libera e pernottamento. Per chi non fosse stanco e volesse
trascorrere ancora del tempo in giro si consiglia per cena di non rientrare in hotel ma
rimanere nelle vie adiacenti il quartiere di Gion, pieno di ristoranti in vecchio stile
abbelliti da squisite decorazioni. Altri seducenti scorci di Kyoto attendono il visitatore
che gironzola per i vicoli e lungo i romantici canali, che alla sera si illuminano e si
riempiono di riflessi. Cena libera e pernottamento in hotel 5*.

5° giorno / Kyoto – Monte Koya
Prima colazione e con un minibus privato mattinata dedicata alle ultime visite di
questa antica e millenaria capitale. Da sempre Kyoto è considerata il cuore dell’arte e
l’anima del Giappone, è una città museo ricca di Patrimoni Unesco e si stima che da
sola detenga oltre il 15% dei tesori nazionali.
Appena fuori dal centro si raggiunge la rigogliosa zona collinare di Arashiyama, che
già nel periodo Heian era meta preferita dalla corte imperiale per le sue passeggiate.
Uno dei ponti sul fiume Hozu, il Togetsukyo (che significa “ponte che attraversa la
luna”), è divenuto il simbolo di questa località in cui boschi, foreste di bambù, templi e
santuari, conferiscono un’aura di serenità e di distacco dalla vicina popolosa città. Li
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vicino il tempio Tenryuji, il “tempio del Drago Celeste”, costruito nel XIV sec. dalla
setta buddista zen Rinzai. Il tempio, dichiarato Patrimonio UNESCO, è rinomato –
come il Ryoanji – per il suo meraviglioso giardino, progettato secondo i più antichi
principi Zen, con al centro uno stagno circondato da rocce e alberi, tra i quali ciliegi e
aceri, per riprodurre un paesaggio naturale con effetto del tutto rilassante. Lo
splendore di questo giardino raggiunge il suo apice durante la fioritura dei ciliegi in
primavera e la ricchezza cromatica dei colori d’autunno.
La visita di Arashiyama termina con una piacevole passeggiata lungo il sentiero che
taglia in mezzo a una fitta foresta di bambù. Al soffio del vento gli alti steli protesi
verso il cielo, ondeggiano dolcemente producendo un suono così rilassante che il
Governo lo ha indicato come uno dei ‘cento suoni da preservare’ del Paese.

Tempo a disposizione per il pranzo libero ad Arashiyama e subito dopo partenza per
raggiungere un altro luogo simbolo della città: il Fushimi Inari Taisha, il “santuario
della volpe”, fondato nel IX secolo sebbene il santuario principale risalga al 1494. In
Giappone ci son più di 40.000 santuari dedicati al culto della volpe, animale noto per
la sua astuzia e quindi associato al successo nel campo degli affari. Infatti i migliaia di
torii color rosso cinabro posti sul pendio dietro al santuario di Fushimi Inari sono stati
donati…da aziende!
Si lascia definitivamente Kyoto e sempre in minibus si parte per Monte Koya (o
Koyasan). La strada taglia dapprima attraverso paesaggi rurali per poi inerpicarsi
lungo le pendici montane ricoperte da fitte foreste. Si risale un dislivello di quasi mille
metri e anche le temperature diventano più fresche. Arrivo previsto nel tardo
pomeriggio, dopo circa 3h di percorrenza, e sistemazione in uno dei monasteri presenti
in questo luogo sacro, un’esperienza davvero particolare sebbene la loro semplicità.
Koyosan è uno dei luoghi più suggestivi dove vivere l’esperienza di pernottare in
shukubo, il tipico alloggio-dormitorio dei templi. Un piccolo assaggio della vita
monastica, che si arricchisce con la cena vegetariana preparata e servita al tramonto
dai monaci, presentata con raffinatezza e preparata con ottimi ingredienti naturali.
Sistemazione nel tempio di Fukuchi-in, con un bel giardino tradizionale giapponese e
una piccola vasca termale a disposizione degli ospiti.
Gli shukubo, come i ryokan, sono dotati di vasche in cui uomini e donne usufruiscono
separatamente. Nella maggior parte dei monasteri le vasche sono alimentate da
acqua termale, proprio come gli onsen, a differenza dei sento (i bagni pubblici
giapponesi) che le riempiono solo di acqua riscaldata.
Cena e pernottamento nel tempio, in camere in stile giapponese con bagni in comune
(i bagni sono suddivisi per uomini e per donne e in media vi è un bagno ogni 2-3
alloggi), dormendo sul futon srotolato sul tatami.
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Le camere, simili a quelle del ryokan ma più austere, sono stanze senza pareti
divisorie, con il pavimento ricoperto di “tatami” (pannelli rettangolari affiancati, fatti
con paglia di riso intrecciata e pressata). Il mobilio è costituito solamente da un
tavolo basso, da sedie con solo schienale e senza gambe e da porte scorrevoli, gli
“shoji”. Si dorme su un “futon” (materasso realizzato con materiali naturali) che
viene srotolato alla sera dai monaci inservienti mentre gli ospiti sono a cena.

6° giorno / Monte Koya – sull’isola di Shikoku – Tokushima
All’alba, previo il consenso dei monaci, chi vorrà potrà assistere alla cerimonia
mattutina con la recita del mantra. Un momento spirituale da assaporare nell’intimità
di un assoluto silenzio. Al termine colazione vegetariana preparata dai monaci e a
seguire la visita a piedi di Koyasan.
Il Monte Koya (o Koyasan) è la “Mecca” della setta esoterica buddhista Koyasan
Shingon. Il buddismo esoterico detto anche “Mikkyo” fu fondato nel IX sec. in
Giappone dal maestro Kukai, chiamato anche Kobo Daishi, che, avvicinatosi al
buddismo in Cina, rientrò nel suo paese dopo aver appreso i riti lamaistici e le arti
simboliche. Sulla sommità del monte, ricco di cedri rossi giapponesi, sorge una
piccola città-monastero dove si trova il tempio di Okuno-in, il mausoleo in cui sono
conservate le spoglie del maestro.

In tutto sulle pendici del Monte Koya son stati eretti più di 120 templi che ogni anno
accolgono circa un milione di pellegrini che giungono da tutto il paese per dedicarsi al
raccoglimento spirituale. Visita del tempio principale Kongobuji (Patrimonio
UNESCO) e di tutto il complesso monastico. Questo tempio, risalente alla fine del
XVI sec., si visita – come molti altri – senza scarpe ed è costituito da numerose sale,
alcune dorate e dai soffitti scolpiti, separate tra di loro da porte scorrevoli finemente
dipinte con motivi floreali o paesaggistici.
Al termine della visita tempo libero a disposizione per il pranzo. Partenza da Koyasan
e proseguimento con veicolo privato per l’isola di Shikoku.
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Pur rappresentando solo il 5% della superficie totale del Giappone, l’isola di Shikoku
è la quarta per estensione dell’intero arcipelago. Shikoku significa letteralmente “i
quattro paesi”, cioè le quattro prefetture in cui è divisa. Sebbene sia ben collegata con
le altre isole da ponti, traghetti e aerei, rimane una zona quasi anacronistica in cui il
sud del Giappone, ancora ‘rurale e contadino’, si contrappone al nord, più
industrializzato e turistico. Shikoku è anche famosa per “il pellegrinaggio degli 88
templi”, un percorso ideale di circa 1200 chilometri che collega 88 santuari dell’isola,
di cui molti legati al culto del maestro Kobo Daishi. Non è raro incontrare gli henro, i
pellegrini riconoscibili dal cappello di paglia, il bastone e l’abito bianco.
In circa quattro ore, lungo la strada che affaccia sulla baia di Osaka, attraversando il
sistema di ponti che collegano la piccola isola di Awaji con Honshu e Shikoku, si
raggiunge la moderna città di Tokushima, sovrastata dal monte Bizan ch’è anche il
simbolo della città. All’arrivo sistemazione all’Awa Kanko Hotel, cat. 3* Sup., in
ottima posizione centrale, situato sull’isola fluviale nel delta del fiume Yoshino. Cena
libera e pernottamento.

7° giorno / Tokushima – Takamatsu
Al mattino, dopo la prima colazione, visita di Tokushima con il veicolo privato. Non
lontano dall’hotel dapprima si raggiunge la base della funivia che collega la città con
la sommità del monte Bizan, il cui nome letteralmente significa ‘sopracciglio’ per la
sua peculiare forma. In pochi minuti si arriva in cima, da cui è possibile godere una
vista quasi a 360° della zona circostante; in una giornata particolarmente tersa si
possono anche vedere, oltre l’isola di Awai e le vaste pianure di Tokushima, anche
Kobe e Wakayama. Lungo i pendii del monte si scorgono santuari e templi, mentre su
in cima è possibile ammirare una piccola pagoda birmana costruita per onorare la
memoria dei soldati caduti durante la seconda guerra mondiale.
Una volta ridiscesi alla base della funivia, si visita l’Awa Odori Kaikan, il museo
dedicato alle danze awa legate al divertimento, davvero molto popolari e non solo
nella prefettura di Tokushima, dove hanno avuto origine, ma in tutto il Giappone. Nel
museo – oltre a oggetti, costumi e strumenti musicali legati al ballo tradizionale – si
assisterà a una coreografica esibizione delle danze stesse. Al termine della visita tempo
a disposizione per il pranzo libero.
Si lascia Tokushima e dopo circa un’ora e mezza di macchina si raggiunge
Takamatsu, il porto più importante del versante orientale di Shikoku e affacciato sul
Mare Interno di Seto. Takamatsu, oggi capoluogo della prefettura di Kagawa, fu in
passato il feudo del potentissimo e temuto clan dei Matsudaira.
Visita del magnifico Parco Ritsurin, uno dei più celebri e storici giardini del
Giappone, risalente al XVII secolo: si estende su un’area di circa 75 ettari, con dolci
colline ricoperte da boschi di pino, alberi sempreverdi e piante ornamentali, tutto
accuratamente selezionato per garantire colori e fioritura in tutte le stagioni. Piccoli
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stagni e canali, ponti e sentieri, conferiscono al parco un’atmosfera del tutto zen. Il
parco ospita, oltre alla grande varietà botanica, un padiglione del tè adagiato sulle
sponde di un laghetto e alcuni laboratori artigianali che lavorano oggetti di legno.

Ci si sposta nella zona orientale della città, sulla verde collina di Yashima, contesa nei
secoli da clan di samurai per la sua visuale strategica e teatro di molte battaglia, che si
protende nel Mare Interno offrendo viste spettacolari dai suoi punti panoramici. La
sommità della collina ospita l’antico tempio buddista di Yashima-ji dedicato anche a
tanuki (una specie di cane procione), divinità dal carattere un po’ burlone che può
cambiar sembianze per far scherzi alla gente.
Al termine delle visite rientro in città e sistemazione presso un confortevole hotel, in
ottima posizione e non lontano dal porto e dal centro. Cena libera e pernottamento.
Tra le tante specialità gastronomiche della regione da poter gustare ci sono anche i
sanuki udon, una variante di noodles ma più consistenti, simili alle fettuccine, serviti
solitamente nel brodo dashi.

8° giorno / Takamatsu – Kotohira – la valle di Iya – Matsuyama
Al mattino, col mezzo privato, si raggiunge in circa un’ora di strada la vicina Kotohira
dove si trova il santuario di Kotohira-gu, uno dei più popolari e amati del Giappone,
chiamato anche Kompira-san e consacrato a Omono-Nushi, il kami (cioè il protettore)
dei naviganti. Fondato nell’XI secolo sul fianco del monte Zozu, il culto legato al
santuario è frutto di un sincretismo tra shintoismo e buddismo e tuttora marinai e
pescatori vi si recano per invocare protezione; per accedere al tempio principale
occorre salire una lunga e suggestiva scalinata di qualche centinaio di gradini in pietra,
la ‘fatica’ sarà però appagata dallo spettacolare panorama che si gode dall’alto.
Se rimane del tempo a disposizione prima si effettua una breve visita al celebre teatro
Kanamaruza, il più antico teatro kabuki di tutto il paese, costruito nel 1835. La visita
del teatro, che finora ha ospitato migliaia di rappresentazioni, è interessante anche
quando il palcoscenico è vuoto. Singolare è il meccanismo girevole che da quasi due
secoli viene fatto ruotare da uno stuolo di uomini vigorosi che stanno sotto il
palcoscenico, mentre il pubblico assiste allo spettacolo seduto sul tatami.
Tempo a disposizione per il pranzo libero per poi proseguire verso il centro dell’isola,
lungo una strada che taglia all’interno, in mezzo a un paesaggio di verdi colline e
montagne dal profilo frastagliato.
In questi luoghi s’è alimentata la fama della valle di Iya, per più di dieci secoli uno dei
luoghi più segreti e inaccessibili del Giappone. Già dal XII sec. la valle, difesa dalle
più profonde gole del paese, diventò il rifugio ideale, una sorta di Shangri-La, per clan
di samurai e temerari avventurieri. Solo nei primi anni ’20 del secolo scorso, con la
costruzione delle prime strade, questa valle divenne più accessibile e ancora adesso
alcuni anziani si riferiscono ai non residenti come ai forestieri. Le vette, spesso avvolte
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dalla foschia, conservano ancora oggi come allora un’atmosfera intrisa di spiritualità e
una volta entrati nella valle si ha la sensazione di essersi lasciati il mondo alle spalle.

In pochi minuti a piedi si raggiunge il fondo della gola di Oboke per effettuare una
breve navigazione di mezzora in barca sulle acque smeraldine del fiume Yoshino, che
a tratti scorre impetuoso in mezzo alle ripide pareti bianche di roccia levigata. Poi
l’emozionante attraversamento del ponte Kazurabashi, uno dei tre ponti ora rimasti
(fino a un secolo fa erano una dozzina) per passare da una sponda all’altra del fiume.
Questi ponti, alti una decina di metri e non più lunghi di cinquanta, hanno la
peculiarità di aver una struttura fatta di liane intrecciata, una tecnica utilizzata sin dal
sec. XII dai samurai del clan degli Heike per tenere a bada gli inseguitori e mettersi al
sicuro nella valle tagliando agevolmente il cordame con la loro katana. Oggi i ponti di
liana sono stati designati dal Governo come Patrimonio Culturale del Giappone e
vengono ricostruiti ogni tre anni. Lasciata la valle di Iya si prosegue per la città di
Matsuyama, con arrivo previsto nel tardo pomeriggio. Sistemazione all’ANA Hotel
Matsuyama (4*), in posizione strategica nel centro città. Cena libera e pernottamento.

9° giorno / Matsuyama
Prima colazione e, con l’ausilio dei mezzi di trasporto pubblici, intera giornata
dedicata alla visita di Matsuyama. La città, affacciata sul Mare Interno di Seto e grazie
alla presenza di ben due porti, ha subito negli ultimi decenni una impennata
nell’industria e nel commercio, tant’è che oggi è la città più grande e importante
dell’isola. Rinomata anche per le sue fonti termali, una delle attrattive di Matsuyama
sono le terme di Dogo Onsen Honkan, costruite alla fine dell’Ottocento e frequentate
da imperatori e da alcuni dei più famosi letterati dell’epoca Meiji, tra cui il celebre
scrittore Natume Soseki che qui vi ambientò il suo romanzo Botchan.

Dopo più di un secolo dalla loro inaugurazione, Dogo Onsen conserva ancora
l’atmosfera delle vecchie stazioni termali di una volta. Tempo a disposizione per il
pranzo libero e al pomeriggio, in funivia, si raggiunge una delle colline che dominano
la città per ammirare Matsuyama Jo, uno dei dodici castelli ancora originali di tutto il
Giappone, sopravvissuto alle distruzioni dell’era post feudale del tardo ‘800 che rase al
suolo buona parte dei simboli degli antichi poteri. Eretto ai primi del ’600, il castello
ha un’architettura articolata, ben difeso da una cinta muraria in pietra e più torrioni e
torrette gli danno nel complesso un aspetto grandioso e perfetto. Dalla sua posizione
strategica si domina l’intera pianura sottostante, in cui si estende la città fino al mare
scintillante. Al termine della visita rientro in hotel e tempo libero fino all’ora di cena.
Chi volesse ancora voglia di due passi è piacevole prendere il sentiero che dal castello
scende verso la città, attraversando il parco. Cena libera e pernottamento.

10° giorno / Matsuyama – Hiroshima
(N.B. Trasferimento separato del bagaglio a Yufuin. Preparare un bagaglio a mano
con l’occorrente per oggi e altri due giorni, il bagaglio si ritroverà in hotel a Yufuin).
Al mattino, dopo la colazione, trasferimento con il veicolo privato al porto Kanko-ko
di Matsuyama e imbarco sul traghetto veloce (Super-Jet Ferry) che collega
direttamente con Hiroshima in 1h15m circa di navigazione. All’attracco del ferry al
porto ci sarà ad attendere un veicolo privato con cui effettuare il trasferimento in città
e successivamente la visita.
All’arrivo si inizia con la visita del castello di Hiroshima, ricostruito nell’immediato
dopoguerra. Hiroshima era un importante centro militare sin dal medioevo, da qui
partirono alcune spedizioni che si apprestarono a invadere la Corea già nel secolo
XVI. La fortezza fu un importante bastione degli eserciti del clan Tokugawa (periodo
Edo); nel XIX sec. durante l’invasione della Manciuria ospitò addirittura l’imperatore.
Tempo a disposizione per il pranzo libero e nel pomeriggio le visite proseguono con il
Parco Commemorativo della Pace (sito UNESCO) e il Museo della Bomba Atomica,
dedicati al ricordo della tragedia che alla fine del 1945 causò la distruzione della città e
la morte di circa 200.000 persone.
Questi luoghi non hanno nulla di sensazionalistico e che impressioni morbosamente,
come magari ci si aspetterebbe, ma sono stati ricreati proprio affinché tutti possano
visitarli, per comprendere gli orrori di una guerra nucleare e fungere da monito per
l’umanità. Oggi Hiroshima, ricca e fervida cittadina portuale sul delta del fiume Ota, è
orgogliosa della sua rinascita.

Nel tardo pomeriggio si raggiunge l’hotel, adiacente e direttamente collegato alla
stazione. Sistemazione all’Hotel Granvia Hiroshima (cat. 3* SUP), struttura dotata di
tutti i confort e in ottima posizione per effettuare un giro prima o dopo cena.
Si fa presente che a differenza di molti paesi occidentali, le stazioni in Giappone sono
tutte sicure, parte integrante della città con negozi, centri commerciali, ristoranti e
luogo di passeggio e svago come tanti altri. Per cena, tra le specialità gastronomiche
da assaggiare si consiglia l’okonomiyaki, molto simile a una gustosa focaccia alla
piastra farcita con uova e verdure, solitamente cavolo cappuccio tritato (ma esistono
saporite varianti con spinaci o pesce o carne), che i locali chiamano “la pizza di
Hiroshima” e costituisce un pasto completo e nutriente.
Il distretto di Hiroshima è anche il primo in Giappone per l’allevamento di ostriche,
principalmente consumate sia crude sia cotte alla piastra o nel brodo di miso, un
condimento naturale ricavato dai semi di soia. Cena libera e pernottamento in hotel.

11° giorno / Hiroshima – isola di Miyajima
Dopo colazione ci si avvia in stazione per prendere il treno locale che, in circa
mezzora, collega la città col porto di Miyajimaguchi. Dal porto ci imbarca sul traghetto
che in quasi dieci minuti attraversa il breve braccio di mare che separa la città dalla
prospiciente Isola di Miyajima, considerata una delle più belle dell’arcipelago del
Giappone e luogo sacro tra i più importanti del paese. L’intera isola è stata classificata
dal governo nipponico Sito Storico Speciale e Luogo Panoramico Speciale.
Con una superficie di appena 30 kmq, per la maggior parte disabitata e ricoperta da
una rigogliosa vegetazione, l’isola ospita una nutrita colonia di cervi. Simpatico
l’incontro con gli animali, abituati alla presenza dell’uomo e molto disponibili a farsi
avvicinare (le corna vengono spuntate da cuccioli, fare solo attenzione alla loro
‘voracità’). Una volta approdati sull’isola si raggiunge a piedi il ryokan (di cat. 4*) per
lasciare il bagaglio in custodia e iniziare le visite.
Questa isola è veramente speciale, il primo santuario fu fondato nel VI sec. ma l’intero
complesso, così come ci appare oggi, fu ricostruito e ampliato nel 1168. Miyajima,
consacrata alle dee del mare, è soprattutto famosa per il santuario shintoista di
Itsukushima (Patrimonio UNESCO), poggiato su una struttura a palafitta e
caratterizzato dal prospiciente torii, il grande portale rosso vermiglio, che con l’alta
marea sembra galleggiare sulle acque azzurre del Mare Interno. Con il fluttuare della
marea nel corso della giornata, soprattutto grazie al pernottamento sull’isola che
consentirà di avere a disposizione tutto il tempo necessario, sarà possibile ammirare
questo straordinario torii, una delle tre icone del paese (insieme al Monte Fuji e al
castello di Himeji), sia mentre emerge dall’acqua che…toccarlo dal vivo con la
spiaggia in secca.
Tempo a disposizione per il pranzo libero in uno dei ristorantini lungo la passeggiata
che conduce ai templi o presso i tanti chioschi che vendono cibo per strada.
Le visite proseguono nel pomeriggio. Alle spalle del santuario di Itsukushima, in cima
a delle basse colline, si trovano altri tesori e finezze architettoniche. Da un lato una
stupenda pagoda a cinque piani e il Senjokaku (il ‘padiglione delle mille stuoie’),
dall’altro lato, con un quarto d’ora a piedi, l’interessante Daisho-in, un tempio
buddista della setta shingon, posto su più livelli e ornato con simulacri votivi,
raffigurazioni di demoni, ruote della preghiera e da una suggestiva grotta che accoglie
statue provenienti dagli 88 templi del pellegrinaggio dell’isola di Shikoku.
Si prende poi la teleferica che, passando sopra la bella foresta vergine del parco
Momijidani Koen, conduce in cima al monte Misen (530 metri) che sovrasta l’isola. Si
raggiunge l’osservatorio di Shishi-Iwa, da cui si gode un panorama mozzafiato che
nelle giornate limpide consente alla vista di spaziare a 360° sul Mare Interno di Seto.
Sul monte vive anche una comunità di scimmie, quindi è da prevedere e fare
attenzione alla loro eventuale ‘curiosità’.
Nel tardo pomeriggio si rientra al confortevole ryokan. Sistemazione in camere
arredate in stile giapponese con servizi privati e tempo libero per relax, magari
usufruendo dell’onsen (le vasche con acqua termale) a disposizione degli ospiti.
Alla sera verrà servita sul tatami la cena tradizionale kaiseki ryori, il raffinato pasto
con più portate che, consumato nel ryokan, avvicina il viaggiatore a quanto di più
elevato vi sia nella tradizione culturale nipponica.
Poi la sera, dopo cena, con il silenzio dell’isola svuotatasi dei tanti visitatori diurni, è
davvero un piacere fare un’ultima passeggiata sul lungomare, godendo dell’imponente
torii illuminato di notte e dell’atmosfera mistica, con le lanterne di pietra accese lungo
il sentiero che costeggia il mare. Cena tipica e pernottamento nel ryokan, in camere
arredate in stile giapponese, dormendo sul futon srotolato sul pavimento di “tatami”.
Il ryokan è il tipico albergo giapponese risalente all’epoca Daimyo. Le camere sono
grandi stanze senza pareti divisorie, con il pavimento ricoperto di “tatami” (pannelli
rettangolari affiancati fatti con paglia di riso intrecciata e pressata). Il mobilio è
costituito solamente da un tavolo basso e da porte scorrevoli, gli “shoji”. Si dorme su
un “futon” (materasso realizzato con materiali naturali) che viene srotolato alla sera
dalle cameriere mentre gli ospiti sono a cena. Il ryokan dispone di un proprio onsen,
cioè di bagni termali di cui uomini e donne usufruiscono separatamente.

12° giorno / Miyajima – Hiroshima – Fukuoka – Yufuin (isola di Kyushu)
Al mattino, dopo la colazione, si rientra col traghetto a Hiroshima. Trasferimento con
il treno locale dal porto di Miyajimaguchi alla stazione centrale in tempo per salire sul
treno superveloce (shinkansen) che in un’ora e mezza circa fermerà alla stazione di
Hakata-Fukuoka, sull’isola di Kyushu. Il mezzo di trasporto per antonomasia in
Giappone sono i treni: veloci, frequenti, puliti, confortevoli e spesso molto costosi. I
servizi vanno dalle piccole linee locali agli shinkansen o “bullet train” (treno
proiettile), simbolo del Giappone moderno. Gli shinkansen possono raggiungere una
velocità superiore ai 320 km/h e sono efficientissimi e super sicuri. Partenza per
Fukuoka in carrozza di seconda classe (1h10m circa). Cambio a Fukuoka e
proseguimento con express bus fino alla stazione di Yufuin, con arrivo previsto nel
primissimo pomeriggio, dopo 2h di percorrenza. Durante il cambio a Fukuoka (circa
50 minuti) sarà possibile acquistare e consumare in stazione un pranzo a picnic.

Per il pranzo libero si consiglia di acquistare in stazione le tipiche bento box, cioè
confezioni di cibo fresco, preparate in giornata, di varietà e grandezza differenti, molto
in uso e pratiche in Giappone per il pasto nei trasferimenti in treno, disponibili
ovunque presso le stazioni. Anche dai distributori automatici si può acquistare cibo
fresco oppure le piccole rivendite hanno spesso snack pratici per il consumo, come gli
onigiri (polpette di riso bianco avvolte da un foglio di alga secca, dalla forma
triangolare, con all’interno un ripieno spesso a base di pesce tipo tonno o salmone).
Infine dalla stazione di Yufuin trasferimento in taxi al ryokan presso cui pernottare.
Yufuin è una tranquilla località termale, che offre un piacevole contrasto rispetto alla
vicina e più turistica Beppu. Posta lungo le rive del fiume e ai piedi del vulcano Yufu
(1.590 metri), la cittadina è rinomata per i suoi onsen, cioè le sorgenti d’acqua calda di
origine vulcanica. Pomeriggio di relax per assaporare i benefici degli onsen, una vera
esperienza tanto amata dai giapponesi e non solo, immersi nelle vasche di pietra
naturale e rilassandosi tra i vapori. Ovunque nei campi e nelle risaie intorno a questa
località salgono getti di vapore che danno un tocco onirico al paesaggio. Sistemazione
al Yufuin Sansuikan, un ryokan di categoria 4*, dotato di onsen a disposizione degli
ospiti. Alla sera è prevista un’altra cena tipica, gustando nuovamente il prelibato
kaiseki ryori. Cena e pernottamento nel ryokan, in camere arredate in stile giapponese,
con il futon srotolato sul pavimento di “tatami”.

13° giorno / Yufuin – le ‘sorgenti infernali’ di Beppu – Kumamoto
Dopo la prima colazione, con un veicolo privato, partenza verso est in direzione di
Beppu. Oltre a località termale e rinomata stazione balneare, Beppu è anche famosa
per i suoi tanti jigoku, dei piccoli laghi di acqua e di fango ribollenti e di vario colore,
dal bianco al rosso intenso. I jigoku sembrano delle sorgenti infernali, curiose e
impressionanti allo stesso tempo e sebbene siano diventati delle attrazioni turistiche è
comunque interessante poter vedere questo atipico fenomeno geotermico.
Pranzo in un ristorante locale e proseguimento per Kumamoto, sul versante opposto
dell’isola, attraversando paesaggi molto belli. Kyushu è l’isola del Giappone col
maggior numero di vulcani attivi, tra i primati annovera il Monte Aso (1.592 mt), che
con l’incredibile caldera di 128 km di circonferenza è il cratere più grande al mondo.
Nel pomeriggio si raggiunge Kumamoto, fiorente centro culturale in passato e oggi
città dinamica riconvertita alla modernità. Fondata agli inizi del 1600 per volere del
potente signore Kato Kiyomasa, per secoli fu una tipica città-castello. A Kumamoto e
nei suoi dintorni visse buona parte della sua vita il leggendario grande maestro di
spada e samurai, nonché pittore e scrittore, Musashi Miyamoto, considerato il più
grande samurai giapponese della storia.
Il “Castello Nero”, così chiamato per via del colore principale della costruzione, è
attualmente inagibile all’interno per via del sisma che lo ha danneggiato nell’aprile
2016 e che ne ha compromesso la struttura.
Visita del giardino Suizenji, realizzato molto probabilmente intorno al 1630 per volere
di un potente signore locale. In esso sono stati riprodotti in grande scala i paesaggi del
Monte Fuji e di altre 53 ‘stazioni’ dell’antica Tokaido, la grande strada che Kyoto
conduceva a Tokyo. Al termine delle visite trasferimento in hotel. Sistemazione presso
l’Hotel Nikko Kumamoto, una struttura di categoria 4* posizionata proprio nel cuore
della città. Cena libera e pernottamento.

14° giorno / Kumamoto – penisola Shimabara – P.N. Unzen-Amakusa – Nagasaki
Al mattino trasferimento privato al porto di Kumamoto e imbarco sul traghetto che,
attraversando in circa mezzora la baia di Ariake, raggiunge sull’altro lato la penisola
di Shimabara e l’omonima cittadina. Da qui è già possibile scorgere a ovest la sagoma
conica del Monte Unzen.
Partenza dal porto di Shimabara con un veicolo privato verso Unzen. La strada che
conduce a Nagasaki attraversa una bellissima area vulcanica, disseminata anch’essa di
jigoku ribollenti, fumarole e immancabili onsen. Buona parte del territorio da
Shimabara fino alle porte di Nagasaki è stato dichiarato area protetta per la tutela e la
valorizzazione del patrimonio naturalistico. In quest’area è stato istituito nel 1934 il
Parco Naturale Unzen-Amakusa, il primo Parco Nazionale del Giappone. Sosta al
passo di Nita-toge dove un breve tratto di funivia panoramica porta in cima al Monte
Myokendake. Dalla piattaforma superiore della funivia, a circa 1.300 m.s.l.m., è
possibile spaziare con la vista sul Mare di Ariake e sul Parco che, grazie a una
vegetazione fitta e variegata, offre colori diversi in ogni stagione.
Pranzo in un ristorante e proseguimento per Nagasaki, con arrivo previsto nel
pomeriggio. Breve visita della città, affacciata sul mare, che si sviluppa in una baia
protetta da verdi colline tal da essere soprannominata la “San Francisco del
Giappone”. La città gode di un clima mite e piacevole, che si contrappone
all’articolato fenomeno vulcanico che ha nell’Unzen il suo cuore bollente.
E’ sorprendente la recettività e l’apertura della gente di Nagasaki a tutto ciò ch’è
nuovo; una inclinazione ereditata dal passato quando già il suo porto, costruito dai
portoghesi intorno al 1570, fu per quasi tre secoli l’unico punto d’ingresso nel paese
delle mercanzie e della cultura occidentale. I missionari gesuiti prima e i commercianti
olandesi successivamente, diedero un forte impulso al commercio e allo scambio
culturale della città. Una storia, quella di Nagasaki, che tra alti e bassi nel corso dei
secoli, motivata da gelosie commerciali ma mascherata da argomentazioni religiose
contro l’incalzare del cristianesimo, vide più volte la scacciata, il confino e perfino la
persecuzione degli stranieri e dei convertiti, culminata con l’eccidio di circa 40.000
cristiani nel 1637. Anche Nagasaki conobbe la terrificante potenza della bomba
atomica che il 9 agosto 1945, tre giorni dopo Hiroshima, distrusse la città. Oggi i segni
di quella tragedia rivivono nel Parco della Pace.
Visita del quartiere di Urakami, un tempo baluardo cristiano poco distante dal mare e
oggi inglobato nella zona nord della città. Alla fine del ‘800 i fedeli iniziarono la
costruzione di una cattedrale, a quei tempi la più grande chiesa del Giappone e
dell’Asia, in memoria delle persecuzioni cristiane. A poche centinaia di metri dalla
cattedrale deflagrò nel ’45 l’ordigno al plutonio che la rase al suolo; l’attuale edificio
venne ricostruito nel 1958, esattamente sulle rovine del precedente, e all’interno si
trovano due statue di santi che portano i segni della storia.
Per la sera sistemazione al confortevole Hotel New Nagasaki (cat. 4*). Eventuale
tempo a disposizione per una camminata o relax in hotel. Cena libera e pernottamento.

15° giorno / Nagasaki – Arita – Fukuoka – partenza
Prima colazione e visita ai giardini Glover, un parco con villa in stile occidentale (la
prima del Giappone), costruita nel 1863 come residenza del ricco uomo d’affari
scozzese a cui deve il nome, che fece fortuna nel Kyushu a seguito della forzatura
degli Stati Uniti di far riaprire il paese ai commerci con l’occidente.
Al termine della visita partenza verso il nord dove l’attività vulcanica ha dato impulso
non solo alla chimica e all’ingegneria ma, indirettamente, anche all’arte. I fenomeni
geotermici hanno generato una grande varietà di argille che da secoli vengono
impiegate nella produzione della ceramica. L’abilità dei giapponesi, applicata alle
nozioni importate dai celebri vasai coreani, diede luogo a un movimento artistico a cui
seguì anche una forte crescita economica.
Quando nel XVII sec. le fornaci di Arita iniziarono a lavorare a pieno ritmo, assieme a
quelli dei vicini villaggi di Karatsu e Imari, le ko-Imari, cioè le “ceramiche di Imari”,
divennero una delle varietà di porcellane più famose del mondo, tra le prime smaltate a
colori e non più monocromatiche. Molti giapponesi e olandesi accumularono enormi
fortune poiché queste ceramiche si guadagnarono presto la fama presso tutte le corti
europee del tempo e non vi fu aristocratico che non ne possedette. Comunemente si
adopera il termine Imari ma in realtà la creazione di queste eleganti e raffinate
porcellane avviene nei forni di tutto il distretto (Arita-Karatsu-Imari).

Sosta lungo la strada ad Arita, per la visita del Museo della Ceramica del Kyushu, che
offre una esauriente panoramica delle ceramiche realizzate nell’isola da 400 anni in
qua. Tempo a disposizione per il pranzo libero.
Proseguimento per Fukuoka, principale porto dell’isola. Fu qui che tra il 1270 e il
1280 l’esercito mongolo di Kublai Khan tentò per ben due volte l’offensiva per la
conquista di Cipango, con il più numeroso esercito navale mai schierato nella storia
fino alla seconda guerra mondiale. Grazie alla vicinanza con la Cina qui approdò
anche il buddismo zen. Si raggiunge direttamente l’aeroporto e imbarco sui voli di
rientro per l’Italia. Scalo intermedio, pasti liberi o a bordo e pernottamento in aereo.

16° giorno / arrivo in Italia
Al mattino presto arrivo in Italia.
Altre informazioni:

Trasporti– Si utilizzano differenti mezzi di trasporto: treni proiettile (alta velocità) e
treni espresso in 2^ classe, vetture private (macchine, minibus o bus a seconda del
numero di partecipanti), traghetti e altri efficientissimi mezzi di trasporto pubblico
come specificato nel programma.

Guide – A partire da 10 partecipanti, per tutto il viaggio, guida locale parlante italiano
e accompagnatore dall’Italia.
Pernottamenti – Tutti gli hotel sono di ottima categoria, dai 3*Sup. ai 5*, e in ottima
posizione. Due notti in ryokan 4* (il tipico albergo giapponese con tatami e futon su
stuoie di bambù) a Miyajima e Yufuin e una notte in shukubo (il tipico alloggio dei
monaci, anch’esso con tatami e futon) presso un monastero del Monte Koya.
N.B. Gli hotel menzionati sul programma sono quelli solitamente utilizzati e in caso
non fossero disponibili verranno prenotate strutture dalle caratteristiche similari.

Pasti – Oltre alla prima colazione sono inclusi tre pranzi e tre cene, come specificato.

Clima – Il clima del Giappone è simile a quello italiano perché l‘arcipelago è
compreso tra il 45° e il 30° parallelo. In autunno e primavera temperature diurne
medie di 18°-25° e notturne di 10°-15°. Nei mesi estivi (da metà giugno ai primi di
Settembre) l'aria calda e umida che giunge dall’oceano Pacifico determina temperature
elevate (25°-35°) e un forte tasso di umidità in tutto il paese. Alla fine dell'estate esiste
la possibilità di qualche pioggia, in particolare nelle aree costiere.

Abbigliamento – Leggero e confortevole per il giorno, capi più pesanti per la sera
dalla tarda primavera all’inizio dell’autunno. Indispensabili un k-way, delle scarpe
comode per le camminate e uno zainetto per le escursioni giornaliere.

Formalità burocratiche – Per i cittadini di nazionalità italiana è sufficiente il
passaporto con validità residua di almeno 6 mesi e un paio di pagine libere.

Disposizioni sanitarie – Nessuna vaccinazione obbligatoria.

Caratteristiche del viaggio e grado di difficoltà – Viaggio di spiccato interesse
culturale e paesaggistico. Itinerario non impegnativo, che richiede un minimo spirito di
adattamento per i frequenti trasferimenti, anche con mezzi di trasporto pubblico, e per
alcune visite a piedi (formula però che allo stesso tempo consente di aver maggiore
contatto con la realtà del paese). Caratteristici i pernottamenti sia nei ryokan sia in
shukubo presso il monastero del Monte Koya.
QUOTAZIONE PER PERSONA con partenza da Milano:
€ 6.120 base 12-14 partecipanti, con guida in italiano e accompagnatore dall’Italia
€ 6.580 base 10-11 partecipanti, con guida in italiano e accompagnatore dall’Italia

Da aggiungere:
- supplemento singola                                                   € 1.100
- tasse aeree, fuel e security surcharge                                € 490
- copertura assicurativa di viaggio                                   vedi tabella sotto
- costo individuale di gestione pratica                                 € 80

Promozione “Prenota Prima”
Prenotate il vostro viaggio con un anticipo di almeno 90 giorni dalla partenza e
otterrete uno sconto del 50% sul costo della copertura assicurativa “all inclusive”.

Date per le partenze di gruppo:
1) da sabato 8 a domenica 23 Giugno 2019
2) da sabato 31 Agosto a domenica 15 Settembre 2019
            ***   Partenze individuali su richiesta e possibili tutti i giorni ***

La quota comprende:
i voli internazionali di linea in classe economica, la guida locale di lingua italiana per
tutto il viaggio e il nostro accompagnatore dall’Italia a partire da 10 partecipanti,
mezzi di trasporto differenti (treni, veicoli privati, traghetti e mezzi pubblici) come
indicato sul programma, tutti i pernottamenti in hotel di ottima categoria (in camere in
stile occidentale) e due notti in ryokan e una notte in shukubo (in camere in stile
giapponese), trattamento di prima colazione, tre pranzi e tre cene come specificato sul
programma, tutte le escursioni, le visite e gli ingressi ai Parchi Nazionali, ai musei, ai
monumenti come previsto dal programma, l’assicurazione come specificato, il dossier
culturale / informativo sul paese.

La quota non comprende:
tutti i pasti specificatamente non inclusi, acqua e bevande ai pasti e fuori dai pasti, le
eventuali tasse governative in uscita dal paese, le mance, gli extra e tutte le spese
personali, gli eventuali permessi fotografici e video nei vari siti e località, la polizza
per l’aumento dei massimali di rimborso per le spese mediche (facoltativa), tutto quanto
non espressamente specificato sul programma dettagliato.
La nostra nuova ed esclusiva copertura assicurativa “all inclusive”

- Annullamento del viaggio prima della partenza
- Assistenza sanitaria tramite centrale operativa h24
- Spese mediche in viaggio fino a € 20.000 (di cui € 5.000 fino a 45 gg dal rientro)
- Bagaglio fino a € 750
- Viaggi Rischio Zero per eventi fortuiti e casi di forza maggiore in corso di viaggio
- Indennizzo fino a € 150.000 per infortunio che causi decesso o invalidità permanente

Il costo a passeggero del pacchetto assicurativo è da aggiungere alle spese accessorie e
da versare al momento dell’iscrizione al viaggio. Il calcolo dell’importo si evince dalla
tabella che segue:

                   Quota totale fino a:            Costo a passeggero*
                         € 1.000,00                          € 45
                         € 2.000,00                          € 80
                         € 3.000,00                         € 115
                         € 4.000,00                         € 150
                         € 5.000,00                         € 185
                         € 7.000,00                         € 255
                        € 10.000,00                         € 360

NB: il conteggio del totale assicurabile non deve includere visto e spese gestione
pratica.
*comprensivo di imposte di assicurazione e diritti di agenzia.

Copertura Integrativa
E’ possibile estendere la copertura delle spese mediche in viaggio fino a € 120.000
stipulando una polizza facoltativa con premio lordo per passeggero di € 55,00, da
specificare espressamente all’operatore.

Le condizioni dettagliate delle coperture assicurative sono consultabili sul nostro sito
www.viaggilevi.com.
NOTE IMPORTANTI

• La quotazione è calcolata con il valore del rapporto di cambio Yen / Euro =
0,0079 in vigore nel mese di Febbraio 2019. In caso di oscillazioni del cambio, di +/-
il 3% a 20 giorni dalla data di partenza, sarà effettuato un adeguamento valutario.

• Le quote di partecipazione indicate per le partenze individuali si riferiscono ai
periodi di bassa stagione locale e aerea. La disponibilità di voli e servizi deve essere
sempre verificata, tenendo conto delle festività locali e sapendo che talvolta i prezzi
possono variare se le prenotazioni cadono nei weekend piuttosto che nei giorni feriali.

• Per ragioni tecnico-organizzative – in fase di prenotazione o in corso di viaggio –
l’itinerario potrebbe essere effettuato in senso inverso o subire delle modifiche, anche
in funzione degli orari dei mezzi di trasporto pubblici che possono cambiare senza
preavviso e persino pochi giorni prima della partenza, pur cercando di mantenere
invariate quanto più possibile le visite e le escursioni programmate.

• Le tariffe aeree prevedono classi di prenotazione dedicate, soggette a disponibilità
limitata di posti. All’atto della prenotazione e solo in caso di indisponibilità
della tariffa utilizzata nella costruzione del prezzo verrà comunicato l’eventuale
supplemento.

• Molte compagnie aeree prevedono ormai l’emissione immediata del biglietto. In
tal caso verrà riferita questa informazione contestualmente alla conferma del viaggio,
per poi procedere all’emissione. L'acconto includerà l'intero importo del biglietto, che
non sarà rimborsabile, e le penali del viaggio in oggetto derogheranno da quelle
pubblicate.

• L'importo delle tasse aeree dipende dal rapporto di cambio del USD e del costo del
petrolio, stabilito dalle compagnie aeree. Il valore esatto viene definito all’atto
dell’emissione dei biglietti aerei.

Milano, 8 Marzo 2019 n. 2

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                            I Viaggi di Maurizio Levi
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                   Tel 0039 02 34934528 – Fax 0039 02 34934595
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